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RISTO ENOSIRA pasQua CANTI PER IL TRIDUO PASQUALE “Aaoline MARCO FRISINA Cristo E nostra Pasqua CANT! PER LE CELEBRAZIONI DEL TRIDUO PASQUALE faoline EDITORIALE AUDIOVISIVI Mons. Marco Frisina. Nato a Roma, dopo gli studi classici si é diplomato in Composizione presso il Conservatorio di Musica "S. Cecilia” e laureato in Lettere presso Universita "La Sapienza’ di oma. Dopo aver compiuto gli stud teologici, si @ specializzato in Sacra Scrittura, icenziandos! in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico in Roma. Dal 1985 8 Maestro Direttore della Cappella Musicale della Basilica di S. Giovanni in Laterano. Ha creato il Coro della Diocesi di Roma, che continua ad eserctare la sua attivita soprattutto nelle lturgie solenni della Diocesi e del Santo Padre, Dal 1991 @ Direttore dell Ufficio Liturgico presso il Vicariato di oma e Rettore della Basilica di S, Maria in Montesanto, dove si svoige ogni domenica la “Messa degli Arist. Dallo stesso anno ha collaborato al progetto internazionale “Bibbia’ della RAI, dapprima come consulente da parte cattolica e in seguito come autore delle musi- cche dei fl, ricevendo negli USA tre nomination per “Abramo’, “Giacobbe” e "Giuseppe", @ vincendo, con quest'ul timo, il Cable Ace Award nel 1995. Ha ricevuto il premio “Colonna sonora 1998" per la musica della Bibbia televisi- va e lo stesso premio nel 2002 per il film “San Giovanni-Apocalisse”. La sua produzione di canti per la liturgia @ molto vasta e diffusa sia in Italia, sia alestero, Ha composto apposita- mente ed eseguito, dinanzi al Papa Giovanni Paolo Il, 20 oratori. Ha al suo attive numerose colonne sonore di film, Composizioni sinfoniche e da camera. Ha collaborato con artist italiani e internazionali. E spesso presente, con la Sua orchestra e il suo coro, alle pit importanti manifestazioni televisive In diretta dal Vaticano o da alti luoghi di Roma negli appuntament di rlievo, Ne! 2000, ha animato alcuni eventi giubllari important: il Congresso Eucaristico Internazionale, la Giornata Mondiale della Gioventie il Giubileo delle famiglia, Coro della Diocesi di Roma. Questa formazione polifonica é nata nel 1984 da un’idea di Mons. Marco Frisina, con intento di fornire alla Diocesi di Roma un servizio per l'animazione lturgica, ¢ allo stesso tempo rappresentare un unto di riferimento per un cammino spirituale e culturale dei giovani, Arricchitosi negli anni di numerosi element, il coro @ attualmente formato da circa 150 coristi, provenienti da 70 diver- se parrocchie romane. La sua intensa attivita prevede l'animazione di tutte le celebrazioni diocesane, alcune delle Quali presiedute dal Pontefice, e lesibizione nell'ambito di eventi significativi e manifestazioni in tutta ltalia. INDICE 4 NOSTRA GLORIA E LA CROCE 10 DOVE LA CARITA E VERA CANTA O LINGUA IL GLORIOSO MISTERO (CUORE DI CRISTO ECCO IL LEGNO POPOLO MIO O CROCE FEDELE 66 CRISTO S' FATTO OBBEDIENTE 70 CANTICO DELUAGNELLO 78 SONO RISORTO 86 VIDI LACQUA 89 CRISTO NOSTRA PASQUA &8ER88 2 © FSP, Roma 2004, Tut ici riservat PRESENTAZIONE Ii mistero pasquale é il centro della redenzione, @ il compimento della storia della salvezza che, in Cristo Gesil, si realizza per ogni uomo, La Croce si innalza dolorosa e gloriosa, come vessillo luminoso per tutta Tumanita in cerca di speranza e di luce. Attraverso il dolore si passa alla gloria, attraverso l'umiliazione si giunge al trionfo dell'amore di Dio sul peccato e sul mondo. II Triduo pasquale é il cuore del'anno liturgico, in quei giorni la Chiesa ci fa cantare i testi pid belli e significativi, quelli teologicamente pit: pregnant e poetici, che hanno segnato la fede di secoli di credenti e che sintetizzano la nostra cultura cristiana. Questa raccolta vuole essere un modesto strumento per far conoscere @ cantare questi meravigliosi testi che la tradizione liturgica @ spirituale della Chiesa ci offre, Non a caso ho voluto inserire, accanto ai testi dei canti, Il testo latino con la sua corrispettiva melodia gregoriana. Questi antichi canti della tradizione