RIVISTA TRIMESTRALE DI CULTURA RELIGIOSA
eligioni
= Setie
nel mondo
Michelangelp: Creazione Helt"uomo, Cappella Sistina
NEW AGE |
Marzo 1996 Gs Anno 2 -Numero |The Enneagram: some issues for discussion
Sercio FERRARI and GIANNI F. TRAPLETTI
The article discusses the Enneagram, an anthropological theory,
about which the authors pose some questions in order to stimulate a
debate. At first the Enneagram is briefly presented as a psychological
typology, then it is historically reviewed. It has not been possible to
find any documentary evidence of the existence of an enneagrammatic
theory until Gurdjieff presented his own theory to his disciples. He con-
sidered it as a cosmological representation. The Enneagram acquired
a specifically psychological character with Ichazo and Naranjo, and in
the Seventies it was introduced in the Esalen Institute. It was later re-
vised by the North American Jesuits, namely by Father Ochs, who re-
garded it as suitable for use not only in psychotherapy but also in Ch-
ristian spiritual practice. Nowdays, the Enneagram is widely used and
158L’enneagramma:
alcune domande per un dibattito
SerGio Ferrari £ GIANNI F. TRAPLETTI®
«Cerco l’uomo...»
Si racconta che il filosofo cinico Diogene (IV sec. a.C.) se ne
andasse per le vie della citt& con una lampada accesa in pieno
giorno. A coloro che l’interrogavano sul senso di un simile gesto,
rispondeva che stava cercando l’uomo. L’atto di Diogene era pa-
radossale e volutamente provocatorio, ma bene rappresenta una
delle esigenze radicate nel profondo dell’animo umano: conoscer-
si, sapere chi si é, avere una cognizione globale di che cosa signi-
fichi essere una persona e trarne indicazioni per la propria con-
dotta. La speculazione chiamata “antropologia” ha fornito nel
corso dei secoli diverse concezioni dell’essere umano, e molte al-
tre se ne possono trarre da sistemi di tipo simbolico, che - senza
necessariamente esplicitarla - contengono in sé una determinata
idea di uomo.
In questo articolo presenteremo Tenneagramma, recente mo-
dello antropologico che pare godere di successo nel mondo occi-
dentale. Buona parte di coloro che accolgono ’immagine umana
enneagrammatica sono cristiani, e se non solo questi ultimi vi ri-
servano attenzione - come risultera evidente nel corso dell’inter-
vento - notiamo che molti degli autori di libri dedicati all’argo-
“I rimandi ai testi vengono effettuati indicando il cognome dell’autore e
anno dellintervento; si fa riferimento alle pagine dell’edizione italiana (ove
disponibile); in conclusione dell’articolo le referenze bibliografiche.
94
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
mento sono religiosi e che i testi vengono pubblicati da case edi-
trici di area cattolica (tra i volumi apparsi in italiano cf. Beesing-
Nogosek-O’Leary 1984, Rohr-Ebert 1989, Riso 1990, Hannan
1992). Percid esporremo alcune domande quali ci pare debbano
essere poste dai credenti che si accostano ad un modo “nuovo” di
pensare la persona umana, ma esso conduce ad approccio non
tradizionale al cristianesimo. Non é nostro intento - né preroga-
tiva, del resto - fornire patenti @ortodossia o pronunciare scomu-
niche, bensi contribuire al dibattito tra credenti su questa forma
contemporanea dell’esperienza religiosa cristiana che suscita al-
cune perplessita (cf. Valente-Introvigne 1992; Introvigne 1993 p.
209; 1994 pp. 48-50, 159-163, 176-177; Ferrari-Trapletti 1995;
Gentili 1995).
Con un numero ti dico chi sei
Enneagramma é un termine composto da due radici greche:
ennea, che significa “nove”, e gramma, cioé “linea scritta”. Esso
indica una figura geometrica piana irregolare, delineata fissan-
do e numerando nove punti su una circonferenza (il 9 in posizio-
ne di mezzogiorno) e unendo quindi con segmenti di retta i punti
3-9-6 (un triangolo equilatero) e la sequenza 1-4-2-8-5-7. Quel
che si ottiene @, tanto per intenderci, qualcosa di simile ad una
stella a nove punte in un cerchio. Rappresentazioni dell’ennea-
gramma fanno bella mostra praticamente su tutte le copertine
dei libri che ne trattano. Gli autori, a prescindere dal grafico,
presentano lenneagramma come “un modello della psiche”
(Rohr-Ebert 1989 p. 15), “un modo per conoscere se stessi” (Riso
1990 p. 231). In pratica, si tratta di un’elaborata dottrina psico-
logica, che assume specificazioni particolari a partire da chi ne
scrive. E tuttavia possibile descriverla, seppure solo nei suoi
tratti generali: esistono nove “tipi” 0 modelli di psiche umana; la
95Sercio Ferrari £ GIANNI F. TRAPLETTI
singola persona, che resta comunque unica ed inimitabile nella
sua originalita, rientra necessariamente in uno dei nove tipi.
