You are on page 1of 8

32 _ ,IProgetto Mlb e 1

Gianni Scudo
Pol itecnico di Mil ano, Integrazione delle tecnologie
Dipa rti mento BEST
da font- energetiche rinnovabili
Marco Carpinelli
architetto e dottore d i ricerca ,

nel progetto urbano: valutazione


Consulente Ambientale
di ecocompatibi ità dal processo
per iiS BE Italia

(Envi ro nment Park)


(VAS) al progetto

l.'ambiente e le problematiche ad esso correlate sono diventate ormai il tema principale della nuova poli·

tica europea improntata su concetti di sviluppo sostenibile. Il decentramento delle competenze ammini·

strative dello Stato, sancito dal Titolo V della Costituzione, consente alle Regioni di orientare le proprie

scelte in tema di risparmio energetico, fonti rinnovabili e salvaguardia ambientale nell'ambito pianifica·

zione e progettazione territoriale ed urbana.

In conseguenza di ciò, la valutazione ambientale dei piani e dei progetti (valutazione che sta alla base

delle strategie e scenari di sostenibilità) si awia ad essere una procedu·


ra consolidata in tutte le regioni italiane.
La valutazione ambientale dei pialli e L'approccio metodologico per la valutazione dell'eco·compatibilità a
scala urbana impiegato per la progettazione di un nuovo insediamento
dei progetti si avvia ad essere una procedura
a Villasanta, in provincia di Milano è un contributo in questa direzione.
consolidata anche in /ta/IO. Fondamentale è L'approccio è stato elaborato dal BEST· Dipartimento di Scienza e
l'adOZIone di un approccio mu/tidiscip/inare che Tecnologie dell'Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, che, nelle

consideri sia lo scala urbana sia quella edilizia. figure del prof. Gianni Scudo e dell'arch. Marco Carpinelli, si è inserito
come consulente ambientale in un Gruppo di Lavoro al quale hanno 2

partecipato i diversi attori del processo (rappresentanti del Comune,


urbanisti, tecnici dell'operatore, esperti in aree specifiche - geologia e geofisica, ecologia, progettazione
del paesaggio, traffico e viabilità, acustica ambientale) per la elaborazione della Variante ad un Piano
Particolareggiato (PP) del Comune di Villasanta (MI) nell'area ex Lombarda Petroli a circa 30 km a nord·
est da Milano, nei pressi del parco di Monza.

L'esigenza della Pubblica Amministrazione era di avere un metodo di valutazione prestazionale che con·
nettesse la scala urbana a quella edilizia basato su requisiti e indicatori di prestazione quantificabli e
"pesati': Partendo dal metodo valutativo del progetto di norma "Sostenibilità in Edilizia" del gruppo GL4
dell'UNI ' (esito di ricerca prevalentemente universitaria). il metodo è stato articolato individuando i requi·
siti specifici della scala urbana e di quella edilizia ed integrandolo con la normativa vigente nell'area di
progetto, cioè il regolamento edilizio di Villasanta aggiornato con il sistema SBl 00 (Su stainable Building
in 100 azioni) dell'Anab, uno strumento molto semplificato basato su un elenco di 10 obiettivi da rag'
giungere attraverso la definizione di 100 azioni e delle prestazioni che queste ultime devono soddisfare
per raggiungere gli obiettivi. AI soddisfacimento o meno di un'azione si può ottenere un punto e la
3
somma di tutti i punti ottenuti permette di raggiungere una classe, da 5 (la minore) a 1 (la più elevata).Il
metodo è strutturato a check list, ma è sprovvisto di un sistema di pesatura, quindi ognuna delle 100
azioni ha uguale peso sul totale, il che lo rende critico in particolare perché le amministrazioni ne fanno
Figura l. locali:.zazione
uso per assegnare agevolazioni fiscali o volumetriche in base al punteggio raggiunto.
del Comune di Villasanta.
Il metodo elaborato dal Gruppo di Lavoro GL4 della Commi ssione Edilizia dell'UNI (per ora ancora di pro­
Figura 2 . Estratto getto di norma) è basato sull'approccio esigenzial-prestazionale che definisce esigenze, requisiti ed indi·
esempliri cativo
della Matrice indi catori catori che permettono generalmente una valutazione quantitativa abbastanza affidabile.
Scala Urbana. I requisiti sono correlati alle 3 principali fasi del processo edilizio (la fase di produzion~ dei componentifuon

Figura 3 Estralto opera, la fase di produzione dei componenti in opera, cioè in cantiere, e la fase funzionale, cioè di utiliuo)al
ese mplificativo dell a fine di poter valutare le scelte progettuali in termini di risposta alle tre classi di esigenze che caratteriuano
Matrice indicatori Scala
la ecocompatibilità: uso razionale della risorse (energia e materiali), comfort, igiene e salute e salvaguardia
Edil izia, destinazione
d'uso Residenzia le. ambientale.
Focu! 33

.....

