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Preno:Beviacoua, Un anno di lotte in Massiio Caccrani, Dialettica e tradizione, Massiso Cacctart, Suiluppo cap Fancesco pat Co, Note per ta critica delideologia dell erhiter tura moderna: da Weimar a Dessau, 1, p. 153. Francesco pat Co, Riscoperta del marxismo e problematica di classe 1 movimento studentesco tedesco. Rudi Dutschke, 2, p. 423. Nicota Liccrarpexto, Proletarizzazione ¢ utopia, 1, p. 107. Note ALBERT Asor Rosa, Rivoluzione ¢ Massimo Cacctart, Qualche scritto su guerriglia p. 201. Massmo Cacctart, Forza lavoro smo italiano, 2, p. 44 ‘Massimo Cacctart, La Comune di maggio, 2, p. 455 Manco De Mrcuetts © Manco Vewrurr, Il centro direzionale di Bologna: la gestion. roblema urbano nel PCL, 3, 669. Rria Dr Leo, Classe operaia ¢ meccanismo econ aesi so : disti, 3, p. 657. ‘LUcraNo Ferrari Neo-revisionismo e capitale monopoli 1, p. 183. Ferruccio Gano, Cancel er la sociologia americana, 1, p. 194 Anronro Necrt, Lotte e stato nel nuovo gius-sindacs pee eC Le Neg En ie ee Asor Rosa eee) Ce erescicey Meer Pree io ea) errr tie mC on Pe) eae eer) Celera ars Pee nea Crary Girone tc Pea a a 99 107 125 153 1 183 194 201 207 216 SAGGI Antonio Negri La teoria capitalistica nel "29: John M. Keynes. Mario Tronti Estremismo @ riformismo Alberto Asor Rosa Il giovane Lukacs teorico dellarte borghese MATERIALL Nicola Licciardello Proletarizzazione e utopia Massimo Cacciari Dialettica @ tradiziono Francesco Dal Co Note per la critica deliideologia della architettura moderna da Weimar a Dessau Alberto Abruzese Cinema e politica NOTE Luciano Ferrari Bravo Neo-revisionismo @ capitale monopolistico Ferruccio Gambino Cancelli stretti per la Sociologia americana Massimo Cack Qualche seritto su guertis Beau. WX antonio neg C Lotte ¢ stato nei nhole? Suuseeindacstismo 4 L nero psor Rosa LO Rivoluzione e letteratura Responsabile: Francesco Tol Segretario di redazione Alberto Abruzzese Rodazione: La Nuova Ital igzza Gola dl Rienzo, 27 05182 Rome: sues gt an SEES ne: oie Gearon ti ier SE Sa an Satan La teoria capitalistica dello stato nel ’29: John M. Keynes |. IL '29 come momento fondamentale nella periodizzazione dello stato contemporaneo. “ Cinguant’anni sono passati dall’ottobre rosso del "17. Era il -oronamento di un movimento che avewaavuto ini nel giugno [del '48, quando — sulle piazze di Parigi — il moderno prole- iato industriale aveva scoperto la propria autonomia di asse; che aveva avuto una svolta decisiva nel °70, ancora a arigi, quando dallepopea comunarda e dalla sconfitta vien i la parola d’ordine del partito, si afferma la coscienza a necessaria organizzazione politica dell’autonomia di classe. 1848-1870; 1870-1917: questi sembrano i grandi periodi entto cui pud essere ritrovata Punica base adeguata per un 10 Tavoro di concettualizzazione nella teoria dello stato ontemporaneo. Perché una definizione dello stato contempo- “raneo che non tenga presente la totale modificazione dei rap- _porti di forza rivelata dalla crisi rivoluzionaria della seconda ‘met delPOttocento; che non voglia quindi porsi alle spalle temi della tradizione politica, umanistica e borghese, della ernita intera; che non sappia leggere nella tematica che al °48 si impose all’azione ed al pensicro politico, la consa- lezza — pitt 0 meno mistificata — del ruolo centrale ¢ plessivo assunto dalla classe operaia; che non intenda tisa- ze dalla banale osservazione del processo di industrializzazione <éal'identificazione di una fase di sviluppo in cui Vintera dia- a dello sfruttamento capitalista, la necessaria inerenza di ordinazione ¢ di antagonismo che esso impone al lavoro 3 operaio, socializzandosi, si rovesciano sull'intero groviglio dei® movimenti sindacali ed esplode nell’esperienza dei consigli', rapporti_politici ed istituzionali dello stato contemporaneo: © se @ vero che solo gruppi dirigenti immaturi scelgono la via bene, siffatta definizione vive, per ben che vada, la notte dove della repressione fascista, 2 anche vero che la pit generale tutte le vacche sono nere. _tisposta capitalistica ¢ la riproduzione dei modelli riformistici Ora, con il ’17, la contemporaneit’ si fa presenza, un nuo-| di contenimento sfiorano soltanto la nuova realta politica. Battere vo periodo si apre. La verita del 48, la possibilita ciot che avanguardie operaie ed in particolare colpire quella che, in classe operaia appaia come variabile indipendente dello svi- quella fase, ne costituiva la forza: il relativamente alto grado Suppo capitalistico, rafigurandosi al limite nella propria auto-§ di professionalizzazione e Videologia gestionaria che ne detivava; nomia politica, compie la sua Durchbruch ins Freie: irtompe§ distruggere la stessa possibiliti dell’alleanza fra avanguardie alPaperto. Tl paese dei soviet & il segno dell’antagonismo ope-— operaie e masse proletarie in cui si formava il partito bolscevico; raio giunto a strutturarsi autonomamente come stato; e percid# togliere quel partito alla classe: questo il primo obiettivo. Tay- stesso esso diviene punto di interna identificazione politica per) lorismo, fordismo hanno questa immediata funzione: togliere la classe operaia internazionale, — perché segno di possibilitay il partito bolscevico alla classe, attraverso Ja massificazione opgettiva, presente, Qui davvero il socialismo passa dal utopias del modo di produrre Ia dequalificazione della forza lavoro, alla realt&. D’ora in poi la teoria dello stato dovri fare i suoi immettere per tal via nel processo produttivo nuove forze conti non solo con i problemi inerenti al meccanismo di socia-| proletarie, distruggendo la forza d’utto delle vecchie aristo- lizzazione dello sfruttamento, ma con una classe operaia poli-| ctazie ed impedire che si ricostruiscano. Come, dopo il °70, la ticamente identificata, divenuta