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PREMESSA L’addestramento individuale al combattimento é uno dei parametri che concorrono a garantire la prontezzae la capacita operativa delle unita. L’importanza di tale addestramento é sancita anche dalla Pubblica- zione 11/A/1 che lo definisce di primaria importanza nella formazione del combattente e ne prescrive richiami settimanali per tutti i militari di ogni Ar- mae Servizio In tale quadro, assume particolare rilievo quanto sviluppato in mate- ria durante la prima fase di addestramento militare. I! limitato tempo disponi- bile consiglia di concentrare I’addestramento sulle nozioni essenziali, contenu- | te nella Pubblicazione 1000/A/1, che devono essere sicuramente assimilate da tutti Il presente fascicolo riunisce tali nozioni e costituisce « guida » per gli istruttori preposti alla specifica attivita La piu’ congeniale « palestra » per il razionale svolgimento dell’adde- stramento in questione é la SAST («Striscia per I’addestramento allo sfrutta mento del terreno in situazione di contatto col nemico») Pub.n, 5998 di SME - Ispettorato delle Armi di Fanteria e Cavalleria eet : AZZTMBRG ‘ntemuian sb ont 4 consirittadmon te sisubivibil wrgnwiesbtn’ | Atiny ailab eviigoqo dtisage> el s sxxeinarg pl linn wey& Snowe tsilddo slinh sdzna ations 4 Simimetedhbs olat jb sxnsiniyi' | lob: oncixanriot: ston sxasmogenl sinaening ib saints o} ais PUANLs oe | AAiowo ily inetilion | iarus 199 Heqamisiee imeitoi svrmane sn a ayAstedei eA INE fe aie ~S18m ni raqquiivectasup ovsiliy ovslovis12q amuces orbSup slat oi sinogeib oginal otetimi! {1 ostiliin ctnsmantesbbe ib set sentiq al wins yuh att © -neinon jlsixaazzs iocison alive opsmmiizabbs'l ome unaones jb sitgienco sliet "gb atslintices ategunswaie syszed anevsb art ,P\A\OOOT ‘spolseatidstut elle at artes ihe 994 « abileg + soziusile69 3 inolson ita? aveimuTr lddizast sanszso0 |i -btivints soitionge bie RUq2Vy TN ce SebBe Hlab-atngmialore alanoixe fi 199 aiizgleg* eloinsanng ug 4) on alls oftameneshte'l vq siorist2x) T2A2 ) anvitemup ns sarrsmerie = 32 ib Bee? feo attains Hh anwiseutie ni unens? lab utosr sirsleve2s grvetrie? ib isa alfab. orion yet CAPO I UTILIZZAZIONE DELL?AMBIENTE. Generalitat. 1. titizsasions detambionto in campo tattico si concreta nel mascherarsi, muovere e appostarsi secondo determinate tec: niche, allo seopo ai: — Infliggere le maggiori perdite possibili all’avversario ; — eritare a eamore colpiti dal tuoco dell6 armi det nemico. 2, La materia, trattata nel presente eapitolo, rignarda : | -L mascheramento individuale} L movimento} ® struttamento del terreno. ‘Mascheramento individuale. 3. Tl mascheramento individuale consiste nella utilizzazione, da parte del combattento, di mezzi mimetiet regolamentari 0 di circostanza, Con esso il combattente ‘tende a modificare il suo aspetto alterando, in relazione all'ambiente eircostante, le forme ed i colori dell’equipaggiamento e dell’armamento, 4. Pud essere: — natnrale, se realizzato con elamenti tratti dall’ambiente in i si opera (enba, fogliame, terriecio, fango, ece.); —‘artificiale, se ottenuto eon mezri costruiti appositamente (reti, tute mimetiche, eve.). = 5. Occorre tener presente che: — 1 mascheramento deve essere applieato in ogni azione tat: thea — maschetarsi non siguifiea « alterare esageratamente », cor réndo i rischio di otteners Vetfetto eontrario a quello desiderato, ma «alterare razionalmente », in modo da impedire una efficare osservasione avversaria ; — mascherarsi @ un dovere, in quanto migliora la propria efficienza in combattimentd; —~ — nell’effettuare il mascheramento @ bene operare in eoppia, ‘dandosi reciproce’ aiuto. ‘TECNICA DEL MASCHERAMENTO INDIVIDUALE MASCHERAMENTO DI GIORNO: 6. Presuppone la conoscenza degli elementi che facilitano la individuazione del militare sul campo di battaglia: — tono di golore; — lucentezza ; 7. Tono di colore: Vuniforme del militare si adatta bene ai colori predominanti sul terreno (verde e marrone in inverno; giallo e marrone in estate) ; le parti scoperte del corpo (riso, eollo, mani) tradiscono invece facilmente I presenza del combattente, Oceorre, quindi,. tingerle » chiazze (fig. 1) con crema di eolore marrone seuro. Si pud usare allo scopo anche polvere di cacao, carbone, su- Bhero o legno bruciati, terriecio bagnato, tenendo presente che quest’ultimo, essiccandosi, cambia colore. -wH Anche le palime delle mani debbono essere osenrate. Lo stesso dicasi per Je parti in canapa delle buifétterie e dello sainetto e per le scarpe, la cui colorazione deve essere parimenti a chiazze (f- gura 2). k = ‘Sull’uniforme deve essere indossata la tuta mimetica (fig. 3). Su terreni nevosi, occorre ‘usare tute bianche munite di eap- aceio. 8. * Iucontez=iy ® propria delle superfici metallioho che, se non oscurte;-brillano alla Ince attirando Vattenzione dell’avyer- serio (fig. 4), Al riguardo, Pelmetto merita un cenno particolare per eliminare la sua Incentenzza, usare Ternice opaca. Ja mancanza dei colori «di mascheramento », pud essere atilizzato i fango, applicandolo irregolarmente. Pid opportuno & rieoprire Pelmetto con un pezno di tela di saceo (un quadrato di circa 45 em di lato), di colore souro, ehiazzato irregolarmente, an ehe eon fango. Tl pezo di tela viene tenuto fermo da una reticella con un laceio al di sotto del bordo dell’elmetto stesso (fig. 6). Il laceio deve essere annodato in modo da poterlo scio- sliere agevolmente, se la reticella dovesse impigliarsi in un flo spinato o in un arbusto. La lucontezza delle parti metalliche delle duifetterie deve ex sere eliminata con mezai analoghi; per il fueile, occorre mimetiz- zare anche le parti in legno, usando fango ¢ tela di sacco seura (aig. 2). Per eliminare la Incentezza della baionetta, impiegare tango, mistura di olio e terra, oppure tenere la lama, per un certo tempo, al vertice di una damma, * Mostrine ¢ stellette metalliche, piastrine ed orologi da polso Asdbono essere tolti 0 eopert. gli oggetti di equipaggiamento 2 un elemento rilevator itfieilmente stugge ad un osservatore esperto. E’, pereid, necessario alterari> Per Velmetto occorre: —colorarlo a chiazze irregolari (procedimento analogo a quello desoritto per eliminare la lucentezza) (fig. 2); — applicare alla reticella fiocehi di tela di sacco dalle tinte scure, Tali « perature », di lungherna non superidre ai 4m, deb- bono pendere anche al di sotto dell’elmetto (ig. 7). La forma caratteristica dello zaino pud essere spezzata: — con chiazze colorate (come descritto per la Iucentezza) — con fioeehi di tela di saeco o fogliame, tenuti fermi da una condicella, con nodo al centro Ti combattente dovra provvedere a mimetizaare il proprio equi paggiamento prima del combattimento (fig. 10). In particolare, dovra oscurare le parti scoperte del corpo e applicare alla reti- cella delVelmetto ed allo zaino il fogliame esistente nella zona in ent si deve operare. Per Papplicazione del fogliame, specie se la reticella é a maglie strette, si pud dissare una cordicella intorno alla cupola dell’el- metto a mezza altezaa, facendola passare fra le maglie in modo da, formare delle asole larghe circa tre dita, TI fogliame, in ogni easo, non deve essere eccessivo (fig. 11). (ombra) ut viso, causata dal bordo dell’elmetto, & molto evident®E0 @, pertanto, necessario « spezaarla » facendo spor- gere il fogliame al di sotto del bordo stesso 10, La sagoma delle armi pud essere parimenti spezzata fis: sandovi sopra del frascame, oppure fasciando le armi stesse con tela di sacco. In entrambi i casi, occorre laaciaré libora ta Knea di mira (Bg. 2). Ba UL. La rete individwale, per alterare la sagoma del éombat- tente, @ di spago marrone ed ha le dimensfoni dim 2 x 2. E? a ‘maglie quadrangolari di un ¢entimetro di lato‘éd & fornita di fiocehi di tela di sacco colorati con le tinte predominanti sul terreno. Al momento dell'imptego, gurniria eon i fogiiame deta zone circostante. I movimento, per chi la indossa, @ difficoltoso in quanto 1a rete si impiglia con tacilita nella vegetazione. Tn eonseguenza, & ‘opportuno limitarne Pimpiego nei east in cul: 51 combattente assolva compiti di osservarione prevalents- mente da fermo — sia necessario mascherare un appostamento op pure materiali allo scoperto; — ei si debba sottrarre all’osservazione aerea. 12. H della anassima importanza rimuovere frequentemente 4 fogliamo verde adoperato per il mascheramento. Se loggermente avrizito, risponde bene allo scopo percié assume colori che, in genere, si intonano al?ambionte. Mascumgammyro 1 Norn, 18. Per realizzarlo &.necessario = — oscurare I'equipaggiamento, il viso, il collo e le mani, Allo scopo, possono essere usate apposite tinte © creme di colore seuro ‘oppure i soliti mezai di circostanza. Non adoperare grasso nero in quanto riflette la lucq (da razzi, trappole illuminanti, riflet ‘ori) ; — osourare Ie parti in Jegno ¢ metalliche delle armi con la tecnica git desoritta. Per evitare che i pantaloni provochino rumore impigtiandosi © strisciando contro arbusti, siepi o reticolati, adoperare lacci o fasciature per tenerli aderenti alle gambe, U4. In genere, nelle azioni notturme non si indossi Yelmetto; qualora necessario, oocorre faseiarlo con stofla soura ¢ non app carvi la reticella che potrebbe faeilmente impigliarsi. Bisogna inol- tre eritare di portare al. seguito oggetti metallic! che, urtando fra 4 loro, potrebbero provocare rumori (cartusce seiolte, carieatori 4 diretto contatto tra di loro, gavette, ecc.) e dl lasclar pendere parti dell’equipaggiamento (borraccia, fodero della balonetta, cin shia del fucile); nel caso sia necessario disporre di tali oggetti, fasciarli con stofla almeno nei punti di attrito con altri. Scarpe ¢ soprascarpe di gomma e tute di colore scuro sono Anelesse utili, specie in ozioni nottume di particolare impor- tanza (1). ‘Movimento. 45. TL combattente deve saper agire, di giorno e di notte, eon ‘movimenti che gli consentano di procedere al eoperto dall’osserva- tione ¢ dal tiro avversarl, con il minor dispendio di onergie. TRONICA DEL MOVIMENTO Movimento Dr GroRxo, . 16. NelWattravorsare un tratto di terreno privo di qualeiasi copertura, ¢ necessario camminare 0 correre stando evetti. Infatti, stando curvi, si offre bersaglio pressoché nguale, si avanza meno ‘velocomente, ci si stanca di pi e si hanno minori possibilita di ‘osservazione, (2) Alorchd tt nemivo impiegis apparatt a raggi infrarossi per ta osser- vazione © il tiro notturno, it mascheramento dav'essere intonato all‘&m- ‘ente ciroostante, ; I! fucile viene portato diagonalmente’al.corpo, tenendolo eon tutte e due Je mani (la destra all*impognatura) ‘oppure bilanciato nella palma della sola mano sinistra in modo che sia pronto per Pimpiego. Non prevedendone ’impiego immediato, pud anche essere portato bilanc’arm. La mucrayliatrice bivalente pud essere portata : @) sulla spalla: @ un sistema che stanca, se non si varia, Pappoggio; Parma pud essere facilmenite individuata dal nemico d) passando le cinghie sulla spalla 5 ©) in posizione di bilanc-arm, impugnando le cinghie 4) sostenendola con Ie mani : arma trasversalmente al corpo, mano destra allimpugnatura od al caleio a pistola, mano sinistre ‘sul copricanna (solo se la canna non @ calda) 11. NelWattraversare un tratto di terreno con copertura alta circa un metro, & conveniente effettuare il « passo della scimmia », cche si esegue: senz’armi: — mettersi a terra poggiando sulle ginocchia © sulle mani a ‘Pugno chiuso; avanzare carponi muovendo gli arti diagonalmente ‘opposti (andatura dei quadrupedi), per distribuire meglio il peso del corpo e rendere, i movimento pit agevole (fig. 19). Mentre si procede, tenere la testa alta per osservare, ma non al di sopra della copertura che si utilizza, Se si deve osservare al di 1a del riparo, farlo da fermi nel posto prescelto. Per riposarsi, non raddrizzarsi sul tronco, ma distendersi a terra, possibilmente in posizione tale da osservare all’intorno. Su terreni duri o con ple. trisco, procedere con la palma delle mani aperta; col fucite: 4@y dovendo compiere un pereotso Inngo o su terreno fan- goso: jpassare la einghia su una spalla e bilanciare Parma in modo che il suo aase longitudinale sid. pressoch® orizzontale, volata ri- volta all’indistro (fig. 20); 2) se pronti ad impiegare Varma: tenerla eon una mano, alferrandola ite! suo punto di equilibrio, in modo che il carrello Garmamento risulti riyolto verso Valto. I movimento si esegue poggiando Varma 4 terra, su'di un fianco e ¢ollevandola nel por- tarla in avanti. Tl ealeio deve risultare avanti per evitare Votturazione della ‘canna con il terricelo (fig. 21), avendo Faccortezza di non rivol gere la volate verso il corpo; con mitragliatrice divalente: — poggiare a terza un solo ginoechio e, sull’altro, che rimane sollevato, Vavambraccio corrispondeate, la cui mano sosterrt Var- ‘ma impugnando le cinghie (il calcio deve risultare rivolto verso il ginocehio a terra, il bipiede ripiegato o aperto); 1a mano Libera viene poggiata sul terreno eol pugno ehinso ‘movimento si effettua portando successivamente in avanti il piede'della gamba ove poggia il braccio che sostiene Varma, quindi la mano che & a terra, infine il ginocehio che @ a terra. Quando ei @ stanchi, eambiare In mano che sorregge Varma, invertendo 1a posizione. 18. NeWWattraversare un tratto di terreno con copertura alta dai 40 ai 60 om, conviene strisoiare, senza sollevare i piedi e tanto meno Paddome dal terreno. Cid @ possibile con il « passo del leo- pardo »: senziarmi: — mettersi a terra con le braceia distese in avanti, ben ade. endo al terreno con il mento, i! petto, Vaddome ela parte interna dei talloni; — plegare Ja gamba ed fl braecio della stessa parte del corpo e rovesciare il piede della gamba rimasta distesa, portando il tal- lone verso Vesterno (fig. 28). I movimento in avanti @ dato da: — una spinta della gamba ppiegata, a mano a mano che essa si distende puntellandosi al terreno eon la parte interna del. gi- nocehio e del piedes — una trazione del braceio rimasto disteso, a mano a mano che si flette, puntellandosi al terreno con Pavambraceio (fig. 24). Durante la spintain avanti, Paltra gamba non deve compiere aletno sforz0 ; il braeoio piegato deve gradualmente distenderst in avanti. Quando la spinta si é esaurita con la completa distensione della gamba, rovesciate in fuori il piede (tallone verso Pesterno) e compiere una leggera rotazione sul bacing piegando contempo- raneamente Valtra gamba, Si @ pronti, cosi, a proseguire com. piendo alternativamente i medesimi movimenti. Quando si 2 stanchi, proseguire con una sola gamba, stri selando Valtra. Tl passo del Ieopardo non si pud eseguire avendo sul petto ¢ sulPaddome impedimenti. Maschera-antigas, giberne od altro deb- bono essere preventivamente spostati sui fianchi o sill dorso; cot fucit 1 movimento si esegue nello stesso modo, non trascurando la flessione delle braccia, anche se impegnate nel trasporto dell’arma. A seconda che si tratti di sfruttare una eopertura, pia. meno alta (intorno al 60 em o Intorno at 40 em), si potranno adottare modalit diverse per il trasporto dell’arma. Nel primo easo (copertura alta sut 60 cm): @) impugnare l'arma:con la mano sinistra nel suo punto di equilibrio ¢ tenerla diagonalmente al eorpo con 'impugnatura del caleio al disotto dell’aseetla destra (fig. 25) oppure alzare legger- ‘mente il corpo dal terreno appoggiandosi sugli avambracei e sulla, parte interna delle ginocehia; 2) trasportare, quindi, il fueile sugli arambracei, eon la vo- Jata @ sinistra, sostenendolo, al disopra del terreno, con entrambe Je mani (destra, al disotto della cassa; sinistra, al ponticello del grilletto) € avansare portanto in avanti prima, ill go- mito destro ed il ginocehio sinistro, poi, il gomito siniatro ed il ginocchio destro. H’ un modo che da 1s possibilita di avanzare abbastanza celermente; richiede una copertura non inferiore ai 6) om. Nel secondo caso (copertura sui 40 em): @) tenere Parma sol davanti con la mano destra all"impu- gnatura e la sinistra, che sostiene 1a cassa, ad un’alteaza che per- ‘metta di rimanere eon il petto aderente al terreno (fig. 27). ‘Tale sistema consente il pronto impiego dell’arma, in quanto si pud aasumere immediatamente Ia posizione di tiro; 2) oppure, afferrare con uns sola mano la cinghia del fu- ile, alValtezza della fascetta con maglietta, ¢ far poggiare Ia eaasa sullivambraceio della stessa mano. Il braccio deve essere leggermente flesso. Durante il movimento, fare attenzione che la ‘volata non urti contro il terreno * Questo sistema agerola il movimento; non consente perd un smmediato impiego dell’arma; ©) ovvero, portandosi sul lato sinistro dell’arma, afferrare ‘con'la mano destra il bipiede quasi alValteza det-suo supporto con la mitragliatrice bivalente : Ii movimento si esegue con il bipiede ripfegato in modo ans- Jogo a quello descritto per il fucile alle lettere a) e 8) del primo ‘caso e alla lettera a) del secondo caso (figg. 2), con Vav- vertenza di — evitare il modo deseritto alla lottera a), 1° caso, se la canna 8 calda, oe — non impugnare Varmia con la mano destra, ma sostenerla al disotto dell"impugnatura: vas. lettera a), 2 caso. ‘Lo maniglia d’armamento deve essere rivolta verso Palto per no intraleiare il movimento ‘Varma si porta in diyanti striseiando con la teenies gid de- seritia per il fucile, oppure nel seguente modo: il porta arma solleva la mitragllatriee bivalente con entrambe le mani ela sposta in avanti distendendo le braccia quando ha tutte e due le gambe distese ¢ si trova con il viso all’altezza del caricatore dell’arma; poi, ripiegata una gamba, spinge in avanti il corpo aiutandosi an. che con le braceia, le quali, sul davanti, rimangono aderenti al terreno per il peso stesso dell’arma. Questo sistema non pud essere adottato quando la canna & ealda, 19. La mitragliatrice bivalente pad essere trasportata anche eon il bipiede aperto, In tal caso, il porta arma, portandosi sul lato sinistro delVarma, afferra con la mano destra il. bipiede quasi, all’altezza del. suo supporto la eanna @ ealda impugna una. sola gamba del bipiede, a eirea met della sua lun. ghezza. Il movimento si esegue nel modo gia descritto, avendo Yavvertenza di spostare in avanti Parma dopo aver sollevato il bipiede ¢, soltando quando, portato il viso all’altezza del eopri fiamma, il braceio e 1a gamba destra risultano piegati. Solo in ‘questo modo, @ possibile spostare Varma in avanti con il minimo storzo, Tl graduato eapo arma pud anche essere ajutato da ua porta munizioni, il quale trasporta il suo fucile, com’é stato deseritto al n. 18, lettera 2) del 2 caso esaminato per il fucile, ‘mentre con la mano sinistra afferra la gamba destra del bipiede (fig. $2). TL movimento ayviene come @ stato desoritto in prece. denza; da notare, pert, che le gambe e le braccia, che risultano vieino alarma, debbono essere mosse dit entrambi gli uomini in perfetto sincronismo, =e Be il graduato capo arma.ed il porta munizioni agiscono in coppia, un altro sistema é il seguente: — il graduato enpo orma si muore, stando sulla sinistra della arma, con la testa allaltotza del calcio; — i porta munizioni, a destra, con la spalla allalteaza della canna, Questi porta avanti arma afferrandola, con la mano sini stra, al bipiede in modo analogo a quello sopra deseritto; il ti- ratore Jo afuta sollevando Varma per il caleio. ‘Questo sistema di la possibilita di aprire il fuoco con imme- Giatezza in quanto il tiratore si trova pronto ad impugnare Ia arma. 20. Net caso sia necessario effettuare un rapido spostamento latoraie per sfruttare una migliore copertura a Ureve distanza, oppure si debba compiere un ripiegamento da una posizione avente sul retro una leggera pondonsa, sara conveniente eseguire wn T0- tolamento, sia per ottenere una maggiore velocita di movimento, sia per presentare al nemico un bersaglio di ridotte dimension’ 1 movimento con il facile in posizione di sicuressa si eaegue portando Varma aderente al flaneo, dalla parte in eui ai deve rotolare, con la mano ¢ V'avambraccio cortispondenti che coprono i congegni’ per proteggerli dal terricefo, mentre Paltra impugna la canna eoprendo il vivo di volate ed il mirino (fg. 37). 11 fianco, cui si appoggia Varma, & generalmente il'destto. 1 movi- mento @ iniziato mediante una spinta eon V'anea ¢ la spalla oppo- sta alla direzione del rotolamento, Dutante il rotolamento, si ‘mantengono le gambe rigide e distese; i piedi uniti. Per fermasi, si allarga Ja gamba destra 0 sinistra poco prima che Vaddome tocehi il terreno, portando contemporaneamente in avanti arma er agsumere la Dosizione di tiro di trasporto. 21, Nel muovere su torreno relativamente scoperto ed espo- sto alla reasione di fuoco nemico, sara conveniente spostarsi, da -appiglio ad appiglio, con 1a massima velocita. Tl movimento si compie a #balzi. Lo sbaizo si esegue nella maniera seguente: = Prima di lasciare il riparo, dalla posiaione di «a terra », con Parma nella mano destra e impugnata nel suo punto di equi. Mbrio, alzare la testa con precausione, osservando e scegliendo la posizione da raggiungere nelVabbassare 1a testa, nieniamare le braccia contro il compo, tenendo i gomiti bassi e, contemporaneamente, piegar in avanti la gamba destra eon un solo movimento alzare il corpo, distendendo Je Dbraceia, e portare avanti il piede sinistro — alzarsi di seatto e iniziare le corsa con fl piede destro, irigendosi verso la posizione prescelia; — correndo, portare Varma con entrambe Je mani (la destra alimpugnatura); - — poco prima ai raggiungere fl riparo fermarsi di seatto, gambe legigermente flesse e divaricate — eaidere sulle ginocchia e nello stesso tempo far scorrere Ja mano destra dallimpugnatura-alla, parte superiore del calcio- lo — gettarsi in avanti ammortizzando il colpo con la parte inferiore del ealciolo — spostare il peso del-corpo sul lato-sinistro e, con la mano destra, portare il calcio del fucile alla spalla assumendo la posi- sione di tiro. Aderire il pit possibile al terreno Qualora individuati dal nemico o hattuti dal suo fucco, Spostarsi a sinistra 0 destra, so esiste una migliore copertura, stri- selando 0 rotolando, Si pud ricadere @ terra anche nel modo seguente, specie se Si sta correndo nella posizione di bilanc’arm : — elrea einque passi prima del riparo preseelto, compiere tun salto con @ fondo della gamba destra (per trenare lo slan i0)} snbito dopo, portare avanti la gamba sinistra effettuando Sbalzo e ricaduta a terra con appogsig della gamba ‘Sbalzo ¢ ricaduta a terra Dalla posizione "a terra" con appoggio del calciolo osservazione per lo sbalzo = ‘un suceessivo “a fondo ¢, contemporaneamente, far passare la arma dalla mano destra, alla sinistra afferrandola nel punto di equilibrio — ‘poggiare a terra la mano destra e, distendendo Ja gamba sinintra, toccare il terreno con la spalla ed il braccio sinistro (corpo leggermente ruotato a sinistra) © con Ie aaepe Meee ipoetare fl calcio del facile alle apalla asyumendo 1a’ posizione di tiro MoviMENT0 D1 NOTE. 22. Di notte, Posservasione 8 limitata a brevi distanze, men- tre i ramori, anche di lieve entita, sono percettibili a distanze notevoli. Tl movimento di totte, pereid, deve essere eseguito: — sfruttande Voscurita, pit ehe la eopertura j —evitando di provoeare rumori. 28. In vicinanza det nemico, convione avancare con it « passo det fantasma ». Perchd il « passo» sia sicuro e silenzioso, mantenere il peso el corpo sul piede che rimane indietro. II piede della gamba, che ei porta in avanti, deve essere sollevato in alto, per evitare 4i fare rumori strisciando sull’erba o spezzando ramoseelli (figu- ra 49). Prima di poggiarlo a terra, tastare con la punta il ter- reno ¢ rilevare eventuali ostacoli o ineiampi (fg. 50). Dopo aver scclto il punto adatto, poggiare 1a planta, det piede e, suecessivamente, il tallone, spostando in avanti il peso del corpo. 1 ‘Liarma si porta con entrambe le mani, (mano destra. all'im- Pugnatura), vicina ¢ diagonalmente al corpo, oppure, bilanciata nella palma della mano sinistra, in modo che non sporga dalla sagoma del corpo stesso. i Procedendo in terreno boscoso o con cespugli alti, prima di eseguire il passo in avanti, esplorare con la mano destra lo spazio ‘antistante per rilevare ed evitare la eventuale presenza di rami © di fili di trappole esplosive. ‘La mano destra in avanti aiuta a mantenere Vequilibrio. 24. Por assumere ta posizione di « @ terra», non agire come i giorno in quanto si provocherobbe troppo rumore. ‘Conviene quindi : — accovacciarsi lentamente, tenendo Parma sotto un’ascella ¢ sostemendola, con la mano eorrispondente: per facilitare il mo- ‘vimento, mantenere avanti il piede opposto al Jato in cul si porta Varma e sollevare il tallone delV’altro piede (fg. 51-4); — tastare il terrenocon Ia mano libera, —prima di poggiare ‘4 terma il ginoechio che si trova dalla parte dell'arma (fig. 51-0); —distondere Valtra gamba (alzandola leggermente) e ada. giarla sul terreno, sostenendo il corpo sulla mano lbera’ @ sal ginocehio opposto; — ruotare il corpo verso il Jato delVarma, tacendo forza sul- Vavambraccio della mano libera e sulla gamba distesa (fig. 52-2); — distenderé, quindi, Valtra gamba e assumere Ja posizione di tiro (fig. 55%). 25. A distanza pid ravcicinate dal nemico @ opportune muo- vere con il « passo del gatto » : — accovacciars{ nella maniera gia deseritta al paragrafo pre- eedente e, dopo aver tastato il” terreno, mettersi a terra pog- glando-sulle ginocchia e sulle mani; disporre a terra Varma su di un flaneo (c nna rivolta in avanti) oppure sul davanti, legger- mente trasversale rispetto al corpo; —tastare il terreno con una mano ed esplorare l'area imme- distamente antistante, assicurandosi che non vi siano oggetti che ossano provocare rumori o fili di trappole esplosive (figg. 53 — poggiare.in avanti la mano con il pugno quasi ebinso (o palma aperta) @, sollevando la gamba corrispondente, posarla in avanti con il ginorehio quasi all’altezza della mao “— eseguire lo stesso movimento con Valtra mano ¢ ripe- testo per i snesessivi. pass; — per spostare Varma, sollerarla quando il ginoeehio, oppo- ‘to al flanco in cui essa ai trova, risulta spostato in aranti (6 gore 26. A stretto contatto col nemico, non strisciare sul terreno per non provoeare rumori. In tal caso, si procede col « passo del gaitino ». E’ molto lento, ma silenzioso. Per i movimenti che il combattente esegue a distanza ravvi- cinata, il silenzio é requisito fondamentale giacché, di notte, £ pid leggero rumore pud costituire elemento rivelatore, si da pre- giudicare la riuseita di un’azione. Ul passo. si esegue nel inodo, seguente : — mocttersi a terra nel modo gid deseritto al paragrafo 2 © poggiare a terra Varma, su un lato, all’alterza delle spalle, ennna rivolta in avanti Con i piedi uniti e braccia in avanti, dopo aver tastato lo spazio antistante, portare il pid. pos: sibile in avanti, sollevandole, le punte dei pied — solleyare il corpo spostandolo in avanti, facendo leva sulla punta def piedi e sugli arambracei (fig. 58) ; — adagiare lentamente il corpo sul terreno — eseguire gli stessi movimenti per i passi successivi e fer marsi al primo eenno di. perieolo; —compinti due passi, afferrare Varma nel sno punto di ‘equilibrio e, sollevandola, portarla avanti, rimettendola nella po- sSizione iniziale ‘Per poter impiegare Parma con immediaterza, — mettere Pimpugnatura del ealefo sotto cella destra — sorreggere Varma passande Vavambraccio destro al disotto della eassa — impngnare Vavambraceio sinjstro con la mano destra im- mediatamente al disotte del polso; — impugnare il fusto dell’arma con la mano si alteaza della camera di scoppio (dito pollice in basso) Tl movimento si effettua facendo leva sui gomiti e sulla punta dei piedi. L’arma pud essere tenuta anche otto Vascella sinistra. ra alla ‘Sfruttamento del terreno. ‘Semorraxcnto omr nrpant. 27. lvitare di sporgersi, usutruendo di ripari, pit di quanto nevessario per adoperare Je armi Imbracciando i facile, poggiare il polso e la mano sinistra sul riparo (fgg: 67 ); impiegando la mitragliatrice bivalente, ripiogare Il biplede © poggiarlo sul riparo con Vaecortewa che Ia finestra ai’ espul- sione non rhmanga ostruita dal terreno. Se obbligati a sporgersi lateralmente da un riparo: evitare 4i tenerai eul lato sinistro perohé, impiegando Varma, st espor rebbe tutto il compo j non tenere Varma staccata. dal riparo e le braccia spongenti in fuoxl B’, pertanto, ne. cessario aderire completamente al riparo stesso in modo da avere gambe e draceia all’interno (fig. 72), cosi da poter caricare ¢ searicaré Parma al coperto (fg. 73). Nal caso che ci si trovi dietro una piega del terreno, avente andamento normale alla direzione di movimento, ton rimanere ‘con le gambe distese indietro ma aderire con. tutto il corpo alla piega stessa, spostando latetalmente le gambe, in modo da essere maggiormente protetti (fg. 75). 2 B @uopo, poreid: — individuare-Vobiettivo eon Vanma al coperto; gid carieata e in posizione di sicurersa, — graduare Valzo all riparo — mettere Parma in condiziout di aueglio adattarsi al riparo {nelesempio, 11 tiratore ripiega il. bipiede) — portarsi, infine, in postazione Swaurramevzo DEL TERENO or orORNO. 28. Il combattente, anche se ben mascherato e addestrato noi vari « passi », effettua con suecesso Ia sua azione, solo se ayrd seelto e sfruttato tzionalmente Vitinerario di movimento ‘© il suo appostamento, 29. Per far cid, ogli deve’ tener presente: — le caratteristiche del terreno; — le distanza cui presumibilmente si trora Payversario © le sue possibilita di osservazione (acree e terrestrl). 80. Per projeggersi dall’osservazione terrestre, occorre : a) evitare i punti caratteristici. La figura 80 dimostra chiaramente come le coppie di alberi, il vareo nella siepe, il cespuglio isolato, Ia casa grande ed iso- lata siano punti caratteristici, che: — richiamano Pattenzione di chi osserva ; — possono essere facilmente indicati dagli osservatori avver- sari alle armi in postazione; b) tenersi netic zone d’ombra. Vombra (fig. 81) @ una delle pid efficaci ecoperture in quanto ascorbe i colori ed evita i riflessi. ’, pertanto, opportuno sfrut- tarla, sempre che possibile, A tal fine: — nel muovere Iimgo wna siepe, una straifa alberata, ecc., avere cura di provedere dalla parte in ombra, evitando di entrare nella zona di luce, anche se il movimento @ pi difficile; — osservando da uila fnestra, stare all'interno del yano. Anche la propria ombra deve cadere nella zona d’ombra di oni si truisce; ©) evitare sfondi uniformi. Gli sfondi unitormi, quali, ad éempio, ea campo vorde @ soprattutto, Vorizzonte, pongono in rilioyo il contorno delle per. sone. Oveorre, pertanto: — evitare il movimento in eresta, anche attraverso un bo- seo fruttare al massimo glj sfondi irregolari (siepi, costoni cespugliosi, zone d’ombra spezzate, acc.) @) seguire Je ince naturali det terreno. Se fuori strada, seguire Vandamento delle siepi, det fossati ¢ dei smuretti ¢ non passare allo scoperto anche se il tratto da pereorrere @ pid Inngo, Talvolta, il nemico pud avere interesse @ precladere queste vie di facilitasione, sbarrandole con mine e trappole esplosive © insidiandole con imboscate. In tal caso, accertata Vinsidia, @ pid sieuro muovére velocemente allo scoperte, con accompa. gnamento, se necessario, del fu0cos ©) per ossercare: porsi a lato di un riparo o guardare attra- verso Ia copertura, mai al di sopra, specialmente se it riparo @ rappresentato da roece © muri. In ogni caso, evitare di: —ompere con la propria figura i eontorn! naturali del iparo — fare movimenti bruschi eke, per quanto piccoli, attirano Pattenstone dellavversario; — tar sporgere fil facile fuori del ripato prima delPimpiego. f) evitare coperture insufficienti ; g) tenersi lontani dagli specchi d’acqua. Se il combattente cammina nei pressi di stagni.o corst @aequa, 2 pit facilmente individvabile dal nemico, che si giova anche delvimmagine riflessa dalla superficie dell'acqua 31, Per ridurte Veicacia delPosservazione aerea ¢, conse: guentemente, della relativa offesa avversaria, il combattente deve sapere che: @) it movimento attira Vattensione delVosservatore e, per: tanto, oocorre rimanere fermi, al coperto o in zona dombra, ‘oppure butarsi a terra nel punto in eui ei si trova, coprendosi possibilmente con la rete individuale. Se Paereo passa a bassis sima quota, osservare Vimmobilita, assoluta ; 0) 8 necessario ttarre vantaggio dalla conformazione ¢ dalla ‘copertura del terreno. Pereid, in movimento, sfrutiare siepi, fos- sati, strade incassate, alberi di alto fusto; in sosta,, fruttare ‘cespugli, pieghe del terreno, ece. ; ©) Vombra prodotta dal militare, dalle armi, dagli oggetti i equipaggiamento, dai mezai ai trasporto, ece. 2 ben visibile dagii acrei. Deve, quindi, annullarsi in altre ombre o rompers! contro cespugli, macchie o terreno rotté? In terreno scoperto, la propria ombra pud essere eliminats aderendo al terreno; @) plecoli gruppi di uomini fermi tra cespugli o arbusti vpassano inosservati se si mimetizzano nella vegetazione ; ©) occorre non guardare mai iI yelivolo, in-quanto il viso @ faciimente rilevato dall’osservatore aereo. S%= SpmUTTANiNTO DEL TeERBNO DI NoTrR. 82. Le difiéolta, proprie delle operazioni notturne, vengono superate con Vaddestramento, che fo acquisire fiducia in se stessi. In ogni caso, il SILENZIO ASSOLUTO ne & la premessa in. dispensabile. 83. Nei riguardi del¥ofesa terrestre, tener presente che: . — il fuoco nemico non pud, generalmente, essere preciso @ causa delle difficolta di osservazione; — la percezione della presensa del nemico @ basata princi palmente sull’ndito; — le figure si distinguono solo a breve distanza, a meno eho non si profilin contro lo afondo del cielo; 2 assai difficile mantenere le direzione. ‘Da quanto sopra deriva ; — la necessit di un addestramento specifico all’aseolio, per mettere il combattente nelle condizioni di percepire rapidamente Tumori di varia natura; — Popportunita di eseguire, sempre che possthile, ricogni. rioni diurne degli itinerari che dovranno essere percorsi di notte, di studiare preventivamente il pereorso su fotografie aeree e ai curare Vorientamento mediante stella polare, luna, bussola, carta topogratica, segnali luminosi, ccc. ; — la convenienza di mantenere formazioni serrate ¢ raccolte, eritando di muorere lungo poslzioni dominanti: 84, Occorre assolutamente:enitare di accendere fuochi. Anche Je luce di un fiammifero o la brace di una sigaretta possono rive- lave la presenza di uomini a notevoli distanze. Za jnosservanza di tale norma pud causare perdite e fru. strare 1d riuscita di, un’azione, anche ben preparata. nes 85. Prima del combaitiment«, si deve sempre procedere ad un aecurato controllo del proprio equipaggiamento. Valgono a. ta) fine le modalita enunciate ai parageafl n. 18 en. 14, in merito al ‘mascheramento individuale di notte 36, Le tecnica det movimento notturno si fonda sull’osser. vanga scrapolosa delle seguenti norme: a) muoversi a sdalzi successivi: cio, avanzare per brevi tratti, fermarsi, ascoltare, osservare, riprendere il movimento, cocotera ; 1b) muovere, possibilmente, in zona aperta. Cid consente di non produrre o di attutire al massimo 1 rumori, che sono invece pressoch? inevitabili quando si deve attraversare zone boscose © cespugliose; i] mantenimento della direzione @, inoltre, agevo. Folato per Ja possibilita di distinguere i punti di riferimento esistenti nella zona ©) evitare te linee di cresta, per non stagliarsi contro il cielo. 4) tenersi lontani dagli specchi d’acqua (v. n. 80 lettera g) ©) avanzare in modo diverso a seconda della natura det suolo: — eu terreno soffiee: pogyiare a terra prima il tallone; — su terreno duro: poggiare prima la pianta; — an terreno erboso: sollevare il piede al disopra det livello , dell’erba prima di poggiarlo ; — attraversando zone con ghiaceio sottile 9 zone fangose, che presentino sulla superficie una leggera crosta di tango essic cato: stendersi a terra per distribuire il peso del corpo su nna ‘maggiore superficie ; — muovendo Iungo carrarecee @ strade: praferire i bordi er- bosi e soffici per non far rumore; 1) trarre vantaggio dai rumori, approfittando di quelli pro- dotti dallo scoppio di proietti, dagli acrei, Jai carri armati, dal corso dei torrenti, dalla pioggia e dal vento. Cid, specle se si attraversa un terreno difficile (ag es.: roccioso, con vegetazione intensa, rotto), che non consenta di avansate silenziasamente (1); 8) evitare di correre. La corsa provoca spesso rumori, per- dite di equilibrio, cadute, mentre il movimento cauto © guardingo @ di norma la migliore prevenzione contro la vigile reaaione del nemico. Questl, ai notte, pud essere spinto ad aprire il fuoeo al mi. nimo romore a causa della tensione nervesa. Se la sorgente di Fuoco 2 vicina, gettarsi a terra ¢ attenders, in silenzio, che la reazione si calmi ; 1) non lamentarsi mai: il combattente deve fare ogni sforzo er sopportare in silenzio Ul dolore. Le grida, i lamenti fanno individuare la dislocazione dol ‘Unita sulla quale Pavversario potrd concentrare il fnoco. Ai feriti che non riescono a dominare il dolore, & necessario Praticare inezioni di morfina (2) 0, comunque, ricorrere a qual- siasi mezzo per ottenere lo seopo (baragli, stordimenti, ece.), ST. Tl lancio ai rassi o proietti itluminanti, provenienti da Posizioni amiche o nemiche, crea sempre, nei movimenti notturni, wn periodo di crisi, che occorre superare eon particolare tecnica, Elemento fondamentate: Vimmovitita. Se si riesce ad udire in tempo il suono caratteristieo, cau. sato dalla partenza di un razzo o si nota la sua scia luminosa © si avverte lo scoppio, che immediatamente precede’ la sua do- (2) St possono predisporre scoppl ai proietti a ratfehe ai arml auto- matiche, per agevolare il movimento i qualche pattustia, (@) I Comandanti ai squadra oat pattuglia debbono senere una fala ‘dl morfina per tniezione, nella iasea destra del giubbetto 0 delia camicia wee consione, gettarsi a terra e rimanere immobili, mantenendo il viso rivolto in basso, | gomiti aderenti ai flanchi, Varma aderente ad un flaneo (fig. 89). Se sorpresi dall’aecensione improrvisa di un razzo, non get- tarsi a terra in quanto il movimento sarebbe facilmente notato, ma « congélarsi » (ig. 90). Rimanere, cio®, assolutamente immo- Dili sul posto, com la testa abbassata sul petto ele spalle legrer mente incurvate, tenendo — se si fa a tempo — Varma fra le gambe e goprendo, per quanto possibile, Ia canna con le mani. In entrambi i easi, Vimmobilita deve essere conservata fino A he il razz0 non @ esaurito. : Non guardare mai ta sorgente lwminosa per non rimanere abbagliati (occorrono aleuni minuti per riadattare la vista al bio). Se la Ince del razzo ¢ alle spalle del combattente o in alto sulla verticale, utilizzarla per osservare rapidamente il terreno. EP opportuno osservare servendosi di un sold-otehio, per avere Valtto gid abituato alosenrita, allorché cossa la luce del azo. 88, IL collegdmento © it contatto, nel movimento ai notte, sono condizioni Dasilari per evitare ritardi, scoraggiamenti sorprese. Bisogna che gli uomini si tengano molto vicini uno all’al- tro; se qualouno ha perduto il contatto, &necessario segnalarlo a quelli che stanao avanti, Quando si cammina, ¢ opportuno’ adottare aleuni’ accorgi- menti come quello «i tenere con una mano il fodero della baio- netta del militare che precede oppure un piccolo eavo 0 ilo tele- fonico.”E? altrest consigliabile portare pezzé bianche 0 fanaoletti attaceati sul fondo dei pantaloni. ‘alii peze debbono essere a doppia faccia (blanca o,scura) in modo da poterle rovesciare facil- mente quando la parte bianea ¢ rilevabile dal nemico. Se costretti a strisciare, tenere una mano sulla caviglia del militare che precede (fig. 91). tis Tl collegamento pud essere preso.e mantenuto con: — it contatto fisico (ad es.: stando a terra, toes Punta del piede la gamba del militare vicino) (fig. 92); — segui convenzionali, da farsi alle brevi distanze con le braccia ¢ le mani; — segnalazioni ottiche (con lampadine schermate, sempre verso Vindietro e mai yerso avanti) ; re con la —la voce (mettere le labbra quasi a contatto delVorecchio del commilitone, prima ai iniziare a parlare con tono di voce Dagsissima). Talvolta, pud accadere che, involontariamente, Je nostre corde voeali vibrino troppo, producendo tn suono ede il nemico in aécolto pud udire; un buon sistema per evitare old & quello di emettere uz pd Caria dai polmoni prima di bisbi gliare; i —rumori convensionali facilmente confondibili con quelli del’ambiente (ad es.: graffiando uno stivaletto: un grafiio, pud significare « alt »; due’ graff, «avanti ») (Gg. 93); molto pratici al rivelano anche versi che imitano quelli di ueeelli od altri anj. mali notturni. 39. Ogni oura dev'essere posta nell’evitare di tossire e stay- ‘mutire. Per vvitare un colpo di tosse, premere leggenmente sul pomo @Adamo con il pollice © indice. Provare aleune volte per determinare la pressione nevessaria; non premere troppo forte poiché si pud determinare una maggiore irritazione, otte- nendo Veffetto contrario Qualora la tosse non si possa trattenere, aitutire il ramore nel caro delle mani o nel fazzoletto, tenendo possibilmente la bocea chinsa, Se avviene di dover starnutire, controllarsi premendo forte. mente Pindice nel punto dove le narici si incontrano con il labbro superiore e premere verso Palto Di norma, soldati raffreddati non debbono essere impiegati in pattuglie notturne, a 40. La minaccia acrea sovrasta il combattonte anche di notte. EY, pertanto, necessario: prendere| tutte le ‘misure per fronteg- giarla. ‘Tenere ‘presente che: 0) con il cielo iltuminato dalla luna, Ie ambre che ai projet: tno sul terreno hanno quasi la «tessa, intensitd che di, giorno, quando provocate dal sole 5 +) nelle notti buie, o comunque di scarsa visibilitd perehé nuvolose, Posservatore acreo 2 sempre in grado di rilevare, me diante la fotografia, la presenza di truppe ¢ layori in terra; 6) le sorgenti Juminosé sono visibili dalValto, ‘peretd : — usare solo lampade schermate; — non ascendere fuochi all’aperto; — non fumare. 41. Qualsiasi forma umana imprevista, individuata o incon- trata duronte un'asione notturna, deve essere ritenuta, per prin- cipio, nemica. Tl combattente, che rileva la presenza di altri, deve appiat- tirsi sul terreno e mettersi in condizioni di prevenire qualsias intensione aggressiva. 2 ‘Alloreh® il militare, di vedetta o in un appostamento ayan- zato 0 isolato, @ nell’impossibilita di tieonoseere elémenti agenti nelle sue ‘vietnanze, deve — specie se agiscono pattuglie — ri correre all’aso della parola Wordine e della contro-parola (figu- 1a 96). CAPO IT PASSAGGIO DI OSTACOLI PASSIVI (1) Generalita. 42. Lrostacolo passivo & un elemento’ naturale 0 artificiale ‘che il difensore pud struttare, organizzandolo 0 tenendolo sotto Vasione dei suoi elementi attivi, per fermare o ritardare l'attac- ante ¢, talvolta, convogliarlo in direzione favorevole alla difesa. “43. IL veloce superamento 0 attraversamento di ostacoli con armi ¢ materiali rappresenta per V'attaccante un problema di importanza vitale ehe pud essere risolto: — alleggerendo al massimo Vequipaggiamento ; — sviluppando nei singoli la necessaria agilita ; — agendo sotto 1a protesione del fuoco © di eortine nebbio. gene. ‘Tenere, comunque, sempre presente la convenienza di eritare, fineh® possibile, quegli ostacoli che si presumano battuti dal ‘fuoeo avversario, anche se cid obblighi a percorrere itinerari pid lunghi 0 malageroli. 44. Il combattente deve superare Vostacolo il pit. velocemente posibile e con il minimo sforzo fisico. Taddestramento tende, appunto, a mettere ogni uomo nelle condizioni di passare agevolmente tutti gli ostacoli che potrebbe incontrare, sia di giorno sia di notte, sul campo di battaglia. 45. Per Vefticiensa fisica dei singoli @ di preminente impor- tanza Vaddestramento ginnico, Taluni esercisi fondamentali, qua- Gi) La trattazione degli ostacolt attivi (mine) & compreda nellaade- stramento comune (vis. pubblteazione 9900/4 /1). ax li La corsa, il salto, Pequilibrio, la presa al volo, 'arrampicata, ece., rappresentano Dindispensabile preparazione per il passag- ‘gio degli ostacoli in campo tattico. Gli ostacoli pid comunt' sono: — muri — siepi, anche artificiall ; — fossati ; —‘stacetonate; — passaggi stretti; — searpate ripide; — grovigli 4i ilo spinato: — piecoli corsi d’acqua, 46. Alladdesiramento individuale deve far seguito quello di gruppo e di squadra. Oseorn — armoniizaxe Vazione delle armi di accompagnamento con quella degli uoinini ; — tenere gli uomin{ ben intervallati inizialmente, in modo da evitare ammassamenti nei pressi dell’ostacolo; — far affrontare Vostacolo nella parte « meno aocessibile », di solito, aieno battuta dal Fusco nemicos — riorganizzare immediatamente i) personale al di 1a dello osiacolo. ‘Tecnica del passaggio di alcuni ostacoli di giorno. 47. Modo per superare i muretti: § a) nel movimento di corsa, impugiiare il fucile’ nel suo punto di equilibrio, prendere lo slancio su un piede e sollevare il corpo di quel tanto che @ necessario allo scopo; superato lo ostacolo, toceare terra con il piede che non ha dato Jo slancio ‘proseguire la corsa, senza rallentare (fig. 97); PAROLA proRDINE +) 2 == d) portare il fuclle nella manfera descritta in a), prendere im corsa lo slancio per sollerarsi da terra, pogglare sull’osta. ‘eolo il piede della gamba sollevata e, facendo forza su df esso, effettuare il passaggio; toccare terra con il piede che ha dato lo slancio © proseguire Ia corsa senza rallontare (fg. 98); ©) impugnare il fueile nel suo punto di equilibrio e, por- tandolo trasyersalmente al corpo, poggiare la mano libera:sullo ostacolo, complendo quindi un yolteggio di flanco (fig. 99); @) portare il fucile a bilanc’arm e compiere un volteggio con Vappoggio di un piede, destro o sinistro, a seconda del lato in eu si trasporia Parma (fig. 100) ; ¢) portare il facile a dilanc’arm, arrampicarsi ¢ disten- dersi sulla sommita doll'osineolo, Discendere portando verso il basso la testa e il tronco del corpo ¢ poggiando eontemporanca- mente il, calelo del fucile a terra Bvitare di sporgere con fl busto eretto dalla sommitd del muro ¢ rimanere su di esso per il tempo indispensabile f) valersi delPaiuto di altro militare per eseguire i movi menti deseritti al‘ paragrafo precedente. Tl secondo uomo pud disporsi al disotto dellostacolo a fangere da gradino. 48. Le siopi si superano di slancio nella, stessa maniera, de- seritta, al precedente paragrafo a). Se rade, attraversarle di for- ta; se alte e fitte, rleereare un yareo; se consistent! alla som: mit& (come quelle di mortella), superarle di slaneio con volteggio eseguito poggiandovi su il petto e discendendo nella mnaniera de- seritta nella letiera ¢) del precedente paragrafo. 49. Per attarversare fosei di modesta ampiezza, impugnare il fucile nel suo punto di equilibrio e, portandolo trasversal- mente al corpo (oppure a bilane’arm), eompiere un salto in lungo —«H 50. Fossi larghi, incageati entro alte pareti, attraversarll ‘eon uno «lei seguenti procedimenti @) discendere la scarpata ¢ riceveiro un passaggio a guado (talvolta il guado pud essere creato gettando sul fondo, nel senso normale alla. corrente, grosse pietre o altro materiale); 2) passare su una trave 6 tronco d'albero, in pied! oppure # «quattro mani», tenendo-tl fuetle a tracoll’arm oppure impu- gnandolo nel sno panto di equilivrio © trascetsalmente al corpo ©) effettuare — a cavaleiani di una trave 0 tronco dalbe. ro — piceoli sollevamenti sulle mani e successivi piceoli sposta- menti in avanti del bacino, tenendo aierenti i gomiti ai fianehi e il fucile a tracoll’arm 4) effettuare il passaggio sospesi ad una fune, adoperando Bambe e braccia ¢ tenendo il fuelle a tracoll’anm ©) effettuare il passaggio su radimentali passerelle di due © tre corde fisse alle sponde opposte, tenendo il fueile @ tracol- Yarm A) impicgare, infine, mezzi vari, come battelli pnenmatici ai assalto, galleggianti e piccole zattere di eireostanza. 51, Le staccionate di legno si superano pasando rapidamente tra le travi. Se queste sono molto ravvicinate, effettuare un voltoggio eon o senza Pappoggio del piede 82. La staccionata bassa di paletti con filo di ferro spinato viene superata mediante yolteggio con appoggio del piede, puntel- landosi con la:mano che non regge il fucile sulla testa dei paletti (Gg. 107). wiouata alta viene superata collettivamente: i primi che Ja raggiungono, tengono allargati i li spinati Per dar modo agli altri di passare con relativa xapidita (fig. 108). Qualche volta, sari necessario syellere alcune grappette usando il taco degli scarponi o il calcio det facile, oppure tagliare i fil, con apposita pinza, B= Se aleani paletti sono ‘spesati o semidivelti, Vostacolo si supera di slancio con un salto in Iungo, che pud anche essere eflettuato appoggiando un piede su uno dei paletti 53. Il euperamento di muri ¢ pareti di una certa altessa si effettua a gruppo oa squadra. Un combattente isolato, con anmmamento ed equipaggiamento, ud scalare tale ostacolo solo se esistono sporgenze o buchi che gli consentano di aggrapparsi od appoggiarsi. 3 BL. Muri ¢ pareti, fino ad wna altezza massina di m 8,50, ossono essere superat @) da una coppia di omini, di oni uno fa°da sostegno (fig. 110): 10 seatatore, spinto in alto dal portatore, si aggrappa alla sommita delVostacolo; il portatore puntella lo scalatore, sorreggendogli un piede e tenendolo bene aderente al muro, per ‘eonsentingli di presentarsi, sul eiglio, disteso (fg. ). Lo sear Jatore, quindi, aiuta il portatore a superare Vostacolo, tiran olo per le braceia 0 facendolo aggrappare al fucile. La discesa si effettua come mostrato nella figura; la gamba ed il braccio poggiati sul muro danno la spinta necessaria Per il distacco del corpo dalla. parete; 2) da un gruppo di tre uomini, di eui due fanno da porta- tori, I due portatori formano una staffa con le mani ¢ spingono in su Jo scalatore (fg. 113), lo puntellano sostenendogli un piede ¢on le mani o con il calcio del fuelle tenuto per la canna. Tl secondo uomo 2, a sua volta, aiutato dal primo e dal terzo. Quando iI primo ¢ il secondo sono sul muro, aiutano il terz0, tirandolo su per Je braecia o facendolo aggrappare ai facili (fig. 114). : Ti passagaio delle “armi viene effettuato dall’ultimo uomo, prima di effettuare la scalata, porgendole agli altri due; succes: sivamente, i primo ® saltare gid dalla parte opposta le riceve dagli altri. ee 85. I muri di aitesea superiore ai m 3,50 si scalano usando piecoli tronehi d’albero o funi. Se si dispone di una pertied robusta ¢ di Iunghezea tale da sorpassare Vostaeslo, at almeno 50-em, questo viene superato mediante arrampicata, mentre due ‘omni tengono ferma la pertica. Se si dispone di una fue, agganeiarla alla sommita del muro. Per agevolare sia la salita sia la discesa, appoggiare i piedi contro la parete Passaggio di ostacoli di notte. 56. Di giorno, il combattente deve agire senza farsi vedere ; di notte, non deve, soprattutto, farsi udire, Di qui la nesessita di — riconoscare preventivamente Vostacolo da superare : —agire lentamente ; — elfettuare Vazione collettivamente. Old di maggior! ga- ranzie di riuscita ed erita anche i rumori che, di solito un indi- ‘duo isolato produce per le maggiori difficolta che incontra; —eritare di far risaltare la propria sigoma al disopra di ‘reste o in corrispondensa di varchi; *— agire sempre in assoluto silenzio. ‘Tecnica del passaggio di aleuni ostacoli di notte. 57. I reticolati sono normalmente muniti di sistemi acustici i allarmo (camparelli © trappole con fili ai inciampo). Di vi la necesita di avvieinarsi cautamente alVostacolo e di rende inefficienti i dispositiyi di allarme avvalendosi anche dell’opera i personale specializzato. ‘ Qualora sia possibile superare un reticolato pasando al d. sopra di esso: porre il gucile a tracoll’arm, prendere con una mano il primo filo spinato e portare al disopra di esso una gamba tastando il terreno con precausione prima di poggiare il piede dalvaltra parte. Procedere analogamente per Valtra gamba e lagoiare il filo tenuto fino & quel momento per prendere il suo cessivo (ig. 116), Se durante tale operasione venlsse impiegato tun razzo o artifiio illuminante, aecovaociarsi leitamente © re: stare immobiti Se il filo spinato del reticolato é allentato, cercare di abbas: sarlo spingendolo con un piede in maniera da tenerlo fermo. Molto spesso, il modo pit sicuro per attraversare un retico- lato @ quello di passare al disotto di esto pereh, in tal modo, ei si espone meno. Sard allora conveniente distendersi sulla schiena, porre il facile sul petto e spingere il corpo in avanti con i piedi ed i gomiti, tenendo sollevato con le mani il filo spinato (fg. 117). ‘alvolta, per progredire, @ necessario tagliare i fili del reti- colato; in tal caso, offottuare il iaglio soltanto sui fi pit bassi al fine di rendere pid difficile 1'individuazione del varco da parte dal nemico 11 filo deve essere reclso in prossimit) det paletto, evitando che la parte tagliata sfogga liberamente, poich® A suo rumore potrebbe attrarre Vattenzione dell’avversario. E’ conveniente, pertanto, fasciare il filo con un pezzetto ai stofta, afferrarlo con una mano e applicare la pinza tagliafili in un punto compreso tra il paletto e la mano; tagliare attraverso la stoffa Yagendo forza progremivamente; spostare, quindi, con eautela, il troncone del filo tagliato. Se si opera in coppia, @ opportuno che un vomo tenga il - filo con ambedue le mani mentre Valtro lo tagiia attraverso la stot, 58. Por if superamento di fosei 0 trinece: a) se si tratta di ostacolo ainpio: scivolare sul fondo e, dopo aver osservato il terreno antistante, uscirne sollevandosi sulle braceia; B) fe si tratta i osticolo superabile con un. salto: avviel- nasi striseiando sino al suo margine, osservarne fondo ed am- pleaza; fare, quindi, un salto in Inngo e rimancre dallaltra parte, per qualche tempo, nella posizione di « a terra», per assi ‘curarsi che il nemico non sia stato messo in allarme 0 159. Le siepi rappresentano uno degli ostacoli pitt dificili da superare senza provocare rumore. Pereid: — wleereare sampre un wareo; — se possibile, aggirarle, oppure tentarne lo scavaleamento nel punto pid basso; — Vuso di un affilato coltello pud essere utile per tagliarne aleuni rami per facilitare il passaggio. K’ da evitare Vaso ai seure o attreati similari, per i rumori 60. Per Vattraversamento di un piccolo corso d’acqua, ricer- care un punto dove l'aequa fa pitl rumore in modo che il fruscio e lo sealpiceio di coloro che si accingono a superarlo vengano confusi con il rumore della ¢orrente. 61, Nella scelta ai un itinerario, evitare zone con pitrisco; con ghiaccia aottile 0 molto fongose: se necessavia attrarersarie, @ opportuno porsi earponi per disisibuire il peso del corpo su una maggiore superficie e per evitare la perdita delVequilibrio con eonseguenti romor. 62. IL superamento di muri ¢ pareti di una certa attessa & eseguito come di giorno, in gruppo (tre uomini, di cui due fanno da. portatori). Elementi essenziali — stabilire accordi preventivi per evitare mormorii; — evitare di esporsi al disopra del ciglio; — laseiarsi scivolare al di 1a dell’ostacolo, senza saltare, OaPo IT OSSERVAZIONE Generalits, 88. L’osservazione ha lo scopo di individuare e: determinare Presenza, dislocazione, movimenti, attivitd e abitudini del nemico, nonché ogni mutamento apportato dallo stesso al terreno. 64. Di notte o con nebbia, Vosservazione @ integrata 0 sosti- tuita dallascotto, 65. Lrosservazione consente di: —evltare la, sorpresa ; — agire col fu0c0 eon iimmediatezsa ; — sfruttare il terreno nel modo migliore ai fini del movi- mento. G6. Perehé il combattente poss assolvere compiti di osser- Yazione, @ neoessario che sappia: — scogliere una posizione per osservare ; — usare il binocolo; — osservare con metodo ; — stimare le distanze; — valutare il terven¢ — indicare obiettivi; — trarre profiito dagli indisi per desumere Ia presenza del nemico ; -8e ‘eonoscere caratteristiche (sagoma) det mezai corazzati degli aerel avversari ed ‘il tipo delVequipaggiamento del. n ico (1). Apprezzamento e nomenclitura del terreno, 67. 11 comiattente deve possedere in modo splccato Patttu dino ad appreseare it valore delle accidentalith del terreno, sia per sfruttarle come punto di osservazione o di riferimento o come riparo per ayanzare al eoperto, sia per potere, all’occor- Tonaa, givdicare e rlferie circa To loelita oocupate del nemleo 68. IL militare deve anche conoscere Vesatta nomenclatura delle varie forme ‘det terreno ¢ dei suoi particolari, naturali ¢ artifciali, per poterli designare con esattezea. A titolo orlentativo, s'indieano: — terreni: piantita, colina, montagna, costone, dorsale, im. pluvio, calanco, bastura; terreno coperto, scoperto, incolto, eol- tivato; prato, eampo, bosco, boschina, sottoboseo, radura, chiazza, pendenza,, contropendenza ; —acqua: lago, laguna, palude, flume, torrente, rascello, canale, fosso, stagno, corrente, angine, sponda, riva, sorgente, Fontana, pouz0; signifieato delle espressioni «a monte» 0 «a valle », destra 0 sinistra idrografica; i — strade: se @ fondo naturale 0 artificiale, larghemza, pen- donza, fiancheggiamento (cio? se costeggiata da fossi, muri, siepi, filari @albero, pali telegrafiel, paracarri, pietre chilometziche 0 riliari), in rialzo, incassate, a mezza costa, a livello; ponti e loro diversa specie, guadi, gallerie, viadotti, cavaleavia, coe. ; (Q) Fin dal tempo i pace & necessario che tall elementi — riferiti a probabili avversari — slano not! at militar = —Woghi aditati: cittd, paese, borgata, villaggio, cascina, caseggiato, stazione ferroviaria, casello, easn cantoniera, Ta-figura 121 mostra forme ¢ partigolari di_una zona di terreno, riportandone la nomenclatura, Scelta di un posto di osservazione di giorno, 69. Posti di osservazione situati su punti dominanti eonson. tono ampia osservazione, Occorre, tuttavia, tener presente Popportunit, di non im- piantare osservatori che si staglino sullo sfondo del cielo ¢ la necessila di ben maschorarli. I requisiti di un posto di osservazione sono: — campo di vista ampio e profondo; — accesso facile © coperto, in modo da raggiungerlo rapida- mente in condizioni di sicureuaa ; — copertura atia visia e, possibilmente, al tire. A seconda del compito, si dard maggiore o minore impoxtanaa a eiascuno di dotti_requisiti. Osservando in movimento, fermarsi di tanto in tanto su punti adatti, per serutare il terreno cineostante. Ad esempio, un argine, un’altura, una casa, un campanile, un albero sono ottini Posti di oservazione lungo un itinerario. In ogni caso: — esaminare attentamente il terreno prima ‘di muovere, per non farsi sorprendere ; — compiere sbalzi brevi, da posto a posto di osservazione, ay- vieinandosi al nemico, Se individuati & sottoposti al tiro ayyersario: — ripararsi immediatamente dietro lostacolo ; — ripetere, se necessario, Vosservazione ad intervalli irrego- lari e mai dal medesimo punto, aie Scelta di un posto di osservazione di notte, 0, Divnotte, le imaging sono iD ssfondo del cielo. E’, pertanto, opportune: fe stagliate sullo — scegliere posti di osservazione meno elevati rispetto al tratto da osservare (fig. 123) e, se necessario, sdraiarsi a terra; —fare in modo di avere alle spalle uno stondo sour Nolte notti di iuna & bene osservare da posti sopractevati, in quanto gli obiettivi appaiono meglio illuminati e proiettano sul terreno leggere ombre. Com la tuna di fronto si vede meglio che non avendola alle spalte. Di notte, tacfle seambiare eespngli, pali o alberi con ao: mini; percld, sempre che possibile, il terreno antistante deve essere studiato, preventiramente, di giorno. TL. 1 posti di osservazione notturni possono essere provvisti i speciali apparati a raggi infrarossi. 72. Stima delle distance a vista. (Vale quanto detto nel Capo IV). 7B. Stima delle distance con Pudito. (Vale quanto detto, nel Capo IV). Osservazione del terreno di giorno. 74. Vrosservazione di un ampto settore del terreno consent una visione superficiale, in evi i particolari non sono avvertibil Occorne, quindi, oseervare con metodo analitico. = TB. Tale metodo si concreta: — nello stabilire un « settore di osservazione », delimitato a lati paralleli alla direzione di osservazione, miaterializzati da ‘punti earatteristiei (fg. 125); — nel auddividere if settore in ana serie di « strisce » in pro- fondita (1), perpendicolari alla direzione di osservazione, eiascuna -profonda da 50 a 100 metri (fig. 125); — nelVoseervare all"interno di clascuna striscta: intslare dal margine inferiore sinisiro per arrivare a quello destro in modo a pereorrere con Hoechio tutta la striseia eon una serie di movi- menti vistvi di ondata e ritorno, 76. Per effettuare un’aceurata osservazione, & necessario: — osservare con cura gli alberi che sono attoro’in quanto potrebbero nascondere tiratori isolati; — sorutare ciascun albero; separatamente, ponendo partico- lare attenaione ai rami pid grossi perch? sono quelli che rieseono 4 sopportare il peso di un womo (hisogna essere sospettosi di ogni protuberanza di aspetto strano e di ogni oggetto avente contorni geometric} e che pud apparire come non facente parte déll'albero) ; — se appare qualche cosa di:sospetto in qualche punto, fer- ‘mare Vattenzione su di esso e osservare acctiratamente, tenendo presente che: + Poeehio si stanca taciimonte nelPosservazione’ protunga- ta dello stesso punto; (1) Aleune volte le strisce possono essere raggruppate in due o tre faice, che trovano riseontro ne'andamento © nella conformazione del terreno: : — fascia antistante (quella pit vicina all'osservatore @ ben visible ad ‘osshto nudo); — fascia tntermodta (quella immediatamiente dopo v che, vista ad oc ehfo nudo, risulta leggermente confusa); fascia retrostante (quella i sfondo, nella quale, guardando, sd oc- ‘hla nudo, st notano appena particolari pid. evident). /LWAITI DEI SETTOR! DEBBONO SOVRAPPORS! 6 + aleune yolte conyiene guardare lateralmente al punto in epi si ha il sospetto che il nemico si stia ypostando; in tal ‘modo, Yorchio riesce a percepire anche quel movimenti non ril Yabili se si fissasse direttamente il panto stesso. ‘TT. Osservando in movinento, & opportuno sostare, ‘per breve tempo, sa punti adatti (la fig. 126 mostra un esempio di cid eho sie yede» e di eid che bisogna « osservare »), Osservazione e ascolto di notte. 78. Di notte Posservaxione pud essere effottnata con la vista, ¢ con gli apparati a xaggi infrarossi e viene integrata o sostitnita, con Pascolto. Uso DBLtA VISTA. 79. Il militare deve essere convinto che, con V’addestramento, Vosservazione @ possibile anche di notte (1). { fattori che influenzano negetivamente la visione notturna sono: —e cattive condisioni ai visibilita (assenza dt luna © di stelle; cielo muvoloso) ; — Valimentazione mancante 0 povora i aleunt alimenti spe- eifici contenenti vitamine « A », stimolanti del potere visivo (lat te, wova, pesce, carote, burro, eee.) — Io strapazzo, il fumo eecessivo, abuso di bevande intos. sicanti. (i) Prove spetimentalt hanno éimostrato che, alla luce delle sole stels, ® persone su 100 riescono a distinguere, con diversa precisione, degli oggetit, La pratica e Padattamento alloscorita migilorano le capacltt di vedere di notte, Un buon adatiamento al’oscurith si oftiene restando al tpnlo almeno 80 minuti, Cid dovuto al fatto che Moechto si senstbilizza ‘a1 bulo a mano a mano che nella retina s{ forma una sostanza chimica eta « porpora retinica >. 80. Un buon metodo per vedere meglio di notte & quello della «visione fuori centro». Se si guarda poco al disopra, al disotto © al Jato di un oggetto, questo si vede pit chiaramente che non per visione diretta, Voggetto, che si vuole osservare eon miaggior cura, deve essere Guardato con brevi e intermittenti’ oechiate, poieh se si fissa per Iungo tampo, esso diviene confuso (1). $1. Un altro metodo per aumentare la capacita visira 8 quello di mettere le mani ad imbuto intorno agli occhi (ig. 128). Cost facendo si diminuisce il campo visivo che, per la maggiore sensi: bilitd della retina alla sua periferia risulterd pid ehiato. Lo sehermo delle mani fornisce, inoltre, una utile protezione dalla luce. 82. Poich® Vosservazione di notte, 0 con nebbia, riehiede sforzi visivi, @ opportuno: + limitare il settore di osservazione; — lavorare in coppia, alternandosi. Quando la vista diviene confusa, bisogna chiudere lentamente ‘sli occhi, Talvolta, conviene anche battere le palpebre per alcuni secondi, onde liberare gli occhi dalle lacrime, altra eausa di vista confusa, 88. L'uso di apparati a raggi infrarossi consente Ia visione del terreno in condizioni analoghe a quelle create dalla luce di un faro di autamobile, Uso vauy’uprry, 84. I ramoridi notte svelano spesso la presenza delPavver. sario ¢ forniscono utili informazioni. @) St produce una eccessiva quantita di porpora retinica, ‘TL combattente, quindi, deve imparare a stimare la distanza @ Ja direzione dei suoni che il nemico pud provocare ed a ricono- seorli; inoltre, poiché pud ossere necossario ascoltare in assoluto silenzio e per lungo tempo, bisogna che sviluppi in s® stesso una grande dote: LA PAZIENZA. 85. Quando si @ in movimento, per ascoltare meglio bisogna formarsi e togliersi Velmetto. 86. Tl terreno vibra se percosso e trasmette queste vibrazioni a notevoli distanze. Pertanto, di notte, Pascolto fatto aecostando Yorecehio al suolo pud risultare molto utile, Orviamente, cid & possibile in terreni che non siano mossi, fangosi, con ciottoli, sabbiosi. In genere, si prestano bene 1 margini delle strade in punti ascintti e duri, Occorre, tuttavia, molta pratica per stimare le distanze e la natura, dei rnmori. Applicando Voreeohio sopra una rotais di ferrovia, si pud avvertire il passaggio di uomint o mezai attra- verso la linea e lungo di essa, anche a considerevole distanza, ‘87. Le possibilita di ascolto sono influenzate : a) dalte condisioni atmosferiche : + con aria umida, 1 suoni si propagano facilmente + con aria aseiutta, i suoni si propagano meno facil: mente; : + con vento che sofia verso o data posisione in eui si trova il nemico, si hanno, rispettivamente, condizioni sfavorevoli © favorevoli; + con vento di Lato rispetto alla diresione di ascolto, hanno condizioni poco tavorevoli b) dalle caratteristiche del terreno: + in terreno aperto, i suoni si propagano facilmente ; + in terreno compartimentato, vi sono spesso delle zone sorde ed echt; ae + le valli sono fayorevoli alla propagagione di suoni ai eohi; fd +i bosch assorbono 4 suoni, ‘88. Di notte, avvalendosi dei rumori, si tende a stimare: — im pid, it numero delle sorgenti dei suoni (armi, uomini, smezai) = in meno, ta distanza, cui queste sorgenti si trovano.

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