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NORMA EN ISO INTERNAZIONALE 17665-1 Sterilizzazione dei prodotti sanitari - Calore umido — Parte 1: Requisiti per lo sviluppo, la convalida e il controllo di routine di un processo di sterilizzazione per dispositivi medici. Parte 1: Requisiti per lo sviluppo, la convalida e il controllo di routine di un proceso di sterilizzazione per dispositivi medici. EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) TRADUZIONE LIBERA EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Contenuti Pagina ae 1 1 1 2 3. Termini e definizioni 3 4 Elementi del sistema di gestione della qualita, 0 4.1 Documentazione. 0 4.2 Responsabilita di gestione. 0 4.3 Realizzazione del prodotto. 0 4.4 Misurazione, analisi c miglioramento — Controllo dei prodotti non-conformi. 0 5 Caratterizzazione dell’ agente di sterilizzazione. nN 5.1 Agente di sterilizzazione. 1 5.2 Efficacia microbicida.. 1 5.3 Effetti material 1 5.4 Considerazione ambientale.. 1 6 Caratterizzazione del processo e dell’attrezzatura. 1 6.1 Proceso. - eae ‘ 1 6.1.1 Generale, send 2 2 3 4 5 7 7 7 7 7 7 8 8 9 6.1.3 Processi dei prodotti contenuti... 62 Attrezzatura.. Definizione del prodotto. 92 ecsonnnesn 9.2.1 Attrezzatura. 93. Idoneita operativa (OQ). 9.4 Idoneita di prestazione (PQ). 9.5 Riesame e approvazione della convalida . 10 Monitoraggio di routine ¢ controllo. 11 _Rilascio del prodotto dalla sterilizzazione. 12 _Efficacia del processo di mantenimento, 12.1 Dimostrazione di efficacia costante. 12.2 Ricalibratura. 12.3 Manutenzione 12.4 Riqualificazione... 12.5 Valutazione del cambiamenti Alllegato A (informative) Guida.. Allegato B (informativo) Definizione del processo basata sull’inattivazione della popolazione microbica nel suo stato naturale (metodo basato sul bioburden).. ii EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) Allegato C ( informativo) Definizione del processo basata sull’inattivazione di un microrganismo di riferimento e una conoscenza del bioburden su unita del prodotto da sterilizzare ( metodo basato sul bioburden combinato / indicatore biologico ). 28, Allegato D (informativo) Definizione del processo conservativo basato sul’ inattivazione di microrganismi di riferimento ( metodo di overkill ). eoaeenneeee dD Allegato E (informativo) Cieli operativi........ scessannbstensocensanceceonnsns 31 Alllegato ZA (informative) Relazione tra questa Norma Internazionale ¢ i requisiti essenziali delle Direttive EU 90/385/EEC del 20 giugno 1990 relativa ai dispositivi medici impiantabili in modo attivo, della 93/42/EEC del 14 giugno 1993 concernente i medici ¢ della 98/79/EC del 7 dicembre 1988 relativa ai dispositivi medici i in vitro. Bibliografia. Note esplicativ iii EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) Prefazione ISO ( L’Organizzazione Internazionale per la standardizzazione ) & una federazione a livello mondiale di enti nazionali standard (enti membri dell’ISO). I! compito di preparare le Norme Intemazionali & normalmente eseguito attraverso comitati tecnici ISO. Ogni ente membro interessato ad un argomento per il quale é stato costituito un comitato tecnico ha il diritto di essere rappresentato in quel comitato. Anche le organizzazioni internazionali, governative e non-governative, in collaborazione con ISO, prendono parte ai lavori. L*ISO collabora strettamente con la Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) su tutte le questioni relative alla standardizzazione elettrotecnica. Le norme internazionali sono redatte in conformiti alle regole date nelle Direttive ISO/IEC, Parte 2, Tl compito principale dei comitati tecnici & di preparare le norme intemnazionali. Le bozze di norme internazionali adottate dai comitati tecnici sono citcolate tra gli enti membri per la votazione. La pubblicazione come norma internazionale richiede ’approvazione di almeno il 75% degli enti membri_ con voto decisivo Attenzione viene data alla possibilita che qualcuno degli elementi di questo documento possa essere il soggetto di diritti di brevetto. L'ISO non deve essere ritenuta responsabile dell’identificazione di qualcuno o di tutti questi diritti di brevetto. L’ISO 17665-1 @ stata preparata dal Comitato Tecnico ISO/TC 198, Sterilizzazione dei prodotti sanitari La prima edizione della ISO 17665-1 annulla e sostituisce Ia ISO 11134:1994 e Ia ISO 13683:1996, le quali sono state entrambe tecnicamente riviste. L'ISO 17665 consiste delle seguenti parti, sotto il titolo generale Sterilizzazione dei prodotti sanitari — Calore umido: = Parte 1: Requisiti per lo sviluppo, la convalida e il controllo di routine di un processo di sterilizzazione per dispositivi medici ~ Parte 2: Guida all applicazione della ISO 17665-1 iv EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) Introduzione Un dispositivo medico sterile & quello che & privo di microrganismi vitali. Le notme internazionali che specificano i requisiti per la validazione e il controllo di routine dei processi di sterilizzazione a vapore richiedono, quando & necessario fornire un dispositive medico sterile, che la contaminazione microbiologica casuale di un dispositivo medico prima della sterilizzazione sia minimizzata. Tuttavia i dispositivi medici prodotti sotto condizioni di produzione standard in conformita ai requisiti peri sistemi di gestione della qualita ( vedasi, ad esempio, ISO 13485) possono, prima della sterilizzazione, avere presenza di microrganismi, anche se in piccole quantita, Tali prodotti sono non-sterili. L’obiettivo della sterilizzazione & di inattivare i contaminanti microbiologici e di conseguenza trasformare i prodotti non-sterili in prodotti sterili. La cinetica dell’inattivazione di una coltura pura di microrganismi attraverso agenti fisici e/o chimici usati per sterilizzare dispositivi medici pud in genere essere descritta al meglio attraverso una relazione esponenziale tra il ‘numero di mictorganismi sopravvissutie il livello del trattamento con agente sterilizzante; inevitabilmente questo ifica che ¢”é sempre una probabilita circoscritta che un microrganismo possa sopravvivere indipendentemente dal livello del trattamento applicato. Per un trattamento dato, ta probabilita di sopravvivenza & determinata dal numero e dalla resistenza dei microrganismi e dall’ambiente in cui gli organismi vivono durante il trattamento, Ne consegue che la sterilita di ciascun prodotto in una popolazione soggetta al processo di sterilizzazione non pud essere garantita e che la steilita di una popolazione processata & definita in termini della probabilita che ci sia un microrganismo vitale presente in una unita del prodotto. La ISO 17665 descrive requisiti che, se raggiunti, forniranno un processo di sterilizzazione a calore umido inteso a sterilizzare dispositivi medici ed avente un’ appropriata attivita microbicida. oltre la conformita ai requisiti garantisce che questa attivita é sia attendibile che riproducibile, cosicché possano essere fatte delle previsioni, con ragionevole sicurezza, che ci sia un basso livello di probabilita della presenza di un microrganismo vitale nel prodotto dopo la sterilizzazione. La specifica di questa probabilita 2 una materia per le autoritA normative e pud variare da paese a paese ( vedasi, ad esempio, la EN 556-1 ¢ la ANSVAAMI ST67). Requisiti generici del sistema di gestione della qualita per la progettazione e lo sviluppo, la produzione, Pistallazione e il servizio sono forniti nella ISO 9001 e requisiti particolari per i sistemi di gestione della qualita per la produzione di dispositivi medici sono forniti nella ISO 13485. Gli standards per i sistemi di gestione della qualita riconoscono che, per certi processi usati nella produzione, ’efficacia del proceso non pud essere completamente verificata dalla successiva ispezione e prova del prodotto. La sterilizzazione & un esempio di tale proceso. Per questa ragione, i processi di steriizeazione sono validati per I'uso, la prestazione del processo di sterilizzazione & monitorata in modo routinario ¢ Pattrezzatura & sottoposta a manutenzione. L’esposizione ad un processo di sterilizzazione correttamente validato e accuratamente controllato non & il solo fattore associato alla condizione di garanzia attendibile che il prodotto sia sterile e, a questo riguardo, adatto per il suo progettato utilizzo. Attenzione viene percid data ad un numero di fattori che includono: a) lo stato microbiologico della materia prima in entrata e/o dei componentis, b) la convalida e il controllo di routine di ogni procedura di pulizia e di disinfezione usate sul prodotto; ©) il controllo dell’ambiente in eui il prodotto & fabbricato, assemblato e confezionato; d)_ilcontrotlo dell’attrezzatura ¢ dei processi; ©) ilcontrollo del personale e della loro igiene; 1) ilmodo e i materiali in cui il prodotto é confezionato; 8) le condizioni in cui il prodotto viene conservato. EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 1 tipo di contaminazione su un prodotto da sterilizzare varia e questo ha un impatto sull’efficacia di un processo di sterilizzazione. E preferibile che i prodotti che sono stati utilizzati in un ambiente per la cura della salute e che sono stati presentati per la risterilizzazione in conformita con le istruzioni del produttore ( vedasi ISO 17664) siano considerati come casi speciali. C°é la potenzialita per tali prodotti di possedere una vasta gamma di microrganismi contaminanti e residuo inorganico e/o contaminazione organica nonostante l’applicazione di un processo di pulizia. Pertanto attenzione particolare deve essere data alla validazione e al controllo della pulizia e dei processi di disinfezione usati durante il rtrattamento. Questa parte della ISO 17665 descrive i requisiti per garantire che le attivith associate con il processo di sterilizzazione a calore umido siano eseguite in modo appropriato. Queste attivita sono descritte in programmi di lavoro documentati realizzati per dimostrare che il processo di sterilizzazione a calore umido produrra conformemente prodotti sterili in base al trattamento con dosi che cadono all’intemo di limiti predeterminati. 1 requisiti sono le parti normative di questa parte della ISO 17665 con cui la conformita é richiesta. La guida fornita negli allegati informativi non & normativa e non & fornita come una lista di controllo per i revisori. La guida fomnisce spiegazioni e metodi che sono considerati come strumenti adatti per adeguarsi ai requisiti. Metodi oltre a quelli dati nella guida possono essere usati, se essi sono efficaci nel conseguimento della conformita ai requisiti di questa parte della ISO 17665. Lo sviluppo, la validazione ¢ il controllo di routine di un processo di sterilizzazione comprendono un numero di distinte ma correlate attivita, ad esempio la calibratura, la manutenzione, la definizione del prodotto, la definizione del processo, idoneita di istallazione, l'idoneita operativa e l'idoneita di prestazione. Mente le attivita richieste da questa parte della ISO 17665 sono state raggruppate insieme e sono presentate in un ordine particolare, questa parte della ISO 17665 non richiede che le attivita siano eseguite nell’ordine in cui sono presentate. Le attivita richieste non sono necessariamente sequenziali, dal momento che il programma di sviluppo e la validazione possono essere ripetitivi. E” possibile che la prestazione di queste differenti attivita coinvolga un numero di individui separati e/o organizzazioni, ognuno dei quali eseguira una o pit di queste attivita, Questa parte della ISO 17665 non specifica gli individui o le organizzazioni particolari per eseguire le attivita NORMA INTERNAZIONALE EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Sterilizzazione di prodotti sanitari—Calore umido — Parte 1: Requisiti per lo sviluppo, la convalida ¢ il controllo di routine di un processo di sterilizzazione per dispositivi medici 1 Obiettivo 1.1 Inelusioni 1.1.1 Questa parte della ISO 17665 sp per lo sviluppo, la validazione ¢ il controllo di routine di un processo di sterilizzazione a calore umido per dispositivi medici. NOTA. Sebbene I’obiettivo di questa parte della ISO 17665 ¢ limitato ai disposi luna guida che pud essere applicabile ad alti prodotti per Ia sanita. edici, esso specifica i requisiti e fornisce 1.1.2 I processi di sterilizzazione a calore umido trattati da questa parte della ISO 17665 includono ma non sono Fimitati a: a) sistem di scarico a vapore saturo; b)_sistemi a vapore saturo con rimozione di aria attiva; ©). miscele di vapore e aria; @)acqua spray; )_immersione nell’acqua. NOTA. Vedasi anche Allegato E. 1.2 Eselusioni 1.2.1 Questa parte della ISO 17665 non specifica i requisiti per lo sviluppo, la validazione e il controllo di routine di un proceso per inattivazione di agenti causa di encefalopatiti spongiformi quali virosi nervosa degenerativa della pecora, encefulopatite spongiforme bovina e morbo di Creutzfeldt-lakob. Raccomandazioni specifiche sono state prodotte in paesi particolari per il trattamento di materiali potenzialmente contaminati con questi agenti. NOTA Vedasi anche ISO 2442-1, ISO 22442-2 ¢ ISO 2442-3, 1.2.2 Questa parte della ISO 17665 non si ap) combinazione di calore umido con altri agenti jea a quei processi di sterilizzazione che sono basati stu una jocidi (ad esempio formaldeide ) come agente sterilizzante. 1.2.3 Questa parte della ISO 17665 non fornisce dettagli su un requisito specifico per la definizione di un dispositivo medico come “sterile”. NOTA Viene data attenzione ai requisiti nazionalio regionali per la definizione di dispositivi medici come “ strili”. Vedasi, ad esempio, la EN 5561 0 ANSI/AAMI ST67 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 1.2.4 Questa parte della ISO 17665 non specifica un sistema di gestione della qualita per il controllo di tutti gli stadi di produzione di dispositivi medici. NOTA: Non & un requisito di questa parte della ISO 17665 avere un sistema di gestione della qualita completo durante fa produzione, ma gli elementi di un sistema di gestione della qualita che sono il minimo necessario per controtlare il processo di sterilizzazione sono di norma riferiti a collocazioni appropriate nel testo ( vedasi, in particolare, Punto 4 ). Attenzione viene data agli standards peri sistemi di gestione della qualita ( vedasi ISO 13485 ) che controllano tutti gli stadi di produzione dei dispositivi medici, incluso il processo di sterilizzazione. Regolamentazioni regionali ¢ nazionali per la fornitura di dispositvi medici potrebbero richiedere 'implementazione di un sistema di gestione della qualita completo e la valutazione di quel sistema (fatto ) da una terza parte. 