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DIREZIONE Nicola Matteucci (direttore responsabile) ~ Catlo Galli (vicedirettore) Giuseppe Duso ~ Roberto Esposito COMITATO DI DIREZIONE Bruno Accarino ~ Mauro Barberis ~ Lucio Bertelli Paolo Cappellini ~ Riccardo Caporali - Adriana Cavarero ‘Sandro Chignola ~ Paolo Colombo - Silvio Cotellessa Carla De Pascale ~ Francesco M. De Sanctis ~ Vittorio Dini ‘Fario Ferraresi ~ Maurizio Fioravanti - Simona Forti Giovanni Giorgini - Maria Laura Lanzillo ~ Pierpaolo Marrone "Antonio Martone ~ Sandro Mezzadra ~ Lorenzo Omnaghi Pasquale Pasquino ~ Mario Piccinini ~ Rosamnaria Scognamiglio Franco Volpi — Gianfrancesco Zanetti SEGRETERIA DI REDAZIONE ‘Maria Laura Lanzillo Giuliana Gattlia COMITATO INTERNAZIONALE John Dunn - Hasso Hofmann — Reinhart Koselleck ‘John G.A. Pocock ~ Quentin Skinner Si collabora soltanto dietro invito I manoscritti non pubblicati non si restituiscono ‘Amministrazione: Direzione ¢ Redazione: Strada Maggiore 37 c/o Dip. di Politica, Istituzioni, Storia 40125 Bologna Strada Maggiore 45, 40125 Bologna tel. 051 -256011 tel. 051 — 2092500 FILOSOFIA POLITICA Anno XVII, numero 2 — agosto 2003 INDICE. SAGGI Carteggio, di Alexandre Kojéve ~ Carl Schmitt Fino alla fine del mondo modemo. La crisi della politica nelle Lettere di Carl Schmitt e Alexandre Kojove, di Carlo Altini Machiavelli ¢ il bene comune. Una politica ossimorica, di Gennaro Maria Barbuto NOTE E DISCUSSIONI La storia della liberta. I! lavoro storico di Lord Acton, di Metio Scattola Per una nuova poctica della politicn. Nota a margine dell’ Archivio Arendt, di Olivia Guaraldo: abi Paul Gilroy e il dibattto sul razzismo, di Gaia Giuliani MATERIALE BIBLIOGRAFICO Recensioni V. Morfino, Il tempo ¢ Voccasione (F. Del Lucchese); P. Schrédes, Klaus Mann zur Einfibrung (L. Monti); B. De Giovanni, L’ambigua potenza dell Europa ~ Europa politica, ac. di H, Freise — A. Negri — P. Wagner (R. Laudani); ME. Rodriguez Palop, La nueva generacin de derechos dumanos (F.H. Llano Alonso) Schede Osservatorio delle riviste 185 209 223 247 20 269) 287 301 313 FINO ALLA FINE DEL MONDO MODERNO LA CRISI DELLA POLITICA NELLE LETTERE DI CARL SCHMITT E ALEXANDRE KOJEVE, Carlo Altini Noto ~ troppo noto ~ & episodio narrato da Jacob Taubes sotto forma di asserzione apoditica ¢ relativo all'ammirazione nutrita da Alexandre Kojve (Ich fabre nach Plettenberg) nei confronti di Carl Schmitt!. Merito di Taubes @ certamente stato quello di aver individusto un'eaffinita clettiva» tra due pensatori apparentemente cosi distanti ~ sia dal punto di vista filosofico sia politico, per non dire nulla delle loro vicende Livgrafiche ma in realta accomunati dalla riflessione su alcune questioni teoriche (per esempio, la vicenda storica ¢ teorica dello Stato modemo) e pratiche (per esempio, il «destino» della politica mondiale nell'eta contemporanca). Tuttavia, come 2 consuetudine dello stile argomentativo ~ stimolante ma ‘affabulatorio’ ~ di Taubes, la sua notazione tende a smarrire il senso delle differenze, che tra Schmitt ¢ Kojéve pure csistono: non caso, sembra molto discutibile la sua individuazione dell’apocalittica come terreno di ricerca ‘esistenziale’ comune a entrambi i pensatori, Naturakmente, Taubes non é stato unico ad aver sottolineato le affinita tra Schmitt ¢ Kojéve, visto che altri studiosi si sono soffermati sui loro rapport, anche se talvolta centrando lattenzione