Ti ho mandato, infine, due pezzi per chitarra sola, che non sono poi tanto
« minori»! Le « Variations » sti « jai du bon tabac » e la « Passacaglia » (tutti
€ due scrtti per Segovia, ora forse |i pubblicherd). Hanno tutti ¢ due « storie »
divertenti, che val la pena che ti racconti.
Quando Segovia jece (a Ginevra) ta prima esecuzione della « Sonata », it
«ritico del « Journal de Geneve », nella sua recensione, scrisse che essa era molio
greziosa e piacevole, ma che Segovia era un tale artista che, se anche avesse
suonato « J'ai du bon tabac» (uma canzoncina francese), ne avrebbe fatto
un capolavor
«= To chiesi a Segovia di domandare al critico il tema di « J'ai du Bon tabac +;
me 10 mand, ¢ su questo fect le «Variazioni ¢ Fuge », che dedical a
‘Mr. Guillow.
(Lettera di Mario Castelnvovo-Tedesco, del 6 luglio 1967, ad Angelo Gilardino).
Mi ha molto colpito che le « Variazioni » su « J'ai ds bon tabac » ti siano
sombrate « di wna disinvoltura degna di Mozart >; perché, in realia, quando le
serissi, pensavo a certe variazion! di Mozart su teri giocost come « Ab, je vous
dirgi, maman!.. »
(Lettera di Mario Castelnuovo-Tedeseo, del 4 settembre 1967, ad Angelo Gilardino)