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mL Questo corso é stato progettato e realizzato da EASY LIFE-Roma Consulenza scientifica del Professor Leonardo Ancona, direttore dell'Istituto di Psichiatria e Psicologia dell'Universita Cattolica del Sacro Cuore di Roma Coordinamento dell’opera: Italo Ricci Direzione della Divisione fascicoli Giuliana Zuccoli Bellantoni Direzione editoriale Isanella Ascoli Redazione Pagina di Luisella Malfasi Segretaria di Redazione Cesarina Caramel iera Passoni Wilma Rosio Art Director Cesare Baroni Se: Impaginazione ‘Apotema Disegni Alberto Rebori Producione audio Rosarita Santini Registrazione effertuata presso Pantheon Stl - Roma © 1990 Gruppo Editoriale Fabbri, Bompian, Sonzogno, Fas S.p.A., Milano eens [Registrazione in corso presso il Tribunal di Milano 1 792 del 20 dicembre 1990 Dirertore responsabile: Giovanni Giovannini ‘Stampato nell'anno 1993 presso lo Stabilimento Grafico del Gruppo Editoriale Fabbri Sip.A, Milano cc h, no, ce Pho q sulla punta della lingua, ma guarda, in questo momento proprio non me lo ricordo pit...” “Gia, avrei dovuto leggere tut- ta questa roba per oggi, ma pro~ prio non ho fatto in tempo: € adesso?” “Davvero, signora, suo figlio @ tun ragazzo sveglio, potrebbe ot- tenere risultati eccellenti, ma quello che gli manca @ un meto- do di apprendimento...” Quante volte ci siamo ritrovati a pronunciare o a sentirci dire frasi analoghe a queste? La societa contemporanea ri- INTRODUZIONE AL CORSO ee (esi +04) chiede a tutti i livelli e in tur settori una specializzazione cre~ scente, oltre a una disponibilita continua al cambiamento (di mansioni e di mentalita): non so- lo Pautomazione delle industrie @ destinata a svilupparsi ulterior- mente e quindi a tichiedere per- sonale sempre pid qualificato, preparato, ma la stessa vita quotidiana in tutti i suoi aspetti trasforma gli indivi- dui in studenti a vita, continua- mente stimolati_ al perfeziona- mento ¢ all’ampliamento delle proprie competenze. Il tempo a disposizione, perd, & sempre di meno: come fare? } INTRODUZIONE AL CORSO Aspettt dell apprendimento La nostra proposta é nata pro- prio per rispondere al quesito ¢ aiutare chi vuole migliorarsi cer- cando di ottenere il massimo da se stesso. Un corso in cui tratte- remo tre aspetti distinti, ma strettamente cortelati delP'ap- prendimento e cioe: © la memorizzazione; @ la lettura veloce; 1a metodologia di apprendi- mento (0 di studio). Con un linguaggio semplice ¢ immediato, piacevole da leggere e nel contempo scientificamente rigoroso, spiegheremo i metodi pitt adatti per permettere alla mente di sviluppare pienamente le proprie potenzialita, La distinzione delle tre sezioni 2 di ordine pratico: le tre tecni che si sono sviluppate negli ult mi anni su percorsi autonomi e per ciascuna sono state quindi messe a punto metodologie diffe- renti Qui perd i tracciati a tratti pa- ralleli finiranno per convergere quando si identificheranno dei punti in comune. Pud servire anche a me? Sembra interessante, commen- teri qualeuno a questo punto. Maa me una cosa del genere pud davvero essere utile? L’esperien- Uno mara ben oleate, on mad pido i cola ogni inferior sito ls eer impor qulonue gene re dase (dal tecnca al ng, dl fosarameno di prec di esa ol Inguoggi del compu): ques sono ah stant ce vogisms dave a chil ene oss 1 re lava, ral studio, nll mille cain dl wit uot: vom 0 dome, pd «meno gaan, owt ca ia mano ct en za maturata in anni di attivita in questo campo ci ha permesso di giungere alla conclusione che migliorare le proprie capacita mnemoniche, leggere _veloce~ mente ¢ possedere un valido me- todo di apprendimento e di stu- dio non solo risulta utile, ma ad- dirittura indispensabile pratica~ mente a tutti (uomini o donne che siano). Qualche esempio? Un’amplissima categoria é sen??altro quella degli studenti. E se alla parola “studente” voglia- mo sostituire Pespressione “chi studia”, ecco che si moltiplica ul- teriormente il numero degli inte- ressati. A parte i giovani che fre- quentano corsi di ogni ordine grado e per i quali il metodo di studio & spesso la cosa pid im- portante da acquisire, la richiesta incalzante di aggiornamento professionale costringe anche chi gia @ uscito dal mondo della scuola e delPuniversita a ritra- sformarsi periodicamente in stu- dente, con in pit il problema, spesso, di una mente meno “ela~ stica” di quella degli anni pit Un’altra categoria comprende quei_professionisti e manager, funzionari e dirigenti, ai quali viene richiesto un alto livello di preparazione e di efficienza. IL conseguimento di una certa posi- zione in ambito aziendale non si- gnifica la possibilita di dormire sugli allorit spesso é solo un pun- to di partenza, e comunque i li- velli raggiunti vanno mantenuti ‘con un aggiornamento e un auto- miglioramento costante, quoti- diano. A contrastare con questa necesita ¢’é il problema del tem- po sempre pili esiguo a disposi- zione che costringe a imparare a ritenere le informazioni pid velo- cemente, Va comunque ricordato che in tutti gli ambiti e i livelli lavorati- vi, per chiunque voglia migliora- re la propria posizione o anche soltanto lavorare con profitto ¢ soddisfazione, & indispensabile non fossilizzarsi e mantenere una perfetta efficienza mentale. Per chi poi ancora non é entra- to nel mondo del lavoro e sta vi- vendo quella scomoda fase inter- media tra la fine degli studi ¢ Pi nizio dell’attivita, P'acquisizione delle tecniche di memorizzazio- ne, lettura veloce ¢ metodologia di apprendimento sono addirit tura un must sia per sostenere test e colloqui in vista di un’eventua- le assunzione sia poi, una volta trovato il posto adatto, per supe- rare brillantemente la fase di Una _premessa diversa le premesse sono sempre no- jose e inutili, Ma non in questo caso. Il corso che presen- tiamo @ molto diverso dai soliti: serve per imparare ad apprende- re, a memorizzare e a leggere in maniera ottimale Il suo scopo @ di insegnare al lettore tecniche e metodologie speciali, cosi da renderlo mental- mente pit efficiente offrendogli gli strumenti per utilizzare al meglio le proprie facolti mentali. prova ¢ integrarsi facilmente nel nuovo ambito, acquisendo senza sforzo le competenze richieste, anche quelle pi difficili UnValtra fascia di pubblico in- teressata € motivata @ senz’altro quella della terza eta che affronta il problema dell’invecchiare be- ne. E ormai dimostrato che Pin- veechiamento cerebrale e il con- seguente decadimento delle pr marie funzioni mentali derivano dal disuso, owvero da un minore allenamento della mente. Eserci- tare Ia memoria e mantenere vivi i processi mentali che presiedono all’apprendimento favorisce di conseguenza il mantenimento della massima efficienza mentale senza limiti di eta. Untultima considerazione pri- ma di entrare nel vivo della ma- teria: ciascuno di noi utilizza, nel corso dell’esistenza, una mi- nima percentuale del proprio po- tenziale mentale. Uno spreco inammissibile al quale fortunata- mente @ possibile ovviare, rica- vandone tutti i vantaggi pratici ¢ gli effetti positivi e benefici con- seguenti. . Attenzione, perd: gli strumenti che vi daremo saranno utilissimi pet raggiungere questo scopo a un‘unica condizione: la piena di- sponibilita da parte dellallievo. Solo cosi, seguendo con cura quanto @ suggerito nelle cassette ennei capitoli del corso, senza sal- tare nulla e facendo esattamente quanto viene di volta in volta ri chiesto i risultati saranno assolu- tamente fantastici, superiori a ogni attesa, . Ua novi: un cose di memarizein, ltt vloce@ me tadlogia dt appendiments a eaze vet, con Tavira voce delist chev page o vito, e «ea lo gr op porn edogar on azine oi tang alle possi pessona Un’ambiziosa novitd N& @ mai esistita finora un’opera organica su que- sto argomento, in grado di forni- re tutte le informazioni in modo semplice e conciso. Ci sono, & vero, svariati libri in commercio, ciascuno dei quali offre in genere informazioni per forza di cosa frammentarie, settoriali ¢ limit: te, Alcuni si occupano di tecni- che di memorizzazione, altri dis sertano sulla struttura del cervel- Jo, altri ancora sviscerano parti- colari fenomeni. mentali quali Papprendimento, lemotivita