cristiana sono dil un’incomparabile bellezza, e sarebbe auspicabile la loro riscoperta ¢ il loro riutilizz0, ne! limite delle possibilita, da parte dei cori. Nella traduzione e nell'adattamento dei testi ho cercato di essere letterale @ fedele alla traduzione del messale e di altri testi liturgici. Inoltre s’@ cercato di tener conto della struttura stessa dei brani, soprattutto in vista del loro utilizz0 celebrativo. esti le melodie gregoriane sono infatti strettamente legati allatto liturgico e il oro stupendo afflato mistico aderisce profondamente al momento celebrativo, cose queste che dimostrano il significato ‘normativo” della tradizione gregoriana, “normativo" non nel senso ai un suo ruolo paralizzante, ma al contrario, stimolante, in quanto il gregoriano rappresenta, nelle sue forme, nella sua aderenza al testo, nella sua semplicita melodica, un modello per tutti noi compositori. Ogni brano pud essere eseguito in modalita differenti, secondo le capacita @ le possibilita dei cori e dei diversi esecutori. Alcuni brani appaiono, a prima vista, molto complessi perché sono a pit! voci, qualcuno addirittura per pit) cori. Ma ad un’analisi pid attenta si potré notare che @ possibile eseguirli anche solo utilizzando la parte del soprano e di un solo solista. Per i cori pit) preparati si potra invece utllizzarl nella loro forma completa e addirittura con Futlizzo deli’orchestra. ‘Spero che questi canti possano aiutare tutti a riscoprire la bellezza della liturgia pasquale, della ricchezza teologica @ poetica contenuta nei grandi testi della tradizione latina e farci vibrare profondamente in sintonia con il mistero pasquale, la cui celebrazione ci fa vivere le radici profonde della nostra salvezza. Mons. Marco Frisina NOSTRA GLORIA E LA CROCE Musica di Marco Frisina Sopran FNo-stra | lo-ia 8 la Cro-co di 8 |e Ta witto = Conta No-stra | glo-riaé la Cro-ce di | fei a viteto Tenor S'No-tra | glo-ra 6 ta Cro-co oi lok ta vit-to Bassi S'No=stra glo-ria 8 la Cro-c8e di lei ta vit-to - Organo: c® a-mo-re pid ‘gho-fe.@ la no-stra sal ~ vez - za, la |vi-ta, la i= sur-re - fono-re.@ la nostra sal | vez - za, la |vi-ta, la ri sur-re | (gno-re.¢ la no-stra sal | vez - za, la | vi- ta, la wi- sur-re -| no-re.é la no-stra sal - vez - za, la vi-ta la -sur-re-zio - = ne. 4 ‘© FSP, Roma 2004. Tutti dirt rservat Solo ‘gran - de di chi do-na I 0 Cro-c0 tu do-ni la wi = tae splen-c di gloria im-mor ob Solo glo - a8 ta Cro glo - ria la Cro Sola al Solo ta che thin - nal- 2} co-meun ves - si lb, ow ra {© FSP, Roma 2004. Tutti dirt rsenat dL meta, 0 se-gnopo-ten-te di gra - dlo-ia & la Gro-ce di | Crt - sto, lo-ria 8 a Cro-ce ai dlo-ia ¢ la Cro-ce di glo-tia 8 la Cro-ce di Solo 1 Si} gno-ro @ la no-stra sal a si{ gno-re.é la no-stra sal fi surere -) 20 1 Si} gno-re.é la no-stra sal I Si- gno-re.@ la no-siva sal - * B ronownenonsa 7 Sse-gni o-gni sa - pien - za © con - fon-di o-gni stol - tez = 2a; in te con-tem-plia-mo fa - mo - re, da glo-riad la Cro-ce di Crh = eto, in glo-ria.8 1a Cro-ce dt |r - sto, In 8 ‘© FSP, Roma 2008, Tt i dirt sera Fda Sit gno-r0.b la no vi ff NOSTRA GLORIA E LA CROCE Lintroito della Messa ‘In Cena Domini" apre solenne- Testo di Marco Frisina ‘mente la celebrazione del Tridue. Sono i tre giorni che ci fanno rivivere il mistero pasquale e ci fanno passare con Nostra gloria & la Croce di Crist, Cristo attraverso il buio della croce per farci giungere inlei a vittoria; alla luce della risurrezione. ii Signore @ la nostra salvezza, E il canto solenne della comunita cristiana che entra nel Ja vita, la risurrezione. cuore del'anno liturgico inneggiando alla croce, stru- ‘mento di redenzione; essa precede il celebrante nella 1. Non c’@ amore pit! grande processione dingresso cosi come precede la Chiesa i chi dona la sua vita. tutta nel suo cammino verso il Regno. 0 Croce tu doni la vita e splendi di gloria immortale, 2. 0 Allbero della vita cche ti innalzi come un vessillo, tu guidaci verso la meta, © segno potente di grazia. 