sopgetto, — con una serie dig. 2sposta politica del capitale aveva percorso la via della rorrura movimenti matetiali che gid dentro la loro materialita portanoy del fronte proletario attraverso la creazione tecnologica di intera Ia connotazione politica rivoluzionaria. Perché cosi sif tistocrazie operaie, cost ora, dopo il '17, dopo la ricomposi- rappresenta il primo momento realizzato della rivoluzione ope- #08¢ politica operaia su da quella rottura ciclica, il capitale raia mondiale: interiorizzazione dell’elemento politico alla com-4 f@Ata ancora 1a via tecnologica della repressione. : posizione di classe ¢ approfondimento della contraddittoriag ‘Ma qui é il salto che il ’17 impone. Se questa vecchia via, presenza di una classe operaia autonoma, politicamente consi:f Sy le cportunith fae riconversione produttiva postbellica stente, ad ogni livello dellorganizzazione capitalistica. Da que-~ ©, © "Uove tecnic tazionalizzazione del lavoro sollecitano see to di vista, Pintiducbile original del “17, anche) % imboocate, pud forse essere percorsa per brevssimo tratto Hspett ai precedent cic di lotte opesi, sua invere, — ve to punto archimedico al di qua del quale ogni problema ricevel —, i i nuova prospettiva e nuove dimensioni, ¢ il punto di vista ope: TOE? can © pain che equ foor di Rage la vole aio pud liberarsi. Hovimento esenrialmente « gestinazio », expresso ¢ digerio a aristoctzic Certo, Ia consapevolezza delVincidenza dell’ottobre rosso sorte laddove sumase canter di masse. Alla definizione di questa . M intais 7 = ere gee 7 -rgio Bologna, Con- penetra lentamente la coscienza del capitale: inizialmente Pim aston! goverdl’ val moviwento dei consgi lea nel disembre sc0s0. al - - r Pe i i wario su II ‘29 ¢ la riforma dello stato dell’Istituto di scienze politiche patto del "17 gli sembra provenize dall'esterno e le prima ti] SHS iS & scense polite delitinicss'd Posen A ates Sis sposta consste nel tentativo — in varia misura centato, of S'S oyas sfvsa Ch ai del tunis tan per cow dat ale Pee stare, liploraticn e polities della =O iodine’ Jel Escape pencns, Emon’ cate vuscito — delsolamento militar, diplomatico¢ politico dela] SE «Ayah, Measimec Seee Rares AR, Se, he esperienza russa. Quanto ai problemi sollevati dalla grande ised olbestne, bat, Geet, 167, B, Peli The ondata della lotta operaia che negli anni immediatamente suc (ovement in England, Oxioed, Unis, Press, 1933; T, Draper, ata della lotta operaia ¢ eee Conia nd Sone Ress nd Pot cessivi si difonde intemnazionalmente, si organiza in posseatil SE Cac ltpercns value i costal cost, Cha tase a Tok 4 5 in realta presto si avverte come ora il progresso dell’organiz- zazione capitalistica non sia pitt solamente riproduzione allar- gata della classe operaia, bensi sua diretta ricomposizione poli- tica. Dopo che Vottobre rosso aveva, una volta per tutte, introdotto nella materialita stessa della classe operaia la quali- ficazione politica, la risposta tecnologica non faceva che rilan- ciare @ pitt alto livello 1a ricomposizione politica di classe, mentre evitava il vero problema capitalistico: il riconoscimento dell’emergere politico della classe operaia, e con cid Vesigenza, non solo o non tanto dell’ulteriore perfezionamento del mec- ‘canismo sociale di estrazione del plusvalore relativo bensi della completa sistrutturazione di questo, in una situazione in cui al riconoscimento dell’autonomia operaia si accompagnasse la ca- paciti di un suo controllo politico. Riconoscere Poriginalits del °17, il totale sconvolgimento della stessa struttura materiale del’ processo capitalistico doveva diventare necessario per lo stesso capitale. La resa dei conti infatti non tarda. L’iniziativa politica del capitale doveva, come sempre, essere costretta a liberarsi. Ed ecco che, poco dopo la sconfitta dello sciopero generale is glese — ultimo limite, sembrava, dell’espansione rivoluzi naria —, quel °17 che si voleva esorcizzato, il capitale se 1o ritrova davanti, come classe operaia socialmente eguagliatal dalle tecniche repressive che si erano messe in atto, massificata al punto da dover essere riconosciuta, nella sua autonomia, da un lato come potenziale eversore, dal?altro — ma nello stesso tempo, alla stessa, stregua — come struttura portanté € motore dello sviluppo capitalistico stesso. Il '29 2 questo: 2 i contraccolpo delle tecniche repressive antioperaie che si ripercuote sulPintera struttura dello stato capitalistico, & il ’1 divenuto momento interno allintero sistema capitalistico. La iniziativa politica operaia del '17, puntuale e ferocemente di- struttiva, si & oggettivata, si 2 fatta continua e possente azione di erosione: controllata dopo il 17 nel breve petiodo si esprime] ora, nel °29, in tutta la forza che T'interiore segreto svilup ha accumulato. Il precedente tentativo di non criconoscere necessaria efficace incidenza della particolarit’ politica operai si rovescia con forza distruttiva su chi lo ha operato. Laddovel il capitale & pid forte, ivi la crisi & pit: profonda. 