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I

Oggi VIDEOINTERVISTA LA COPERTINA


Ascanio Celestini Il Terzo Reich Graham Greene,
LA MEMORIA

tuttoLIBRI cammina
in fila indiana
di Bolaño un incontro
è un videogioco in Costa Azzurra
iPad Edition Con le recensioni e le classifiche dei bestseller

NUMERO
ANNO XXXV
1754
SABATO 26 FEBBRAIO 2011 tuttoLIBRI Confronti Dalla Francia, «Indignatevi!» di Hessel (600 mila copie)
e «La mia sinistra» di Morin: due «grandi vecchi» rilanciano passioni
«semplici», non sufficienti ma necessarie per cambiare il presente
NARRATIVA
GIANNI cità, il gas, le miniere di carbone, le grandi
Le coppie
Per la politica
VATTIMO
banche vengono statalizzate... (Si vuole) il
E' come se fossimo tornati a una ritorno alla nazione dei grandi mezzi di pro-
della Varvello condizione originaria, viene in mente l'afo- duzione... l'insediamento di una vera e pro-
risma con cui Nietzsche apre il primo volu- pria democrazia economica e sociale... L'in-
Incroci di vite, me di Umano troppo umano, evocando i pri- teresse generale deve prevalere sull'inte-
amori e tradimenti mi passi della filosofia in Grecia, quando si resse particolare, l'equa distribuzione delle

una iniezione
trattava di capire il mondo riducendo la re- ricchezze prodotte dal mondo del lavoro
TESIO P.III
altà ai suoi componenti elementari: terra, deve prevalere sul potere del denaro...».
acqua, aria, fuoco. L'imprevisto successo Sappiamo tutti, o crediamo di sapere,
di un libretto come Indignatevi! di Stépha- che molti di questi punti programmatici
ne Hessel - che esce ora in Italia (add edito- hanno dato pessima prova di sé; non solo è
re, pp. 61, € 5, trad. di Maurizia Balmelli) caduto il comunismo reale sovietico, anche
dopo aver venduto oltre 600 mila copie in il socialismo se la passa piuttosto male. Al-

CONVEGNO
Francia - sembra da interpretare proprio
nel senso dell'aforisma nietzschiano, an-
che se l'analogia è molto parziale. La situa-
zione politica nella quale ci troviamo - noi
paesi del mondo industrializzato europeo -
appare proprio come una sorta di livello ze-
ro, dove si può solo cercare di ricominciare
di sentimento tro che indignarci, noi ci entusiasmiamo
per ogni nuova privatizzazione e ne chiedia-
mo sempre di nuove. Il ritorno ai principi
potrebbe risuscitare qualche dubbio sulla
indiscutibilità della tesi thatcheriana secon-
do cui il capitalismo, con tutti i suoi mali, è -
come la democrazia nella famosa frase di
L’Italia dal principio. Anzi, dai principi, e nel caso
della politica, dalla capacità di indignarsi,
Stéphane Hessel,
93 anni, caso
Edgar Morin,
90 anni il prossimo
Churchill - il meno peggio possibile?
Ecco, ritrovare l'indignazione dei Resi-
in biblioteca di riconoscere l'insopportabilità della si- editoriale 8 giugno, filosofo stenti di settant'anni fa potrebbe essere il
tuazione ponendosi il problema, nudo e in Francia e sociologo primo passo verso il superamento della pi-
Ieri ai margini, crudo, di come rovesciarla. con «Indignatevi!» raccoglie scritti per grizia che ci chiude dentro il cerchio dell'ov-
oggi penalizzate In Italia in questi tempi si parla sempre ora tradotto «La mia sinistra», vio, impedendoci anche di vedere che la re-
più spesso di Cln (Comitato di Liberazione da add editore editi da Erickson
SOLIMINE P.VI
Nazionale: purtroppo va spiegato ai più (pp. 61, € 5) (pp. 252, € 18,50) Il filosofo della complessità
giovani), ma il libro di Hessel viene dalla
Francia di Sarkozy, dove la situazione poli- esorta alla solidarietà
tica non è del tutto uguale a quella che vi- come «motore» dell’azione,
viamo noi. Anche lì, l'indignazione che sia-
mo invitati e recuperare è quella da cui era oltre i calcoli e le tattiche
nata la guerra antifascista a cui allude la si- delle alleanze elettorali
gla del Cln. Hessel (oggi novantatreenne) è
stato infatti uno degli esponenti del movi- cente crisi da cui stiamo cercando di usci-
mento che prese le armi sotto il comando re non e' stata propriamente una conse-
di De Gaulle per liberare la Francia dall' guenza dell'applicazione del programma
FUMETTI IN MOSTRA occupazione nazista. Negli anni successi- della Resistenza...Sono anzitutto la pigri-
vi alla sconfitta di Hitler partecipò al lavo- zia e l'indifferenza gli stati d'animo a cui
Muñoz ro per la redazione della Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo, che è
l'indignazione di Hessel dovrebbe sottrar-
ci. Dunque, contro le serie considerazioni
il ribelle come l'atto fondativo delle Nazioni Uni- di tanti esperti economisti, solo un appello
te (1948). Già nel 2004 Hessel era stato ai sentimenti? Sembra davvero poco.
Un argentino uno degli autori dell'«Appello dei Resi- Eppure anche un altro «grande vec-
nella Bologna ‘77 stenti alle Nuove Generazioni», presen- chio» resistente, Edgar Morin - ben più no-
tato solennemente a Parigi l'8 marzo, to di Hessel e ben presente nel dibattito in-
BROLLI P.VIII
tellettuale e filosofico dei nostri anni - sem-
Il partigiano diplomatico, bra arrivare a conclusioni molto simili. Nel
libro La mia sinistra (Erickson, pp. 252,
a 93 anni, propone il suo € 18,50, a cura di Riccardo Mazzeo) che
appello di «resistente» raccoglie i suoi interventi politici (con
molti inediti) degli ultimi due decenni,
alle nuove generazioni perché il filosofo della complessità fa una spe-
superino pigrizia e indifferenza cie di bilancio degli insuccessi della si-
nistra; che secondo lui, ha contato trop-
non a caso, crediamo, alla Maison de po sulla realizzazione di meccanismi
l'Amérique Latine. economici e statali concepiti come più
DIARIO DI LETTURA Molti dei temi di quell'appello si leg- giusti (più conformi agli ideali del
gono ora nel libretto che ha suscitato tanta 1789), ma ha lasciato molto spesso
I matti autori attenzione, un successo per molti aspetti
sorprendente. Un po' come se in Italia
da parte il sentimento vissuto della
solidarietà, che ancora oggi, calco-
di Andreoli balzasse in testa a tutte le classifiche un la Morin, coinvolge al di là di ogni
pamphlet di Tina Anselmi edito dall' considerazione di interessi parziali,
Da Dostoevskij Anpi. Non immaginate già il coro di ca- almeno un dieci-quindici per cento dei
a Aldous Huxley chinni da cui sarebbe accolto nei giornali cittadini del nostro mondo.
e nelle televisioni (solo?) della destra? Ci Sia pure con molti più dettagli e suggeri-
SANTOLINI P. XI
si ripeterebbe che bisogna guardare avan- menti specifici (molti legati alla nuova at-
ti, la modernizzazione esige ben altro che tualità del problema ecologico, a cui Morin
queste prediche sui valori della Resisten- è giustamente attento) la «sua» sinistra, co-
za, con le ricette semplicistiche che le ac- me quella di Hessel, mostra di aver biso-
TUTTOLIBRI compagnano. Sono effettivamente ricette gno non tanto di calcoli su maggioranze
semplici, quelle che avevano elaborato i re- elettorali, ma anzitutto di una iniezio-
A cura di: sistenti negli anni della guerra, e che ora ne di «sentimento»: lo spirito di soli-
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
leggiamo nelle prime pagine del libretto darietà non è poi molto diverso dalla
di Hessel: «Un progetto completo di Sé- capacità di indignarsi. Anche per
tuttolibri@lastampa.it curité sociale, volto ad assicurare mezzi Walter Benjamin, del resto, i rivolu-
www.lastampa.it/tuttolibri/
di sostentamento a tutti i cittadini, qua- zionari, quella minoranza attiva an-
lora fossero inabili a procurarseli con il cora capace di indignarsi, passano all'
LA STAMPA lavoro; una pensione che consenta ai azione pensando «agli avi asserviti» mol-
lavoratori anziani di avere una vecchia- to più che «all'ideale dei liberi nipoti».
ia dignitosa... Le fonti di energia, l'elettri- Un’opera di Keith Haring E infine: se non ora, quando?
II Narratori italiani
L’ARTISTA IN MOSTRA A MILANO VISTO DA RIPELLINO UN’INTERVISTA POLITICA CON CAMILLERI LA RIPROPOSTA DI GERMANO LOMBARDI
Arcimboldo a Praga Il mondo è un po’ sgualcito Un giallo alla Gruppo ’63
= Una pepita di Praga magica, il capolavoro dello = «La verità è che c’è la volontà di tenere basso il = Con Balestrini, Eco, Sanguineti e Feltrinelli, fu tra i
slavista Angelo Maria Ripellino per i tipi di Einaudi. livello della cultura degli italiani, perché la cultura è fondatori del Gruppo ‘63. Germano Lombardi (Oneglia
L’editore Skira ripropone le pagine dedicate a Arcimboldo pericolosa». Andrea Camilleri a ruota libera in Questo 1925-Parigi 1992) è autore di vari romanzi, come Villa
e il re malinconico (pp. 66, € 9), in occasione della mostra mondo è un po’ sgualcito, libro-intervista realizzato con prato all’inglese, ora riproposto da Il canneto editore
in corso a Milano sull’artista cinquecentesco. Nella con Francesco De Filippo per Infinito edizioni (pp. 123, (pp. 156, € 12). La ricerca di un tesoro e una serie di
prefazione, Serena Vitale osserva che «dietro la perfetta e € 12). Conversando di tutto un po’: di pianeti e di cadaveri, in una dimora abbandonata nella riviera di
opulenta maschera analogica, dietro il rigoglioso verziere uomini, di Europa, di Fratelli d’Italia, di fisica, di Ponente: un giallo sperimentale, senza soluzioni, una
(spighe e uva, fichi e prugne, more e molagrani...), epistemologia e di altre discipline. Giungendo «ad amare sorta di requiem per il genere. Introduce l’opera un
Ripellino indovina il vuoto di una natura irrimediabilmente conclusioni: solo le dittature eliminano gli egoismi ricordo di Bernardo Valli, che isola le due passioni assolute
morta, l’estrema degradazione di volti umani cui non è più personali. Ma il prezzo è alto e non ce lo auguriamo. di Germano Lombardi: la scrittura e l’avventura, coltivate
Un dipinto di Arcimboldo dato essere simulacro del divino». Personalmente, non vedo crescita nell’uomo». «con il bicchiere a portata di mano, come un salvagente».

Picca Una storia di famiglia, una missione


DIALOGHI IN VERSI
MAURIZIO CUCCHI
per il nipote: recuperare le terre perdute
LORENZO

È sempre l’ora
dell’avanguardia
MONDO

Aurelio Picca ha scrit-


to un romanzo, Se la fortuna è
nostra, ispirato alla storia della
sua famiglia. Come appare sco-
Tra le zolle
di nonno Aurelio
pertamente dal contesto che
non esita ad avvalersi - per un
non richiesto sigillo di autenti-
La necessità della ricerca, guardando cità - delle fotografie tirate fuo-
ri dai cassetti di casa.
ai maestri: da Penna a Magrelli, a Risi Il racconto è incentrato sul
rapporto tra il ragazzo che par- Aurelio Picca. un possesso. Che si appagherà in-
la in prima persona e il nonno Il suo nuovo fine, spenta la sua ossessione, del-

I
l giovane Giuseppe Manitta Tono meditativo è anche quello paterno che si chiama come lui romanzo le zolle d’un cimitero.
scrive un «poemetto crepu- di Federico Bancheri (Udine), che Aurelio. Il nonno è un uomo im- è ispirato La vicenda si svolge nell’Agro
scolare» e lo intitola L'ulti- dedica un testo al Natale e osserva perioso, la sua asprezza è appe- alla storia Pontino, in vista dei monti Lepini,
mo canto dell'upupa. Va con la realtà del nostro tempo, con qual- na addolcita da un certo estro della sua un paesaggio che si disvela appe-
passo sicuro e consapevole, con che passaggio forse un po' scontato fantastico. Ha adottato come famiglia na in tratti fulminanti. Ma colpi-
versi brevi utilmente scanditi, o troppo prosastico («i soldi vapo- erede quel nipote, lo accarezza e si avvale sce soprattutto il dialogo asciutto
con movimenti narrativi essen- rizzati in innocenti speculazioni /o e istruisce perchè scriva il ro- delle fotografie e ritroso tra il vecchio e il giovane
ziali: «Non cercare il tuo corpo, un pozzo petrolifero che erutta ma- manzo della sua famiglia, il ro- tirate fuori che fa venire in mente, alla lonta-
/astuto inganno d'amante,/mai leodorante /peste nera s'una no- manzo che stiamo leggendo, in dai cassetti na, il Moscardino di Pea: non per il
le sue scintille senz'ali /perché stra costa balneare») e qualche cui la metafora doviziosa e gio- di casa: linguaggio, meno inventivo, ma
triste è il fanciullo, /tra le rupi di uscita netta più efficace: «i popoli iosa della vendemmia viene so- un nipote per il procedimento a tasselli, per
muschio. /Tardi s'accorge dell'il- per definizione non sono /consape- stituita da un grande banchet- racconta la scansione antologica. Ed è qui
lusione. /L'upupa, intanto, cer- voli del loro tempo» mentre «gioco- to che unisce i vivi e i morti. in prima tuttavia che il romanzo di Picca
ca alla finestra / l'ondulare del- si sofisti» trasformano sacre imma- persona sembra talora incepparsi. C’è da
la tenda». Predilige una dizione gini in gadgets, in «vecchie cianfru- «Se la fortuna è i rapporti perdersi infatti nella rappresenta-
classica, e talvolta tende a im- saglie /suppellettili /per arredare con il nonno zione delle persone, e dei casi non
preziosire con qualche effetto di stanze vuote e desolate». nostra»: un avo ateo memorabili, che definiscono la ra-
ricercatezza eccessiva: «Lungo è Lorenzo Pezzato si chiede a ra- che in marenghi d’oro mificata famiglia. C’è una volontà
il viaggio / della nave argheifon- gione: «esistono ancora, oggi, lo di dire tutto che ubbidisce nell’au-
te /mentre tacciono gli alcioni /e spazio e la ragion d'essere per un' pagò a un cardinale tore a urgenze di natura privata e
l'aria blezza i cocci /delle campa- avanguardia? intesa in senso sim- la sua assoluzione affettiva ma che risultano diva-
ne». Senz'altro un buon lavoro, bolico e lato, se vogliamo, come an- ganti e distolgono dal tracciato
di spessore e pensiero. Una mi- tidoto all'immobilità intellettuale Si deve partire dal caposti- Certo comincia di là il progres- più sicuro del racconto.
nor dose di «letterarietà» po- di una società tanto dinamica?». pite, il nonno Arcangelo di cui sivo impoverimento della fami- Fermerò ancora l’attenzione
trebbe giovargli. La mia risposta è ovviamente posi- il vecchio si sente orgoglioso, glia, la dissipazione di campi e di sulla singolare affinità tra i due
Andrea Cambi, di Lari tiva, nel senso che la ricerca, pro- ammirandone la risolutezza. vigne. Il nonno Aurelio vede nella protagonisti, una malattia che
(PI), si muove su territori diver- prio in piatto questo stato di cose, Quell’avo è stato repubblicano terra una garanzia di continuità: consiste in una perdita di san-
si. Dedica versi a Sandro Pen- è più che mai necessaria. Pezzato e mazziniano, ha visto con i «Significava futuro, famiglia, ric- gue e che si annuncia ogni qual
na o a Valerio Magrelli, mo- si muove su varie piste, pratican- suoi occhi Garibaldi di cui con- chezza, memoria. Valeva anche volta patiscono un lutto o una
strandosi utilmente aggiorna- do una poesia prosastica o cercan- serva il ritratto, e detesta la dannarsi la vita, e morire male, se perdita. Rappresenta, nel picco-
to; pratica il genere epigram- do la pronuncia epigrammatica, Chiesa. Ma professa una paga- fosse stato necessario. Per mio lo Aurelio, la testimonianza di
ma o satira, rivolgendosi per sempre con buona sicurezza nell' neggiante devozione per l’ar- nonno la terra era l’unico ban- un lascito che egli accetta remis-
esempio non senza efficacia al uso dei materiali. La sua raccolta cangelo San Michele, di cui si chetto sacrosanto. Soltanto la ter- sivamente. La comunione del
«famoso cantautore» di turno, inizia con questi versi, che possono sente bizzarramente l’incarna- ra univa i vivi ai morti». sangue è inseparabile dalle appa-
e lo fa con opportuna ironia un poco richiamare i toni di Nelo zione, e coltiva una strana ami- p Aurelio Picca La sua idea fissa è il recupero rizioni fantasmatiche che egli in-
garbata. Ma il meglio lo dà Risi: «Guardami bene / esposto cizia con un cardinale. La sua p SE LA FORTUNA È NOSTRA dei terreni perduti a Colle di Pie- contra, dall’aura surreale che
quando rientra in più normali nella teca dell'anonimo / volto che nativa ferinità lo porta a vendi- p Rizzoli, pp. 240 , € 20 tra e per questo fa affidamento aleggia sul romanzo.
ranghi: lirici, o meditativi con non conosci...». carsi con tre omicidi, dai quali p Aurelio Picca è nato a Velletri sul nipote, sprezzando gli imme- La rivelazione finale sembra
nel 195/. Ha esordito nel ‘92 con
immagini: «Le umili costella- Un avviso ai lettori, che spesso si farà assolvere cedendo al i racconti «La schiuma»; primo
mori congiunti che si affidano alle accogliere anche il mitico tri-
zioni /terrestri non transitano sono troppo discreti e a volte inve- cardinale un cofano di maren- romanzo nel ‘95, «L’esame di attività commerciali. Quando, ri- snonno Arcangelo, assolto con
/ma resistono ancorate all' ce mi mandano libri interi: resta- ghi d’oro. E’ il nucleo fantasti- maturità», poi riproposto da Riz- petendo un gioco di ragazzo, inse- qualche indulgenza, nel cordiale
asfalto: /parallele o forse con- te, per favore, tra i 100 e i 200 ver- co del romanzo di cui, insieme zoli che ha edito anche «Bellissi- gna al nipote a scalare i muri del- concerto di una famiglia che non
temporanee /o forse già succes- si (e non oltre…) al ragazzo, attenderemo fino ma» e «Volta della morte». la casa di campagna, intende san- accetta di essere spezzata neppu-
sive a quelle nobili, astrali». dialoghi@lastampa.it all’ultimo lo scioglimento. cire un patto e ribadire il senso di re dalla morte.
Tuttolibri
SABATO 26 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA III