o magari il rilassamento. Le stesse mnemotecniche vengono inter- pretate sempre secondo il perso- nale giudizio dell’autore. Quest’opera nasce invece dal- Pesperienza diretta in corsi di sviluppo personale tenuti dal v vo. In parecchi anni di attivit tecniche si sono perfezionate: si é passati dalPinsegnamento di quelle pitt semplici, per lo pit INTRODL € par opraandt og agomet, set pid score axenane sts des, moun mane esau, ston medo chi, rac de cols «completa saa tramandate dalPantichita, a trat- tazioni sempre pit approfondite e specifiche, di pari passo con la zazione degli crescente special istruttori. Vale la pena a questo proposi- to di raccontare in che modo @ scaturita la scintilla che ha poi condotto alla realizzazione di quest’opera I corsi dal vivo stavano dando risultati eccezionali in breve tem- po e Pausilio di qualche pubbli- cazione specifica permetteva di approfondire gli argomenti, a se~ conda del particolare interesse del momento, Gli istruttori pos- sedevano a loro volta decine di questi testi ¢ man mano la loro competenza aumentava, Una sera, durante una riunio- ne, si intavolé una discussione su quali testi consigliare agli allievi. Fu subito evidente che tutti erano d’accordo su un punto: quei libri potevano servire esclu sivamente per approfondire ar- gomenti gia noti, ma mai per im- parare In altre parole, tutti davano per scontato che solo partecipan- do a un corso dal vivo sarebbe stato possibile imparare a utiliz~ zare al meglio la propria memo- ria e a leggere velocemente. La discussione proseguiva ¢ a un certo punto qualcuno si do- mand “Ma se per noi @ sempli- ce ottenere ottimi risultati con i nostri allievi, perché non dovreb- be essere possibile trovare un si- stema per insegnare anche a chi resta a casa propria?” La soluzione balend lampante: bisognava portare Vistruttore a casa delPallievo, 0 meglio, por- targli la sua voce. “Memo: memoria ¢ metodo” ha quindi due scopi principali, distinti. ma connessi: in primo Iuogo riprende dai corsi dal vivo le caratteristiche positive legate all’effetto-voce; in secondo luogo intende offrire agli interessati un panorama veramente completo ed esauriente della materia. Tl corso @ sempre articolato in lezioni, ognuna delle quali é composta da un capitolo della Istruzioni_per l'uso ome si segue il nostro cor- so? L’esperienza acquisita ci ha insegnato che la semplice let- tura @ spesso disturbata da diffi- colta di attenzione e concentra- zione perché, quando qualcuno legge, @ di norma condizionato dalle proprie emozioni e abitudi- ni, C’ chi legge per riuscire a prendere sonno la sera, ¢ certo non pud essere gran che concen- trato; c’& chi legge ascoltando la musica, il che pud qualche volta addirittura favorire la concentra- zione, altre volte essere elemento di disturbo e fonte di distrazione. Quando si legge, lo si fa nello stato d@animo di quel particola- re momento: si pud essere anno- iati, stressati, tranquilli o addirie- tura rabbiosi. Per aggirare lo scoglio della distrazione si é deciso di ribaltare Pusuale schema di insegnamento che ricorre nelle pubblicazioni attualmente in commercio. La pagina scritta non é pitt la fonte esclusiva delPinsegnamento, ma @ un ausilio per gli esercizi e so- eF OZ ___——,, sezione che si sta affrontando e della relativa audiocassetta. NelPaudiocassetta si sente la voce dell’istruttore che spiega e suggerisce gli esercizi, nel testo di accompagnamentovengono presentate in modo esauriente le basi tecniche ¢ scientifiche di quanto si insegna Il linguaggio semplice ¢ com- prensibile permette di soddisfare ogni curiosita sul funzionamento del cervello, della memoria, dei sistemi di lettura veloce e dell’ap- prendimento. . prattutto lo strumento da cui at- tingere ogni informazione ine- rente la materia, un manuale co- modo, esauriente e sempre a por- tata di mano. La vera fonte di insegnamento @ Visteuttore, la sua voce che giunge alfallievo per il tramite di semplici cassette. Come nei corsi dal vivo, dun- que, nei quali il partecipante se~ gue attentamente ¢ attivamente il proprio insegnante, il lettore po- tra affidarsi al suo personale istruttore ¢ ottenere lo stesso ri- sultato anche a casa propria. E con un vantaggio non trascurabi- le: potra seguire i suoi tempi ¢ le sue abitudini. Infatti la casserta si pud fermare per tutto il empo necessario per fare con calma gli esercizi, pud essere fata tornare indietro per riascoltare un punto particolare, pud essere ascoltata pitt volte, fino ad aver assimilato tutto il contenuto in situazioni di- verse (per esempio anche in mac- china), cosi da utilizzare al meglio anche i ritagli di tempo. 1. "| 4 SEGRETI DEL NOSTRO METODO: | ‘A costo di correre il rischio di sembrare ovvi, sottolineiamo le regole su cui si basa il nostro metodo, semplici ma di fondamentale impor- tanza per conseguire dei buoni risultati, | -LIMPORTANZA DELLAGRADUALITA, Le lezioni del corso sono state concepite e preparate con difficolta | sempre crescenti e ogni lezione presuppone, per essere affrontata con successo, la perfetta conoscenza delle precedenti. Pud capitare che qualcuno abbia interessi specifici e decida di applicarsi subito alla le- zione corrispondente, saltando a pié pari tutto quello che viene prima. E molto probabile che quella lezione risulti di difficile comprensione, Y perché chi legge manca dei dati ¢ delle informazioni che avrebbe dovu- to acquisire nelle lezioni precedenti. Si consiglia quindi di seguire con rigore lordine progressivo delle lezioni, che @ stato curato e concepito con uno scopo ben preciso di gradualit’ dell’apprendimento, Prima di ogni argomento sono inseriti dei test iniziali che devono esse- re considerati il punto di partenza per Papprendimento. La settimana successiva, infatti, saranno forniti{ test di verifica, per permettere una valutazione dei progressi compiuti Se non si avvertono sensibili miglioramenti, significa che bisogna ripe- tere quella lezione. L'IMPORTANZA DELLA GRADUALITA ‘CE TESSEREDED MOSAIC 15 aT | Abbiamo gia detto della gradualita, perd @ necessario precisare ancora meglio come é stato strutturato il corso: per meglio riuscire nell’inten- to ricorreremo alla metafora di un mosaico del quale ciascuna lezione costituisce solo una tessera, importante ai fini del risultato finale, ma insufficiente da sola per consentire qualsivoglia giudizio d’insieme. Lallievo dovra quindi approcciare la materia delle singole lezioni - di ogni singolo tassello ~ con questo spirito unitario, ben sapendo che essa @ inserita in un contesto globale nell’ambito del quale ha il suo peso calibrato al milligrammo. La lezione sulla visualizzazione, per esempio, non si presta ad applicazioni pratiche specifiche se non in abbinamento con altre tecniche che sono spiegate successivamente. Per utilizzare un’altra metafora, possiamo dite che se decidessimo di migliorare la nostra forma fisica col body building ci recheremmo in palestra e riceveremmo una scheda con una serie di esercizi per ciascun muscolo, considerato in maniera autonoma con esercizi specifici. Se allenare quel singolo muscolo che fino ad allora non ci eravamo nem- meno accorti che esistesse potra in qualche momento sembrare poco esaltante, bastera pensare al risultato finale un fisico perfetto davanti allo specchio e davanti agli occhi di tutti - per ritrovare la carica neces- saria per impegnarsi al massimo. vB Per facilitare la consultaztone e offrtre all alltevo fin dal primo approccto un esaurtente panoramtca del corso presentiamo subito i piano completo di tutti lt argomentt trattat?. FS spines principale del corso perché gli insegna- menti in essa contenuti offrono rilevanti opportunita in campi molto vasti. Inoltre, negli ultimi sei fascicoli di questa sezione vi verranno fornite le tecniche per me- morizzare 500 vocaboli fondamentali delle lingue in- glese, francese e spagnola. { @RILASSAMENTO E CONCENTRAZIONE 1 @ SCHEDARIO ALFANUMERICO. © @ VISUALIZZAZIONE t © @ CALENDARIO, MESI E SETTIMANE @ ASSOCIAZIONE {7® AGENDA MENTALE, @ FOTOGRAFIA MENTALE RICORDARE LE SCADENZE © ALFABETO VISIVO {9 @ RICORDARE LA STORIA @ APPROCCIO CON | NUMER! Renee Ze | QUIZ DI GUIDA, L'ALFABETO $© | NUMER MORSE