Ognuno di questi ultimi é definito con precisione elencandone le
qualita (intellettive, emotive, relazionali) positive e negative pe-
culiari. Alcuni autori propongono serie di associazioni tra tipi e
diverse realta, come i colori, gli animali, personaggi noti al pub-
blico, raggiungendo estremi perlomeno discutibili come l’'abbina-
mento con le nazionalita e con i cibi (gli italiani, per la cronaca,
sarebbero accostabili al tipo Sei e la pietanza corrispondente sa-
rebbe il minestrone). L'enneagramma ha innanzi tutto una fun-
zione diagnostica: attraverso una batteria di test psicologici gli
uomini e le donne possono individuare il tipo di appartenenza (il
proprio numero); aumentano cosi la conoscenza di se stessi/e,
scoprono tratti della propria personalitaé che spesso ignorano,
crescono nell’autoconsapevolezza. Ogni tipo, inoltre, pud essere
oggetto di variazioni a seguito delle esperienze che la persona vi-
ve durante l’esistenza, dell’ambiente che la circonda e delle sue
scelte. Tutti e nove i tipi possiedono i germi per dar luogo a una
vita colma di soddisfazioni individuali e fonte di arricchimento
per gli altri. Purtroppo é anche possibile (alcuni autori direbbero
«probabile», quando non «inevitabile») che una persona, soprat-
tutto se non si conosce approfonditamente, resti intrappolata
nelle dinamiche negative del proprio tipo, andando incontro a
tutta una serie di frustrazioni fino a situazioni di vera e propria
malattia mentale. Ad esempio un Tre (cioé un appartenente al
terzo tipo, sia maschio che femmina), caratterizzato da buona ac-
cettazione di sé e fiducia nelle proprie capacita, pud degenerare
nell’arroganza, pud vivere i rapporti con gli altri come una lotta
in cui primeggiare anche con mezzi sleali, fino a divenire uno
psicopatico sadico. Similmente un Quattro, che é dotato di una
spiccata sensibilita emotiva e potrebbe costruire positivi rappor-
ti in cui esprimere se stesso (spesso é portato per le attivita arti-
stiche e creative), pud rimanere bloccato dalla timidezza, essere
96
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
sopraffatto dall’introversione, fino a cadere in una depressione
autodistruttiva. Lenneagramma consente di intervenire in tali
spirali pericolose, esplicando quindi una funzione di tipo tera-
peutico. Afferma un autore, condiviso in questo praticamente da
tutti i sostenitori del metodo: «noi siamo realmente prigionieri
del nostro io, siamo incatenati dalle nostre paure, siamo limitati
nella nostra liberta, soffriamo della nostra condizione. (...) Len-
neagramma @ un passe-partout in grado di aprire molte porte.
Esso ci dara accesso alla saggezza di cui abbiamo bisogno per
sfuggire dalla prigione che noi stessi ci imponiamo, in modo da
farci abbracciare una vita pit piena» (Riso 1990 p. 9). Le linee
tracciate nel grafico (si abbiano presenti le due sequenze di cifre
sopra riportate) indicano le direzioni di cambiamento convenien-
ti, proponendosi come percorsi di liberazione o perfezionamento:
é bene, a titolo esemplicativo, che un Uno si avvicini al tipo Set-
te; @ male che assuma caratteristiche del Quattro. In base allo
stesso principio il Sei deve modificarsi verso il Nove, non verso il
Tre. Ma, @ bene precisarlo, non tutti gli autori concordano su
quali siano le direttrici corrette da seguire.
Lenneagramma, a parere dei divulgatori, pud fungere da
strumento fruttuoso per migliorare la propria esistenza attra-
verso Tautoanalisi e contemporaneamente, poiché tutti gli uomi-
ni sono sottoposti alla legge dei tipi, risultare estremamente uti-
Je nell'instaurare rapporti interpersonali costruttivi favorendo la
mutua comprensione e aiutando a scegliere i comportamenti pit
adeguati (essenziale sarebbe il ricorso al metodo nella scelta del
o della partner).