1.2.5 Questa parte della ISO 17665 non specifica i requisiti per la sicurezza professionale associati con la progettazione ed il funzionamento delle strutture per la sterilizzazione a calore umido. NOTA I requisiti per la sicurezza operativa sono specificati nella IEC 61010-2-040. Inoltre in alcuni paesi esistono regolamentazioni per la sicurezza. 2 Riferimenti normativi 1 seguenti documenti di riferimento sono indispensabili per ’applicazione di questo documento, Per riferimenti datati, solo l’edizione citata viene applicata, Per i riferimenti non datati, si applica Pultima edizione del documento di riferimento ( inclusi tutti gli emendamenti ). ISO 10012, Sistemi di gestione della misurazione ~ Requisiti per i processi di misurazione ¢ attrezzatura di misurazione ISO 11138, Sterilizzazione dei prodotti per la sanita — Indicatori biologici— Parte 1: Requisiti Generali ISO 11138-3, Sterilizzazione dei prodotti per la sanitd ~ Indicatori biologici ~ Parte 3: Indicatori biologici per i processi di sterilizzazione a calore umido ISO 1140-1, Sterilizzazione dei prodotti per la sanita — Indicatori chimici ~ Parte I: Requisiti generali ISO 11140-3, Sterilizzazione dei prodotti per la sanita ~ Indicatori chimici - Parte 3: Sistemi indicatori di Classe 2 per uso nel test di penetrazione del vapore Bowie Dick ISO 11140-4, Sterilizzazione dei prodotti per la sanitd — Indicatori chimici — Parte 4: Indicatori di Classe 2 come alternativa al test di Bowie-Dick per il rilevamento della penetrazione del vapore ISO 1140-5, Sterilizzazione dei prodotti per la sanita — Indicatori chimici — Parte ‘5: Indicatori di Classe 2 per pacehi ¢ fogli per il test di rimozione dell aria Bowie-Dick ISO 11607-1, Confezionamento per i dispositivi medici sterilizzati terminalmente ~ Parte 1: Requisiti per i ‘material, sistemi di barriera sterile ¢ sistemi di confezionamento ISO 11607-2, Confezionamento per i dispositivi medici sterilizzati terminalmente — Parte 2: Requisiti di validazione per i processi di formazione, di sigillatura e di assemblaggio ISO 11737-1, Sterilizzazione di dispositivi medici - Metodi microbiologici - Parte 1: Determinazione di una popolazione di microrganismi nei prodotti ISO 1737-2, Sterilizzazione di dispositivi medici ~ Metodi microbiologici ~ Parte 2: Tests di sterilita eseguiti nella convalida di un processo di sterilizzazione ISO 13485:2003, Dispositivi medici — Sistemi di gestione della qualita - Requisiti per scopi normativi ISO 17664, Sterilizzazione di dispositivi medici — Informazione da essere fornita dal produttore per il trattamento di dispositivi medici risterilizzabili 2 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 3 Termini e definizioni Per gli obiettivi di questo documento, si applicano i seguenti termini e definizioni. enza di gas non condensabili nel flusso di vapore e nella condensa 0 nella ettato per rilevare la pr zzazione 3.2 dispositive di controllo automatic dispositivo (di sterilizzazione) che, in risposta a variabili pre-determinate di ciclo operativo, gestisce la sterilizzatrice conseguentemente attraverso le fasi richieste del (i) ciclo (i) operativo (i) 33 Bioburden ( carica batterica iniziale )” popolazione di microrganismi vitali_ su e/o un prodotto e/o sistema di barriera sterile [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.2] 3.4 indicatore biologic sistema test contenente microrganismi vitali dotati di una resistenza definita per un processo di sterilizzazione specificato [ISO / TS 11139:2006, definizione 2.3] 35 calibratura serie di operazioni che stabiliscono, sotto specifiche condizioni, la relazione tra i valori di una quantita indicata da uno strumento di misurazione o sistema di misurazione, o valori rappresentati da una misura di materiale o un ‘materiale di riferimento e i valori corrispondenti realizzati dagli standards [VIM:1994, definizione 6.11 ] 3.6 indicatore chimico indicatore non biologico sistema test che rivela un cambiamento in una o pitt variabili di proceso predefinite basato su un cambiamento chimico o fisico risultante dall’esposizione a un proceso [ISO/TS 11139. 2006, definizione 2.6] 3.7 prodotto contenuto prodotto per cui l’ambiente all" interno dell’autoclave durante ogni fase del processo di sterilizzazione non viene in diretto contatto con il prodotto. NOTA L’ambiente all'interno dell’autoclave @ utilizzato soltanto per scopi di riscaldamento e di raffreddamento, non per raggiungere l’effeto della sterilizzazione; ad esempio una soluzione in una bottiglia sigillata 3.8 correzione azione volta all’eliminazione di una non-conformita rilevata NOTA Una correzione pud essere fatta in unione con un’azione correttiva [ISO 9000:2005, definizione 3.6.6 ] EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 3.9 azione correttiva azione per eliminare la causa di una non-conformita rilevata o altra azione indesiderata NOTA 1 Pud esserei pit di una causa per una non-conformita, NOTA 2 Un'azione correttiva é presa per prevenire il ripetersi laddove un’azione preventiva é presa per prevenire un awvenimento NOTA3 C’€ una distinzione tra correzione e azione corretiva [ISO 9000:2005, definizione 3.6.5] 3.10 valore D > valore Dio tempo o dose richiesti per raggiungere I’inattivazione del 90% di una popolazione del microrganismo test in condizioni stabilite [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.11] NOTA Per gli obiettivi di questa parte deila ISO 17665 il valore D si riferisce all’esposizione necessaria per raggiungere la riduzione del 90%. 3. sviluppo atto di elaborare una specifica [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.13] 3.12 controllo ambientale applicazione di ingegneria e/o sistemi di procedura per mantenere condizioni in aree definite all’interno di limiti specific NOTA. Tal stem posson incadere vin itd ii dsinfecione dla superficie, abbighament i protezine¢ procedure amministrative. [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.16] 3.3 equilibration time * tempo che intercorre tra il raggiungimento della temperatura di sterilizzazione al punto di misurazione di riferimento ¢ il raggiungimento della temperatura di sterilizzazione in tutti i punti all’interno del carico da sterilizzare 3.14 stabilire determinare attraverso la valutazione teorica e confermare attraverso Ia sperimentazione [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.17] 3.15 tempo di esposizione tempo durante il quale i parametri di processo sono mantenuti allinterno delle loro tolleranze specifiche [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.18] 3.16 difetto ‘uno o pitt dei parametri di processo che sono al di fuori del suo / delle sue tolleranza (e) specifiche [ISO/TS 11139:2006, definizione 2.19] 4 EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) 3.17 valore Fy § letalita: microbiologica di un processo di sterilizzazione espresso in tert di tempo equivalente, in minuti, ad una temperatura di 121,1° C con riferimento ai microrganismi con un valore z * di 10°C 3.18 prodotto (i) per la sanita dispositivo (i) medico (i) incluso (i) dispositivo (i) medico incluso (i) biofarmaceutico (i). {ISO/TS 11139:2006, definizione 2.20] \gnostico in vitro 0 prodotto (i) me: 3.19 holding time” periodo (di sterilizzazione) per cui le temperature nel punto di misurazione di riferimento ¢ in tut all’interno del carico di sterilizzazione sono continuamente all’interno della banda della temperatura di sterilizzazione. 3.20 idoneita di installazione 1Q (installation qualification ) processo per l’acquisizione ¢ Ia dimostrazione documentata che Mattrezzatura & stata fornita conformita alle sue specifiche {ISO/TS 11139:2006, definizi ne 2.22] 3.21 configurazione del carico configurazione specificata all’interno della camera di sterilizzazione degli element di parti fisse della camera e i numeri, le tipologie, la distribuzione e Porientamento del prodotto presentato per la sterilizzazione 3.22 manutenzione combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative associate intese a conservare un articolo o a reintegrarlo in uno stato in cui pud eseguire la sua funzione richiesta 3.23 dispositive medico strumento, apparato, attrezzo, macchina, congegno, impianto, reagente in vitro o calibratore, software, materiale 0 altro articolo correlato, inteso dal produttore per essere usato, da solo o in combinazione, per gli esseri umani per uno o pit specifici scopi di: ~ diagnosi, prevenzione, monitoraggio, trattamento o lenimento della malattia; = diagnosi, monitoraggio, trattamento, sollievo 0 compensazione di una lesione; - indagine, sostituzione, modifica o supporto dell’anatomia o di un processo fisiologico; - _ sostegno o sostentamento di vita; - controllo della concezione; - disinfezione dei dispositivi medici; = fornire informazione per scopi medici per mezzo dell’esame in vitro di campioni derivati dal corpo umano che non raggiunga la sua primaria ed intesa azione all’interno o sul corpo umano attraverso mezzi farmacologici, immunologici o metabolici, ma che pud essere affiancata nella sua funzione da tali mezzi [ISO 13485:2003, definizione 3.7 ] NOTA Questa definizione dalla ISO 13485:2003 & stata sviluppata dalla Global Harmonization Task Force (Gruppo i lavoro globale per 'armonizzazione ) (GHTF 2002). EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) 3.24 catena di misurazione serie di element di uno strumento di misurazione o sistema di misurazione, che costituisce il percorso della segnalazione di misurazione dall’input ( quantita soggetta alla misurazione ) all’output ( il risultato della misurazione ) 3.25 microrganismo entita di dimensione microscopica che comprende batteri, funghi, protozoi e virus NOTA Una norma specifica puo non richiedere una dimostrazione dell’effcacia del processo di sterilizzazione nelPinattivazione di ttt i tipi di microrganismi identificati nella definizione di cui sopra, per la validazione e/o il controllo di routine del processo di sterilizzazione. [ISO/TS 11139:2006, definizione 2,26] 3.26 calore umido energia termica in presenza di umidita fornita come vapore saturo 0 acqua allo stato liquido con lo scopo di ottenere la letalita microbica. 3.28 idoncita operativa OQ (operational qualification ) processo per |’ottenimento e la dimostrazione documentata che l’attrezzatura installata agisce all’interno di limiti predeterminati quando usata in conformita con le sue procedure operative {ISO/TS 11139:2006, definizione 2.27] 3.29 ciclo operative serie completa di fasi del processo eseguite in una sequenza specifica (IEC 61010-2-040:2005} 3.30 sistema di confezionamento combinazione del sistema di barriera sterile e dell’imballaggio protettivo [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.28] 3.31 idoneita di prestazione PQ (performance qualification ) processo per l’ottenimento e la dimostrazione documentata che |’attrezzatura, cosi come installata e funzionante in conformita con le procedure operative, costantemente opera in conformita con criteri predeterminati ¢ di conseguenza fornisce un prodotto che corrisponde alla sua specifica. [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.30] EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 3.32 azione preventiva azione volta ad eliminare la causa di una potenziale non-conformita o altra situazione potenzialmente indesiderabile NOTA 1 Pud essere pit di una causa per una eventuale non-conformit NOTA2. Un'azione preventiva é presa per prevenire il fatto laddove un’azione correttiva & presa per prevenite il ripetersi [ISO 9000:2000, definizione 3.6.4] 3.33 periodo di plateau ® equilibration time pit holding time (vedasi punti 3.13 ¢ 3.19) 3.34 dispositivo di prova del processo PCD (process challenge device) unitA progettata per cos una. wnza definita ad un processo di sterilizzazione ¢ utilizzata per valutare Ja prestazione del processo. [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.33] 3.35 parametro del processo valore specificato per una variabile di proceso NOTA. La specifica per un processo di sterilizzazione include i parametri di processo ¢ i loro limiti di tolleranza [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.34] 3.36 variabile di processo condizione all’interno di un processo di sterilizzazione, cambiamenti in cui si altera I’efficacia microbicida ESEMPIO Tempo, temperatura, pressione, concentrazione, umidita, lunghezza d’onda [ISO/TS 11139:2006, defini ie, 2.35] 3.37 prodotto risultato di un processo NOTA Per gli scopi delle norme di steriizzazione, il prodotto & tangibile e pud essere intermediato dalla materia prima, dal sub-assemblato (i) e da prodotti per la sanita [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.36] 3.38 famiglia di prodotto ‘geuppi (di sterilizzazione) o sottogruppi di prodotto caratterizzati da attributi simili tali come massa, materiale, costruzione, forme, lumi, sistema di confezionamento e che presentano una difficoltA simile jone 3.39 dispositivo di prova di riferimento dispositivo che ha un rapporto termico conosciuto con il prodotto contenuto con il carico da sterilizzare 3.40 carico di riferimento carico (i) specificato (i) di sterilizzazione creato per rappresentare combinazioni difficili di unita da sterilizzare. EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 3.41 punto di misurazione di riferimento unto in cui il sensore della temperatura utilizzato per il controllo del ciclo operativo viene collocato 