6 Nella evoluzione dello stato contemporaneo il *29 rappre- “senta cosi un momento di eccezionale importanza. Cid che ne esce sconvolto @ lo stesso fondamento materiale della vita co- stituzionale, Tl ’29 spazza anche la nostalgia di quei valori che “11°17 aveva distrutto. Nel giovedi nero di Wall Street, nella “catastrofica caduta dell’indice di borsa, sono giustamente coin: volte le mitologie statuali ¢ politiche di un secolo di rinnovato dominio borghese sulla classe operaia. Si conclude la vicenda dello stato di dititto, come figura storica di macchina di potere _statuale predisposta a tutela dei diritti individuali, di un con- _tenuto borghese del due process, insomma di un potete statuale stabilito a garanzia dell’egemonia sociale borghese. E la fine “del laissez faire. Ma non & solo questo: la socializzazione del ‘modo di produrre, la totalizzazione dell’intervento dello stato “capitalistico gia gli anni che seguono il ’70 le hanno viste. Qui Finizio di una nuova epoca nella storia dello stato contempora- | neo & segnato dal fatto che — in questo mondo gia socializza- © 10 — il riconoscimento dell’emergenza della classe operaia — e della incliminabilita di questo antagonismo — non pud ulte- | riormente essere negato. La novita della concezione dello stato uscita dalla grande crisi non nasce dunque, come troppo spesso, enon solo chez nous con la limitata ottica che il fascismo per- “metteva’, si @ detto, dalla definizione di una figura totalitaria i stato, Si tratta piuttosto di una ricostruzione capitalistica ‘dello stato sulla scoperta del radicale antagonismo operaio. Certo, le implicazioni di questa ricostruzione hanno utia esten- ‘sione totalitaria: ma solo nel senso che ad ogni livello della ‘vita statuale portano la consapevolezza della scissione ¢ della otta, Paradossalmente il capitale si fa marxista, 0 almeno impara eggere Das Kapital: naturalmente dal suo punto di vista. “Ghe, se ® mistificato, non @ percid meno efficace. Riconosciuto " Pantagonismo occorre quindi farlo funzionare, impedendo nel tempo Pautonomo distruttivo liberarsi di un suo polo. La luzione politica operaia pud essere evitata solo ricono- Sono note, ad esempio, le accuse di « totlitarismo fascista » che talunt del big. Butiness rivolsero contzo Vesperienza nevdealistice scendo il nuovo rapporto di forze, solo facendo funzionare la} digio politico per unificare di volta in volta gli aspetti ugual- classe operaia dentro un meccanismo che sublimi la continua |/mente necessari della vita del capitale, socializzazione del modo Tota di potere in elemento dinamico del sistema, controllan- § di produrre ¢ socializeazione dello sfruttamento, organizzazione ¢ dola — d’altra parte —, funzionalizzandola ad una serie di’ violenza, organizzazione sociale per lo sfruttamento operaio. equilibri ai quali di volta in volta si chiudano e si stabilizzino | Non la natura del processo mutata ma le dimensioni entro le varie fasi della rivoluzione dei redditi. Lo stato vuol calarsi § cui lo sfruttamento & costretto ad operare ed il soggetto su cui nella societa, ed ivi, nella serie di equilibri continuamente | il capitale deve affermarsi. Sembra prodigio politico perché ricreati, esso stesso pare continuamente cercare Ja fonte della § a quel livello — imposto dalla lotta, dalla presenza stessa di propria legittimit’. Presto questo meccanismo di innovazioni | classe operaia — ogni frizione @ allarme, ogni errore @ cata- degli equilibri da redditi delle parti in gioco si articola come | strofe, ogni movimento segno dell’approfondirsi del muta- piano: ed @ questo — il modello di equilibrio assunto per un | mento dei rapporti di forza fra le classi in lotta. E la straor- periodo di pianificazione — il nuovo fondamento materiale | dinaria forza di una classe operaia che dentro di sé ha sussunto della vita costituzionale, ¢ lo & tanto radicalmente che ogni | [esperienza della rivoluzione ¢ ad ogni livello dello sviluppo innovazione nell’equilibrio apre un vero ¢ proprio processo di ne riesprime la oggettivita dell’impatto, ad imporre questo revisione costituzionale. La stabil sembra. passare attraverso | squilibro. ; Hee diuna nuova Brecaciesh della vita dello stato: Ovunque lo senti nella scienza del capitale. Avvertizlo, i io e Bermanente 7 nt 7 crane sembra aver J sottolinearlo sono, per cosi dire, la misura stessa della consa- subito paradossalmente una Aufbebung da parte capitalistica. | pevolecza capitalistica della situazione. Muoversi dentro questo Fin qui Ia scienza dello stato del capitale, che — come sem- J sroviglio e smascheratlo, discriminando scienza ed ideologia, pre — di necessitA rivela ¢ mistifica. Rivela la nuova situazione F quindi compito della critica operaia — laddove sopratutto il dei rapporti di forza, la dolorosa interiorizzazione della classe ‘mo ai definizione della situazione si : " " ae 7 massimo di espressa definizione della situazione sia emerso operaia alla vita dello stato, il suo ruolo dinamico per Vintero | Guts rifles alistica, Ed che qui di sviluppo, — © mistiea, insieme, fingendo di ignorare non ‘le tflessione capitalistica, Ed & pet questo che qui dis tanto il carattere antagonistico dellemergenza di classe operaia | Sf0 seguiremo il Le colui che, on maggior Persp quanto Ta generalita. degli efferi prodott da questa, cclando | ‘its analitice pit ralfinatointulto politic, venne considerande la violenza accessaria a mantenere quest’equilibrio determinato | 1¢ vicende capitalistiche frail "17 ¢ il "29, offrendo — con una e precario che ora si 2 posto, al limite esaltando questa societa, § ‘disincantata diagnos; — un'indicazione terapeutica al ceta otba di violenza, come bene comune, come volonta generale § @Pitalistico internazionale. John Maynard Keynes fu forse il pitt perspicace, certo il pit politicamente esplicito teorico di quel- in atto. Percid, in questo gioco di rivelazione ¢ mistificazione, il pitt politi : ‘h in cui deve esercitasi la consapevolezza del radicale mutamento | # BH0va forme capitalistica di stato che si oppose all'impatto ‘rivoluzionario operaio del 1917. dei rapporti di forza fra le classi, ovunque noti nella scienza del capitale la compresenza ed il conflitto di elementi contrad- | dittori, necessariamente contraddittori e compresenti. Gli 2— _ che la scienza del capitale & costretta ad adempiere al suo fati- § II. Keynes fra '17 € '29: la coscienza dell'impatto dell’ottobre coso compito di analisi e di apologia, stretta fra consapevolezea | «7050 sulla struttura del capitale. della precarieti dell'attuale assetto e volont2 di stabilizeazione, § fra utgenze