piti sugli aspetti aneddotico- ici che su quelli teorici®. Questa lacuna é in parte imputabile, perd, anche agli stessi autori “Pod ener wile a quest propsto spre len bre brn de testo di Taubes: “Kojee, che 50 scompagnvo tet un vst a Boino (prose lr Free Univers el 1967 spar presto, GY ches quae sche sit sua prosine uppe tere gum diretamence dt Pechio). La oa topos fe Peneaberp. Riss merge, anche se Kj mi rere sitonto « qualche sorpre, Po resp: dove alco ogo andes i Germania? Cal Schmit © Tutto con cl wa peor patie, Quste ele ni foseront, nal vio {11 Ma in fondo Koji In cage Kojilan caro, ars conse ouoreto con Jesper « Hetdeieng con sn tes x Vadis Solve, fo sega reson © nico i Donor, ¢ gund! ett enbro Guns neione spot ~ eon come Cul Schmi exe membro del lech tees se vem pts eves Tabs In vergnte teord, Seri su Carl cbt, ta Maca, Quod, 1996, 99) Cle MS. Roth, Knowing ond Hit” Approptions of Hegel Tents Contiry Frac, ace, Corel Univer Pres, 988 (n pate 107). Elle, Lar potcbot Aathrapooie’ Car Sebati HG. Picking hg), Die Autonoma der Bobtcben, ‘ei es mai 190, py, 3745 Ur psn p57 sey Me Meyer Bd der Geschiche, Minchen Hanser, 1593, P. Noack, Carl Strike ogopie, Bein, Propylen, 1993, p. 285 1B Von Wale: Brno Carl Sct Thomas Hobbes in Dratice Zens fr Bilowphic, XLVI, 198, pp. 901516 (oad, ipl From Waller Benoni Cor Sem, va Thmer Hobbe, in eae nus RXV, 199, pp. 247-26; M Lil, The Recklr Mind Inedecrase Pei, New Yk The New York Rescw of Books, 2001. Senet Ia noaone bogies dt ErstFige al port ta FILOSOFIA POLITICA /« XVU, 2, ago 2003, m 210 Carlo Alii presi in esame, che raramente hanno reso pubblico, in modo evidente e ostanziale, il loro reciproco interessamento. Per esempio, & possibile notare come Kojéve, nei suoi rari scritti e interventi (anche guelli pubblicati postumi), sia particolarmente ‘avaro’ di riferimenti nei confronti dell'opera di Schmitt. In ogni caso, molte lacune sono state recentemente colmate dal lavoro di Piet Tommissen, che ha pubblicato la corrispondenza tra Schmitt ¢ Kojéve intorno alla meta degli anni Cinquanta ~ nonché il testo della conferenza tenuta da Kojéve a Disseldorf nel 1957, su invito di Schmitt ~ ricostruendo numeresi fii biografici di relazioni personali ¢ di rifetimenti teorici utili ad una pit) approfondita ricostruzione dei rapporti tra i due pensatorit. In questo senso, visto che per gli aspetti storico- Diografici risulta del tutto convincente il lavoro di Tommissen, lo scope della presente introduzione @ solo quello di individuare alcuni nuclei tematic intorno ai quali si svolge la discussione (sia esplicita, sia implicita) tra Schmitt e Kojéve negli anni Cinquanta ~ che spesso si svolge sotto forma di commento ad alcune opere schmittiane, tra cui Nebmen / Teilen / Weiden (1953), Die weltgeschichtliche Struktur des beutigen Weltgegensatzes von Ost und West (1955) ¢ Hamlet oder Hekuba (1956). E. questi nuclei tematici possono essere individuati, almeno in via preliminare, attorno alle ‘etichette’ «Hegebs, «Storia» e «Politica» Hegel In questo carteggio, Hegel @ Pautore pid citato, sia da Schmit sia da Kojéve. Inoltte, entrambi convengono au un punto essenziale, relative non ‘solo’ al rifiuto di ogni interpretazione in chiave «esistenzialiste» di Hegel, ma anche ¢ soprattutto alla negazione del carattere «esistenzialista» che la critica spesso atribuisce proprio alle opere degli stessi Schmitt e Kojéve’. Tuttavia, malgrado