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Tabella riassuntiva delle trasformazioni termodinamiche trasformazione __grandezza costante legge formula grafico ] Isoterma : Boyle e Mariotte nome ae pV=costante ie v A p Gay-Lussac isobara P (prima) jal Gay-Lussac isocora v (seconda) P=poor adiabatica o-0 pv'=costante a=831— ‘equazione di stato: RaLiK Gas e coordinate termodinamiche * Il termometro a gas utilizza il cambiamento della pressione del gas in esso contenuto per misurare la temperatura. Ha il vantaggio, rispetto ad altri strumenti, che la misurazione effettuata @ indipendente dal tipo di gas utilizzato. © La scala Kelvin della temperatura assoluta corrisponde a: T{K) = (°C) + 273,15 e utilizza come punto fisso lo zero assoluto (T= 0 K = 273,15 °C) * La quantita di materia viene misurata in moli (mol). Una mole di sostanza corrisponde a una quantita in grammi di quella sostanza pari alla sua massa atomica (0 molecolare). + In una mole di qualunque sostanza é contenuto un numero invariato di particelle dato dal numero di Avogadro: N, = 6,02 - 103 particelle/mol * La legge di Avogadro afferma che volumi uguali di gas, se si trovano alla stessa temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di particelle, indipendentemente dal tipo di gas. * Con U'espressione perfetto o ideale si intende un modello di gas che segue esattamente l’equazione di stato del gas perfetto e in cui vengono trascurati il volume delle particelle (atomi o molecole) che lo compongono e le forze intermolecolari. © Un gas reale pud essere considerato ideale quando si trova in condizioni di bassa densita (rarefatto, quindi bassa pressione) ed é lontano dalla temperatura di liquefazione. * Le coordinate termodinamiche che servono per studiare il comportamento di una prefissata massa di gas sono pressione, volume e temperatura. Legge di Boyle © Una trasformazione si dice isoterma se durante il processo rimane invariata la temperatura della sostanza. * La legge di Boyle e Mariotte evidenzia la proporzionalita inversa tra pressione e volume per una determinata quantita di gas a temperatura costante. La sua formulazione matematica é: pV = costante 6, in una forma pid utile per i calcoli: Pas = Pols Legge di Gay-Lussac © Una trasformazione @ isobara quando resta costante la pressione. In questa situazione per il gas perfetto vale la prima legge di Gay-Lussac: V, = Vo(1 +a - At) Possiamo riscrivere tale legge utilizzando la temperatura assoluta e diventa: YW, V=VoaT oppure ¥t- Ye Pree. a La costante a vale per tutti i gas 373 45 °C e rappresenta la variazione di volume di un gas che occupa un volume unitario per un aumento della temperatura di 1 °C (a partire da f = 0 °C) * Nel caso in cui non si modifichi il volume del gas durante la trasformazione, quest’ultima si chiama isocora e il gas segue la seconda legge di Gay-Lussac: Pr= Po(1 + a> At) In termini di temperatura assoluta abbiamo invece: pe pra oppure PiaPe Equazione di stato dei gas perfetti “Le coordinate termodinamiche di un gas perfetto (T, pe V) e la quantita di materia in moli (n) sono legate dall’equazione di stato: pV=nRT ; A A J dove R é la costante universale dei gas che nel SI vale 8,31 of: In questa equazione, le unita di misura devono essere necessariamente le seguenti p=[Pa], V=[m'], T=[k] e n= [mol]. Dall’ equazione possiamo dedurre la relazione PiMt = Pave q t © Il rapporto tra Re il numero di Avogadro WN, si chiama costante di Boltzmann kg: ioe ap kg ha lo stesso valore per tutti i gas (1,38 - 10 J/k). « Ufilizzando la costante di Boltzmann ko, l'equazione di stato dei gas