• 16
Cronache
Mamma e sei figli si laureano insieme
Urbino, la famiglia Bardelli corona il sogno nato due anni fa quasi per sfida. «Un’esperienza straordinaria»
di Lara Ottaviani
URBINO
Una mamma e i suoi 6 figli si
stanno per laureare tutti insie-
me all’Università di Urbino: Mar-
tina Hülser, 55 anni, di Duisburg
in Germania, il marito Antonio
Bardelli e i loro figli vivono sul
Lago Maggiore, in Provincia di
Varese, ma lunedì 10 febbraio
saranno tutti a Urbino per la di-
scussione delle tesi di laurea.
Martina conseguirà la laurea
magistrale in Didattica delle lin-
gue moderne e con lei ci saran-
no le figlie Michelle di 27 anni,
Sarah di 26 e Daniela di 25: nel
2017, si erano laureate, sempre
a Urbino e sempre tutte insieme
nel precorso triennale. Già que-
sto traguardo, tagliato in 4,
mamma e figlie, era straordina-
rio, ma «di corsa» sono arrivati
adesso anche altri 3 figli. Ema-
nuel, 23 anni, si laureerà nella
Modena, un 46enne nei guai: diffamazione aggravata dal razzismo
Minacciò i sinti su Facebook
Deve fare 400 ore di volontariato
MODENA
Dovrà svolgere quattrocento
ore di lavoro socialmente utile,
l’equivalente di 50 ‘giornate ti-
po’ trascorse in ufficio, per aver
scritto sul più noto fra i social
network, Facebook, frasi diffa-
matorie aggravate dell’odio raz-
ziale. La legge Mancino all’epo-
ca dei post e dei tweet trova
MERCOLEDÌ — 5 FEBBRAIO 2020
Un record all’Università
triennale di Economia e Manage-
ment dell’Ateneo Urbino e con-
temporaneamente in European
economics studies, quindi avrà
il doppio titolo, grazie all’accor-
do che la ‘Carlo Bo’ ha stretto
con l’Università di Bamberg in
Germania: discuterà la tesi tra il
16 e il 18 marzo, sempre nella
stessa sessione dei suoi fami-
gliari.
Infine, ci sono i due figli più pic-
coli: Christina di 22 anni ed
Eliah di 21, che discuteranno la
laurea triennale in Lingue e cul-
ture straniere, sempre il 10 feb-
braio con la mamma e le loro 3
LA CERIMONIA
Solo uno dei ragazzi
diventerà dottore
in un giorno diverso
perché non frequenta
Lingue ma Economia
nuove applicazioni in un caso
giudiziario nato a Modena (e in-
fatti già ribattezzato processo
pilota da più parti), che vede
protagonisti, con ruoli opposti,
una famiglia di nomadi sinti e
comuni cittadini trasformatisi,
per la magistratura, in estremi-
sti da tastiera.
L’altro ieri il giudice emiliano
Barbara Malvasi ha concesso ad
un 46enne modenese indagato
sorelle.
«Per noi è stato naturale laurear-
ci insieme: abbiamo studiato
sempre insieme, abbiamo fatto
gli stessi esami e ci siamo aiuta-
ti – raccontano i 7 laureandi pie-
ni di soddisfazione –. Quando
stai in casa con gli amici, maga-
ri puoi far finta di non vedere se
gli altri studiano, ma quando la
casa diventa un’aula studio e i
tuoi fratelli e la mamma vanno
avanti con gli esami, tu non vuoi
restare indietro e ti impegni al
massimo. La cosa difficile è che
tutti ripetiamo ad alta voce e
quindi nella nostra stanza c’era
un continuo parlare e quando
eravamo con nostro padre (ndr,
Antonio che fa il consulente) lui
cercava di lavorare al computer
con tutti noi che parlavamo».