entrambi utilizzino a piene mani i contributi hegelia Schmitt € Kojeve: cfr. A. Grell ~ P. Volpi, I rosin Tien. Conversaioni con Eras Hinge, Milano, Adelphi, 1997, p. 68 per exempio, 2 sorprendente Ia totale assenza del nome di Schmitt dalepistclatio tra Alexandre Kojeve e Leo Stause (durato pid i wencanni, dal 1932 al 1965) © dal loro Gibatto sulla rannide(oelto proprio nei primi anni Cinguanta,immediatamente a ridosso 3d ‘a Schmit ¢ Kojeve), vo che entrambi ben conoscevano Topera del purists tedeso, rs L. Strauss, On Tyromy, Revised and expanded edition including the Straus Kojeve Correspondence ed. by V. Gourevtch and MS. Roth, New York, Free Press, 1991. Che Pr Tommisen thr), Scbmitiona, Beige zw Leben und Werk Carl Schmits, Berlin, Dunckeréc Homblo, 1998, Band VI, pp. 11-143 * Chr supra, leer del 95.1955; 165.1953; 14.12.1955; 41.1956, Pud essere interesante segnalare che Tatichets di sesstensnlts, mentre exe diventata wn Inogo comune nella [cgeratura su Kojeve, era tata attbuita anche alfopers di Cas! Schmitt ~ in modo particolare felatiamente «Der Begriff det (nel senso di ‘aufheben) con Ia mediazione. Per Schmitt la questione del nemico in Hegel 8 allo stesso tempo semplice ed evidente: «lnfatti: si tratta di un necessatio stadio di transizione della negazione, o si tratta di qualcosa di annullato e privo di essenzay”. Di fatto, per Schmitt, il nemico ~ nella sua forma pitt propria, 0 caratterisica (anche in riferimento alle «funzioni animali») — in Hegel non esiste veramente. Sullesistenza di un tale nemico, Kojéve propone una formulazione pid artcolata, che ~ sebbene fondata sulla classica struttura della mediszione hegeliana — appare tuttavia essere interlocutoria rispetto alla questione posta da Schmitt, che non riguarda certamente un problema storiografico, bens) il problema politico dell'epoce contemporanea. Per Kojéve, il nemico nella sua forma pid propria esiste come nemico morale solo fino a quando esiste Storia ¢, anche in questo caso, non in riferimento alle «funzioni animali» che vengono negate, cio’ ‘«annullate» it sé, dal’ uomo in quanto Signore ~ ma che invece continuano potentemente ad esistere per sé nell'uomo in quanto Servo". Dunque, 1a differenza tra Schmitt e Kojéve non risiede tanto nella radicalita ssi interpretano Porigine della storia (e del politico) in Hegel ~ da centrambi individuata nel polemos" ~ quanto nella loro interpretazione della "Cle supra letere del 115.1956; 215.1956. "Cle supra ere del 14.12.1959; 41.1956. "8 Cl pra letters dC, Schmit» A. Kojeve det 95.1955, 1 G Schmit, letera a A. Kojve del 14.12.1955 (ft supra Gir A. Kove, letera a C. Schmitt del 41.196 (ft. supra ' Anche in queso caso si trata perd di due forme diverse di polemor:afenomenclogico» 214 Carlo Abini srocessualita (e nella stabilita) con cui He warda alla creazione dattordine ae — Storia Agli occhi di Kojéve, la Fenomenologia hegeliana non una ‘semplice’ opera filosofica, bensi Zo strumento per la comprensione del proprio tempo, inteso come esito dellincera storia umana determinata da una specifica forma di desiderio, quella antropogena del riconoscimento (aniversale). La storia non 2 storia del rapporto del soggetto con Voggettivita; la storia & storia del desiderio di un desiderio, & azione, lotta, lavoro, negativitd, ciot negazione dell'immediatezza naturale, che ha un inizio (la dialettica Signore-Servo originata dal desiderio di