3.42 microrganismo di riferimento specie microbica ottenuta da una raccolta di coltura riconosciuta_ [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.39] 3.43 riqualificazione ripetizione di parte della validazione allo scopo di confermare l'accettabilita costante di un processo specifico [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.40] 3.44 ‘vapore saturo -vapore d’acqua in uno stato di equilibrio tra condensazione ed evaporazione 3.45 servizi forniture da una fonte esterna, necessarie peril funzionamento dell’attrezzatura ESEMPIO Elettricitd, acqua, aria compressa, drenaggio. (ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.41] 3.46 specifica documento che stabilisce i requisiti [ISO 9000:2005, definizione 3.7.3 } 3.47 specificare determinare nel dettaglio all’interno di un documento approvato [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.42] 3.48 sterile libero da microrganismi attivi [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.43] 3.49 sterilith condizione di essere libero da microrganismi attivi NOTA. Inpratica, nessuna affermazione cosi assoluta relativa all’assenza di microrganismi pu essere provata { vedasi sterilizeazione (3.51)] [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.45] EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 3.50 livello di sicurezza di sterilita ( SAL: sterility assurance level ) probabilita di un singolo microrganismo attivo di essere presente su tna unita dopo la sterilizzazione NOTA. Iltermine SAL assume un valore quantitative, generalmente 10° o 10°. Quando si applica questo valore quantitative alla sicurezza della sterilit, un SAL di 10* ha un valore pia basso ma fornisce una sicurezza di sterilta maggiore rspetto a un SAL di 10°. [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.46] 3.51 sterilizzazione processo validato utilizzato per rendere il prodotto libero da microrganismi attivi NOTA. In.un processo di sterilizzazione, la natura dellinattivazione microbiea & esponenzialee pertanto la sopravvivenza di un microrganismo su un elemento individuale pud essere espressa in termini di probabilita. Mentre questa probabilita puo essere ridotta ad un numero molto basso, non pud mai essere ridotta a zero [ vedasilivello di sicurezza di sterilitA (3.50) } [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.47] 3.52 carico da sterilizzare prodotto che & o che & stato sterilizzato contemporaneamente utilizzando un dato processo di sterilizzazione [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.48] 3.53 processo di sterilizzazione serie di azioni o operazioni necessarie per conseguire i requisiti specifici per la sterilitd NOTA Questa serie di azioni include il pre-trattamento del prodotto (se necessario), esposizione all’ agente sterilizzante sotto condizioni definite e qualsiasi post-trattamento necessario, II processo di sterilizzazione non include nessuna pulizia, disinfezione o operazioni di confezionamento che precedono la sterlizzazione. [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.49] 3.54 temperatura di sterilizzazione temperatura minima della banda della temperatura di sterilizzazione 3.55 banda della temperatura di sterilizzazione gamma di temperature, espresse come la temperatura di sterilizzazione e come fa temperatura massima consentita che pud prevalere all’intemno del carico da sterilizzare durante Pholding time. 3.56 camera di sterilizzazione parte della sterilizzatrice che contiene il carico da sterilizzare 3.87 agente sterilizzante entita fisica o chimica o combinazione di entita che hanno una attivita. sterilita in presenza di condizioni definite [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.50] srobicida sufficiente per raggiungere la 3.58 energia termica energia sotto forma di calore EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 3.59 test di sterilita operazione tecnica eseguita come parte di sviluppo, validazione o riqualificazione per determinare la presenza 0 assenza di microrganismi attivi sul prodotto o parti dello stesso [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.54] 3.60 validazione procedura documentata per ’acquisizione, la registrazione e V’interpretazione dei risultati richiesti per stabilire che un processo produrra costantemente un prodotto conforme alla specifica predeterminata [ISO/TS 11139:2006, definizione, 2.55] 3.61 valore z, cambiamento di temperatura richiesto per effettuare un cambiamento decuplice ( 10 volte) nel valore D 4 Elementi per il sistema di gestione della qualita 4.1 Documentazione 4.1.1 Procedure per lo sviluppo, la validazione, il controllo di routine ¢ il rilaseio del prodotto dalla sterilizzazione devono essere specificate. 4.1.2 I documentie le registrazioni richiesti da questa parte della ISO 17665 devono essere rivisti e approvati da personale designato ( vedasi 4.2.1). I documet Ie registrazioni devono essere controllati in conformita alle clausole applicabili della ISO 13485, 4.2 Responsabilita di gestione 4.2.1 _Laresponsabilita e autorita per Pattuazione ¢ il raggiungimento dei requisiti deseritti in questa parte della ISO 17665 devono essere specificati. La responsabilitA deve essere assegnata a personale competente in conformiti alle clausole applicabili della ISO 13485. 4.2.2 Se i requisiti di questa parte delta ISO 17665 sono eseguiti da organizzazioni con sistemi di gestione della ‘qualita separati, le responsabilita e l'autorita di ciascuna parte devono essere specificate. 4.3 Realizzazione del prodotto 43.1 Le procedure per l’acquisto devono essere specificate. Queste procedure devono essere conformi alle clausole applicabili della ISO 13485. 43.2 Le procedure per l’identificazione e la rintracciabilita del prodotto devono essere specificate. Queste procedure devono essere conformi alle clausole applicabili della ISO 13485, 433 Un sistema conforme alle clausole applicabili della ISO 13485 o della ISO 10012 deve essere specificato per la calibratura di tutta ’attrezzatura, inclusa la strumentazione a scopo di verifica, utilizzata nel soddisfare i requisiti di questa parte della ISO 17665. 4.4 Misurazione, analisi e miglioramento— Controllo del prodotto non conforme Le procedure per il controllo di prodotto definito come non ~ conforme e per la retifica, Pazione correttiva e Pazione preventiva devono essere specificate. Queste procedure devono essere conformi alle clausole applicabili della ISO 13485. 10 EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) 5 Caratterizzazione dell’agente sterilizzante 5.1 Agente sterilizzante 5.1.1 Per gli obiettivi di questa parte della ISO 17665 lagente sterilizzante deve essere calore umido 5.1.2 I contaminanti contenuti all’interno dell’ agente sterilizzante non devono compromettere la sicurezza del prodotto per uso a cui é destinato. 5.2 Efficacia microbicida il calore umido é utilizzato al di fuori della gamma di condizioni che sono ampiamente riconosciute, allora Pefficacia microbicida deve essere stabilita e documentata. NOTA _ L’efficacia microbicida del calore umido e il suo uilizzo nei processi di sterilizzazione & stata globalmente documentata ed & disponibile nella letteratura pubblicata 5.3 Effetti sui materiali L’effetto dell’agente di sterilizzazione sui materiali deve essere valutato in conformi ai requisiti dei punti 6 7. 5.4 Considerazione ambientale Il calore umido non & normalmente considerato tale da avere un effetto ambientale significativo; tuttavia il potenziale impatto sull’ambiente dell’ operazione del processo di sterilizzazione deve essere valutato ¢ ogni misura necessaria a proteggere l’ambiente deve essere individuata. Questa valutazione, inclusi il potenziale impatto ( se presente ) e le misure per il controllo (se individuate) deve essere documentata 6 Caratterizzazione del processo e dell’attrezzatura 6.1 Processo 6.1.1 Generale Tutti i processi di sterilizzazione devono essere specificati. La specificazione deve includere: a) una deserizione del cielo operativo; 1b) iparameti di processo e i loro limitis ©) 1a (e) famiglia (e) di prodotto che pud (possono) essere sterilizzata (e); 4) i requisiti peril condizionamento del prodotto prima della sterilizzazione, se tale condizionamento & necessario per assicurare Pefficacia del processo di sterilizzazione; ©) lacollocazione del punto di misurazione di riferimento; ) la pressione minima e massima che pud verificarsi in una camera di sterilizzazione vuota ( incluse le parti fisse della camera); g) indice di cambiamento di abbassamento o innalzamento della pressione e i limiti per ogni fase del proceso; h) la quantita massima di ogni contaminante che potrebbe essere presente in ogni liquido, aria, gas 0 vapore ammesso alla camera di sterilizzazione nel caso in cui il contaminante possa negativamente influire sul prodotto; rt EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) i) _e variabiti di processo che sono misurate e utilizzate per verificare che il processo di sterilizzazione sia portato a termine; i) laconfigurazione del carico; K) tutte le restrizioni sulla dimensione e/o massa del carico da sterilizzare; 1) test(s) periodici e criteri di accettazione (dove applicabili) da utilizzare per verificare che il processo di sterilizzazione resti riproducibile; 1m) la collocazione e i criteri di accettazione definiti per gli indicatori biologici (8.5 0 8.6), se utilizzati; 1) lacollocazione e i criteri di accettazione defini ici (8.8), se utilizzatis ©) 1a letalitd minima di cielo raggiunta in ogni parte del carico di sterilizzazione e i mezzi con i quali tale letalita & stata determinata per il carico da sterilizzare per cui il processo di sterilizzazione é stato progtammato, se metodi microbiologici sono stati utilizzati per stabilire lefficacia del processo di sterilizzazione; p) il rattamento di ciclo post-operativo, se tale trattamento & incluso nel processo di sterilizzazione. 6.1.2 Processi a vapore saturo Oltre ai requisiti di cui al punto 6.1.1, la specifica per un processo di sterilizzazione a vapore saturo in cui il vapore immesso nella sterilizzatrice & lo sterilizzante, deve includere: a) Pholding time e le temperature minime e massime ( le loro collocazioni) misurate durante questo tempo in una camera di sterilizzazione vuota ( incluse le part fisse della camera); b) durante Pholding time la differenza massima tra la temperatura misurata nel punto di misurazione di riferimento ¢ la temperatura teorica del vapore determinata dai valori della tabella del vapore per le pressioni misurate nella camera di sterilizzazione; ©) Jaddove Ja famiglia (¢) di prodotto identificate al punto 6.1.1 c) sono costituite da materiali conosciuti per limitare la penetrazione del vapore in virti del loro disegno o configurazione del carico 0, 2 ‘meno che diversamente giustificato, una descrizione del test di penetrazione del vapore utilizzato per verificare che il livello dei gas non condensabili introdotti all’interno della camera di il nella fornitura di vapore, attraverso una perdita d’aria nella camera di fasi di ‘vuoto o che restano come un risultato di una inadeguata fase di_rimozione dell’aria del ciclo operativo, ‘non previene la presenza di vapore saturo sulle superfici da sterilizzare; 4) se ’acqua pud causare un effetto contrario all’integrita del prodotto sterilizzato e al suo sistema di confezionamento, la quantita massima di acqua che potrebbe essere sospesa nel vapore saturo che entra nella camera della steritizzatrice; €) il carico (i) di riferimento da utilizzare per confermare o giudicare lefficacia del processo di sterilizzazione per un carico di sterilizzazione identificato al punto 6.1.1. c), 6.1.1. j) € 6.1.1. k)s £) una descrizione del dispositivo di monitoraggio, della sua collocazione ¢ come interpretare i risultati se 2 utilizzato per controllare esecuzione del processo di sterilizzarione specificato; 2) la secchezza del carico di riferimento determinata dal cambiamento di massa o dall’ umidita percepibile 6.1.3 Processi del prodotto contenuto In aggiunta ai requisiti di cui al punto 6.1.1., la specifica del processo di sterilizzazione deve includere la seguente informazione per un carico di sterilizzazione comprendente un prodotto (i) che é assegnato alla famiglia (¢) di prodotto identificata al punto 6.1.1 c) ¢ per una configurazione del carico conosciuta per essere quella che é la pit difficile da sterilizzare: a) dettagli del prodotto (i) ¢ il suo/ suoi contenitore (i) 0, se applicabile, il prodotto(i) di riferimento; ) la dimensione del carico da sterilizzare ¢ la sua collocazione, l’orientamento ¢ il sistema di supporto all’interno della camera di sterilizzazione; 12 EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) ¢) Ie analisi della temperatura e le collocazioni da cui esse sono determinate per il periodo del ciclo operativo per il quale la letalita & richiesta, misurate entrambe in una camera di sterilizzazione vuota nello spazio libero che circonda il earico da sterilizzare; 4) per Ia durata del ciclo operativo per cui é richiesta la letalita, la temperatura massima ¢ minima ¢ i gradi di cambiamento; ¢) il metodo per stabilire la collocazione dove la temperatura massima e minima possono essere misurate. 