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abitudini di pensiero

Fronte

Quel che le case farmaceutiche non dicono e il medico non sa

Le terapie alternative che possono cambiarci la vita – e le prescrizioni mediche


che possono nuocere alla salute

“Il dottor Michael Murray illustra in modo chiaro e convincente le alternative


naturopatiche alle terapie farmacologiche convenzionali usate per la cura dei
disturbi comuni.”
Andrew Weil, autore del libro di prossima pubblicazione Why Our Health
Matters

Quarta

Lo sapevi?

• Si stima che il 70 per cento circa dei casi di cefalea cronica sia in realtà
indotto dai farmaci

• Gli antibiotici sono prescritti abitualmente per la cura dell'otite, della


bronchite e della sinusite, ma in oltre il 90 per cento dei casi sono inutili.

• Una revisione scrupolosa dei principali studi sull'uso dei farmaci a base di
statine in soggetti che non presentano segni clinici di cardiopatia dimostra che
non vi sono differenze significative nei dati di mortalità fra coloro che hanno
assunto agenti ipocolesterolemizzanti e coloro che hanno assunto un placebo.

• Chi segue un'alimentazione ricca di oli di pesce o assume queste sostanze


sotto forma di integratori può ridurre di circa il 47 per cento il rischio di
malattie cardiache o di infarto rispetto ai soggetti che non consumano pesce o
non fanno uso di integratori.

• Si stima che l'industria farmaceutica statunitense spenda circa 60.000 dollari


all'anno in marketing per ognuno dei circa 700.000 medici praticanti.

• Nel 1992 il pensionato americano medio riceveva 19,6 prescrizioni all'anno;


nel 2005 il numero è quasi raddoppiato, passando a 34,4.

• Si stima che sarebbe sufficiente integrare l'alimentazione con 1000-1200 mg


di calcio e 800-1000 IU di vitamina D per prevenire oltre una metà dei casi di
frattura dell'anca dovuti a osteoporosi.

• Si è dimostrato che, per alleviare i sintomi della sindrome dell'intestino


irritabile, le preparazioni specifiche a base di olio di menta sono più efficaci
della terapia farmacologica standard e sono prive di effetti collaterali.
Producono un miglioramento clinico significativo nel 70-85 per cento dei casi
entro un periodo di due-quattro settimane.
Risvolti

Da una delle massime autorità odierne nel campo della medicina naturale, uno
sguardo provocatorio sulle strategie dell'industria medica e farmaceutica che
hanno prodotto l'odierna crisi sanitaria americana, ma anche una guida pratica
ai trattamenti olistici più utili ed efficaci.

La medicina moderna offre straordinarie possibilità di cura, ma la consuetudine


di ricorrere ai farmaci per trattare qualunque tipo di disturbo è il principale
fattore che sta alla base della crisi sanitaria americana. Analizzando i dati
acquisiti in oltre trent'anni di ricerca scientifica, Michael T. Murray ha raccolto
prove irrefutabili che dimostrano che il trattamento farmacologico abituale dei
disturbi più comuni è inefficace e produce effetti collaterali gravi e diffusi – la
cui esistenza è spesso occultata al pubblico.

Il libro analizza l'evoluzione del sistema sanitario americano negli ultimi


cinquant'anni e valuta il ruolo che la FDA, i monopoli farmaceutici e la
comunità medica hanno avuto nel renderlo inadeguato e inaffidabile. L'autore
spiega come la dipendenza ormai generalizzata dai farmaci ostacoli la cura
della salute in America al punto di costituire un'emergenza nazionale e analizza
il conflitto fra stile di vita, ignoranza e politica che ha luogo negli ambulatori
medici.

Oggi si stima che in America gli effetti collaterali dei farmaci da banco e da
prescrizione causino oltre 100.000 vittime all'anno (costituiscono la quarta
causa di morte negli Stati Uniti dopo cancro, cardiopatie e ictus). Gli Stati Uniti
consumano oltre il 40 per cento dei farmaci da prescrizione prodotti
annualmente a livello globale (secondo la World Health Organization) ma sono
al quarantaduesimo posto al mondo in termini di durata media della vita. Di
fronte a dati tanto allarmanti è prioritario ripensare in maniera radicale il modo
in cui ci prendiamo cura di noi stessi.