riconoscimento attraverso cui emerge l'angoscia, la paura della morte violenta) e una fine (i sapere assoluto, ciot la piena cescienza di sé e del mondo). Nella storia si realizza lo svolgimento della contraddizione che ha otigine con la soluzione ‘immediata’ della lotta per il riconoscimento. La Fenomenologia di Hegel & la rappresentazione di questo processo della liberti, insieme stotico e fenomenologico, cio® del cammino dellutocoscienza_ verso il sapere assoluto. In questo senso, il concetto ¢ la realti non coincidono fin dalfinizio, ma solo alla fine ~ alla fine di una lunga e incessante lotta dialettica tra desideri di desideri che dara luogo al Cittadino soddisfatto e membro riconosciuto di uno Stato universale e omogenco, cio® di una societa senza classi comprendente lintera umanita. Schmitt non poteva non nutrite simpatie per una tale concezione della storia che mette radicalmente in crisi ogni tentativo di interpretazione Positivistica 0 economicistica del processo storico, Non a caso, i concetti su cui si fonda lantropologia fenomenologica di Kojéve (desiderio, azione, lotta, lavoro, negativita, morte ecc) si presentano, non solo agli occhi di Schmitt, come strumenti in grado di ‘seppellire’ definitivamente le utopie aullo di Kev, stain qual i Schmit. Inomo al Sava srprendnte non ede ma ciao nel creo Schmit Rojee, name Habs Inf dl ro evident a cnt dl lonco eLonstono wel enero Sch per certi versi, anche lo Hegel di Kojéve ¢ un Hegel hobbesiano», proprio a causa della ‘Sra toric dele pus ela more nea come origin Gl euoconcenay © gud come ‘momento fonda del sor x serda + gusto propont tcl de epretaaone ‘Begclanen di Hikes ~ ben cones da Koj, Sopra tigers alle tera dle pesto fornia da Leo Sus in Te Pale Phlaoply of Hobbes, Odor, Clarendon Pras 936 rad, a fle police Hebber In Che corsa noha poles? Ubi, Aran i977, pp 117330 im parce pp, 31-6, 205.206, 209 209, S021) ‘Non a caso, la figura ¢ l'opera di Hobbes - anche nel suo rappotto con Hegel - risultano al centro dell'epistolario tra Strauss ¢ Kojéve a meti degli anni Trenta: cf. le lettere di Strauss @ Koj del 51934 c cl 3.61534, co Kove Stns dl 2.11 1936 commen Sirus, Or Trem, cle pp. 223, 227.229, 23-254, Ince, lo feo Stee scape eh Sequcn tein Alexandre Kojve ech soe itendno sate una detains Perce del Fappoto tea Hegel e Hobie» ly Sees, La lbofe poke i Hobben, i p 2060) A Gusto propsit, pubblmente dharma, no tpi avs scone ressrone cone del progetto, La cri della police Schmit e Kojtve 215 politiche armonicistiche dell’economia politica classica attraverso una decisa sottolineatura dellimportanza del conflitto nella fondazione e nella conservazione dell’ordine'’, Pit del Signore, é il Servo di Kojéve che, attraverso Ia sua stessa esistenza, riesce a rendere conto della negazione, della trasformazione, del mutamento, del divenire. Tuttavia, mentre il Servo crea storia soprattutto attraverso il lavoro, anche il Signore crea storia, soprattutto attraverso la lotta, almeno fino a quando la storia stessa giunge alla fine, ciot non appena viene universalmente soddisfatto il desiderio di riconoscimento, il ‘motore’ della storia del «mondo». Ed @ su questo punto che si separano le strade di Schmitt e Kojéve intomo alla questione della storia. La differenza tra Schmitt ¢ Kojéve pud essere connotata come una differenza tra una filosofia della storia (universale) e una considerazion sociologico-giuridica