You are on page 1of 22
‘Acapors. Revista de Filosofia 213, Carl Schmitt: teologia politica e logica dei concetti politici moderni GIUSEPPE DUSO ‘Nel dibattto culturale degli anni Settanta e dei primi anni Ottanta il nome di Carl Schmit era circondato da un alone di pensatore maledetto o pericoloso, di pensatore legato ad un passato fortu- znatamente lontano, ¢ dunque da non fare riemergere, soprattutto in ambiti di discussione che voleva- no essere segnati dal timbro della democraticita. Lo stesso interesse scientifico peril pensiero di Carl ‘Schmitt era ritenuto sospetio! ¢ legato a proposte pratiche criticabili e pericolose. E” significativa Vavversione espressa ripetutamente da Habermas nei confronti dell'interesse per Schmit soprattut- ‘to quando questo & ravvisabile in ambienti culturali ritenuti collocabili nell’area della sinistra politi- ca, come & avvenuto in buona parte in Italia. Alla recezione di Schmitt in Italia & dedicato un lavoro recente © assai informato di Ilse Staff ta quale si interroga sul perché dell’importanza accordata al agiuristatedesco ¢ tende a motivare tale scelta collegandola ad un intento pratico, a una proposta teo- ico-politica, Un tale atteggiamento si basa sul presupposto della lineata del rapporto teoria-prassi, secon- do cui la prassi sarebbe non solo sorretta, ma dedotta dalla teoria; ¢ tale presupposto é utilizzato sia per interpretare il pensiero di Carl Schmitt, sia per decifrace la dimensione culturale di coloro che st fale pensiero hanno esercitato una riflessione, considerandolo un importante momento di passaggio teorico. Nel contesto di tale discussione la comprensione che Schmitt ha del politico e delle catego- rie giuridiche & considerata tult'uno con le sue scelte e con la sua consonanza, almeno per un certo pperiodo, con il nazionalsocialismo. Non vi & qui lo spazio per cercare di mostrare quanto tale modo di intendere il rapporto teoria-prassi sia legato a una concezione della forma politica che ha trovato la sua nascita con il Leviaiano di Hobbes e si ® diffusa nell"epoca moderna, ma che non necessaria, 1 eterna, ma piuttosto condizionata da precisi presupposti concettuali, cio8 da un quadro teorico, ori (si peas all'Termazione del popolo come cd che 2 realmente a fondameant dela funcione rappresetativa) solo ‘mediante un movimento di rascendimento che implica ide ounit politica (in tal ea il pop}, he now empiri ‘camente presente (non eorisponde coe alla soma ei singol indvids empircamente present), 31 singolare che in toto Iaffannarsi dell intrpretazion schitane che mettona in primo piano il conceto di decisio- ne non si tenga conto del modo in cui questo Concero viene alls luce della relazione ass expictarsente indicat da Schmin, che origine ai queso eoncetio ha com la struc eoretica de render visible cio che e invisible, Si veda essosigifeativo di Der Wert des Staces, p. 81: *Sobad rgendwo das Besrebon einer Verwrkichung von Gedanke, ‘iner Sichibarmachung und Stiularisierang aufit,erkebt sich gleich neben dem Bedirfuis nach ener Konkreten Ennschetdung, die vor allem und se es auch af Kosten des Gedankens, estima sein mh, das Besreben nach einer {in derseben Weise besinmtenundunfehlbarenInsanz de diese Formaterang gibt. Lvs che vado esponendo non ‘0 trovare un isconto pid palese: il presenti del movimento tendente a render Viste dea rchiede necetacamen- te il eonceto di decision. [disor che si fanno sulla decisionesehmitiana nem possono sradicara da questa origne Togtea, che lo stesso Schmit anche nella maturit icocda I apporo alla sruitra tortie del Sickibarmachen viene 4 prendere sinificao anche quella stanza di nfl cul Schmit i rferise porlanco del Papa cinicando le pore ‘chtiane. Essa non comport Ja fondazione della decision in un sspeto di fede che emerge nell'ambito politico. Certo la fede positiva che caraterizz la