1

Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.2014 - Posteitaliane
Anno XX - n° 213 bis Settembre 2020 - Speciale Elezioni

NO
Al voto del 20 e 21 settembre per il referendum
costituzionale sulla riduzione di un terzo del
numero dei parlamentari di Camera e Senato

Un deciso
di Enrico Dello Sbarba di Massimo Cappelli

Già sull'editoriale del Centro di que- Questo numero speciale de IL CENTRO esce solo in versione on line ed è dedica-
sto mese abbiamo sostenuto con for- to interamente alle prossime elezioni regionali.
za le ragioni del "no" al referen- Pur essendo il nostro un Circolo culturale, abbiamo deciso di raccogliere alcune
dum sulla riduzione del numero dei riflessioni e suggerimenti per le forze politiche della Toscana, che trovate negli
parlamentari perchè trattasi di una articoli che seguono, ed anche dare delle indicazioni di voto.
iniziativa assolutamente "populi- Per quanto riguarda il referendum, già nel numero precedente del nostro periodico
sta" priva com’è di una visione or- abbiamo dato una indicazione precisa per votare NO e ne abbiamo elencate le
ganica e razionale su di un sistema ragioni.
parlamentare, sicuramente vetusto Per la composizione del Consiglio Regionale e per la Presidenza della nostra Re-
e superato: un'esigenza che certa- gione l’indicazione che diamo riguarda la coalizione di Centro Sinistra che sostiene
mente non viene soddisfatta da una il candidato Giani e più precisamente le liste del Partito Democratico e di Italia
modifica affrettata e priva di una Viva+Europa, delle quali riportiamo, nel numero, l’elenco dei componenti e i capi
seria prospettiva. lista.
Ci sorprende la conferma del "si" Il prossimo appuntamento elettorale è importante per la nostra Regione e ancor
da parte del Partito Democratico
segue a pag. 2
che, quando era all'opposizione, fu
un convinto sostenitore del "no".
Nell'ultima direzione si è cercato di
giustificare questa inversione di
marcia con l'impegno a provvede-
re, subito dopo, ad una riforma
organica del sistema: ma con chi e
quando? Con la leggerezza istitu-
zionale e le caratteristiche populi-
ste dei 5Stelle che si ostinano, per
esempio, a dire "NO" al finanzia-
mento dei 37 miliardi di euro del segue a pag. 2
MES a tasso zero ed utilizzabili per
il miglioramento del sistema sani-
tario del nostro paese, si farà poca segue a pag. 2
strada.
segue a pag. 2
 2 Speciale elezioni
Una linea politica senza bussola
Infine dopo aver superato chiusure e
quarantene, almeno per la maggioran-
za, siamo arrivati al giorno delle vota-
zioni. Per noi toscani duplice appunta-
mento: il referendum confermativo del-
la riduzione del numero dei parlamenta-
ri e l’elezione del nuovo consiglio re-
gionale.
Riguardo al primo argomento bisogna
rilevare che questa riduzione necessa-
ria, (dicono i promotori pentastellati) per
ridurre i costi della politica, produce un
risparmio modesto che poteva ugual-
mente essere ottenuto riducendo un
poco gli emolumenti ai parlamentari at-
tuali senza andare a disturbare la Costi-
tuzione che è cosa molto più seria. Inol-
tre è significativo che, dopo l’approva-
zione quasi unanime, il parlamento molti
dei sostenitori della riduzione si siano
attivati a promuovere il referendum.
Fondamentale poi il pericolo che si ri-
dalla prima pagina
Enrico Dello Sbarba
Quest'ultima nota non c'entra nien-
te con il voto sul referendum ma ab-
biamo voluto ricordarlo per mette-
re in rilievo la diffidenza che man-
teniamo integra nei confronti di
quel movimento.
Per cui confermiamo con forza il
nostro deciso "NO" al referendum
ed il nostro voto favorevole nelle
elezioni nella nostra regione al Par-
tito Democratico ed ai suoi candi-
dati e candidate.