diverse di organizeazione di repressione, in una § __Chiediamoci allora: come si, pub seguire lo sviluppo della situazione di cui sente la pesantezza e per la cui salvezza non coscienza capitalistic? In che forma ¢ in che misura essa si sa che affidarsi ad una sorta di ripetuto prodigio politico: pro- § appresta al ’29, alle sue radicali implicazioni? E, soprattutto, 8 qual & Ja consapevolezza, negli anni che ci interessano, del nesso fra °17 € ’29? Ora, lo si 8 osservato, il °17 si presenta ad un tempo sotto due aspetti: come problema internazionale ¢ come problema interno ai singoli paesi capitalistici; come problema della con- trorivoluzione, comunque dellsolamento della Russia sovie- tica, e come problema della repressione del possente movimento di classe operaia — sindacale ¢ politico — che ne estende la esperienza a tutto il mondo capitalistico E la estende in ter- mini omogenei, laddove — fra il "18 e '26 — esso s'organizza nel movimento dei consigli, ma anche laddove il movimento & direttamente sindacale — sempre in termini d’avanguardia tuttavia, di richiesta di gestione *. E singolare vedere come i due problemi siano tenuti separati dal ceto politico internazio- nale del capitale. Tecniche diverse vengono messe in atto al fine di rispondere alle due insorgenze rivoluzionarie. La co- scienza capitalistica non eta ancora convinta della presenza internazionalmente unitaria della classe operaia: ed in questa separazione uno dei motivi della sua catastrofica incompren- sione della realta. Tale & almeno il parere di John M. Keynes. Se, dopo il °17, il momento centrale della ricostruzione capitalistica dello assetto politico internazionale & Versailles, & proprio qui — egli ticonosce —, in quest'ultimo atto di una secolare tradizione di rapporti di forza fra nazioni, che la inintelligenza della nuova dimensione della lotta di classe si esprime attraverso la sepa- razione dei problemi, Come spiegare altrimenti la follia di Versailles, prosegue Keynes? Nel Trattato, invece di costruirsi * Queso & i caso dela lotta operia negli USA. SulPomogenit det con ponemeati della cee operss ameticina in lota negli ennt inmediatamente Eicsstil ela pune guctss mondiale oon quell Ait ce opel eoropes Evan abcocs alla Saslone di Sergio Bologna e a quella, teuta nal sat blo cst, ds Geacge Rawk su Le clase sper eteicéns wegi avn 20 Sicondl th percolate che fai 1914°e 1900 dl samero Gi aa oa de gat og ce § i oft od pares si prima deal anni 30. 3 veda per une sce tl dat Gi Berstein, Phe Lean Yeors: A History of American Worker, 13201933, ston, Houghton Min Company, 1960; fl sao dl W. Galesion, semen} ouoners eb dépresion’ leonomigue, ‘hisen, Van. Coreen” 134143 (Steg rcokt da‘D. Demarco, I Dhondt D. Fauvel Rout 10 un piano per salvare Europa dallo sfacelo, si rovesciano le frustrazioni, i risentimenti e le vendette di’ secoli di politica di potenza.. Mentre la rivoluzione preme, il ceto politico del capitale si lascia andare ad una sistemazione punitiva e non ricostruttiva dellassetto europeo. L’ipocrisia diplomatica trion- fa degli stessi impegni armistizia “di difesa‘e di ristrutturazione del sistema si prepara, bensi la necessiti di un approfondimeto della crisi. In particolare la follia economica del sistema di riparazioni imposto alla Germa- nia assicura che gli efferti del trattato di pace si prolungheranno disastrosamente, non solo in Germania ma cumulativamente sull’intero assetto integrato del mercato capitalistico. « Se il nostro proposito deliberato @ Pimpoverimento dell’Europa centrale, 030 predire che la vendetta non tardera. Nulla potr’ allora differire per molto tempo quella guerra civile finale fra le fotze della reazione ¢ le disperate convulsioni della rivolu- ione, di fronte alla quale gli orrori della recente guerra tede- sea sembreranno un nonnulla, e che distrugger’, qualunque sia il vincitore, la civilta ed il progresso della nostra genera- . Ma cosi_non la possibilita fone »*. Ma quale altra via seguire? Una ed una so! “Jidare economia dell’Europa centrale a battiera contro i soviet “russi e @ controllo dei movimenti rivoluzionari interni, riuni- ficare i due fronti della difesa del sistema capitalistico. « Si dice che Lenin abbia dichiarato che il miglior modo di distrug- _ gere il sistema capitalistico sia quello di rovinarne la moneta Lenin aveva certamente ragione. Non vi & mezzo pitt soxtile “¢ pitt sicuro di scalzare le basi della societa esiscente . .. Com- binando Podio popolare verso la classe imprenditrice ¢ il colpo “gid vibrato alla sicurezza da quel turbamento violento ed arbi- tratio dei contratti e dell’equilibrio stabilito dalla ricchezza, “che & Vinevitabile frutto dell’inflazione, questi governi rendono ‘praticamente impossibile all’ordine sociale ed economico del “secolo diciannovesimo di continuare ... »*. 4 J.M. Keynes, The Economic Consequences of the Peace, London, 1919, p. 251, 31], M. Keynes, The Economic Consequences of the Peace cit, pp- 222223. Rina | de ona dec lama capil, dem, ¢ Tebletavo poliuco Keynesino in questa fac; e Torganizazione i quest Eoa"hon pos far che’ puntando sulla Germanist questo il corollasio. Sem Cosi dunque John M. Keynes, gid nel 1919. Seguire il suo Intuizione politica, si @ detto. Come tale, molto lontana pensiero da quella Jontana polemica alla pubblicazione della } ancora dal diventare sistema scientifico. Che anzi, nella pro- General Theory ci permettera forse di intravedere il disegno | spettiva del futuro sistema, Oblin era probabilmente pitt key- complessivo del travagliato sviluppo della politica del capitale. | nesiano di Keynes, quando — contestando l’analisi keynesiana Dunque, Keynes metteva in guardia dalle disastrose conse- _ degli effetti delle riparazioni tedesche sui redditi esteri — de- enze del Trattato, dallillusione cola implicita