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Il PROBLEMA ECONOMICO
È un problema di scelte tra risorse e mezzi scarsi aventi usi alternativi.
Scaturisce dalla necessità dell’uomo di soddisfare i propri bisogni
attraverso l’approvvigionamento di beni economici.
Economia Politica:
- Macroeconomia: studia i grandi sistemi, aggregati di individui, nazionali
e internazionali.
- Microeconomia: studia il comportamento dell’individuo, del singolo
imprenditore e consumatore con tipo appartenente ad una certa
categoria.
Aziende di Erogazione
Sono aziende che operano per la soddisfazione diretta dei bisogni
umani. Infatti l’attività economica prevalente è quella di consumo. Se c’è
produzione, questa è destinata all’auto consumo. L’esempio tipico di
aziende di erogazione è la famiglia.
Aziende di Produzione
Sono aziende che operano per lo scambio sul mercato, e dunque
soddisfano i bisogni dell’uomo in maniera indiretta.
Si possono classificare:
- aziende di produzione di beni (materiali e non);
- aziende di produzione di servizi: trasporti, intermediazione
(agente immobiliare), aziende mercantili, assicurazioni, aziende di credito,
aziende di distribuzione di gas e servizi.
Le aziende di produzione:
- se operano a rischio di Mercato (a rischio della propria economia)
sono Imprese.
- se operano senza alcun rischio di Mercato sono aziende di
produzione di mercato.
Il rischio di mercato si ha quando l’impresa non riesce a produrre
risorse in misura superiore di quelle consumate nel processo di
produzione. In questo caso l’impresa produce perdita, consuma le risorse
investite senza riuscire a rigenerarne, esce dal mercato e fallisce..
Condizioni di economicità:
- Per un’azienda di produzione del tipo impresa volgersi in condizioni di
economicità significa in ultima istanza, produrre utili.
Aziende composte:
- aziende in cui una o più aziende di produzione sono strettamente legate
(sono in una sola economia complessa e solidale) con l’azienda di
erogazione.
- le aziende composte sono sia aziende di erogazione sia di produzione, le
une influendo o sottraendo mezzi alle altre con una sensibile intersezione
tra finalità economiche e non economiche.
Esempio: gli enti morali: ospedali, le scuole, gli istituti di ricerca; la
pubblica amministrazione, gli enti pubblici territoriali, lo stato, le
provincie, i comuni.
Aziende no-profit:
- aziende di natura privata, si occupano di attività di cultura e creazione,
di istruzione e ricerca, di sanità e assistenza sociale, più in generale sono
istituti ispirati da finalità di ordine sociale, morale e culturale e prevedono
inoltre il divieto di distribuire sia il reddito prodotto sia il patrimonio fra i
soci ma rimane a disposizione per essere al servizio dell’azienda.
- l’autofinanziamento:
pur praticando prezzi di vendita competitivi rispetto alla concorrenza.
Esempio, i salari: per massimizzare il reddito posso aumentare i
ricavi aumentando i prezzi (e la concorrenza?) oppure posso aumentare la
quantità venduta. L’aumento dei ricavi fa scontrare con il mercato.
Oppure per aumentare il reddito posso diminuire i costi.
I salari sono il corrispettivo del lavoro. Se riduco i salari
indiscriminatamente i salariati peggiorano il lavoro che peggiora i prodotti
e il reddito peggiora, oppure possono scioperare. Nelle economie delle
potenze asiatiche gli stipendi sono minimi perché non esistono norme sui
diritti umani (giornale 24 giugno).
Classifichiamo le imprese sulla base della loro
forma giuridica: 25/09/2010
Possiamo classificare le imprese sulla base della loro forma
giuridica:
- Imprese individuali : costituite da un unico soggetto,
l’imprenditore
- Imprese collettive: costituite da più soggetti che insieme danno
vita ad una società.
- Società di persone:
società in nome collettivo (SNC),
società in accomandita semplice (SAS).
Le società di persone non hanno una perfetta autonomia
patrimoniale, vi è una confusione patrimoniale tra i soci e l’impresa con la
conseguenza che il rischio d’impresa può ricadere anche sul patrimonio
personale dei soci e non soltanto su quello dell’impresa. Se la società
dovesse arrivare al fallimento i soci sono autorizzati a discutere il
patrimonio personale dei soci.
- Società di capitali:
a responsabilità limitata (SLR),
società per azioni (SPA),
società in accomandita per azioni (SAPA).
Prevedono una responsabilità limitata al capitale conferito, c’è
un’autonomia patrimoniale perfetta tra soci e impresa. Ogni socio è
responsabili limitatamente al capitale che ha conferito all’impresa.
Nelle S.R.L. il capitale è diviso in quote e il capitale sociale minimo
deve essere di 10.000€.
Nelle S.P.A. il capitale sociale è diviso in azioni che sono titoli
rappresentativi di quote di partecipazione nell’impresa. Il capitale sociale
minimo di una SPA deve essere di 120.000€.
Il capitale sociale di una SPA è dato dal valore nominale di ogni
azione moltiplicato per il numero di azioni in circolazione.
In uno stesso momento storico tutte le azioni in circolazione di una
spa devono avere lo stesso valore nominale.
La SPA è la forma preferita dalle grandi società. Le Spa possono
essere anche quotate in borsa, in tal caso i suoi titoli azionari possono
essere scambiati sul mercato borsistico.
Il prezzo a cui vengono scambiate le azioni sul mercato borsistico
dipenderà dall’incontro della domanda e dell’offerta di quel titolo sul
mercato (sulla borsa).