6.2 Attrezzatura 6.2.1 L’attrezzatura utilizzata per effettuare il processo di sterilizzazione deve essere specificata. La specifica deve includere: a) Pattrezzatura, insieme con tutti i componenti ausiliari necessaris, b)_imateriali di costruzione di ogni parte dell’attrezzatura ¢ dei componenti ausiliari che sono utilizzati per contenere e trasportare il vapore 0 ogni altro gas 0 liquido all’interno della camera di sterilizzazione (vedasi 6.1.1 h); ©). per ogni catena di misurazione utilizzata per controllare, indicare, monitorare ¢ fornire una documentazione elettronica o permanente del processo di sterilizzazione: 4 1) una deserizione della catena di misurazione; 2) le caratteristiche ¢ la collocazione del sensore; 3) metodo di verifica della calibratura della catena. nazionale di calibratura. misurazione riconducibile a uno standard €) ilmassimo grado di cambiamento di pressione; 1) il difetto (i) riconosciuto (i) dall’attrezzatura di sterilizzazione, insieme con ogni avvertenza visiva, sonora o registrata; g) le caratteristiche di sicurezza, incluse quelle per il controllo del personale o per Ia protezione ambientale; h) una dichiarazione di conformita alle norme locali, regionali o nazionali per le emissioni nell’ambiente (provenienti) dall’attrezzatura; 4) se il vuoto @ utilizzato durante il ciclo operativo, una deserizione e i crteri di accettazione per il test da utilizzare per determinare il livello di perdita daria nella camera di sterilizzazione; 4) se installato, una descrizione del dispositivo ( ad esempio rilevatore daria ) includendo le sue impostazioni utilizzate per rilevare i gas non condensabifi ( inclusa aria) che potrebbero essere presenti nel vapore fornito alla camera di sterilizzazione o rimanere nella camera di sterilizzazione dopo la fase di rimozione del? aria del processo di sterilizza 6.2.2 Le procedure operative per lattrezzatura e i componenti ausiliari devono essere specificati. La specifica deve includere: ) il () ciclo () operativo (i) programmati nel sistema di controllo automatico ¢ gli strumenti con i quali possono essere apportate modifiche ai programmi; b) Ie istruzioni operative grado per grado; ©) il metodo per cui il difetto per raggiungere un parametro di processo pud essere identificato e le azioni da intraprendere in tale caso; 4) calibratura e istruzioni di mantenimento; ¢) gli strumenti attraverso cui un errore nei risultati di una misurazione per il controllo, Pindicazione o la registrazione pud essere identificato; f) il contatto per il supporto tecnico. 13 EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) 6.2.3 La collocazione in cui 'attrezzatura viene istallata deve essere specificata. La specifica deve includere: a) Ia collocazione, lo spazio ¢ ambiente in cui Pattrezzatura viene installata; b) istruzioni di installazione; ©) dettagli di ogni servizio necessario per il corretto funzionamento del attrezzatura, includendo (se applicabile); 1) strumenti di isolamento; 2) pressione massima e minima; 3) temperatura massima; 4) flusso minimo; 5) filtrazione; 6) voltaggio minimo e massimo e volt ampéres massimo; 7), livello massimo di gas non condensabili ¢ acqua liquida in vapore saturo; 8) quantita massima di ogni contaminante; 4) il carico che sostiene le strutture che devono reggere i pesanti componenti principali dellattrezzatura; ) i materiali di costruzione per le parti che trasportano vapore, gas, aria e acqua nello spazio in cui la sterilizzatrice deve essere installata; £) documentazione di conformita alle norme locali, regionali o nazionali che riguardano le emissioni nell’ambiente (provenienti) dall’attrezzatura, 6.2.4 Il sistema di supporto del carico di sterilizzazione nella camera di sterilizzazione non deve inibire il raggiungimento uniforme delle condizioni di sterilizzazione o causare danno al prodotto e/o al suo confezionamento. 6.2.5 Devono essere forniti strumenti per assicurare che il difetto di raggiungere parametri di processo specificati non conduce ad un inefficace processo di sterilizzazione che sembri essere efficace. 6.2.6 Il produttore dell’attrezzatura deve stabilire procedure documentate per la validazione di applicazione del software e le modifiche a tale software e/o alla sua applicazione per la produzione che possa influenzare la conformita dell’attrezzatura nei riguardi della sua specificita. 7 Definizione del prodotto 7.1 Mprodotto da sterilizzare deve essere specificato, 7.2. \sistemi di confezionamento del prodotto ( se utilizzati ) devono essere specificati e devono essere conformi alla ISO 11607-1 ¢ alla ISO 11607-2. 7.3, La famiglia di prodotto assegnata al prodotto e il suo sistema di confezionamento devono essere specificati. 7.4 Leriteri di assegnazione alla famiglia di prodotto devono essere specificati, Se un dispositivo di prova del proceso (PCD: process challenge device ) viene identificato come la prova che pud essere usata per rappresentare il prodotto e il suo sistema di confezionamento, esso deve essere definito. 14 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 7.6 IN (i) valore (i) limite devono essere specificati per ciascuna variabile di processo a cui il. prodotto e il suo sistema di confezionamento ( se utilizzato ) possono essere esposti. I valori limite devono essere identificati per tutti i materiali e combinazioni di materiali utilizzati. Gli effetti della peggiore condizione di esposizione o Pesposizione ripetuta ( quando applicabile ) all’agente di sterilizzazione sotto qualsiasi combinazione di parametti di processo in base alle caratteristiche fisiche e chimiche e alla biocompatibilita del prodotto devono essere identificati. Esempi di aleune variabili di proceso ineludono: ~ temperatura; = tempo di pausa ai valori limite; - _ pressione; - indice di cambiamento di pressione; = indice di cambiamento della temperatura, ‘NOTA: I valori limite per questi parametri di processo sono specificati perché il superamento dei valori specificati potrebbe vere un effetto contrario sulla prestazione del prodatto ¢ / 0 sul suo confezionamento, 7.7 Se il livello di umidita presente nel prodotto e / 0 il suo sistema di confezionamento prima della sterilizzazione potessero influire sull’efficacia del processo di sterilizzazione, il (i) valori (i) limite devono essere specificati. 7.8 La stabilita e la potenziatitA di un prodotto contenuto non devono essere sfavorevolmente influenzate quando vvengono esposte alla temperatura di sterilizzazione proposta e al (i) tempo (i) di esposizione. 7.9 Se VintegritA del prodotto pud essere influenzata da un contaminante (i) che resta (no) nel prodotto dopo la sterilizzazione, il contaminante ¢ il limite massimo accettabile devono essere specificat 7.10 Un sistema deve essere specificato per garantire che la condizione del prodotto e /o del suo sistema di confezionamento presentato per la sterilizzazione non compromettera. Pefficacia del processo di sterilizzazione, Questo sistema deve includere almeno i seguenti element a) ia e disinfezione ( se viene prefissata una riutilizzazione) includendo sistemi di confezionamento riutilizzabili, quando usati (ad esempio containers per sterilizzazione rigidi ); bv) integritd del sistema di confezionamento prima e dopo l’esposizione al processo di stetilizzazione; ©) controllo ambientale nelle aree che potrebbero avere un impatto sul bioburden del prodotto, 4) quando i parametti di processo sono determinati usando un metodo basato sul bioburden, una valutazione del bioburden in conformita alla ISO 11737-1 8 ( viene richiesta ). 8 Definizione del processo 8.1 Il processo di sterilizzazione, inclusi i parametti di provesso e i loro limit, deve essere definito, Durante Pesecuzione di questo processo, i parametri fisici del processo devono essere valutati e utilizzati, in modo appropriato, per confermare la riproducibilita 8.2. livello minimo di sicurezza di sterilita, SAL, che deve essere raggiunto mediante il processo di sterilizzazione su e/o all’interno di un prodotto deve essere specificato. 8.3 II processo di sterilizzazione non deve esporre il prodotto ¢ il suo sistema di confezionamento (se utilizzato ) a parametri di processo che superino i livelli identificati al punto 7.6 ¢ anche i contaminanti identificati al punto 7.9. 15 EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) 8.4 Se un prodotto deve essere sterilizzato mediante vapore saturo, il livello di aria residua e digas non condensabili all’inizio del” holding time non devono impedire il contatto del vapore saturo su tutte le superfici del prodotto, incluse le superfici in cavita, i lumi e i tubi. 8.5 Se vengono usati sistemi indicatori biologici come parte dell’ esecuzione del processo di sterilizzazione in conformita al metodo descritto al punto 8.11 a), essi devono essere conform alla ISO 11138+1 ¢ alla ISO 11138-3 I microrganismi, la popolazione, la resistenza ¢ il metodo di esposizione devono essere identificati e devono tenere conto della natura del_processo di sterilizzazione da usare del bioburden previsto o stabilito. ‘Il metodo di esposizione pud includere prodotto inoculato o Pimpiego di vettore (i) all’interno del prodotto. 8.6 Se vengono usati sistemi indicatori biologici come parte dell’esecuzione di un processo di sterilizzazione di vapore saturo in conformita al metodo descritto al punto 8.11 b), c) e/ 0 d), questi devono essere conform alla ISO 11138-1 e alla ISO11138-3. 8.7 Per i prodotti contenuti, ’effetto del prodotto e del suo sistema di confezionamento sulla letalitA del microrganismo test quando esposto al processo di sterilizzazione proposto deve essere conosciuto. 8.8 Se vengono usati indicatori chimici come parte dell’esecuzione del processo di sterilizzazione, essi devono essere conformi alle serie delle parti applicabili della ISO 11140 non devono influenzare negativamente il dispositivo medico mediante reazione, contaminazione ¢ / 0 cessione prima, durante o dopo il processo di sterilizzazione definite. 8.9_Se un PCD deve essere utilizzato per accertare ’efficienza del processo di sterilizzazione specificato per Brocessare il prodotto identificato al Punto 7, Ia validita del PCD, la (¢) metodologia (c) del test e i criteri di accettazione devono essere stabiliti e documentati. 8.10 Il processo di sterilizzazione deve essere stabilito da almeno uno dei seguenti (elementi): = dati forniti dal produttore del dispositivo medico e / 0 dal produttore del materiale di confezionamento €/0 dal produttore della sterilizzatrice ( vedasi ISO 17664 ) - _ similitudine con un prodotto che & gia assegnato ad una famiglia di prodotto; = _ sviluppo di un ciclo operativo che conseguira il SAL (security assurance level: livello di sicurezza di sterilitd ) specificato 8.11 11 SAL raggiunto sue / 0 all’interno del prodotto durante il processo di sterilizzazione deve: a) essere stabilito mediante la conoscenza del bioburden ( vedasi Allegati B eC) 0 b)_ essere determinato da un metodo “ di overkill ” ( vedasi Allegato D ) 0 ©) essere definito dimostrando che durante holding time tutte le parti del prodotto sono esposte ai parametri di processo selezionati da una farmacopoeia ufficiale nazionale o regionale 0 4) essere considerato uguale o superiore ai requisiti specificati inc), stabilito che il prodotto & assegnato ad una famiglia di prodotto per la quale un processo di sterilizzazione & specificato e che l'equilibration time ‘non supera il massimo per prodotti assegnati alla stessa famiglia di prodotto. 8.12 Per un processo di sterilizzazione stabilito mediante metodi microbiologici, applicare i seguenti (element - ladeterminazione del bioburden deve essere eseguita in conformita alla ISO 11737-1; - _ itests di sterilita devono essere eseguiti in conformita alla ISO 11737-2; = il prodotto usato netlo stabilire il processo deve essere rappresentativo di cid che viene prodotto routinariamente; - Pattrezzatura usata deve essere capace di riproducibilita eseguendo una combinazione di parametri di proceso con minore letalitA rispetto al processo di sterilizzazione, tale che il livello di inattivazione di microrganismi risulti in una popolazione che permetta Vinterpolazione con attenzione al risultato totale. 16 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006) 8.13 Se, dopo Pesposizione al processo di sterilizzazione, il trattamento del prodotto e il suo confezionamento sono richiesti allo scopo di mantenere la sterilitA, questo trattamento deve essere specificato. 9 Validazione 9.1 Generale 9.1.1 Ogni fase di validazione deve essere eseguita in conformita ad una procedura documentata. 9.1.2 Si deve verificare che ogni unita dell’ attrezzatura fissa e portatile usata durante la validazione sia conforme alla sua specifica. 9.1.3 Ogni modifica del prodotto, dell’attrezzatura o del processo di sterilizzazione eseguito durante la validazione deve essere registrato e giustificato ¢ la (Ie) specifica ( che) modificate di conseguenza ecc. ( vedasi anche punto 12 ) 9.1.4 La catena di misurazione per ogni strumento test utilizzato per la validazione deve avere: ~ una calibratura riconducibile ad uno standard nazionale; ~ un certificato di manutenzione valido ( se adeguato ); = una condizione di calibratura verificata in conformita ai requisiti di gestione tecnici e di applicazione; = una verifica di calibratura eseguita a un valore (i) usato (i) per controllare il processo di sterilizzazione ¢ sgiudicare i risultati del test in cui la catena di misurazione viene utilizzata. 9.1.5 La correlazione tra le letture indicate e registrate dagli strumenti inseriti sulla sterilizzatrice ¢ le letture registrate da strumenti test indipendenti provvisti di sensori in collocazioni similari deve essere verificata, 9.1.6 Si deve verificare durante (Ia fase) di qualifica di installazione (1Q), di qualifica operativa (OQ) o di qualifica di prestazione (PQ), quando applicabili, che i sistemi di riconoscimento del difetto funzionino e siano conformi con le loro specifiche di prestazione. 9.1.7 Se una sterilizzatrice esistente con un processo di sterilizzazione deve essere usata per processare un nuovo prodotto, le fasi di validazione IQ e OQ possono essere omesse, stabilito che i cambiamenti non sono fatti a un’attrezzatura o ad un esistente carico( chi) della sterilizzatrice che potrebbero influenzare il raggiungimento del processo di sterilizzazione esistente, 9.1.8 La validita del (dei) test (s) periodico (i) proposto (i) deve essere verificata. 9.2 Requisito di installazione (IQ) 92.1 Attrezzatura Si deve verificare che P’attrezzatura e la documentazione siano conformi ai punti 6.2.1, 6.2.2 ¢ 6.2.3 e che i servizi siano conformi al punto 6.2.3 9.2.2, Installazione Si deve verificare che linstallazione sia conforme al punto 6.2.3. 