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La cittadinanza europea ‘Una delle pit importanti novita introdot- te dal trattato di Maastricht del 1992 & TTistituzione della cittadinanza europea, in base alla quale é considerato «cittadino dell Unione chiunque abbia la cittadinan- za di uno Stato membros. Quindi, acqui- sendo la cittadinanza di un paese dell'U- njone europea si acquista, automatica- ‘mente, anche la cittadinanza comunitaria. Per rendere quest'ultima pit) tangibile, si decise di modificare aspetto del pas- saporto, che materialmente e simbolice ‘mente rappresenta 'appartenenza a una ‘comunita nazionale. Il nuovo passaport, ‘comune a tutti i cittadini dell'Unione eu- ropea, reca impresso sulla copertina non solo il nome dello Stato di appartenenza, ma anche il titolo «Unione europea Gia il trattato di Roma del 1957, istitutivo della Comunita economica europea, ave- vva riconosciuto per i cittadini dei paesi ‘membyi le liberta di spostarsi, lavorare € risiedere in ogni parte del terrtorio comu- nitario, Le norme sulla circolazione delle persone, legate soprattutto allesigenza i assicurare mobilita alla forza lavoro, distinguevano pero trai lavoratori subor- dinati, cui era assicurata la liberta di spo- starsi da un paese all'altro per esercitare Al proprio lavoro, e queli che esercitavano attivita autonoma (cui era riconosciuto ‘anche il «dirito di stabilimento», ossia la ppossibilita di stabilirsi in altri Stat. Tl trattato di Maastricht, oltre a rafforza- re la possiblita, per i cittadini europei, di circolare liberamente tra gi Stati membri, i stabilirvisi e risiedervi, ha introdotto ‘nuovi diritti. I pit importante é il ricono- scimento del diritto di votare ed essere eletti nelle elezioni comunali e in quelle per il Parlamento europeo nello Stato di residenza. Inoltre, viene riconosciuto a ogni cittadino europeo il diritto di pre- sentare petizioni allEuroparlamento su uestioni che lo riguardino direttamente, per potersi tutelare soprattutto in caso di cattiva amministrazione delle istituzioni ‘comunitarie. Grazie a queste disposizio ni, temi complessi e fondamentali come Ja cittadinanza, i diritti degit individui e i rapporti dei singoli con le isituzioni sono entrati pienamente a far parte delle mate- tie regolate dal diritto comunitario. Le norme sulla circolazione delle persone proviste dal trattato di Maastricht erano state in parte anticipate, nel 1985, dalle isposizioni del trattato di Schengen, ‘che intendeva favorre la libera circolazio- ne dei cittadini mediante I'abbattimento delle frontiere interne tra gli Stati partec wooutas IUMONDO CONTEMPORANEO panti e dei controlli doganali. Firmati ini- Zialmente solo da 5 Stati aderenti alla Cee (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo Olanda), gli accordi furono progressiva- mente estesi agii altri paesi. Oggi vi ade- riscono tutti gi Stati membri dell'Unione a ‘eccezione di Regno Unito e Irlanda. Grazie ai tratati di Maastricht e di Schen- ‘gen é oggi possibile, per un cittadino eu- ropeo, spostarsiallinterno dell'Unione ‘come se si muovesse entro i confini del suo Stato, cioe senza dover subire con- ‘tolli, chiedere autorizzazioni o mostrare documenti. Lacittadinanza europea el iconoscimen- 10 dei relativi diritti rispecchiano, pia in generale, 'importanza che sin dallinizio TUnione europea ha assegnato al princi pio dello Stato di dirito e alla promozione dei diritti umani come propri valori fon- anti Infatti, un requisito fondamentale per far parte dell Unione @ F'abolizione della pena di morte. ‘Nel 2000 il Parlamento europeo ha quindi ‘approvato una Carta dei diritti fonda- ‘mentali dell'Unione europea, composta di 54 aticoli, che riassume tutti i diritt civili, politic, economici e sociali dei cit- tadini europei e di tutte Ie persone che vivono sul territorio dell'Unione. Tra Ial- ‘to, la Carta dichiara V'invio- labilita della dignita umana ei diritto allintegrita della ppersona, la garanzia della li- Derta di pensiero, coscienza © teligione, di espressione e informazione, di riunione associazione. Essa affer- ma anche T'uguaglianza di tutti citadini di fronte alla legge, i diritt fondamenta- 1i dei lavorator, i diritto a un giudice imparziale e alla presunzione di innocenza. Alimpegno dimostrato ver- ‘0 il tema del diriti indivi- duali e della cittadinanza, ‘uttavia, non ha corrisposto, secondo molti osservator, un analogo sforzo per ga- rantire una maggiore rap- presentativita democratica delle istituzioni comunita- rie. I tentativi effettuati in questa direzione, infatti, hanno generaimente pro- ddotto risultati inferior alle attese. Anche la mancata approvazione del progetto i una Costituzione euro- pea, elaborato nel 2002- 2003 dalla Convenzione di ‘Nizza, non solo ha compor- know your rights tato una battuta d’arresto del processo i integrazione politica ma ha reso anche evidenti i notevoli ostacoli incontrati da ‘una riforma delle istituzioni Le strutture dell'Unione appaiono quinci, a larga parte dell opinione publica euro- pea, solo parzialmente in grado di garan- tire ai cittadini una piena rappresentanza democratica: il Parlamento europeo, I'u- nico organo comunitario elettivo, @ infat- ti dotato di poteri piuttosto limitati. Alle debolezze istituzionali si somma poi la scarsa informazione telativa ai lavori dellEuropariamento e degli altri organi ‘comunitar, sia da parte dei mass media, sia nell'ambito dei dibattiti politci iterni alle diverse nazioni. # importante, invece, ‘che cresca il dialogo tra gli organi comu- nitari ¢ i cittadini, affinche questi utimi, sentendosi pit coinvoli nei processi deci- sionali delle istituzioni europee, non con- siderino le scelte fatte come poco traspa- rentio troppo lontane dalla propria realta. Manifesto della Festa dell Europa: «Conosci ‘tuo! iri, fai valere itu 3 maggio 2011 use your rights ; 9Qmayeuropeday |

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