8. Tu insegni ogni sapienza e confondi ogni stoltezza; in te contempliamo l'amore, da te riceviamo la vita. B comune vos 9 DOVE LA CARITA E VERA Musica di Marco Frisina S verrae sin} ce-ra a c'® @ verrae sin | ce-ra @ vere sin }ce-ra la C8 - ta per-do-na @ 2 verraesin-ce-ra, lec la ca-ri - t& por-do-na e 10 © FSP, Roma 2004, Tutt dirt riservat = mae tut-to | spe - = mae tut-to spo ai J 1.Giha fiu-ni-t in weno a-mo-re di P pus ides sy ie ed a - mia~mo-ci tra no-I con cuo-re sin - ce - PRR re B sroaneaovse " ow. t& por-do-na e 1a per-do-na ¢ 18 per-do-na @ 1 por-do-na © tut-to sop-por = | ta, a SG . signa com + pren-de © non tut-to sop-por- |= ta th beni-gna Pl i-gna -de @ non si tut-to sop-por - ti_be-ni-gna com 4 pren -ni-gna com - pren-de @ non si tut-to sop-por ~ ta borings Pl (© FSP, Roma 2004, Tutti dirt rservat tutto cr@-de ed a= mae tut-to 2.Quan-do tut = ti in = sie-me noi cl ra-du- nla - ~~ mo [bocea chivsa] {bocca chia Tocca eins} On. oronnensooum 13 ron pi = ti, non pid) dis - si-di.e con-te-se ma~ atid gle, 14 ‘© FSP, Roma 2004. Tt i dirt rserat 1 per-do-na & ta por-do-na e tut-to s0p-por ® rorornsensoovss 8 .Noive-dre-mo il tuo vol-to in-sie-meal be - a = ta | 3.Noi ve-dre-mo in + sie-me con tut = 114 3.No-i ve } dro-mo in-sie-me con tut-tii be ta. .Noi verdre-mo in - sie-me con tut-l be-a - = = = fi nel-la glo-riaid tuo faa sd —— 16 (© FSP, Roma 2004. Tut dist riser nel -la | glo-tia il tuo vol-to, Ge } sd sa- ra gio-ia im + ni-ta in-f + ni-ta doi s0-co-l. Do - ve la ca-ni- Ong 18 ‘© FSP, Roma 2004. Tut i dirt rservat be-ni-gna com -| pren - do DOVE LA CARITA E VERA Testo di Marco Frisina Dove la carita é vera e sincera, la c'e Dio. Dove la carita perdona e tutto sopporta. Dove la carita benigna comprende e non si vanta, tutto crede ed ama e tutto spera la vera carta. 1. Gi ha riuniti in uno 'amore di Cristo: esultiamo e rallegriamoc' in lui, temiamo ed amiamo il Dio vivente ‘ed amiamoci tra noi con cuore sincero, 2. Quando tutti insieme noi ci raduniamo Vigliamo che non sian divisi i nostri cuori, ‘non pit lit, non pid dissidi e contese maligne, ‘ma sia sempre in mezzo a noi Cristo Signore. 8. Noi vedremo insieme con tutti beati nella gloria il tuo volto, Gesis Cristo Dio, gioia immensa, gioia vera noi vivremo per Feternita infinita dei secoll. Amen, Congreve nor in enum Chiat amor FP EsukEs ef ipso focandémen 1: Time: duet amémet Deum vou, t ge YE ex corde digits nos sine. ro, 20 |canto dottertorio della Messa pomerioiana de! Giovedi Santo ci ricorda e ci spiega il signiicato profondo del'a- more di Cristo che la comunita cristiana rivive nel rito della Lavanda dei pied. I testo paolino del capitolo 13 della lettera ai Corinti esplicita molto bene la verité deilamore di Cristo: @ la sublime carita che la Chiesa @ chiamata a vivere por essere una sola cosa con il Signore. |! canto vuole esprimere lamore gioioso della Chiesa ‘che celebra il mistero della sua comunione; la tradizione wuole che sia questo il canto che la Chiesa intona ogni volta che vuole chiedere la grazia della comunione dettamore. © FSP, Roma 2004. Tut il CANTA O LINGUA IL GLORIOSO MISTERO Musica di Marco Frisina 1.Can - ta, 0 lin-gua,.l glo - rio-so mi-ste-ro dol glo-rioso cor-po © del pre-zio~so san-gue Organo che il Re doi po-po-li—frut-to ge-ne- ro - = 2A no-i da - to da | Vor- gi-ne pu - a, 2A no-i da - to da | Ver-gi-ne pu - ra, = to per no nel mon - do, 2A no-i da- to da Ver- gi-ne pu - ‘do po_a-ver_spar - so lil mi-ra-bi-le di -| se = do-po aver plil mi-ra-bi-le di - se do-po aver so pl mi-rasbicle di - se pil mi-ra-bi-le di- se - Cor-poe San-gue dol Si - del Cor-po.e San- que 22. © FSP, Roma 2004, Tut i dirt rservat 8,0 -den-doa men - sa nel - ['ul-tirma ce-na con | suol fra-tel- i ce-le-bro la Pas - qua pt @ do-nd ai Do di-ct ccam-bia il pa-ne.in ccar-ne per 0 - i, ccam-bia I pa-ne con la ‘cam-bia pane in car Bovonnenvowousn 23 = @ di-ven-taill vi-no | san-gue del Si-gno - re, fe-de ba-staaun cuo-re | pu wo © di-ven-tail vi-no | san-gue dol Si-gno - re, san-gue del Si-gno-re, la Cor-po.e San-gue del Si - gno del Cor-po.e San-gue del Si -| gno a-mo i mi-ste == : 24 ‘© FSP, Roma 2004. Tut i dirt