......,

S8100 Proposta elaborata per l'area ex-Lombardia Petroli, comune di Villasanta, basata su metodo UNI GL4
Obiettivi Peri Esigenze Peri REQUISITI Peri INDICATORI Peri ( ~
.... CRITERI PROGETTUALI ..,.,
I
. Prm"~~1. Aumo:-r.tar~ !"-ClI>?'a dl?lIe- chrU$lJf':­
a. Efficienza di formo solare invernale 4,0% o?:::~loZlo? a SE/SO

Dist':'rizi.3l'i' gli o?1,fici in modo chE' non I


1 proìo?'nino ombr.?l ::ullo?' f4Ce-i.~to?'
b . "cidenzo delle ombre portate dal ....sp05to? Mi qu.;dr 3Irl~i SE '" SO.
4,0%
contesto 8asarsi su 'Jr.a lungh'?zza d'ombra di
USO RAZIONALE
circa :) volt.o? 1' .~II. !?ZZ .3I ojo?gri ~dlfki
DELLE RISORSE 1.U"" dei sistemi di
I.ENERGIA 15% 10'10 11%
CIW\AnCHE ED riscaldamento passivi ed allivi Sptrlg",'o? Iii progl?Haziono? do?'gti E'difiçi
ENERGEnCHE IJo?l S O formE' più çomp ,;,W~ chi? limitmo
c. Rapporto di formo (\/V) 2,0% la sup... rfjeio? o?SPostd E' di
consl!'gui?r.z.. il fo?oomo?rlo 01",11",
dlsp"" ';:ioni tE'mliete...
28
Conhgul<'Ilo?' I~ le,rma de-II't>difiok. in
d. ROI'Porto Ira zona l'ossivo e zona mo·jc. d.iI minlm iz~';It- gli spazI non
1,07,.
non passivo ,,,,gg ! un~lIbill d... rrirr ~9j<im~MO zol .. to?

S8100 Proposta elaborata per l' area ex-Lombardia Petroli, comune di Villasanta, basata su metodo UNI GL4 I

AIJ"lJi
Obiettivi Pesi Esigenze Peri I REQUISITI Per; INDICATORI Peri ~RITERI PROGETTUV I
tU so d.i sistf'mi di riscaldamf'nto PI~ ... ~dE>lo? sup. C",pl.;,nll po? I sls·r..,.mi sol"'Ii
!iy'"­ a. Fanor. captant.. d.1 sist.ma passivo
passivi
5" p.. ssi'.'; ( s~",,~. muri di rl omt"i')
CoHoc.:i I",lo? ",p~rtulo? ~ 5{o?rn'? in modo da
II
1 a. Pf',cf'htualf' di unità abitative- con pote-hzialità
0.5" ' ..'.'Orllo? la '.'o:-rltil~ziono? pasi".<imo:- n€<11o:­ IJl"lrt~
di ventilazione natu, al.
abit.~tr ...'o?

b. F attore- di omb'f'ggiamf'nto d.Ue- chiusu,.


1.5"
Plo!'vo?do?lo? ghe-fm;,~u,o? ~c4ari ...do?g'Hto? peol I
l,aspa.e-nt; l<€ sup. SUO·SUO/OVEST
USO
I
RAZIONALE
DElLE
2. Uso d.i sistemi di ,afhescamento
passivo e de-Ila ventilalione naturalf'
.,,-­ c. Fattore- solare mf'dio ponde-rato dellf' chiusure-
l''
Urilizz"'l~ S'Jp. '.'o?tI.)to? con b,:l"ssi '.'a!oli 011
I
uaspare-nti ~.WOIO:- sol "lo? ('.'O:-Ili basso ~mi!'zil.lil
I.ENERGIA RISORSE 25"--­

35%
CLIMATICHE
ED
Pro?~'o?do?lo? te-cnich", di rafht-s-f.!. ;,mo:-nto I
28 ENERGETICHE d. P'f'se-nza di siste-mi di I affre-scame-nto con
l''
nal. u(~lo? ( '.' e-rl!~.;;zi ono? noHurM do?lIa m... ss a,

tecniche- di dissipalionf' natur ali raff,o?ic ...mo?nto ... ~nt il atj'J-:' po?r m~z2'O di
+ r.:ondoui Irlto? ll .. ti.l
..J

Per og ni requisito richiesto il progettista può Il metodo "EcoCity" In ognuna delle due matrici vengono definiti:

fare riferimento a diverse ipotesi di intervento, gli obiettivi SB 100 presi in considerazione

basate su strategie e tecnologie progettuali IL metodo valutativo "EcoCity" è un'evoluzione