tumore che viene a scomporre


Varvello Una vicenda lunga quarant’anni, la percezione delle cose.
un domestico e sottile gioco di rapporti Fatti gravi e fatti quotidia-
ni, fatti che però sono costan-
Lettera
temente colti di sguincio o di «DISUMANE LETTERE»
GIOVANNI «sotto», oltre la pellicola che li

Croci di coppie
TESIO
ricopre e li opacizza: oggetti,
Critici maschilisti
Ci sono più modi per fotografie, gesti, sogni, incubi, = Su «Tuttolibri» di sabato
resistere allo strapotere dei li- torsioni, ritorsioni, emozioni, scorso il mio saggio Disumane
bri di consumo facile o ruffia- sentimenti, desideri, rappor- lettere (Laterza) è stato
no, ma due restano fonda- ti, reticenze, rabbie, cedimen- recensito da Angelo Guglielmi

nel bosco della vita


mentali: da un lato affondare ti, sottrazioni, complicità, di- con modi gentili, come si addice
il linguaggio nei meandri di vergenze (ad esempio la fede a un'autrice del gentil sesso.
un dolore robusto, dall'altro religiosa di Clara, che pare Mi ha definito «missionaria»
coglierne gli echi, le incrinatu- non derogare nemmeno di (con l'intento di offendere),
re, i risvolti, i riverberi, gli fronte alle prove più ardue, e «violenta», una che non
strascichi, gli stridori. A que- l'aspra titubanza di Matilde argomenta ma «conciona».
sta seconda modalità appar- che è anche la figura più pro- Giorni fa sul Giornale un altro
tiene la torinese Elena Varvel- blematica, quella a cui tocca il maschio mi ha chiamata
lo, che - dopo due libri di poe- ruolo più forte, e alla fine il ci- familiarmente «suor Carla» e un
sia e un libro di racconti - pub- mento più doloroso). altro, su l'Avvenire, sempre
blica ora da Fandango il suo Elena Varvello è davvero recensendo il mio libro, parla
primo romanzo, La luce perfet- brava (virtù non semplicemen- di'«impresa troppo vasta per
ta del giorno. te «tecnica» a cui sarebbe abili- una donna sola che sente tutto il
Un romanzo di trasparen- tata dall'attività di insegnante Mondo sulle sue gracili spalle».
za «perfetta» - giusto per ri- di scrittura), perché sa narrare Per tacere di tutti i complimenti
prendere una sollecitazione per superfici misteriose. La beceri di cui ho fatto splendida
del titolo - che fa pensare a sua semplicità è apparente e collezione nella mia carriera di
maestri della chiarezza e del può risultare ingannevole. In saggista (uno per tutti: «la
nitore come Calvino e Pari- p Elena Varvello realtà chiede un'attenzione e Comare con il mattarello», sul
se. Senza cercare a tutti i co- p LA LUCE PERFETTA una dedizione assolute al detta- Domenicale del Sole 24ore).
sti parentele che comporte- DEL GIORNO to, perché il tempo va avanti e Capita di leggere cose
rebbero necessari distinguo, p Fandango, pp. 348, € 17,50 indietro accumulando ogni vol- altrettanto affettuose per un
p Elena Varvello è nata a Torino
autore maschio?
nel 1971. Ha pubblicato due rac-
«La luce perfetta colte di poesie («Perseveranza Amori coniugali, Guglielmi si è concesso anche di
è salutare» e « Atlanti») e una di più. Disumane lettere ha una
del giorno»: dove racconti («L’economia delle co- tradimenti, figli ingrati: tesi chiara, inequivocabile. Ma
si alternano fatti se», Fandango, 2007). Insegna un romanzo bellissimo, lui l'ha cambiata in quella
storytelling alla Scuola Holden opposta. Io sostengo che
gravi e fatti quotidiani, di Torino. un nitore che fa pensare nell'azzardo in cui ci troviamo a
i guasti e i rammendi a Calvino e a Parise vivere, come italiani e come
genere umano, è la cultura, più
qui ci troviamo di fronte a sazione che in certi momenti ta un dettaglio importante e ba- che la politica, a irradiare una
una narrazione che va in cer- gli uomini siano i primi esclusi sta niente per trovarsi al buio, nuova sensibilità e una chance
ca della vita per catturarne dalla vita delle donne di cui so- perdersi nel vuoto, smarrire la di rigenerazione. E nel libro (che
il più che sommesso fluire, no i compagni). coerenza e la coesione degli per sottotitolo ha Indagini sulla
indagando nelle pieghe mu- In un luogo di collina, in una spostamenti simbolici. cultura della nostra epoca) le
te, nei fatti minimi, nei gesti frazione che si chiama sintoma- Nella forza di parole come vado a cercare in casi concreti,
che sembrano sempre sul ticamente Croci, la famiglia di silenzio e come fantasmi, co- presi dall'arte, dalla letteratura,
punto di schiudere il loro se- Matilde e Paolo, quella di Clara me incendio e come gelo, come dal pensiero filosofico e da
greto consumandosi alla Elena Varvello: dopo poesie e racconti, ora alla prova del primo romanzo e Mario, quella di Anita e Giulio crepa e come voragine finisce fenomeni del mondo
frontiera nodosa (come il ro- incrociano vite e vita: un trasfe- per rinserrarsi l'indecidibile e contemporaneo. Per Guglielmi
vescio di un tappeto) che sta un ritmo che accompagna la solo una debole traccia). Ma rimento indesiderato, uno imperdonabile significato del invece il mio libro «accusa la
tra noi e quello che chiamia- misura di un tempo fatto d'an- c'è soprattutto l'esistenza di sguardo presago, un figlio suici- vivere, che a volte si logora in cultura (e tutte le componenti)
mo destino. se e meandri: proprio come le alcune coppie che intrecciano da, il tradimento di una notte, ristagni di solitudine, a volte di aiutare il discendimento
Già tutto questo c'era nei contorsioni e i ristagni di un i loro modi d'essere in un sotti- una figlia fuggita di casa, altri s'inarca nell'urgenza degli in- verso la fine».
racconti intitolati L'econo- fiume in viaggio verso la foce. le e domestico gioco di rappor- figli che crescono (le adolescen- contri. Un romanzo - bellissi- Ai giudizi del recensore l'autore
mia delle cose, ma nel roman- C'è, sì, lo sviluppo di una ti (questo è un romanzo in cui ze ingrate), figli che si sposano, mo - che guarda agli intrichi di non risponde. Anche se negativi,
zo c'è di più - o di diverso - storia che va dal 1969 al 2006 spiccano le complesse e spes- altre famiglie che si compongo- quel bosco che è la vita. Un bo- fanno parte della vita delle idee.
che tutto questo opera su un (i quasi quarant'anni che at- so dissimulate dinamiche del no, altri incontri che si danno, sco pieno di rami, di voci, di Ma alla disinformazione si deve
piano più articolato, e largo, traversano decenni cruciali, matrimonio e dell'amore co- le malattie che invalidano, i ce- dissonanze, di imperscrutabili rispondere. Guglielmi è libero di
e lento, come si conviene a di cui tuttavia rimane qua e là niugale, lasciando l'acuta sen- dimenti e i guasti degli anni, un disarmonie. dissentire da ciò che scrivo (e mi
meraviglierei del contrario, visto
che in una pagina del libro viene
criticata la sua idea che la cultura
odierna sia affetta da impotenza
Culicchia Un giovane solo e in fuga, generandi). E anche di
«stroncarlo», se crede. Ma non
collezionista di modellini e foto porno di stravolgerne i contenuti a
piacimento. Il mio libro cerca di
RENATO portare alla luce ciò che di nuovo
BARILLI

Il nome di Giuseppe
Culicchia mi è caro perché,
con la sua opera prima del
Con l’astronave sta emergendo nel nostro
tempo: un modo di percepire
l'uomo dentro a un orizzonte più
vasto, non culturalistico, che

si ritorna
1993, Tutti giù per terra, ha comprende anche il cosmo e la
aperto una stagione narrati- vita cellulare; un senso
va tra le migliori nell’intera leopardiano di alleanza tra i
storia del Novecento, avendo viventi davanti al rischio di un
al fianco due intrepidi scrit- collasso del pianeta, assai
trici come la Ballestra e la
Campo, e poi i cosiddetti can-
nibali della tempra di Amma-
niti, Mozzi, Nove, Scarpa e
tanti altri ancora.
giù per terra Giuseppe Culicchia (Torino 1965) si affermò nel ’94 con «Tutti giù per terra»
diverso dalla visione apocalittica
tardo-novecentesca. Ma
Guglielmi dice che sono una che
«si dispera». E mi dà anche della
«millenarista». Come se quel
Indicativo anche il titolo dal titolo, Ameni inganni, che Persi i genitori, il protago- «normale» alla testa di una fa- rischio di collasso fossi io ad
del romanzo iniziale, in cui ovviamente va inteso come nista è solo col suo autismo migliola perbene. annunciarlo, non Jared
Culicchia dichiarava già una amara espressione di sarca- sempre più stringente, cui ten- Nella pratica di queste tatti- Diamond, Stephen Hawking,
sorta di destino, un moto pre- smo, alla maniera del grande ta di porre rimedio appunto che dilatorie e ingannevoli, gli Martin Rees e molti altri
cipitoso di caduta a corpo li- Beckett di Ah les beaux jours, con gli «ameni inganni» an- capita di incontrare un lonta- scienziati e antropologi (darà dei
bero, con protagonisti solita- in cui invece si dà conto di uno nunciati nel titolo, come sareb- no amore, tale Letizia, con cui, «millenaristi» anche a loro?).
ri mossi da un tetro cupio dis- stato di degrado estremo. be fingersi in relazione con una ventina di anni prima, ave- E infine dice di condividere il mio
solvi, pronti a schierarsi con- Anche l'inizio di questo ulti- qualche diva hollywoodiana, va stabilito un rapporto quasi lamento sulla «mancanza di
tro tutti i valori stabiliti, della mo nato si pone nel solco di matrimoniale, contro cui però geni». Peccato che di quel
famiglia, della società, della grandi precedenti, viene da ri- «Ameni inganni»: aveva subito reagito frappo- lamento, che è solo suo, nel mio
morale corrente. Un ritmo di cordare lo Straniero di Camus nendo tutti i possibili ostacoli, libro non vi sia traccia.
discesa perfino troppo incal- in quanto il protagonista par- quasi un remake per non interrompere la sua Fateci caso: in Italia gli studiosi di
zante, tanto che in romanzi p Giuseppe Culicchia
p AMENI INGANNI
tecipa freddo e disilluso ai fu- dell’autore all’esordio, quiete mortuaria. letteratura che hanno spazio sui
successivi l'autore ha dovuto nerali della madre. A dire il ve- Ora anche lei, sconfitta dal- giornali sono tutti maschi. E tra
mettergli un freno e inserire p Mondadori, pp. 211, € 18 ro, il genitore da lui aborrito è lucido, filante la vita, sarebbe tentata di ricu- questi ci sono voci che, si può
un asse orizzontale di scorri- piuttosto il padre, contro cui ed inesorabile cire, ma nulla è cambiato, da star certi, non saranno mai
mento, per far entrare in sce- ha preso tutti i possibili atteg- parte di lui, anzi, egli mette in «stroncate» a quel modo,
na altri materiali, altri casi e rino babelica e proteiforme, giamenti di rifiuto, decidendo inventando di averla a portata atto un inganno che è il più neanche se scrivessero il libro
presenze. Il viaggiatore infer- certo con maggiore ampiezza di marinare gli studi universi- di mano, docile ai suoi deside- atroce tra tutti, finge cioè di più stupido che ci sia. Il mio va
nale, prima di essere attratto di prospettive, ma anche con tari, e di riempire la propria ri sessuali. averla messa incinta, pur non forse a toccare qualche loro
nell’imbuto, doveva pur per- pericoli di ingolfamento. stanza di giornali pornografi- Altra mossa illusoria, quel- essendoci stato alcun rapporto punto nevralgico? Tutti
correre qualche girone o cor- E allora, in quest'ultima ci e di inutili modellini di astro- la di simulare di cercar casa fisico tra loro. Al che, la donna guardano al degrado della
nice visitando altri dannati. prova, egli è risalito alle origi- navi. Il tutto salvando ipocrita- per un nido familiare, così pra- fugge via terrorizzata, e dun- politica. Guardiamo anche da
E proprio nell’opera im- ni, quasi stendendo un re- mente le apparenze, tragico- ticando una forma particolare que il nostro soggetto è sem- questa parte. Inconsistenza,
mediatamente precedente, make di se stesso, lucido, filan- miche sono le peripezie di ac- di voyeurismo che gli consente pre più solo con se stesso, se- disinformatia, maschilismo,
La città brucia, Culicchia si te, inesorabile, con tutti i ca- costamento alle varie edicole di entrare in contatto con avve- condo la lucida, scarna, essen- regolamento di conti, giri.
era disperso in una selva di ratteri di un destino ferma- per acquistarvi i giornalini nenti venditrici e di apparire ziale parabola di suicidio in cui I metodi sono gli stessi.
incontri e scontri, in una To- mente ribaditi. A cominciare proibiti senza farsi scoprire. proprio quello che non è, un si è immesso volontariamente. Carla Benedetti
IV Narratori stranieri
JEAN TEULE’ SULLE ORME DEL POETA MALEDETTO Ma l'Arcobaleno che dedica al poeta di Illuminazioni affermazioni applicandole a Robert, un
Un arcobaleno per Rimbaud e di Una stagione all'Inferno va al di là dell'omaggio a
un poeta d'affezione, come più tardi l'autore avrebbe
trentaseienne con spiccati comportamenti
adolescenziali e autistici, claustrato nel suo mito
= Rainbow per Rimbaud recita il titolo e dodici dei fatto con Io, François Villon (Neri Pozza, 2007) e O Rimbaud fino a un drammatico cupio dissolvi da
diciannove brevi capitoli sono scanditi da strofe Verlaine! (Nutrimenti, 2008). cui né il viaggio né la devozione di una compagna
dell'enfant terrible che tra i sedici e i diciannove anni «Diventai un'opera favolosa…Nessun sofisma della lo salvano.
compose un'opera poetica considerata follia è stato da me dimenticato…», scrisse Zoomando su altre situazioni e personaggi al limite,
sconvolgente. Rivisitando in chiave attuale il mito Rimbaud nei Deliri di Una stagione all'inferno, Teulé isola dei frammenti di altre diversità - miseria,
dell'adolescenza in rivolta contro Dio e il mondo, il qualche anno prima di fuggire da Charleville per un solitudine, o comunque eccentricità.
disegnatore di fumetti e giornalista televisivo Jean altro viaggio alla scoperta dell'ignoto dopo aver Ma l'Arcobaleno, simbolo del patto tra Dio e Noè
Teulé con questo libro d'esordio pubblicato nel 1991, chiuso definitivamente con l'esperienza del verbo dopo il Diluvio, oltreché della bandiera della pace,
ora tradotto da Alice Volpi per Nutrimenti (pp. 159, poetico:. «La mia salute fu minacciata... quanto riconcilia Rimbaud? E quanto coglie in
€ 15), ha inaugurato una carriera letteraria L'arcobaleno mi aveva dannato». profondità la sua esperienza di «poeta maledetto»?
Ritratto di Rimbaud apprezzata soprattutto dal pubblico giovanile. Teulé sembra aver preso alla lettera queste Paola Décina Lombardi