Massimo Cappelli
più per la nostra città che aspetta la
realizzazione di numerosi progetti che,
se portati a termine, potrebbero rilan-
ciarne l’economia (Nuova Darsena
Europa, Nuovo Ospedale, nuovi im-
pianti ENI etc..). È quindi, a nostro
avviso, determinante che tutti si rechi-
no a votare. Probabilmente lo faremo
di Franco Spugnesi
duca, senza alcun vantaggio, la rappre-
sentatività degli elettori . sarebbe bene
riparlarne in un piano di revisione ge-
nerale. Per ora è bene votare NO.
Altro discorso per le elezioni regionali.
In Toscana il confronto tra centro sini-
stra e destra è il piatto forte della scala-
ta di Matteo Salvini al potere. Non avrà
successo da noi come gli è successo in
Emilia.
I candidati alla presidenza non sono
particolarmente brillanti. Quello del cen-
tro sinistra Eugenio GIANI è un uomo
di apparato, in politica da sempre,
esperto di mediazioni, sinceramente ri-
formista un po’ gigione ma che è riu-
scito a consolidare attorno a se un in-
sieme di liste che coprono tutta l’area
del centro sinistra senza, sembra im-
possibile, grandi litigi.
Il vero punto di forza di GIANI è, però
la qualità della sua avversaria arruolata
dopo che l’anno scolastico è ripreso e
con l’emergenza Covid non ancora
conclusa, ma è un nostro dovere par-
tecipare perché la posta è veramente
alta.
Un’ultima considerazione sulla decisio-
ne che abbiamo preso, ovvero di dare
una precisa indicazione ai nostri lettori e
sulla coalizione di centro destra.
Come chi ci segue da tempo ben sa,
in altre occasioni e in altri tempi, quan-
do ancora il nostro Circolo era anche
un Circolo politico, abbiamo dato indi-
cazioni diverse riguardanti anche for-
mazioni dell’area di centrodestra.
Oggi purtroppo questa area, nel no-
stro giudizio, si è fortemente spostata
su posizioni estremiste, appoggiata da
movimenti neo fascisti, intrisa di ele-
menti e soggetti lontani mille miglia dal
nostro pensiero democratico e euro-
peista.
Ecco da dove nasce la nostra indica-
zione e la nostra decisione,
Buon voto a tutti i nostri lettori
da Salvini, Susanna Ceccardi, ex sinda-
co di Cascina e adesso euro parlamen-
tare ha una statura politica troppo mo-
desta per la presidenza toscana, e la cam-
pagna elettorale l’ha dimostrato: in pra-
tica è trascinata dai vari leader nazionali
che cercano di trasformare le elezioni
toscane in una prova delle elezioni na-
zionali. Giani potrebbe essere favorito
poi dalla possibilità del voto disgiunto,
che raccomandiamo agli elettori non del
centro-sinistra, cioè la possibilità di vo-
tare il proprio partito ma anche un pre-
sidente diverso.
Ricordiamoci anche che abbiamo la pos-
sibilità della preferenza: è consentita
votare due preferenze purv siano dises-
so diverso.
Noi livornesi dobbiamo essere consci che
mandare un nostro concittadino a Firen-
ze è importante. Senza far nomi, guarda-
tevi in giro, la scelta è vasta e di qualità.
Ne abbiamo bisogno per risollevare le
sorti della nostra città che cerca di risol-
levarsi, e il covid 19 certamente non aiu-
ta, da anni di stagnazione.
I livornesi in lizza
per un posto da consigliere
Ecco i nomi dei livornesi del PARTI-
TO DEMOCRATICO e ITALIA VIVA in
corsa per un posto da consigliere e
che che appoggiano la candidatu-
ra di Eugenio Giani a nuovo presi-
dente della Toscana:
Lia Burgalassi, Davide
Ciabatti, Antonella Giu-
zio, Paolo Niccolai, Fe-
derica Benifei, Gianni
Anselmi, Francesco Gazzetti, Ros-
sana Soffritti.