della storia. Pur nella piena consapevolezza della crisi del modemno, per Schmitt, al contrario di Kojéve, oggi esiste ancora @ppropriazione, e non semplice «spartizione:produzione». Per Schmit, infaui, idea di fine della storia, concretamente _rappresentata dallimmagine dello Stato universale ‘¢ omogeneo, corrisponde alla negazione stessa del criterio del politico, ciot la distinzione amico-nemico, da cui consegue il pluralismo del mondo degli Stati”, Inoltre, in Schmitt hon ¢'é alcun spazio pet una teoria della storia orientata in vista di un fine, né di una fine. La storia @ storia di domande ¢ risposte concrete: il pensiero storico pensa situazioni uniche, e non teorie o leggi universali. In questo senso, anche la dialettica’hegeliana, nel suo sforzo sistematico, rischia di perdere l'unicita dellevento storico, che si trasforma cosi in un ‘semplice’ momento di un processo razionale. Ogni concreta azione storica é, in Schmit, un rsposia a una conret omanda» storca, a un conceto qualsiasi»® Politica Data questa dimensione della dialettica storica, nel carteggio tra Schmitt e Kojéve emerge, prepotentemente, uns questione decisiva per la comprensione dello stato attuale della politica: Is cris dello Stato moderno dain sme coins Ph oly fo oie. sets ne lens co Ste ne tie Pa ec EE Fn See Et tcion e h, sepsis eed eame openness ia ea eee Sod rmal Git es ia do mei ba mene som tne a fe Se ns a an np ie ce ar ree i sper ems Pops sce Vt ct td pe genes ccs Tr eye ree ame ee gate ama oso ea Se em sani ees See mori Pel na te Sore ace aH garetts ae ae ends Te Bn ie es (evs ie Beer Ee hel tt ee opts raion fea ne cnn Sa care mb on depts eet vata eta i ces apts ecient Se os nn ae ‘tens remem a ens ae ch ane op Sg oh ere esac ® Op. cit., p. 437; trad. it. p. 544n. 218 Carlo Alini inteso come unico soggetto della politica. Da questa crisi deriva la necessita i una nuova riorganizzazione planetatia dei rap] tramonto dell'ordinamento eurocentrico fondato s classico europeo ha infatti progressivamente perso il suo ruolo di unico soggetto della politica mondiale, nella quale sono concretamente apparsi — sccanto 4 nuove concetont del concerto di nemico ~ noc Sat, uo raggruppamenti politici non solo statali e nuovi soggetti politici non pid statll che, intomo ai problemi del disitto, contribuscono alla progeesiva stabilizzazione di una sovrastruttura ideologica dal carattere tecnico che mira a giustficare nuove forme di potere ¢ di dominio senza Vesplicita definizione politica di un nuovo nomos. L’epoca della statualita europea sta Biungendo alla fine insicme alla sua concettualita filosofico-teologica al suo. jus publicum europaeum, ¢ sta dunque terminando il tempo in cui «politico», éiuridico» e «statale» hanno coinciso™. II problema decisive dell'attuale contesto storico riguarda dunque il rapporto.tra Stato ¢ politica. La storia pone cost nuove questioni alla politica ¢ la politica deve fomire nuove risposte, diverse dalle risposte gia date in passato. A questa diagnosi - su cui Schmitt ¢ Kojéve sostanzialmente concordano — non equivale perd un'unica prognosi: qui si separano, di nuovo, le strade di Schmitt ¢ Kojéve. Un primo esempio di questa differenza'@ dato dalla diverse, opposta, considerazione dello Stato universale © omogenco che, agli occhi di Schmitt, rappresenta la «notte del mondo» ~ per utilizzare una fortunata espressione di Heidegger ~ oppure Io Stato in