ECC. oe © CODICIELELEGGI, @ LA MENTE UMANA LA MEDICINA @ LO SCHEDARIO MNEMONICO MENTALE @ LA CHIMICA, LA STATISTICA, { @USO DELLO SCHEDARIO. U'INGEGNERIA, L'INFORMATICA, {Z. @LEGGERE E ASCOLTARE HEE Ons > @ PAROLE DIFFICILE STRANE ON COR Sncacionl > sa PRATICHE SUL LAVORO E IN @ LINGUE STRANIERE UFFICIO | Ae NOME visi AQ, @ RICORDARE LA MUSICA, @ CARTE DA GIOCO. LA POESIA, | SOGNI non prima, ¢ poi continuiamo a leggere per tutta la vi- ta, commettendo e cronicizzando infiniti errori, il pit grave dei quali @ quello comunissimo definito “pro- nuncia mentale”: noi “sentiamo” la nostra voce che pronuncia cid che stiamo leggendo. Ora, poiché si par- la mediamente alla velocita di 125- 10, di solito si legge alla stessa velocita, che @ almeno di 7-8 volte pit lenta della velocita mentale. La conse- guenza di questo “rallentamento” é che la mente riem- pie la differenza di tempo con altri pensieri, generando la famosa “distrazione”. Attraverso gli esercizi ¢ le tecniche di lettura veloce quindi non soltanto si raddoppia o si triplica la propria velocita di lettura, ma si migliora notevolmente la ca- pacita di comprensione del testo. Il corso si sviluppa nel seguente modo: 50 parole al minu- @ INTRODUZIONE, DIFETT! NELLA LETTURA @ | TEST Di VERIFICA @ IL CAMPO VISIVO @ RICONOSCIMENTO — RAPIDO DI NUMER! E SEGNI @ | PUNT! DI FISSITA @ INTUIZIONE DEL SIGNIFICATO. iL RITMO. @ LETTURA ORIZZONTALE @ LETTURA VERTICALE E DIAGONALE @ RICERCA VELOCE DI PAROLE @ LALETTURA A BLOCCHI @ LA LETTURA DEI QUOTIDIANI © LA LETTURA DEI LIBR @ LETTURA SUPERVELOCE ‘© LA RASSEGNA STAMPA, @ DOVE E QUANDO LEGGERE RAPIDAMENTE @ TEST FINALE Ie questa sezione si tratteranno i metodi ottimali per apprendere e quindi per studiare, comprese nuovissi- me, rivoluzionarie teeniche di suggestione e automoti- vazione per affrontare non solo interrogavioni ed esa- mi, ma anche colloqui di lavoro, riunioni importanti ¢ ogni situazione che presenti analoghe problematiche. @ LA PREPARAZIONE ALLO STUDIO @ LA MAPPA MENTALE @ | METODI DI CONCENTRAZIONE © COME PRENDERE APPUNT! © LA METODOLOGIA CLASSICA @1 COLLOQUIDILAVORO © IL COMPORTAMENTO. NELL'APPRENDIMENTO © LE PAROLE CHIAVE E @ LE PROVE DI INTERROGAZIONE LE PAROLE CONCETTO. @GLIESAMI @ | COLLEGAMENTI (@ COME SUPERARE l'EMOTIVITA FRA DISCIPLINE DIVERSE E IL BLOCCO MENTALE A avers ose particolari, in que. sta serione imparerete non solo a risolvere problemi di creativita e di logica e a effettuare complicati cal- coli mentali, ma anche a essere padroni della vostra mente fino a dominare il sonno e la veglia. @ INTRODUZIONE @ IL LABORATORIO MENTALE asleep OOS ‘© ASSISTENTI DI LABORATORIO SES Eee © SVILUPPARE | PROPRI SENSI @ LA PROPRIA IMMAGINE @ IL CONTROLLO DEL CORPO © LA SVEGLIA MENTALE @ l CONTROLLO DEL DOLORE © DORMIRE, STARE SVEGUI, LE MALATTIE PROFESSIONALI PRONTO INTERVENTO @ POTENZIAMENTO MENTALE LEZMONE IL RILASSAMENTO: UN’ARMA CONTRO LO STRESS ptamo, fa mancanza di concentrazione. Z antidoto princt- pe alla disattenztone é rilassamento, poiché meccant- smo mentale della concentraztone presuppone un atteggiamen- to dt totale disponibilita. Ecco quindi perché abbiamo dectso di parlare fin dalla prima leztone di una delle pti efficact ar- mi di cut (uomo moderno dispone per migitorare la propria vita quotidiana. Le applicaztont posstbili delle tecniche di ri- Jassamento, tnfattt, trascendono Le sole applicaztont mnemont- che e si rivelano molto soddisfacents contro lo stress che tutti temtamo e del quale ormat conosctamo le dannostssime conse- guenze a breve e a lungo termine. [: ‘nemtico numero uno dell apprendimento é, come tutts sap- Tl lato A della cassetta & una presentazione di tutto ill corso connessa al fascicolo di pre- ‘essa e si conclude con una breve spiegazione sulla lezione odierna. Se lo desiderate, po- ‘trete ascoltarla tranquillamente anche in auto. ‘L4sscolto del lato B, invece, presuppone la conoscenza di tutte le nozioni relative al rilas- samento che vi presenteremo in queste pagine: bisognera quindi apprendere queste nozio- ni prima di sentire il lato B della cassetta, che contiene un esercizio di rilassamento com- pleto della durata di 20 minut i Un ultimo consiglio: accingendovi allascolto del lato B, prermunitevi contro eventuali in- terruzioni, staccate il telefono e chiudete la porta. STRESS VENTIQUATTR’ORE SU VENTIQUATTRO ANCHE SE IL PERIODO NEL QUALE VIVIAMO £ CERTO MOLTO STIMOLANTE E TUTTO SOMMATO FAVOREVOLE (LO SVILUPPO CIVILE E TECNOLOGICO HA PERMESSO LA REALIZZAZIONE DI SOGNI SECO- LARI DELLA SPECIE UMANA), IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA é RAPPRESENTATO DAI RITMI IMPOSTI DALLA CIVILTA DEL BENESSERE SORVOLANDO SULLE CATASTROFICHE CONDIZIONI AMBIENTALI, SULLE QUALI IL SINGOLO PUO INFLUIRE IN MISURA POCO DETERMINANTE, SUL PIANO INDIVIDUALE LA LOTTA CONTRO LO STRESS, LEMALATTIE PSICOSOMATICHE, L'ANSIAE | SUOIDERIVATI SI FA OGNI GIORNO PIU ACCANITA. PER VINCERLA SENZA CREARE ULTERIORI PROBLEM! DI SALUTE (1 FARMACI SPESSO HANNO EFFETTI SECONDARI NOCIVI], ESISTE UN RIMEDIO | NATURALE: IL RILASSAMENTO uotidianamente sotto- periodica e trasformarsi_ in Gli. studi. sul. sonno sono posto a stress di vario ti- _un’arma che si é pronti a sfode-_giunti a un punto molto avan- po, Torganismo umano accu- areal momento del bisogno. __zato: dopo un primo periodo mula tensione fino a somatizza- nel quale lo scienziato era co- re i disturbi generati da venti- stretto a limitarsi a interrogare quattrore di traffico convulso, Onde cerebralt, sonno, da sveglio il soggetto in esame, telefonate, appuntamenti, sca- sogno Vintroduzione di uno strumen- denze da rispettare, fast-food, to fondamentale segnd una code, contravtempi e grattacapi. II rilassamento & una tecnica svolta nelle ricerche. L’avvento Lo stress diventa cosi un feno- mesa a punto solo di recente, dell’elettroencefilografo che rie- meno sociale e molte discipline, _mentre é gia dallinizio del se- sce a esprimere graficamente su come lo yoga, l'ipnosi e il trai- colo che si @ cominciato a stu- un foglio di carta le cariche ning autogeno, per citare solo le _diare con interesse il sonno: da _elettriche del cervello, misurate pit note, si candidano come so- queste ricerche discendono le da appositi elettrodi applicati luzione. elemento che acco- nostre attuali conoscenze, rive- sul cranio del soggetto in esa- muna tutte queste tecniche é i dute e aggiornate, in questo me, fu una rivoluzione, Le cari- rilassamento. campo. E ormai noto che é pro- che elettriche derivano dall’atti- E evidente, comunque, che prio durante il sonno che si re-_vita di miliardi di neuroni che non pud bastare rilassarsi cin- cuperano le energie mentali, ma _pulsano_contemporaneamente que minuti per vincere settima- non tutti sanno che il rilassa- generando tracciati graficamen- ne di stress. Il rilassamento deve mento produce sul cervello gli te diversi a seconda delle diffe- diventare una buona abitudine _ stessi effetti fisiologici del sono. _renti attivita mentali, Sulla base 20 STRESS: CHE COSA VUOLE DIRE? a SS eeecea ‘I vocabolo ingjese stress, che in ziato viennese nato nel 1907 che a “origine stava a significare tensio- _venticinque anni si stabifi in Canada, a ‘ne 0 sforzo in senso sia concreto, Montreal, dove diresse a lungo |'insti- sia anche astratto, ¢ entrato di diritto tute of Experimental Medicine and Sur- nei dcionar dei Pasi coset cil- gery. Inomo agi ani cinquanta si de- ‘Zati per indicare nel aggio comune —_dicd ad approfonaiti studi sulle reazioni ‘proprio quel “male da dicuitut- del'organismo sottoposto a svariati ‘i, in misura pid 0 meno accentuata, —stimoli. In questo contesto utiizzd it soffriamo, termine stress nel significato di rispo- ‘In campo biologico fu utilzzato per la sta biologica naturale a un determina- ‘Prima volta a Hans Seve, uno scen- to stimolo, VA, ritmo beta NVA ritmo olf PILLS ritmo theto ritmo delta T secondo i questi principi lelettroence- falografo rileva quattro diversi tipi di onde cerebrali, che sono state denominate beta, alfa, the- ta ¢ delta, misurabili in ritmo ampiezza. Onde beta: la loro frequenza aumenta in presenza di stati @ansia. A basso voltaggio e con ritmo clevato (si ripetono pid di 14 volte al