(Energia, Acqua, Materiali, Rifiuti, Salute,

che permettono di raggiungere diversi livelli di quello elaborato dal Gruppo di Lavoro GL4
Comfort e Contesto) le esigenze ed i requisiti

prestazionali.ll metodo è costituito, allo stato dell'UNI.


del progetto di norma UNI GL4, gli indicatori

attuale, da un insi eme di 45 indicatori ambien ­ I requisiti e gli indicatori so no strutturati in due
ambientali estrapolati sempre dall'UNI GL4 o in

tali. Ad ogni indicatore viene assegnato un matrici separate, la prima riferita alla scala urba­
alcuni casi realizzati ad hoc, il sist ema di pesatu­

punteggio pesato che permette di giungere na (figura 2) con 13 indicatori e la seconda rife­
ra ed i criteri progettuali (b revi indicazioni realiz­

ad un punteggio finale. rita a quella edilizia con 16 indicatori (figura 3).


zate con lo sco po di guidare il progettista).

34 Progetto tlIblle21

Figura 4. Master Pian


ado ttato, "EcoCity'; vista
s ud, Fonte: Progetto CMR,
Mil ano.

figura S. Prima p roposta


di Master Plan,"Corti
Nuove'; vista sud. Fonte:
Proget to CMR, Milano.

Gli indicatori alla scala urbana hanno il fine di


definire principalmente la morfologia ambien­
tale microurbana valutando ad esempio l'effi­
cienza della forma solare invernale, le variabili
ambientali rispetto alla tipologia degli edifici e
degli spazi estern i (ombre portate su l contesto,
aree sottoesposte o sovraesposte ai venti domi­
nanti, protezione da fonti di rumore, benessere
termico negli spazi esterni, permeabilità dei
suoli, specie vegeta li autoctone, riutilizzo di
materiali o componenti esistenti su l lotto) .
Gli indicatori alla scala edilizia considerano
principalmente aspetti riguardanti l'involucro
esterno ed i materiali utilizzati negli edifici; per
esempio, all'esigenza uso razionale dell'ener­ 4

gia (o obiettivo energia per /'58 700), che ha un


peso elevato sul totale, rispondono requisiti
come l'uso di sistemi passivi definiti da diversi
indicatori (fattore captante passivo, potenziali­
s
tà di ventil azio ne naturale, fattore di ombreg ­
6
giamento, fattore solare delle chiu sure traspa­
renti ecc.), la presenza della ventilazione natu­
rale, il fattore solare delle chius ure trasparenti,
sistemi di raffrescamento con tecniche di diss i­
pazione naturali, sistemi di illuminazione natu­
rale ecc. Seguono poi gli altri requisiti che
riguardano l'uso di material i eco-compatibi li,
gestione rifiuti di cantiere, distanza da fonti
elettromagnetiche, controllo delle emissioni
n
nocive dei materiali.
5
Ad ogni indicatore è associata una scheda
nella quale è specificato nel dettaglio: l'obietti­
vo SB1 00 soddisfa tto, la classe di esigenza UNI riferiment i normativi. La messa a pu nto del metodo
GL4 cui il requisito appartiene, il requisito stes­ Il valore finale di eco-compatibilità del proget­ (variante "EcoCity ")
so, l'indi catore corrispondente (di tipo qualita­ to si ottiene sommando i valori pesati dei vari
tivo o quantitativo secondo il tipo di requisito) indicatori. Prima di arrivare al metodo di valuta­ La Variante del Piano Particolareggiato del­
per la valutazione, il campo di applicazione zione definitivo, durante questi due anni di l'area ex Lombarda Petroli (310.000 m') è stata
(urbano o edi lizio), la classe di va lutazione (da lavoro, requisiti, indicatori, schede di valutazio­ adottata dal Consiglio Comunale di Vi llasanta
O a 5, di cui O rappresenta la pratica corrente, 3 ne e sistema di pesatura (ed anche il master (13.400 abitanti in Brianza, confinante a ovest
la "buona pratica" e 5 la "pratica migliore" diffi­ pian stesso) sono stati man mano aggiornati in con il parco di Monza, quindi area ambiental­
ci lmente raggiungib ile), il metodo di verifica, le base al con fronto intercorso con progettisti e mente interessante) il 18 dicembre scorso.
eventuali interazioni con altri indicatori ed i consulenti del Gruppo di Lavoro. L'approvazione della variante "Ecocity" è stata
7
r-ol u' 35

6, Confronto tra
due progetti basato
lull'indicatore "Fattore di
t$posizione ai venti estivi
negli spazi esterni':