che i rapporti | finiva la possibilita chie il pagamento delle riparazioni contri- a le classi non fossero modificati dalla rottura operaia del | buisse dinamicamente alla definizione di un nuovo livello di sistema prebellico. Certo, siamo molto lontani da una precisa | equilibrio economico intemnazionale ’. Gia nel 1922 la posi- consapevolezza teorica dellinnovazione del ciclo politico dello | zione di Keynes era d’altronde mutata: « Pangoscia ¢ la zabbia stato contemporaneo, siamo molto lontani dalla capaciti di | intollerabili »* che lo avevano costretto a lasciare il tavolo stravolgere — come avverri nella General Theory — Vap- | delle trattative di Parigi si erano placate; la visione pit super- prezzamento della rottura operaia in motivo della stessa cre- | ficialmente ottimistica: «Se mi riporto a due anni addietro scita economica del capitale: eppure & proprio da quest'intui- — e rileggo quello che scrissi allora, vedo che i pericoli allora zione politica, tanto primitiva quanto fondamentale, che viene — sovrastanti sono stati superati felicemente. La pazienza delle illuminato il problema centrale degli anni a venire: come bloc- | masse popolari d'Europa ¢ Ia stabilita delle sue istituzioni care, come controllare Vimpatto della rivoluzione d’ottobre | hanno resistito a scosse peggiori di quante potranno mai rice- sulla struttura del capitale, La querelle sulla continuita o meno, | verne in avvenire. Due anni fa il Trattato, che oltraggiava la sulla coerenza o meno del pensiero keynesiano, nella misura | giustizia la pieta e la saggezza, rappresentava la volont’ del in cui sapra superare il significato letterale del suo discorso © | momento dei paesi vitroriosi. Avrebbero avuto le sue vittime dissolversi nella scoperta del problema che lo percorre, potri | Ja volont& di pazientare? Oppure sarebbero state spinte dalla condurre ’indagine a qualche risultato di carattere generale ° dispetazione e dalle privazioni a scuotere le fondamenta della societi? Abbiamo adesso la risposta: le vittime hanno pazien- “tato...»*, Eppure intuizione politica fondamentale, che im- pre questa prospertiva rstert fin gli clement fondamentali del dscorso polt- | plicava’ un apprezzamento radicalmente nuovo delle grandi fio ai Keynes Nel 1927 (in The Regison of Trey, London: camo dalla “| dimensioni dello sviluppo. Lo riconosceva Robertson con estre- Eile Gérmanta ora verso Oriente; © tune Ie sue speranze ee sue ambiionl, | ma lucidita: «... Ia cosa sorprendente di questa analisi ech, , vol. 39, settembre 1925; The Reparation Neds bee it problema R, Lstachman, naVintroduion al volume da § Bobi: « Diva, sugo 192. Ink crt I stems Lenetano, Tent gn af dcusony ad ie Hanco Av Gt uneGemesione d'Keyos cla de E, A, G, Robinson, 1! sistema el Milt, 196, in pee pp 1325, Bene anata BAG Robion “Remesiano, Gt, D- Tai, e lopieamente daccordo Pagiogrtco RE. Harod, Le oid J. SPN Lek, The Revision of Trey, cit, ety p. 164 12 alimenta le costruzioni del protezionismo, del militarismo e § 10 al capitale Ja risposta @ vecchia, pur nella forza con cui ora delPimperialismo . . . » *® : la concezione del laissez faire vi 8 im-@& proposta, vecchia come il ’48, come il ’70. Uso della forza plicitamente liquidata — prosegue Robertson —, i problemi § sepressiva per battere il movimento politico di classe operaia; della politica internazionale riportati a quelli dell’organizea- Fe — in secondo luogo — riassorbimento della forza lavoro zione interna dei rapporti di forza. raverso un salto tecnologico, il perfezionamento del mecca- Al di li del grande successo di pubblico, Pammonimento | nismo di estrazione di plusvalore relative. I movimento dei keynesiano sembra tuttavia cadere nel vuoto. La grande stampa eonsigli, 'imponente pressione del sindacalismo rivoluzionario Jo riftuta: «... una delle pid sorprendenti caratteristiche del § dell’inizio degli anni ’20 vengono battuti — meglio, vien tolta libro del signor Keynes & Vinesperienza, per non dire Pingenuiti § Ja possibilita stessa della dialettica rivoluzionaria che in essi politica che esso rivela... >. E i politici vi irrodono, i vecchi | si organizzava fra avanguardie di classe e masse proletarie — come i nuovis e sostanzialmente negli stessi termini (Clemenceau: § dall’inserimento delle nuove tecniche di razionalizzazione del «Fort en théme d’économiste, M. Keynes... combat, voro, dallo schiacciamento della qualifcazione, dalla catena aucun ménagement, Pabus des exigences des Alligs (lisez di montaggio. Come sempre il primo effetto della lotta operaia la France”)... Ces reproches et tant d'autres @'une violence © sulla struttura del capitale @ riformistico: qui, al principio brutale, dont je maurais rien dit, si auteur, & tous risques, anni ’20, determina un'innovazione tecnologica generale, met cru servir sa cause en Jes livrant a la publicité, font assez | ampone al capitale un assorbimento della spinta operaia attra- clairement voir jusqu’ot certains esprits s’étaient montés » "; | verso un'espansione determinata dal radicale rinnovamento Churchill: « ...con un buon senso inconfutabile Keynes illu- § nella combinazione dei fattori produttivi. strd il carattere mostruoso delle clausole finanziarie ed econo-§ Ma fin dove era possibile percorrere questa vecchia strada? miche, Su tutti questi punti la sua opinione & buona. Ma, ‘trascinato dal suo naturale sdegno per i termini economici che si dovevano solennemente imporre, egli avvolse in una con- § economia. Dal punto di vista del capitale si dimenticava anche danna comune V'intero edificio dei trattati di pace. Che fosse | questa “fondamentale genericitd” ¢ si rifiurava il fatto, ben qualificato a parlare degli aspetti economici, non si pud mettere’ ‘gtavido di conseguenze, che Ja Russia sovietica offrisse in questione; ma, sull'altro e molto