Claudia Agostini, Enri-
co Bernardini, Cinzia
Guerrieri, Riccardo Ca-
stellini, Giulia Carotenu-
to, Mattia Gemelli, An-
tonella Panza, Alessandro Cosimi.

Gli interessi che riguardano Livorno
Ai candidati alle prossime elezioni regio-
nali ed in particolare al candidato alla
Presidenza della Toscana - Eugenio Giani
pensiamo sia necessario ed opportuno
sottoporre alcune riflessioni ed anche dei
suggerimenti.che interessano Livorno e
la sua provincia e quindi l'intera regio-
ne.
Il primo riguarda quello che è divenuto,
ormai, centrale: quello della sanità. Set-
tore che ha dimostrato una buona quali-
tà del sistema sanitario toscano. Per
quanto riguarda Livorno non possiamo
che rallegrarci per la scelta, finalmente
definitiva, della ristrutturazione/ricostru-
zione del nuovo ospedale, oltre alla com-
Livorno punta
sul Recovery Fund:
chiesti 363 mln. di E.
di Angelo Roma
Sono stati chiesti al governo contributi a
fondo perduto per un totale di 363 milioni
di euro. Tra i progetti inviati alla Struttu-
ra tecnica di missione del Ministero delle
Infrastrutture rientrano:
- la riorganizzazione della viabilità portua-
le di cintura (73 milioni di E.),
- la resecazione della Calata Orlando e del-
l’accosto 55 (40 mln di E.);
- l’intervento di riprofilamento della man-
tellata esterna della diga curvilinea (32
mln di E.),
- il secondo lotto del riprofilamento del ban-
chinamento del canale di accesso lato
Torre del Marzocco (13 mln di E.) e il
nuovo punto di controllo frontaliero (13
milioni di E.).
Capitolo a parte per gli interventi di valo-
rizzazione del patrimonio culturale, dove
figurano richieste di fondi per interventi
quali quelli:
- di restauro del Forte di Bocca (8 mln di
euro);
- di valorizzazione della Fortezza Vecchia
(21 mln di E.);
- di recupero funzionale del silos granari
(28 mln di E.).
di Fabio Del Nista
Veduta aerea del porto di Livorno.
pleta condivisione con l'impegno per
sostenere l'assoluta esigenza ed urgen-
za di forzare il governo affinchè, senza
ulteriori indugi, richieda il finanziamento
di 37 miliardi del Mes indispensabili per
migliorare le strutture sanitarie del no-
stro paese e quindi anche della nostra
regione.
Per tornare ai nodi centrali per il rilan-
cio di Livorno citiamo alcune opere
prioritarie che non possono essere ul-
teriormente rinviate: ci riferiamo ai pro-
getti infrastrutturali del porto, della via-
bilità verso sud e dell'alta velocità fer-
roviaria presenti anche nel programma
di governo ma che debbono essere ra-
pidamente confermati e finanziati.
Un'opera che riteniamo sempre più ur-
gente e prioritaria il famoso "Lotto
Zero" sulla Via Aurelia nel tratto Ma-
roccone-Chioma: i progetti sono pronti
da tempo sia negli aspetti ambientali che
in quelli della sicurezza.
Ci sembra sia giunto il momento di as-
sumere impegni seri e concreti In pro-
posito sarebbe stato opportuno che il
candidato alla presidenza avesse fatto
o gli avessero proposto di rendersi conto
dell'assoluta necessità di questo mitico
"Lotto Zero" che attendiamo da decine
di anni.
Sempre a proposito della viabilità nes-
Speciale elezioni 3
suno ha sollevato il problema delle cor-
sie di sicurezza sulla variante Aurelia or-
mai al collasso.
In sostanza vorremmo che la Regione
Toscana valorizzasse, al pari di altre re-
altà provinciali, quella che "i Medici" ave-
vano pensato Livorno come "la porta
della Toscana: un indirizzo puntuale che
trova un riscontro, ai tempi nostri, nei
valori economici congiunti del sistema
portuale che lega Livorno con Piombi-
no e Portoferraio.