cui 'uomo perde la propria umanita, diventando cost lo stato dell’«ultimo uomo» di Nietasche. La crisi della politica moderna, agli occhi di Schmitt, non rinvia ‘automaticamente’ ad una soluzione, visto che il sistema tradizionale degli Stati non & ancora stato completamente sostituito — non certamente dal mondo della «soddisfazione universale», in cui non esisteranno pid né lotta % Da notare come anche per Kojeve Ielemento del confito sia un dato essenzale delle ialetice pales storca. A questo proposivo pud essere ule tare la sequente notazione di Kojive, esplictamente elaborata — nel primi anni Quaranta ~ in un contesto «schmitiancm, dedicatoalfanalist del momento fordatoo del disito: € i scompaano ums i enenico il emico mitre, che deve senders o ors noms Srrende'e fe non viene uccso, samo nol morte, Ma suppongo che quete due categorie fondamental della politica siano ben notes (A. Kojve, Linge di una fonomenologi del drito, teud. it, Milano, Jaca Book, 1989, p. 142), Nella rei opera ~ nel contest della specifi del sistema giuridico delle strttre familias parental ~ i trova un’alta espliita ciazione ‘schmittane: «Come ha ben mosrato Cael Schmit (Der Begriff des Poitsche),Veinimiizion Felt nonin la ¢ dhe ede con Fox Fee mii, mano gh Sta 4), La ris della politi: Schmitt e Kove 219 né lavoro, né azione né negativita, che & ancora di la da venire, Da questo punto di vista, attuale tendenza alla pacificazione, al livellamento © al’ uniformita non indica con certezza cid che verra dopo la «pacificazionen: la politica si trova dungue in una fase di transizione, «del non pid e del non ancora», che insedia la crisi in forma ‘permanente’, chiaramente visibile in diverse forme della politica contemporanea, in particolare nella struttura dell'attuale Stato sociale ¢ amministrativo, nella trasformazione dei concetti di guerra? © pace ¢, infine, nella struttura delle alleanze della Guerra fredda, che disegna Vinizio di una nuova éra degli «imperi» competitivi attraverso Puso semplicemente strumentale delle distnzio politiche classiche (guerra ¢ pace, militare ¢ civile, politica ed economi ec). Per Koj@ve, invece, niente di nuovo dopo Napoleone - se non il ‘semplice’ allineamento’ delle province. Dungue, lo Stato universale e ‘omogeneo non &, a rigor di termini, uno Stato, bensi un impero mondiale, terreno, che di corpo alluniversalismo politico presente, come ideale litco, fin da Alessandro: «Qual era l'obiettivo di Napoleone? “Superare” lo Stato in quanto tale, in favore della “societa". Ed era convinto di poterci uscire con una vittoria “totale” in una guerra “totale”. Attraverso questa guerra “totale” lo Stato in quanto tale (Stato = unita territoriale in grado di condurre guerre) viene portato “a compimento” ¢ quindi “superato"»*. Cosi, non esistono piti Stati, non esistono pid) guerre, non esistono governi, non esistono pitt rivoluzioni: dunque, non esiste pit: una politica che non sia semplice anzministrazione o semplice polizia. In altti termini non esiste pitt Europa, esiste solo America o, da un certo punto di vista, Giappone”. In questo modo elemento del conflitto & stato neutralizzat: la politica estera @, in buona sostanza, solo commercio estero, cio’ 2 Nel aso delle tasformarioni del conceto di gues, Schmit si preoccupe di analizzare con attensone ia} mode casi dela goers sat nuori modell dh guerra pagans © di fucea fredd: ole Vonoont nel'ediione dl 193 (Bein, Duncker & Humble) di Der Beards Bolo, ce . Sct, Der Now de de, ap, ULL, WA, V7 de There des Parts, Zuscenbemerkng zm Beye des Poliscbe, Bedi, Duncker 8 Hiamblou 1563 ad ic Teoria del prion, ano, lt Saggietore, 1981 A: Kojo, tera aC. Schmit del 169.1955 (et. ope. 2 Anche in questo caso & dl fondanentle importants la nota agginte da Kojeve alla sccm tone Stacy etre de Hegel (cy 198) ne wpe chit cme linia, mg ani Quarata‘e-Cingont, la sua prosperive sala fine dela soca © price. Cine 1948, « Kojveappate evident che Stalin aan rappresenta fatto un paso [lre Nopeleone. Manon sot. « Rage spparecrdent che Tapproprasone politica non ha equa un nuovo velo, posto in Amerce, bens In Giappone: Ci che si & prodoto dopo (la bateaglia Jena] non & sto che unestesione neo spazio dla potenza Froluionais universal atalizata in Franca da Robespiere-Napoleone. Dal punto di vita futcaicamente stoic de guerre mondial, col loro seguito dl pica e grand vluzonh, ino avuto solo fetta alinear, sulle ossion!sricheearopee (ral © ital pi sant, le cit reste dele province peice 1. Gli Sta Uni hanno gi xeganto ie fill ccmunimos mei vito che poicanene tt mem ona ‘cocith senve dab porto appropri fin dora ci tuto do che dexiderano ‘Kmetcan!fano le igrs acne sometil arrcchit,& perch | Ruste Cinest non sono che ‘dp Amesicant ancora over, anche win via di rapido amicchiments, Sono stato indo & 220 Carlo Alin organizzazione della produzione su scala mondiale. E se una politica estera ancora sopravvive nel mondo, esst ha come unico scope quello di climinare la politica, cio® la guerra, dal mondo: «Ecco la «prognosi mondiale» su base hegellane:“pacifczione” ~ disarmo (...] ~ politica del “Point IV" [...] ~ “eipartizione razionale” della materie prime © dei prodotti industriali in Occidente ~ livellamento del reddito allinterno di ‘ogni pacse e tra i diversi paesi (‘underdeveloped countries")>%. Ecco dimagie perché nel presente post-storico esiste solo produzione, e non pit ‘appropriazione. Schmitt @ ben consapevole dela crisi dello Stato ¢ della politica moderna: malgrado cid, Pappropriazione non @ ancora terminata: «che lo «Stato» sia alla fine, @ vero; questo Dio mortale @ morto, non c'é niente da fare; Vattuale, modemo, apparato amministrativo della «cura-assistenziale> non é «Stato» nel senso di Hegel, non @ «governor, non & pid capace di guerra c di condanne a morte; quindi non & pit creatore di storia. Ma io credo che, nel prossimo stadio, 1 magni bomsines — ora majores homines dovranno confrontarsi sulla questione dei «grandi spazin (GroBrime); grande spazio», ossia uno spazio di pianificazione adeguato alla portata della tecnica attusle e future. Sono conwinto che, per quanto piccola essa possa essere diventata, la nostra Tera non costituisca ancora un’unita di pianificazione. Io non intendo il «grande spazio» come una contrapposizione ad uno spazio localizaato [..., ma piuttosto nel senso di tun'opposizione all'uniti del_mondo ~ senso’ che rende possibile una pluralita, e con cid uninimicizia dotsta di senso, ¢ che fonda la capacita della storia ~ ciot contro laccettazione che il ciclo del tempo sia giunto alla fine»®. Si pone dungue, di nuevo, Ia questione del nomos, cio® la questione della misura interna di un att originario, costitutivo ¢ otdinativo conchdere che 'Amerian way off el gener dt vita propio del peiodo post streo US) La dl eappnee ep oii ba nbc ve dares apps al