secondo), le onde be- ta sono caratteristiche della fase di veglia, In fase di onde beta a fre- quenza elevata P'individuo adul- to ha piena coscienza dei propri sensi oggettivi e massima eapa- citi logica, ‘Onde alfa: le onde del rilas- samento, Pia lente delle prece- denti (da 8 a 13 cicli al secon- do), contraddistinguono una fa- se di “veglia rilasciata”, priva di intensaattivita sensoriale, caratteristica di uno stato di presonnolenza, calma, benesse- re ¢ rilassamento fisico. La mente si abbandona alla fanta- sia e al pensiero creativo, la- sciando fluire intuizioni ¢ ispi- ‘Onde theta: le onde del pri- mo sonno. Ancora pit lente delle alfa (dai 4 ai 7 cicli al secondo), caratte- rizzano la fase del primo sonno, in cui la mente perde coscienza esterna. Sono concomitanti con tun profondo rilassamento fisico in cui anche il ritmo cardiaco rallenta, ln quest gr, i psson vedere nit dives dole code cereal da miswere sil unité: & tempo (seconde), Dalat, le onde beta, tpiche della fse di ve- i endo af, con nit pid allan, cho 51 fescona a ena fase di vel isso; le nde that, caatasicte del ima somo, sotto, quale dea (se del sono pond), a Nelle culture orientali con queste onde che si effertuano le meditazioni pit profonde. ‘Onde delta: hanno frequen- za compresa tra 0,5 ¢ 3,5 cicli al secondo, Liincoscienza & totale ¢ il rilassamento fisico pratica~ mente completo. Battito cardia- co ¢ respirazione sono al mini- mo. Questa é la tipica fase del sonno profondo, del coma o dell’anestesia totale, Tutti i tipi di onde cerebrali sono presenti nel sonno (non solo le theta e le delta): infatti si @ appurato che le beta, alfa, the- tae delta si alternano almeno 4 0 5 volte per notte, ripartendo LD dalla veglia fino al sonno pro- fondo. Il sonno é stato diviso in due fasi, che sono denominate ri- spettivamente REM ¢ NON REM. REM é una sigla che si- gnifica Rapid Eyes Movements, ossia._movimenti veloci degli cocchi. NON REM @ semplice- mente la fase di “non” REM. La fase REM é stata anche denominata “del sonno para- dosso”, visto che la sua fisiolo- gia # molto simile a quella dello stato di veglia, con battito car- diaco, funzioni muscolari ¢ re- spirazione’ completamente di- versi da quelli ricorrenti nel re- stante periodo di sono. ORE i SONNO we ee La fase NON REM é stata invece divisa in 4 stadi. Nel pri- mo le onde beta, caratteristiche della veglia, via via rallentano permettendo la comparsa delle alfa, Se in stadio alfa si verfica- no rumori o stati di tensione provocati da ricordi particolari, immediatamente riprendono le ‘onde beta. Successivamente le alfa rallentano ulteriormente per lasciare il campo alle theta, con ritmi ancor pit bassi, Nello stadio theta sono possibili pic- coli spasmi o sensazioni di ca- duta. Inizia qui il secondo sta- dio, Se ci svegliassero in questo momento, penseremmo di non essere mai addormentati, ma YS in realta, anche se tenessimo gli occhi aperti, non _vedrem- mo pit) nulla, Con Papparire delle onde delta inizia il terzo stadio di ancor maggiore rilas- samento ¢ attivita vitali ulte- riormente ridotte, il quale pre- tude al quarto, il pitt profondo di tutto il sonno. Se ci sveglias- sero di soprassalto, ci mette~ remmo un po’ di tempo a riac~ quistare lucidita. Il quarto stadio dura circa un’ora, dopo di che inizia un viaggio di ritorno attraverso tutti gli stadi finora descritti, solo un po’ pit rapido. Ogni al- ternanza di fase REM e NON- REM viene definita “ciclo” del sonno ¢ varia dai 70 ai 110 mi- nti. I cicli variano da persona a persona in base a molteplici fat- tori, tra cui ha un peso rilevante Treta del soggetto. Ogni notte attraversiamo 4 0 5 cicli com- pleti e la fase REM aumenta ogni volta a scapito di stadi di sonno piti profondo. Hsogno Fin da quando fu scoperta, la fase REM venne subito associa taal fenomeno onirico, e i suc~ cessivi. esperimenti compiuti confermarono quest'ipotesi. So- lo in seguito si é appurato che & possibile sognare anche in altri stadi, caratterizzati peraltro da tuna possibiliea di ricordare e da un'emotivita molto ridotte, Limportanza del sogno per la sua funzione di ricaricamento dell'energiapsichica @ ormai universalmente _ riconosciuta ‘Nel sonno con sogni della fase REM il tracciato delle onde ce~ rebrali @ molto simile a quello registrato in stato di rilassa- mento ¢ cid significa che, dal punto di vista fisiologico, appli- care una buona tecnica di rilas- samento permette di ricaricarsi di energia come nella fase di sonno con sogni. F nmpahandehannenitpnedonditiain vali insilassamento heed Nhe vengono ricomposte. Ovvia- eae mente quel che viene recepito a in contemporanea dai cinque ae ee: ‘di Vorolo sensi viene sempre immagazzi- | (sete neraine A de nato insieme nella cortec Sos dl : Spagna Molla, Barberini Elenco Repubblica Giardinaggio Termini Fotocopia Vittorio Emanuele Impiegato Manzoni Guardia San Giovanni Domani Re diRoma TV color Ponte Lungo Correzione Furio Camillo Soffitto Colli Albani Lezione Arco di Travertino Astronave Porta Furba Erba Numidio Quadrato Albergo Lucio Sestio Veramente Giulio Agricota Fermacarte Subaugusta Chiusura Cinecitta Riscaldamento Anagnina Stadio Per il primo elenco, se avete seguito correttamente la cassetta della lezione n, 3, dovreste solo rivedere mentalmente le scene gia proposte, rinforzando eventualmente qualche memorizzazione, Per il secondo elenco invece create un'associazione di immagini come avete imparato a fare, Prendetevi pure tutto il tempo che vi occorre, poiché questa non & una prova di velocita, Quando siete pronti, voltate pagina e passate alla seconda parte del test. b Riscrivete i due elenchi, nello stesso ordine, nelle righe sottostanti. Primo elenco: Secondo elenco: RISULTATI: rrisultati di questo test non sono indicativi del livello della vostra memoria, ma del grado di acquisizione della tecnica mnemonica necessaria. #21 0 22 parole esatte: ok! Avete imparato bene, Ora dovete allenarvi solo per diventare pill veloci. da 16 @ 20 esatte: va abbastanza bene, ma dovete allenarvi di pil, Forse vi manca l'apporto di tutti i sensi, per evitare confusioni fra gli elementi degli elenchi da 10 a 18 esatte: non é esattamente cosi che debbono funzionare le tecniche, Ripetete le parti essenziali della lezione n. 3 soprattutto gli esercizi ‘¢ meno di 10 esatte: non avete seguito I lezione correttamente e cercate di ricordare avvalendovi soltan- to della memoria naturale, Ripetete l'intera lezione n. 3. Atienzione: le valutazioni si riferiscono a risultati sostanzialmente uguali per i due elenchi. Se nel primo elenco avete avuto risultati migliori che nel secondo, vuol dite che avete seguito bene la lezione, ma effettuato pochi esercizi. 16 LEZ NE L’ALFABETO VISIVO tamo ora giunti alla lezione in cut affronteremo la prima tecnica complessa, grazie alla quale é possibile memoriz- zare una grande quantita di informazioni in modo sicuro e preciso. Ritroverete tutti e tre 1 concetti mnemonici di base esposti nelle precedenti lezioni. Pit in particolare analizzere- mo per la prima volta il concetto di schedario mnemonico. La lezione sara divisa in due parti: nella prima descriveremo e costruiremo lo schedario alfabetico visivo; successivamente, nella seconda parte, impareremo a usarlo, memorizzando uno schema abbastanza complesso. Come per ogni nuovo argomento, si inizierd con un test, che fornira una valutazione della vostra capacita mnemonica pri- ma dell'‘apprendimento della tecnica. Nella parte della teoria scientifica, gli esperti spiegano il mec- canismo del normale apprendimento per ripetizione, mostran- do una lampante differenza con le mnemotecniche. Occorre circa mezz'ora per memorizzare il primo tipo di alfabeto; dovrete poi lasciare la mente libera di assorbire la memorizzazione, ripensando all'alfabeto di tanto in tanto, per essere certi di ricordarlo bene. La seconda parte, da seguire almeno il giorno dopo, richiedera un’altra mezz‘ora, Coprite ora la pagina di sinistra e riscrivete le parole precedentemente riportate: AL PRIMO PIANO Ci SONO: AL SECONDO PIANO Ci SONO: I PUNTO per ogni risposta esatta alle lettere A-C-F-H-MN MZPUNTI _ per ogni risposta esatta alle lettere B-E-G-L MSPUNTI _ per ogni risposta