ti fra ebrei e arabi vengono de-


Hilu La Terra Promessa di un bimbo scritti qui in modo niente affatto Brodkey La scommessa di rilanciare
convenzionale, ricco invece di
arabo e di un aitante pioniere ebreo sfumature interessanti, piccoli e lo scrittore accostato a Roth e Updike
grandi scenari imprevedibili.
ELENA Questo secondo romanzo di
LOEWENTHAL

L'ebraico non cono-


sce i tempi dei verbi. Perfetto e
imperfetto delineano, per con-
Faremo fiorire Alon Hilu, nato a Jaffa nel 1972,
ha destato tanto entusiasmo
quanto scalpore. Ha vinto premi
ed è stato tacciato di «decostru-
Il primo amore
il deserto aspettando
venienza, il passato e il futuro. zionismo» spinto, perché sgreto-
Il presente si esprime con un lerebbe con il suo approccio i fon-
evasivo participio: «io andan- damenti del sionismo, ponendo
te» e non «io vado». Quando si in luce, per così dire, i suoi chia-
traduce da questa lingua, la roscuri. Il male del colonialismo
consecution temporum è un in-
domito busillis - alla fin fine, il
tempo dell'azione resta irrime-
diabilmente vago e sfuggente,
anche per chi l'ha scritto. Quan-
e il cuore come tentazione. La sua presun-
ta natura di appropriazione inde-
bita, sul piano morale ed econo-
mico. Va detto al proposito che
se la parole pesano, forse il termi-
la Grande Storia
to ai nostri trapassati, prossi- ne «colono» per definire qui in MASOLINO brò finalmente pronto alla fine
D’AMICO
mi, anteriori - bisogna conget- italiano Luminski, il protagoni- degli anni ottanta. Nel 1988 aspet-
turarli. Assumersi la responsa- sta ebreo, non è del tutto adegua- Incontrai fuggevol- tandosi il botto i nostri editori
bilità di dare al tempo una se- to. Ci riporta infatti a un presen- mente Harold Brodkey una do- pensarono di anticiparlo facendo
quenza vagamente logica, di te di taglio ben diverso, quello menica pomeriggio degli ultimi tradurre la raccolta-rivelazione
fronte alla beata indifferenza dei Territori Occupati. Ma so- anni cinquanta a casa di mio di Primo amore e altri affanni, del
dell'ebraico. Deve essere stato prattutto non calza con le avven- nonno, dove l’aveva portato un 1958. Ma poi il grande romanzo,
arduo più che mai, dunque, di- ture del nostro qui. Che tratteg- mio zio al quale il giovane scrit- The Runaway Soul, si fece aspet-
stricarsi fra le pagine de La te- giano con sapienza una figura tore (n. 1930) in visita a Roma tare ancora, e quando uscì tre an-
nuta Rajani di Alon Hilu in lin- ambigua, discutibile, a volte era stato indirizzato da un co- ni dopo il suo esito non li incorag-
gua originale, con quel suo ap- sprovveduta a volte fin troppo mune amico americano; di lui giò a importarlo. Brodkey morì
parentemente statico e invece smaliziata. Più che colono, Lu- sapevamo solo che aveva già poco dopo, nel ’93. Oggi Fandan-
vorticoso avvicendarsi del tem- minsky ci sa di avventuriero. pubblicato racconti sul presti- go si impegna a rilanciarlo, a par-
po. Ma la scelta metodologica Del resto, questo romanzo gioso New Yorker. In seguito cer- tire dalla ripresa della storica tra-
di alternare il passato remoto e non «decostruisce» il sionismo cai di ricordare il suo nome, spe- duzione italiana di Primo amore.
quello prossimo a volte lascia più dell'ironia sofferta e sapiente rando di poter dire un giorno di Seguirà la riproposta di altre rac-
un po' spiazzato il lettore, met- Alon Hilu è nato a Jaffa nel 1972 del grande Agnon in Appena Ieri, avere conosciuto una celebrità. colte già tradotte anch’esse, e si
Col tempo appresi che la mia at-
«La tenuta Rajani»: sto l'oggetto di un duplice deside- L'andamento brillante tesa era condivisa da molti. In- Dieci racconti più
rio. Le pagine del diario di Isaac fatti quando lo sentii nominare
un romanzo finito (come gli altri protagonisti della della narrazione ancora diverso tempo dopo Ha- o meno autobiografici
sotto accusa perché storia, ispirato a un personaggio e la capacità di far rold Brodkey - a differenza dei annunciano
vero) si alternano con quelle, vi- suoi prolificissimi coetanei Phi-
sgretolerebbe sionarie, di Salah, il figlio della muovere i personaggi lip Roth, ebreo come lui, e John la primizia, per noi,
le basi del sionismo bella Afifa, la padrona del pode- ricorda A. B. Yehoshua Updike, come lui uscito da una di «The Runaway Soul»
re: lei vede in questo ebreo un illustre Università - era famoso
te a repentaglio la sequenziali- giovane appetibile, il bambino ne cui Hilu si riconnette sicuramen- soprattutto per quello che non concluderà la primizia, per noi, di
tà della storia. fa una specie di angelo, ma an- te con consapevolezza. L'anda- aveva ancora scritto e di cui ave- The Runaway Soul.
È questo certamente un ro- che un impagabile compagno di mento brillante della narrazio- va soltanto dato sporadiche an- Quanto a Primo amore, i nove
manzo complesso, dove i tempi giochi. Ne viene fuori una vicen- ne, la capacità di muovere e far ticipazioni, ossia un Grande e pezzi originali sono coronati ora
e i luoghi si stratificano nelle p Alon Hilu da serrata, che ha per teatro parlare i suoi personaggi secon- definitivo Romanzo la cui uscita da un decimo degli anni novanta,
pagine dei due diari protagoni- p LA TENUTA RAJANI quello spazio aperto e cangiante do tonalità diverse e cangianti, veniva continuamente rinviata. descrizione lirica di una mattina-
sti, l'uno di un pioniere ebreo ai- p trad. di Alessandra Shomroni - i nuovi e minuscoli quartieri non può non far pensare anche a Altri autori, basta pensare a ta di primavera a New York in
tante e vitale, l'altro di un bam- p Einaudi, pp.306, € 21 ebraici, la colonia dei templari te- A. B. Yehoshua. Perché questa Malcolm Lowry e a Sotto il vul- cui il narratore si esalta senten-
bino arabo assai problematico deschi, Jaffa, la campagna - che storia avvincente - sono solo un cano», passarono in silenzio de- dosi innamorato della moglie e
- ma forse soprattutto bisogno- un giorno non lontano diventerà po' tirati, a volte, i soliloqui scon- cenni di accanito lavoro riscri- contemporaneamente si taglia
so d'affetto. Isaac Luminski ap- un intreccio di vite che si svolge Tel Aviv. Un'epopea delle origi- clusionati del piccolo Salah, for- vendo l’opera che poi li avrebbe un polpastrello in modo abba-
proda in Terra Promessa nel quasi tutto sullo sfondo di quella ni, insomma, che prefigura il con- midabile quando interpreta la re- lanciati. Ma Lowry e altri lo fe- stanza preoccupante (tre punti).
1895, insieme a una moglie tan- che molto presto diventerà Tel flitto ma al tempo stesso pare an- altà, un po' meno quando imma- cero nell’oscurità; Brodkey in- Anche i racconti precedenti so-
to bella quanto indisponente. Aviv ma che ancora non lo è. ni luce distante, soprattutto en- gina il futuro - ha dalla sua una vece debuttò presto, fu subito no, come praticamente tutta la
Lui ha tanta voglia di far fiorire La tenuta Rajani, una dimora tro il confine della tenuta Rajani, attendibilità storica condita del- considerato promettentissimo, narrativa di Brodkey, più o meno
il deserto quanto di amoreggia- araba signorile contornata da una specie di piccolo paradiso, la giusta dose di surrealismo, di e per trent’anni visse di questa autobiografici, qui momenti del-
re. Farà l'una e l'altra cosa, in fertili terreni, diventerà ben pre- della natura e dei sensi. I rappor- ironia e manipolazione. promessa. Il magnum opus sem- l’esistenza di un ragazzo e poi di
Tuttolibri
SABATO 26 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA V

UN BRADBURY PER RAGAZZI TRADOTTO DA FRUTTERO Brescia nel 1950 (ha operato a lungo nel cinema di
Accendi la notte animazione, dal 1993 si dedica in particolare
all’editoria per ragazzi).
= Una favola di Ray Bradbury - l’autore dell’antologia Bradbury prende per mano un bambino che, avendo
Cronache marziane e di Fahrenheit 451, un classico paura del buio, tiene sempre accese le luci in casa. Sin
della letteratura (portato sullo schermo da François quando una bambina («Il mio nome è Buia») gli spiegò
Truffaut)- , tradotta da un cultore della fantascienza il segreto degli interruttori, convincendolo a spegnere
quale Carlo Fruttero (nella stessa collana, di Carlo le lampade per scoprire la notte. E così il piccolo eroe
Fruttero, La creazione; di Franco Lucentini, Il calabrone scoprì i grilli, i ranocchi, la luna, le stelle. Di meraviglia
che ci vedeva poco, con una postilla di Fruttero). in meraviglia fin quando correrà «nel buio su prati con
C’era una volta questo bambino non ancora grande gli altri bambini felice e ridendo con loro». Perché «è
non più piccino e non gli piaceva la notte...». E’ l’incipit più bello comandare la Notte che comandare la luce».
di Accendi la notte, per i tipi di Gallucci (€ 14,50), Accendi la notte è l’unico libro per ragazzi scritto da
illustrato dai disegni di AntonGionata Ferrari, nato a Ray Bradbury e risale al 1955. Illustrazione di A.G. Ferrari

gers. E poi raccolte di aneddoti,


Syjuco Dallo scrittore di Manila barzellette, satire, editoriali po-
litici, autocitazioni.
la storia vera di un eroe inventato Fino all’inedito libro-verità
che intendeva denunciare i go-
ALESSANDRA vernanti cleptocrati sui gradini
IADICICCO

Cisono cascati in mol-


ti. Molti dei lettori dell'esila-
rante Ilustrado, esordio del fi-
Nelle Filippine del tempio, e invece fece sì che
l'autore vedesse spezzata la pro-
pria vita anzitempo. Fu la fine
di un martire. (Anche se nem-

il Maestro
lippino 35enne Miguel Syjuco, meno i fan più affezionati gli
hanno creduto nella reale esi- avrebbero mai perdonato la
stenza del suo protagonista, comparsa in uno spot tv in cui si
Crispin Salvador: «la pantera faceva servire il pranzo nel suo
delle lettere di Manila», il più studio tappezzato di libri. Scuo-

Harold Brodkey visto da Levine.


Copy New York Review of books - Ilpa
geniale e sfrontato degli auto-
ri, il più versatile e iconoclasta
degli scrittori, il più assurdo -
e credibile - degli eroi. Tanto
che la «blogosfera» (come
ha otto vite tendo un'ampollina sulle pietan-
ze, si volgeva alla telecamera e
pronunciava la frase divenuta
immortale: «Salsa di soia Silver
Swan, la scelta raffinata»).
sentimentale il soggetto (che non scriverebbe Syjuco) si è dilet- Prende appunto le mosse
ha sempre lo stesso nome) è or- tata a fare congetture sulla dalla morte prematura del suo
mai alto un metro e novanta e vi- sua vita e morte, sulle sue ope- venerato maestro la voce nar-
ve intensamente la sua prima re e i giorni, sulla reperibilità rante di Syjuco. Per ricostruir-
storia d’amore. Il quinto raccon- dei suoi scritti e la misteriosa ne in Ilustrado - concepito come
to, molto breve, fa da spartiac- scomparsa del suo capolavo- un romanzo, redatto come non-
que: non è che il ritrattino di una ro annunciato. E, per smenti- fiction - la biografia. Per raccon-
ragazza carina quanto capriccio- re o disciplinare tali iperreali- tare le sue «Otto vite vissute»
sa. Seguono, e concludono, quat- ste fantasie, wikipediani aut si- attraverso documenti, rimandi
tro flashes di vita matrimoniale a fatti e scritti, riferimenti a dati
di coniugi inesperti alle prese coi «Ilustrado», un esordio e date storiche, note bibliografi-
primi problemi pratici. che, ricordi di famiglia. Nell'in-
p Harold Brodkey Tutto qua. Venato da una leg- esilarante: il ritratto sieme il mémoir di quattro gene-
p
p
PRIMO AMORE E ALTRI AFFANNI
trad. di Grazia Rattazzi Gambelli
gera malinconia, lo smilzo libro è di Crispin Salvador, razioni e centocinquant'anni di
scritto assai gradevolmente e storia delle filippine: una ricer-
p Fandango, pp.192, € 16,50 con bella precisione, risultando geniale e versatile ca ragguardevole, encomiabile
fine, urbano, persino sommessa- «pantera delle lettere» Lo scrittore filippino Miguel Syjuco per (mentita) attendibilità.

