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LE PIETRE E LA STORIA
M. Brai*, C. Di Stefano, T. Schillaci*
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siti uno studio dettagliato sul loro stato di salute, riconsi- dei templi e di altri edifici.
derando allo stesso tempo le tecniche volte alla prote- I dati ottenuti saranno inseriti in un database e servi-
zione da differenti contaminanti dei materiali da costru- ranno alla valutazione degli indici di rischio per redigere
zione. le linee guida per una adatta terapia di preservazione e
Sono state scelte alcune aree archeologiche della Sicilia di un eventuale intervento di restauro.
particolarmente esposte ad un rischio integrato derivante
dall’azione di agenti inquinanti e da problematiche di sta- 1.1 XRD, XRF
bilità locale del territorio. Gli studi compiuti sono stati ri-
volti essenzialmente alle rocce sedimentarie siciliane: le La caratterizzazione mineralogica e geochimica è stata
arenarie di Agrigento e di Cusa, il travertino di Alcamo e effettuata mediante le tecniche di diffrattometria X
le calcareniti di Scicli. Nelle aree considerate numerose (XRD) e fluorescenza X (XRF).
sono le testimonianze del periodo Greco-Romano: i tem- Le misure XRD sono state effettuate con un diffrattome-
pli di Agrigento e di Selinunte, il tempio ed il teatro di Se- tro Philips X PERT, impostando una tensione di 40 kV e
gesta. Le calcareniti di Scicli sono invece rappresentative una corrente di 20 mA all’anodo di rame, con una velo-
del periodo barocco della Val di Noto. cità di rotazione della slitta portacampione di 2°/min.
Per le misure XRF è stato utilizzato lo strumento Philips
1 MATERIALI E METODI PW1400. I valori di tensioni e di corrente usati erano
compresi nel range 30-50 kV e 30-50 mA rispattiva-
Sono state effettuate analisi in laboratorio, ai fini della ca- mente. E’ stato utilizzato l’anodo di cromo per gli ele-
ratterizzazione geochimica e di struttura porosa su rocce menti leggeri e quello di tungsteno per i pesanti. I valori
campionate in cave e in aree archeologiche e rappresen- ottenuti sono stati corretti per la LOI (Loss Of Ignition) e
tative dei materiali da costruzione dei monumenti storici. sono mostrati nei successivi paragrafi.
A tale scopo sono state utilizzate differenti tecniche fisi- Entrambe le misure sono state effettuate mediante stru-
che quali la fluorescenza X (XRF), la diffrattometria X mentazione fissa da laboratorio.
(XRD), la microscopia ottica e a scansione elettronica, la Per confronto sono state effettuate misure con uno stru-
porosimetria Hg, il metodo gravimetrico, la Risonanza mento XRF portatile Lithos 3000 (Assing).
Magnetica Nucleare in imaging e rilassometria (MRI e
MRR) e la Tomografia Computerizzata (TC). 1.2 MICROSCOPIA OTTICA, SEM, POROSIMETRO
Nella tabella sotto sono riportati i siti di campionamento, HG, METODO GRAVIMETRICO
la litologia e la corrispondente area archeologica nelle
quali le rocce considerate furono usate per la costruzione Lo studio delle proprietà porosimetriche, distribuzione
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BIBLIOGRAFIA
CONCLUSIONI
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