perfetti pud essere scritta come: pV=NkgT dove N° il numero di particelle che formano il gas. + Per i gas reali & valida l'equazione di van der Waals poa(ap] von =a che tiene conto sia delle forze intermolecolari sia del volume delle particelle. « Una trasformazione si chiama adiabatica quando il sistema (che pud essere costituito dal gas perfetto) non scambia calore con l’ambiente esterno. L’equazione che rappresenta una trasformazione adiabatica &: pV"=costante oppure piVi= peVE yee dove ¢, @ il calore specifica @ pressione costante ¢ cy il calore specifico a volume Costante. Essa & una costante che dipende dal particolare gas e per l'aria (che & una miscela di gas) vale: Yuin = 1-4. Il calore specifica c di una sostanza 2 definito come il calore Q che una massa m pari a 1 kg di tale sostanza scambia °C 01 K la sua temperatura: per modificare Q mat Primo principio della termodinamica La termodinamica si occupa di tutti quei processi che consentono di ricavare lavoro meccanico a partire dal calore e viceversa. © IL principio zero della termodinamica afferma che due corpi entrambi in equilibrio termico con un terzo corpo, sono in equilibrio termico anche fra di loro. * Dalla possibilita di trasformare il calore in lavoro e viceversa, Joule ricava Vequivalenza tra le due grandezze, trovando che 1 cal (unita di misura del calore) corrisponde a 4,186 J (unita di misura del lavoro). + L'energ " iterna U di un sistema é la somma di tutte le energie, di tipo sia cinetico sia potenziale, possedute dagli elementi che formano il sistema. * Per il calore ¢ il lavoro si utilizzano le seguenti convenzioni: - Q>0 se il calore entra nel sistema, Q<0 se il calore esce dal sistema; -L>0 se il lavoro é svolto dal sistema, L<0_ se il lavoro é svolto sul sistema. * La variazione dell’energia interna AU é data dalla somma algebrica di calore e lavoro: AU=Q-L # Il primo principio della termodinamica afferma che durante una trasformazione termodinamica, indipendentemente dal modo con il quale la si realizza, il calore assorbito dal sistema @ uguale alla somma tra la variazione della sua energia interna AU e il lavoro L compiuto dal sistema: Q=AU+L Lenergia interna @ una funzione della sola temperatura: u=U(T) Inoltre, dal momento che la sua variazione non dipende dal particolare tipo di percorso che viene compiuto dal sistema per andare da uno stato iniziale 1 a uno stato finale 2, ma esclusivamente dai due stati in questione, allora si dice che L’energia interna U @ una funzione di stato. Lavoro e calore nelle trasformazioni quasi statiche © Una trasformazione quasi statica @ una trasformazione durante La quale il sistema si trova in ogni momento molto prossimo alle condizioni di equilibrio, in modo tale da poter essere individuato tramite le coordinate termodinamiche (p, V, T). Il lavoro in una trasformazione quasi statica @ dato da: AL=p-AV La sua espressione nei diversi casi diventa: ~ trasformazione isocora (V=cost) L=0 ~ trasformazione isobara (p=cost) L=p(Y.-\) V, = trasformazione isoterma (T= cost) L=aRTIn 4 - trasformazione adiabatica (Q= 0) * Indicando con Cy la capacita termica a volume costante di un gas perfetto, allora la sua energia interna pud essere scritta come AU = C,ATe il primo principio della termodinamica diventa Qz=CyAT+ pav Tra Cye la capacita termica a pressione costante C, esiste la relazione C, = Cy+ aR. Il calore nelle varie trasformazioni é dato da ~ trasformazione isocora (V=cost) Q=C,(T,- 1) = trasformazione isobara (p=cost) Q=C,(Z-%) ~ trasformazione isoterma (T=cost) Q=L ~ trasformazione adiabatica (Q@=0) Q=0 Macchine termiche