pit importante lato del | ormai alla classe operaia un ineliminabile punto di identifica. problema, non poteva giudicare meglio di tanti altri » ”. Quan- | zione politica, Se voleva valere, i meccanismo capitalistico do- ra dunque recuperare la classe operaia in quanto entita a. La meccanica del plusvalore relativo era insufficiente: 2 D.H. Robertson, recensione a The Economie Consequences of Pesce, non faceva che allargare le contraddizioni dello sviluppo “capitalistico, massificando ulteriormente la classe opetaia, po- stoma heynesiano, cit, p. 53), le basi — con l’accentuazione dei motivi di crisi ciclica sOEe W gluing df Clemencens & scordat dallo eesto Keynes in The Revi | (poiché l'espansione dell'offerta non . « Tl problema del biso- liberta ¢ nell’autodeterminantesi " genialiti ” del capitalista in. della povert e della lotta economica tra le classi e le dividuale. Bassai caratteristico — prosegue Marx — che gli entusiasmi apologeti del sistema delle fabbriche, polemizzando§ transitorio e inutile »*, Eccolo dunque questo equilibrio for- contro ogni organizzazione generale del lavoro sociale, non gale che lo scienziato cerca di restaurare al limite della possi- sappiano dire niente di peggio, fuorché: tale organizzazione! ita borghese di conoscenza: esso non é piti nemmeno senti- trasformerebbe in una fabbrica tutta la societa >. La critic mento pieno e garanzia sicura, & consapevole travestimento di Keynes alla legge di Say comporta quindi un’operazione dif di un obbligo irazionale, ® oscuro sostiruto di ogni contenuto radicale distruzione delloggetto: in quanto Veconomia poli.™ gi rarionalita °*. tica si presentava — strutturalmente — come teoria dell’equi-§ — Dall'iniziale rilevamento del mutamento intervenuto nei librio, come teoria del ricambio organico ¢ funzionale, delay wrti di forza fra le classi, dall’oscuro apprezzamento dell’in- indefinita libera possibilit’ di accesso al mondo della ric. portenza autonoma della classe operaia, ‘Reynes vuol dunque chezza, Sulla “naturalita” di questi presupposti si costituival’ Gtalire —- dopo Lattacco alla mitologia ottocentesca del lais- radicalmente 1a _scienza economica, adeguatamente congiuntal sep faire — ad un nuovo modello di equilibrio. Solo nella al suo oggetto. Criticati questi presupposti si accetta il rischio§ General Theory del 1936 esso sara tuttavia definito. Ora, negli _ che la societa si configuri intera come fabbrica. anni ’20, opera rimane prevalentemente ctitica. Attacco alla i A geste punto ae si aon ee Keynesiana, Lat restaurazione del Gold Standard *, identificazione della nuova istruzione dell'oggetto & al servizio della ricostruzione dell’og. i socializzazione in cui la produzione capitalistica @ en- getto. Pik tardi Keynes affermerd addirittura che gli schemige £25° “! Socializzazione in » ft neoclassici dell'equilibrio economico varranno una volta rag- giunta la piena occupazione *. Gli & che la dialettica borghese non conosce il rovesciamento. Quanto a Keynes, ogniqual-@ 35 $esei politic, ct. . 29, passion volta la critica attinge il limite della negazione s'accompagna | J'M. Keynes, Essoys in Persuasion, Londoa, 1952, p. VI ad una paralizzante filosofia che impedisce ogni passo ulteriore.. 2 Nel saggio L’xomo Newton (ora in: Politici éd economisti, cit., pp. 301- a yes sebra voler fssare —atraverso identifcecone di un’mosento Solo lo schema formale, Ia ricostruzione dell’equilibrio lo sod: | 24) Ks re es ee co di cues cons faecs alumingta ¢ ton Se Gal pemsicyo del grande fsicomstematico cambriigesno — wn modllo pe rend irs besten eet an ee Man 2 in aggione suentcth del primo. Ansi, in Newton ve scienza solo me ; It capitate, Roma, Rinascita, 1956 I, 2, p. 56. ci ‘vi si eseltino, solo in quanto il genio creative ea ce ee, oe ees wove t poe Bae age leine te all'occuy = “tener presente I’universo come a “ino a che punto in questa immagine dove ® possibile, la teria clasia si effeumers ci nuovo da quel punto in S°N2"ss ‘cq a sovessa lena, conspevlensy Resnessna del rosso vant»; J-M. Reynes, Occupasione, interesse ¢ moneta, Teoria generale, trade. &,Newon, non, evPofn, Ue, 3p 36 (For in po chro qustopern one: Teor ming, scenic? ange polemica in proposito RF. Harrod, op. cit, several) se Be 18 4 19 trata, insistenza — soprattutto — sulla necessita dellinter. | cie. Cid che diventer’ proprio della nuova figura di stato sari _xento-dello stato a mediazione dei confit: di-classe e quind:§ avece proprio il tipo di dinamica di classe mesoa in atto den- ‘a garanzia dell’equilibrio economico*. Opera essenzialmente tro l'interventismo. Ma solo la crisi del 29 permettera alla Critica, si ® detto, poiché qui i termini del rinnovato rapportol| scienza del capitale questulteriore paso avanti nella defini- fra le ‘classi aon agiscono ancora come tali nel discorso keyne-§@ zione della figura dello stato; ed al ‘17 di trionfare storica- siano, non sono ancora diventati elementi costitutivi del prin- ente dell’isolamento a cui si era voluto costringere. ipio della domanda effettiva, del principio del tischio cre: scente, della nuova teoria del saggio di interesse: non so ancora dvenut sistema, Anche se st garda infai a quia ML. Keynes dalla politica alla scienza. Tl ’29, ossia la classe , in questa fase di approssimazione, @ Velemento pit signi operaia nel capitale. ficativo dellelaborazione, Vinterventismo, si nota che esso_& i corrispettivo della critica del laisser faire, che implica percid§| — Accumere che il "17 non abbia incidenza disetta sul '29 Ja-registrazione. della massificazione operaia, riconosciute 1% sembra cosa ovvia. Eppure dietzo Vovvietd di questa afferma- comsegecdificalts ¢ assicrar, Pegi; mange ese done sta una ete dk apport! tore Ta Gl enc operaia ello sviluppo del sistema. UI tipo di interventismo, § ee Pilla te ene