esatta alle lettere D- Mda0.a10 _ ponete pit attenzione altrimenti avrete problemi 11228 nella media, senza infamia e senza lode da 26238 molto bravi n Test del “Grande Magazzino” (Con questa prova, che va compiuta prima di ascoltare la cassetta, potrete verificare le vostre capacita mnemoniche. Cercate di memorizzare il sequente schema in 2 minut ‘AL PRIMO PIANO CI SONO: Ombrelli mes : Scarpe e pantofole ) Attrez2i ginnici ; Oggettistica e articoli da regalo E _ Profumeria e bigiotteria F Dischie cassette Biancheria intima e corsetteria Pulizia e sanitari 1 Giocattolielettronici e videogames L Abbigliamento bambino/a . M Casalinghi a WN Aicoliperfumatori ‘AL SECONDO PIANO Ci SONO: A Blettrodomestici B Abbigliamento uomo/donna © Sport D _ Utensileria hobbistica Comici Fotografia Batricita e lampadine Lampadari " Tendaggi e accessori bagno L Arredamento: salotti 7% Memorizzazione |< Jn questa quinta lezione iniziamo a costruire il primo dei nostri schedari mnemonici di base: quello alfabetico. Chiariamo, percid, anzitutto il significato di schedario, e il motivo della sua costruzione. Inufficio, un impiegato che debba conservare dei documenti, i depositerd certamente in cartelle, che lassificherd in un ordine facile, probabilmente alfabetico o numerico. Quando poi dovrd riprendere tali document, cercherd su un indice, e poi prenderd direttamente la cartella corrispondente, trovando subito cid che gli occorre, Naturalmente questa necesita é tanto maggiore quanto pit alto ¢ il numero dei documenti (basti pensare ai grandi archivi di stato). Per contro, quando dobbiamo depositare delle informazioni nella memoria, non sequiamo mai un ‘procedimento simile, anche perché non abbiamo uno schedario naturale, e lasciamo che queste trovino ‘posto da sole. Il risultato é paraqonabile a un grandissimo vocabolario privo di ordine alfabetico. E ovvio che si abbiano delle difficolta a ritrovare le informazioni Seguendo le indicazioni della cassetta, adesso procederemo alla memorizzazione del primo tipo di alfabeto: quello visivo, ricavato dalla visualizzazione della lettera, secondo I'alfabeto internazionale, Alcuni potrebbero gia conoscerlo, dato che é molto note, ma la novité é costituita dalla trasformazione delle lettere. Sequite attentamente la voce deltistrutore, effettuate il ilassamento che vi viene suggerito, ¢ memorizzate le immagini seguenti Laltra possibilita di visualiz are I‘alfabeto consiste nel creare delle immagini partendo proprio dalla gratia di ogni singola lettera. Qui sotto sono riportate le 26 lettere dell'alfabeto internazionale, trasformate secondo questa esige! ‘mnemonica. Sequendo sempre la cassetta, memorizzatele al meglio, Prima di passare agli esercizi é molto importante che ripensiate spesso ai due tipi di alfabeto appena memorizzati, Infatt, il concetto di schedario é valido solo se la sched di base viene ricordata perfettamento, altrimenti non bastera memorizzare una sola informazione associata alla lettera, ma oceorrerd sforzarsi anche per ricordare la scheda, con dubbi risultati 5 Fsercizi[ =] assiamo ora agli esercizi veri e propri sugli schedari alfabetici appena memorizzat. “Abbiamo uno schema particolarmente complesso, composto da due sezioni, entrambe contrasseguate da lettere dell alfabeto. Utilizzeremo percié entrambi gli alfabeti. Vi ricordiamo ancora che prima di iniziare Tesercizio dovreste conoscere bene le schede alfabetiche: seguite quindi le istruzioni della cassetta Per aiutarvi ulteriormente, nella prossima pagina abbiamo inserito un esempio di associazione, del tipo richiamato dalla cassetta. Estratto dal conto dei profitti e delle perdite PERDITE PROFIT A Rimanenze Iniziali A Ricavi wad B Acquisizione di Beni e Servizi B Contributi e Sovvenzioni € Costodel Lavoro | € Costi Capitalizzati D Ammortamenti e Accantonamenti D Plusvelenze e Proventi E Minusvalenze e Oneri Diversi E Rimanenze Finali F Oneri Finanziari F Proventi Finanziari 6 Oneri Straordinari 6 Proventi Straordinari H OneriFiscali 1 Utile d'Bsercizio L’APPRENDIMENTO PER RIPETIZIONE | METODI DI STUDIO TRADIZIONALI SI BASANO SULL*ADAGIO LATINO “REPETITA JUVANT", RIPETERE GIOVA, PERL’ APPUNTO. MA RECENT! INDAGINI STATISTICHE DIMOSTRANO CHE "ASSOCIARE” EMEGLIO: SI RISPARMIANO TEMPO E FATICA £ LE NOZIONI APPRESE RIMANGONO PiU SALDAMENTE REGISTRATE NELLA NOSTRA MEMORIA E saminiamo brevemente co- sa avviene alPinterno del nostro cervello nei diversi modi di apprendere. Sappiamo gia che le informazioni a cui siamo esposti con i nostri einque sensi sidividono nella fase di input, ¢ si depositano nella corrispon- dente area della corteccia cere- brale. La fissazione dello stimolo sensoriale, perd, non avviene al livello della singola cellula cere~ brale, bensi nei collegamenti fra neuroni. Una data sensazione in entrata, stimoler’ una serie di cellule, attraverso le connessio- ni neuronali, creando una spe- cie di tragitto, di strada nuova che precedentemente non c'era Nel momento del ricordo, avremo cosi bisogno re con esattezza questa strada. Applicando questo meceanismo alle situazioni di apprendimen- to, scopriamo cosa avviene nel la ripetizione, metodo alquanto rudimentale, anche se molto diffuso. Praticamente, ripeten- do pitt volt il libro oggetto di esame, per esempio, andiamo a percorrere riperutamente lo stesso tragitto, “scavando” sem- pre pid profondamente i colle- itrova- ne yo i ESPOSIZIONE DI UNA NUOVA IDEA ‘A.CENTO PERSONE crn sol in canpi commerce publ 0 Felco dala isin afta a sep. Rise analgh nn si scorn px con infrmazion eeroge gamenti, In questo caso, il ten- \\_tativo di ricordare dari maggio- | ci frutti perché la strada sara pid H facile da trovare, essendo pitt mareata Sono state effetuate delle ri- cerche per verificare, secondo un procedimento statistico, la progressiva facilita nei ricordi He _- appresi per ripetizione. Nello schema riportato in questa pa- gina potete confrontare aleuni risultati significativi conseguiti _ da tai indagini. Bisogna curta- via tenere presente che questi dati si riferiscono alla ripetizio- ne e alla relativa ritenzione mne- ESPOSIZIONE DI CENTO NUOVE IDEE ‘ALLA STESSA PERSONA Y uando una quasiasi infor. mazione entra nel cervello, siveriica innanzituto la sti- molazione del neuroni, cio® delle singole celle cerebral, che ‘hanno il compito principale di elabo- fare Finformazione in inggesso sotto forma di stimolo sensoraie€ di tra- ‘smettera ad altri neuron. neurone & composto da un nucleo € da un corpo cellulare, il tutto pro- tetto da. una membrana, Intomo a questo compo cellule troviamo un'enormita. di ramificazioni, chia- mate dendit ecilndrassi. Tal remi- ficazioni sono le vere responsabil del passaggio delle informazionifta le celle. Cerchiamo di capire meglio il funzio- namento di questa trasmissione di dati al’nterno del cervelo, Nel corpo di un neurone si forma del'albumina, una sostanea chimica composta da catene di aminoacid (una molecola proteica). Questa so- stanza viene inviata verso alti neu- roni attraverso il ciindrasse, una bra nervosa composta da un fla- mento, resto da una guaina di rmielna (un po’ come un fio elettrioo isola). Verso la fine il clindrasse si crema in diezione di atre cellule e in pros- simita di queste termina con una specie di bottone chiamato sinapsi. Qui entra in contatto con i denditi el'atro neurone per mezzo delle cosiddette spine dendritiche: si trat- ta di un contatto fittizio perché in 1 disogno mest fa stutura dofe sinaps,responsabil del possogyo dalle ifomavioni do una «ell creboe of obo reat’ un piccolo spazio wuoto: lo spazio sinaplico. Questo viene su- perato dalle sostance in via di tr smissione attraverso. i neurotra- LA TRASMISSTONE DELLE INFORMAZIONI ssmettitor con una sorta di spruzo. In questo modo 'infomazone ini Zalmente recepita dal primo neuro- ‘Ne, passa in un altro. monica di informazioni piutto- sto semplici e univoche, come i messaggi pubblicitari. (Questa procedura di appren- dimento, dunque, non pud es- sere considerata ottimale, anche se presenta aleuni vantaggi, uti- lizzati anche a scopi commer . E infatti il meccanismo della ripetizione & una delle strategie per eccellenza della comunicazione pubblicitaria. ‘Comunque, come si vede dalla tabella, dopo ben sei ri tizioni si giunge a una percen- tuale statistica di ricordi del 62%, abbastanza modesta data la fatica impiegata. Inoltre, an- che in presenza di un‘elevata quantita di ripetizioni, rimane sempre il rischio di ¢ imprecisioni nei ricordi, so- prattutto sui dettagli che non sono stati oggetto di particolare attenzione, Nel caso di utilizzo di tecni- che associative nella fase di en- trata delle informazioni, invece, viene stabilita una specie di cor- sia preferenziale sin alla prima esposizione, e cid spiega per- ché, nella successiva fase dir cordo, vengono ritrovate le formazioni con maggiore facili- tic precisione, spesso superiore ai casi di pluriripetizione, Quindi é senz’altro vero che il sistema della ripetizione @ ini- vialmente di pid facile applica- zione rispetto alle tecniche as- sociative, ma, oltre a non poter garantie pli stessi risultati qua Titativi di queste ultime, implica un notevole dispendio di tempo ed energia. 