"tura 7. Confronto tra


Idue progetti basato
rull'indicatore "Efficienza
di forma solare invernale':

l'esito di un lungo lavoro di elaborazio­


INDICATORE URBANO Punteggio Progetto 1 Punteggio Progetto 2
ne/concertazione che ha visto coinvolto per
due anni un folto gruppo di tecnici, ammini­
Efficienza di forma solare invernale Classe O Classe 3
stratori ed operatori immobiliari e che ha por­
tato il progetto ad assumere una morfologia a
corte aperta con edifici residenziali e commer­
ciali orientati secondo l'asse est-ovest con i
maggiori affacci a nord-sud ', sufficienti distan­
ze tra gli edifici onde evitare le ombre portate'
e l'influenza negativa delle scie dei venti princi­
pali sul benessere climatico degli edifici stessi
e degli spazi esterni ' .
La zona industriale (a est, realizzata con il
vigente PP) è separata da una grande fascia di
parco urbano (135.000 m') da quella resid en­
ziale (gruppo di edifici al centro-ovest). La zona
residenziale è a sua volta separata da quella
commerciale/terziaria (a ovest) da un ampio
Progetto 1: PP Corti Nuove, lotto residenziale. Progetto 2: PP Eco City, lotto residenziale.
viale alberato a traffico limitato (zona 30); a
Simulazione "Ombre Portate'; software Ecotect. Simulazione "Ombre Portate': software Ecotect.
nord è posta una grande piazza di snodo con il
centro esistente ed una torre terziaria (figura 4).
AI fine di verificare la validità delle nuove scel ­
INDICATORE URBANO Punteggio Progetto 1 Punteggio Progetto 2 te progettuali adottate, deri vate anche dal
ri spetto degli indicatori di eco-compatibilità
Fattore di esposizione ai venti Classe O Classe 3
defi niti, è stato fatto un raffronto tra i due
estivi negli spazi esterni
layout utilizzando alcuni degli indicatori urba­
ni selezionati' , a titolo esemplificativo viene
'" ripo rtato di seguito uno dei più rappresentati­
vi. In figura 6 si possono vedere i differenti
risultati del calcolo dell'indicatore "Efficienza di
I forma solare invernale'; l'indicatore che mette

I~ in rapporto la quantità di superfici esterne ver­


1/ ticali degli edifici esposte a sud (con una tolle­
ranza di +/-30°) rispetto al totale delle superfici
verticali. Come si può notare, gli edifici del
layout urba no EcoCity sono orientati (per la
maggior parte) con gli affacci maggiori verso
sud per poter beneficiare al meglio degli
apporti solari gratuiti durante il periodo in ver­
nale, a differenza dellayout urbano "Corti
Progetto 1: PP Corti Nuove, lotto residenziale. Progetto 2: PP Eco City, lotto residenziale. Simulazione
Simulazione "Scie d el Vento'; metodo Butet (1989), "Scie del Vento'; metodo Butet (1989), software Nuove" che sono orientati prevalentemente in
software Autocad. Autocad.
asse nord-sud .
36 il Progetto " _nibUe 21

Figura 8 , Schema della


procedura VAS per la Obiettivi di Azioni di piano
Variante al PP dell'area sostenibilità
specifici di piano Azioni di piano Indicatori
IIEx Lombarda Petroli':
Obiettivi di (05)

l
Azioni di piano
Figura 9 . Schema utilizzato sostenibilità
per l'inserimento degli generali di piano
Indicatori,"EcoCity" (OG)
Obiettivi di

a ll' interno della procedura sostenibilità

di VAS. specifici di piano

(05)

La variante adottata si differenzia completa ­ 501<


mente dal layout della prima proposta di chE
variante "Corti Nuove" (figura 5) che "seminava" tOrE

nel verde corpi di fabbrica più o meno sinuosi, La \


morfologicamente poco urbani e con orienta­ a/b,
mento bioclimatico completamente errato gli (
(nord-sud) e lontano dagli indirizzi specifici di (OC
"sostenibilità urbana" richiesti Obi
dall' Amministrazione. alo
Per quanto riguarda gli spazi esterni, invece na(
(figura 7), le problematiche inerenti l'esposizio­ ogr
ne del lotto ai venti prevalenti durante il perio­ rag l
do estivo' sono pienamente soddisfatte; dal Il pt
calcolo dell'indicatore "Fattore di esposizione Eco
ai venti prevalenti estivi negli spazi esterni" si .....
cod
può notare che scie maggiori di vento (quindi di ir
maggiore superficie in "calma di vento") sono am i
prodotte dagli edifici dellayout "Corti Nuove'; 9 log i
fenomeno che nettamente diminuisce nella ne -~