vt tinercana, Sent cubbo, ie Giappone non © pit ata Rlgione, Morale © Polen nel Senso scuropeoe 0 eiricow di gue tein. Ma lo Swobime allo stato puro vi ered dale ‘facie negate! del dato soar» 0 saninaes che ayperrono, per fica di gran lings quel che, in Giappone 0 skore nacerno dll Asoneaatorca, cio dalle Lote fie tit Le fant gp beso? ns SB05) Gin’ prina enscperone di queso tera tom pl nl careggio che ql presente: tnpra letra dh Kojeve 4 Scie del 165.1993, m ea Si sotline con wgoe a radale ‘Modems daUURSS ul plano della idasione dla plc ad smministuione 3A, Kee, leera« C. Schmit del 165 1955 Cf supra 2G. Schmit, levers aA. Kojive dd 7.61955" (eft. apy). NeVinerretarone schmian, i conesto di nomor& quanta di pit Tontano dll melasone raion Jl liberalism’ dalla concesione lgalica del postivismo giuridco. Su questo tema ct. C Schmit, Der Nomor der End, cy cop 14, da ou pod exere wile pore le sepuent Giavon: a prc grca che designs la prine misursione, da cu dervan fut gh alt ‘ite di miury Is pon occpesone tea, con relaiva divslone © ipanizone dello ‘Spe; a saddvisione © donvsone origiaia © nomor Questa parla intese ne Sue Tpit oginasio, legato all spi, €-gula che meglio st presia a rendere Tides del roceso fondamentale Gi unicantone di ordiamento loeiuone (11 omar la [etme immedts nella quale x send spailnente vise Pordinamento plc e scale La eis dlla politic: Scbmitte Kojtve 2 in senso spaziale delle determinszioni politiche ¢ giuridiche: ordinamento localizzazione sono possibili solo in presenza di un determinato ordine di successione dell’appropriazione, della spartizione ¢ della produzione. Non 4 caso, ognuno di questi tre processi ha finora sempre caratterizzato la storia ‘delle societa umane, determinandone gli specifici ordinamenti polit idici, economici ¢ social. In un modo o nelialtro, sempre stata appropriazione, spartizione, produzione: il problema riguarda il come», il «quando» e il «dover. Oggi, finita Vepoca nella quale Pappropriazione — intesa come occupazione di terra ~ & sempre stata Vindispensabile premessa e fondamento della spartizione ¢ della produzione, sono giunti a compimento processi di inversione degli ‘ordinamenti politci fondati non pit sull’clemento «terra», ma sull’elemento ‘emaren: sotto la spinta concorrente del liberalismo e della socialdemocrazia (che trovano infatti il loro punto di convergenza, malgrado le reciproche differenze, nell’cconomia politica classica e nella dimensione del sociale), le forze di produzione sono diventate libere, in modo tale che Yaumento della ‘massa dei beni di consumo prodotto dal progresso tecnico rende obsoleta la radicalita del processo di appropriazione”. Nello Stato sociale l'elemento prioritario della questione sociale @ la spartizione, o meglio la redistribuzione, mentre per il liberalismo & la liberta di produzione (e di consumo). Tattavia, il problema dell'appropriazione — in quanto problema polico~ rimang ¢ sopratutto mane 1 problema del sgiicat delle te categorie originarie della vita mana associata, Pappropriazione, Ia spartizione e la produzione ~ ¢ del loro ordine di successione. Non a caso, la dimensione del?appropriazione (non pit: della terra, ma dei mezzi di un 1 prima misursrione e divisione del patcolo, vale a de Voccupasione di terre © mento conreto che inert &contendto ¢ da essa deriva (J. noma indica proprio la piena x

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