e ciclo di Carnot © Un ciclo termodinamico & una sequenza di trasformazioni al termine della quale il sistema ritorna allo stato in cui si trovava inizialmente. + Una macchina termica 8 un dispositivo che, sfruttando particolari cicli termodinamici, consente di ricavare lavoro utile grazie all’assorbimento di calore dall’esterno. Un frigorifero, invece, tramite altri tipi di ciclo, ha lo scopo di sottrarre calore ai corpi freddi ricorrendo al lavoro esterno. © IL rendimento di una macchina termica @ definito come rapporto tra il lavoro utile Ly prodotto dalla machina e il calore Qc che essa ha assorbito dalla sorgente calda: by & Indicando con Ql calore che la machina termica non pud non cedere alla sorgente fredda durante il ciclo termodinamico, si ha anche: 7 «Una trasformazione si dice reversibile quando la sostanza pud essere riportata dallo stato finale a quello iniziale con un percorso che fa riattraversare in senso inverso alla sostanza gli stessi stati intermedi. ‘= Il cielo di Carnot consiste in quattro trasformazioni reve due adiabatiche ¢ due isoterme tra la sorgente calda alla temperatura assoluta Tc e quella fredda alla temperatura assoluta T;. Il rendimento del Ciclo di Carnot é: Per temperature Tc Tr date, la macchina di Carnot @ sempre la machina termica che ha il rendimento maggiore. Il motore a scoppio (0 2 combustione interna) a quattro tempi funziona secondo il cielo Otto le cui fasi sono: 1) aspirazione (isobara); 2) compressione (adiabatica); 3) seoppio (isocora); 4) espansione (adiabatica); 5) apertura della valvola di searico (isocora); 6) espulsione (isobara). al ciclo termodinamico ideale con il quale si rappresenta il funzionamento di questo mnotore comprende: compressione > scoppio -» espansione ~» apertura della valvola di scarico. Se si indica il rapporto di compressione con r= a4 dove V; aval del cilindro e V; quello della camera di combustione, allora il rendimento del ciclo Otto é: nat- Secondo principio della termodinamica : inamica afferma che * Venuneiato di Kelvin del secondo principio della termodinamica afferme Ct & impossible realizzare una trasformazione che abbia come unico TTT The di trasformare in lavoro tutto il calore sottratto da una sorgente r : jinamica sostiene che * Llenuncato di Clavsivs del seconde principio della termodinamica soins C0 8 impossibile realizzare una trasformazione che abbia come unico una calda di far passare il calore da una sorgente fredda a temperatura Ty a una cal a temperatura Te. * TLrisutato complessvo di una macchina frigorifera & quello di assorbire ae ae da un corpo freddo ¢ trasmetterlo a uno cald. Per fare questo, un ciclo Frigorforor che richie venga compivta una certa quantita di lavoro sul sistema, opera i tale che un gas refrigerante vaporizza a bassa temperatura, per cui assorbe |= una quantita di caore pari al calor latene di vaporizzazione dall‘interno del frigorfe (Fredo), e condensa a temperatura pit elevata, in modo tale da cedere ea i calore pari al calore latente di condensazione all’ambiente esterno (caldo). ‘IL coefficiente di prestazione & definito da: COP = ti Ty mentre il COP massimo &: COPc = TF 5 * Una trasformazione irreversibile si svolge in modo tale da non poter essere ripercorsa in senso inverso attraversando i medesimi stati. In natura tutte le trasformazioni avvengono nel senso di un aumento del grado di disordine del sistema con trasformazioni irreversibili, Entropia * L'entropia $ @ una grandezza fisica la cui variazione ci informa sull’evoluzione di un sistema da uno stato ordinato a uno disordinato e viceversa. La variazione