Il tuo numero ti porta a Dio
Lenneagramma possiede, sempre a parere dei sostenitori,
anche virti propriamente religiose: la dinamica di autoperfezio-
97Sercio Ferrari & Gianni F. TRAPLETTI
nameno psichico apre ad una dialettica di superamento del pec-
cato, verso la conversione e la redenzione, il cui fine @ lincontro
con Dio (cf. Beesing et alii 1984 pp. 154-184; Rohr-Ebert 1989 pp.
227-271; Riso 1990 pp. 15-16 e 291-304; Wulf 1991; Zuercher
1992; Gentili 1995). Lienneagramma, se utilizzato come stru-
mento di lettura, consente di recepire vividamente la Bibbia
(Miller 1991, Hannan 1992) e fornisce un accesso incomparabile
alla figura di Gest Cristo (Beesing et alii 1984 pp. 49-86; Nogo-
sek 1987; Rohr-Ebert 1989 pp. 276-292; Koller 1991). Attraverso
Venneagramma vien reso disponibile un prontuario affinché la
vita spirituale del singolo sia adeguata alle esigenze del suo tipo
(Metz-Burchill 1987). Di importanza non trascurabile sono gli
esiti nella direzione spirituale e nei rapporti intraecclesiali in ge-
nerale (Meine 1991; Zuercher 1993). Numerose sono le testimo-
nianze fornite da quanti, dopo aver scoperto Yenneagramma ed
averlo applicato con impegno alla loro vita, dichiarano di essere
come rinati al rapporto con Dio, di godere di esperienze spiritua-
li prima sconosciute.
Ci pare evidente che quanto affermato merita la pit grande
attenzione: il cristianesimo di fine secondo millennio ha rinvenu-
to un incomparabile metodo di evangelizzazione? é possibile par-
lare di una “spiritualita enneagrammatica” che si collochi, ac-
canto ad altre, tra le forme della vita cristiana?
Pensiamo sia conveniente sviluppare il discorso in alcuni
punti, in modo da focalizzare l’impegno critico.
Le origini: alcune luci e una grande ombra
Risolviamo in via preliminare la questione attinente Yorigine
dell’enneagramma. Gli autori affermano che il metodo sarebbe
una conoscenza antica, riscoperta e resa pubblica solo in anni re-
centi. Diverse, perd, le opinioni nel definire ambiente storico-
98
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
culturale in cui esso avrebbe avuto i natali. Molte le proposte:
l’Afghanistan di circa duemila anni fa (Beesing et alii 1984 p. 7),
la cerchia dei filosofi pitagorici del quinto secolo avanti Cristo (@
Yattuale opinione di Ichazo), addirittura la Persia del tremila
avanti Cristo (Riso 1990 p. 22). Unico elemento ricorrente, sul
quale tutti gli autori paiono trovarsi d’accordo, é la funzione di
mediazione delle congreghe sufi. Il Sufismo é un movimento di
tipo iniziatico e mistico sorto all’interno dell’Islam. I sufi avreb-
bero garantito il mantenimento e la trasmissione della dottrina
segreta fino al nostro secolo. Non esistono peréd riscontri docu-
mentari che confermino il rapporto tra i sufi e ’enneagramma.
Liunica pezza d’appoggio a quest’attribuzione é costituita dalla
presunta funzione iniziatica del metodo, che sarebbe stato tra-
smesso oralmente da maestro a discepolo in contesto esoterico,
impedendo percid la creazione di documenti. Le acquisizioni re-
centi di informazioni da parte degli studiosi sono tali da esclude-
re, perché storicamente inconsistente, la relazione sufismo-en-
neagramma (cf. Moore 1992-93). Stupisce che gli autori dei testi
sulla dottrina insistano nel diffondere una simile notizia errata,
quando potrebbero correggere i propri libri (errare & umano) in
occasione delle numerose ristampe e delle traduzioni e ammette-
re con semplicita: «(...) ’affermazione sicuramente pit: onesta &
quando diciamo: non sappiamo da dove abbia origine. Possiamo
seguire alcune impronte, ma non giungeremo mai fino al suo
punto d’inizio» (Rohr 1990 p. 18). Il passato dell’enneagramma @
offuscato da una grande ombra, ammesso e non concesso che la
teoria sia realmente esistita prima della sua comparsa agli inizi
dell’attuale secolo.
E invece possibile raccontare con una certa precisione la sto-
ria recente dell’enneagramma unendo le informazioni che i di-
versi protagonisti forniscono (Moore 1990 e 1992-93; Becker
1991 pp. 50-54; Pachwa 1991; Edwards 1992; Introvigne 1993
pp. citt.).