rservat 5.Un co-si gran-de mi | sto-ro.a-do-ria-mo © Tan-tivea leg-ge | ce-daal ri-to nue - vo. 5.Un co - si gran-de mi 4 ste-to a-do-ria-mo | © Tan-ti-co ce-daal ri-to 5.Un co-si | gran-de mi-st n-ti-co co-da_al H-to 6.Un co-si gran-de mi - sto-ro a-do-ria-mo @ Van-ti-ca leg-ge ce-da.al ri-to nue - vo. Jot - fra soc-ct fnuo = vo. Al-Vinssuf=fi-|cion = = tra soc -|cor-so a noi la fe - de & uo - vo, Al-Tin-sut-fi-loien 62-1 no-stri fen - si of + tra soc-\corsoandl la fo - de. Al-Vin-sut-ficien = 2a do-i - of = fra soc-cor-so_a noi la B oan asvovs 25 6.Al Pa-deeal Fi - glo © la stes-sa glo- fia © la stes-sa glo - = © Ia stes-sa glo-ri-a @ a stes-sa glo-ti-a si-aal San-to Spi-4-to si-a.al San-to Spi-ri-to sisal San-to Spi-r-to sisal San-to Spi-ri-to GU-bi-l6, po-ten- 2a |e be-ne-di-zio - ne, glu=bi-lo, po-ten - za giu-bi-lo, po-ten- 2a © be-ne-di-zio - ne, ‘che da en-tram - bi che da en-tram = bi Cor-po.e San-gue del Si - gro - = (© FSP, Roma 2004. Tut i drt eservat Cor-po.e San-gue del Si -| gno Cor-po.e San-gue del Si + ano A-do-ria-mo Ong. CANTA O LINGUA IL GLORIOSO MISTERO Testo di Marco Frisina 41. Canta, 0 lingua, il glotioso mistero del glorioso corpo e del prezioso sangue che il Re dei popoii frutto generoso effuse per salvare il mondo. 2. Anoi dato da Vergine pura, rnato per noi dimord nel mondo, dopo aver sparso del suo Verbo il seme compi il mirabile disegno. Adoriamo il mistero del Corpo e Sangue del Signore. 8. Sedendo a mensa nelfuitima cena con i suo’ fratelli celebrd la Pasqua ¢ dond ai Dodici con le proprie mani se stesso in cibo per amore. 4, II Verbo s'@ fatto came per noi, con la sua Parola cambia il pane in carne, diventa il vino sangue del Signore, fa fede basta a un cuore puro. Adoriamo il mistero de! Corpo @ Sangue del Signore. 5. Un cosi grande mistero adoriamo e Fantica legge ceda al rto nuovo. Alinsulfficienza dei nostri sensi offra soccorso a noi la fede. 6. Al Padre e al Figlio sia lode e onore, iubilo, potenza e benedizione, ela stessa gloria sia al Santo Spirit, che da entrambi procede. Adoriamo il mistero del Corpo e Sangue del Signore. Amen. PB ovoanierrorwsya Cor-po.e San-gue dol Si - gno ri = La processione eucaristica che conclude la liturgia del Giovedi Santo é un momento solenne con cui la Chiesa adora e celebra il mistero dell'amore di Cristo che, attraverso il dono dell'Eucaristia, vuole essere presen- te in mezzo a noi. Linno "Pange lingua’, il cui testo lati- no é ai San Tommaso a’Aquino, & uno dei testi eucari- stici classici che propone ai cristiani una catechesi fon- damentale sul significato dell Eucaristia, un canto processionale e di adorazione da eseguire in alternanza con lassemblea. sanguinisque pre-t: 6si, quem in mundi pré-ti- um fructus eS coe = ves generési rex effi ént- um. 2, Nobis datus a7 CUORE DI! CRISTO Musica di Marco Frisina = a ——-= ee 2S 1.Cuo-1 di Cri - sto, for - na- co ar-den-te di ca-fi-th @ di bon suis SER 3 omm)|" pt fF ; Solo 1 t@ in-fi-ni-ta, fo-sti for-ma-to nel grem-bo di Ma-ri-a dal-la po-ten-za del-lo Spi-d - to. 2.Cuo-re di Ci- sto, | tom- pio di DI - por - ta del cle-lo © di -| mo - ra di-vi- na, . = vie 2.Cuo-re di Cri - sto, Por = ta del cie-lo di -|mo- ra di-wi - na, Por = ta del cio-to tom - pio di DI - 0, 28 ‘© FSP, Roma 2004. Tut i dit riservat. sei ta-ber-na- co-lo | di glu - sti-zia.ea-mo sel ta-ber-na - c0-10 vi-ta tu sei ta -| bis vi-ti tu sei Ta - bis sei taber-na - colo Solo2 3.Cuo-re di Cii-sto, d'o-gni lo- de sei de-gno, tu sei Re ell cen-tro d'o-gni cuo - re, ow. if Solo 2 do gni sa-pien-7a @ scien- za sei to-so-ro, noi i-co-via~mo da te o-gni pio-nez - za, =| con - za di-vi - na, cui il Pa - dre s 5 5 @ z wm 4 Cu-re di CH= sto, in oul — + ean an a= me SSS SS oll? = 4 = a 4 ee ee + te di san-ti-the ai te di san-t-tae di Solo2 5.Cuo-re di Cri-sto, tie=co por chi tin-vo - ca, On. 30 (© FSP, Roma 2004. Tut i rt rserat Solo2 tu sel pa-zien-t@ © mi-s0-sl-cor-dio - so in = ter-cos-s0 =r por nol pec-ca=to = rk ? One 6.Cuo-re di C= sto fat - to.ob-be-dien - te fi - no.al-la mor - te per noi pec-ca-to - ri, PP trocea