un giovanotto. Nel primo costui Storie di adolescenti milia si sono visti in dovere di l’allegoria sulla dominazione Un mémoir di quattro
è tredicenne e molto solo. Impie- spiegare, di segnare un confi- americana Matador, in cui agli
gato come baby-sitter di un bam- e flashes di vita ne netto tra l'invenzione lette- Usa toccava la parte del torero generazioni e 150 anni
bino più piccolo e trascurato dai matrimoniale, raria e il suo sfondo reale, di e alle Filippine quella di Pitoy di Storia: una ricerca
genitori, gioca volentieri con lui compilare voci chiarificatrici Gigante, il toro votato a morire.
ma non riesce a lasciarsi andare una vena di malinconia, per restituire a Syjuco quel La famosa quadrilogia Europa, encomiabile per
del tutto, ossia ad abbandonarsi un sommesso ottimismo che è di Syjuco e consolare i articolata in Jour Night Vida e (mentita) attendibilità
a un affetto che sarebbe provvi- sognatori lasciati orfani dall' Amore: lunga love story vissuta
denziale per entrambi. mente ottimista, e privo di astio accertata paternità autoriale. tra Parigi Londra Barcellona e Ai lettori dei 14 paesi in cui è
Nel racconto che dà il titolo ma anche di reticenze nei con- In effetti, non ci fosse stato Firenze che conquistò le casa- già stato tradotto Ilustrado, plu-
alla raccolta, il nostro ha sedici fronti della volgarità di quella un Crispin Salvador, si sareb- linghe di quattro nazioni. Una ripremiato in patria, eletto dal
anni e si fa la barba ogni tre gior- America provinciale, borghese, be dovuto inventarlo. Uno ca- guida turistica delle sue isole New York Times tra i 100 miglio-
ni. Mentre imposta goffamente bianca e mediocre, oggi larga- pace di nutrire fino alla morte p Miguel Syjuco che mappava le tracce svagate ri titoli dell’anno appena passa-
dei rapporti con coetanei di am- mente scomparsa, dalla quale il «la fede incrollabile in una vita p ILUSTRADO di un flâneur. Una storia «ambi- to, Syjuco lascia più che il rim-
bo i sessi, assiste alla resa della narratore si è saputo emancipa- in cui vale la pena di scrivere». p trad. di Enrico Terrinoni ziosa e idiosincratica» della let- pianto di aver letto la storia ve-
sua bella sorella maggiore, in- re. Forse un po’ poco, se si pensa Uno che perfino dall'esilio, p Fazi, pp. 470, € 19,50 teratura filippina in inglese, cri- ra di un eroe tutto inventato.
trappolata dalla madre e dalle agli elogi che a Brodkey l’intelle- bandito e disconosciuto dal ticata perché troppo di parte (l' Da buon allievo del suo im-
convenienze nel matrimonio con ghentsia newyorchese, da Susan proprio paese corrotto, seppe autore vi citava quasi solo i pro- maginario maestro, scrivendo
un ragazzo ricco che non ama. Sontag a Don De Lillo, tributò vo- far luce sulla cultura di una tà dei suoi interessi per profon- pri testi). Un poema epico - sul in inglese ha diffuso nel mondo
Arriva poi il 1948, e il protagoni- lentieri, ma sufficiente ad alimen- provincia minore: «accese la dere il suo talento in opere ete- traduttore e cartografo di Ma- dettagli sulla vita culturale filip-
sta, diciottenne e borsista a Har- tare l’attesa di cui sopra: attesa letteratura delle Filippine e re- rogenee e sorprendenti. Alcune gellano, Antonio Pigafetta - e pina più importanti e intriganti,
vard, gira l’Europa in bicicletta che almeno per quanto mi ri- galò al mondo il suo fulgore». delle quali - non tutte - ci sareb- un'opera disco. Una saga nava- tiene a dire, «della collezione di
in compagnia di un amico col guarda grazie alla promessa del- Uno che, dotato di vena ine- be davvero piaciuto leggere. le - sul fascinoso capitano spa- scarpe di Imelda Marcos o dei
quale finisce però per litigare in- la Fandango sembra proprio si sauribile, baciato da fervida Come il saggio giovanile È gnolo che sgominò la pirateria deliri del folle che sparò a Gian-
cessantemente. In Educazione stia per concludere. ispirazione, attinse alla varie- dura amare una femminista. O cinese - e un fantasy per teena- ni Versace».

PAOLO riprese si affianca a madre e fi-


BERTINETTI Parks «Sogni di fiumi e di mari»: glio, fino allo sconvolgente pre-fi-
Il viaggio in India, per nale del romanzo, di cui le ridico-
l'anziana signora e la giovane un viaggio alla ricerca del padre le indagini della polizia servono
donna di Passaggio in India di ad attenuare la tragicità.

Che suspense
Forster, è l'esperienza che con- Nel romanzo di Tim Parks
sente loro di conoscere, o al- non è «l'India immemore» del ro-
meno di intuire, quella parte di manzo di Forster che spiazza
sé che altrimenti sarebbe ri- l'animo occidentale. E' la sua ca-
masta sommersa per sempre pitale, Delhi, la città in cui (come
nel profondo.
Il viaggio in India di John Ja-
mes, nel romanzo di Tim Parks
Sogni di fiumi e di mari è l'espe-
quel funerale p
p
Tim Parks
SOGNI DI FIUMI E DI MARI
a Mumbai) le contraddizioni dell'
India tra modernità e conserva-
zione si manifestano nel modo
più acuto. Probabilmente al letto-
rienza ancor più traumatica che
consente al giovane protagonista
di realizzare la sua più o mano
consapevolericercadel padre.
a Nuova Delhi p
p
trad. di Giovanna Granato
Mondadori,pp. 429, € 22 Tim Parks
re indiano il ritratto di Delhi che
emerge dal romanzo non può
non suscitare qualche fastidio
per l'insistenza con cui vengono
Nelle prime righe del ro- ma all'originalità delle sue idee. e dei suoi aspiranti benefattori. Sogni di fiumi e di mari si svi- tore americano autore di una collocati in primo piano gli aspet-
manzo leggiamo che John, ap- Albert James, spiega la moglie Il romanzo non indugia più luppa, se non come un thriller, biografia di Gandhi, che si preci- ti più sgradevoli della realtà quo-
pena ricevuta la telefonata del- Helen, voleva stabilire «un mo- del necessario sulle teorie di Al- come un romanzo di suspense, pita a Delhi per chiedere l'auto- tidiana dell'India.
la madre che gli annuncia la dello cibernetico che consentisse bert James. Ci fa invece sapere muovendosi avanti e indietro rizzazione a scriverne una su Al- Ma non sarebbe giusto porre
morte di suo padre, prenota un di predire come i diversi sistemi quali erano le pratiche e le appli- lungo le tre vicende che intrec- bert James. la questione in termini di «politi-
posto sul primo volo disponibile culturali avrebbero assorbito l'in- cazioni concrete in cui ultima- ciandosi tra loro ne costruisco- L'inchiesta di John, come camente corretto». E' così che es-
per Delhi per poter partecipare flusso delle idee occidentali tra- mente esse si erano tradotte; so- no il tessuto: quella di John (e quella di Paul, porta alla scoper- sa appare, nelle vicende che li
al funerale. Quella del padre, Al- sformandole». E il suo studio sul- no proprio quei suoi «laboratori della sua fidanzata Elaine), quel- ta di una serie di tasselli che non coinvolgono, allo sguardo dei
bert James, è una figura libera- le culture «altre» era guidato dal- sulla comunicazione» che offro- la di Helen, la madre, totalmen- consentono tuttavia di comporre due stranieri. E' così che la vedo-
mente ispirata a quella dell'an- la convinzione che ogni cultura no al figlio John l'occasione di in- te assorbita dal lavoro umanita- un mosaico compiuto. Mentre in- no John e Paul: è l'India vista con
tropologo Gregory Bateson: radicata fosse molto più saggia di dagine sulla figura paterna. Inda- rio che svolge nella clinica in cui vece la figura di Albert si trasfor- gli occhi dell'Occidente. Non co-
non alle vicende della sua vita, quella dei suoi visitatori stranieri gine è la parola giusta. opera, e quella di Paul, uno scrit- ma in una «presenza» che a più me la vedeva Albert James.
VI Storie e idee
UN QUESTIONARIO DI «NUOVI ARGOMENTI» «EBOOK LAB ITALIA», A RIMINI DAL 3 AL 5 MARZO LA NUOVA COLLANA «CONOSCERE LA BIBLIOTECA»
Scrittore, ti senti italiano? L’editoria digitale Visite guidate tra gli scaffali
= Nel segno di padre Dante. 98 scrittori definiscono la loro = Ebook Lab Italia. «Il futuro dei libri. I libri del futuro». = «Non ti parlerò di una biblioteca, piccola o grande che
italianità rispondendo a un questionario. La dove il sì suona A Rimini, dal 3 al 5 marzo, un convegno sull’editoria sia. So che è impossibile, ma, in questa visita guidata, vorrei
riecheggia nel nuovo numero di Nuovi Argomenti, la rivista digitale. Lo inaugurano Gino Roncaglia (autore di La quarta che tu fossi dentro una biblioteca ideale, una biblioteca che
diretta da Dacia Maraini (Mondadori, n. 53, pp. 247, € 14). rivoluzione, Laterza) e Cristina Mussinelli (Associazione non esiste, (...), fatta di ciò che potresti trovare in tutte le
A cominciare dalla stessa Maraini («La patria mi dice poco. editori italiani). Nel programma, una relazione di Marino biblioteche»: è l’incipit da Le biblioteche raccontate a mia
Preferisco la parola patriota»), quindi incontrando Eraldo Sinibaldi, direttore di Radio 3, su «Come cambia la figlia (pp. 129, € 12) di Franco Venturini che insieme a La
Affinati, Giuseppe Conte, Angelo Guglielmi, Massimo Onofri, narrazione, come cambia la lettura»; una riflessione di biblioteca per ragazzi raccontata agli adulti di Caterina
Vincenzo Pardini, Tommaso Pincio... Nella prefazione, Carlo Enrico Tallone sulla bellezza estetica, nel rapporto fra Ramonda (pp. 127, € 12) ha aperto «Conoscere la
Carabba osserva, tra l’altro, che ricorre poche volte (solo tradizione della tipografia e tecnologie digitali; dibattiti su biblioteca», nuova collana dell’Editrice Bibliografica di
cinque) la parola mafia e che nella ricerca di antenati e librerie, grande distribuzione,nuovi canali di vendita, diritti Giuliano Vigini. Prossima uscita: Dieci buoni motivi per
Dacia Maraini precursori italici nessuno considera gli antichi romani. d’autore, biblioteche digitali. www.ebooklabitalia.com andare in bilioteca di Stefano Parise

GIOVANNI
SOLIMINE Cultura e Nazione Da luoghi di pura
Si può parlare di bi-
blioteche in occasione del cen- conservazione a centri di promozione
tocinquantesimo compleanno
dell'Italia, cercando di tenere della lettura, un cammino difficile
insieme una riflessione storica
e uno sguardo rivolto al futu-
ro? Difficile farlo senza far rife-
rimento alle condizioni cultura-
li in cui si compì il processo di
unificazione nazionale. Nel
1866 Pasquale Villari invitò a
prendere atto che c'era «nel se-
Ma l’Italia
non va in
no della Nazione un nemico più
potente dell'Austria, la nostra
colossale ignoranza». Tre ita-
liani su quattro erano analfabe-
ti e bisognerà aspettare il nuo-
vo secolo per avere un'esigua
maggioranza di cittadini capa-
ci di leggere e scrivere: solo nel
1901 la percentuale degli anal-
fabeti scese al 48,5%.
Storia della lettura e storia
della «pubblica lettura», cioè
dell'organizzazione biblioteca-
ria nazionale, sono profonda-
biblioteca
mente connesse ed è evidente pologie di biblioteche, che oggi
O