Un altro settore resta quello del turismo
(praticamente tutto il territorio della no-
stra provincia) ed anche dell'agricoltu-
ra avanzata nei comuni di Castagneto e
Campiglia con particolare sottolineatu-
ra per Venturina.
Un'attenzione particolare richiede, infi-
ne, il settore industriale (Raffineria ENI,
Solvay ed Acciaierie a Piombino).
Un silenzio assordante, per chiudere, sul
comparto finanziario aggravato con
l'uscita, quasi di scena, prima della Ban-
ca Toscana,poi della Banca Popolare
dell’Etruria e, infine, quella, molto ri-
dotta, del Monte dei Paschi di Siena: al-
fiere dello sviluppo economico della no-
stra regione. Anche questo è un com-
parto su cui è urgente intervenire se si
intende veramente soccorrere l'econo-
mia dell'intera regione.
 4 Speciale elezioni
Ne parliamo con Eleonora Agostinelli, vicepreside del Liceo Enriques di Livorno
e presidente della 7° Commissione (Istruzione, Cultura, Turismo e Sport),
I problemi della Scuola
di Angela Simini
Non sono pochi gli interrogativi sull’im-
minente riapertura delle scuole, compro-
messa dalla ripresa dei contagi, alla qua-
le si aggiunge il duplice appuntamento
elettorale per il Referendum Costituzio-
nale e per il rinnovo dei rappresentanti
della Regione Toscana, il 20 e il 21 set-
tembre: di nuovo scuole chiuse, affol-
lamento e disinfezione.
Che cosa ci aspetta? Che cosa ha fatto
la Regione e che cosa ci aspettiamo an-
cora? Sono questi i tre nodi di cui par-
liamo con la consigliera Eleonora Ago-
stinelli, vicepreside del Liceo Enriques
di Livorno, presidente della 7° Commis-
sione (Istruzione, Cultura, Turismo e
Sport), personaggio particolarmente
sensibile al rapporto scuola-lavoro-so-
cietà, attenta alla didattica e all’acco-
glienza delle fasce più deboli della po-
polazione. Per prima cosa tranquillizza
sulle norme di sicurezza prese per il rien-
tro dal Governo, dal Comitato Tecnico
Scientifico, dalla Regione e dai Comuni,
anche se restano scoperti i vecchi pro-
blemi, che avranno ancora più peso, ora
che abbiamo maggiore necessità di spa-
zi: l’edilizia scolastica primo tra tutti ,
che però attiene al Governo, le risorse
da reperire in un momento in cui il pil è
basso, e cioè l’abbandono scolastico.
“Ma la Regione Toscana è all’avanguar-
dia per la scuola - premette la Agostinel-
li - e Livorno è l’unica città che ha aper-
to i Nidi il 1° di settembre”.
Procediamo per ordine, a seguito dal-
l’aumento contagi tra i giovani, per la
scuola si sono prese severe misure di
sicurezza: il Protocollo siglato il 6 ago-
sto dalla ministra Lucia Azzolina, dalle
organizzazioni sindacali e dalle asso-
ciazioni dei dirigenti scolastici, intro-
duce una figura di riferimento interna
all’istituto che gestirà eventuali emer-
genze e contagi in contatto con il medi-
co dell’Asl e il dirigente scolastico.
Contingentati anche gli ingressi dei vi-
sitatori esterni, lo studente potrà esse-
re accompagnato da un solo genitore o
da persona a ciò delegata. Si resta ob-
bligatoriamente a casa in caso di tempe-
ratura oltre i 37,5° e sono previsti locali
in cui uno studente possa ritirarsi col
medico. Assicurato anche il sostegno
psicologico in situazioni di stress, timo-
re di contagio, difficoltà di concentra-
zione, situazione di isolamento. Norme
molto severe regolano l’igienizzazione
e la pulizia personale, di ambienti e arre-
di. Inoltre dal 1° settembre tutto il
personale del sistema scolastico ha l’op-
portunità di svolgere test diagnostici.
- Come ovviare al problema degli spazi
e delle aule?