chivse) PP [bocca chia} PP {occa chiusa] PP Solo | = 5 ¢| 0 - gi do-lo - re schiac - cia-to @u-mi-lia- to per i pec-ca- do-gni uo mo. d Solo2 so, 7-Quo-re di Gri-sto, dal-la lan = cia squar-cia-to, fon te pe-ren = mye Chir |e er Solo2 fh sur-ro-zio- ne @ ri-con-ei-lia-zio - ne, pa On. i Solo Cuo-rodi Cristo, fu selsal-vez Solo Cuo-r@ di Ci sto, tu. sel salve sl ‘hi A= pomne ta spefran-za in te, ‘sei dei mo-ren - ti spe -| ¢ [01 dei mo-ren - spe - ‘el dol mo-ren = ti spe 3 . chi r= pome la spe-ran-2a in te, ond) 32 (© FSP, Roma 2004, Tt i ditt rserat Solo 1 Solo2 tu sol f-du - ciaedol-coz ftut-t) san-t tut t) sant One, CUORE DI CRISTO Testo di Marco Frisina 1. Cuore di Cristo, fornace ardente di carita e di bonta infinita, fosti formato nel grembo di Maria dalla potenza dello Spirit. 2. Cuore di Cristo, tempio di Dio, porta del cielo @ dimora divina, sei tabernacolo di giustizia @ amore, ogni virtd tu sei rabisso, 3. Cuore di Cristo, d'ogni lode sei degno, tu sei il re @ il centro d'ogni cuore, ogni sapienza e scienza sei tesoro, noi riceviamo da te ogni pienezza, 4. Cuore di Cristo, in cui il Padre trova la sua compiacenza divina, sei desiderio dei colli eterni, fonte di santita e ai vita, 5. Cuore di Cristo, ricco per chi tinvoca, fonte di vita e di santita, tu sei paziente e misericordioso, intercessore per noi peccatori 6. Cuore di Cristo fatto obbediente fino alla morte per noi peccator ogni dolore schiacciato ed umiliato peer i peccati d'ogni uo. 7. Cuore di Cristo, dalla lancia squarciato, fonte perenne di consolazione, risurrezione e riconciliazione, ace e vita, vittima d'amore, 8. Cuore di Cristo tu sei salvezza di chi pone speranza in ta, sei dei morenti speranza o fiducia, di tutti santi la dolcezza, Amen. La devozione al Sacro Cuore non deve essere consi- derata semplicemente come una delle tante devozioni del popolo cristiano; in essa la Chiesa riassume tuto i ‘mistero della redenzione contemplando amore di Cristo che si rvela nella sua umanita: i mistero dellin- ‘earnazione realizza in modo mirabile Fincontro tra lint nita maesta divina e la nostra umanita. II cuore umano di Cristo @ il segno di questo incontro, in esso l'amore divino-umano di Cristo si manifesta divenendo il centro det'universo. © FSP, Roma 2004, Tut id rservat. ECCO IL LEGNO Musica oi Marco Frisina ¥ Ec-co il le-gno del-la__ Groce, al fu ap-pe-so il Cri-sto, Sal-va-to-re del_mon - do. Ve - ni-te = a= mo, ve = ml-te a-do- ia - mo ¥ Eo-co. le-gno della. Cro-c8, sl quale fy ap-pe-so il Grvsto, Sal-vacto-re del mon do, Ve = nl-te a-do- fla = mo, vo - nivte asd - fa = mo Ec-co.ll_ le-gno del-la_ Croce, al qua-le fu ap-pe-so il Cri-sto, Sal-va-to-re del mon-do. tua Cro - co, Si A-do = fia-mo la tua Cro - co, Si - gno - re, © lo-dia-mo e go-i - fl - Je=gno della Cro chia-mo la tua san- ta f= sur-re-z0 = one. Dal le-gne del=In Cro - ce 36 {© FSP, Roma 2006 Tut i dist rservat. ECCO IL LEGNO Testo dalla Liturgia Ecco il legno della Croce, al quale fu appeso il Cristo, Salvatore del mondo. Venite, adoriamo. Adoriamo la tua Croce, Signore, ¢ lodiamo e glorfichiamo fa tua santa risurrezione. Dal legno della Croce @ venuta la gioia del mondo. ‘Nella liturgia del Venerdi Santo lingresso della Croce & uno dei momenti pit: solenni. I! segno del'amore di Cristo viene svelato gradualmente, ad ogni invocazione: “Ecco il legno della Croce” cantato con un tono sempre pit alto come per invitare la Chiesa ad una risposta sempre pit! solenne e gioiosa allamore di Cristo: Venite ‘adoriamo. Al termine dello svelamento la Croce viene intronizzata per 'adorazione @ la Chiesa tutta, piena di stupore e di gratitudine, canta l'antifona “Adoriamo la tua Croce, Signore’. 