9.2.3 Funzione Si deve verificare che lattrezzatura e i sistemi di sicurezza operativi dettagliati al punto 6.2.1 funzionino in conformita con le loro specifiche, il ciclo (i) operativo (i) sia conforme al punto 6.1.1 a) ¢ che non ci sia segno di perdita dai servizi o dall’attrezzatura, 7 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 9.3 Requisito di operativita (0Q) 9.3.1 Il requisito di operativita deve dimostrare che ’attrezzatura installata porterd a termine il processo di sterilizzazione definito al punto 8 e dovra stabilire i dati per ogni requisito ( se applicabili ) elencati al punto 6.1. 9.3.2. Il fondamento logico per il numero ¢ la collocazione dei sensori della temperatura utilizzati per dimostrare che i requisiti sono raggiunti per la distribuzione della temperatura in una camera di sterilizzazione ‘vuota ( incluse le parti fisse della camera) e anche con un carico test ( se utilizzato ), deve essere documentata, 9.4 — Requisito di prestazione (PQ) 9.4.1 I requisito di prestazione deve dimostrare che il prodotto é stato esposto al processo di_sterilizzazione specificato mediante I’attrezzatura che viene usata per la sterilizzazione di routine. 9.4.2 Il fondamento logico deve essere documentata per il numero ¢ le collocazioni dei sensori della temperatura usati per dimostrare che i requisiti sono raggiunti nel carico da sterilizzare. 9.4.3 Icontrolli devono includere e verificare che: a) la documentazione confermi il buon esito di IQ e OQ b) iMcarico test di sterilizzazione comprende il prodotto che sara routinariamente processato e che @ assegnato ad una famiglia (¢) di prodotto compatibile (7) con quella (e) assegnata al proceso di sterilizzazione o che rappresenta le famiglie di prodotto che presentano la pid grande sfida al processo di sterilizzazione; ©) sistema di confezionamento @ identico a quello predisposto per la produzione di routine o per il riprocedimento; 4) ilpre-condizionamento & conforme al punto 6.1.1. 4); €) laconfigurazione del carico & conforme al punto 6.1.1. j) ed & conosciuta per essere la pid difficile da sterilizzare; ) la dimensione e / o la massa del carico da sterilizzare devono essere conformi al punto 6.1.1 k). 9.4.4 Per ognuno dei seguenti, gli studi devono stabilire: a) la conformita al processo di sterilizzazione identificata al punto 8 e i valori limiti del processo identificati al punto 7.6; b) i dati come richiesto al punto 6.1.35 ©) ilprofilo (i) di esposizione sopra e in ogni parte del prodotto collocato nella posizione (i) identificato al punto 6.1.3 j)s 4) holding time e le temperature minime e massime e le loro collocazioni, misurate durante questo periodo nel carico di sterilizzazione per processi identificati al punto 6.1.25 ©) i profili della temperatura durante il periodo di plateau dei processi di sterilizzazione identificati al punto 6.1.2 a): - misurati con riferimento al punto di misurazione; ~ misurati sopra o all’interno del carico di sterilizzazione; ~ determinati dalla pressione della camera della sterilizzatrice; NOTA Viene rivolta attenzione ai requisiti nazionali o regionali quando si definisce la differenza massima accettabile tra le temperature misurate ¢ quelle ealcolate. Vedasi, ad esempio, la EN 285. 1) Ia risposta degli indicatori chimici, quando utilizzati ( vedasi punto 8.8); 18 EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) 2) Ia risposta del PCD, quando utilizzato; h) Pintegrita del sistema di confezionamento, quando utilizzato, 9.4.5. Se, in aggiunta alla misurazione dei parametti fisici, il processo di steilizzazione deve essere basato sul bioburden o verificato mediante metodi microbiologici, gli indicatori biologici ( vedasi punto 8.5 0 punto 8.6) devono essere posizionati dentro e/o sopra il prodotto nelle collocazioni identificate al punto 9.4.4 e poi esposte ad uno dei seguenti: ~ un trattamento che é ridotto relativamente a quello nel processo di sterilizzazione; lesito di questo trattamento viene estrapolato per dimostrate che, nell’applicazione del processo di sterilizzazione, i requisiti specifici per l’efficacia microbicida minima siano raggiuntis = lapiena estensione del trattamento alle tolleranze pitt basse dei parametri del processo di sterilizzazione, Pesito di questo trattamento viene usato per confermare una previsione che, nell’applicazione del processo di sterilizzazione, i requisiti specificati per efficacia microbicida minima sono raggiunti; o = un processo di “overkill ” NOTA Vedasi Allegati B, Ce D. 9.4.6 La PQ deve includere una serie di almeno tre esposizioni consecutive del carico da sterilizzare al processo di sterilizzazione che dimostrino la conformiti con a specifica del processo di sterilizzazione ¢ la riproducibilita del processo di sterilizzazione. 9.4.7 Lanon conformita con la specifica del processo di sterilizzazione durante la PQ deve essere rivista e comretta ‘Se un fallimento pud essere attribuito a fattori non rilevanti per !’efficacia del processo di sterilizzazione essendo validato ( vedasi esempi al punto 9.5), il test pud essere documentato come non correlato alla prestazione del processo di sterilizzazione senza richiedere tre ulteriori esposizioni consecutive. ESEMPIO Perdita di energia, perdita di servizi ¢ fallimento dell’attrezzatura esterna di monitoraggio. 9.5 Revisione e approvazione della validazione 9.5.1 L’informazione raccolta o prodotta durante 1'1Q, 1’OQ ¢ la PQ deve essere rivista per conformit di accettazione specificati per ogni fase del processo di validazione. L’esito di questa revisione deve essere documentata e approvata ( vedasi punto 4.1.2 ). 9.5.2 Una specifica del processo di sterilizzazione, inclusi i parametri del processo ¢ le loro tolleranze, deve essere confermata. Questa specifica deve includere i criteri per la designazione del processo di sterilizzazione usato per un particolare carico da sterilizzare come conforme e deve documentare almeno i seguenti a) Ia famiglia (¢) di prodotto che pud essere processata;, b) la configurazione (j) del carico; ©) Ia dimensione del carico di sterilizzazione e /o la sua massa; 4d) Ie procedure per ogni pre-condizionamento del prodotto; ) una descrizione del sistema di confezionamento e i metodi; 1) Iadistribuzione dei dispositivi medici all’interno di un pacco contenente dispositivi medici multipli, se applicabile; 2) itests periodiei ( vedasi punto 10.3); 1) il dispositivo di prova del processo ¢ la (e) famiglia (e ) di prodotto per la quale (i) esso @ rilevante i) il bioburden, se applicabile. 19 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 10 I monitoraggio di routine e il controllo 10.1 [1 monitoraggio di routine e il controllo devono essere eseguiti ad ogni ciclo operativo. 10.2 La prova del buon esito della manutenzione e la riqualificazione ( se applicabile) devono essere verificate. 103 La condizione operativa dell'atrezzatura deve essere verificata mediante la prova data da tests peri di fattori come (ma non limitatia ) i seguen ici a) perdita d’aria nella camera di sterilizzazione; b) qualita del vapore saturo o mezzi di trasferimento del calore ammessi nella camera di sterilizzazione i quali possono includere verifiche per gas non condensabili, conduttivita dell’acqua di alimentazione, contaminante (i), contenuto di umidit); ©) controllo automatico ( ad esempio, un test per verificare che il ciclo operativo continu a fanzionare correttamente ); 4) _penetrazione del vapore; ©) processo di sterilizzazione ( ad esempio, un test per verificare che il processo di sterilizzazione restiriproducibile). 10.4 La riuscita del processo di sterilizzazione deve essere verificata dai risultati degli indicatori chimici ‘vedasi punto 8.8.) o dai sistemi indicatori biologici (vedasi_punto 8.5 0 punto 8.6), se utilizzati, e dalla conferma che all interno delle tolleranze specificate, i dati registrati dal monitoraggio di routine ‘siuniformino ai dati della validazione. 10.5 Per i processi con vapore saturo, i dati devono includere ( se applicabili): a) temperatura di sterilizzazione, pressione della camera e temperatura del vapore teorica durante il p di plateau; b) durata del periodo di plateau; ©) temperatura della camera e pressione della camera per almeno ogni fase del ciclo operativo; 4) irisultati oftenuti con un dispositivo di prova del proceso; ©) temperature e/o pressioni in un sistema di monitoraggio del processo, se utilizzato come parte di un controllo di proceso, 10.6 Per processi di prodotto contenuto, i dati devono includere ( se applicabil ye 1a) la temperatura (¢) misurata (e) nel dispositivo di prova di riferimento, se utilizzato come parte del controllo di processo; b) i profili della temperatura della camera e della pressione della camera per il riscaldamento, l"esposizione ¢ il raffreddamento: ©) i profili detla temperatura per il riscaldamento, l’esposizione e il raffreddamento nel prodotto collocato in posizioni identificate al punto 9.4.4. c), se usati come parte del controllo di processo;, 4) il petiodo di plateau o Pholding time; €) il valore (i) per il parametro (i) del processo per omogeneita dei mezzi di riscaldamento nella camera di sterilizzazione; 4) risultati dellispezione del carico di sterilizzazione per confermare la secchezza e I’integrita del sistema di confezionamento. 10.7 Tutte le registrazioni devono essere conservate in conformita al punto 4.1.2. 20 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 11 Rilascio del prodotto dalla sterilizzazione 11.1 Le procedure per la verifica delle registrazioni il rilascio del prodotto dal processo di sterilizzazione devono essere specificate. La procedura (¢) deve definire i requisiti ( vedasi 9.5.2 e 10.3 come appropriati) per la definizione di un processo di sterilizzazione come conforme. Se un requisito non viene raggiunto, il prodotto deve essere definito come non-conforme e gestito in conformita al punto 4.4. 11.2 Un sistema deve essere specificato per garantire che gli oggetti processati e non processati siano chiaramente differenziati. 12 Efficacia del processo di mantenimento 12.1 Dimostrazione di efficacia continuata 12.1.1 Il prodotto presentato per la sterilizzazione deve essere conforme a: a) alla definizione del prodotto al punto 7; ) alla configurazione del carico come definito al punto 6.1.1 j); c) alle dimensioni e ai criteri di massa definiti al punto 6.1.1 k).. 12.1.2. Il completamento riuseito di tests periodici, calibrature, incarichi di mantenimento e di riqualificazione ceseguiti a intervalli specifici devono essere verificati 12.1.3 La qualita dell’ambiente in cui il prodotto & preparato e/o confezionato deve essere periodicamente verificato. 12.1.4 I requisiti per la salute, la pulizia e abbigliamento del personale nell’area di produzione e/o di confezionamento devono essere specificati e attuat. 12.1.5 Se il processo di ster intervalli specificati zazione fa uso di un vuoto, un test per la perdita d’aria deve essere eseguito a 12.1.6 Se il processo di sterilizzazione si basa sulla rimozione dell’aria dalla camera di sterilizzazione allo scopo di ottenere una rapida e uniforme penetrazione del vapore nel carico della sterilizzatrice, un test di penetrazione del vapore deve essere eseguito ogni giorno prima che la sterilizzatrice venga utilizzata, Il test di penetrazione del vapore viene eseguito utilizzando un dispositivo che ha un’opposizione definita alla rimozione dell’aria e alla penetrazione del vapore per il processo. Per le applicazioni industrial, se il processo a -vapore saturo utilizza carichi di sterilizzazione costanti, definiti e riconosciuti come non inibenti la penetrazione del ‘vapore, metodi altemativi possono essere utilizzati basati su specifiche misurazioni fisiche e una valutazione del rischio della probabilita di fallimento del processo. 12.1.7 II prodotto deve essere conforme ai requisiti del bioburden, se applicabili, 122 Ricalibratura L’accuratezza e ’affidabilita di ogni catena di misurazione utilizzata per controllare, indicare o registrare il processo di sterilizzazione devono essere verificate periodicamente in conformita al punto 4.3.3. 12.3. Manutenzione dell’attrezzatura 12.3.1 La manutenzione preventiva deve sere pianificata ed eseguita in conformita alle procedure documentate. 2 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) 12.3.2. L’attrezzatura non deve essere utilizzata per processare il prodotto fino a quando tutti gli spe ci compit di manutenzione siano stati completati in modo soddisfacente e registrati. 12.3.3 1 piano di manutenzione, le procedure di manutenzione e le registrai conservati ( vedasi 4.1.2) ¢ controllati ad intervalli specifici da una persona d devono essere documentati yni di manutenzione devono essere ata. I risultati della verifica 24 jualificazione 124.1 La riqualificazione di un processo di sterilizzazione deve essere eseguita per un prodotto definito ¢ per uun’attrezzatura specificata ad intervali definiti e dopo 1a valutazione di ogni cambiamento ( vedasi 12.5 ). L’entita ‘con la quale la riqualificazione & eseguita deve essere giustificata, 12.4.2. Le procedure di riqualificazione devono essere specificate e le documentazioni di conservate ( vedasi 4.1.2). iqualificazioni 12.4.3 | dati di riqualificazione devono essere rivisti rispetto ai eriteri di accettazione specificati in conformit’ con le procedure documentate. Le registrazioni di revisioni di dati di riqualificazione devono essere conservate insieme con le correzioni fatte e le azioni correttive intraprese ( vedasi 4.1.2 ). 12.5 Valutazione di cambiamento ‘Ogni cambiamento deve essere valutato per il suo impatto sull’efficacia del processo di sterilizzazione. I cambiamenti da considerare ( se applicabili ) devono includere: a) sostituzione di una parte che potrebbe causare il cambiamento di un parametro di proceso; 'b) sostituzione di una parte che potrebbe causare un aumento delle perdite all’interno della camera di sterilizzazione; ©) variazione di omogeneita nella camera di sterilizzazione; 4) software nuovo o modificato e/o hardware; €) ogni cambiamento di un parametro di processo; ) ogni cambiamento di servizi e del risultato della manutenzione su un servizio; 2) ogni cambiamento di confezionamento e/o procedura di confezionamento; h) ogni cambiamento di configurazione del carico; i) ogni cambiamento di materiali del prodotto, fonte di materiali o modello, I risultato di questa valutazione, incluso il fondamento logico per le decisioni raggiunte ¢ Pentita dei cambiamenti fatti al processo di sterilizzazione, prodotto o requisiti di riqualificazione (se applicabili), deve essere documentato. 