di entropia AS viene definita come il rapporto tra il calore Q assorbito 0 ceduto reversibilmente dal sistema e la temperatura assoluta Ta cui avviene il proceso: =2 as=@ La sua unita di misura @ J/K © Per il principio delt’entropia, l'entropia dell’Universo tende ad aumentare: AS (Universo) 2 0 = In base al concetto termodinamico un sistema @ descritto attraverso pochissimi parametri macroscopici (pressione, volume, temperatura. ..), che tengono conto del comportamento d’insieme. ‘In base al concetto dinamico, invece, un sistema & descritto tramite un numero molto elevato di parametri microscopici per tenere conto della posizione e della velocita di tutte le particelle che lo compongono. joltzmann fornisce U'entropia S di un sistema in funzione del numero di possibili stati microscopici W: $= ky la © IL teorema di Nernst, detto anche terzo principio della termodinamica, stabilisce che U'entropia di un qualunque sistema pud essere considerata uguale a zero alla temperatura di 0 K. +l principio aS (Universo) 2 0 individua la tendenza dei sistemi termodinamici a evolvere spontaneamente in una ben precisa direzione, senza - 0 quasi ~ la possibilita di tornare indietro. *@ data dalla somma di tutti conti celle che costituiscono il gas; (una funzione di stato) in quanto la sua variazione dipende solo dallo stato ini- ziale e da quello finale e non dal particolare percorso seguito dal gas per com- piere la trasformazione; * dipende unicamente dal miche: se T non cam ributi energ inetici e potenziali) delle parti- De non dalle altre coordinate termodina- ata anche ‘Ja sua variazione AU 2 presente nel primo principio d ‘dalla relazione Q = AU +L si deduce che il calore assorbito mentare la sua energia interna e/o per fargli compiere un lavor amica? infatti, ¢ nel caso in cui si tratti di spf gas.mones 3 (@u=5 NkpAT ) o anche au=3-nRar) 1 Hi Il primo principio della termodinamica pri in di conservasione dllnergia ha valida generale per-eui.nel caso di un ma chiuso, Fenergia interna U pud cambiare esclusivamente per Vintervento di uno scambio di calore o del compimento di lavoro in scguito allinterazione con Vambiente. Complessivamente la variazione dell energia interna é data quindi dalla somma algebrica di caloree lavoro: (Saeawa > ( = P(V2-Va AU=0-D t £ Cerchiamo di capire esattamente in che modo calore e lavoro contribuiscono alle variazioni di U. (Arasformazione adiabatica)) | ! se il sistema compie lavoro L > 0 => AU <0) energia interna diminuisce sel sistema subisce lavoro L <0 - AU>0 Tenergia interna aumenta gia interna diminul sel sistema assorbe calore¢@>0 = AU>O Venergia interna aumenta fn cui pud avvenire una trasforma- 1 casi analizzati non esauriscono le modalit zione termodinamica. Per esempio, se un gas viene riscaldato ¢ contemporaneamente si espande com- —piendo lavoro sull'mbiente, alla fine della trasformazione lenergia interna U del, “ps riser. aumentaa sel aloe asorbito Q-smaggiore dt lavoro compo 1 © > L) diminuita s¢ Q < Ep testa invariata Se¢ ‘Se dall’espressione della-variazione di energia intefha AU = Q ~L ricaviamo il ca- Jore, otteniamo la forma classiea del primo principio della termodinamica,) Durante una trasformazione termodir indiy lal modo in cui essa si realizza, il calore assorbito dal sistema @ uguale alla somma del lavoro L compiuto dal sistema stesso e della variazione ‘della sua energia inferna AU. : ‘A In sostanza, scrivendolo in questo modo, il primo principio della termodinamica mette in evidenza che quando un sistema assorbe calore, tale calore pud andare a vantaggio delYenergia interna del