configurazione del P.P. EcoCity. fola


Tabella'. Obiettivi General i di Piano (DG ).
-------------------------------- Si è
OG1 Tutelare la salute della popolazione, limitando le pressioni ambientali e l'esposizione del
Integrazione degli indicatori ambientali ai rischi
dell
nel Processo di VAS e nelle NTA del P.P. OG2 Ridurre le emissioni locali e diffuse
Obi
OG3 Ridurre l'esposizione della popolazione al rumore
L'ultima parte del lavoro è stato l'inserimento Azic
OG4 Aumentare il comfort acu stico dell'abitare
di una selezione di indicatori a scala urbana sele
OGS Uso razionale delle risorse idriche
all'interno del processo di VAS', a cui il PP era te ri e
OG6 Migliorare la qualità delle acque superficiali e sotterranee Glie
soggetto, e all'interno delle Norme Tecniche di
Attuazione". OG7 Limitare nuovi consumi diretti e indiretti di suolo (sprawl) Lave
La prima delle due fasi finali del lavoro è stata OG 8 Riqualifica zione paesaggi stica, storica ed ambientale son,
l'integrazione degli indicatori ambientali urba­ OG 9 Conservare gli elementi di naturalita esistenti moc
ni selezionati con la procedura di VAS (Valuta­ OG10 Salvaguardare e potenziare la rete ecologica (sia di rilie vo provinciale che loca le) reql
zione Ambientale Strategica) richiesta dalla OG 11 Benessere, igiene e salute dell' utenza neg li spazi esterni Ogr
normativa regionale. Il Piano Particolareggiato OG 12 Uso razional e dell e risorse climatiche ed energetiche sud i
realizzato per l'ex Lombarda Petroli, in quanto OG13 Ridurre la produzi o ne di rifiuti
spec
soggetto attuativo del PRGC, è sottoposto tori
OG14 Migliorare la mobilita di persone e cose, contenendo le ricadute ambientali
anch'esso agli adempimenti della norma regio­ dene infra strutture di tra sporto progettate, nuove o adeguate zio ri
nale citata e necessita di conseguenza di una OG15 Sviluppare strategie di recupero/ trasformazione urbani stica orientate àlla sostenibilita ad
territoriale
valutazione dal punto di vista ambientale. Un
OG16 Proporre nuovi valori paesaggi stici coerenti ed integrati con quelli esistenti a scala
Ogni consulente si è preso l'incarico di inserire locale e scala vasta per .
nel processo i propri indicatori di competenza, OG17 Sostenibil ità economica degli interventi proposti
ass
evitando di creare dei doppioni, inserendo e la
F(!( J' 37

Figura 10. Schema d i


scrittura d e ll e Norme
Tecniche di Attuazione
(N.T.A).

solo i più significativi, e solo quegli indicatori 2. indicatori per il monitoraggio nel tempo del­
Il pool di indicatori urbani EcoCity inseriti nella

che potevano soddisfare i criteri di "un indica­ l'attuazione della Variante.


VAS sono ri sultati indispensabili, in sostanza,

toreVAS" (come verrà spiegato in seguito). Gli Indicatori di Sostenibilità Ambientale estra­
per fare una prima valutazione dell'intervento

LaVAS è stata strutturata in uno schema ad polati dal Sistema di Valutazione Ambientale
che si andava a realizzare; per concludere il

albero dove sono stati decisi prioritariamente "EcoCity" oggetto di questo progetto di ricer­
processo sostenibile avviato è stato necessario

gli Obiettivi di Sostenibilità Generali di Piano ca, così selezionati ed inseriti nella procedura
rendere vigenti tutti i 13 indicatori EcoCity

(OGl, ognuno di questi suddiviso poi in di VAS, sono stati in conclusione i seguenti:
(compresi quelli già inseriti nella VAS) ed i 16

Obiettivi di Sostenibilità Specifici di Piano (OS), 1. presenza di sistemi di recupero di acqua


indicatori per la scala edilizia nelle Norme

aloro volta suddivisi in Azioni di Piano, ognu­ meteorica;


Tecniche di Attuazione della Variante al P.P.

na delle quali definita da un Indicatore; per 2. superficie utilizzata dagli edifici rispetto alla
La stesura delle Norme Tecniche di Attuazione

ogni Indicatore è stato poi fissato un Target da superficie totale del lotto;
(NTA)' della Variante al PP è stata la fase finale del

raggiungere (figura 8). 3. fattore di esposizione ai venti estivi su com­


lavoro (figura 10) con due modalità differenti:

Il processo di inserimento degli indicatori parto o lotto;