2 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Allegato A (informativo) Guida NOTA 1 La guida fornita in questo allegato non é intesa come una lista di controllo per la valutazione di conformita con questa parte della ISO 17665. Questa guida & destinata al raggiungimento di una comprensione uniforme ¢ ad una altuazione di questa parte della ISO 17665 attraverso la fornitura di spiegazioni e metodi accettabili pe il raggiungimento della conformita ai requisii specficat Possono essere utilizzati altri metodi oltre a quelli dati nella guida, Tuttavia, uso di metodi alternativi deve dimostrare di essere efficace nel raggiungimento della conformita a questa parte della ISO 17665. NOTA2 Per comodita di riferimento la numerazione in questo allegato corrisponde a quella nella parte normativa di questa sezione della ISO 17665, ‘A.1 Scopo A. Li Integrazioni Nessuna guida proposta A.12.1 Nessuna guida proposta A.12.2 Nessuna guida proposta A123, ss la proposta A124 di procedure definite e documentate & necessaria per lo sviluppo, la validazione e il controllo di routine di un processo di sterilizzazione per dispositivi medici. Tali procedure sono comunemente considerate essere elementi di un sistema di gestione della qualiti. Questa parte della ISO 17665 identifica e specifica quegli elementi di un sistema di gestione della qualita che sono essenziali per l’effettivo controllo della sterilizzazione dal riferimento normativo allo standard del sistema di gestione della qualita per dispositivi medici, la ISO 13485. Questa parte della ISO 17665 non richiede che un completo sistema di gestione della qualita conforme alla ISO 13485 sia implementato, né tanto meno richiede che quegli elementi del sistema di gestione della q che sono specificati siano soggetti a valutazione di una terza parte. L?attenzione viene rivolta all’esistenza requisiti normativi nazionali e regionali per i sistemi di gestione della qualita nella produzione di ¢ per la valutazione di terzi di tali sistemi A.1.2.5 Nessuna guida proposta A.2 Riferimenti normativi I requisiti di documenti inclusi come riferimenti normativi sono requisiti di questa parte della ISO 17665 solo per Pestensione in cui essi sono citati in una parte normativa; la citazione pud essere ad un intero standard o limitata a punti specifici. A.3 Termini e definizioni Nessuna guid r lessuna guida proposta, a EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) A.4 Elementi del sistema di gestione della qualita NOTA Vedasi anche A. 1.23. A.4.1 Documentazione 1 requisiti peril controllo di documenti e registrazioni sono specificatirispettivamente ai punti 4,2.3 e 4.2.4 della ISO 13485:2003. Nella ISO 13485:2003, i requisiti per Ia documentazione si riferiseono alla produzione e al controllo di documentazione ( incluse specifiche e procedure ) ¢ alle registrazioni, A.42 Responsabilitd di gestione 1 requisiti per la responsabilita e P'autorita sono specificati al punto 5.5 della ISO 13485:2003 ¢ i requisiti per le risorse umane sono specificati al punto 6.2 della ISO 13485:2003. Nella ISO 13485, i requisiti per la responsabilita di gestione si riferiscono all’impegno di gestione, alla focalizzazione sul cliente, alla politica di qualita, alla pianificazione, alla responsabilita,all’autoritie alla comunicazione ¢ al controllo di gestione, Lo sviluppo, la validazione e il controllo di routine di un processo di sterilizzazione pud implicare un numero di parti separate, ciascuna delle quali é responsabile per alcuni elementi, Questa parte della ISO 17665 richiede che la parte che accetta particolari responsabilita venga definita e che questa definizione di responsabilita sia documentata. Questa definizione di autorita e di responsabilita & documentata all’interno del sistema (i) di gestione della qualita delle parti identificate. Alla parte che accetta le responsabilita per gli elementi definiti viene richiesto di attribuire questi elementi a personale competente, con competenza dimostrata attraverso una formazione e una qualificazione appropriate. A. 43 Realizzazione del prodotto NOTA Nella ISO 13485 i requisiti per la realizzazione del prodotto si riferiscono al ciclo vitale del prodotto dalla determinazione dei requisti del cliente, progetto e sviluppo, acquisto, controllo di produzione e calibratura del monitoraggio misurazione dei dispositivi. A.43.1 Lrequisiti per acquisto sono specificati al punto 7.4 della ISO 13485:2003. In particolare, dovrebbe essere noto che i requisiti al punto 7.4.3 della ISO 13485:2003 per la verifica del prodotto acquistato si applica a tutti i prodotti e servizi ricevuti dall’esterno dell’organizzazione. A.43.2 Irequisiti per Videntificazione e la tracciabilita sono specificati al punto 7.5.3 della ISO 13485: 1003, A. 4.3.3 I requisiti per la calibratura de! monitoraggio e della misurazione dei dispositivi sono specificati al punto 7.6 della ISO 13485:2003. A. 4.4 Misurazione, analisi e miglioramento — Controllo del prodotto non conforme Le procedure per il controllo del prodotto non conforme e per Pazione correttiva sono specificati rispettivamente al punto 8.3 ¢ al punto 8.5.2 della ISO 13485:2003, Nella ISO 13485, i requisiti per la misurazione, ’analisi e il miglioramento si riferiscono al monitoraggio di processo, al controllo del prodotto non conforme, all’analisi dei dati e al miglioramento ( incluse azioni correttive € preventive ) A. 5 Caratterizzazione dell’agente sterilizzante L’obiettivo di questa attivita é di caratterizzare agente sterilizzante, dimostrare la sua efficacia microbicida, valutare gli effetti che lesposizione all’agente di sterilizzazione ha sui materiali e identificare i requisiti per la sicurezza del personale ¢ per la protezione dell’ ambiente, Questa attivita pud essere eseguita con un test 0 un sistema prototipo; la specifica definitiva dell attrezzatura dovrebbe essere collegabile agli studi sperimentali condotti utilizzando ogni test del genere o sistema prototipo. EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) 4 A. 6 Caratterizzazione del processo e dell’attrezzatura Liobiettivo di questa attivita & di caratterizzare lintero processo di sterlizzazione e l’attrezatura necessaria per eseguire il processo di sterilizzazione in modo sicuro e riproducibile. Un processo di sterilizzazione viene stabilito per una specifica famiglia (e) di prodotto e configurazione (i) del carico. Questa specifica dovrebbe includere i parametri di processo che definiscono il profilo di esposizione attraverso il ciclo operativo ¢ i parametri di processo utilizzati per verificare la riproducibilita. La parte dell’esposizione oltre cui viene stabilita la letalita dovrebbe essere identificata e i limiti pit alti pit bassi di ogni parametro di processo che possono influenzare sia questa letalit sia la prestazione del prodotto sono definiti. La specifica per il processo di sterilizzazione e Fattrezzatura che esegue il processo dovrebbe contenere un dettaglio sufficiente per essi da essere considerata nella sezione di discussione della definizione del processo (vedasi punto 8 ) come un’opzione dove un nuovo prodotto 0 configurazione del carico viene proposta. A.7 Definizione del prodotto L*obiettivo di questa attivita & di definire il prodotto che deve essere sterilizzato, includendo Ia qualita microbiologica del prodotto prima della sterilizzazione ( bioburden) e il modo in cui il prodotto & confezionato e presentato per la sterilizzazione. La combinazione di materiali utilizzati per costruire e confezionare il prodotto deve sopportare i parametri di processo che sono tipici nei processi di calore umido. Ogni restrizione che risulta dal progetto del prodotto e dei materiali usati deve essere definita. A.8. Definizione del processo L*obiettivo di questa attivita & di definire una specifica dettagliata per il processo di sterilizzazione da applicare a un prodotto definito senza compromettere Ia sicurezza, la qualita e la prestazione di quel prodotto. 1 processo di sterilizzazione pud essere identificato dall’attrezzatura che é stata validata e conosciuta per processare il prodotto assegnato alla stessa famiglia di prodotto. Esso pud essere identificato dal fabbricante del prodotto o sviluppato per la famiglia di prodotto assegnata al prodotto. In tutti i casi ilimiti sui parametri di processo ¢ le restrizioni sull’esposizione identificati nella definizione del prodotto devono essere osservati. Esempi di cicli operativi sono illustrati nell” Allegato E, A.9 Validazione Liobiettivo della validazione é di stabilire che il processo di sterilizzazione sviluppato nella definizione del Proceso pud essere conseguito efficacemente e in modo riproducibile in funzione del carico di sterilizzazione, La validazione consiste in un numero di fasi identificate: requisito di installazione, requisito di operativita e requisito di prestazione. La conformita allattrezzatura, ai servizi e alle specitiche di installazione & stabilita durante il requisito di installazione. Tl conseguimento del processo di sterilizzazione prescritto viene stabilito durante il requisito di operativita. ¢ il raggiungimento del SAL richiesto all’interno e/o sul prodotto é stabilito durante il requisito di prestazione. A. 10 Monitoraggio di routine e controllo Lobiettivo del monitoraggio di routine ¢ del controllo & di garantire che il processo di sterilizzazione Yalidato @ stato conseguito per il prodotto. Questo 2 dimostrato dai dati oftenuti durante il processo di sterilizzazione e dai tests periodici utilizzati per verificare che il processo di sterilizzazione specificato pud essere erogat A. 11 Rilascio del prodotto dalla sterilizzazione L’obiettivo del rilascio del prodotto dalla sterilizzazione & di confermare che il prodotto é stato esposto con sucesso al processo di sterilizzazione specificato e pud essere rilasciato per l’uso. 5 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) A.12 Efficacia del processo di mantenimento Lobiettivo di questa attivita & di identificare e di implementare i controlli periodici e i tests necessari a prevedere che il processo di sterilizzazione specificato continu ad essere conseguito al prodotto durante il processo di routine. Ogni cambiamento che aumenta il dubbio sulla letalita che sara erogata al carico di sterilizzazione dovrebbe dare inizio ad una revisione. La parte responsabile per ogni elemento di validazione di monitoraggio di routine & indicato nella tabella A. 1. Tabella A. 1 - Elementi di caratterizzazione dell’agente sterilizzante ¢ di sviluppo del processo di sterilizzazione, di validazione e di controllo di routine Elementi Obiettivo ‘Componenti Parte responsabile Sistema di quali Formire na strata pe ‘Responsabili di gextione, | Tate Te parti eon ieriment ai contollare tute left det contolio de progetto, clement esguit Process disterlizzazione | reliazaione del prodot, misuravion,atalisie tiglioramento_ Caraterzzavione delFagente | Definite Fagen derlizzantse | DefinivionedePagenie Sellappatore del prosesso sterilizzante Ja sua efficaia mierobicida srilizzante, elicacia ‘erilizzazione microicida, effet material 7 Proceso di steizazione 7? | Detiniv nella sua complesta | — Deserizione del proceso di | Produtore dela serlizatic in caaterizzazione Proceso di sterilizazione e sterlizazione, specifica | collaborazione con lo sviluppatore del atrezzatra Farezcaturanecescara per | dellatrezztura,atrezzatura | del processo di steriizzazione, se eseguitlo ausiliaria edefinizione del appropri serviio, iouevza ambiente | idl Defisizione del prodotie Defisize .prodottoda | Spectia det prodoto,materiali | ~~ Fabbrcante del prodoto da ‘serilizare ieonfezionamento, qualita del_| — seilizare(eprodutore dell, ‘prodoto prima della sicilizatoe, a second dele steriizazione richest fate per Matirezzatura di sterilizarione) i Definizel i] _Sviluppo, sicuezzabiotogica, | —FabBricante del prodoto da sterilizzavione allo scope di | resid ci proceso, compatbilit| seilizar in collaborazione con i ragglungereasteriia peril | diprodovo, imitinela | prodttore della sterilizzatric ese ‘odotto lenifeato pur riserilizazone appropriato, con la struttra mantenendo la slerezza el saaltaria pprestazione del prodotto ‘Validazione Dimostrare che i processo di | Idonciti di stllazione, Woneh | Organizzazione con responsabilia sterilizeazione definito pud ‘operativa,idoneita di per stailizare il prodotio (0 il i prestazione,revisione © produttore del prodotto ola efficace eriproducibilenei | approvazione della validarione | strutura di rtrattamento), in ‘confronti del earico collaborazione con il produtore serilizeare Aelia sterilizatriee, se appropriato; 4 fabbricuate del prodoto ola siruttura di riratamento, in collaborazione eon organizeazione che sterilizzail ‘prodotto, se appropriato Dimostrare che i ir | Carico di steriizzarione, | Fabbricante del prodott o stratura serilizzarione validato dstato | configurazione, monitoraggio iritratamento eseguito alMinternodelle | del processo di strilizeazione, produzione di documentazione, controllo periodico, rmantenimento della | documentarone TRilascio de prodato dalla | Verieare le regisraroni delle] Controle della docamentazioe, | Tabane da podao ost | Stelizarione | procedure di contolorutinao | verfca del indiestore (se 8), dl ntratamento | determinareladspeszione di | dispsiion del prods, sions on prtolee culo cometiva( seed) | Feriizarione | Weaienimenio de icin S| Aastra a cosine Frodo dala nea proceso di sterilizzazione accettabilita del processo di | fabbricante del prodotto o struttura sterlizacone validate al tatament seme con | Vorganizzazone che seiliza il i prodoto, se appropriat 26 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Allegato B (informativo) Definizione del prodotto basata sull’inattivazione della popolazione microbica nel suo stato naturale ( metodo basato sul bioburden ) B.1 Generale La guida e la discussione su questo metodo sono date nella letteratura quale Halverson ¢ Zeigler 1932 "7, Pflug e Holcomb 1983 *!, PDA 1978, e Pflug 1999). Il metodo richiede una vasta conoscenza del bioburden che si trova in natura. II bioburden della produzione rappresentativa dovrebbe essere determinato in conformita con la ISO 11737-1. Potrebbe essere necessario proteggere la resistenza al calore con isolamento. B,2. Campionatura Il prodotto selezionato per gli studi sulla definizione del processo deve essere rappresentativo della produzione di routine, B.3 Procedura B. 3.1. Il prodotto dovrebbe essere esposto all’agente di sterilizzazione in ineremento (i) prestabilito (i) dell’ anticipato processo di sterilizzazione. B. 3.2. L’accuratezza richiesta ¢ la precisione di incrementi dovrebbe essere stabilita ¢ il rilascio dell’ agente sterilizzante dovrebbe essere controllato ¢ monitorato per soddisfare limiti definiti. B. 3.3 Facendo seguito all’esposizione seguente all’agente di sterilizzazione, il prodotto dovrebbe essere soggetto individualmente a tests di sterilita ( vedasi ISO 1737-2). B.3.4 La conoscenza della relazione tra la proporzione di prodotto che non mostra crescita nei tests di sterilita ¢ Pentitd di esposizione all’agente di sterilizzazione dovrebbe essere utilizzata per definire il processo di sterilizzazione. B.3.5 Il livello di trattamento identificato dovrebbe essere eseguito in modo tre volte per dimostrare Ia riproducibilita, B.4 Follow up La costante appropriatezza del processo di sterilizzazione dovrebbe essere confermata a intervalli definiti utilizzando il prodotto rappresentativo della produzione di routine, I metodo richiede un continuo monitoraggio e controllo sul bioburden. 