1 EE Eve i par a age etme @ pepin deve abt, ad ore mus Rucem tram” adorimus, Domine, et sancan ae = TE resurect 6oem ram laudimus et glk fecimus; _ foot enimpropter anim ve- nie pludi-em in wa ee ma <9 mh eee aoe ‘eat nobis, Hime vuln strum super nos etm = 37 POPOLO MIO Musica di Marco Frisina Sopran ‘mio, che ma-le ti ho | fat-t0? In che | tho con-tri-stato? Ri -| spon-di - mi, Contra = == coro | miro, che ma-le tho 4 fat-to? In che | tho con-tristato? Ri -| spon-di- mi. Tenor ¥ fat-to? In che | tho con-tr-stato? Ri -| spon- Basi {tho can=tri-stato? Ri - spon-dl- mi. Solo = J.1-0 tho gui-da-to fuo-ridal-lE-git-to @ hai pre-pa-ra-to la Cro-ce al tu-0 Sal-va-to - re. ¢ coro i 7 38 ‘© FSP, Roma 2004, Tut i dirt rserat Solo coro 1 és. Halos y-schy 416s. Hagi-os y-sohy 416s. Hagi-os 0 The - 6s. coro 2} ‘San-ctus De - us. ‘San-ctus for - tis. B roronnznoovsn coro 2} — 1 = es SST = 7 = San-otusim-mor | ta = fi, miwereme [wo - | be 4 — | — a -= SS = = - eee = = San-ctus im-mor 4 ta - fs, meso [no =~ -| bie a te | San-cts in-mor mo = | be se —— + = San-ctus im-mor = ta = fs acne fe” Hie Po-po-lo mmi-0, che ma-le tho 4 fat - to? In che ‘tho con-tri-sta-to? Ri -|spon-di «mi ‘tho con tsl-sta-to? Ri -|spon-di- mi ‘tho con -tri-sta-to? (© FSP, Roma 2004 Tut i dist riser Solo 2.Por qua-ran-t'an- ni nol de - ser-to 1-0 tho con-dot - toe sta - Blo tho pian-ta- to con. a - mo-re, come scel-tae flo - ri - da 4.Per tehospie-ga- 19 il__ mi-obrac-clo e ho per-cos - so TE J . ° q coro | Solo tho fat-to.en-tra = rein ter-ra_fe-con - da @ la. mia se-te.hal spensto con ace - to, tu mi hal por-ta - fo da-vansial Si-ne - dio 5 ——— 7 = coro? Solo = 2e hai pre-pa-ra-to la Cro - ce al tu-0 Re-den-to hal tra - fit’ 10 con u-na lan - ca il tu-o Sal- va-to 4e hai con = s0-gna-toai fla- gel - i il tu-o Re-den-to Coro 1 a rononntensoovsm a Haghos y-schy | ros. Hégi-os © The 16s. lHégi-os y-schy + ros. Hagi-os 0 The -/6s. Haghos y-schy + ros, 42 ‘OFSP, Roma 2004. Tut i dirt rserat Solo ta - lis, mi-se - re - 10, minso- ro-ro no Ha-gi-os a-thé ono 1 Ha-gi-os a-tha SSan-ctus im-mor 4 ta. ~ lis, coro 2} ‘San-ctus im-mor | ta ~ lis, San-ctus im-mor 4 ta = lis, ‘San-ctus im-mor = ta» lis, mi-0, che ma-le ti\ho + fat - to? coro! rmi-0, che ma-le ti ho + fat - to? Tho -| fat - to? iho = fat - to? = i-son, hy mi-se-re-re no = is. ‘tho con tri-sta-to? Ri -| spon-al - mi tho con tri-sta-to? ‘tho con-tri-sta-to? il -| spon- di - mi t tho con tWi-sta-to? i - spon-: 43, POPOLO MIO - Dagii Improperi (Lamenti del Signore) Testo di Marco Frisina Popolo mio, che male ti ho fatto? In che tho contristato? Rispondimi. lo tho guidato fuori dallEgitto € hai preparato la croce al tuo Salvatore Hagios 0 Thess. Sanctus Deus. Hégios ischyrés. Sanctus forts. Hagios athdnatos, eleison hymas. ‘Sanctus immortals, miserere nobis. Popolo mio, che male ti ho fatto? In che tho contristato? Risponaimi. Per quarant’anni nel deserto jo tho condotto e stamato donandoti la manna, ‘tho fatto entrare in terra feconda hai preparato la croce al tuo Redentore. Hagios 0 Theés. Popolo mio, che male ti ho fatto... lo tho piantato con amore come scaita e florida vigna e ti sel fatta amara e la mia sete hai spento con laceto, hai trafitto con una lancia il tuo Salvatore. Hagios 0 Theés... Popolo mio, che male ti ho fatto... Per te ho spiegato il mio braccio € ho percosso I'Egitto nei suoi primogeniti, ‘tu mi hai portato davanti al Sinedrio @ hai consegnato ai flagelll il tuo Redentore, Hégios 0 Theés... Popolo mio, che mate ti ho fatto... 44 Dopo lintronizzazione della Croce comincia la sua ado- razione. E il momento degli*improperia", cio® delle dolo- rose esclamazioni di Cristo crocifisso al suo popolo. Gesil invita tutti a considerare lingratitudine e la stoltez- za di coloro che rispondono all'amore di Dio con il pec- ato. La Chiesa perd adora il Signore santo, forte, immortale, prostrandosi davanti a lui. E il momento in cui tutta la Chiesa e 'universo adora il mistero della Croce cantando in greco e in latino Santo Dio, Santo forte, ‘Santo immortale: Oriente e Occidente sono uniti sotto la Croce del Salvatore, 1! doppio coro & un elemento molto importante aii questo brano, in mancanza di cantori capaci si pud eseguire anche solo a due voci, utilizzando la parte del soprano dei due cor i aes eh Opole eos gud ec we? Aun SS Soa Tie) dinen hn Hien Ent age Kayes 9) foam ue ‘anime, se ite w t =e = ———— ; © FSP, Roma 2008, Tutti dvi O CROCE FEDELE Musica di Marco Frisina