religione, ein modo detemni- ‘nat i feel etomo alls igre del Papa, non & immediatamene riporabile ala stratura dela politica, ma elemento ‘he accomuna i due ambi a consapevolezza deere nella fede, Da queso pono di vita nal nom & fond 12 sul possess sicurido delle vert ma putosto, dalla viii di id che tracendent, indica Pimpossiblia di una vera ed esata vetifica, comport prc inevitable sehio della decision. ‘32, pp. 82-40; Salle aporie elatvellefrato in Fiche rcord il saggio su Fiche sopra citat in 1! contrat sociale 1p. 292-301, 92 Giaseppe Duso compora il isch e 'insopprimibilit di un atleggiamento di fede, di fiduca, Lassolutezza che sem- bra caratterizare il concetto di decisione, non comporta il suo porsi sul piano dell'essoluto, ma al contrario il suo implicare Iassoluto sul piano della fintecea. In cid si charisce il senso teologico politico della decisione, che non & assimilabile alla ereatvita di tipo divino.2> ‘Quando Schmitt dice che la decisione non si fonda su nulla di normativo, cid non significa che essa si basi sul nulla o che sia mero arbitrio, ma piuttosio appunto che essa sirferisce a un'idea che non 2 oggeitivabile in una norma. Allora la decisione non si libra sul vuoto, ma da una parte implica "idea, dallaltra &decisione reale, e non mera velleith in quanto si colloca nella costituzione, in quan- to cio’ 8 efficace eriesce a mettee in forma una realta complessa.™ Solo allora nel concreto della Verfassung ¢ nell'ambito della teologia politica la decisione prende in Schmit il uo significato: il concetto di decisione emerge dunque dalla struturastessa della rappresentazione. Infatié nella rap- presentazione che si coagula la strutturateoretica del movimento di trascendenza che abbiamo fin qui delineata e che & approfondita nel saggio riguardante la visibilit della Chiesa strttura che & fli- cemente e platonicamente legata alla metafora del vedere sulla base della radice etimologica del tr- mine idea ‘5. Rappresentazione e forma politica E in Catiolicesimo romano e forma politica che il concetto di rappresentarione mostra di esprimere questa struttura della vistbilixa di cfd che @ invisibile, Tale opera mi sembra fondamentale nel percorso intellettuale di Schmitt e 1a sua portata teorica non riducibile al problema del rapporto con il eattolicesimo o alle contingenze della vita dell’autore che connotano il periodo in cui essa @ stata scritta, Essa va collocata, a mio avviso, a fianco dell'opera weberiana L’etica protestante e lo spirito del capitatismo, non solo per l'importanza che riveste, ma anche per l'analogia ele differen- 2 esistenti nelle due diverse relazioni poste tra capitalismo e protestantesimo da una part, ¢ lo spe- Cifico della forma politica € il cattolicesimo dall‘altra. La collocazione temporale di quest’ opera appare strategica nel'itinerario schmittiano, perché la prima edizione @ immediatamente suecessiva alla celebre definizione della sovranita come decisione nello stato di eecezione, mentre la seconda cedizione, che lo stesso Schmitt sembra prediligere ¢ che sta alla base della terza, é del ‘25, precede dungue di poco la Verfassungslehre e il Begriff des Politischen. B significativo che qui I'elemento della decisione, che caratterizza la forza della Chiesa, sia coniugato con la mediazione, in quanto la Chiesa ¢ una delle pid significative manifestazioni di com- lexio oppositorem, di capacita di tenere insieme clementi diversi e contrastanti, di dare loro una. forma. E proprio la dimensione formale a costituire la forza ¢ l'efficacia della Chiesa ¢ a determina- re il suo operare,¢ tale dimensione formale si manifesta nel Prinzip der Reprisentation. Pex questo ssa appare non solo un esempio di forma politica, ma, nello specifico momento del Cattolicesimo romano, come autentica Tragerin della forma politica, soprattuto in un periodo di trionfo della tee- 433 Feco perch la Figura dellanalgia trai concetteologici e quelli politic! pud essere fonte di frantencimeato se non ® {ayes come un rapporto che implica i rifrimento allo stesso etmine~ il tascendente-, main modo divero ft. .21), 34 Su eid si veda PSchiera, Dela decisione alla patitica: la decisione in Carl Schmin, in La politica aie lo Stato et, pp.15-24). I conoseere ehe la decisione& tale in quanto &eficacee isce a meters in forms una realth complessa, ‘non significa che esa si slush con il mero fat d aver prodawoordine. 