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La Rinascita della Monarchia Inglese

Dopo la “fine della Guerra dei 100 anni” l'Inghilterra, si ritrovò ad


affrontare un periodo di grave crisi e altrettanto gravi disordini: infatti
l'attuale re Enrico VI di Lancaster iniziò a dare segni di squilibrio
mentale, ricreando in un certo senso ciò che accadde in Francia con Carlo
VI. Ovviamente fu presto deposto dalla casata degli York, discendente
anch'essa da Edoardo III e dunque in grado di avanzare pretese sul titolo di
re. Si scatenò dunque una feroce
guerra civile (la guerra “delle Due
Rose”, dai simboli araldici delle
due famiglie: la rosa rossa e la rosa
bianca) durante la quale, quasi
tutta la nobiltà inglese venne
sterminata. Tuttavia, al termine di
Rosa Bianca del casato
degli York questo sanguinoso conflitto fuRosa Rossa del casato dei
Lancaster
un'ancora diversa casata a
prendere il potere, quella dei Tudor, con Enrico VII a ricoprire la carica di
Re. Quest'ultimo si trovò tra le mani un regno distrutto ed impoverito dalla
guerra civile, ma anche quasi totalmente libero dall'opposizione della
problematica nobiltà feudale. Per assoggettare al proprio volere i membri
superstiti fece giustiziare e confiscare i beni di tutti i nobili che non
intendevano accettare la situazione, eliminando così un fastidioso
problema ma allo stesso tempo rimpinguando le finanze statali, seppur
solo in parte.

• Fondò la “Camera Stellata”: un particolare


“tribunale” che aveva come scopo sottomettere
alle leggi del regno le famiglie aristocratiche e
nobili.
• Espulse dal Consiglio Regio (di cui fece largo
uso) tutti i nobili senza meriti di fedeltà e/o
competenza.

Successivamente, riuscì a risollevare le sorti


Enrico VII d'Inghilterra
dell'Inghilterra, reinserendola nei commerci
internazionali e dando vita ad un efficace apparato statale. Morì a
Richmond, il 21 Aprile 1509 lasciando il trono in eredità a suo figlio
Arturo.

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