27 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Allegato C (informativo) Definizione del processo basata sull’inattivazione di un microrganismo di riferimento e una conoscenza del bioburden sulle unita di prodotto da sterilizzare ( metodo basato su bioburden combinato / indicatore biologico ) C. 1 Generale La guida ¢ la discussione su questo metodo possono essere trovate nella ISO 14161"! ¢ anche nella letteratura quale Halverson e Zeigler 1932 ©, Pflug e Holcomb 1983 !, pps 1978 “! ¢ Pflug 1999 C.2 Procedura C.2.1 La collocazione all’interno del prodotto in cui la steriita & pit difficile da raggiungere deve essere stabilita C.2.2, Una prova nei confronti del processo di sterilizzazione comprendente un numero conosciuto di microrganismi con resistenza conosciuta all’agente di sterilizzazione dovrebbe essere creata da ambedue: a) il posizionamento di indicatori biologici all’intemno del prodotto nella posizione (i) o rappresentativa di posizioni dove le condizioni di sterilizzazione sono pid difficili da raggiungere o b)_ inoculando i prodotto con microrganismi di riferimento in posizione (i) all’interno del prodotto dove le condizioni di sterilizzazione sono pit difficili da raggiungere. NOTA — Un prodotto inoculato pud essere considerato come un indicatore biologico. ( Vedasi 8.5 ¢ ISO 11138-1) C.2.3. La prova dovrebbe essere confezionata allo stesso modo del materiale prodotto in modo routinario e dovrebbe essere inserita all’interno del carico da sterilizzare nella collocazione laddove é pit difficile raggiungere le condizioni di sterilizzazione. C.2.4 Il carico da sterilizzare dovrebbe essere esposto all’ agente sterilizzante nelle condizioni selezionate per dare minore letalit. che é conseguita durate la sterilizzazione di routine, cosi che non tutti i microrganismi di riferimento siano inattivati, C.2.5 11 livello di trattamento identificato dovrebbe essere eseguito tre volte allo scopo di dimostrare la riproducibilita, C.2.6 Il numero dei microrganismi che sopravvivono dovrebbe essere determinato o dall’elencazione diretta 0 valutata dalla pitt probabile tecnica numerica. C.2.7 I grado i inattivazione dei microrganismi di riferimento dovrebbe essere caleolato. C.2.8 Da una conoscenza del bioburden ( stabilita in conformita al punto 8.1] a) e dal livello di inattivazione dei microrganismi di riferimento, Ventita del trattamento richiesto per raggiungere i requisiti specifici per la sterilita dovrebbe essere determinata. 28 EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) Allegato D (informativo) Definizione del processo conservativo basato sull’inattivazione dei microrganismi di riferimento ( metodo di overkill ) D1 Generale D.1.1 Questo allegato descrive il processo di overkill basato sull’inattivazione dei microrganismi di riferimento. Questo proceso é largamente impiegato ed & spesso utilizzato per sterilizzare prodotti riutilizzabili. Qualificare un processo di sterilizzazione per tali prodotti richiede un approccio differente da quello utilizzato per un prodotto vergine, perché la prova del processo di sterilizzazione & difficile da defi rattamenti di pre-sterilizzazione come la pulizia) sono difficili da validare e controllare. Un processo di sterilizzazione in questa situazione & spesso conservativo ¢ destinato a eseguire un trattamento che eccede cid che é richiesto per raggiungere i requisiti specificati per la sterlita. Questo tipo di trattamento, che é spesso riferito ad un “overkill », pud essere determinato ‘© in modo matematico basato su un microrganismo empirico ( approccio di ciclo totale ) 0 da un livello ridotto di trattamento eseguito verso un microrganismo definito ( approccio di ciclo parziale). D.12 I metodo di overkill si adatta meglio ai processi di sterilizzazione laddove la cinetica di inattivazione lineare pud essere dimostrata. D.1.3 1a guida e la discussione sul metodo di overkill sono date nella ISO 14161 ""!¢ in letteratura, quale Halverson e Zeigler 1932", Pflug e Holcomb 1983 !, PDS 1978" e Pflug 1999). D.2 Procedura D.2.1 Lacollocazione all’interno del prodotto dove la sterilita & pit difficile da raggiungere deve essere stabilita. D.2.2. Una prova del processo di sterilizzazione dovrebbe essere creata da ambedue: ©) il posizionamento di indicatori biologici all’interno del prodotto in posizione (i) 0 rappresentativa di posizioni dove le condizioni di sterilizzazione sono pit difficili da raggiungere 0 4) inoculando il prodotto con microrganismi di riferimento in posizione (i) all'interno del prodotto dove le condizioni di sterilizzazione sono pit difficili da raggiungere. NOTA Un prodotto inoculato pud essere considerato come un indicatore biologico. ( Vedasi 85 0 8.6 € ISO 11138-1) D.2.3__ La prova dovrebbe essere confezionato allo stesso modo del materiale prodotto in modo routinario ¢ dovrebbe essere inserita all’interno del carico di sterilizzazione nella collocazione laddove & pit difficile raggiungere le condizioni di sterilizzazione. D.3 —Approccio di ciclo parziale D.3.1 Il carico da sterilizzare dovrebbe es: eseguire un ridotto livello di trattamento. sposto all’agente sterilizzante nelle condizioni programmate per D. 3.2 L’estensione del trattamento necessaria a inattivare 10° microrganismi su un indicatore biologico che & conforme alla ISO 11138-3 dovrebbe essere confermata, D. 3.3 1 livello del trattamento identificato dovrebbe essere eseguito tre volte per dimostrare la riproducibilita. 29 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) D.3.4. Se Pinattivazione di 10° microrganismi attivi & confermata, determina Pentita del trattamento per il processo di sterilizzazione mediante ’estrapolazione di una probabilita prevista di sopravvivenza di 100 meglio, prendendo in considerazione la natura dell’ inattivazione cinetica dell’agente sterilizzante e il numero ¢ la resistenza dei microrganismi sull’indicatore biologico. D. 3.5. L’entita del trattamento pud essere definita in modo prudente come doppia di quella utilizzata dal livello ridotto di trattamento D.4 Approccio di ciclo completo D. 4.1 Il carico da sterilizzare dovrebbe essere esposto all’agente di sterilizzazione nelle condizioni destinate a portare un livello di trattamento che inattivera un indicatore biologico conforme alla ISO 1138-3. D. 4.2. La popolazione nominale sull’indicatore biologico dovrebbe eccedere da almeno 0,5 x log alla base 10 della popolazione, calcolato da Fyi'” ¢ il certificato valore Diz, per lindicatore biologico. Questo prende in considerazione variazioni nelle manipolazioni microbiologiche ¢ cambiamenti nel valore D per il microrganismo test, che possono essere causati dal contatto con il prodotto o un materiale contaminante. F bio & determinato dall’equazione ”: F bio Diat (log N 9 log N) (D1) dove Din @ il valore D dell’indicatore biologico at una temperatura di esposizione di 121° C; No &lapopolazione attiva dell’ indicatore biologico prima dell’ esposizione; N @lapopolazione attiva dell’indicatore biologico dopo lesposizione. D. 4.3 Esempi di microrganismi che dimostrano un’elevata resistenza al calore umido e che sono adatti per Putilizzo in questo approceio sono G. stearothermophilus, B. coagulans, C. sporogenes e B atrophaeus. D.44 _Variazioni nella letalita conseguita che pud verificarsi all’interno della camera di sterilizzazione e la probabilita che questa possa risultare in un pezzo test positivo dovrebbero essere incluse nel calcolo per determinare lobiettivo F o D.4.5 Il carico di sterilizzazione dovrebbe essere esposto all’agente di sterilizzazione per 'obiettivo F o per confermare che non ci sono sopravvissuti. Se i risultati del test stabiliscono che questo livello di trattamento & accettabile, allora dovrebbero essere fatte due ulteriori ripetizioni per dimostrare la riproducibilita e per confermare il trattamento definito che deve essere eseguito dal processo di sterilizzazione. 30 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Allegato E (informativo) Cicli operativi NOTA Questo allegato descrive tipici cicli operativi utilizzati nella sterilizzazione a calore umido, I dati sono concettuali e forniscono solo esempi E.1 Vapore saturo - sistemi di scarico E, 1.1 Questo ciclo operativo & principalmente inteso per la sterilizzazione con contatto della superficie, mentre Ja rimozione del!’aria dai tessuti e dalle cavita & incerta. Esso é anche utilizzato come un processo per la sterilizzazione di liquidi nei containers dove il vapore agisce come mezzo di riscaldamento. E. 1.2. Unesempio di temperatura di una camera e un profilo detla pressione per un ciclo saturo 8 mostrato nella Figura E. 1 scarico a vapore E, 1.3 1 processo di sterilizzazione consiste in tre fasi principali: a) Fase di riscaldamento: con lo scarico aperto, il vapore saturo & immesso o prodotto nella camera di sterilizzazione fino al raggiungimento delle condizioni desiderate; questo ¢ normalmente determinato dalla misurazione della temperatura. Lo scatico poi si chiude ¢ il vapore saturo continua ad essere immesso 0 prodotto nella camera di sterilizzazione finch¢ la temperatura di sterilizzazione e la corrispondente pressione del vapore saturo sono raggiunte. ) Fase del periodo di plateau: la temperatura di sterilizzazione & mantenuta nella camera di sterilizzazione dal vapore saturo per il tempo prescritto. ©) Fase di rafireddamento: questa fase pud differenziarsi per vari tipi di prodotto. L’aria pud essere fornita per scaricare la camera di sterilizzazione verso l’atmosfera 0, dove le soluzioni in containers sigillati sono raffreddate, pud essere introdotta aria compressa filtrata nella camera di sterilizzazione per impedire una rapida depressurizzazione. Questa fase viene completata quando la pressione nella camera di sterilizzazione & a pressione atmosferica ¢ anche, nel caso di containers sigillati, quando una temperatura, sicura é raggiunta nei containers. E.2 Vapore saturo — Rimozione dell’aria forzata E.2.1 Questo ciclo operativo é utilizzato principalmente per un prodotto laddove l’aria é difficile da rimuovere come nei materiali porosi, lumi e/o cavita e materiali confezionati. Esso pud essere utilizzato anche per la sterilizzazione mediante contatto di superficie. 2.2 Unesempio di temperatura di una camera ¢ di un profilo della pressione & mostrato nella Figura Questo é solo un esempio dei molti implementati nelle moderne sterilizzatrici E.23 I processo disterilizzazione consiste di sei fasi prineipali: 4) Fase di rimozione delt’aria: Paria viene rimossa dalla camera di sterilizzazione ¢ il carico da sterilizzare 0 da un vuoto profondo o da una combinazione di vuoto ¢ impulsi di vapore sopra e/o sotto Ia pressione atmosferica. )_ Fase di carico: il vapore saturo entra nella camera di sterilizzazione finché la temperatura di sterilizzazione ¢ la pressione sono raggiunte nella camera di sterilizzazione. ©) Fase del periodo di plateau: la temperatura di sterilizaazione e la pressione sono mantenute nella camera di sterilizzazione dal vapore saturo per il tempo specificato. 