Una chiamata alle armi e insieme una guida pratica ai trattamenti naturali che
possono rivoluzionare la salute e il benessere dell'intera nazione, Quel che le
case farmaceutiche non dicono e il medico non sa offre una guida chiara sulle
misure necessarie per aiutarci a mantenerci in forma e a condurre una vita più
sana e serena.

Michael T. Murray è considerato una delle maggiori autorità mondiali nel


campo della medicina naturale. Ha partecipato a numerosi programmi televisivi
fra cui Primetime Live, 20/20 e Dateline NBC. Vive in Arizona. Visitate il suo sito
all'indirizzo www.doctormurray.com.
Sommario

Prologo

1 Una questione di fiducia – praticare la medicina o fare denaro?


[Politiche e stratagemmi delle case farmaceutiche per incrementare la
domanda e il consumo di farmaci]

2 La cosa principale che non vogliono farvi sapere


[Il corpo possiede straordinarie capacità di guarigione, che la naturopatia
asseconda e sostiene]

3 Un obiettivo trascurato per la guarigione: rimuovere gli ostacoli alla cura


[Per migliorare l'efficacia delle cure è necessario rimuovere i fattori che la
ostacolano: carenze vitaminiche, intossicazione da metalli pesanti, obesità,
atteggiamento ostile nei confronti della vita e del mondo]

4 Medicina funzionale e trattamento della malattia


[La medicina funzionale mira a migliorare le funzioni dell'organismo e
curare le dis-funzioni, mentre la medicina convenzionale cura la malattia o,
spesso, si limita a sopprimerne i sintomi. Un organo può funzionare male pur
non essendo malato per cause psicologiche, spirituali, ecc. e non
necessariamente fisiche]

5 Alleviare i sintomi è il presupposto di una cattiva medicina?


[Ricercare la vera causa del disturbo e intervenire su quella: “Il mal di
testa non è causato da una carenza di aspirina”]

6 Creare un mercato o fornire una cura


[Come le case farmaceutiche promuovono la malattia per alimentare la
domanda di farmaci]

7 Il mito del colesterolo


[Un altro esempio della strategia delle case farmaceutiche: diffondere la
“paura del colesterolo” per promuovere l'uso delle statine]

8 I farmaci sono meno efficaci del nostro atteggiamento


[L'importanza dell'atteggiamento positivo e del buon umore nella
prevenzione delle malattie]

9 I farmaci non possono sconfiggere gli effetti di un'alimentazione inadeguata o


di uno stile di vita dannoso

10 Cattiva informazione e persuasione


[il ruolo dei media e della pubblicità nel promuovere l'abitudine a fare
uso di farmaci]

11 Come stare bene


[Sette principi per favorire il benessere: 1. Spiritualità, 2. Atteggiamento
positivo, 3. Relazioni sociali positive, 4. Stile di vita sano, 5. Attività fisica, 6.
Alimentazione sana, 7. Integratori nutrizionali e “body work” o tecniche di
benessere (yoga, tai chi o stretching)]
Appendici

Appendice A: Sei un ottimista?

Appendice B: L'osteoporosi: valutazione dei rischi e raccomandazioni

Appendice C: Programma per ridurre il senso di fame eccessivo

Appendice D: Integratori alimentari per il diabete e l'ipertensione

Appendice E: Indice glicemico, tenore in carboidrati e carico glicemico degli


alimenti

Appendice F: Che cosa ricercare negli integratori multivitaminici e minerali

Note

Indice

Prologo

“Il nemico della mentalità convenzionale non sono le idee ma il procedere degli
eventi”

– John Kenneth Galbraith

Il termine “mentalità convenzionale” fu coniato dal grande economista John


Kenneth Galbraith che lo introdusse nel suo libro The Affluent Society [Tra.
italiana La società opulenta, prima edizione ??] del 1958. Con questo termine
egli indicava l'insieme delle idee che si affermano nell'opinione pubblica e che
vengono giudicate accettabili in quanto sono semplici, accessibili, comode e
confortanti – ma non necessariamente vere. E aggiungeva: “Associamo l'idea di
verità a quella di convenienza e a ciò che più corrisponde all'interesse o al
benessere personale”. Tendiamo insomma a credere alle idee convenzionali
perché sono effettivamente facili, pratiche, comode e confortanti, anche se non
sempre corrispondono al vero; e una volta che le abbiamo accettate, in
qualunque ambito, diventa difficile confutarle.

