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Epiziont EcoNomiIcHE RIcORDI Ed, — ol” SEMIRAMIDE MELODRA IMA TRAGICO IN DUE ATTI Rappresentato per Ja prima voka al Gran Teatro della Fenice in Veneria il 3 Febbraio 1825 OPERA COMPLETA PER CANTO E PIANOFORTE Fr 4, — senza sconto (0). Franco di porto nel Regno, Fr. 4, 30 — Per gli Stali dell’ Unione Postale, Fr. 5+ ~ ttatiInternaztonall, Proprieth degli ‘Tun 1 dirini di eseeustone, R, STABILIMENTO TITO DI GIO. RICORDI E FRANCESCO LUCCA G RICORDI & C MILANO — ROMA — NAPOLI — PALERMO — PARIGI — LONDRA (PRINTED IN ITALY) GIOACHINO ROSSINI ccuiveva la musica di Semiramide - li- bbretto di Rossi pel teatro della Fenice 4 Venezia, dove era rappresentata nel camevale 1823, avendo ad esecutori la Colbran (sua moglic), 1a Mariani, Fi lippo Galli, Mariani e Saint-Clair. ‘Semiramide & da annoverarsi fra Je sue musi- che pil complete e grandiose: nessuna delle pre- cedenti sue opere serie rivelava tanta potenza di Concezione, tanta maturith di sviluppo e_di fat ura, Semiramide apriva un nuovo ciclo di lavori musi, gull doveranoexsere it ovo Most, Guglielmo Tell e molti altri, se il Giove di Pe- saro lo avesse voluto, Th questa musica, la corivenzione, il sistema | preconcerto, facilmente adattabile a qualsiasi hrgomento ~ com’ era nelle abitudini di Rossini SYhon & del tutto scomparso ; ma la chiarezza ed efficacia del pensiero musicale colpiscono tanto, che quel peccato d’ origine si presenta soltanto in seconda linea. E se qualche volta pud esservi sconcordanza di dettaglio fra la mu ica ed il soggetto, non si tarda punto ad_ac- corgersi come e V'una ¢ l'altro siano pari in grandiositt ¢ magniloquenza. Poche composizioni sono cost popolari come ia sinfonia della Semiramide; non, discuteremo se essa trasporta davvero Ia fantasia delf'uditore in alira regione, se vi spiri un soffio di poesia orientale, se vi si adombri la vetusta Babilonia: serto si & che poche sinfonie hanno la potenza i scuotere cosi il pubblico, come questa di Se- miranside. Nelle prime scene del primo atto sono no- tevolissimi pel carattere ¢ per il brio i due cori festivi: ‘Belo si celebri, eValtro: Di plausi qual clamor, = La stretta dell'introduzione? Trema i] tempio! infausto evento! dipinge benissimo, lo spavento ; notisi come Rossini non dimentichi mai, qualunque passione o situazione imprenda a descrivere, Ia vivezza dei ritmi: ogni suo movimento & tale da imprimersi facilmente nella mente di chi ascolta. E questo un segreto che i nuovi compositori sembra abbiano dimen- ticato. Non citeremo tutti i motivi degli adagio e de- sli allegro contenenti nell’ opera, tutti egual- Tente belli per ispontaneit’ e freschezza; note- remo soltanto fra le cose pitt salienti e peregrine la cavatina: Bel raggio lusinghier, il gran duetto Ebbon, ate, ferisce, ricco di grande efficacia dcammatica; ‘il celébre finale dell’ atto_ primo: Qual mesto gemito! Gioachino Rossini nacque a Pesaro il 29 feb- braio 1792, figlio ad un povero suonatore di como ¢ 4 una mediocre cantatrice che disimpe- fgnavain teatro le parti di seconda donna. Il piccolo Gioachino seguiva necessariamente dappertutto i suoi filarmonici genitori, dove li chiamavano quei meschini contratti teatrali da cui traevano Ggni loro mezzo. di sussistenza. Fu cosi che in Rossini si sviluppd il genio dell’ arte, Lasciato in pensione in casa d’ un salumaio a Bologna, fu affidato alle cure di un maestro Prinetti, affinché Jo iniziasse alla scuola del pia- noforte, Ve lo, inizid cost bene, che il piccolo Rossini aveva imparato a far la scala con due sole dita. Poco soddisfatti i genitori di, questo risultato, per quanto brillante, a giudizio del Prinetti, pensarono di farlo ammettere al Liceo musicale di Bologna, diretto allora dal celebre Mattei Tu qui che Rossini incomincid ¢ fini la sua artistica educazione, dandosi a tur’ uomo, allo studio dei classici, ‘trascrivendone le partiture, assorbendo infine tutto quello scibile che do- Yeva, per sua propria opera, subire poi una Completa trasformazione, Nel Liceo istesso com- pose le prime cose sue, come: una sinfonia A grande orchestra, de’ quartetti per istrumenti t corda, gran numero di pezzi di chiesa, ecc. = Il Demetri e Polibio fu composto. da Rossini el 1806 mentre cra tuttora nel Liceo: venne perd prodotto molto tempo dopo. Nel 1808 Eoli esordiva nel mondo musicale facendo ese- guire dagltalievi del Liceo Ia sua prima can= Sta intitolata: II pianto d’Armonia per 1a morte a! Orfeo. La prima opera ch’egli fece rappresentare si fa La cambiale di matrimonio, farsa composta pel teatro S. Moist di Venezia, dove era pro- Hotta nelPautunno 1810, avendo ad esecutori a