9 Consigli pratic In questa lezione siamo entrati nel vivo delle tecniche complesse, cominciando a imparare sistemi per utilizzare la memoria in modo particolarmente efficiente, Le tecniche eppena descritte saranno utili ogni volta che si dovranno memorizzare informazioni disposte in elenchi alfabetici, o assimilabili a questi, A titolo di esempio segnaliamo: ee Per avere un'idea precisa di un libro che vogliamo leggere o studiare, & bene avere perfettamente pre- sente la sequenza dei capitoli del libro stesso. Cid permettera di evitare confusioni fra gli argomenti ¢ consentira una visione globale pit efficiente della materia. In questo caso si dovra semplicemente asso- ciare ogni capitolo alla corrispondente lettera dell'alfabeto, oS ‘Spesso firmiamo degli accordi dove troviamo stampata una lunga serie di piccole condizioni e di clauso- Je, Frequentemente sono contraddistnte da letiere delielfabeto, Percid potrd essere utile ricordare cid per cui ci siamo impegnati, 4 Istruzioni per I'uso Generalmente, i macchinari e gli elettrodomestici sono corredati da libretti di istruzioni. Per il montaggio ¢ ['uso corretto, di solito bisogna seguire delle regole in una sequenza precisa, Per evitare di leggere ripetutamente ogni singolo punto, si pud memorizzare l'ordine preciso delle istruzioni 0 Test di verifica lezione n. 4 - fotografia mentale In riferimento alla lezione precedente sulla memoria fotogrefica, abbiamo predisposto questo test di veri fica per fornirvi la valutazione de! miglioramento ottenuto con la lezione stessa, Naturalmente é struttura to in modo analogo al test iniziale della quarta lezione, per avere modo di riscontrare una differenza ap- prezzabile tra la situazione dalla quale siete partti e quella cui siete arrivati dopo aver imparato le tecni- che della fotografia mentale. Dovete osservare la fotografia secondo le regole che avete imparato, in tut i particolari e dettagli. Se lo ritenete necessario, potete annotare le vostre osservazioni sotto immagine. Voltate poi la pagina e ri- spondete alle domande, naturalmente senza ricorrere agli eventuali appunti 7 Domande relative al test di verifica 1 Sul lato sinistro in alto della foto si vedono: a)3lampade con la base bianca b) un vassoio con dolciumi c)3 lampade con la base rossa 21m primo piano a destra ¢’é: 2) un cestno con dei biscotti b)un vassio con delciumi ¢)un cestio cen dela frutta ‘3 Sulla destra della parete frontale <'é attaccato: a)untelefono b) videocitofono ¢) un televisore 4 Sopra il mobile in primo piano ¢' a) una bilancia con un piatto pieno _b) una scatola di legno )una bilancia con i due piatti pieni 5 Latavola é predisposta: a)perlaprimacolazione b) per un pranzo_c) per una festa di compleanno TOTALE PRIMA SERIE 6Le mattonelle scure sul pavimento sono: a) venticinque (6x5) _b) trenta (6x8) _c) ventiquattro (6x4) 7 Le pontole sul muro (fuori dalla nicchia) sono: a)Btonde b)7tondee2lunghe c)8 tonde e una lunga 8 Sul ripiono a destra di sono: a)due piante b)trepiante c)due piante e un cestino 9 mobile in primo piano ha: a)due cassetti b)uncassettone c) nessun cassetto 10 Si vedono dei termosifoni: a) uno sulla sinistrae unodi fronte b) due sulla sinistra ] ) uno sulla sinistra | ‘attiepeoeid euolza] eTfou “o[etztut say {1 uo o16Bayund tp ezuexeyp eI exeoytoA ‘enyout ‘syueyodun 3 ‘uOWZeAzess0 Ip pijoedeo eUII}OOI ESEP e fefeuoUeIpeu “ge yepe fouowuone esze0s 1p eorput -geQ ep e ‘eptooes etjou lolreumu Hejeonzed te 9 ouas eurlad eijou yBeep Te ejfoatz tworzeynfeA eostUsO} 189% ‘anbuto optloogs 9] © § suntd 9] \woureyeredas oxezz1(eI01, S-01 BB 4-98O-2 G-9 2G O-p G-9-Z | ‘epuBUIOp olfe Mund Z Hausoasra 2 LE@GIQNE PRIMO APPROCCIO CON I NUMERI ne dei numeri. Essi, per loro natura, non si prestano a esse- re visualizzati emotivamente, quindi sara necessario ricor- rere alla tecnica della conversione. Fate attenzione a questo nuovo sistema che vi presenteremo: le tecniche di memorizzaztone dei numert, infatti, sono molto importanti, in quanto costitutscono la base sulla quale st svi- luppano gli schedari mnemonict e le tecniche pit complesse. Inizieremo con un test, i cui risultati saranno indicativi della vostra capacita di ricordare i numert. Passeremo poi a esempli- ficare diverst tipi di converstone, focalizzando l'attenztone sul- ta conversione fonetica, Non mancheranno ulteriori informazioni scientifiche sulla me- moria e i consueti esercizt e consigli. I: questa lezione analizzeremo il processo di memorizzazio- In meno di un’ora é possibile ascoltare per intero la cassetta, senza interruzioni. E indi- spensabile perd esercitarsi a lungo con la conversione fonetica, che troverete illustrata nel- la prima parte della cassetta. Test mnemonicon. 3 Questo test & diviso in due parti. La prima servira a fornirvi indicazioni sommarie sulla memoria relativa ai numeri, Nella seconda parte, invece, vedremo il funzionamento della cosiddetta ‘spanna di memoria’ PRIMA PARTE 1 Ricordate la data di nascita dei vostri familiari? a) si, di tutti b) di qualcuno, con difficolta ©)no 2 Quanti numeri di telefono ricordate con sicurezza? )pii'di40 b) pi di 10,mamenodi 40 )menodi 10 3 Quando vi viene segnaluto un indirizzo, ricordate sempre il numero tivico? a)sempre b)avolte c)mai 4 Se nei testi di studio o nelle altre letture compaiono delle date storiche, riuscite a ricordarle? a)sempre b)avolte c)raramente omai 5 Se vi capita di prendere un treno o un aereo (purché non tutti giorni), ricordate gli orari di partenza e di arrivo? )sempre, quasi di tutti _b) qualche volta c) mai ‘6Ricordate con sicurezza i prezzi delle vostre auto preferite (0 di qualsiasi altra cosa oggetto di hobby)? a)si,pid di 18 b)soloalcuni (da Sa 14) c)pochissimi onessuno 7 Ricordate con sicurezza i prezzi dei mobili, dei vestiti o di altri generi necessari? a)si, pid dil8 b)soloalcuni(da$a 14) c)pochissimi o nessuno 8 Ricordate le quotazioni approssimative delle valute del mondo? a)si, pid di 1b) solo alcune (da 8a 14) cc) solo quella del dollaro e di poche altre (o nemmeno quelle) 9 Quando leggete le nuove disposizioni legislative emanate dallo Stato, ricordate il numero della Legge o del Decreto? a) quasisempre b)raramente c) mai Sapete a memoria i numeri di tutti i vostri documenti? a)si,ditutti b)diquasituti¢) di qualcuno (o di nessuno) TOTALE 4 RISULTATI ‘Assegnatevi 2 punti per ogni risposta ‘a’ e | punto per ogni risposta ‘b’ Nel sottolineare che molto spesso ‘memoria’ & sinonimo di ‘attenzione’, vi indichiamo i risultati del test, validi come indicazione della propria memoria numerica, e anche dell'interesse che manifestate nei con- fronti di questo tipo di informazioni. da 14 a 20: decisamente ok! Siete attenti ai particolari numerici, che considerate senz’altro importanti, Probabilmente siete attenti anche a molt altri particolari esterior da 7 a 18: siete sicuramente attratti da tut'altro genere di dettagli, Potreste avere l'indole dei filosofi o dei sognatori. Peré qualche volta siete costretti a riflettere: ‘Come ho fatto a dimenticare un numero cosi semplice?