Negli Stati Uniti l'establishment medico ha creato e diffuso una mentalità


convenzionale secondo cui la medicina basata sulle terapie farmacologiche
sarebbe la forma di medicina migliore. In realtà molti farmaci producono un
effetto positivo soltanto temporaneo, mentre ci espongono a una serie di rischi
importanti: dipendenza, effetti collaterali più gravi della condizione trattata ed
effettivo aggravamento di quest'ultima. Di fronte a questi rischi purtroppo
assai concreti e all'aumento dei costi associati a un sistema che si basa
esclusivamente sulle terapie farmacologiche abbiamo l'opportunità di
intraprendere un cambiamento sostanziale.

E il cambiamento si sta di fatto attuando: in campo medico è in corso da anni


una rivoluzione silenziosa e sta emergendo un nuovo paradigma, dove per
paradigma intendo un modello che viene usato per spiegare gli eventi.
Parallelamente all'evoluzione delle conoscenze nel campo ambientale e del
corpo umano, emergono anche nuovi paradigmi, ovvero nuove spiegazioni. In
fisica, per esempio, alle nozioni di causa ed effetto proposte da Descartes e
Newton si sono sostituite la meccanica quantistica, la teoria della relatività di
Einstein e la fisica teorica, che inserisce in uno schema coerente le
innumerevoli relazioni individuate tra i fenomeni dell'universo.

Si basa su un concetto analogo anche il nuovo paradigma medico, che


riconosce l'importanza delle relazioni fra il corpo, la mente, le emozioni, i fattori
sociali e l'ambiente nel determinare lo stato di salute dell'individuo. Mentre il
vecchio paradigma considerava sostanzialmente il corpo come una macchina
che può essere riparata in modo ottimale attraverso i farmaci e gli interventi
chirurgici, nel nuovo modello emergente questi fattori sono secondari rispetto
alle tecniche naturali e non invasive capaci di promuovere la salute e la
guarigione. Evolve anche il rapporto fra medico e paziente: si è conclusa l'era
in cui il medico era considerato un “padreterno” ed è iniziata quella della
responsabilizzazione del paziente.

La medicina naturopatica

Per definizione e per tipo di formazione la maggior parte dei medici


convenzionali (dottori in medicina) pratica la medicina allopatica – un sistema
di medicina che si concentra principalmente sulla cura delle malattie anziché
sulla promozione della salute. Avrete notato sulla copertina che la mia qualifica
è quella di medico naturopata. Mi sono laureato alla Bastyr University con un
dottorato in medicina naturopatica – un sistema che privilegia la prevenzione, il
trattamento e la promozione della salute attraverso l'uso di terapie naturali e
non tossiche. L'ambito di intervento del naturopata riguarda tutti gli aspetti
della cura famigliare e di base, dalla pediatria alla geriatria, nonché l'intera
gamma delle malattie umane compreso il cancro. La medicina naturopatica si
basa su sette principi fondamentali:

1. Nihil nocere. Il naturopata rispetta il principio del non nuocere, ossia di non
prescrivere al paziente terapie che procurino effetti collaterali, ma soltanto
terapie naturali sicure ed efficaci.

2. Utilizzare il potere terapeutico della natura. Il naturopata ritiene che il corpo


possieda la capacità di guarire da solo; il ruolo del medico è quindi quello di
promuovere e sostenere questo processo con l'aiuto di terapie naturali non
tossiche.

3. Identificare e trattare la causa. Per la sua formazione il naturopata ricerca le


cause di base della malattia anziché sopprimere semplicemente i sintomi. Egli
considera questi ultimi come espressioni del tentativo che il corpo attua per
guarire, mentre le cause possono essere di tipo fisico, mentale-psicologico o
spirituale.

4. Curare la persona, non la malattia. Il naturopata considera il paziente in


quanto persona, ossia in quanto creatura composta da un insieme complesso
di fattori fisici, mentali-psicologici, spirituali, sociali e d'altra natura.

5. Il medico è un insegnante. Il termine “dottore” deriva dal latino docere, che


significa “insegnare”. Il naturopata giudica suo primo dovere quello di
insegnare: educare, responsabilizzare e ispirare il paziente ad assumere un
atteggiamento attivo nei confronti della propria salute attraverso una mentalità
positiva, uno stile di vita adeguato e un'alimentazione corretta.

6. La prevenzione è la cura migliore. Il naturopata ritiene che la prevenzione


sia molto più efficace della cura, soprattutto nel caso di una malattia grave
come il cancro. Il naturopata è uno specialista in prevenzione. La vera
prevenzione della morte per cancro si attua non soltanto attraverso la diagnosi
precoce, ma anche attraverso l'educazione e l'incoraggiamento ad abitudini di
vita sane.