1) a scala urbana si è deciso di inserire tutti gli

EcoCity nella VAS non segue una procedura 4. fattore di protezione dai venti invernali su
indicatori presenti all'interno della matrice defi­

codificata perché non esistono precedenti comparto o lotto;


nendo per ognuno il livello minimo (cioè la clas­

di inserimento di requisiti morfologico­ 5. efficienza di forma solare invernale;


se) che doveva essere raggiunto e questo per

ambientali, assai diversi dagli indicatori della 6. incidenza delle ombre portate dal contesto;
assicurare che nella succe ssiva stesura dei pro­

logica VAS prevalentemente basata su pressio­ 7. rapporto di forma SN; getti esecutivi a scala edilizia non venisse modi­

ne-stato-risposta di processi ambientali a-mor­ 8. rapporto tra zona passiva e zona non passiva; ficata la morfologia ambientalmente prestazio­

fologici. 9. efficienza di forma al vento; naie della variante approvata;

Si è deciso quindi di far coincidere le Esigenze 10. fattore di distanza critica relativa all'esposi ­ 2) a scala edilizia, invece, si è deciso di inserire

del metodo EcoCity con gli Obiettivi Generali zione al vento prevalente estivo; integralmente lo matrice valutativa rendendo

della procedura di VAS, i Requisiti con gli 11. presenza di spazi per la raccolta differenziata vincolante questa volta non la classe del singo­

Obiettivi Specifici e i Criteri Progettuali con le a livello di lotto e di singola unità immobiliare. lo indicatore (che quindi poteva variare da O a

Azioni di Piano (figura 9), mantenendo nella


selezione degli indicatori a scala urbana il cri­
terio di misurabilità.
Gli Obiettivi Generali selezionati dal Gruppo di Inserimento Indicatori ECOCITY nella Norme Tecniche di Attuazione

...
Lavoro sono elencati nella tabella 1: in neretto del Piano Particolareggiato "Ex-Lombarda Petroli
sono stati evidenziati gli Obiettivi Generali
modificati in funzione dell'inserimento dei
Indicatori Norme Tecniche di
req uisiti di eco-compatibilità. ECOCITY Attuazione del PP

...
Ogni Obiettivo Generale (O G) è stato quindi
suddiviso in un diverso numero di Obiettivi
specifici (05) e, per ogni OS, indi viduati indica­ I
---Si è reso cogente ogni "'­
tori ambientali specifici.Tutti gli indicatori sele­
Urbani \ indicatore secondo una
"- soglia minima
zionati nella VAS possono essere riconducibili
adue tipologie principali:
--- ---
l .indicatori per il confronto fra alternative, cioè ---~- -
Si è resa cogente lo
---.
per il confronto tra lo scenario di riferimento ( CLASSE am ientale
Edilizi minima da ra:l:,giungere J
assunto dalla Variante (il progetto di partenza) per avere l'A itaodità
ela situazione attuale (il progetto "adottato");
10
38 Progetto " I Il b I ]1

f igura l l o Matrice di
comparazione delle
valutazioni EcoCity/SBl 00.

5) ma il punteggio finale ottenuto dalla matrice con il Regolamento Edilizio di Villasanta che, e i premi volumetrici assegnati dal Comune di
stessa per permettere un minimo di flessibilità come ricordato precedentemente, è stato a Villasanta agli edifici che raggiungono alti
nella definizione della configurazione finale suo tempo integrato con il sistema 5B100 livelli di eco-co mpatibilità.
dell'involucro non prevedibile nelle norme tec­ dell'Anab; per risolvere questo aspetto, la scrit­ Gli operatori prevedono di realizzare edifici in
niche di variante. tura delle NTA si è conclusa con la stes ura di Classe 5B1 00 "3" ed EcoCity ''1'' per il
In segu ito all'inserimento del sistema di valuta­ una matrice di comparazione (fig ura 11) che Produttivo, e un minimo di Classe 5BlOO"2"ed
zione EcoCity per la scala edilizia nella norma­ mette in relazione le Classi Ambientali da rag­ EcoCity "2" con qualche lotto in Classe 5B100 p

tiva di piano è stato necessario confrontarsi giungere nei due metodi per avere l'abitabilità "1" ed EcoCity "3 " (goo d practice), con premiali·
3
tà da parte del Comune rispettivamente del
C
2% e del 4% di slc, per Residenziale e Terziario.
d
Il bilancio complessivo dell'innovazione intro· 8
ICOMPARAZIONE CLASSI RESIDENZIALE I dotta nei processi di pianificazio­ l'.
ne/progettazione sostenibile correnti sembra n
CLASSE
d
CLASSE
per ora positivo. Ad intervento in corso di rea·
ECOCITY/UNI
e
S8100/RE S8100
lizzazione e realizzato si aprirà l'importante
GL4
ECOCITY/UNI GL4 9
Villasanta RESIDENZIAL
fase da un lato imprenditoriale (la risposta del
RESIDENZIALEI

