You are on page 1of 1
bene che ci +i quel be- slonta, e sia jiun attoe perienza; e ame gli og- he ha I'uo- i sbagli, er- sforzi verso dlonta, e ci A impedir psa deside- sembra la 4, Bari 1951 tuna spe ( deside- | Windivi- ioe tra one, oc- terla as- recessa- are beni a er “disa- ‘bero ben sibile che bene che Piste dé ab Lo stato di natura rinunciare alla liberta? ch Che cosa ‘manca nello stato di natura? Lo Stato e i diritti naturali JOHN Locke Nei due brani seguenti si trattano alcuni aspetti cruciali della teoria politica di Locke: i diritti naturali degli individui e i caratteri dello Stato liberale. I due Trattati sul governo, da cui essi sono tratti, sono considerati un vero ¢ proprio manifesto” del Liberalismo politico ¢, allo stesso tempo, la giustificazione teorica del- la monarchia costituzionale affermatasi in Inghilterra con la seconda rivoluzione (1688). «+ In.un ipotetico stato di natura, il godimento dei diritti naturali incerto; « il passaggio allo Stato mira quindi a cutelare tal diriti; ® il potere legislativo é fondamentale, ma non deve esercitarsi in modo arbitrario; © selviene meno al proprio mandato, un'Assemblea legislativa puo essere destitui- ta dai cittadini. |. Diritti naturali e Stato £ stato dimostrato che 'uomo nasce con pieno titolo a una perfetta liberta e allillimita- to godimento di tuti i diritti privileg) della legge di natura, alla pari di qualsiasi altro individuo o gruppo di individui nel mondo. gli ha dunque per natura il potere non so- lo di conservare la sua proprieta ~ cio® la vita la liberta e i beni — tro le offese e gli attentati degli alti uomini, ma anche di giudicare e punire le altri infrazioni a quella legge, con la pena chegli& convinto quel reato merit, perfino con la morte nel caso di crimini la cui efferatezza, a parer suo, lo richieda Ma, poiché nessuna societ’ politica pud darsi o sussistere se non ha in il potere di sal- Vaguardare la proprieta e, in vista di cid, punire le infrazioni commesse da tutti coloro che a quella societd appartengono, la societa politica si dah, solo fi, dove ogni singo- fo ha rinunciato a quel naturale potere e lo ha affidato alla comunita in tutti casi in cul non sia impedito dal chiedere protezioni alle leggi da essa stabilite. (...] Se 'uomo nello stato di natura é cos! libero come si 2 detto, se @ padrone assoluto del- la propria persona e dei propri beni, pari al pit grande fra tutti € a nessuno soggettoy perché mat rinun alla sua liberta? Perché cede il suo imperio e si assoggetta al domi- io e al controllo d’un altro potere? La risposta owvia & che, per quanto nello stato di na~ tura egli possieda il diritto connesso con quello stato, la fruizione di esso @ assai incerta e continuamente esposta alle altrui interferenze. Infatt, tutti essendo re alla stessa stre- {ua di li, tuti essendo suoi pari, ed essendo per lo pitt poco rspettosi dell equita e del- ia giustizia, il godimento della proprieta in questo stato & per lui assai incerto, molto in- sicuro. {...1 Il grande e fondamentale intento per cui dunque gli uomini si uniscono in Stati ¢ si as soggettano a un governo @ la salvaguardia della loro proprieta. tal fine lo stato di na- tura & per molt rispett inefficiente Vi manca in primo luogo una legge stabile,fissa e notoria, accettata € riconosciuta per comune consenso come criterio del giusto dell’ingiusto e come comune misura per decidere di ogni controversia. [...] in secondo luogo, manca nello stato di natura un giudice riconosciuto e imparziale, do~ {ato dell'autorita di risolvere ogni contrasto sulla base della legge isttuita. Essendo infat- tin quello stato ciascuno giudice ed esecutore della legge di natura, ¢ gli uomini essen do parziali nei propri conironti la passione e lo spirito vendicativo tendono a spingerit troppo oltre, ea infiammarli in modo eccessivo, quando si tratta di casi propri, cos! Co= ime la negligenza e il disinteresse tendono a farli noncuranti dei casi altrui. Infine, nello stato di natura manca spesso il potere, atto a sostenere e appoggiare la sen= tenza gusta ¢ renderla debitamente operante. Coloro che hanno commesso inglustizia rae ramente, potendo, si astengono da far valere con la forza quella trasgressione; € questa re- Sistenza rende spesso pericolosi e talvolta fatali per chi li compie i tentativi di punizione. Parre 2 - Car. 7 + Joun Locke & Isaac NewTon cry]

You might also like