7. Stabilire salute e wellness. Il primo obiettivo nei confronti del paziente è


stabilire e mantenere un livello di salute ottimale e promuovere la “wellness”.
La “salute” è lo stato di benessere fisico, mentale, emozionale e spirituale; la
“wellness” è uno stato di salute caratterizzato da uno stato emozionale
positivo. Il medico naturopata si sforza di migliorare il livello di wellness del
paziente indipendentemente dal livello di salute o malattia. Anche nei casi di
malattia grave come il cancro, si può ottenere in molti casi un livello elevato di
wellness.

Il bisogno di una medicina razionale

Quando qualcuno si rivolge a me in quanto esperto di medicina alternativa,


sono solito dire che si sbaglia: io pratico e sostengo quella che amo definire
medicina razionale, ovvero una sintesi di quanto di meglio offrano i metodi
della medicina convenzionale e i metodi alternativi. Anzi, ritengo che stia
emergendo e si stia evolvendo un sistema che racchiude il meglio della
medicina convenzionale e di quella che comunemente viene etichettata come
medicina “alternativa”. Il mio obiettivo è accelerare questo processo. Così
come oggi giudichiamo irrazionali, controproducenti e, in molti casi, dannosi i
trattamenti convenzionali che erano voga all'inizio del XIX secolo (per esempio,
la somministrazione di mercurio, salassi e purghe), così molti dei trattamenti
convenzionali odierni saranno giudicati sotto una luce simile dalla medicina del
domani. Esistono però numerose pratiche e farmaci convenzionali che sono
assolutamente razionali e di cui sarebbe irrazionale non fare uso quando è il
caso. Detto questo, non vi è dubbio che la maggioranza dei disturbi di salute
per cui i pazienti si rivolgono al medico siano dovuti a cause di natura
alimentare o allo stile di vita. Cercare di trattare i sintomi con un farmaco (una
sorta di cerotto biochimico) è una soluzione che spesso non cura la vera causa
e che, di conseguenza, produce effetti collaterali indesiderati. Nei confronti
della salute è necessario assumere un atteggiamento più razionale e realistico.

Una nota di cautela

Il libro illustra un'ampia gamma di strategie terapeutiche e di medicinali


naturali, ma non costituisce in alcun modo un sostituto a cure mediche
adeguate. Nel leggerlo, ricordate quanto segue:

• Non confidate nell'autodiagnosi. Per tutelare la salute è indispensabile


ricorrere a cure mediche adeguate al caso. Se temete di soffrire di una
patologia di cui si parla nel libro, rivolgetevi al medico, preferibilmente a un
naturopata, a un medico nutrizionista, a un osteopata [specialità non
riconosciuta in Italia] o a un altro specialista in terapie naturali.

• Informatelo di eventuali integratori o prodotti fitoterapici che assumete al


momento per evitare possibili interazioni negative con altri farmaci.

• Se al momento assumete dei farmaci convenzionali prescritti, dovete


assolutamente consultare il medico prima di sospendere l'assunzione o di
modificare il regime terapeutico.

• Molte malattie e disturbi necessitano di una soluzione multifattoriale: medica,


nutrizionale e di stile di vita. Non concentratevi soltanto su un'unica area di
intervento. Non si può infatti assumere un farmaco senza modificare
l'alimentazione, o seguire una dieta e assumere farmaci ignorando
l'importanza di uno stile di vita adeguato. La tutela della salute passa sempre
attraverso un approccio integrato.

Il mio auspicio

Mi auguro sinceramente che utilizziate le informazioni contenute in questo libro


per migliorare il vostro stato di salute e di serenità in generale, e spero che
possiate diventare sostenitori del cambiamento. Arthur Schopenhauer, grande
filosofo del XIX secolo, diceva che la verità passa attraverso tre fasi: dapprima
viene derisa, poi combattuta con decisione e violenza e infine diviene ovvia.
Tutto questo non si verifica però da sé, per automatismo o per magia. Come
disse Martin Luther King, il tempo non basta: non è sufficiente il trascorrere
degli anni affinché si produca il cambiamento. Ci vogliono persone comuni che
creino una visione del futuro e agiscano per realizzarla. Ognuno di noi può
contribuire affinché ciò accada.

Vi auguro di vivere in buona salute, con gioia e passione!

Michael T. Murray

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