Sopran Conta coo Tenor Bass Organo = nico ait fo = re, Ie fron - de, = isco 8 fio = re, le = nieco.eil flo - re, le fron - de, fut ~ B coromnenorenss fe © dol-ce le - gno, con dol = ci chio - so-stio-nii' dol - co |pe - 0. uae! tche con dol cil chio- i so-stie - ni it | dol-ce peso. = gno, phe con dol = ci chio - ai 50 stio-ni. dol - 8 46 ‘© FSP, Roma 2008, Tus drt rservat Solo sor-ge vit-to-rio » s0. dl coro = Mi-co.e i fo - re, i-c0.8.1 fo - re, sf che con dol-cl chio - di ql oxo fron-do, il trut = fron-do, I frat = PB coronss vows a Solo 2 2, Quan-do il fut-to del - bo-t0 fa-ta-le pre-ci-pictd al-ta mor-te s0-stie-nill dol - ce_jpe - 80. coro chio-dis0-stie - ni il |dol-ce pe-so. Soto f ‘scol - soll Si-gno - ro un al - be - ro 48 ‘@ ESP, Roma 2006, Tut i dirt eservat. al-be-r0 glo-tio - 50, ni-co.@.l flo - 6, Soto 2 + gn, dol-co s [0 dol-ce le - ano, | che con dol-ci cho ~ s0-stie-n dol - co ¢| . * f coro fron-de, Ifrut + t0, Cro-ce glo + rio-sa, —Odol-ce | te gno, che con dol-ci | chio- qd = [0 dolce le - gno, | che con dol-ci chio - ‘0-stle-n. I dol - ce ‘s0-stio-ni dol = co Solo 2 Solo 3 ‘50-0 Fi-glio, coRo 50 FSP, Roma 2004, Tut i dirt rservat. solo 1 Solo Solo 3 ‘al-bo-ro glo-10-80, oxo fut ~ 10. Cro-ce glo- : + Cro-ce fe-de ni-co.é i fo | tron-do, i frut 3 : Gro-ce fe-de - le, al-be-ro glo-tio-so, ul = + re, lo fron-do, il fut ~ to, 51 Solo 1 Solo 3 © dol-ce te - ano, | che con dol-ci chio coRO ano, che con dol-ci | chio-di so-stie © dol-ce le - gno, s0-stio-ni lt dol s0-stie-ni it dol {D FSP, Roma 2008, Tut drt rservati av-vol-to_in pan-ni dal-la Ver-gi-ne Ma-ri- a, 4. Pango il Bam-bi-no nel-'an - guvsta man=gla-to fa, coro Solo t po -ve-re fa- sce gli strin- go - no Po -ve-re fa sce gli strin- go - no ¢ coro Po-ve-re | fa - sce gli stin 7 sco gli | strin - go ni-c0.€i1 fio re, le fron-de, il fut = to. ni-co, 8. fio re, te | fron-de, il fut = to, Cro-ce glo |e, | al-bo-ro glo-tio-o, fi-c0_@,f1 fore, Je | fron-de, fut Gro-ce fe-de = te, | al-be-10 glo-rio-s0, fie0,8 il fo ~ re, fe | fron-de, il fut - to. nf Solo =e — = + ce le-gno,dol-ce | pe s = © dol-co le - gno, | che con dol-ct ohio ¢ coro 19n0, che con dol-ci |chio - di so-stie 1 © dol-ce te - gno, che con dol-ci chio - di 4 - © dolce te - gno, | che con dol-cl chio - i | so - stie-nit dol 54 © FSP, Roma 2004, Tut i dirt sera com - pien-do To -pe-ra per e-rana-to, co = meun a-gnel - loim-mo - la - to in-nal-2a = to sul ti-00.8 H fo = ra, lo ¢ coro fico 8 fo - re, Ie f pico ei flora, le al-be-r0 glo-ro - 50, isco. 8. fo - re, to B voroancawvs 55 ‘ton-do, Nal~ to. (© dot-co lo gro, | che con dol-cichio - of | so-etie-ni.t dol - co ——— vs és - a fron-do, i fut ~ 10. Gro-ce glo | ro-sa. = ge, che con dol-ei | chiowdi so-stio = ni i © dol-ce le - gno, | che con dol-ci chio - i | so-stie-ni il dol - ce © dolce le-gno, che con dol-cl chio G.Ec-co a-ce-to, fle-le, can-na, spurt, chio - i Ja lan-cla che tra ~ la lan-cia che tra ~ coro Ec - co a-ce-to, fle-le Ja lan-cia che tra q Eo - co a-ce-to, file, | can-na, spu-t, chio 56 (© FSP, Roma 2004. Tutt dirt riservati = gue ed ac-qua ne sgor-ga = no: fume che ta = fig-ge Ir micte cor = san-gue ed ac-quaun| fu - me che la-vail fig-ge.il miste cor ~ san-gue ed | ac qua sgor-ga- no: fig-ge il mi-te cor - = que ed ac-qua ne |sgor-ga = Ee = 00 la lan-cla che tra - fig-ge.ll mi-te cor ~ , fu = me che la-va Solo 1 Solo3 coro tor-ra, il cie-lo, | mon-do, 0 | Croce fe-de - Ie, al-bo-ro glo-o-so, uw - nico. 8. @ eononnensonssn 7 Solo 1 Solo3| le = gro, dolce g rondo, fut ~ to, : che con dol-cichio - di | so-stie-ni Idol - co ¢ = com fromde, tut te. Gro-ce glo le = gno, che con dol-ci | chio-di so-stie - ni i rondo, ifr cche con dol-cichio - ai | so-stk ‘che con dol-ci cio - i 58 (© FSP, Roma 2604. Tut i dirt rservat Solo 1 Solo} = 7.Flet-tituol rami eal -|len-ta le tue mem-bra, | s'am - mor-bi Solo 3 coro @ rononnenorovsen se Solo2| Solo ri-co.8 il fo coro N-c0.b 8 fo ico 2 il fio © dol-ce le - gno, | che con dol-ci chio - di = no, che con dol-ci | chio-di so-stie © dol-ce le - gno, | che con dol-ci chio - di lil