35 Die Sicbarkett der Kirche, Eine scholatsche Ervagurg, in “Summa, 1917.18, 2, pp 71-80. Cart Schman: eologia politica ¢logca det concer politic maderni 93 nice ¢ del pensiero economico. La forza rappresentativa della Chiesa & tanto maggiore in quanto non @ Videa della giustizia ad essere rappresentata, ma la persona di Cesto: pit grande & allora la sua ccapacith di presa, la sua autorta, la capacita di convincimento.® E questi sono elementi necessari al politico, perché senza rapporto con idea, senza autorta ¢ senza ethos della convinzione non c'® des- ‘ino né durata per un sistema politico: ancora si ha ilrifiuto di una teoria della mera forza, in quanto incapace di intendere il modo in cui la potenza politica si esplica >” Qui, nella tratazione della forza politica della Chiesa, appaiono tutti gli elementi fondamen- tali che caraterizzeranno nella Verfassungslehre il concetto della rappresentazione come principio della forma politica: superamento del piano empirico, implicazione dell idea, twascendenza, dimen- sione pubblica, carattere istituzionale, produttivita del formieren, indeducibilita della rappresentanza “dal basso", caratere “personale”. Tale aspetto di trascendenza, 0, per meglio dire, un movimento di trascendimento dell’empirico ¢ presente anche nelle forma parlamentare, che in quest’opera ® intesa ‘come la pid laicizzata e illanguidita in relazione a quella rappresentativita che si manifesta nella Chiesa. Infatt: “il popolo come intero & solo un “idea” e percid pud essere rappresentato, perché & solo 'idea, che non & empiricamente presente a poter essere rappresentata, Nella rappresentazione si hha uno scarto costante nei confronti della Realpresene der Dinge ¢ anche di quel rispecchiamento di volonta determinate ed espresse che caratterizzano un semplice rapporto privatistico di Verirenumg, ‘nei confronti del quale la Reprasentation, e dungue la rappresentanza nel suo senso politico, si dffe- renzia radicalmente. ‘Tuttavia il riferimento alla Chiesa, indicata nostalgicamente come la vera Trdgerin della forma politica in un tempo dominato dalla tecnica ¢ dal pensiero economico € in rapporto ad uno ‘Stato che appare mancare proprio della capacita politica e formante della rappresentazione, ci deve far rflenece ulteriormente sulla rappresentanza come concetto centrale della teoria politica moderna, ‘Tra la Chiesae lo Stato sembra quasi in Catiolicesimo romano che i debba essere, per quanto riguar- da Ia funzione rappresentativa, mera continuta, e che Ia meta proposta per uno Stato ormai in crisi sia quella di riuscire ad elevarsi alla capacita rappresentativa della Chiesa. In realta se cosi fosse si ppetderebbe lo specifico della concettualitt modema, che & -secondo la proposta che qui cerco di avanzare~ lo specifico oggetto della riflessione radicale di Schmitt, Un esame pid! complessivo del pensiero schmittiano non mi pare tuttavia port a confermare questa semplice continuta, se & vero che la costruzione politica moderna appare sospesa su un vuoto che Schmitt esprime, in un periodo pit tardo, la consapevolezza che solo un’immane disperazione he potuto dare Inogo a questa forma 1 filo logico del ragionamento schmittiano mi pare essere quello del ritrovamento al cuore della forma politica modemna di una strutura originaria, che comporta un