4) Fase di scarico: il vapore viene aspirato dalla camera di sterilizzazione e si ottiene un livello di vuoto predeterminato, 31 EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) ©) Fase di asciugatura: per i materiali che richiedono di essere asciugati, la temperatura nel rivestimento che circonda la camera di sterilizzazione e il vuoto nella camera di sterilizzazione sono entrambi mantenuti per un periodo predeterminato. ) Fase di scarico del vuoto: l'aria é introdotta nella camera di stetilizzazione attraverso un filtro che trattiene microbiologicamente finché la pressione atmosferica viene raggiunta. E.3 _ Cicli operativi con pressurizzazione dell’aria E.3.1 Generale Questo ciclo operativo viene utilizzato principalmente per prodotti in containers dove in aleune fasi del ciclo la pressione all’interno del container supera la pressione all’interno della camera. Questo pud dar luogo a una frattura del container o ad una perdita di integrita del sigillo; per compensare questo viene utilizzata una sovrapressione. Per tale prodotto in container, un numero di processi di sterilizzazione & disponibile per garantire che la pressione all’estemo di un prodotto bilanci la pressione al suo interno. E,3.2 Miscele di vapore e aria E.3.2.1 Un esempio di temperatura ina camera e di un profilo della pressione & mostrato nella Figura B. 3. E.3.2.2 Il processo di sterilizzazione consiste di tre fasi principali a) Fase di risealdamento: la prima parte di questa fase é la stessa del sistema di scarico a parte il fatto che dove I’integrita del prodotto pud essere influenzata da un aumento della pressione del vapore, lo scarico & precluso. TI vapore continua ad entrare nella camera di sterilizzazione finché viene raggiunta la prescritta temperatura di sterilizzazione. Se il prodotto richiede sovrapressione durante questa fase e dove la pressione risultante dall’aria intrappolata & insufficiente a proteggere il prodotto, viene introdotta aria compressa. La circolazione & normalmente richiesta per mantenere condizioni ambientali uniformi b) Fase del periodo di plateau: la circolazione e la temperatura di sterilizzazione sono mantenute per il tempo c) Fase di raffreddamento: il raffreddamento del prodotto & eseguito uilizzando 0 aria compressa raffreddata © acqua spray raffieddata. Durante questa fase un danno al prodotto (causato) da rapida depressurizzazione della camera di sterilizzazione viene evitato dall'ar i i i mantenuta nella camera di steri viene poi rilasciata nell’ atmosfera. E.3.3 Acqua spray E.3.3.1 _ Unesempio di temperatura di una camera e di un profilo della pressione & mostrato nella Figura E. 4 E. 3.3.2 _ Il processo di sterilizzazione consiste di quattro fasi prineipali: a) Fase di riempimento: all inizio del ciclo di sterilizzazione, una quantita d’acqua viene immessa nel sistema i sterilizzazione 0 prodotta come condensa dal vapore. Essa viene poi spruzzata sopra al prodotto. ) Fase di riscaldamento: il riscaldamento alla temperatura di sterilizzazione richiesta é raggiunto 0 introducendo aria e vapore nel sistema di circolazione o risealdando l’acqua attraverso uno scambiatore di calore e introducendo aria compressa nella camera di sterilizzazione ©) Fase del periodo di plateau. Il sistema di circolazione é funzionante e ’acqua ¢ mantenuta alla temperatura di sterilizzazione richiesta per il tempo desiderato. 4d) Fase di raffreddamento: la pressione nella camera di sterilizzazione ¢ mantenuta dall’ aria compressa ¢ il prodotto é raffreddato mentre la temperatura dell’acqua di circolazione & raffreddata ad un grado controllato. La camera di sterilizzazione viene depressurizzata quando il prodotto é stato ridotto ad una temperatura sicura. a EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) E.3.4 — Immersione acqua E.3.4.1 Un esempio di temperatura di una camera e di un profilo della pressione & mostrato nella Figura E. 5 E.3.4.2 Questo é un ciclo operativo simile al sistema con acqua spray, tranne per il fatto che il prodotto viene completamente immerso nell’acqua allo scopo di mantenere la sua forma. tempo fase di riscaldamento fase del periodo di plateau fase di raffreddamento Chiusura dello searico x Y temperatura ( )s pressione del vapore saturo (__ 1 2 3 Figura E. 1 Esempio di temperatura di una camera e profilo della pressione per un ciclo di scarico a vapore saturo 33 EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) Y Al/ vv'¥ Legenda X tempo Y temperatura ( ); pressione del vapore saturo(_____ 1 fase di rimozione dell’aria 4 fase di scarico 2. fase di carico 5 fase di asciugatura 3 fase del periodo di plateau 6 fase di scarico del vuoto Pressione atmosferica Figura E. 2 —Esempio di temperatura di una camera e profilo della pressione per un ciclo di rimozione forzata dell’aria a vapore saturo X tempo Y temperatura ( J; sovrapressione dell’aria (___ 1 2 3 fase di riscaldamento fase del periodo di plateau fase di raffreddamento Figura E. 3—Esempio di temperatura di una camera e profilo della pressione per un ciclo di miscela aria-vapore 34 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) x Legenda X tempo 'Y temperatura ( ); sovrapressione dell’aria (__ 1 fase di riempimento 3 fase del periodo plateau 2. fase di risealdamento 4 fase di raffreddamento Figura E. 4—Esempio di temperatura di una camera e profilo della pressione per un ciclo ad acqua spray Legenda X tempo ‘Y temperatura ( )s sovrapressione dell’aria (_ 1. fase di riempimento 3 fase del periodo plateau 2 fase di riscaldamento 4 fase di raffreddamento Figura E. 5 —Esempio di temperatura di una camera e profilo della pressione per un ciclo ad immersione in acqua 35 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Allegato ZA Cinformativo) Relazione tra questo Standard Internazionale e i Requisiti Essenziali delle Direttive Europee 90/385/EEC del 20 giugno 1990 relativa a dispositivi medici attivi impiantabili, 93/42/EEC del 14 giugno 1993 relativa a dispositivi medici e 98/79/EC del 7 dicembre 1988 relativa a dispositivi medici diagnostici in vitro Relazione tra questo Standard Internazionale i Requisiti Essenziali delle Direttive Europee 90/385/EEC del 20 iugno 1990 relativa a dispositivi medici attivi impiantabili, 93/42/EEC del 14 giugno 1993 relativa a dispositivi 98/T9/EC del 7 dicembre 1988 relativa a dispositivi medici diagnostici in vitro Questo Standard Internazionale & stato preparato sotto un mandato dato al CEN dalla Commissione Europea e dall’ Associazione Europea per il Libero Commercio per fornire uno strumento di conformiti ai Requisiti Essenziali della Nuova Direttiva di Approccio alle Direttive Europee 90/385/EEC del 20 giugno 1990 relativa a dispositivi medici attivi impiantabili, 93/42/EEC del 14 giugno 1993 relativa a dispositivi medici e 98/79/EC del 7 dicembre 1988 relativa a dispositivi medici diagnostici in vitro. Una volta che questo Standard Internazionale viene citato nel Giornale Ufficiale della Comunita Europea sotto quella Direttiva ed @ stato implementato come uno standard nazionale in almeno uno Stato Membro, la conformita con i punti normativi di questo standard conferisce, all’interno dei limiti dello seopo di questo standard, una presupposizione di conformita ai Requisiti Essenziali rilevanti di quella Direttiva e alle norme dell’ Associazione EFTA. Tabella ZA. 1 — Corrispondenza tra questo Standard Internazionale e Ia Direttiva 90/385/EEC del 20 giugno 1990 relativa a dispositivi medici attivi impiantabili, 93/42/EEC del 14 giugno 1993 relativa a dispositivi medici e 98/79/EC del 7 dicembre 1988 relativa a dispositivi medici diagnostici in vitro ‘Puntolsotto-punto | Corrispondente | Corrispondente | Corrispondente ‘Commenti in questo Standard | allegato/paragrafo | allegato/paragrafo | allegato/paragrafo Internazionale della Direttiva della Direttiva della Direttiva 90/385/EEC. 93/42/EEC 98/79/EEC 46,89,10,12 1 AL _ 4.6.8.9,10,12 2 ‘AD 4,6,8.9,10,12 AS t 9,10,12 3 | ‘Ad I 7 a7 AS 3 6 | BI 5,6,7,8,9,10,12 8 B2 56789 ee 7 BS __ 4,6,8.9,10,12 Ba 69 BS 69.12 ff a BO _ __ 69 icy B7, BS ‘Non applicabile AVVERTENZA ~ Altri requisiti e altre Direttive Europee possono essere applicabili al (ai) prodotto (i) rientrando all’interno delP obiettivo di questo Standard Internazionale 36 fy) 2) BI 4 13 &) a (8) 8) {10} (1) 112) 03 td) (15) 116} (7) (18) 119) (20) Rt) EN ISO 17665-1 (13.06.2006 ) Bibliografia ISO 9000:2005, Quality management systems — Fundamentals and vocabulary 1S 9000-3:1991, Quality management and quality assurance standards — Part 3 Guidelines for the application of 180 9001 to the development, supply and maintenance of computer software 1SO 9001:2000, Quality management systems — Requirements 1S0 9004:2000, Quality management systems — Guidelines for performance improvements ISO 10993-1, Biological evaluation of medical devices — Part 1: Evaluation and testing 'S0 10993-17, Biological iedical devices — Part 17: Establishment of allowable limits for feachable substances luation of ISO/TS 11139, Sterilization of healthcare products — Vocabulary ISO 14001, Environmental management systems — Requirements with guidance for use ISO 14040, Environmental management — Life cyole assessment — Principles and framework ISO 14161:2000, Sterilization of health care products — Biological indicators — Guidance for the selection, use and interpretation of results 1S 14937:2000, Steriization of health care products — General requirements for characterization of a sterlizing agent and the development, validation and routine control of a sterilization process for medical devices ISO 14971, Medical devices — Application of risk management to medical devices 180 18882:2003, Sterilization of health care products — Chemical indicators — Guidance for selection, use and interpretation of resuits ISO 15883-1, Washer-disinfectors — Part 1: General requirements, ferms, definitions and tests ISO 15883-2, Wesherdisinfectors — Part 2: Requirements and fests for washer disinfectors ‘employing thermal disinfection for surgical instruments. anaesthetic equisment, bowls, dishes, receivers, utensils, glassware, ete ISO 1883-4, Washer-disinfectors — Part 4: Requirements and tests for washer-disinfectors ‘employing chemical disinfection for thermolabile endoscopes ANSI/AAMI ST67:2003, Sterilization of health care products — Requirements for products labeled “STERILE” BLOCK. 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Metodo di overkill: overkill é il tempo di sicurezza da aggiungere al tempo di uccisione per escludere rischi non calcolabili 2, Bioburden: il bioburden & un test di laboratorio di contaminazione microbica-batterica che indica il livello di contaminazione microbica interna o superficiale di un oggetto o materiale immediatamente prima del processo di sterilizzazione. 3. Valore De Dy il valore D ( valore di riduzione decimale ) di un microrganismo ad una certa temperatura X (Dy) 2 il tempo, espresso in minuti, necessario per ridurre il numero dei batteri sopravvissuti ad un trattamento termico di un fattore 10 ( cio’ del 90%, oppure di un logaritmo ). E? un valore indipendente dalla carica microbica di partenza. t a= numero iniziale di germi b= numero finale di germi loga—logb t= durata del trattamento termico, in minuti A temperatura costante il valore D cresce con la termoresistenza del microrganismo, La temperatura viene indicata a fianco di D in forma di indice sottoseritt. Il valore D esprime la resistenza di un microrganismo al trattamento sterilizzante ( pitt alto é D, pit resistente @ il microrganismo). I valori D per un certo microrganismo diminuiscono con l'aumentare della temperatura. Cosi come é stato definito il valore D & valido per la sterilizzazione a calore seco ¢ umido e per la sterilizzazione con ossido di etilene o altri gas in relazione alla sterilizzazione con radiazioni ionizzanti viene definito come dose di radiazione assorbita ( in kGy), Esempio di periodo di tempo necessatio per ridurre la popolazione del 90%, equivalente alla sopravvivenza del 10% dei germi. Popotazione Valore D = 1 Min. Valore D=2 Min. 1.000.000 = = 108 100.000 = 10 min 2min 10.000 10! 1 min 2min 1.000 10° 1 min 2min 100 10 1 min 2min 10 10! Lmin 2 min 1 = 10° I min 2min Fee 6 min 12min I valore F tie indica il tempo necessario per ottenere la popolazione di 1 = 10° 4, Equilibration time: periodo di tempo che trascorre (ottenuta la completa rimozione dell’aria ) tra il raggiungimento della temperatura di sterilizzazione nella camera della sterilizzatrice ed il raggiungimento della temperatura di sterilizzazione in tutti i punti all’interno del carico, 5. Valore Fo: il valore F viene definito come il numero di minuti necessari, ad una determinata temperatura, per distraggere un numero definito di cellule vitali aventi valore Z specifico. A.121° Ce per Z= 10° C, F & designato come valore F di riferimento ( Fy ). Fy & definito “valore di sterilizzazione”ed é il numero di minuti a 121° C richiesti per distruggere un determinato numero di cellule il cui valore Zé di 10°C. 11 valore Fy esprime il numero di minuti in cui, a 121,1° C viene raggiunto un effetto letale equivalente alla somma degli effetti letali dell intero processo di sterilizzazione. 40 EN ISO 1765-1 ( 13.06.2006 ) Il valore Fy indica il tempo necessario per raggiumgere il SAL, che @ accettato come “sterile”, in Europa 10, in altri paesi questo valore pud essere differente ed argomento di definizione. significa che sul prodotto da sterilizzare, durante la sterilizzazione ha agito in totale una quantita di calote equivalente ad un risealdamento di 121,1° C della durata di 5 minuti. male. 6. Valore z: & V’intervallo di temperature necessario a cambiare di 10 volte il tempo di riduzione de Facendo un grafico che riporti in ascisse la temperatura (in C° ) ed in ordinate il logaritmo di D alle vi temperature, si ottiene la cosiddetta curva di resistenza termica. Da questa curva si ricava il valore z, che esprime la relazione tra la temperatura ed il logaritmo di D, cio& rappresenta Pincremento di temperatura richiesto per ridurre del 90 % (cioé di | logaritmo ) il valore D di una microrganismo. Si esprime in gradi centigradi, si pud ricavare graficamente oppure da equazioni matematiche. Pid Ja temperatura di trattamento @ alta pitt rapida uccisione dei microrganismi. 7. Holding time: letteralmente “tempo di tenuta” inizia all’interno di un processo di sterilizzazione quando la temperatura raggiunge il valore massimo e dura fino a quando la temperatura inizia a decrescere. 8, Periodo di plateau: ¢ il periodo di sterilizzazione durante il quale le temperature nel punto di misurazione di i ppuntiall’interno del carico di sterilizzazione sono continuamente all’interno della banda della temperatura di sterilizzazione. 9. Valore F pio indica il tempo necessario per ottenere la popolazione di 1 = 10° 41 EN ISO 17665-1 ( 13.06.2006 ) Ics 11,080.01 Price based on 29 pages. ‘@1S0 2008 — Al rights reserved 42

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