dol - c8 fronde, I fut ~ to. © dokce le-gno, che con dol-cl cio - di —sorstie-ni dol - ce 60 ‘© FSP, Roma 2004. Tutti dirt rservat 8.Ty fo-sti do-gna di por ‘mondo nau-fra-go eon = z f0-sti do-gna di por | ta-ro il i-scat-to © con Tu fo-stl de-gna di por - ta-re il ri-scat ll mondo nau-fra-go con -| dur-re_al glu-sto por = spar-sa dol pu-ro san - gue ver-sa-to dal san-to dur-re_algiu=sto por ‘c0-spar-sa del puro 1a | del puro san-gue, | san - que del san-to.A-| co - sparsa del pu-ro san ~ El mon-do nau-fra-go con = dure al glu-sto por = — J DITORIALE AUDIOVISIVT 61 Solo 1 Solo 2] Soto} Solo | coRO 62 cor-po del-rA-gnel-lo, Sia | glo-tia al Pa - cre, lo. Sia glo-ria al Pa - dre, (© FSP, Roma 2004. Tt drt rserat Solo 1 Solo Solo 3 Solo 4] te glo-tia e-ter Ti-ni-ta be-a = ti coro T-ni-t be-a - ta, Solo 1 Solo} Solo3| Soto | coro 64 (© FSP, Roma 2004. Tut dri rserat © CROCE FEDELE - Dall'inno “Crux fidelis” Testo di Marco Frisina Croce fedele, albero glorioso, Unico @ it fiore, le fronde, il frutto. dolce legno, che con dolei chiodi sostieni il dolce peso. 1. Canta, 0 lingua, la battaglia gloriosa, canta il nobile trionfo della Croce: il Redentore de! mondo, immolato, sorge vittorioso. 2. Quando il frutto del'albero fatale precipitd alla morte il progenitore, scelse il Signore un albero che distruggesse il male antico. 3. Quando del tempo sacro giunse la pienezza, dal Padre fu mandato a noi suo Figlio, dal grembo della Vergine venne a noi Dio fatto carne, 4, Piange i Bambino nell'angusta mangiatoia, awolto in panni dalla Vergine Maria, povere fasce gli stringono le gambe, i piedi e le sue mani. 5. Quando a trent‘anni si off! alla Passione, ‘compiendo opera per cul era nato, come un agnello immolato fu innalzato sul legno della Croce. 6. Ecco aceto, fiele, canna, sputi, chiodi, ecco Ia lancia che trafigge il mite corpo, sangue e acqua ne sgorgano: fiume che lava la terra, il cielo, il mondo. 7. Flett i tuoi rami e allenta le tue membra, s'ammorbidisca la durezza del tuo tronco, distenda sul dolce legno le sue membra il Re del cielo, 8. TU fosti degna di portare il riscatto il mondo naufrago condurre al giusto porto; cosparsa del puro sangue versato dal santo corpo dell’ Agnello. 9, Sia gloria al Padre, sia gloria al Figlio @ allo Spirito Santo. Ate gloria eterna, Trinita beata, che doni vita e salvezza. Amen. Linno che accompagna tadorazione della Croce nel Venerdi Santo @ una stupenda catechesi del mistero salvifico della Croce. Con immagini forte poetiche Iau- tore deiinno latino Venanzio Fortunato ci ha lasciato un autentico capolavoro di poesia cristiana. 1 canto @ strutturato con un ritornelio delassemblea ‘con la strofe eseguite in alternanza da quattro solisti che i volta in volta arricchiscono it rtornelio cantando con- trappunti sempre diversi, solo nella dossologia finale s'uniscono tutti e quattro con il coro. In mancanza dei solist il rtornello pud essere eseguito dal coro solo. CC eit nw ome oar ow i “Nulla talem silve™ provfer, flo, fronde, gérmi-ne. woe yee 65 CRISTO S’E FATTO OBBEDIENTE Musica di Marco Frisina al-la mor-te di cro + to 66 © FSP, Roma 2004. Tut i dirt rservat ob - be -| dion fi-no al-la mor = - = te, al-la mor-te di cro - oe, ones OP ornancnxsoisn 7 © glia da - foun no-me so s0- pra 0 - gai 68 {© FSP, Roma 2004, Tati CRISTO S'E FATTO OBBEDIENTE Testo dalla Liturgia (Filippesi 2, 8-9) Cristo s'@ fatto obbediente per noi, ‘obbediente fino alla morte, alla morte di croce. Per questo Dio tha esaltato « glia dato un nome sopra ogni nome. Cc Hirestus * facts est promo” bis obs Ee Se eh sist Blom ded on men, ‘quedo Ct aa te ata, Questo testo, tratto dalla lettera ai Filippesi di S. Paolo, @ uno dei testi caratteristici del Triduo pasquale: attra- verso la sofferenza della morte di croce Cristo entra nella gloria, tracciando cosi la via per ciascuno di noi, chiamato a realizzare nella propria vita il mistero pa- squale. 11 solista colmo di commosso stupore invita tutti a guar- dare a Cristo che con la sua sofferenza vince la morte. 6

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