150
che in quel contesto le bibliote- ammontano sulla carta a oltre
che erano destinate a un ruolo 16.000 (di cui 46 appartenenti al
marginale. Sulla realtà italia- ministero dei Beni Culturali,
na, specie a confronto dell'Eu- 6700 agli enti locali, 2500 univer-
ropa centro-settentrionale, in- sitarie), frequentate secondo i da-
cidono anche altri fattori di or- ti Istat solo dall'11% degli italiani.
dine storico-culturale di più Permangono fortissimi squili-
lontana origine, come la con- bri territoriali: il 40% delle libre-
suetudine con la lettura della rie e il 50% delle biblioteche ope-
Bibbia tra i protestanti (i paesi rano nelle regioni settentrionali e
meno del 30% al Sud e nelle isole.
Prima del 1870 erano Libri d’Italia Gli effetti sono sotto gli occhi
210, oggi se ne contano Per il 2011 di tutti: l'Italia della lettura è at-
traversata da profonde disugua- bilanci. Quelle messe peggio di Per guardare con fiducia al fu- un semplice testo, compilare un
16 mila: purtroppo UN CONVEGNO A MILANO glianze territoriali, per genere, tutte sono le biblioteche statali. turo occorrerebbe finalmente modulo, seguire le istruzioni per
Si intitola L’Italia delle età, condizione socio-economica. Si pensi che la Nazionale di Ro- una politica bibliotecaria naziona- l'uso di un elettrodomestico. All'
le frequenta solo biblioteche il convegno Nel 2010 circa venti punti per- ma ha un budget di 1,5 milioni e le, nella consapevolezza che non arretratezza che caratterizza il
l’11% dei cittadini promosso da Regione Lombardia,
Provincia e Comune di Milano con
centuali distanziano il Sud (35% quella di Firenze, il maggiore isti- si sta parlando solo di biblioteche, nostro Paese sul terreno della let-
di lettori sulla popolazione) dal tuto bibliotecario del Paese, di- di libri e di lettori, ma di una fun- tura si aggiunge ora quella relati-
scandinavi, la Germania, l'In- l’Associazione Biblioteche Oggi. Nord (54%) e viene quasi da pen- spone solo di 2 milioni annui, zione formativa essenziale nella va alla diffusione della rete a ban-
Si svolgerà al Palazzo delle Stelline
ghilterra hanno sconfitto pre- (Cso Magenta 61) il 3 e 4 marzo.
sare che non si stia parlando del- mentre quella di Parigi ha un bi- società contemporanea, con rica- da larga e alla presenza di Inter-
stissimo l'analfabetismo). Non Discuterà ruolo e contributo dei la stessa nazione: il dato delle re- lancio di 254 milioni, Londra di dute importanti sulle potenzialità net nelle case, col rischio di ritro-
è questa la sede per ricordare centri di pubblica lettura nella gioni settentrionali è simile a 160 milioni, Madrid di 52 milioni. di crescita economica e sulla vita varci con una palla al piede simile
quanto Riforma e Controrifor- formazione dell’identità quello di Germania, Regno Unito E per il 2011 il ministero dei Beni sociale della comunità nazionale. a quella che centocinquanta anni
ma abbiano inciso sui destini nazionale e affronterà i problemi o Francia, mentre la percentuale Culturali annuncia tagli del 50%. A causa di una scarsa consuetudi- fa era rappresentata dall'analfa-
della cultura europea, ma dob- presenti e futuri delle biblioteche, del Sud è grosso modo la stessa Di questo passo si va dritti dritti ne con la parola scritta, il 70% de- betismo. Da tempo il tema della in-
biamo dire che in Italia non si è mentre i libri di carta si misurano di Portogallo, Malta e Bulgaria. verso la chiusura. gli italiani non sa comprendere formation literacy si è imposto all'
fatto molto per modificare lo con e-book e iPad.
Tra i numerosi relatori, Giovanni
stato delle cose. Alle debolezze Solimine, autore del saggio Ancora forti le differenze
e alle difficoltà di partenza si L’Italia che legge (Laterza), che
tra il Nord e il Sud,
S
sono aggiunti nel tempo il disin- qui traccia per noi una sintesi e un ebbene in modo invisibile,
teresse e l'insipienza dei deci-
sori politici, incapaci di realiz-
confronto storico, nell’arco dei
150 anni dell’Italia unita. Altri
sempre più scarsi i fondi: la comunione non ancora
piena delle nostre comuni-
LONTANO E VICINO
zare una rete di infrastrutture interventi previsti:Mauro Roma riceve 1,5 milioni tà è in verità cementata salda- ENZO BIANCHI
culturali che potesse far cre- Guerrini, Maurizio Vivarelli,
Aurelio Aghemo, Lodovica
contro i 254 di Parigi mente nella piena comunione dei
scere unitariamente e armoni- santi, cioè di coloro che, alla con-
camente l'Italia e gli italiani.
L'eredità pre-unitaria era
formata, prima della breccia di
Braida, Luca Ferrieri, Bruno
Pischedda, Raffaele Cardone,
Stefano Parise, Alberto
Petrucciani, Gino Roncaglia,
Anche le caratteristiche e le di-
mensioni del luogo di residenza
incidono molto: chi vive nelle
clusione di una esistenza fedele
alla grazia, sono nella comunio-
ne di Cristo glorioso. Questi san-
La Riforma
Porta Pia, da 210 biblioteche, di
cui 164 aperte al pubblico, distri-
buite in 45 città (senza conside-
rare Roma). Da lì prese le mos-
Maria Cassella. Il programma nel
sito: www.bibliotecheoggi.it
grandi aree urbane legge di più.
Questo dato non deve sorprende-
re, perché sono tantissimi i co-
muni, anche di media grandezza,
ti vengono da tutte le Chiese e
Comunità ecclesiali, che hanno
aperto loro l'ingresso nella comu-
nione della salvezza».
della santità
se l'edificazione del sistema bi- mente diversa l'origine della pu- privi di librerie e di biblioteche, Così scriveva Giovanni Pao-
bliotecario del nuovo Regno. E blic library anglosassone, fonda- in cui un cittadino non ha l'oppor- lo II nella sua enciclica Ut I testimoni della fede nelle chiese
fu in quegli anni che si consumò
un grossolano equivoco: le bi-
ta sul sistema del self-govern-
ment britannico e concepita per
tunità di incontrare un libro sul
proprio cammino.
unum sint, esprimendo una
convinzione che riprenderà alla
protestanti, oltre le differenze teologiche
blioteche civiche territoriali, so- il proletariato urbano nato dalla Sensibile anche la differenza vigilia del giubileo: «L'ecumeni-
litamente destinate all'intera co- rivoluzione industriale. Questi tra i due sessi. Il dato medio del smo dei martiri è forse il più con- senso si riallaccia alla monumen- quadro teologico e storico nel qua-
munità locale, in molti casi nac- istituti, fortemente impegnati nel 46,8% di italiani che lo scorso an- vincente, la communio sancto- tale Bibliotheca sanctorum e al- le inserire le figure di cristiani of-
quero proprio allora per effetto campo dell'educazione perma- no ha letto almeno un libro nasce rum parla con voce più alta dei la sua dilatazione verso il mondo ferte ai lettori. Un’introduzione
della confisca dei beni ecclesia- nente, mettevano al primo posto da una percentuale del 40 tra i fattori di divisione». Davvero ortodosso (Enciclopedia dei San- su «Santità e santificazione nelle
stici. La decisione di affidare non la tutela del patrimonio ma la maschi e del 53 tra le femmine. Fi- quando dei battezzati testimo- ti delle Chiese orientali). Certo è chiese nate dalla Riforma prote-
questi "beni nazionali" ai Comu- capacità di erogare servizi. A que- no al 1973 gli uomini leggevano niano la loro adesione al Signo- improprio parlare di «santi» nel stante», un ancor più approfondi-
ni servì più a garantirne la cu- sto obiettivo puntarono le biblio- più delle donne, ma da quel mo- re con tutte le loro forze e con la senso inteso in ambito cattolico to saggio sul significato universa-
stodia che a realizzare un tessu- teche popolari, che cominciarono mento in poi, per effetto della pienezza della loro vita, il loro quando ci si riferisce a «testimo- le dell’espressione «Testimoni del
to di servizi pubblici per i citta- a diffondersi in Italia nella secon- maggiore scolarizzazione, la let- messaggio va al di là delle bar- ni» di Cristo appartenenti a con- Vangelo» e un indispensabile
dini. Si trattava infatti di colle- da metà dell'Ottocento per inizia- tura è diventata un'attività preva- riere confessionali e diviene an- fessioni scaturite dalla Riforma glossario aprono la parte pro-
zioni librarie nate per altri scopi tiva di organizzazioni filantropi- lentemente femminile, e ora in nuncio anche al di fuori dello protestante, eppure percorrendo i priamente enciclopedica dell’ope-
e rivolte ad altri destinatari, per che di ispirazione religiosa o poli- tutte le fasce d'età le donne leggo- stesso ambito ecclesiale. profili e le vicende storiche e di fe- ra, che presenta in ordine alfabe-
cui la loro utilizzabilità in funzio- tico-sindacale, non raggiungendo no più degli uomini. Ci si può solo rallegrare, de dei protagonisti di questo volu- tico qualche centinaio di testimo-
ne dell'alfabetizzazione e della mai però un forte radicamento La situazione andrebbe fron- quindi, che l'editrice Città Nuo- me si resta colpiti dalle istanze ni di Cristo, idealmente raggrup-
promozione della lettura fu nella collettività. teggiata con un potenziamento va abbia dedicato ai Testimoni evangeliche che li hanno motivati. pabili in quattro macroaree tema-
pressoché nulla. Si definì in que- Senza proseguire oltre in que- della rete dei servizi. E invece della fede nelle chiese della Ri- Avvalendosi di qualificati col- tiche: lavoro nella chiesa e vita
gli anni l'identità delle bibliote- sta analisi storica, possiamo pren- tutte le biblioteche italiane sono forma (pp. 440, € 115) un’opera laboratori appartenenti a chiese, cristiana, lavoro missionario, im-
che italiane, fortemente orienta- dere atto dell'assoluta marginali- in una crisi profonda, acuita ne- enciclopedica - curata da J. Pu- aree geografiche e culturali diver- pegno sociale e professione laica.
te alla conservazione. Total- tà delle biblioteche, di tutte le ti- gli ultimi anni da drastici tagli ai glisi e S. Tobler - che in un certo se, i curatori ci offrono anche un Troviamo così riformatori, pre-
Tuttolibri
SABATO 26 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA VII

«FINIS ITALIAE» DI SERGIO ROMANO IL DIARIO DI BORDO, DALL’AMERICA ALL’ ORIENTE DAI FRATELLI BANDIERA A VITTORIO VENETO
Il Bel Paese in frantumi Sul mare con capitan Garibaldi Centouno battaglie
= «Il progetto unitario è complessivamente fallito, = In viaggio per mare con Garibaldi, iscritto nel = Rivolte, azioni eroiche, scontri, dai fratelli Bandiera
ma bene o male gli italiani, in centocinquant’anni di «registro dei mozzi» di Nizza fin dal 1821. Tra il 1850 e il alla breccia di Porta Pia, dalle cinque giornate di Milano
storia unitaria, hanno creato un patrimonio comune». 1854, prima come passeggero da New York a Panama, ala Repubblica romana, da Curtatone e Montanara alla
Finis Italiae, come l’ambasciatore e storico Sergio poi dall’America Latina all’Estremo Oriente, a Hong Kong Cernaia, a Solferino e San Martino. Ovvero le 101
Romano ha voluto titolare il suo breve, incisivo saggio e a Manila,come timoniere, fino al ritorno da Boston a battaglie che hanno fatto l’Italia unita, raccontate da
per Le Lettere (pp. 57, € 8,50). In tre capitoli: «Declino e Londra, via Capo Horn. Davida Gnola analizza il Diario di Andrea Frediani per Newton Compton (pp. 376,
morte dell’ideologia risorgimentale», «Perché gli italiani bordo del capitano Giuseppe Garibaldi per Mursia (pp. € 12,90, illustrazioni di Fabio Piacentini, mappe di
si disprezzano», «Lo specchio del reame: libertà di 202, € 17, postfazione di Mino Milani), «rimasto sin qui Emilio Tanzillo). Una rassegna che si sospinge fino alla
stampa e libertà della stampa». Dall’Italia di Cavour inedito e pochissimo consultato dagli studiosi, nominato Grande Guerra, al compimento della stagione
all’Italia di Berlusconi, il cui «arrivo ha ingrandito ed appena una manciata di volte nella copiosissima risorgimentale, culminante nella vittoria finale di
esasperato tutti i vizi della situazione italiana». bibliografia dedicata all’Eroe dei Due Mondi». Vittorio Veneto. Volontario garibaldino

GIOVANNI invece sollecitati più a dividersi


DE LUNA
che a unirsi («il declino dell'idea
A Emilio Gentile va ri- di una patria comune degli italia-
conosciuto il merito di aver ni è iniziato con i processo di
contribuito in modo significati- ideologizzazione della nazione,
vo al successo di un filone di accaduto in Italia nel decennio
studi non molto frequentato da- tra il 1912 e l'avvento di Mussoli-
gli storici italiani. Insieme a po- ni»). Fino all'attualità dell'Italia
chi altri (penso soprattutto a berlusconiana a cui Gentile riferi-
Gian Enrico Rusconi), da anni sce considerazioni che sembra-
ha infatti approfondito il tema no particolarmente convincenti.
della religione civile, proponen- Oggi gli italiani condividono
done una definizione convin- p Emilio Gentile mode, comportamenti, scelte esi-
cente, che la identifica sostan- p ITALIANI SENZA PADRI stenziali in uno spazio pubblico
zialmente con la possibilità di p Intervista sul Risorgimento che è essenzialmente quello deli-
costruire uno spazio pubblico p a cura di Simonetta Fiori mitato dai mezzi di comunicazio-
p Laterza, pp.177, € 12
al cui interno ideologie e appar- p Gentile insegna Storia contem-
ne di massa e, naturalmente, dal
tenenze contrastanti trovino poranea alla Sapienza di Roma. mercato e dai consumi prima ci-
una reciproca accettazione e il Tra i suoi saggi «Né stato né na- tati. In termini quantitativi que-
rispetto per le libertà individua- zione» e La grande Italia. Il mito sto spazio si è enormemente dila-
li, nel nome di valori consape- della nazione nel XX secolo», en- tato; a Reggio Calabria e a Vare-
volmente riconosciuti. trambi da Laterza se si consumano e si desiderano
Nessuna versione sacraliz- «Nastro tricolore» di Plinio Martelli («L’Italia s’è desta series», 2005) gli stessi oggetti in un processo
zata, nessun riferimento al tra- di omologazione che non ha pre-
scendente, quindi, ma una reli- cedenti nella nostra storia. Ma la
gione civile che opera nella qualità di questo spazio resta, so-
concretezza dei legami sociali Italiani senza padri Perché il Risorgimento stiene Gentile, povera, poverissi-
che tengono avvinta una co- ma («c'è differenza fra la
munità, in un'accezione che non ha eredi: l’assenza di una religione civile “grande fratellanza” vagheggia-
scarica sulle istituzioni la re- ta dal Risorgimento e il “grande
sponsabilità di garantire, co- fratello” della televisione»). A te-
me ha scritto proprio Gentile,
«la pluralità delle idee, la libe-

Un’ intervista con


Emilio Gentile: l’età
L’ unità di Patria? nere insieme gli italiani ci vuole
qualcosa di più che guardare gli

Invece della «grande


fratellanza» si sogna

attenzione degli educatori e dei bi-


liberale fu l’unica in cui
avvenne una fusione
emotiva di valori
ra competizione per l'eserci-
Solo consumi e tv
concezione economico-mercan- battito culturale), Gentile sem- lizza proprio i meccanismi di co-
il «grande fratello»:
per restare uniti
ci vuole qualcosa di più
stessi programmi televisivi e fre-
bliotecari di tutto il mondo, che zio del potere e la revocabilità tile del nostro modo di sentirci bra interrogarsi soprattutto sul struzione della religione civile, quentare gli stessi supermerca-
stanno reinterpretando in questo dei governanti attraverso me- italiani, quasi che oggi l'unica re- Risorgimento e sul modo in cui confrontandosi con i vari proget- ti. Qualcosa che a che fare con la
modo la funzione di promozione todi pacifici e costituzionali». ligione civile conosciuta e prati- quella tradizione sopravvive nel ti di identità nazionale di volta in cittadinanza e l'etica pubblica,
culturale esercitata dalle bibliote- E' chiaro che oggi, in Italia, cata sia quella costruita dal mer- nostro tessuto culturale e civile, volta proposti dallo Stato e dalla con quei valori che Gentile indi-
che, volta alla crescita individuale ci sarebbe estremamente biso- cato e dai consumi. in un bilancio («il nostro è un Ri- politica. In questo senso, per ca efficacemente come gli obbiet-
e collettiva delle persone, garan- gno di istituzioni «virtuose» in Gentile ha ben presente que- sorgimento senza eredi»), ama- Gentile l'unico tentativo di «fare tivi del moto risorgimentale: «li-
tendone i diritti di cittadinanza in grado di gestire discorsi e at- sta realtà. Lo dimostra il suo ul- ramente conclusivo. gli italiani» che abbia conseguito berare l'italiano dalla servitù del
una società realmente inclusiva. teggiamenti pubblici capaci di timo libro, scritto sotto forma di In realtà, al centro della sua qualche risultato si è avuto solo dispotismo e del conformismo;
In questa nuova frontiera dell' tenere insieme un Paese an- intervista a Simonetta Fiori, Ita- riflessione ci sono tutti questi nell'età liberale («la popolazione conferirgli il senso della dignità
alfabetizzazione possiamo indivi- che sul piano dei simboli, delle liani senza padri. Nel dialogo- centocinquanta anni di storia viene coinvolta in un processo di come cittadino dello Stato nazio-
duare forse il principale compito occasioni celebrative, dei riti confronto con la giornalista dell'unità nazionale; di ogni «fa- fusione sentimentale ed emotiva nale; affermare il merito e le ca-
delle biblioteche italiane nella so- di memoria. La fine del Nove- (che nelle sue domande si ispira se», l'Italia liberale, il fascismo, con i valori patriottici»); dal fasci- pacità dell'individuo contro il pri-
cietà dell'informazione. cento ha lasciato affiorare una ai temi sui quali è più vivace il di- l'Italia repubblicana, Gentile ana- smo in poi, gli italiani sono stati vilegio di nascita e di casta».

dicatori, operatori di carità e di LUIGI il suo stravolgimento pericolo-


cura del corpo e dello spirito, pa- LA SPINA Elogio del cinismo La democrazia so. La distinzione si produce sul
dri e madri di famiglia, resistenti Ci vuole un bel co- crinale, sottile ma netto, tra in-
e martiri: autentici «brani del san- raggio, in questi momenti, a giustifica i mezzi, compresa la bugia ganno e autoinganno. La carat-
to Vangelo», come venivano indi- fare l’elogio del cinismo in teristica del primo è il dominio

Un Grande
cati un tempo i testimoni che con politica. Già quella professio- che il politico ha sulla sua men-
la loro vita obbedivano al coman- ne che Aristotele definiva co- zogna, strumento di cui si serve
damento «siate santi perché io, il me il fine della vita etica e la con la piena consapevolezza di
Signore, sono Santo». condizione naturale dell’uo- usare la falsità per persuadere
Leggendo queste pagine con- mo è piuttosto screditata, gli altri, in vista di un fine nobi-
statiamo sì il permanere di diffe-
renze teologiche ed ecclesiologi-
che, a volte anche profonde, ma al
contempo la presenza e l'azione ef-
ma intitolare un libro Il poli-
tico come cinico e dedicare
170 pagine alla rivalutazione
di questa caratteristica rive-
Pinocchio p
p
Antonio Funiciello
IL POLITICO COME CINICO
le. Quella del secondo si ricono-
sce quando il politico non diven-
ta più padrone della sua menzo-
gna, ma se ne lascia ingannare,
ficace di un dinamismo insito nel-
la parola evangelica che è capace
di parlare al cuore e alla mente de-
la un intento veramente pro-
vocatorio. Eppure, l’autore,
Antonio Funiciello e l’edito-
re, Donzelli, compiono
per la politica p
p
Donzelli
pp. 182, € 16
convincendosi della sua verità.
Il risultato di questa identifi-
cazione è quello di una confusio-