“E questo è il punto dolente, perché
sarà inevitabile , ma anche problema-
tico praticare una frequenza scolasti-
ca in turni differenziati e pianificare
per gli studenti una fruizione di didat-
tica e di attività in presenza e, in via
complementare, di didattica digitale
integrata (DID), quando il contesto la
renda preferibile. Nei casi di disabili-
tà la didattica sarà pianificata in
riferimento alla tipologia di disabili-
tà, garantendo in via prioritaria la
didattica in presenza”.
La Agostinelli assicura inoltre che, se i
bambini 0-6 anni non hanno l’obbligo
della mascherina, tutto il personale è
però tenuto all’utilizzo corretto di Dpi
(dispositivi di protezione individuale):
guanti in nitrile e dispositivi di protezio-
ne per occhi, viso e mucose - nelle varie
attività, incluso il cambio dei pannolini.
- Cerchiamo ora di sapere che cosa han-
no fatto e che progetti hanno gli organi
preposti ai problemi scolastici.
“Premetto che dalla Provincia ho ri-
cevuto quanto mi era necessario. Ed è
doveroso riconoscere che la Toscana
è una delle regioni più avanzate ri-
spetto all’emergenza COVID nella
scuola. Sono stati destinati fondi per
mascherine, gel igienizzanti, acqui-
sto di arredi e interventi di edilizia
leggera, acquisto di tablet e chiavette
di connessione per gli studenti che ne
erano sprovvisti, per permettere di se-
guire le lezioni con la didattica a di-
stanza. E’ stato possibile l’acquisto di
banchi più piccoli (singoli 50x60) e
sedie con ribaltina per permettere il
distanziamento sociale nelle aule (la
sedia sostituisce il banco che occupa
più spazio). Grandi passi in avanti si
sono fatti anche per i più piccoli. Il si-
stema zero-sei anni è stato alimentato
dall’intervento della Regione, sia dal
punto di vista finanziario, che di soste-
gno alla crescita quantitativa e quali-
tativa. Il sistema toscano di educazio-
ne della prima e della seconda infanzia
è diventato, negli anni, un modello di
riferimento nel panorama nazionale”
- Quale sarà il prossimo passo?
“L’obiettivo più generale è la gratui-
tà dei nidi, un progetto molto ambizio-
so, che garantisce l’aumento dei posti
di contro alle lunghe liste di attesa e
rette ancora alte, soprattutto nel pri-
vato, scomodità e distanza da casa o
dal luogo di lavoro. Poi, un problema
molto serio, è la questione dell’edilizia,
problema che ovviamente non può essere
demandato alla Regione, ma che necessi-
ta di un intervento a livello nazionale”.
La professoressa traccia un quadro im-
pressionante ricavato dall’analisi della
Fondazione Agnelli: in Italia sono 39.079
gli edifici scolastici attivi, abitati quoti-
dianamente da circa 8 milioni di studen-
ti, un milione di docenti e oltre 200.000
amministrativi, tecnici e ausiliari (ATA).
L’età media degli edifici è di 52 anni, due
scuole su tre sono state costruite prima
del 1976 e per rinnovarle servirebbero
circa 200 miliardi di euro. Si aggiungano
lesioni strutturali a cui non si provvede,
più della metà delle scuole si trova in
zona a rischio sismico e una su quattro
in zona a rischio idrogeologico.
Ed ancora: impianti elettrici e anti-incen-
dio non a norma, mancanza di certificati
di agibilità statica, di agibilità igienico-
sanitaria, di prevenzione incendi. Molte
scuole sono sprovviste di barriere archi-
tettoniche e accessibilità, parcheggi per
disabili o ascensori. Se però la percen-
tuale del Pil che l’Italia destina all’istru-
zione è del 3,9%, è chiaro che che deve
essere aumentata. Un risultato che ci po-
siziona al terzultimo posto nell’area euro
e al quintultimo nell’intera Ue, possiamo
comprendere che restano poche illusioni
sul domani. Una situazione così carente
renderà ovviamente molto più complica-
to il prosimo rientro degli studenti in aula.