iecitl tees eee rei teotizzato e proposto, & ancora solo un fatto politico, deriva] fis; del 29 vien fuori direttamente dalla struttara economica necesstd di asscurare una base pit larga allo sviluppo jcana, pure essa 2 ad un tempo frutto sia del cumularsi Se a nae irre contraddizion del sistema fin dal principio del, secolo, aon dal scuro appr ernie aati soprattutto del loro accentuarsi nella misura in cui la mas- Be ¢ della riiecem sean Ses cena jione produttiva degli anni '20 era stata resa necessatia eae Sate Sa ‘impatto sindacalistico ¢ politico di classe all'interno dei < int rica generale. La somplice ristrmione-d ngoli paesi capitalistic. Inolte, la immediata estensione della ee ee ee , interventi sees caterer dels nuove fora chef Sato Ya Eonorvlusuna afevano deermtat "Daun pace © Ie seamen ese ee ee ae re on ae ioperaia: lo sta 7 “se non altro politicamente: poiché il *17 si presenta come -sottosviluppo italiano, 0 certe varianti del socialismo prussiano, | ansa almeno Milla migura im col incombe come potenzale ~pella fase di lotte seguite al 70, sono esemplari di. questa spe 2 Sol dima politico e culturale entro cui Keynes perviene a queste con aren 0 come per coli altel aspetti rlativi llama lasion! bene P.M. Sweezy, Il sistema heynesiano, city p. 344 ss ma molta economics del deeennio 30, alle indagiod di H.W. Amadi, Gli inseano- gp imme ot at, dee df ees tee a ne en Omeid del decennio 133040, trad, it, Torino, Einaudi, 1949. il presente come storia, trad i, Torino, Einaudi, 1962, p. 190 ss. Tio sottolineano vigorosamente per la societt americana (ed @ il punto St propesito E, A. G. Robinson, op. cit, p. i235 Sella cist) AM. Schlesinger Jr, Leta dt Roosevelt, wol. Le eis 2 Ned saggh del 26 (Liberalism e'laburismo e La fine del laisser aire: ‘pecobio ordine, Bologna, II Molino, 1959, trad. it, p. 169 3, 169 335M. cet in Nee GSS Se, Gircttvamonte p. 3661 © 76108) questo punto "poring, Bovoens, oval torino, Einaudi, pp. 51, 90. Signitcatni Gist. wove singolare sccentuanione, soprateaio in riferimento alle necessiti {dae tpoctati da P.G. Filene, Americans and the Soviet Experiment, politiche emerse dopo lo sciopero 71933, Harvard Univ. Press, 1967. 20 Diaccordo, questa @ ancora una spiegazione esterna: farla Di qui quel " manifesto politico ” che la General Theory. funzionare dentro l’analisi della crisi, fare elemento scienti- § Manifesto di un pensiero politico conservatore in cui il senso fico sara merito di Keynes. La continuita del problema trova | della depressione presente e V'ansia per Pincombente fururo finalmente, sotto Vaspra sollecitazione della crisi, una risposta, # paradossalmente impongono il rivoluzionamento sistematico del- « Se 2 vero che Keynes fece molto per la“ grande depressione ” | intera scienza del capitale. Si 2 detto che « le visione del ca- ® non meno vero che la " grande depressione ” fece molto per | pitale come sistema in costante ed imminente pericolo di cadere Keynes. Essa forni la sfida, il dramma e la conferma sperimentale, | nel ristagno.... permea ¢ in un certo senso persino domina Keynes vi entrd come I'somo che avrebbe abbracciato la Teo. | la General Theory»: ed & vero. A condizione di vedere ria Generale se questa gli fosse stata spiegata. In base al cur § questa possibilita di crisi come un fatto politico che Keynes riculum precedente non si pud dire di pit. Ma prima che la | registra ¢ con cui si misuta: per rovesciarla, I] riferimento alle grande depressione finisse Keynes ne usciva stringendo nella @ teorie del ristagno @, nella General Theory, un riferimento pole- mano il premio, vale a dire il sistema di pensiero per il quale | mico, allusione ad un destino capitalistico, ieri forse inevitabile, sari ricordato » *. In effetti la crisi mostra dialetticamente fun- | oggi inaccettabile se il sistema vuole salvarsi. Perché quando si vionanti gli elementi che Vanalisi aveva individualmente def. | dice “ domanda” si dice classe operaia, si dice movimento di niti. Da che cosa 2 prodotto infatti il ’29? Dal cumularsi di | massa che ha trovato un’identificazione politica, si dice possi- un’offerta eccedente, che influisce direttamente — abbassan- @ bilita di insurrezione ¢ di sovversione del sistema. Tl conser- dolo — sul livello degli investimenti neti e quindi — abbas- © vatore combatte quello che la sua lucida intelligenza prevede. sandoli — sui valori della tabella di efficenza marginale del | Ed & da questa disperata tensione che la volonta politica trae capitale. Vale a dire che Veccezionaliti della crisi del °29 non | Ia forza di farsi proposta ideologica completa € sistematica. si spiega se non tenendo presenti le condizioni dello sviluppo | In cid la necessita dell’ideologia keynesiana economico degli anni ’20, quando Vallargamento della base | Edd eccolo, fin dalle prime pagine della General Theory, il della offerta nella ticonversione dell'industria bellica, attra- | rapporto con il futuro farsi momento essenaiale all’analisi verso le innovazioni tecnologiche ¢ 1o straordinario incremento | interna del capitale. Poiché & laspettativa che unisce presente della produttivita del lavoro, attraverso la conseguente espan- ye futuro: quell'aspettativa che @ direttamente rilevante sul li- {sione della produzione di beni durevoli, non si & accompagnata | vello del’occupazione nella misura in cui & momento diretta- ‘ad un mutamento del rapporto in cui essa era con la domanda. | mente rilevante alla determinazione dell’efficienza marginale del I ceto politico dominante, virtuosamente tenuto a quella“ pru- | capitale “. Fin qui Keynes @ con i classici. Ma oggi la situazione denza fnanziavia” che ® volgaze maschera del ‘pitt gretto con. § & diversa: quell’aspettativa che per produrte valori positivi servatorismo, non aveva voluto che sui movimenti massificati | deve basarsi sulla fiduciosa intraprendenza, oggi @ sbilanciata dell’offerta potesse influire un’altrettale massificazione di do- g su un fronte incontrollabile di rischio. E tutto cid quando manda: anzi, la garanzia politica dellindipendenza dell’offerta era stata strenuamente ricercata ¢ difesa. La. socializzazion del capitale era andata di pari passo con la illusoria afferma- zione della sua autonomia politica. Ed ora eccoci ad avere 1 § § Holo non fa hore copoteato — © ce cl ovo ort Premio dela nostra inintelligenza: conclude Keynes *. pee, See grsaing cl ino, oe 2 [een dqnecaan ‘Egos smpicezs non barcranno 1 movment paremente passivi de esi di ‘Srosto; occorer! una politics molto energica e atv» (Giz da R.E. Hatrod, © Cost PA. Samuclon, If sistema keynesian, cit, p. 368. > 363) i 2 JoM. Keynes, Teore’generdle, cle, pp. 8151," 14195, 287.289, « SPP Sweeny, II sistema Reynesiano, cit, p. 34 passim. "Stl che i i 10 fnggio 1930 Kebues avera awvertio i geevi ee * J.-M. Keynes, Teoria generale, city pp. A145, 11928. 22 Valta composizione organica del capitale tanto meno permette § capitale contro il futuro: il carattere di classe di questo rife- larghi margini di precarieti. La crisi ha distrutto la certezzal§ timento keynesiano @ del tutto evidente. E un altro modo per del futuro, quella convenzione fondamentale — esata dal dire quello che la critica alla legge di Say aveva detto. Ma qui capitale — della rispondenza degli effetti alle aspettative. Ecco § il rapporto con Je nuove variabili che la scienza deve conside- dunque i primo imperativo: la paura del futuro deve essere | rare, & drammatizzato dalla crisi in atto. Chi & infatti questo tolta, il futuro deve essere fissato come presente. La conven. @ futuro con cui cosi acremente Keynes vuol fare i conti se non ione deve essere garantita *. "ancora quella catastrofe per sé e per i suoi, quel “ partito della _ Liinterventismo acquista qui una prima precisa connota- § catastrofe ” che eali vede vivere dinanzi a sé come classe ope- Zone: non pid opportunita politica ma necessita tecnica, non | raia? Da questo punto di vista l’affermazione keynesiana, tante registrazione della socializzazione dello sviluppo economico | volte superficialmente ripetuta: «nel lungo periodo saremo bensi punto di riferimento sostanziale delle forme ¢ dei tempi § tutti morti », quasi un rabbioso presagio di classe. E la vo- dello sviluppo. Il rischio Vinvestimento deve essere tolto 2 di riportare Panalisi esclusivamente ai suoi parametri © ridotto alla convenzione, ¢ lo stato deve assumersi la funzione © statici — tante volte rimproverata a Keynes — @ ancora il di garante della convenzione economica fondamentale. Lo stato | tentativo di escludere un novero di possibilit’ catastrofiche, di deve difendere il presente dal futuro. E se unico modo per | annullare il futuro prolungando il presente. farlo & di attualizzare il futuro, prefigurandolo secondo Paspet- § — _Eppure cosi il terreno della lotta di classe operaia 8 impo- tativa del presente, ecco Jo stato spiegare il suo intervento § sto anche al progetto ricostruttivo keynesiano. Ed ecco che su sino a costituirlo in attivita pianificatoria, e l’economico cosi § questo terreno Fanalisi si approfondisce. Una seconda quali- incorporato nel giuridico*. Nel suo intervento lo stato agiri § facazione diviene essenziale all’interventismo ed & quella che secondo norme, imponendo cid che deve essere. Esso non ga- | viene allo stato in quanto esclusivo rappresentante collettivo rantira la certezza del fatto, bensi la certezza della convenzione; | del capitale produttivo ®, Necessita politiche specifiche portano vorra la certezza della proiezione futura del presente. E questo | Keynes a questa conclusione. Gia nell’analisi dell’aspettativa un primo passo, una prima forma di identificazione di ceto § egli aveva identificato, accanto ad elementi patologici come la produttivo ¢ di ceto politico del capitale. Ancora indiretta: ma | speculazione, elementi strutturali attraverso cui i futuro pud quanto necessaria! Ora infatti la vita del sistema non si regge § rovesciarsi su di noi: fenomeni concorrenziali, errori prospet- sull’intraprendenza ma sulla liberazione dalla paura del futuro. @ tici di aspettativa ... Ora, poco importa che — di questi ele- | Ed il dizitto, per definizione, vorrebbe in cid provarsi. “menti — i primi possano essere perseguiti, esclusi in via Difesa dal futuro, ansia di stabilizzazione del potere del § di diritto: sia i primi che i secondi debbono essere esclusi in di fatto. Comunque per essi il sistema non pud essere peri- osamente sospeso sul futuro. « Sono alquanto scettico sulle) 2% Isp. 29403, SH posibilia di soccer di oa politica csclusvamente monetara sone stite, gue, wropost, Pans away, sullincla. @ ntesa a influire sul saggio di interesse. Vorrei vedere Jo stato SSeS Sette ee ga ae Sumy Perk’ Sel SSumersi una sempre meggiore responsebilianeloxgenizare siano, cit, pp. 129-146). E qui, come pit tard vedcemo: che Lanaiel econ tamente Pinvestimento . .. »°. Dunque, la garanzia com- ‘Bis ieyhesiana comic, a venate asticlarments elevate Pet a ae wione della auove figura di stato. i PPTL Bureau, Le plan copime mye, in: La planifeation comme process de décon, Bas, Con, 1985, p39 by ha forte lsat, megs. * Nota giustamente W.B, Reddewsy, op. cit, come Tinreorzesone ogni stro estore, questa assunzione del fururo nel giudizi, operata appunto qe dello stato alla vita economica si dia estensaimente in riferimenco allinvest- Prospertiva della piancarione economica ed ha chiacito quali importanti mento. La sua funzione & al limite direramente produtiva. conseguense ne vengano per la concecione stesia del disitto costituzionale. %6 JM, Keynes, Teoria generale, ct, p. 143 24

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