99Sercio Ferrari & Grannt F. TRaPLETTI
Lenneagramma fa la prima apparizione pubblica ad opera di
George I. Gurdjieff (1866?-1949), un esoterista di origini greco-
armene morto a Parigi. Egli, durante una vita colma di periodi
oscuri e di episodi discutibili, fondd una scuola di tipo iniziatico
le cui teorie e pratiche (malgrado il numero ridotto degli adepti)
hanno svolto e ancora esercitano un’influenza notevole nel mon-
do degli esoteristi. Non @ agevole individuare le fonti delle dot-
trine insegnate dal caucasico, le quali furono comunque profon-
damente da lui rielaborate fino a confluire in un sistema concet-
tuale-esoterico originale (Moore 1991). Anche se si considerasse
per certa la sua frequentazione per un certo periodo di gruppi su-
fi (le congreghe Sarmouni e Nagshbandi), cid non significherebbe
che da qui provenga la dottrina dell’enneagramma, che essi paio-
no ignorare del tutto. Il valore qualificante dell’enneagramma,
quale inizid ad insegnarlo Gurdjieff verso il 1916, é di rappre-
sentare graficamente l’intero esistente, di essere il modello dina-
mico che sintetizza luniverso fisico e spirituale (Ouspensky
1949; Gurdjieff 1973; Webb 1980; Moore 1991 pp. 392-393). Ten-
tando una sintesi, necessariamente approssimata: secondo
Gurdjieff, cid che esiste @ governato da due leggi di carattere nu-
merologico, quella del tre per le realta spirituali e quella del set-
te per le realta materiali. L’enneagramma, che risulta fondato su
tali cifre in base ad alcune speculazioni numerologiche, é il «ge-
roglifico universale», il «diagramma schematico del moto perpe-
tuo». Si pud notare che l’enneagramma di Gurdjieff, e quindi la
dottrina originale cui avrebbe attinto, non ha alcuna connotazio-
ne di tipo psicologico, caratteristica invece delle presentazioni
contemporanee. Riteniamo sia il caso di sottolineare, inoltre, che
esso appare innestato in un sistema teorico (di pit: ne sarebbe
Yespressione pit sintetica) esoterico-sincretistico. Non ci soffer-
miamo oltre nell’analisi del pensiero di Gurdjieff, ma precisiamo
che esso é dottrinalmente incompatibile con il cristianesimo qua-
le si @ venuto definendo nei due millenni che ci separano da Ge-
100
L’enneagramma: alcune domande per un dibattito
su Cristo, benché l’esoterista non abbia mancato di utilizzare -
corrompendoli - elementi tradizionali del cristianesimo. Alla
morte del maestro, i discepoli diedero il via a una serie di lotte
(ancora in corso) per aggiudicarsi la sua eredita ideale; a gettare
paglia sul fuoco stava il fatto che Gurdjieff non avesse fissato per
iscritto in forma definitiva il proprio insegnamento, tramandato
per lo pitt tramite i ricordi e gli appunti degli ascoltatori. Aleuni
discepoli di Gurdjieff diedero alle stampe studi dedicati anche al-
Yenneagramma, nei quali proponevano la propria interpretazio-
ne della dottrina (Ouspensky 1949; Bennett 1974-1983; Popoff
1978): di nuovo, l’enneagramma viene presentato come strumen-
to in grado di spiegare qualsivoglia realta (dall’evoluzione del co-
smo alla preparazione dei cibi, quindi anche l’essere umano), ma
non possiede alcuna specificita psicologica. Merita di essere ri-
cordato il caso di Rodney Collin-Smith (1909-1956), ex-seguace
di Gurdjieff, il quale convertitosi al cattolicesimo diede alle
stampe un curioso fascicoletto in cui l’incarnazione, la morte e la
resurrezione di Gest Cristo venivano rilette usando come stru-
menti interpretativi l’enneagramma, i segni dello zodiaco e le in-
fluenze planetarie (cf. Collin-Smith 1954). Collin-Smith fu il pri-
mo fedele della Chiesa Cattolica, per quel che é dato sapere del-
la sua appartenenza religiosa, che abbia tentato di coniugare
dottrine ortodosse con le componenti della dottrina enneagram-
matica di Gurdjieff. Il suo sforzo fu duramente condannato dai
gurdjieffiani, che lo considerano eretico, ed é discutibilissimo dal
punto di vista cristiano, ma é pur sempre un precedente.