™ ‘@ meno di 7: se non avete un motivo psicologicamente valido per ‘odiare" i numeri, vuol dire che passate gran parte del tempo con la testa fra le nuvole. A volte é piacevole, ma molto spesso ricordare cosi poco i numeri diventa un problema. SECONDA PARTE Ora vogliamo mostrarvi il meccanismo della ‘spanna di memoria’, studiato gia nel secolo scorso da Jo- seph Jacobs, Ogni individuo riesce a ricordare tna limitata quantita di numeri attraverso la sua ‘memoria immediate’. Verificate la vostra capacita con questo semplice test, Prendete un foglio di carta e coprite le due colonne di numeri sottostanti, Scoprite solo la prima riga della colonna di sinistra: 2367, e leggete ogni singola cifra ad alta voce. Immediatamente dopo scrivete Iintero numero su un altro fogtio. Scoprite quindi la riga successiva (8241), leggete nuovamente le cifre una alla volta e scrivetele. Alla fine della prima colonna, ricominciate con la seconda, sempre scrivendo i numeri che ricordate su un altro fogtio. 2387 5314 8241 7109 89015 27901 35072 35073 397413 379748 460381 196705 970374 29654 0839912 3019826 1973429 8350921 4983767 0894913 56873971 18930753 72830881 63784591 902356912 486274907 2864709173 7465209872 68792809173 74892059104 Confrontate i numeri che avete scritto sul foglio con gl originali e annotate a che quantita di cifre compa- iono i primi errori, Fate poi tna media del numero ottenuto in entrambe le colonne: per esempio, se avete cominciato a sbagliare a sei cifre la prima volta e sette la seconda, la media sara di 68 cifre. Il numero Cosi ottenuto rappresenta la vostra ‘spanna di memoria’, ovvero il massimo numero di cifre che la vostra memoria a breve termine é in grado di immagazzinare. % LA CONVERSIONE NUMERICA inora abbiamo indicato ¢ meso in. pratica_alcune tecniche di memorizzazione ba- sate su immagini, associazioni ed emozioni. Passando all’ap- prendimento dei numeri, ricor- deremo gli elementi precedenti, ma introdurremo altre tecniche in grado di trasformare i nume- ri in immagini di facile memo- rizzazione. I modi per visualizzare i nu- ‘meri sono tre: @la conversione visiva, che rasforma il numero in un‘im- magine che si avvicini alla sua gratia; ela conversione per assonan- za, che consiste nell’associate il numero a una parola in rima con la sua pronunci #12 conversione letterale € fonetica, in cui ciascun numero @ convenzionalmente associato un suono fonetico grammati- cale, Conversione visiva E un metodo base di applica- zion limitate, fficace perd per- ché consente di distinguere, mediante l'associazione di im- magini, una breve sequenza di oggetti numerati ‘A che cosa vi fa pensare, per esempio, il numero 1, con la sua forma alta ¢ affusolata? A una candela, a un palo o forse a una matita, Ecco, la conversione vi- siva é la trasformazione o la so- stituzione del numero in un og- getto. Osservate i disegni in alto a destra, % Cercate ora di memorizzare questa breve lista: bro 2Tendo 3 Cacciavite 4 Ascensore: 5Valigio Per ricordare questa sequen- za bastera visualizzare una ma tita infilzata in un grosso libro, un cigno abbarbicato a una ten- da, un grosso seno trafitto da un cacciavite, aleune persone che tentano disperatamente di far entrare una barca a vela in un ascensore, una grande vali- gia appesa a un gancio. L’opera~ zione si conclude con la verifi- ca, cio’ ricordando i numeri trasformati allinizio e le imma- gini opportunamente affiancate precedente. Impariamo per _ numeri di base. a ognuno di questi. Cosi, ripen: sando all’ trasformato in mati (a, appariri. immediatament libro, E possibile anche proce~ 6 Lovagna dere in modo inverso: se voglia- 7 rallo mo ricordare l'ordine che aveva 8 Specchio Pascensore nella nostra sequen- 9 Chiavi za, non dovremo fare altro che 10 Rivista esempio altre cinque parole ¢ associamole ai numeri: ripensare alla barca a vela che doveva entrarvi per sapere che Proviamo ora a costruire Je _sati da conversioni letterali con- Pascensore il numero 4. nostre associazionit gli dei han-sonantiche ad abbinamenti fo- no scoperto una lavagna ¢ liti- neti Questo sistema, introdotto per la prima volta in Germania da St senhein e divulgato dal filosofo Leibniz, fu poi adattato ai suoni francesi da Aimé Paris e modifi- cato allinizio del XVIII secolo dall’inglese Richard Grey. ‘Nel corso degli anni si @ pas- ma il sistema di conver- Conversione per assonanza —_gano per scriverci sopra; un sione pili efficiente & senza dub- Si differenzia un po’ dal me- de piatto di anello tagliato a fette; un gran- bio quello sotto spalmato su di conversione fonetica che ve- to nella tavola todo appena spiegato. Per ap- di uno specchio; Giove cerca af- dete riprodotta in basso. In plicarla & sufficicnte trovare fannosamente le chiavi dell'O- questo sistema l’abbinamento delle parole in rima, in alcuni limpo per rientrare in casa; un viene fatto con i suoni gramma- casi solo in assonanza,con inu- barattolo di ceci capovolto su. ticali e non con le singole lette- meri: una rivista (che viene chiusa e re, vocali o consonanti. Uno portata via sottobraccio).. stesso suono pud essere raffigu- 0 (zero) - fiero ‘Come prima, ripensando al rato, nelle diverse lingue, con 1 (uno) bruno numero 6, cio’ “dei”, vedremo pitt _grafie_ma_corrispondera 2 (due) = bue questi accanto @ una lavagna, sempre aun solo numero. 3 (tre) - puré mentre per trovare lo specchio _E opportuno fare degli esem- 4 (quattro) ratto immagineremo il risotto, che pi: in questa fase apprenderete i 5 (cinque) - lingue corrisponde al numero 8. corretti abbinamenti tra suoni 6 (sei) = dei numeri, mentre nelle lezioni 7 (sete) - fette Conversione fonetica successive verificheremo insie- 8 (otto) - risotto me Putilizzo pratico della con- 9 (nove) - Giave Veniamo adesso al terzo tipo versione. 10 (dec) - ceei di conversione: quello in base al Cerchiamo ora di imparare quale stabiliremo dei collega- gli abbinamenti dei numeri con Il funzionamento di questo menti convenzionali tra i suoni i suoni, in base a un facile siste- metodo é analogo a quello del fonetici grammaticali e i dieci ma associativo. TAVOLA DI CONVERSIONE FONETICA [Piiiner Suono Rofiguezione mod oe ee j base fonatio letra | ee i Zn] 1 DENTAL td 18, dio, Addo fe | 2 NASALE gn Nod, neo, gnu al ead 3 MUGOLANTE m amo, miao, mio Bi _~ m fawn eae re ' 19,00, 0 ee 5 uQuiDA ta Leo, ai, ago Ser at ; cmt: tad worn 2 7 q 0¢0, ago, acqua K ~. 8 LUBIODENTALE fy vi, fo, uo kK & i 9 LABIALE pb ‘boa, pio, Ebe 9 —b-P (aad) SIBILANTE sas 210, zi, Zeseener 7 Tl numero 1 va abbinato ai suoni dentali, raffigurati dalle lettere t ¢ d di t2, dio, Adda. Si noti che nelle prime due parole il suono ‘dentale & semplice, mentre nella terza & doppio: agli effetti della nostra conver sione perd si tratta sempre di un unico suono. Possiamo ricorda- re il numero 1 con la raffigura- zione visiva dell’ultima colonna della tavola, ¢ anche perché la lewera ¢ ha una sola stanghetta verticale. Al numero 2 troviamo i suoni nasali, raffigurati dalla lettera dal gruppo gn. Esempi di pa- role possono essere: No’, neo, gnu. Per la memorizzazione vi- siva basteri visualizzare un 2 adagiato sul fianco sinisteo per vederlo somigliante a una n, € inoltre la ha due stanghette verticali 11 numero 3 @ abbinato con i suoni mugolanti della lettera m, suoni che troviamo per esempio nelle parole amo, miao o mio. Visivamente bastera ffettuare un’operazione analoga alla pre- cedente: poggiando il 3 sul fian- co somiglieri a una m. Sempre per la stessa similitudine adot- tata con il numero 2, la m ha tre stanghette verticali e cid giusti- fica Pabbinamento. Al numero 4 troviamo i suoni vibranti della r, come nelle pa- role 7¢, oro, eroe. Per la raffigu- razione visivaimmagineremo un 4 allo specchio, con una nuova zampetta per non fargli perdere Pequilibrio. Ancora, guardando la parte inferiore del 4, scopriamo la somiglianza con una eroce, che ha quattro pun- te. Al numero 5 @ associato alle liquide, come la fe il suono gl, che toviamo per esempio in Leo, ali, aglio. Visivamente tro- viamo una maiuscola rovescia~ 8 ta nello stesso numero 5, ¢ in pitt la I. era il 50 della numera- zione romana. ‘Al numero 6 abbiamo i suoni palatali che si trovano con le lettere ¢ e g nelle parole ciao, oggi, agio. Nella memorizzazio- ne visiva il 6 somiglia evidente~ mente a una G, Tl numero 7 @ invece abbinato ai suoni