«Abbiamo vissuto tutti nello
stesso collegio universitario a
Urbino e le nostre riunioni di fa-
per razzismo via social la messa
alla prova: lavorerà gratis per
un ente ancora da definire fino
a quando il suo volontariato ob-
bligato, chiamiamolo così, non
raggiungerà il tetto ore stabili-
to. Non solo, lo stesso magistra-
to ha indicato che l’uomo dovrà
rendersi protagonista di azioni
riparatorie o risarcitorie nei con-
fronti della parte lesa, ovvero
un 50enne di etnia sinti, destina-
miglia le abbiamo fatte a men-
sa, a pranzo e cena – racconta
Martina Hülser –. Io, Michelle,
Sarah e Daniela abbiamo fatto
insieme anche l’Erasmus a Bam-
berg, la stessa università dove
ha studiato per un anno Ema-
nuel e dove sua sorella Christi-
na ha poi fatto l’Erasmus».
I ragazzi Bardelli sono orgoglio-
si e felicissimi di aver studiato
con la loro mamma, cui sono at-
taccatissimi: «A Urbino ci siamo
trovati benissimo, la città ha
una dimensione familiare», ag-
giunge Emanuel che è partito
con gli studi di Economia un po’
prima ma è stato poi raggiunto
dai due più piccoli Christina ed
Eliah che studiano insieme, co-
me gemelli, dai tempi delle ele-
mentari. «Noi abbiamo cono-
sciuto dei lati di mamma, come
collega di studi, che ignorava-
mo – continua Sarah – e abbia-
tario nel mondo virtuale, insie-
me ai suoi parenti, di frasi con ri-
ferimento a campi di concentra-
mento ed incendi. Parole abba-
stanza inequivocabili, insom-
ma.
In attesa che il legale del 46en-
ne, l’avvocato Fabrizio Canuri,
decida quale risarcimento/azio-
ne riparatoria proporre per fare
in modo che alla fine non ci sia-
no strascichi penali a carico del
suo assistito, il fascicolo
sull’odio social aperto in procu-
ra a Modena dal pm Francesca
Graziano è arrivato ad una pri-
missima definizione: il razzismo
anche se espresso attraverso
un post a commento di un arti-
colo di cronaca giornalistica
può costati caro, fino a 400 ore
LA STORIA
Dal lago Maggiore
alle Marche
l’amore per lo studio
Martina Hulser, 55 anni,
mamma dei 6 laureandi,
conseguirà la laurea
magistrale in Didattica
delle lingue moderne e
con lei ci saranno
Michelle Bardelli, 27 anni,
Sarah 26 e Daniela 25,
che l’8 e il 9 novembre
2017, sempre insieme,
avevano completato il
precorso triennale a
Urbino. La loro
discussione è in
programma lunedì 10
febbraio. Emanuel, 23
anni, invece, si laureerà
nella triennale di
Economia e Management
dell’Ateneo Urbino e
contemporaneamente in
European economics
studies. Discuterà la tesi
tra il 16 e il 18 marzo.
Infine, i due figli più
piccoli: Christina di 22
anni ed Eliah di 21,
sempre il 10 febbraio con
la mamma e le loro 3
sorelle, termineranno la
Triennale in Lingue e
culture straniere.
mo avuto il sostegno di Michel-
le, che è sempre quella che fini-
sce prima di tutti a preparare
esami e tesi: a dire il vero, nessu-
no di noi voleva sostenere gli
esami dopo di lei, perché è quel-
la che sa sempre tutto e quindi
la facevamo andare per ultima.
Nostra sorella è generosa e ci
ha aiutati tutti».
La famiglia è al settimo cielo e
non vede l’ora di festeggiare tut-
ta insieme il 10 febbraio, quan-
do si riunirà anche con il padre
Antonio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di lavoro gratuito da aggiunge-
re ad una somma di denaro ad
oggi da stabilire.
La vicenda giudiziaria comples-
siva è però ben più ampia e po-
trebbe portare a pene di entità
ben superiore per gli altri cittadi-
ni modenesi coinvolti, di diffe-
renti estrazioni sociali. Il prossi-
mo 20 febbraio, infatti, sempre
in tribunale a Modena entreran-
no gli altri sei utenti di Face-
book autori, alla pari del 46en-
ne, di altre frasi dello stesso te-
nore ’sparate’ sempre contro le
stesse vittime. Ci entreranno in
qualità di imputati, per diffama-
zione appunto aggravata dal raz-
zismo.
Francesco Vecchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA