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OPERE IN SOTTERRANEO Lo scavo delle gallerie mediante cunicolo pilota Dopo averanalizzaio le funzioni svolie sino ad oggi dat cunicolo pilota come “mezzo di costruzione” per le gallerie, viene proposta agli addetti ai lavori una metodologia originale, indicata come il “Metodo RS” del foro pilota, che utilizza it cunicolo stesso come “mezzo di progettazione” per la galleria definitiva. Si sono prese in esame tutte le implicazioni tecnico-operative, progranuatiche, contrattuali, eco- nomiche che pud comportare 'adozione di questa nuova imposta- zione nel campo delle realizzazioni in sotterraneo, confrontando que- sta proposta con i primi risultati derivanti dall'applicazione det cu- nicolo pilota come “mezzo di progettazione” in alcune gallerie fer- roviarie attualmente in costruzione. 1 - PREMESSA sempre pit ampia, possono essere ef cacemente utilizati, per la galleria da Hl cunicolopilota, inteso come galleria realizare, anche come “mezzo di pro- serione ridotta lanciatain avanzamento gettazione a garanzia dela fattiblita di una sezione Cid che ci i propone in questo lavoro nde, & un’applicazione dopo aver esaminato la funzione del so da sempre nel campo nicolo pilota come “mezzo di costruzio- delle realizzazioni nel sottosuoto ne nel corso dei tempi, i dimostrare, Ouindi se si parla di cunicolo o foro pi- sulla base di alcune recentiapplicazioni, Tota come “'mezzo di costruzione” per come il cunicolo possa essere conse” tuna gencrica galleria non sicita niente di rato come ‘'mezz0 di progettazione” © originale, ‘come cid possa rappresentare una vera La novita invece, in tema di eunicoli e propria svolta storica nel campo delle pilota, consiste nel fatto che esi, realizzazioni in sotterraneo per gli in: vendo oggi la possibilita di realizzarlidubbi vantagy consistemimeccanizzati molto rapidied — tualied economiciche potracomportare afidabiliin una gamma diterreni ormai la sua sistematica adozione. LE STRADE - anno XCV, n. 1292 marzofapile 1993 2 - IL CUNICOLO PILOTA, COME MEZZO DI COSTRUZIONE Ci sembra importante, prima di entrare nel merito delimpiego del cunicolo pi- Tota come “mezzo di costruzione” per Ia galleria, sottolineare aleuni aspett 8 L'uilizzazione del cunicolo pilota & fata in passato e pud essere tutt Oggi, 0 mitata ad alcune tratte rispetto al'n tero sviluppo della galleria, per la riso luzione di situaziont di emergenza nor ‘malmente impreviste ed imprevedibil ‘oppure estes sistematicamente a tutta Ja galleria da realizzare, per l'espleta ‘mento di servizi ricorrentiIungo il trac ciato in sotterranco; b= lasuacollocazione geomerica sa in senso longitudinale sia in senso trasver sale, rispetto alla sezione di scavo def nitiva, pud essere riconducibile alle si tuazioni sotto descrtte: 1 ~ per Ia collocazione in senso longi tudinale (Fig. 1) L I: cunicolo pilota lanciato sistema: ticamente in avanzamento per tratte limitate, dal fronte di scavo a piena sezione ~ 2: cunicoto pilota lanciato in avan- zamento dal fronte di scavo a piena sezione ed utilizzato solo localmente per il superamento di accidemt tet- tonici o idrogeolo, ~ L3:cunicoto pitota “passante”, rea- lizzato preventivamente allo scavo di OPERE IN SOTTERRANEO. TIPOLOGIA TIPOLOGIA TIPOLOGIA Piena sezione, lungo tutto lo sviluppo della galleria da realizzare; 2 - perlacollocazione in senso trasver- sale (Fig. 2) ~ TI: eunicolo pitota ricavato allin- terno della sevione della galleria da realizzare; da notare che la sua cal locazione altimetrica rispetto al piano dei centri viene di volta in volta dettata dalla specifica utilizzazione. Ad esempio se il cunicolo viene re: lizzato con funzione esclusivamente er ee c rerzaan ceusttratihe rostonea ‘hin de fencers re ‘STEREOGRAFICHE Beeler || ccsnin ure Bock THEORY & ccaquor ~ KeniseL % saizans | | wasrien ~renen rsoewner nee cxurrenstove pemestits || evewcnm Fini (een) Fig. 10 - Metodo “RS*: Progettazione mediante foro pilota. Da un punto di vista programmatico e- secuzione del foro pilota gioca un ruolo essenziale La richiesta di tempi minimi per Tim- pianto dicantiere ela possibilita dipoter contare su produzione medie-clevate anche nel caso di superamento di acc dentitettonici, fanno si che per galerie di lunghezza dell ordine di 5000-7000 m la completa realizzazione del foro pilota Fig. 11 + Esempio di “seheda tipo 1". poss rientrare negli usual tempi d'im- Pianto cantiere per Pavanzamento a piena sezione. Dialtra parte a presenza del foro pilota prima delinizio de lavori di allargo a Piena sezione, permette di poter quan- fificare, in tetmini di estensione © di tempi alt interventi che garantirannola sicurezza operativa della fase W'allargo, consentendo anche un programma ese- cutivo degli allarghi stessiaderente alle reali condizioni del’. In termini contrartuai, la presenza del foro pilota, poendo tattare il momento delprogetto esccutivoalla stessastregua ali una qualsiasi alta opera di ingegne- ria, consente di climinare, una volta per tutte ed in maniera radicale, il eonten- oso che in genere si instauta fra Ente Appaltante € Impresa. Liattuale orientamento delle Commit- tenze quello discorpor rare esecuzione del foro pilota dallappalto delle opere Ai allargo, evtando in tal modo tutte le alee di rischio connesse ad un'offerta basata su di una conoscenza dellA.R. incompleta ¢ approssimativa. In termini economici, si potranno resi- sirare da un lato vantaggi “diretti” de- rivanti dal risparmi ~ sulla campagna geognostica di super- ficie(sondaggi vertical in assegalle- Tia, geosismica, geoelettrica, ecc.); ~ per il minore consumo di esplosivo; = per le minoti spese di ventilazione ‘durante la costruzione; = per Vottimizzazione degli interventi 4i preconsolidamento, operatidiret- tamente sulla zona interessata da particolari accidenti geologico- sgeotcenici: dalfaltro vantaggi “indirett” dovuti al fatto di poter programmare in maniera aderente alla reali tute le operazioni e tutte le fas di scavo della piena sezione con sicurezza quasi completa di ici trare, in termini di tempi teeniei ¢ di spesa,entro i limiti prevsti, 3.- CUNICOLO PILOTA. COME MEZZO PER LA PROGETTAZIONE ‘Tra le diverse funzioni, in precedenza sere A * ves arte tm) analizzate,alle quali pub assolvere il eu- nicolo pilota “passante” nella realizza- zone di una galleria, la funzione ci gran Junga pid importante e rivoluzionaria & ai ofire, allora, la possiblita di pro- gettare la galleria nel suo assetto defi- nitivo come tina qualsiasi altra opera di ingegneria cio’ in aderenzaallarealt; «io significa che la galleria diventa un'o- peraprogrammabile con tutto cid che ne ‘deriva in termini contrattuali, di tempo edi cost cunicolo pilota “passante”, utilizzato fino ad oggi solo come “mezzo per la costruzione” di galerie, ora in poi potra e verra impiegato anche come LE-STRADE - anno XCV, n. 1292 marzolaprile 1999 OPERE IN SOTTERRANEO Fig. 12 - Esempio di quadro riassuntivo ottenibile dall'archivio dati-fresa “mezzo per la progettazione” produ: Foto 13 - Foro Pilota Galleria Malborghetto (1986) - Segmentazione di stati, cendo cosi, per le conseguenze che por- particolare det rigett terdinel campo delle grandi realizzazioni in sotterraneo, una wolta che, senza mezzi termini, & possibile definire sto- rica. Si pud allora parlare di nuova me- todologia o di progettazione di una gal leria con “metodo del foro pilota”. Le basi del metodo sono state gettate da alcuni autori in oecasione del Congresso sulle Grandi Opere Sotterranee 1986 e sono riprese in questa sede al fine di offrime, ala luce anche di recent espe rienze, un inquadramento pit organic 11*Metodo RS” del foro pilota (Bece Calistr-Lunardi-Orsi, 1986) rappre~ senta, nel suo insieme di procedure, il primo tentativo di inquadramento del problema e si propone come una vera alternativa ai tadizionali metodi dagine finalizzati alla progettazione delle galleie. Mediante la raccoltae a successiva ela- borazione dei dati vieavabili dall’aper- LE STRADE - anno XOV, n. 1282 marzovaprile 1993 OPERE IN SOTTERRANEO Foto 14 iota Galleria FS Zuc del Bor (1986) - Zona con applicaz natiea spriv-beton. tura diun foro pilota (unsondas zontale a misura d’uomo) reali tuna maechina fresatrice per lo scavo in: tegrale e continuo, sitiesce ad avere una completa ed organica caratterizzazione dal punto di vista litostratigratieo, struttura Liesecuzione di un cunicolo con una fresa di piccolo diametro (3 = 4m) & attualmente quanto di pid avanzato si Foto 1 ai agli ‘oro Pilota Galleria FS Malborghetto (1986) - Bullon possa richiedere ai metodi di ind: preventiva, in quanto lo stato di altera zone e la condizione di fratturazione che si possono rilevare all'interno del cunicolo subito dopo il passaggio della macchina, coincidono ragionevolmente con le caratteristiche dell'ammasso allo stato naturale Infatti, malgrado che la spinta globale esercitata su fronte dalla testa di abbat timento possa essere molto clevata, il valore unitario della spinta non supera qualche kg/em?, per cui gli effetti didi sturbo sulla roccia sono minimi. Il rilievo geo! ostrutturale di dettaglio eseguibile allinterno del foro pilota, Pacquisizione sistematica dei pa- amettinerent il comportamento della fresa durante lo scavo, la verifica delle claborazioni sui dati fresa e la determi: nazione di altrecaratteristich caniche mediante prove e misurazioniin sito, permettono di effettuare una pro- ttazione aderente alle reali condizioni ntrate dal tracciato della galleria da portante sottolineare fin dalPinizio che i presupposti per la corretta appli cazione del "Metodo RS” per la pro- gettazione di una galleria sono: OPERE IN SOTTERRANEO Foto 16 - Foro Pilota Galleria Fs Malborghetto (1986) - Forti deformazioni delta blindatura per spinte elevate. Pimpiego di una fresa ad abbatti- ‘mento integrale ¢ continuo opportu- namente strumentata; — terreni le cui caratteristiche geomec- ceaniche possono garantie, in termi di spazio e di tempo, un minimo di stabilita del foro fresatoe velocit di avanzamento della macchina da me- die ad elevate: — lapresenza de! foro pilotalungo tutto lo sviluppo della galleria (cunicolo *passante”). Lrapertura del foro pilota, datiimezzie le modalita di esecuzione, «a la possi- bilita di avere a disposizione una serie di metodologie di caratterizzazione che, considerate nel foro insieme, danno tun {quadro globale esauriente i uttiglcle- ‘menti necessari ad una progettazione esecutiva Nellimpostazione di tae tipo di proget- tazione i possibili elementi d'analisi sono tre (Fig. 9): 1 = il volume di scavo del foro pilota;, 2 - lasuperfcie edil profilodiscavodel foro: 3 - Fammasso roecioso al contono. Sulla base dei dati forniti dallanalisi ci ‘questi clementi ¢ dalfosservazione retta sul comportamento dellA.R., sia all atto dello seavo, che peri periodi di tempo successivi durante i quali avviene Tevoluzione delle pareti perimetrali del foro per alterazione dovuta al contatto cont'atmosfera ed allinsorgere delle so- vratensioni indotte dall'apertura del cavo, potranno poi essere individuati i sistemi di caleolo pid) adeguati per la verifica della stabilitt della galleria in {ase di allargoe peril dimensionamento, degli interventi di stabilizzazione e di contenimento delle pareti di scavo a breve e lungo termine (Fig. 10), 3.1 - I volume di scavo 1 cunicolo pilota realizzato con una fresa ad attaceo integrale @, a grande scala, Pequivalente di un sondaggio ‘orizzontale eseguito a distruzione di nu cleo, Dal momento che 'esame del materiale dirisulta della fresatura pud fornire solo scarse indicazioni, 'attenzione del pro- gettisia deve rivolgersi ad un aspettor ben pit significativo: al lavoro compiuto dalla macchina sia per distruggere il nu- cleo di terreno competente sia per avan- zare nel “mezzo” ammasso roccioso. nota come la ccaratterizzizione geomeccanica della LE STRADE - anno XCV, n. 1292 marzolapile 1993 roccia sottoposta allazione di abbatt ‘mento dalla macchina fresatrice ad tacco integrale e continuo sia possibile ‘ramite V'analisi dei parametri di avan- zamento ¢ di funzionamento della mac- china stessa Gii studi fino ad ora compiutisullinte- razione roccia-fresa si sono rivolti per lo pid alla qualificazione geomeccanica dell’A.R. mediante prove dilaboratorio ‘edn sito, conil preciso scopo i definite la fresabilta dun terreno in riferimento ad un tipo o ad un altro di macchina. Inizialmente i rcercatori hanno tentato la strada delVanalisi comparativa con la perforazione rotary, cercand di trasfe- Fire al eampo dello scavo eon fresa tutta Vesperienza ed i risultati ottenuti nel campo delle perforazioni, Nello svi luppo storico delle macchine ad abbat- timento integrale ¢ continuo il primo tentativo di correlare le prestazioni dei tunneler con qualche earatteristica della roecia, ha preso in esame essenzial- mente prove di laboratorio quali la re- sistenza a rottura sotto compressione semplice¢ il eontenuto in quarzo come indice di “abrasivita” (Innaurato, Pe- lizza, 1968). 1 pafametri dedotti esclusivamente da prove di laboratorio non si sono rivelati OPERE IN SOTTERRANEO re 0 CEST ET aT ie 4 Sz Wao bin Sogn hd wi 14 Esempio di “scheda tipo 2”. Fig. 1a - Legenda archivio dati geologici. {in grado da soli di descrivere 'ammasso roccioso in modo sulficiemte a caratte- rizzare il funzionamento della mac- china. 11 problema metodologico & andato ‘emergendo con lo svilupparsi delle ri- cerche: & evidente infatti che anche le condizioni geostrutturali dell'ammasso roccioso rilevabili in sito dovessero avere la loro importanza. E stata quindi tentata fa strada dell analisia posterior, cio& dal confronto fra i dati geologici ¢ ‘eotecnicirilevati durante Pesecuzione del avoro edi dati di funzionamento ed avanzamento della fresa, cercando uindi una relazione tra uno o pitt pa- rametri caratterstci della roccia ¢ la perforabilita con fresa della roccia stessa (nnaurato, Mancini, Sanpaolo, 1980). ‘A tutt’oggi la ricerca non ha esplicitato nessun Iegame funzionale ma, se non altro, ha permesso di individuare i pa- rametti che maggiormente influenzano le prestazioni di-una fresa in-un dato contesto geologico-tecnico, Lo stato delarte in questo campo pub essere considerata Ia, memoria di *N. Innau- ratoced altri” presentata al Congresso di Firenze del giugno 1986, Secondo gli autor la definizione di un eventuale coefficient di escavabilita ‘mediante fresa, dovra dipendere: da un pparametro della roceia misurato in la- oratorio; da un fattore di qualita della roccia in posto che comprenda la globa- lita delle discontinuita, Ia loro orienta- zione, le caratteristiche delle superic; dda un fattore di penalizzazione per 'at- traversamento di zone di minor resi- stenza, da un fattore di abrasvita della roccia, Disponendo di un tale coctfi- ciente, si avra la possibilita di stimare il tempo totale necessario allo scavo con fresa e di fare conseguemtemente una previsione sul comportamento della fresa stessa (Innaurato ed altri, 1986) Nallottica del “Metodo RS” del foro pilota, invece, ci si preoccupa meno di studiare a fondo il problema della “fre- 4 ASSEITO ‘TEPO DISCONTINUITA* LocaLrzzazzoNe DISTACCHT é 7 UL ve artrmat oter a INTERVENTI LE STRADE - anne XCV, m, 1282 mareotaprile 1993 OPERE IN SOTTERRANEO Progressiva to) Y Fig. 17 sabiita’, e sid per cera, vista last cita e fadattabilita raggiunta dalle mac chine ai vai tpi di terreno, la fatibilit dello seayo meceanizato éd un suo si- curo rendimento, ‘Da qui deriva una diversa impostazione del problema dellinterazione rocci fresa: fino ad ora siricercava un indice «i abbattibiita della roceia, partendo dalla conoscenza delle caratteristiche meccaniche di quest ultima, oggi l'ob- biettivo pud essere quello di sfruttare le prestazioni stesse della machina, ut tamente ad altre informazioni, allo scopo di caratterizeare 'ammasso roc- cioso per la progettazione esecutiva della futura galleria: Vimpostazione del problema nel “Metodo RS” viene cost praticamente ribaltata Partendo dal dato di fatio che, grazie al progresso tecnologico, le frese hanno Subito una profonda evoluzione, po- tendo oggi affrontare sia le rocc® pit dure sia, con le dovute cautele, anche formazioni che non sempre garanti- 18 - Ana- lisi clinogeafica delle disconti- nuit. scono stabil del cavo, sidipotizzato di poter utiizzare la fresa stessa come “elemento sensible” atto a differen- ziare le zone a diversa resistenza geo ‘meceanica, pur nei limit e con le pre- cisioni proprie della grande scala del- Pammasso. Attraverso V'analisi € Pelaborazione delle registrazioni continue dei parame- tri di funzionamento e di avanzamento della fresa & possibile avere una docu mentazione precisa e oggettiva di cid che la maechina incontra durante le sue fasi di scavo; variazioni di comporta- ‘mento della machina denunciano mu- tamentinellasituazione geostrutturale ‘geomeccanica (a meno di vatiazioni do- ‘vutea problemi tecnieipropri dela mac- china stessa che sono facilmente rileva- bili e identiicabili). In Fig. LI si vede un'esempio di output grafico dell archivio dati fresa (“scheda tipo 1”), incuisono riportati tutti valori pontuali det parametri propri de! fun- ionamento della macchina (memoriz- STRADE - anno XOV, n. 1292 marzoteprie 1998 | lho | rae zatidirettamente in cantiere con un si- stema di aequisizione automatico) oltte ad alcune elaborazioni. In Fig. 12 invece @riportato un quadro da cui si pud notare come Parchivio au- tomatizzato permette anche di avere una visione completa sul eomporta- mento della fresa per trate pit Junghe o su tutta la lunghe 8 Jeri; oltre alle velocita f'avanzamenio istantanea, all'assorbimento ¢ alla spints alla festa & riportato anche Fan- ddamento dell enersia specifica, parame. ‘rola cui uilita ver chiarita di sesuito Lipotesi d'uso della fresa nel "Metodo RS" équindi quello di riuscire a stimare in modo continuo la resistenza deil'am- masso in funzione dei parametrid’avan- zamento di funzionamento della fresa stessa. Da un’attenta analisi degli studi effettuai fino ad oggi, ed in considera- zione della nostra esperienza, si rite rnuto possibile per la. determinazione dolla tesistenza d’ammasso percorrene due strade distinte: progressive In] OPERE IN SOTTERRANEO roccia” (Teale, 1965); tentativi di cor relare la resistenza a compressione mo- noassiale da prove di laboratorio e va lori di energia specifien sono stati eom- piuti fin da 1972 da Gaye anche se con alta diverse Con il sistema d°acquisizione automa- tica studiato della Rocksoil di Milano in collaborazione con la SIS Geotecnica e con un software debitamente preparato ® possibile ottenere per ognuno dei due ‘metodi una funzione continua per tutta la lunghezza dello scavo, Da notare che la maggior differenza fra Tedue trade ¢rappresentata da un mag- gior campo di variazioni dei valori di resistenza stimati usando la teoria dei penetratoririspetto all'energia specifica di scavo, I criterio che attualmente si sta verif cando@ quello secondo il quale 'energia specifica di scavo, caleolata come po: tenza impiegata dai motori della testa fresante per abbattere un metro cubo di roccia, & legata funzionalmente, con Foto 17- te Gardena (1985) - Messa in 'approssimazione della grande scala, opera de alla resistenza intrinseca dell'ammasso (ood). 1 - seguite la teoria dei penetratorili- possibile determinare le caratteristiche Tale crterio sembra che ben rappresenti neari (Mancini, 1975), applicata al mee- di resistenza della roccia stessa; Ie condizioni reali canismo di penetrazione dei dischi nella 2 - adottare come riferimento'energia In seguito si riporteranno alcune delle roccia attraverso la quale note le carat- specifica: “la quantita di energia neces- _ claborazioni eseguite per le gallerie che teristiche di spinta e di avanzamento € sara a rompere una unita di volume di attualmente sono oggetto di studio Dall’esperienza conseguita si & eviden: Messa in ziato che questo criterio non & per ve- rificato in terreni caratterizzati da forte alterazione o fratturazione quali paleo: frane, paleoalvei o zone di faglia nelle quali la testa fresante impiega la quasi totalita della sua potenza non tanto nel Trazione di scavo ma in operazioni quali il brandaggio del fronte, la raccolia © allontanamento del materiale dirisulta nel superamento di situazioni molto particolari. Foto 18 - Foro Pilota Galleria FS Prato Tires, Ponte Gardena (1 ‘opera degli estensimetri «recuperah 3.2 - Superficie e profilo di seayo del foro pilota La superficie perimetrale del foro pi- Jota, peril ridotto disturbo prodotto dal- azione della fresa, pud considerarsi un libro aperto a scala naturale, su cui si le vicende stratigrafi- he, strutturali, tettoniche geologiche dell'ammasso roc- cioso (Foto 12, 13) 1 metodo del foro pilota prevede una raccolta ed una archiviazione automa- tica di tuti i dati connessi con: ice di fratturazione: LestR anno XGV, n. 1282 marzolapnie 1998 OPERE IN SOTTERRANEO dei piani di discontinuita elle fatture: tiche del materiale di tiem pimento; ~ scabrezza e resistenza delle superfci venute dacqua ~ caratteristiche fisico-meecaniche la matrice rocciosa: jone si & messo a punto tuna scheda di rlievo dati nella quale & possibile sintetizzare ogni elemento di spicco e che rende praticamente imme: diato il trasferimento dei dati stessi sul Felaboratore (Fig. 13). Con il software che crea per ogni galleria archivio dei dati geologici avendo in memoria anche tutte le caratterisiche geometriche del tracciato, & possibil in output delle schede su cui in modo chiaro ¢ sintetico sono riportati tutti i dati del rilievo. Un esempio di tale uscita grafica ('scheda tipo 2") e la lezenda che attualmente @ possibile archiviare & riportato in Fig. 14 Foto 19 - Foro Pilota Galleria FS Prato Tires, Ponte Gardena (1985) - Prove in sito. Foto 20 - Foro Pilota Galleria FS Prato Tires, Ponte Gardena (1985) - Prove in sito. OPERE IN SOTTERRANEO. st a ts he ee STAZIONE CON ESTENSINETRI RECUPERABILI a STAZIONE DI CONVERGENZA Fig. 18 - Rilievo dei fenomeni deformativi profondi e superficial Liarchivio automatizzato consente di vere la piena disponibiita e gesibilita ‘dei dati rilevati in galleria; & possibile ‘esezuire automaticamenteii calcolodel- indice di suddivisione Irs [mlm] su tuna tratta di cunicolo qualunque (vedi Fig. 15) oltrea poter disporre di schede su cui vengono riassunti, per tratti di galleria in esame, Pandamento qualita- tivo di tutti i parametri di rlievo, ad esempio in Figg. 16 17 sono riportatiil tipo di andamento dei distacchi © degli interventi La conoscenza dei tpi di interventi di siabilizzazione (Foto Mf € 15), la loca- lizzazione sul contomno del cave del fuo- risagoma e dei fenomeni di instabil (Foto 6) permette poidiformulare, per ogni tratta di galleria, potes! progettuai. 3.3 = Ammasso roccioso al contorno del foro pilota Lo studio del comportamento allo seavo del A.R. al contorno del foro pilota, Fig. 19 - Caratterizzazione geomeceanica dell ammasso roccioso. PROVA BL MARTINETTO \arTO PROV’ DI MARTINETTO CILINDRICO condotto sia in fase di avanzamento della fresa sia una volta ultimato il tra- foro, permette di integrare il quadro seologico-gecomeccanico fornito dai ri- Jevamenti descritti ai punti 3.1 ¢3.2 re- lativi da un lato alPabbattimento mec- canizzato del nucleo (dg) dallalro alla profilatura del cavo, agli interventi di Stabilizzazione, alla situazione geostrat- turale, ee. La possibilita di aocedere attraverso il cunicolo pilota a qualsiasi punto del tracciato, agendo su porzioni di am- ‘asso praticamente indisturbate grazie al tipo di abpattimento adottato, offre Vopportunita di cogliere con estrema chiarezza la risposta dellA.R., in. ter- mini di deformabilita alla mutata situa- ne dello stato tensionale al contorno del cavo (Fig. 18). Le deformazioni superficial del profilo ai scavo sono rilevabili, durante Ia loro evoluzione nel tempo e nell spazio, a traverso le leture di convergenza tra i riferimentifissati alle pareti di scavo. Le deformazioni profonde, allinterno dell’A.R., sono invecerilevabiliaira- verso il posizionamento in sondagsi ra- diali a partie dal cunicolo di “estensi- metri recuperabili” (Foto 17 ¢ 18). Con questo tipo di strumento, studiato ap- positamente per le applicazioni del foro pilota, & possibile seauire Pevoluzione dei fenomeni deformativiinternial’am- ‘asso, dal momento dell’apertura del cunicolo,all’apertura degli allarghi fino al getto dei rivestimenti defi La caratterizzazione geomeccanica diversi tipi litologici, ben identificabi Jungo te superici di seavo, viene poi completata attraverso lesecuzione di prove di laboratorio, eseguite su cam- pioni prelevati in sondage radiali e da prove in sito di tipo tradizionale, quali (Fig. 19): — prove di martinetto piatto in parete per''identificazione ela ettura degli stati di coazione al contorno del cavo, (Foto 19); = martinetto cilindrico per la determi navione dei moduli di deformazione totalee diclasticitd d'ammasso (Foto 20). A cid si accompagna Fosservazione di- retta € il rilevamento dei fenomeni di rottura immediata o differita al con- toro i seavo (colpi di tensione, flam- aye, estrusione di materiale d'inter- strato eee.) LESTRADE - anne XCV, n, 1292 marzolaprile 1903 OPERE IN SOTTERRANEO Proto iongtudinaie SIT] otetestt. EE we senalonest ED wn (HB 120. Legon 3.4 - Aspetti progett Abbiamo visto come la raccolta siste- ‘matica dei parametri di funzionamento della fresa in fase di seavo possa per- rmettere la produzione di "schede tipo 1” Fig. 11), dalle quali, mediante op- portune claborazioni, sembra possibile ricostruite Vandamento della resistenza Fammasso (ogd) dei divers litotip in- teressati dal tracciato del cunicolo pi- Jota. D'altra parte si constatato come ilrileyamento didettaglio¢ continuo de! profilo ¢ della superficie di scavo in ter- mini litostratigrafci strutturali, di tipo logie, di instabiltae di interventi di sta- bilizzazione port alla compilazione di “schede tipo 2” (Fig. 14), dalle qual, attraverso elaborazioni, si possono tica- vare diagrammi di lassifeazione del- ammasso roceioso in categorie di com- portamento (“schede tipo 3”) che, sulla base di recent esperienze (Becchi, Ca- listri, Lunardi, Orsi 1986), rsulta essere molto simile 4 quello della resistenza ammasso ogd fornita dalle “schede tipo 1”. -a FS Verona - Brennero - Variante Prato Tires - Ponte Gardena. La caratterizzazione geomeccanica, ot tenuta attraverso prove in sito allin- terno del foro pilota, € le prove di Ia- oratorio completano poi il quado ge- nerale, permettendo diattribuire alle d- verse categorie di comportamento indi- viduate attraverso le "sched tipo quei parametri geoteenici (sed, of, at, Et, Ed, ecc.) necessari per operare in fase di progettazione la diagnosi dei ca- richi, la previsione dei fenomeni defor- mativ, la detinizione degli interventi di contenimento del cavoa breve ea lingo termine in piena aderenza alla realta IL CUNICOLO PILOTA COME MEZZO DI PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE: APPLICAZIONI Bisogna rsalite ali ultimi mesi del 1984 per trovare la prima applicazione. pre- vistadirettamente nel contrattonell'am- bito delle Prestazioni Integrate, di foro pilota finalizzato alla progettazione ese cutiva di una galleria sitratta della Gal- 4. LE STRADE - anno XCV, n, 1292 marzolantile 1908 leria Ferroviaria di vatiante fra Prato Isareoe Ponte Gardena (13.200) sulla linea Verona-Brennero. Da quel momento si avuta una prol ficazione di casi applicazionianaloghe in tutta Tt Per meglio documentare quanto esposto nei paragrafi precedent, in merito al cu- nicolo pilota come mezzo di progetta- one, sitiene utile esporrealcune espe- rienze riportate durante la realizzazione delle galerie feroviarie Prato Tires Ponte Gardena, Malborghetto e Capone. 4.1 - Galleria Prato Tires- Ponte Gardena Questopera, Ia cui impostazione struttivae progettuale del tutto inno tiva stata, su proposta del Consorzio Comer, sostenuta e portata avanti con molta iungimiranza dall’allora Diret- tore della 2 Uniti Speciale ing. Carlo Focaeci in collaborazione con Ting. Luigi Montanari, rappresenta la va. riante dellattuale tracciato della linea Verona-Brennero fra lestazionii Prato Fig. 21 - Schema di rocciose in galleria. Tires € Ponte Gardena ('andamento planimetrico ed il profilo longitudinale sono riportati in Fig, 20). Havori discavo de for plota, passante per uno sviluppo complessivo di circa 13.200 m, iniziati nel mese di novemire FESSTENZA DAMMMSSO WLLTATA MEDANTE PABAVETR. FRESA toy OPERE IN SOTTERRANEO del 1984, sono terminati nel giugno 1986. La costruzione & affidata al Con- sorzio Comer ¢ la progettazione defi tivaed esecutiva alla Socicta Rocksoil di Milano. Lungo il tracciato si sono alternate, per tratte pid 0 meno estese, ignimbriti, lave, tufi, conglomeratiefilladi in Te loro varie facies proprie del substrato roccioso, che caratteriza il versante nistro dell'Isarco, interessato dal ciato della galleria in variante. Durante lo scavo del foro pilota non sono state riscontrate particolar dif colta; la produzione media rispetto ai di scavo, considerando giomi effetti Frintero corso dei lavori, ® stata di 40 mig con una produzione massima di 16m. L’analisi poi del “profilo e della super- ficie di scave del foro pilota ha informazioni motto util ai fini della de- terminazione degli schemi progettuali A causa delle caratteristiche intrinscc di resistenza dei materali, a fronte di modeste coperture, i fenomeni di insta- bilitaricorrent in cunicolo sono ricon- ‘ducibili solo a distacchi di tipo gravita- tivo, prodotti per lo pit: dallinters i piani di discontinuita, prese in pid sistemi, com la superficie di scavo, zione Fig. 22 - Linea FS Verona - Brennero = Dall'analisideisistemi di discontinuitae del tipo didistacchi stato possibile ope- rare attendibili previsioni sulla geome- tia e sullentita dei solidi di carico che potranno gravare a lungo termine strutture di rivestimento del eavo A tale proposito sié rivelato essenziale ilrilievo di dettaglio delle discontinuit2, della lore orientazione spaziale, dei loro ‘materiali di riempimento ed insostitui- bile Varchiviazione automatica, che ha permesso molteplciverifiche e controll in tempi estremamente contenuti, In Fig, 21 sono riportati esempi di schemi di proiezione per i solidi di carico gra- vani sulla sezione defintiva della gal leria estrapolati dai dati rilevatiin cu- nicolo. E stato messo a punto un programma che, riferendosi allarchivio automati2- ‘ato dei dati geologici (scheda tipo 2) individua direttamente, per le tratte di zalleria desiderate, la tipologia ei peso dei solidi di carico predeterminati dai sistemi di discontinuita in modo da avere, direttamente dal rilevo delle di- scontinuita stesse, entita dei carichi e uindi il dimensionamento delle opere definitive di sostegno. Nel?ambito del programma di misura- zion e di prove in sito sono state effet- tuate misure di convergenza, misure estensimetriche eon estensiometri recu- perabili, prove di martinetto piatto edi martinetto cilindrico oltre alla normale serie di prove di laboratorio di identi cazione gootecnica: prove di taglio © prove di compressione monoassiale € ttiassiale, ‘Lo stato di coazione in parete foro, mi surato con prove di martinetto piatto, ddenuncia, con riferimento ai carichi lic tostatici in gioco, per 'A.R. una decisa condizione di elastcia. Le misure di convergenza hanno fatto registrare generalmente spostamenti massimi delFordine di aleuni decimi di millimetro, confermando il fatto che ammasso ‘al contorno dello seavo ri- sulta essere in campo elastio. Solo in aleuni punt, ed in modo particolare at torn alla progr. O00, dove sono presenti pirocastti molto alterate, si sono regi- strate convergenze dellordine i S em. Nella Fig. 22 @ riportato Tandamento delle resistenze a compressione d'am- ‘asso calcolata atraverso i parametri fresa; come si pud osservare i valor in generale sono compresi trai 150 edi 300 kg/cm’, escludendoil tratto diignimbrit srigio-verdi granulari tra Te progr. 7400 = 8700, in cui si ha un aumento non indifferente della resistenza dammasso con un valore medio di circa 400 kor? € picchi massimi di 600-700 ke/ens? La zona a minor resistenza media (circa 200 kg/cm) & quella che va da progres- siva 10000 circa fino a progressiva 13200, una tratta earatterizata da lito- tipi filadici e conglomeratic Un interessante confronto, che con- fermaT'attendibilita delle ipotesi dbase tutte trae: cirea dato. LE STRADE - anno XCV, n. 1292 marzovaprie 1993 resistenze d'annasso (Ko/cna] iN, as vy ue itt i Pon resistenze o'aenasse [Ko/enal Hh, ha ete au Mery i ressstenza g'anrasso (ko/cea) of My sey yyy RCM R A, ¢ Q r Gyo Z a [ sragressive al Yin oe|- progressive [ol 1 RESISTENZA 0° AMMASSO VALUTATA MEDIANTE PARAMETRI FRESA FESISTENZA A COMPRESSIONE ‘J MONORSSIALE RICAVATA 0% PROVE SU CAMPION! TENSIONE DI RIPRISTINO RICAVATA =] a PROVE 01 MARTINETTO FATTO Fig. 23 Linea FS Verona - Brennero - Galleria Prato Tires - Ponte Gardena. del “Metodo RS” del foro plota, &rap- presentato nella Fig. 23, in cui sono ri porta, sui grafici continui della resi stenza d’ammasso caleolata con i para- smotri della fresa (og0), i valor di resi- stenza determinati su campioni in labo- ratorio le tensioni ci riprstino deter- ‘inate durante le prove di martinetto piatto al interno del foro pilota. ‘Come noto la resistenza d’ammasso ogd sempre un parametro di difficile deter- minazione, che rappresenta il limite di Fig. 24 - Galleria Malborghetto: raffronto frail profilo geologico di previsione e quello reale da “foro pilota”. sre arpignce PROFLO GEOLOGICO BARRO PLoTa © BLS Lenn FORMAZIONE DI BUGEASTES ARECCIA LY UGOVIEZA sachin FORM AZIONE BOWERS GRUPPO DEL ~peRNo Cakeomrene Ponreaaan* DORMAZIONE 4 BELSON, ZONA TETTONIZZATA LE STRADE - anno XCV, n. 1292 marzolaprile 1993 OPERE IN SOTTERRANEO te ‘GALLERIA 5. STEFANO Fenyara STANIONE ‘Smee masini SACLE, [ees Fig. 25 - profilo della nuova linea ferroviaria fra S. Lorenzo al Mare (Genova) e Ospedaletti (Ventimiglia). rottura a compressione del A.R.. vale solitamente solo una frazione delia re- sistenza a compres partenenti allo stesso litotipo. Letensioni di ripristino sonoinvece con- temute in campo elastico non avendo ‘mai portato, con il martinetto, la roccia al contorno della zona di prova oltre il limite di rottura Ne consegue che la ogd, determinata con il “Metado RS”, dovrebbe collo- carsi come valoriad un lvello medio fra le resistenze di rottura determinate in laboratorio ele tension elastiche deter- minate in sito: questo risultercbbe in- fatti dai grafici di Fig, 23, Una verifica migliore del principio adot- tato per la determinazione del valore delle resistenze d’ammasso, sarebbe possibile avendo a disposizione una se- Tie di prove in sito che avessero rag- siunto il limite di rottura dammasso. 4.2 - Cunicolo Galleria Malborghetto Havori relatvi alla realizzazione del cu- nicolo pilota della galleria *Malborghet- to” sono iniziati nel mese di novembre 1985 e si sono concusi nel dicembre del 1986, dopo aver eompletato Fintero eu- nicolo per una lunghezza dicirea 7.845 m, La lunghezza totale di seavo & stata ese uita in 317 giomni lavorativi, con pro- duzione media globale (cioe compren- siva anche delVattraversamento delle zone di faglia) di citca 25 mig ed una produzione massima di 66 m registratail (5.11.86. Dal punto di vista geologico, {o scavo ha interessato formazioni sedi- mentarie di eta compresa fra il Carbo- nifero ei Triassico, generalmente poste a contatto fra loro secondo confin tet- tonic. ‘Va sottolineato come, in questo caso, il cunicolo pilota abbia messo in luce la presenza, alla quota di scavo, di un con- testo geologico assai difforme da quello preventivato preliminarmente alle ope- razioni di scavo (Fig. 24), confermando, in tal modo, Pimportanza fondamentale che lo stesso preforo riveste nel suo prin-

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