gas elo pud essen ulilizzato per fare compiere lavoro al sistema. —- primo principio della | termodinamica Naliptzeare un cil dale pose n comsidravons sltantasormeson veri 2 ° oo") trasformazic ie ian snc. 7b se | evomite riportata {to finale raqgiunto a quello iniziale percorrendo ‘esattamente i medesimi stati intermedi (rifacendo cioé ercorso a ritroso), Nella realta i processi non sono mai del tutto reversibili_a causa degli attri, per ‘cui, per esempio, lenergia assorbita da un gas sottoposto a compressione non viene estituita completamente con unlespansione ‘Vediamo in dettaglio il elo 4i Carnot» stat03 eta102 \ ieoante ‘dopo _Iisistema viene ‘A questo pul Epa yneisoterma) Espansione adiabatica) Tgascontenutodentro Ora il gas continu: ilellindro viene posto. —aespandersi, mail _aver messo ilcilindro.a__nuovamente isolato. a contatto con un cilindro 2 isolate contatio con un corpo termicamente cil corpo a temperatura _termicamente, ‘(sorgente fredda) gas, continuando la maggiore (sorgente Non avviene nessuno alla temperatura compressione senza ‘alda), alla temperatura scambio di calore (7) raggiunta che vi sia scambio di T..I'gas siespande ela temperatura precedentemente, il __calore, viene compresso mantenendo costante _del gas siabbassa __gas viene compresso ‘poriato al la sua temperatura (Zz) “fino aun certo valore fino allo stato 4 i passando dallo stato | (T,), raggiungendo temperatura iniziale (,). allo stato 2 lo stato 3. (vedi grafico). La quantita di calore assorbita durante lespansione isoterma @ inferiore rispetto alla quantita di calore ceduta durante la compressione isoterma. > Rappresentando il ciclo di Carnot nel ° piano (p, V), area racchiusa tra le due isoterme (1-2 e 3-4) ¢ le due adiabatiche (2-3 ¢ 4-1) corrisponde al lavoro ottenuto durante l'intero ciclo. ADAGATICA at Vestiamo come si pub determina lavoro compiuto in ciascuna tra weil rendimento del eiclo di Carnot, Caleoiam i visotermi2 ERs rn tadiabatica23 y, ,="R tke) sorrma34 — ERUR nw S adiabaica tp y= RA “1 ‘ando i contribu di tute le trasformazioniil lavoro totale Lay & Deby 34 Lys tly gt ly T,-T) Somm: Notando che la somma di; ed L,_, 2 nulla, poiché i due lavori sono uguali e oP- postiedessendoZs..=1 fT, abbiamo: nee logaritmi, 1 per pope Lg = MR Tela, v, 11 calore viene assorbito esclusivamente durante Tisoterma 1-2: di conseguenza, dato che T= costante, durante tale trasformazione si ha AU =0 e quindi: 1 rendimento del ciclo di Carnot &: vy, Vs WRTeIn =n RT, Ine _tR Ten -aR Toy co yu Le trasformazioni 2-3 41 sono adiabatic, per cul valgono rispettivamente: TVP'=T VE" oe TeVp'=1VE' Dividendo membro a membro, troviamo che vale 'uguaglianza: TE" T.VE" TE TVr Ritomando allespressione din, abbiamo infine: mma machina termica che lavora tra una sorgente_ {alda-a Temperatura T, (in K) e una sorgente fredda a femperatura F-(in K) secondo un ciclo di Carnot composto da due frasformazioni fiche, @ dato d Le conseguenze di maggior rilievo che si possono trarre dal’analisi del ciclo di Carnot sono: il rendimento 1) sempre re di 1 in quanto é sempre I, > 0K; Silvendimento di una machina che opera tra le temperature T, e Te # massimo ~ juanco funziona secondo iciclo di Camot (teorema di Carnot +i rendimento n aumenta al diminuire del rapporto T,/Tc, cio’ & tanto maggiore ‘quanto pit Te clevata rispetto a 7;. a a rendimento del ciclo di Carnot [Ee Per aere un rendimento el 100%, valea die ‘= sidowrebbe avere Ty=0K Maquestoe impossible: sorgent pil rede, cota temperatura pid basa, rormalmente dspenitil it Lorie? 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