Operatori di carità, un’opera benemerita, per- ste all’attenzione del lettore, si e mezzi possiedono, nell’arte E’ questa, forse, la parte più in- Un provocatorio excursus
ché tentano di diradare le avvale delle testimonianze dei della politica, la stessa dignità, teressante e attuale del libro.
resistenti e martiri, molte confusioni mentali e le grandi tragediografi e dei gran- proprio perché entrambi sono Quella in cui l’autore, con acuta da Aristotele a Roosevelt
padri e madri: troppe ipocrisie di cui i poli- di romanzieri più che dei filosofi motivati da un’idea di giustizia finezza interpretativa, illustra sull’uso della menzogna:
tici d’oggi si servono per o dei sociologi. Con effetti sug- che dev’essere a loro predeter- «uno degli esercizi più avvin-
un’opera enciclopedica strumentalizzare la vulgata gestivi, anche se il testo risente, minata e strettamente collega- centi della pratica della libertà ma per fini nobili,
nel segno del Concilio machiavellica secondo cui in qualche parte, di qualche ta. Ecco perchè si può essere umana che produca azione: non per i propri interessi
«il fine giustifica i mezzi». lambiccamento superfluo. ben d’accordo con il filosofo ita- l’esercizio della menzogna».
gli uomini e delle donne di ogni Funiciello comincia, come Stabilito che la concezione liano Giorgio Agamben, quan- Funiciello, infatti, cogliendo ne tra fini e mezzi, in cui «il poli-
tempo e ogni credo. Come ricorda- è ovvio, dall’antica filosofia moderna della politica nasce do spiega la decadenza della po- il valore dell’esempio di Roose- tico comincia a credere che la
va il Vaticano II: «Riconoscere le greca per analizzare i fonda- dal cinismo, Funiciello distin- litica attuale con «l’affermazio- velt, giustifica la bugia liberalde- realtà vera sia quella delle sue
ricchezze di Cristo e le opere vir- menti del cinismo in politica e gue opportunamento il «cini- ne dei mezzi senza fine». mocratica con cui quel presiden- menzogne, mentre i fatti reali
tuose nella vita degli altri, i quali arriva fino all’emblema di que- smo dei fini», tratto distintivo Rappresentante illustre del te occultò ai suoi elettori l’inten- che gli si rivoltano contro rap-
rendono testimonianza a Cristo sto atteggiamento in età con- dei regimi totalitari, dal «cini- cosiddetto «cinismo democrati- zione di entrare in guerra con- presentano un controcanto pre-
talora sino all'effusione del san- temporanea, quel Richard smo dei mezzi», quello, demo- co» è, secondo Funiciello, un tro le dittature con il fine nobile, giudizialmente ostile».
gue, è cosa giusta e salutare». Nixon campione mediatico cratico, che predilige il loro rac- grande politico americano del quello di salvare il mondo. Nessuna applicazione all’at-
Possiamo forse negare che an- della nequizia planetaria. Ma, cordo «all’idea liberaldemocra- secolo scorso, Franklin Delano Anche in questo caso, come tualità è suggerita dall’autore,
cora oggi il mondo ha bisogno di come è meno ovvio, il saggio, tica di giustizia». A questo pro- Roosevelt, proprio perché è sta- per il cinismo, c’è un uso corret- ma il lettore è autorizzato a
autentici testimoni cristiani? per giustificare le tesi propo- posito, l’autore ricorda che fini to anche «un gran Pinocchio». to della menzogna politica e c’è provarci.
VIII Visioni e personaggi
DANIELE
Arte Così i critici ci spiegano BROLLI

Alla fine degli Anni


stili, tendenze, temi di ieri e di oggi Settanta in Italia non esisteva-
no scuole del fumetto a cui ri-
GUIDO volgersi, e gli aspiranti autori

Da che arte stai? Dal par-


tenone al panettone. Si fa con tut-
to: per capire che è in atto un ten-
CURTO

Se Masaccio andavano ad assillare con i lo-


ro tentativi l'élite di coloro che
lo erano già. Chiedere consigli,
cercare un confronto con chi

fa a botte
tativo di sovvertire i metodi con- aveva un riscontro professio-
sueti di leggere e concepire la nale era il principale strumen-
storia dell’arte basta elencare in to di verifica del proprio lavo-
sequenza futurista i titoli di tre ro. C'era chi arrivava da Bonvi
saggi, scritti da altrettanti critici e poi rimaneva ad aiutarlo a in-
d’arte e curatori italiani sulla cre-
sta dell’onda: in ordine di citazio-
ne Luca Beatrice, Francesco Bo-
nami e Angela Vettese.
Luca Beatrice - curatore del
con Zidane chiostrare, chi inseguiva Mana-
ra a Lucca Comics, chi sudava
freddo davanti a Magnus (bur-
bero e irrefrenabile) e chi
ascoltava quel Tartarin di Ta-
Padiglione Italia nell’edizione Chi cerca nel libro una cattive- rascona di Hugo Pratt mentre
2009 della Biennale di Venezia - ria «revisionista» resterà deluso, distillava fanfaronate e perle
ripercorre fatti più e meno noti perché il critico torinese parla be- di saggezza fumettistica. [...]
dell’arte italiana negli ultimi qua- ne di tanti, quasi di tutti, anche del L'Autonomia bolognese era
rant’anni, in un’ottica che il sotto- suo acerrimo antagonista France- molto simile ai giovani virgulti
titolo provocatoriamente defini- sco Bonami. Quest’ultimo sì che è del fumetto che arrivavano in Qui sopra e sotto il titolo due tavole di José Muñoz
sce «revisionista», anche perché cattivo. Anche nel nuovo Dal parte- città sospinti dalla novità del
l’attenzione è rivolta soltanto al- none al panettone: più che un sag- Penthotal di Andrea Pazienza e
l’Italia (caso insolito in questa gio un bel libro illustrato, incentra- da tutti gli altri autori di cui
era della globalizzazione). to su raffronti iconografici inaspet- Andrea era la scintillante pun- Fumetto Un festival celebra José Muñoz,
Il libro prende il via rico- tati e spiazzanti, con l’Annunciata ta emergente, e non solo per-
struendo il periodo che va dal di Antonello da Messina a confron- ché spesso l'autore era militan- l’artefice del detective Alack Sinner,
1979 al 1985: «Dalla Transavan- p Luca Beatrice to col teschio dell’artista contem- te quanto migliaia di giovani
guardia alla TV commerciale»; il p DA CHE ARTE STAI? poraneo Orozco; il Giudizio Univer- della sua età, ma perché la for- fustigatore ribelle dell’umana bruttezza
secondo capitolo spazia dal 1986 p Rizzoli, pp. 237, € 16,50 sale di Michelangelo accostato a se abusata «fantasia al potere»
un dripping di Pollock; la Cacciata era un punto di riferimento co-
Fra corto circuiti
spiazzanti ed affinità
formali e simboliche:
di Adamo ed Eva dal Paradiso terre-
stre di Masaccio con a fronte la fo-
to in cui il calciatore Zidane colpi-
sce con una testata Materazzi; op-
pure l'igloo di Mario Merz parago-
mune. L'Autonomia bolognese
era, a differenza di quella di al-
tre città, legata all'immagina-
rio, derivava direttamente dal
Situazionismo di Guy Debord,
L’ argentino
i percorsi di Beatrice,
Bonami e Vettese
al 1992 («Un’idea di leggerezza.
nato a un panettone.
Qualcuno a questo punto sbot-
ta: «ma questo è troppo! Che c’az-
zecca con l’Arte!» Senza dichiarar-
e vedeva nel raccontare la real-
tà sotto l'impulso della creativi-
tà una forma di eversione pro-
fonda e invincibile.
che lasciò il segno
nella Bologna ’77
Dalla generazione postideologi- lo esplicitamente, Bonami nei testi,
ca all’arte sotto Tangentopoli»); che sono «soltanto» lunghe didasca- Facce inguardabili,
il lasso di tempo 1993-2000 viene lie, usa, di fatto, sia il metodo puro
etichettato genericamente come p Francesco Bonami visibilista sia quello iconologico, per segnate da espressioni
fase di «Crossover e contamina- p DAL PANETTONE
AL PARTENONE
innescare corto circuiti spiazzanti e intollerabili, un tratto
zioni»; infine dal 2001 al 2010 su- il suo maggior merito è di sollecitar-
bentra «l’arte italiana nell’era p Electa, pp. 252, € 29 ci a leggere le opere cogliendo affini- che ricorda e aggiorna
della globalizzazione». tà formali e simboliche. il mondo di Grosz
Per descrivere e mettere or- Bonami mette in gioco la sua
dine in questo vasto e un po’ con- grande abilità di scrivere d’arte in Il giovane disegnatore arri-
fuso scenario, Beatrice usa para- modo semplice, ma evocativo, sen- vava a Bologna, la città in cui
digmi tipici della storia dell’arte: za alcuna soggezione nei confronti cresceva il fermento del nuovo
gli stili, le tendenze, i temi, ana- dei tanti storici dell’arte seri e se- fumetto, sapendo di essere in
lizzati in diacronia, con un lin- riosi. Già, a proposito, tra quelli più un centro di ricerca e speri-
guaggio accattivante e piacevo- seri e rigorosi in Italia si colloca mentazione, spaventato a mor-
le, ed attua raffronti intelligenti senz’altro Angela Vettese che nel te dalla possibilità di non riusci-
e arguti con la musica, il cinema suo Si fa con tutto, forte della sua re a superare la propria inca-
e la letteratura, ricostruendo il laurea in filosofia, scandaglia il rap- pacità. E in quegli anni andava
contesto culturale in cui gli arti- porto esistente tra le tecniche, so- a trovare non solo gli autori di
sti vivono e operano. Ma, ciò che p Angela Vettese prattutto le «nuove», e le temati- vecchia data ma cercava di me-
più conta, Beatrice non parla dei p SI FA CON TUTTO che, proponendo una lettura erme- scolarsi agli innovatori, ai con-
soliti noti (del genere Transa- p Laterza, pp. 180, € 22 neutica di tanti artisti d’oggi troculturali delle riviste auto-
vanguardia o Arte Povera!), per- d’ogni parte del mondo, con riferi- gestite, di Cannibale e poi di
ché mette in giusto risalto artisti menti puntuali ad opere emblema- Frigidaire, convinto di poter pa incerta delle riviste di allora Grande Mela di New Hollywood
prima emersi e poi, magari, som- tanto hanno fatto per promuove- tiche (si veda il Ragazzo con la ra- trovare un'identità solo tra i come Alberto Breccia ottenesse elevata all'ennesima potenza di
mersi (oppure rimasti defilati). re e sostenere l’arte italiana: a na di Charles Ray, nel saggio dedi- propri simili e che per essere il suo impasto di mistero e avan- satira e perfido grottesco. La pi-
Giustamente dà spazio, ad Milano Giorgio Marconi, prima a cato al rapporto tra Scultura socia- simile, per paradosso, doveva guardia: collage, china, matita… sciata di Alack Sinner che era il
esempio, ai pittori formatisi al- Caserta e poi Milano e Roma En- le e Public Art). essere anche lui diverso, unico. tecniche miste, ma quali? perno narrativo di un'intera pagi-
l’Accademia di Belle Arti di Ro- zo Cannaviello, anche a Roma Fa- Ciò che unisce tre libri tanto di- L'esotismo del fumetto ar- Di quella scuola faceva parte na, era considerata la più grande
ma negli Anni 70 frequentando bio Sargentini, a Napoli il com- versi tra loro è la capacità degli au- gentino era un misto di segreto anche José Muñoz. Muñoz, insie- provocazione nel fumetto dai
la Scuola di Toti Scialoia: Cec- pianto Lucio Amelio e la sempre tori di aiutarci a analizzare e, for- e ammirazione. Ovviamente me a Sampayo, aveva creato il de- tempi di Krazy Kat e Popeye, e
cobelli, Dessì, Gallo, Pizzi Can- attivissima Lia Rumma; a Torino se, anche, ad apprezzare l'arte con- consapevoli che quegli autori tective Alack Sinner, un polizie- gli estimatori del fumetto d'auto-
nella, Tirelli, Nunzio. Inoltre, fi- la Stein, Persano, Tucci Russo, temporanea, superando idiosin- usavano i loro strumenti anche sco metropolitano, ambientato in re tradizionale gridavano orrore
nalmente, evidenzia il ruolo di Sperone; Minini a Brescia, Maz- crasie dovute a carenza di adegua- come forma di ribellione al regi- una New York improbabile che (dimenticando da dove tutto era
galleristi abili e sensibili che zoli a Modena. te chiavi interpretative. me… Tutti a studiare sulla stam- sembrava una versione della nato, da quel monello sudicione

ESOTERISMO E PERSONAGGI
P
PIERLUIGI BAIMA BOLLONE
DELL’UNITÀ D’ITALIA
IIn esclusiva con La Stampa il nuovo libro di
Iniziativa valida in Piemonte, Liguria di Ponente e Valle d’Aosta Servizio Clienti: 800 011 959

Non molti sanno che d’Azeglio e, negli ultimi anni di vita, anche Garibaldi furono ferventi spiritisti; pochi sanno che c’è chi
suppone che Cavour (come già in precedenza Napoleone) sia stato ucciso e che il frate che gli somministrò i sacramenti
fu sospeso dalle autorità ecclesiastiche. E ancora, a proposito di Napoleone, sapete che il nome Italia compare per la prima
volta su di una moneta per sua volontà, dopo la battaglia di Marengo? E poi, chi sa che Virginia Oldoini, contessa di Casti-
glione, e Vittorio Emanuele II soffrivano dello stesso disturbo narcisistico della personalità? Che Costantino Nigra venne
eletto a capo del Grande Oriente d’Italia ma lasciò dopo poche settimane; che in lui coesistevano personalità diverse; che
Giuseppe Mazzini credeva nella trasmigrazione delle anime e nella reincarnazione; che la grande teosofa Helena Blavatsky
era intima di Garibaldi, il quale ha acquistato una cintura elettrica rivitalizzante?
Pierluigi Baima Bollone, conciliando il rigoroso approccio di scienziato con l’esposizione divulgativa del pubblicista, ci propone
pagine originali e stimolanti che ci conducono alla scoperta di alcuni lati sconosciuti non solo dei personaggi più importanti
ma anche del fondamentale periodo storico che ha portato all’Unità d’Italia.

IL NUOVO LIBRO DI PIERLUIGI BAIMA BOLLONE


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SABATO 26 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA IX

mandavano come usasse i suoi


Il BilBOlbul, dal 2 al 6 marzo strumenti. Il segno era sempre Fotografia La vorticosa autobiografia di Weegee:
Il testo di Daniele Brolli, che qui in più impressionante: un nero graf-
parte anticipiamo, è tratto dal fiato che andava in concorrenza il delitto era il suo mestiere, uno sguardo senza pietà
catalogo della mostra Come la con la descrittività del disegno,
vita... con cui si renderà omaggio lacerando la definizione dei con- MARCO