Morandi, Raffanelli,” De Grecis, Riccls A tuesta fece seguito I’ Equivoco stravagante, pro- ora al teatro del Corso di Bologna nel r8r1, colla Marcolini, Berti, Vaceani, Rosich. Ve- nezia lo volle di nuovo © vi compose L’in= anno félice nel 1812, rappresentata essa pure GIOACHINO ROSSINI al S. Moist colla Belloc, Monelli, Filippo Galli, Raffanelli. Ma fin qui un solo genere di musica aveva Rossini toccato, Ia farsa o opera buffa, Il Ciro in Babilonia, oratorio rappresentato al teatro Comunale di Ferrara nel 1812, allargd di non eco i suoi orizzonti, In questo anno istesso {eke fu fra i pid fecondi per lui) dopo la pr luzione della Scala di sela, altra farsa compo: pel S. Moist di Ven vedeva finalmente la luce il suo Demelrio ¢ Polibio, che veniva eseguito al teatro Valle di Roma dalla intera famiglia. Mombelli, nome notissimo nella storia del canto, che diede all'arte parecchi valenti art E qui incomincia quella serie di successioni che portd il nome del signor Rossini, come in allora lo chiamavano i giornali, dappertutto, ove splende Ia luce della civilt, Vuolsi porre in prima linea il successo della Piira del paragone, eseguita alla Scala di Milano nell’autunno 1812. Preceduto da due farse, VOccasione fa il ladro ed il Signor Bruschino, ame bidue rappresentate al S, Moist di Venezia, asciva il Taneredi, opera composta nel 1813 pet In Fenice. Ne erano esecutori la Malinotte e la Manfredini, Todran e Bianchi. Il Tancredi dest tale “entusiamo quale da tempo non ti- cordavasi I eguale. Rossini fu presto popolare anche a Vienna, dove il Tancredi fa subito ri- prodotto con esito strepitoso e con grande do- lore dei compositori tedeschi, come Schubert € Weber, che vedevano le loro opere’ neglette dal pubblico. Litaliana in Algeri fa composta per il teatro S. Benedetto di Venezia nel 1813, © con questa Rossini ayeva dato il modello di un nuovo ge- ere di opera bufla. L’duseliano in Palmira, il Turco in Italia (alla Scala 1813 © ek Sin gismondo (Venezia 1815), Elisabetta (Napoli 1815), Torvaldo ¢ Dorlista’ (Roma 1815), pre~ cedettero il Barbiere di Siviglia, rappresentato al featro Argentina di Roma nel’camnevale 1816, signor Rossini, che aveva osato di musicare un argomento sul quale aveva scritto un capolayoro il grande Pai sel e come, dopo averlo fi- schiato alla prima ‘rappresentazione, portassero in trionfo Pautore alla seconda. joto quali battaglic suscitasse Lardire del | La Gazzelta, altra opera buffa, che perd ebbe corta vita, fu composta in questo istesso anno pel teatro de’ Fiorentini a Napoli, dove produ. ceva pure I’ Oiello, che ebbe ad esecutori la Colbran (pitt tardi sua moglie), Nozzari, David, Garcia e Benedetti, tre tenor dl cut diffe, mente avrebbesi potuto dire qual era il migliore, Pit tardi Rossini istesso rifaceya la parte di Jago per poterla affidare ad un baritono, rimo- vendo cosi una enorme difficolth per la produ zione dello spartito. Nel 1817 videro In Iuce la Cenerentola al teatro Valle di Roma, ta Gazza ladra alla Scala di Milano, ¢ I!’ Armida al S. Carlo di Napoli. 1818 Adelaide di Borgogna all’ Argentina di Roma, il Mosé in Egitto pel S. Carlo di Napoli, Ricciardo ¢ Zoraide (Napoli 1818), 1 Califfo di Bagdad (Lisbona 1818), Ermione (Napoli 1819), Edoardo ¢ Cristina (Venezia 1819), La Danna del Lago (Napoli 1819), Bianca e Faliero (Mi- lano 1819), che cadde alla Scala, con ‘gran rammarico di Rossi vi si_notava un _bel- lissimo quartetto. Maometio II (Napoli 1820), rifitto poi per Parigi sotto il titolo di Assedio di Corinto (i826), Matilde di Shabran (Roma 1821), Zdlinira (Napoli 1822), Semiramide (Ve- nezia 1823), It Conte Ory (Parigi 1828), Gu- glielmo Tell (1829). Nessuno forse fra gli artist vi fu che abbia potuto godere della celebrith come a Rossini fu dato. S'era stabilito a Parigi ove il suo salon era il eonvegno di quanto di pit dstinso con- taya la metropoli. Mille aneddoti raccolti_con premura dalle cronache dei giornali, ne_dipi gono il-carattere.satitico eV indole epicure legli ultimi anni suoi si divertiva a comporre dei pezzi di musica per pianoforte, portant stravagantissimi titoli, ch'egli firmaya Gioachino Rossin’ pianista di terza classe, Mori nella sua casa di Passy il 13 novem- bre 1868. Furongli fatee splendide esequie. Lascid un’ingente sostanza ch’egli yolle destinata al- Verezione di un istituto musicale nella citth di Pesaro. Oltre lo Stabat Mater, le Serate musicali, la Piccola Messa, gran numero di cantate d’occa: sione, Rossini lascid un patrimonio di composi- Hloni inedite, che la yedova (tadama Pelisiet) vend? per prezzo insigne ad un ricco inglese. Epwarr.

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