EITERZIARIO

TERZIARIO
mercato
ad un segmento molto qualificato di offerta) e ~
5 <=> BEST PRA CTICE
dall'altro di verifica delle complessive presta·
4 R
zioni di un insediamento eco-compatibile in
1 80 100 <=> 3 <=> GO OD PRACTICE
A
te rm ini di monitoraggio e di soddisfazione sia
2 60 - 79 <:=:> 2 E
degli utenti privati che della collettività, aven·
Miglioldmellte risileno B
Ahit ahllit.) 3 40 - 59 <= > 1 <=:>
,111.1 legge do contribuito a valutare il miglioramento e
delle prestazioni ambientali dell'intero insedia· B
4 20 - 39 <=> O <=> LEGGE
mento partendo dagli spa zi pubblici che non a
5 O - 19
sono il semp lice negativo del costruito, ma B

"stanze a cielo ap erto" che costituiscono la rete


di supporto per la maggior parte delle attività
COMPARAZIONE CL ASSI PRODUTIIVO di spostamento (pedonale e veicolare) e per
tutte le attività situate che avveng ono all'aperto.
CLASSE

CLASSE

ECOCITY/UNI

S8100

GL4

PRODUTIlVO
Note
PRODUTIlVO

l . Technical Report Uni GL4 . Indicatori di sosl enlbllilà in

5 <=> BEST PRACTICE


edilizia (di prossima pubblicazione).
R. Giordano e M. Grosso,"S tr umenti di valutazione dell'e<o
4
compa tibilit à ambientale del ciclo di vita de ll'edi ficio:/I e
1 60 - oltre <=:> 3 <=> GOOD PRACTICE

Progetto Sostenibile 16/ 2007 Eo


2 45 - 59 2
2 - Da recenti ricerche qu esto tipo di prientamento dimin,' G
Miljllol.lmente rispeno
Ablt.lhllit,) 3 30 - 44 <=> 1 <=>
a ll., leglje sce il surri sca lda mento es tivo di almeno 2 grad i ri spetto , d

tradi zionale orientamento nord·sud. Fonte: Il Progetro E


4 15 - 29 <:=:> O c::=> LEGGE G
Sos tenibile, n. 09, Marzo 2006.
5 O - 14
3 . Verifi che effettu ate con il so ftware Ecote ct.
4 - Verifiche fatte con il metodo di Boutet, 1987. G
11
~

Fo( 39

5· 11 confronto è stato fatto 5010 sugli indicatori che, alla Maggioli, 2008.
Lombarda Petroli. Within this area, which has
stato del progetto, risultano oggettivamente misurabili. Peretti G., Verso J'ecotecnologia in architettura , Milano: BE-MA
been the object of a Variation of o previous local
6 - Direzione vento prevalente estivo sud-est, dati Arpa editrice, 1997.

pian, buildings hosting different functions wil/ be


Agrate (20051. Rogora A., Architettura e bioclimatica, Napoli : Esselibri, 2003.

build in a piace immersed in the green. The ossu­


7 - Regolata dalla direttiva europea 2001 /42/CE concernente Scudo G., Ochoa De La To rre J. M., Spazi verdi urbani, Napoli :

la valutazione degli effetti d i determinati piani e program­ Sistemi Edi toriali, 2003.
med ecological/y-friend opproach has been
d mi su ll'ambiente: che impegna i Paesi membri ad adottare Scudo G" Piardi S. (a cura dii, Edilizia Sostenibile, Napoli:
monaged by BEST Deportment of the Polytechnic
procedure per la valutazione ambientale di piani e program­ Si stemi Editoriali, 2002.
of Milan (Professor Gianni Scudo and Architect
Iì­ mi , he'possono avere effetti significati v i sull'ambiente" (art. Sicure"a A., Progettare il verde, Napoli: Si stemi Editoriali, 2003.

Marco Carpinelli), ond it is based upon the appli­


l ,COmma l l; tra questi vi sono i Piani Regolatori Generali Sacco C. (a cura di), Linee guida per la Valutazione Strategica

cation of o method that tokes into account eco­


(omunali (PRGCI in quanto regolamentano la "destinazione dei PRGC, Milano: Franco Ang eli, 2005.