gutturali, raffigurati anch‘essi dalle lettere ¢ ¢ gma riscontrabili in parole come oca, «ago, acqua. Per memorizeare vir sivamente immaginiamo un 7 raddoppiato allo specchio e successivamente rovesciato i modo da ottenere una K. Per il numero 8 abbiamo i suoni labiodentali delle lettere f © 2, come nelle parole via, fi, ovo. Nella raffigurazione no- tiamo una forte somiglianza tra Ja fcorsiva eil numero 8. I numero 9 & abbinato ai suoni labiali p e b, per esempio delle parole boa, pio, Ebe. Per la parte sibilita: ribaltare semplicemente il numero 9, ottenendo una p, oppure capovolgerlo, dopo averlo ribaltato specularmente, per ottenere una b. Infine lo 0 viene associato ai suoni sibilanti s, z, sc, come nel- le parole zi, ozia, sci. Per ricor- dare questultimo abbinamento bastera notare che lo 27227eF0.. comincia con la 2. siva abbiamo varie pos- Ancora qualche esempio Per evitare errori in questa prima fase di apprendimento & utile fare alcune considerazioni, che ritroverete anche nella cas- setta, Al numero 5, per esem- pio, abbiamo abbinato il suono del gruppo gi, intendendo con eso perd un suono liquide, co- me nell'esempio di agli. Nella parola glanco, invece, benché sia presente il gruppo al, dal punto di vista della con- versione fonetica avremo due suoni distinti: quello gutturale della g e quello liquido della AGLIO GLAUCO a 3 F La grafia della parola phon potrebbe far pensare al numero 9, che corrisponde alla p, ma dal momento che la conversio~ ne si basa sui “suoni”, ovvero sulla pronuncia di grafie diver- se, questa ci rimandera al nu- mero 8, owvero alla f Anche con altre parole stra- niere potremmo essere indotti in errore, ma se penseremo sempre e soltanto alla pronun- cia sara pit facile convertire in numeri, Un esempio per tutti. Nella parola inglese Christ- church, ricorre per ben tre volte la stessa grafia ch, ma poiché es- sa corrisponde ad almeno due diverse pronunee, fa conversio- ne numerica relativa sara cos HRIST CHUR 016 Ch 46 CHR 74 Per maggiore chiarezza riepi- loghiamo quali sono le regole della conversione fonetic: si basa sui suonilinguistici, non sulla grafia degli stessi; enon fa differenze tra suono singolo © suono doppio (es. TeTTo= 11 enon 111); @ distingue tra suoni palatali (0 dolci, corrispondenti al numero 6) e suoni gutturali (o duri, cor rispondenti al numero 7) di stesse consonantis @bisogna ricordare che non sempre due suoni sono separati da una vocale, quindi il numero 41 pud diventare ReTe, RaDio, RoTTa,e anche aRTo 0 aRTi. LE LUNGHEZZE DELLA MEMORIA QUANTO PUO* DURARE LA NOSTRA CAPACITA’ DI TRATTENERE LE INFORMAZIONI APPRESE? IN CERTI CASI SOLO POCHIISTANTI, MA A VOLTE RESTIAMO NO! STESSI STUPITI DI RIUSCIRE A RICORDARE NOZIONI IMPARATE MOLTO TEMPO ADDIETRO. It FATTO & CHE LA MEMORIA AGISCE A VARI LIVELLI E FATTORI EMOTIVI CONDIZIONANO. SENSIBILMENTEL'IMMAGAZZINAMENTO DEI DATINEL CERVELLO Yuomo ha coscienza del evento traumatico si perde, a correttamente il pensiero? Biso- proprio essere e di cid volte temporaneamente ma nei gna supporre l’esistenza di vari che lo circonda proprio grazie casi pid gravi anche in maniera gradi della memoria, alcuni dei alla memoria, cio’ alla facolta _definitiva, il ricordo di determi- quali non vengono danneggiati di rammentare nozioni, imma- nati avvenimenti pur conti-neppure in presenza di gravi gini, persone e avvenimenti. nuando a rammentare la pro- shock. Come spiegare allora i casi di _pria lingua, per esempio, ¢ riu- Possiamo distinguere questi li- amnesia, nei qualia fronte diun scendo sempre ad articolare velli diversi in memoria imme- diata, memoria a breve termine e memoria a lungo termine. 1a memoria immediata E definita anche memoria sensoriale, perché riguarda quel genere di informazioni che en- trano nel cervello, attraverso i sensi, decodificate in impulsi elettrici. Questi messaggi ri- mangono impressi nella memo- ria immediata per circa venti se~ condi, durante i quali nece no di opportuna attenzione. Se non sono associati in qualche modo, vengono sostituiti dalle successive informazioni in a vo. Per fare un esempio, quando ci viene dettato un numero tele~ fonico, la mente lo registra solo per il tempo necessario a com= porlo sull'appareechio, Se il nu- mero ci dovesse servire anche in tun secondo tempo, dovremmo annotarlo 0 fare uno sforzo mnemonico inconsueto per es- sere certi di non dimenticarlo, ‘A questo proposito un'uni- versiticaliforniana studio i pro- cessi mnemonici dei giocatori di football americano. Lesperi- ‘mento era rivolto alla memoriz~ zazione delle fasi di gioco e so- prattutto dei falli subit. Si not che quando i falli erano parti- colarmente gravi, tanto da arre- care una lieve commozione ce- rebrale, potevano essere ricor- dati dal giocatore infortunato soltanto immediatamente dopo il fatto, Pochi istanti dopo il giocatore ricordava unicamente di essersi trovato a terra e di es- sere stato soceorso. In_pratica Tinformazione dell’evento fal- oso rimaneva nella memoria sensoriale senza essere registra- taa livello pid profondo. Possiamo dedurre che il no- stro cervello effettua una sele- 100 zione delle informazioni in en trata destinate a rimanere nella ‘memoria, al fine di evitare un sovraccarico della mente, che riesce cosi a elaborare corretta- ‘mente i pensieri Za memorta a breve termine Fil secondo stadio della me- moria e registra i ricordi per la durata di circa 15-20 minuti. Dal punto di vista neurofisiolo- gico, si passa dalla fase pura- mente elettrica di una corrente di ioni a una fase chimica, in i ricordi cominciano a interes- sare maggiormente, stimolando le singole cellule cerebrali alla trasmissione di impulsi eccita~ tori ¢ inibitori tramite le sina- psi. Si wratta comungue di una fa- se intermedia della memoria, durante la quale deve avvenire tun determinato processo men- tale affinché informazione possa pervenire all'ultimo sta- dio, quello della memoria a lun- go termine. In questo stadio in- fatti_sussistono ancora delle possibilita che Vinformazione venga cancellata, Uno di questi casi &, per esempio, lo shock in conseguenza di un incidente: chi lo subisce, infarti, perde il ricordo di quanto @ avvenuto nei 15-20 minuti circa che han- no preceduto Vincidente. Si tratta della cosiddetta “amnesia retrograda”: lo shock e le so- stanze chimiche emesse dal cer- vello svolgono in questa situa~ zione una funzione inibitoria, impedendo il passaggio del ri- cordo nella memoria a lungo termine. La memoria a lungo termine Analizziamo ora il processo chimico che si attua in quest'ul- timo passaggio. Diversi esperi- menti hanno dimostrato che, SINGOLART AMNESTE leuni casi partioolani desenitti da ricereaton nel campo del- la neurofisiologia del cervello [possono essere util per compren- {dere meglio i funzionamento dei va- ‘ive della memoria. | Signor H.M., per esempio, dopo ‘aver subito un piccolo intervento chirurgico al cervello, nea zone del- la corteccia temporale, era in grado i pariare, agre normalmente © ri- ‘spondere a domande di cultura ge- nerale senza difieolta. Anzi, mante- ‘neva intatto i suo quoziente intel- lettivo, perfettamente nella noma. Ma se il suo interiocutore si allonta- nava per alcuni minut, veniva accol- ‘o pil tari dal signor H.M. come un perfetto sconosciuto. A seguito del- tervento, infati, la sua capacita ‘di memorizzare nella memoria a lun- © termine era rimasta danneg- ‘giata, con il risuftato che H.M. ricor- ‘dava conettamente il contenuto del magezzino a lungo termine prece- dente alintervento, ma non era pid in gado di depositar nulla stabi- mente. Pertanto i suoi nov rcordt risalivano al massimo agi tim 20 minuti. Addiittura, uscendo dalla casa in cui aveva traslocato dopo Fintervento, non era pil in grado di ‘avi ritorno, ma continuava a pre- sentarsi davanti a'uscio della sua Vecchia abitazione. Un attro caso analogo é relativo @ un ragazzo che glocando con un amico riportd una lesione al talamo sini- stro, responsabile della memorizza- zone a lungo temine. Da allora, cio? dal 1960, egliricorda con esat- tezza cd che fa parte del suo passa- to, ma solo poche cose confuse del ‘suo vissuto dopo 'incidente, 101

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