L’ultimo flash
al disegnatore argentino José BELPOLITI
torni e dando una forte sensazio-
Muñoz al BilBObul, festival
internazionale del fumetto, a
ne di materia anche nel bianco e Weegee scrive come
Bologna dal 2 al 6 marzo, a cura nero netto. Come in un'opera di fotografa: spontaneo, imme-
dell’ associazione culturale Fontana, il segno di Muñoz sem- diato, sentimentale, cinico,
Hamelin. Muñoz (Buenos Aires, brava una ragnatela di tagli infer- brutale. La sua autobiografia
1943) si formò con Solano Lopez, ti alla pagina. Doloroso, sofferto, Weegee di Weegee, scritta a ses-
autore de L’Eternauta, lasciò la sua
patria nel ‘72, in Spagna conobbe
Carlos Sampayo e con lui creò la
serie di Alack Sinner; arrivò a
Bologna nel ‘77. Altre mostre
saranno dedicate a due matite
italiane, Vanna Vinci e Grazia
impietoso, slabbrato, casuale,
preciso… contraddittorio fino al-
la vertigine. [...]
Muñoz e Sampayo non smet-
tevano per un attimo i panni di fu-
stigatori; la loro satira impietosa
sant'anni suonati, è un perfet-
to concentrato della sua filoso-
fia visiva. Scritta in modo brio-
so, scanzonato, senza troppi
peli sulla lingua, racconta la
carriera di uno scapestrato ra-
prima di morire
Nidasio. Tra i numerosi ospiti, oltre delle debolezze umane non si ar- gazzino, degno delle bande di Weegee con requietezza che egli ben raccon-
restava davanti a nulla, non esi- New York, che dal ghetto degli Marlen ta attraverso l'ossessione del de-
stevano età o condizione sociale emigranti dei Paesi dell'Est, il Dietrich: naro, la paga settimanale, che è a
abilitate a fornire esenzioni accet- Lower Est Side, scala pian pia- nel 1947 un tempo il motore e l'indicatore
tabili ai loro occhi. I fumetti erano no i palazzi del giornalismo e chiuse la sua del suo stato d'agitazione. Intolle-
la parte visibile, ma quei due non arriva alla fama come fotogra- «combinazione rante, irrequieto, instabile, Wee-
la smettevano un momento, mac- fo, pur sempre free e contro- di museo gee si muove da uno studio foto-
chine inarrestabili in un processo corrente. L'attacco del libro è del crimine, grafico all'altro; cambia conti-
di vivisezione del peggio che ap- accattivante: «La macchina studio nuamente lavoro, fino a che non
partiene a ognuno di noi. Dalla de- da scrivere è rotta, non possie- fotografico trova il suo luogo perfetto: in una
scrizione sembrava anche che do un dizionario e ho mai so- e nido d’amore stazione di polizia e in una mac-
soffrissero, che dietro il sarca- stenuto di conoscere l'ortogra- dietro china, la sua, che impara a guida-
smo si nascondesse un male pro- fia…». Vi dichiara l'assoluta la centrale re solo dopo qualche tempo. Un
fondo, quello della consapevolez- mancanza d'inibizioni, sia a di polizia», uomo così non ha, né avrà mai,
José Muñoz za di condividere l'umana brut- scrivere sia a fotografare, e ci lasciò una vera casa, ma solo una tana.
racconta come da venditore di New York Weegee - il soprannome indi-
a Muñoz, ci saranno Ben Katchor,
Uno stile e una tecnica caramelle sia diventato il foto- per Hollywood, ca un tavolino di sedute spiriti-
Edmond Baudoin, Florent Ruppert grafo per eccellenza degli anni «ultimo rifugio che dell'epoca - è un animale. So-
& Jerome Mulot, Brecht Evens, che fecero scuola, della Grande Depressione, di geni miglia a un corvo o una talpa,
Mariana Chiesa Mateos, Luca
Schenardi, Vittorio Giardino, aprendo nuove piste: uno dei campioni del fotogior- e mascalzoni» quella kafkiana, per intenderci,
nalismo, quello assolutamente che lo accolse salvo che in lui la cecità non è
Davide Toffolo. Uno spazio anche
per i bambini, con rassegne,
da Mattotti a Igort, privo di scrupoli che non ha al- «a braccia quella visiva, bensì quella intellet-
laboratori e incontri e due mostre: da Linus a Frigidaire tro scopo che scattare foto che aperte» tiva. Egli sente quello che acca-
la prima con le firme della rivista colpiscono, e non certo che de, che accadrà, dove accadrà;
Canicola (tra cui Francesca tezza, di non esserne giudici di- convincono o commuovono o prima ancora di vedere sa con
Ghermandi) e la seconda del staccati. Erano eroici, shakespea- inteneriscono, o sono cariche
francese Émile Bravo. riani… argentini! [...] di ideologie umanitarie. Il reporter dalle strade
Per programma, sedi, orari: Era uno stile che allargava la Weegee è fin troppo uma-
info@bilbobul.net sua influenza: Mattotti, Igort, no, ma la sua umanità la spen- da New York, fra barboni
www.bibobul. net
Carpinteri, Iosa Ghini e tanti altri de per guardare senza pietà in e prostitute, gangster
che avrebbero pubblicato sulle ri- faccia quello stesso mondo da
viste di allora, Linus, Alter, Frigi- cui viene lui, fatto di piccoli e poliziotti, al jet set
di Yellow Kid…). Alack era un daire… ognuno di loro aveva un truffatori, ragazzini borderli- con le dive di Hollywood
personaggio scomodo, trasanda- po' di Muñoz nel suo disegno. Per- ne, gangster, prostitute, uomi-
to, emarginato… Altro che I guer- ché con il suo segreto apparente- ni e donne privi di angustie: l'istinto, per questo la sua foto-
rieri della notte di Walter Hill (che mente tecnico Muñoz aveva sti- l'umanità che vive e muore in grafia non ha niente di mentale.
comunque era posteriore di qual- molato in loro il recupero del fre- un istante, legata all'attimo fug- Piuttosto acceca, dato che il prin-
che anno ad Alack), le persone mito originario del segno, costrin- gente che la sua macchina co- cipale strumento con cui scatta è
pericolose disegnate da Muñoz gendoli a sintonizzarsi con la pro- glie al volo, senza pudori o ver- p Weegee di Weggee il flash, e mediante cui accentua
appartenevano alla classe media: pria sensibilità, con l'impulso pro- gogne, a colpi di flash. p UN'AUTOBIOGRAFIA la brutalità della visione.
facce inguardabili, marchiate fondo del loro desiderio di espri- In questo senso l'austriaco p trad. di M. Baiocchi e A. Tagliavini L'autobiografia è un capola-
dall'acne, segnate da espressioni mersi attraverso il fumetto. di nascita Arthur H. Felling, p Contrasto, pp.175, € 19,90 Arthur Fellig, in arte Weegee voro d'istintività e insieme un
intollerabili in una sorta di ag- Nessuno sarebbe diventato detto Weegee, è un caso para- documento d'epoca. A un certo
giornamento alla Grosz di una un autore che ricordava Muñoz, digmatico di come la fotografia punto, dopo aver fatto il fotogra-
Repubblica di Weimar dell'ani- ma ognuno di loro gli deve essere prima che arte sia un modo di di humor e sarcasmo, naturali e sua partecipazione al delitto ri- fo free lance per giornali e rivi-
ma globale. La New York di grato per un esempio che gli ha vedere il mondo, gli uomini e sincere sino alla nausea, che a tratto. I morti, ma anche le pove- ste, mette insieme un libro, Nat
Muñoz non era un posto specifi- consentito di scoprire il mistero soprattutto le relazioni tra di Weegee interessi lo spazio che si re prostitute, i ragazzini che sor- City, uscito nel 1945. Con questo
co, andava considerata come mi- (personale e irripetibile) di una loro. Weegee si lascia condur- crea attorno alle persone, sia ridono o guardano, appartengo- e quello seguente Weegee's peo-
nimo metonimia della macchia tecnica che non può essere repli- re dal suo istinto, da quello che quelle morte sul selciato sia quel- no a lui, sono parte di lui: si rico- ple, diventa celebre. Così comin-
umana. Anche se qualche paren- cata e che racconta le proprie sto- in letteratura si chiama ispira- le custodite dentro un cellulare. nosce in quello che ritrae. Per cia la seconda parte della sua
tela con i film di Scorsese, da Me- rie secondo una sintassi che ap- zione, cui unisce una certa Il delitto è il suo mestiere perché questo Weegee, a differenza di carriera, a Hollywood come con-
an Streets a Taxi Driver, l'aveva, partiene a quell'autore e a nessun esperienza della strada e del il delitto gli permette di mantene- altri fotografi del periodo, specia- sulente di produttori, autore di
ma non c'era redenzione, solo altro. Il segno nel fumetto non è crimine, per cogliere al volo re una condizione di partecipa- lizzati nelle medesime scene film, poi in Europa, dove si tra-
l'estrema malinconia del falli- lessico, e il fumetto è un linguag- non solo i delitti, i suicidi, gli in- zione, e insieme di estraneità. straordinarie, è speciale. sforma in una leggenda vivente.
mento. Era una New York conta- gio con regole non completamen- cidenti stradali, gli arresti e le Guardando le foto di questo re- Tutto in lui è movimento, sia Invece dei barboni comincia a
minata da Buenos Aires, con un' te scritte, non completamente vi- retate, i barboni e gli ubriachi, porter di strada si ha la sensazio- nella posa sia nella ripresa. In fotografare gente illustre, uomi-
aria porteña che corrodeva la pel- sibili. Ci si inoltra così sulle piste ma in che modo le persone si ne che sia stato lui ad architetta- movimento, e al tempo stesso ni e donne del jet set, ma la sua
le e le facce, lasciando spiriti gret- di un autore per poi deviarne e relazionano con questa umani- re l'omicidio, a disporre il cada- fermo, perché Weegee è questo capacità sarcastica di abbassa-
ti e scarnificati. E i giovani dise- aprirne di proprie quando queste tà liminare sempre in bilico tra vere sulla strada, e che subito si paradosso d'instabilità: tende a re e innalzare derelitti e potenti
gnatori che si muovevano per Bo- scompaiono nel fitto di un territo- legalità e illegalità. sia allontanato, per fotografare fissare - anche nella sua autobio- non cambierà per nulla. Da allo-
logna, tra un film d'essai e l'altro, rio che è solo suo. Muñoz, come Si può ben dire, leggendo da estraneo la scena; e tuttavia grafia ha la tendenza a fissare - e ra la fama comincerà a seguirlo,
tra una birra e quella dopo, si do- pochi altri, ha aperto una pista. queste pagine vorticose, piene nello scatto resta qualcosa della nel contempo è già in fuga. Un'ir- e lui a fuggire, adelante.

Rivivi le epiche gesta di Ezio Auditore al tempo dei Borgia NOVITÀ


nei romanzi ispirati al celebre videogame
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Classifica Tuttolibri
SABATO 26 FEBBRAIO 2011
X LA STAMPA

S
tare in classifica aiuta: i limoni della Sánchez fio- uno spiraglio per le «opere di maggior approfondimento Vecchie parole d’ordine? Meglio sentirsi Mammut -
AI PUNTI riscono ancor di più e il valore dei 100 punti, nel e di maggior complessità... Forse il nostro Proust in que- avrebbe detto Di Ruscio -, come la classe operaia nel ro-
LUCIANO GENTA nostro campione di sole librerie, arriva a 8000 co- sto momento sta vendendo mille copie e magari ci accor- manzo d’esordio di Pennacchi scoperto da Donzelli nel
pie. Mentre tutti gli altri titoli sono ben sotto quota geremo di lui fra trenta o cinquant’anni». Entra al 4˚ ’94, ora riproposto da Mondadori (11˚, fuori tabella, nel-
5000. Scende dal 2˚ al 10˚ posto la Marchesini e balza posto la nuova inchiesta di Stella e Rizzo sull’«assalto la narrativa italiana). Altrimenti ci sentiremo una
Quando al 3˚ L’uomo che non voleva amare di Moccia, conqui-
stando così anche il primato della narrativa italiana: è
alle bellezze d’Italia» dalle Alpi alla Sicilia, una denun-
cia che fa parlare i documenti, i fatti e le cifre. Un viag-
Schiappa, faremo una «vita da cani», un po’ frustrati
come il piccolo antieroe di Jeff Kinney, 3˚ nei «ragazzi».
il personaggio che fa il successo, non è il caso di esclama- gio amaro per cui, questa volta sì, vien da dire: dove sia- Meglio giocarsi la propria parte, piuttosto che gridare
i vandali re Dove andremo a finire, antologia einaudiana di in-
terviste a cura di Alessandro Barbano, tra cui una con
mo andati a finire, noi vandali in casa nostra. Uno sce-
nario di fronte al quale dovrebbe risuonare l’Indignate-
solo Fuori! gli altri, come tuona il sindaco Renzi, 9˚ in
saggistica. O rassegnarsi a un educato Togliamo il di-

siamo noi Eco che opportunamente ammonisce di non identificare


l’editoria di consumo con la spazzatura e lascia aperto
vi! di Hessel, 12˚ assoluto, e ancor più il conseguente Im-
pegnatevi! in uscita in Francia la prossima settimana.
sturbo, com’è tentata di fare la Mastrocola, 6ª. Meglio,
molto meglio il disturbare che il «baciamo le mani».

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 53 49 46 45
1 2 3 4 5
Il profumo La mappa L’uomo che Vandali. Odore
delle foglie del destino non voleva L’assalto alle di chiuso
di limone amare bellezze d’Italia
SÁNCHEZ COOPER MOCCIA STELLA; RIZZO MALVALDI
GARZANTI NORD RIZZOLI RIZZOLI SELLERIO

45 45 43 43 42
6 7 8 9 10
Ogni cosa alla Io e te La versione Le Beatrici Il terrazzino
sua stagione di Barney dei gerani
timidi
BIANCHI AMMANITI RICHLER BENNI MARCHESINI
EINAUDI EINAUDI ADELPHI FELTRINELLI RIZZOLI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. L’uomo che non voleva... 49 1. Il profumo delle foglie di... 100 1. Vandali. L’assalto alle... 46 1. Benvenuti nella mia cucina 40 1. La versione di Barney 43 1. La principessa e il ranocchio 15
MOCCIA SÁNCHEZ STELLA; RIZZO PARODI RICHLER -
18,00 RIZZOLI 18,60 GARZANTI 18,00 RIZZOLI 14,90 VALLARDI 12,00 ADELPHI 4,90 WALT DISNEY

2. Odore di chiuso 45 2. La mappa del destino 53 2. Ogni cosa alla sua stagione 45 2. Cotto e mangiato 40 2. Il piccolo principe 23 2. Gli aristogatti 14
MALVALDI COOPER BIANCHI PARODI SAINT-EXUPÉRY -
13,00 SELLERIO 19,60 NORD 17,00 EINAUDI 14,90 VALLARDI 7,50 BOMPIANI 4,90 WALT DISNEY

3. Io e te 45 3. La fuga del signor Monde 38 3. Indignatevi! 40 3. I dolori del giovane Walter 34 3. Se questo è un uomo 21 3. Diario di una schiappa... 14
AMMANITI SIMENON HESSEL LITTIZZETTO LEVI KINNEY
10,00 EINAUDI 17,00 ADELPHI 5,00 ADD EDITORE 18,00 MONDADORI 10,50 EINAUDI 12,00 IL CASTORO

4. Le Beatrici 43 4. La nave dei morti 30 4. La patria bene o male 37 4. Le ricette di Casa Clerici 22 4. Il bambino con il pigiama... 18 4. Alice nel paese delle... 14
BENNI CUSSLER; DU BRUL FRUTTERO & GRAMELLINI CLERICI BOYNE -
9,00 FELTRINELLI 19,60 LONGANESI 18,00 MONDADORI 15,90 RIZZOLI 10,00 BUR 4,90 WALT DISNEY

5. Il terrazzino dei gerani... 42 5. Nemesi 22 5. Togliamo il disturbo 23 5. Instant English 19 5. La solitudine dei numeri... 15 5. Alla ricerca di Nemo 14
MARCHESINI ROTH MASTROCOLA SLOAN GIORDANO -
17,50 RIZZOLI 19,00 EINAUDI 17,00 GUANDA 16,90 GRIBAUDO 13,00 MONDADORI 4,90 WALT DISNEY

6. L’allieva 40 6. La ragazza del lago 21 6. La questione morale 23 6. È facile smettere di fumare... 14 6. L’amico ritrovato 14 6. Pinocchio 12
GAZZOLA FOSSUM DE MONTICELLI CARR UHLMAN -
18,60 LONGANESI 5,00 SPERLING & KUPFER 14,00 CORTINA 10,00 EWI 5,50 FELTRINELLI 4,90 WALT DISNEY

7. Appunti di un venditore... 33 7. Vizio di forma 18 7. I segreti del Vaticano 22 7. Falli soffrire 2.0... 14 7. La biblioteca dei morti 14 7. Toy story 3. La grande fuga 12
FALETTI PYNCHON AUGIAS ARGOV COOPER -
20,00 B.C. DALAI 20,00 EINAUDI 19,50 MONDADORI 15,00 PIEMME 13,00 TEA 4,90 WALT DISNEY

8. La moneta di Akragas 33 8. India mon amour 18 8. Viva l’Italia! 21 8. The secret 13 8. Non avevo capito niente 14 8. L’abbraccio 12
CAMILLERI LAPIERRE CAZZULLO BYRNE DE SILVA GROSSMAN; ROVNER
15,00 SKIRA 16,50 IL SAGGIATORE 18,50 MONDADORI 18,60 MACRO 11,00 EINAUDI 10,00 MONDADORI

9. Il cimitero di Praga 32 9. La caduta dei giganti... 17 9. Fuori! 19 9. Nel mezzo del casin... 10 9. Diario 14 9. Cars 12
ECO FOLLETT RENZI LASTRICO FRANK -
19,50 BOMPIANI 25,00 MONDADORI 17,50 RIZZOLI 16,00 MONDADORI 12,50 EINAUDI 4,90 WALT DISNEY

10.Malastagione 30 10.Satori 16 10.Il denaro in testa 19 10.Centouno storie di gatti 9 10.Troppu trafficu ppi nenti 13 10.S.O.S. c’è un topo nello... 12
GUCCINI; MACCHIAVELLI WINSLOW ANDREOLI CIRINNÀ; GARRONE CAMILLERI; DI PASQUALE STILTON
18,00 MONDADORI 19,00 BOMPIANI 17,50 RIZZOLI 12,90 NEWTON COMPTON 11,00 MONDADORI 8,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 1100 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 13 AL 19 FEBBRAIO.