). friendliness, both in terms of urban planning


dei suoli" (arU, comma 21 .
8- Le N.T.A. dettano la disciplina u rbanistica ed edilizia per ond built environment.lt is organized on the
l'ùttuazione del P.P. e integrano le prescrizioni contenute bosis of environmental indicators deriving from
negli allegati grafici, assumendone il m edesimo valore Integrating the Tech nologies of Renewable o pian cal/ed "Sostenibilità in Edilizia~ by Group
.dispositivo. In caso di di scordanza rra gli allegati grafici al P.P. Sources of Energy into Urban M orphologies: GL4 of the UNI. This method hos been object of
e le N.lA., prevalg ono queste ultime (come d a L.A. 23 giu ­ An Approach Taking into Account the criticai onolysis by o team of consultonts ond
gno 1997, n. 231.
'1 Ecological Factors from the Initia l Evaluation planners engoged in the project for the whole
(VAS) up to the Ultimate Project last yeor, and it also worked as guideline and
e Bibliografia
Evaluating the level of ecological compatibility evaluotion tool for the eco -compatibility of the
ANPA, Regole per la EPO IEnvironmenral Product Declaration),
of an architectonic project has by now become project itself. With the aim of ensuring the genui­
Roma: ANPA, 2001.
a widely-agreed procedure even in Italy. ne adoption of the chosen indicators, a sample
A~AT, Qualità dell'Ambiente Urbano. Il Rapporro APAT,

a Factors such as energy savings, environmental have been applied (a) into the VAS Procedures ' ­
EdiziOne 2005. APAT: Roma, 2005.
loadings and indoor environmental quality ore notobly those indicotors concerning the urban
Baldo G" LCA Life Cycle Assesment, uno strumento di analisi
011 coming to be prominent in the minds of plan­
environment more closely connected to the mor­
ene'getica e ambientale. Milano: IPASERVIZI, 2000.
a- Boutet 1. S., Controlling Air Movemenr: a Manual for Architects ners ond public administrotions - who by now phology ond the orientation of the buildings ­
aod Builders, New York: McGraw -Hili Book Company. 1987. ore sensitive not only to the "Environmental ond the PP is porticulorly subject to them; and (b)
Saldiuone G., Montemurri V. Panzini M.,"La Valutazione Quality" of the project, but also to "Quolity" in the into the N. TA - Norme Tecniche di Attuazione)
Strategica del PTCP : in : Quaderni del piano territoriale n. 18. most basic sense of the term. Fundamental to
te (contoining the indicators for the building sec­
\\l''' no: Franco Angeli, 2003 .
à this considerotion is the odoption of a multidisci­
tors) deriving from the Variante to the P.P.
Oess', V., Environment Park (a cura di), Sistemi per la valutazio­
plinory approach which must involve both the
~ede/fa qualitò energetico ambientale degli edifici. Linee
:0. world of un iversity research (in terms of innovo­
Gwda per la sostenibilità nel progetto, nella costruzione e nel­ Notes
reserciziodi Villaggi Olimpici e liAultimedia, Torino 2002. tion) and the fieldwork - so as to be oble to veri­
1 - Reg ulated by the Directive 2007 of the European Parliam ent
Fassi D., Grosso M. (a cura dil."Certificazione ambientale dei fy the applicobility ofthe approoch thot hos and of the Council "Evaluating the elfects of certain plans and
prodotti edilizi e degli edifici : le direttive europee'; in : Grosso 21' June 200 1.
been chosen, as well as considering both the programmers the environment : Luxemburg
iv\., Certificazione e valutazione ambientale dei prodotri da 2 - The Norms Regularing the Techniques of Actuation lays
building and the urban scales (because it is pre­
coSlfuzione, Torino: Env ironment Park, 200 3, pp. 3-16. down the rules for urban areas and for buildings for the actua­
cisely within the urban complex that decisions
Gauzin-Muller D" Architettura sostenibile. 29 esempi europei di tio n of the PP and integrates the prescriptions contained in
edifide insediamen ti ad alta qualità a m bientale, Milano: hoving o direct and fundamentol influence on
the attached graphics, conceding them th e same value in law;
Edizioni Ambiente, 2003. construction may be taken - ond not the contra­
in cases of disagreement between the attached gra phics of the
Ji ­ Giordano R. (a cura dii, La Valutazione Ambientale Strategica ry). A shining and successful exomple is on PP and the N.T.A. the latter are to prevail (see the L.R. of the
dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, Monfalcone:
ongoing project in the town of Villasanta, in the 23'" June 1997, no. 23).
EdicomEdizioni, Lugl io 2005.
Milan's Province. The project in question is called
Grosso M., Peretti G., Piardi S.. Scudo G" Progettazione eco­
EcoCity, involving the renewol of a disused indu­
compatibile dell'ambiente costruito, Napoli : Esselibri, 2005.
Grosso M.. il ralfrescamento passivo degli edifici, Rimini: striai area of 780,000 squore metres, ex

You might also like