movimento di trascenden- za, ma contemporaneamente del tentativo di sottrarsi a questo movimento, mediante una soluzione di immanenza. E° vero che la costruzione hobbesiana pur -o meglio proprio- nel tentativo di dar luogo ad una eostruzione oggettiva e formale (lo Stato come manifestazione e insieme neutralizzazione de! Politico), esprime gi nella modalita fondativa di questa costruzione I'clemento non razionale ¢ oggettivo della fede, La fondazione del corpo politico non avviene infati mediante un contratto, che 36 Ch C. Schmit, Rmischer Katholzismus urd polische Form, Theaine: Verlag. Munchen 1925p. 41 37 vi, p25, 38 hi. p36, 39 Sul voto a cui csospesa la moderna ippresentazion: dello tao a differena di quel dell Chiesa ha insist gista- ‘mente C.Galli nella Presentazione cit all ediione italiana di Cartolceimo romano, p. 1. 40. C Schmit, Ex capnvitare ales, Greven Verlg, Koln 1950, p. 66 94. Giuseppe Duso implica seambio, ma un patto, che implica fiducia, scommessa sul futuro! Non solo, ma risultato della costruzione razionale & pur sempre la fede in una persona, il sovrano rappresentante, 0, nelle elaborazioni successive ad Hobbes, il rappresentante del popolo sovrano, insomma colui o colore che dicono “Io Stato sono io”, senza del quale o dei quali non c’é forma-Stato, Cid perché & Ia stessa rap- presentarione a comportare fede, fiducia, come si pud notare nel tentativo rousseauiano, tanto rai ccale quanto vano, di opporsi alla rappresentanza politica proponendo I'inalienabilita della sovranita ¢ la manifestazione sempre in atto della volonta generale.‘ La stessa costruzione hobbesiana risulta ‘poi nella interpretazione sehmitiana ulteriormente aperta alla trascendenza, come si pud nolare nel famoso “cristallo di Hobbes". Ugualmente & vero che il politico nel modemo non si costituisce se non in rapport all'idea secondo cui lideale della politica ® una situazione totalmente oggettiva © non contli tuale ¢ in cui le cose si governano da sole & smentita dal fatto che con il mero riferimento alle cose la sfera politica in senso modemno non si pud nemmeno costiture. Cid riguarda non solo la forma politica nel suo significato isttuzionale, che @ resa possibile attraverso l'azione formante della rap- presentazione, la quale, come si visto implica necessariamente idea; ma riguarda anche cid che sta 1 monte e si realizza mediante questa forma, cio il rapporto amico-nemico. Infatti anche le cose o le realtd indicate da un pensiero economico diventano politiche quando si fanno elemento di coagulo € simbolo che segna il discrimine tra amici c nemici, quando ciot diventano ideali e bandiere per cui combattere. Come si sopra ricordato, anche nella situazione in cui I'elemento rappresentativo sem- bra pid illanguidito, cio nei modern parlamenti, che pur hanno a che fare con cose ¢ interessi, ci che si rappresenta la totalita del popolo, che, in rapport agli individui paticolariesistenti,& appun- to ides. Tottavia questo movimento di trascendimento, che viene alla Iuce nella comprensione ‘Schmitt, pur essendo il movimento che permette il costitursi del politico modemo,& dalla stessa teo- ‘a modema anche negato. Infati quest’ultima si viene a formare solo nel momento in cui ® destitui- to di valore un ragionamento metafisico e un modo di intendere I"ambito della pratica e della politi- ‘ca che aveva costituito un punto di rferimento per un lunga tradizione di pensiero. Se & vero che ’es- perienza politica & possibile solo mediante i riferimentoallidea,e cid permette di tornare con il pen- siero alla Repubblica platonica tutavia & proprio il problema dell'idea che viene contraddittor mente posto tra parentesi nella teoria modema, che alla fine viene negato. Bisogna rinunciare alla ricerca di cos'é bene € giusto; su questo i filosofi morali hanno fornito soluzioni diverse, causa di

You might also like