T L
re giorni al 1˚ marzo: po- ci per questo supremo artigianato, a piazza è piena. Le stra- titolo intollerabile: Proibito. Il gio-
chi metri, da via Bianca- PROSSIMA affascinante sottotraccia anche nel- de che vi conducono sono CHE LIBRO FA vane romanziere Ahmed Alaidy, co-
mano a corso Vittorio la saga degli Ephrussi, la grande piene... Non c’è mai stata me racconta l’Independent, deve
Emanuele a Torino, per il «tra- MENTE famiglia dell’autore. una manifestazione come que- ...IN EGITTO invece cambiare i suoi piani lettera-
sloco» di Michele Luzzatto, biolo- MIRELLA APPIOTTI Mentre «la narrativa Bollati sta, prima d’ora... L’Egitto sem- GIOVANNA ZUCCONI ri: «Stavo lavorando a un romanzo
go, ricercatore tra i più brillanti, esce dalla clandestinità», secondo bra un’unica, grande manifesta- su una futura rivoluzione... Immagi-
da editor per la saggistica scien- l’efficace sintesi di Guidieri sicuro zione, unito in un’unica persona, navo le folle, come il regime avrebbe
tifica all’Einaudi a editor della
saggistica in toto alla Bollati Bo-
Un biologo dell’«indispensabilità» della fic-
tion oggi per un editore (non solo
un unico canto».
Era il 1956. Naguib Mahfuz
In piazza provocato il popolo e come il popolo
poco a poco si sarebbe ribellato. Pu-
ringhieri. «Coniugare le specifici-
tà della editrice con le esigenze di
un mercato in continua evoluzio-
nel cielo con le rare quanto ottime firme, da
Lem alla von Arnim alla Jarre, pre-
senti da tempo in catalogo), lo sbar-
pubblicava il primo volume della
Trilogia del Cairo. Quest’anno,
che è l’anno del suo centenario, il
col profeta ra fiction. Ora devo riscriverlo».
E lo scrittore libico Hisham Ma-
tar, cresciuto in esilio al Cairo, dice
ne» è il progetto di Renzo Guidie-
ri, AD e direttore editoriale del
Boringhieri co sulla stella di massima grandez-
za nel cielo boringheriano, sembra
mondo rilegga il Nobel egiziano
come una profezia, come una
Mafhuz che dovrà esserci anche una rivolu-
zione dentro le teste. Che la libertà
marchio di Paolo e di Giulio, do- vissuto da Luzzatto, 45 anni, stu- bandiera. È quanto fa Elif Sha- produca cultura, e viceversa.
po il passaggio dalla appassiona- dioso di Darwin (in gran sintonia fak, scrittrice turca, sul New Nel frattempo, qualche piccolo
ta conduzione di Romilda al con la nuova «casa»; ardita, nella York Times: spiegando che segnale c’è. Per fine marzo è stata
gruppo Gems, fortemente voluto sua recente Preghiera darwinia- Mahfuz è pubblicato davvero in annunciata una nuova fiera del li-
da Stefano Mauri. na per Cortina, l’interpretazione di Turchia da pochissimi anni, che bro, «The Tahrir Book Fair», pro-
Un trasloco delicato per il pe- digree di traduttrice e/o scopritrice un evoluzionismo aperto alla meta- è finora «rimasto alla periferia stato molto censurato in Egitto. Il prio in piazza Tahrir, in parziale
so dei due storici poli culturali di talenti: produrrà nei prossimi fisica) quasi come un «sogno» lai- del nostro sguardo», che soltanto regime confiscava, proibiva, impri- sostituzione della Fiera Internazio-
della nostra editoria e che «va a mesi l’approdo italiano della cana- co, un mondo dove umanesimo, tut- adesso l'élite turca presta atten- gionava. Palazzo Yacoubian di nale del Cairo che è stata ovviamen-
completare il recente inserimen- dese Lisa Moore, L’inverno che tora vivo, e scienza «vorrei s’incon- zione all’Egitto e finalmente Ala-al-Aswani è stato pubblicato, te cancellata a fine gennaio. Con
to», come editor della narrativa Helen O’Mara smise di sognare, trassero sempre di più». Quasi un guarda ad Est. E viceversa: pro- dieci anni fa, fra mille ostacoli, ma è due milioni di visitatori, e un giro
straniera, di Marisa Caramella, storia di una «morte» e di una rina- destino. Da far impallidire 11 anni prio la Turchia, con i suoi decen- diventato un bestseller. La vita è commerciale che ammontava al 7%
anche lei ex einaudiana scita; e di Edmund de Waal, La le- con lo Struzzo? «L’Einaudi mi ha ni ormai di esperienza democrati- più bella del paradiso, primo libro del fatturato degli editori esposito-
(’91-2006), dopo Tartaruga e pre dagli occhi d’ambra, memoir dato tutto, lì sono diventato una ca, dimostra che c’è speranza per di Khaled al-Berry ora con il suo se- ri, era la più grande manifestazio-
Bompiani e prima di Mondadori e «libro della vita» del ceramista in- persona diversa». Il 1˚ marzo sarà i Paesi arabi ora rivoluzionari. condo finalista al più importante ne libraria di tutto il mondo arabo.
(2006-2010), con eccezionale pe- glese famoso negli ambienti artisti- un altro giorno. Mahfuz, padre della patria, è premio letterario arabo, aveva un E tornerà ad esserlo, Inshallah.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 26 FEBBRAIO 2011
LA STAMPA XI

Vittorino Andreoli

Lo psichiatra scrittore
EGLE
SANTOLINI I PREFERITI
«Si accomodi in
quella poltroncina, vuole? È
lì che si sono seduti tutti. In
quel periodo, dopo il 1992,
f
questo studio tranquillo, in
un’appartata città di provin-
cia, pareva più protetto. Ar-
rivavano da Roma per cu-
rarsi: avevano visto disgre-
garsi un mondo. Gli incontri
fra psichiatra e paziente so- ALDOUS HUXLEY
no sempre costellati di silen- Il mondo nuovo
zi, ma con i miei malati di
Mondadori, pp. 223, € 9,50
Tangentopoli questi smarri-
menti erano ancora più lun- «Un incontro importante
ghi e angosciosi. Per questo della giovinezza, era
ho piazzato un piccolo qua- fratello del biologo, e io
dro sulla parete, questo con nasco da studi di quel tipo»
la maschera nera di Carne-
vale: era lì che si andava a
posare il loro sguardo nei
momenti d’imbarazzo».
f
Lo studio del professor
Vittorino Andreoli, in un
bel palazzo veronese di pie-
tra non lontano dall’Adige,
ha visto queste e milioni di
altre cose. Psichiatra tra i
più insigni in Italia, educato EURIPIDE-SENECA
nella sua città ma innamo- Medea
rato della Scozia («Steven-
Bur Rizzoli, pp. III-101, € 5
son, i fari, la nascita della
psicologia infantile!»), e con «Prima di tutto c’è
una lunghissima esperien- la tragedia greca,
za accademica tra Gran soprattutto Euripide,
Bretagna e Stati Uniti, An- soprattutto Medea»
dreoli è anche un divulgato-
re appassionato: il primo,
da noi, a spiegare al grande
pubblico i misteri della psi-
f
che. Autore generosissimo,
pubblica al ritmo di due li-
bri l’anno: che uno dei due
debba essere un saggio e
l’altro un’opera di narrati-
va è un impegno contrattua-
le e anche, come vedremo, La vita. Vittorino Andreoli è nato a San Lucido nel 1940. Pischiatra e scrittore. Si è laureato in medicina a Padova. LUIGI PIRANDELLO
un motivo di risentimento. Una lunghissima esperienza accademica tra Gran Bretagna e Stati Uniti. Attualmente è direttore del Dipartimento Uno, nessuno
Dopo aver analizzato i disa- di Psichiatria di Verona - Soave.
gi familiari degli italiani, i e centomila
Le opere. È appena uscito da Rizzoli «Il denaro in testa» (pp. 247, € 14). Altri titoli: «Preti. Viaggio fra gli uomini Einaudi, pp. 230, € 8,50
grandi delitti, droga e soffe-
renze degli adolescenti, ha del sacro» (Piemme), «Mozarterapia. La musica, la mente, la felicità» (Metamorfosi), «Vecchio mondo» (B ur). «Grandissimo psicologo,
appena pubblicato con Riz- anche se non ebbe rapporti
zoli Il denaro in testa - que- diretti con l’analisi»
sta volta toccava al saggio -,
tutto incentrato sui soldi.
«Scrivere non mi diverte, è
«Il mio nuovo saggio
Il primo in Italia a spiegare al grande pubblico i misteri una fatica terribile. Ho le
mie liturgie, i miei tempi, le
nasce da un fastidio della psiche: ogni anno pubblica due libri, uno penne giuste, una lunga me-
incontrollato contro di saggistica (l’ultimo sul denaro), l’altro di narrativa ditazione sulla costruzione,
il titolo di lavoro, l’indice. E
la strapotere per lavorare mi chiudo in un
di economia e finanza»

“Evviva i matti
posto dimenticato da tutti,
nel Nord della Scozia, in un
Non si può dire che lei monastero sull’Atlantico.
non sia sull’attualità, pro- Niente cellulari, niente tivù,
fessore, in quest’Italia di niente scocciatori. Il fornaio
ricatti dove pare che tutti è a tre miglia di distanza».
abbiano un prezzo… Avrà letture che la sosten-

come Dostoevskij”
«Certo gli sviluppi sono an- gono nei momenti di sol-
dati oltre l’immaginabile, pe- lievo.
rò il libro era nato da un mio «Non sono il tipo che legge
fastidio incontrollato contro per distrarsi. I miei libri so-
lo strapotere dell’economia no sempre finalizzati a un
e della finanza. Non è possi- progetto: sottolineati e con i
bile che una disciplina fini- ra, la misura di tutte le cose delirio di gelosia. Uno, nessu- di questo Zinelli era così geli- ri, per cui lavoravo a una col- foglietti fra le pagine. Resto,
sca per mangiarsi tutto il re- dovrebbe essere l’uomo». no e centomila è una lettura da e impersonale da farmi lana straordinaria, la Est. anche quando leggo, lo psi-
sto, e che ci si riduca a dipen- C’è un autore che, qui, lei ci- d’obbligo per chi si voglia oc- spavento: “Assume farmaci, Poi Valentino Bompiani, con chiatra dei casi estremi, cer-
dere esclusivamente da ta in modo appassionato e cupare di sofferenza psichi- non si nutre, accusa male al cui intrattenevo rapporti co i miei matti anche lì: amo
quello che si perde o si gua- pertinente, ed è Aldous Hu- ca. Ma tutta la letteratura è ventre…”. Ma era un essere molto amichevoli, e che cre- Dostoevskij, che era pazzo,
dagna. Ero stufo di veder va- xley. Ha fatto parte delle una mia passione. Purtroppo umano, quello? Non dimenti- devo volesse pubblicare i epilettico, gran giocatore
nificate le arzigogolate raffi- sue letture di formazione? legata a un dramma». chi che, all’epoca, ci si chiede- miei romanzi. E invece no: d’azzardo. E Strindberg, e
natezze della psicoanalisi da «Ah sì, nel libro rammento gli Nientemeno? va se gli schizofrenici vedes- “Andreoli, io le ho steso un Pirandello. Ma prima di tut-
un crollo in Borsa: lo so, nel- Alfa-Plus del Mondo nuovo. «Ma sì, io sono una vittima sero in bianco e nero o a colo- tappeto rosso, ma sa che co- to c’è la tragedia greca, so-
le favelas brasiliane Freud Huxley è stato un incontro im- della differenziazione forzata ri, e neanche si metteva in sa voglio da lei…”. Ora sono, prattutto Euripide, soprat-
non serve a nulla, ma che portante della mia giovinez- conto che avessero senso mo- tutto Medea».
noi psichiatri finissimo per za: fra l’altro era fratello del «Per lavorare rale e senso estetico… Dun- «L’uomo di Ungaretti Quanto alla poesia…
essere ridicolizzati… I miei biologo, e io nasco da studi di que, io frequentavo quelli che «… se mi lascia fare, le decla-
colleghi di Parma, all’epoca quel tipo. In quegli anni co- mi chiudo in un posto erano considerati “quasi uo- attaccato nel vuoto mo Ungaretti: “L’uomo at-
dello scandalo Tanzi, mi rac- minciava ad affacciarsi l’idea dimenticato da tutti, mini” e i casi li trasferivo su al suo filo di ragno: taccato nel vuoto / al suo filo
contavano che i pazienti ar- che l’uomo potesse essere re- carta in modo narrativo. Era- di ragno”: c’è qualcosa di più
rivavano la mattina e invece so felice addirittura attraver- in Scozia, ospite no anche i tempi del conflitto c’è qualcosa straziante? Oppure Carda-
di portare il solito sogno del- so un condizionamento in pro- di un monastero» fra le due culture, ha presen- di più straziante?» relli, I gabbiani: “Non so do-
la notte scoppiavano a pian- vetta. E non era fiction, badi, te il libro di Charles Snow? ve i gabbiani abbiano il nido,
gere: “Dottore ho perso tut- ma un’ipotesi scientifica…». tra fiction e saggistica. Vede, Mio padre, il mio eroe, mi da tanti anni, con Rizzoli, ho ove trovino pace. Io son co-
to, dottore non posso più pa- Quali altri scrittori hanno ho sempre scritto le storie dei sgridava: “Vittorino, ma sei un ottimo rapporto con Pao- me loro in perpetuo volo. La
garla…”. Ecco: all’inizio del contato per lei, soprattutto miei matti, fin da quando ave- matto? Se sei uno scienziato lo Zaninoni, ma un contratto vita la sfioro com’essi l’ac-
libro mi chiedo se il denaro all’inizio? vo 22 anni, facevo pratica nel mica puoi scrivere quella ro- che mi obbliga a un saggio al- qua ad acciuffare il cibo. E
ha legittimità di entrare in «Il primo che mi viene in men- manicomio di San Giacomo ba!”. Per anni ho tenuto una l’anno. Quando, glielo confes- come forse anch’essi amo la
psichiatria. Dimostro che è te è Pirandello. Grandissimo della Tomba qui a Verona e cassaforte piena di mano- so, io ai saggi dedico il 20 per quiete, la gran quiete mari-
così e ne analizzo le varie de- psicologo, anche se non ha mi portavo un grande schizo- scritti segreti». cento delle mie energie. L’al- na, ma il mio destino è vivere
clinazioni: il modo in cui si fa mai avuto un rapporto diret- frenico, Carlo Zinelli, a casa E quando ha iniziato a pub- tro 80 è per le storie...». balenando in burrasca”. Co-
malattia, come crea infelici- to con l’analisi. Ha tentato il nel fine settimana. Quando blicare, da dove ha comin- Due libri l’anno, oltre al me- sì vivo io: in burrasca. Con
tà, dipendenza. E’ diventato suicidio, lo sa? La sua vita era mia madre certo avrebbe pre- ciato? stiere di psichiatra. Come tutta la sofferenza psichica
la misura di tutte le cose. tormentata da una moglie ferito una ragazza, magari «Gli editori volevano saggi, fa a onorare un impegno che c’è al mondo, difficile fa-
Quando, per citare Protago- pazza, affetta da un grande bruttina… La cartella clinica saggi, saggi! Prima Mondado- così pressante? re altrimenti».

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