Lienneagramma, probabilmente, sarebbe rimasto un sapere
di tipo iniziatico riservato ai ristretti circoli gurdjieffiani se, alla
fine degli anni Sessanta, non gli fosse stata data una netta ster-
zata verso l’interpretazione psicologica, quella oggi pit diffusa. I]
boliviano Oscar Ichazo e lo psichiatra cileno Claudio Naranjo so-
no i principali artefici dell’evoluzione in senso tipologico. I due
ebbero modo di collaborare nel 1969 presso l’Istituto de Psicolo-
101Sercio Ferrart £ GIANNI F. TRAPLETTI
gia Aplicada di Santiago (Cile). Ichazo ama circondare la propria
persona di un alone di mistero, come fece Gurdjieff a suo tempo,
e racconta di aver maturato una formazione intellettuale e spiri-
tuale quanto mai composita: viaggi fuori dal corpo fin da bambi-
no lo portarono ad abbandonare il cattolicesimo in cui era stato
educato; studid arti marziali, Zen, sciamanesimo, ipnotismo;
compi lunghi viaggi in Oriente, sponsorizzati da un gruppo eso-
terico di Buenos Aires (Argentina) contattato tramite un miste-
rioso personaggio incontrato a La Paz (Bolivia), viaggi che gli
consentirono di apprendere tecniche e tradizioni iniziatiche
(Keen 1973). Fondé nella citta di Arica (Cile) Istituto de Gnoseo-
logia, presso il quale impartiva i propri insegnamenti. Qui fu
raggiunto da Naranjo, che vi condusse un gruppetto di “discepo-
li” statunitensi. Ichazo nel 1971 si trasferi a New York, ove ora si
trova la sede dell’Arica Istitute, centro di un movimento di carat-
tere magico, vera e propria scuola di tipo esoterico-iniziatico (Lil-
ly-Hart 1975). Fu Ichazo a stabilire i caratteri salienti dell’at-
tuale teoria dell’enneagramma (che egli perd chiama - bonta sua
- “enneagono”), a partire dall’individuazione dei nove tipi di per-
sonalita umana e delle dinamiche evolutive o degenerative del
soggetto. Successivamente Naranjo, di formazione medico-psi-
chiatrica, tentd lintegrazione tra le intuizioni di Ichazo e le ac-
quisizioni della psicanalisi freudiana con la volonta di riformula-
re con maggiore pertinenza psicologica il sistema (Naranjo
1990). Poiché sia Ichazo che Naranjo conoscevano le opere di
Gurdjieff, @ lecito pensare che almeno l’idea di base e la figura
geometrica siano state derivate dalle scuole che a lui rimontano.
Ichazo (cf. 1972) rifiutd ben presto di riconoscere i debiti specu-
lativi nei confronti del caucasico, giungendo ad affermare: «Vor-
rei dire molto chiaramente che non c’é una una ‘idea’ di qualsia-
si importanza nell’intera opera del signor Gurdjieff» (Ichazo
1991 p. 90). Negata dal boliviano @ pure la possibilita che l’en-
neagramma gli sia stato trasmesso durante uno dei suoi viaggi
102
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
in Oriente: «Non ho ricevuto la teoria Arica da qualche oscura
setta sufi o da chiunque altro. La teoria e il metodo Arica sono di-
rettamente e completamente proposti e presentati esclusiva-
mente da me. Io sono l'unica fonte della teoria e del metodo Ari-
ca» (ibid. p. 116; cf. anche 1982). Viceversa, il suo compagno di
un tempo Naranjo non ha timore di citare con una certa frequen-
za Gurdjieff. I] cileno svolse un ruolo essenziale nella diffusione
dell’enneagramma perché, trasferitosi in California presso l’Esa-
len Istitute (la culla del New Age), vi insegnd la dottrina ed ebbe
tra i suoi uditori la medium Helen Palmer, autrice di un testo di
grande successo (1988) ed il gesuita p. Robert Ochs. Quest’ulti-
mo diffuse la conoscenza dell’enneagramma dapprima presso i
seminari della Compagnia di Gest, quindi ne segui la rielabora-
zione presso la Loyola University (I’ateneo gesuita). La volonta
era di verificare (eventualmente creare) la compatibilita tra il
metodo e la fede cristiana: l’opera di suor Beesing e compagni,
pubblicata nel 1984, @ la proposta al pubblico del risultato di
questo lavoro di “revisione cristiana” dell’enneagramma.
Gli enneagrammi, s’il vous plait!
La digressione storica dovrebbe aver posto in luce un dato:
non bisogna parlare di enneagramma, quanto piuttosto di en-
neagrammi. Accanto ad una formulazione orale antica, ormai in-
disponibile se mai @ esistita, si colloca l'insegnamento di
Gurdjieff e quindi dei suoi epigoni. La formulazione di tipologia
psicologica di Ichazo, che peré ora con il suo “enneagono” si muo-
ve in direzione magico-esoterica, grazie a Naranjo raggiunge l’ef-
fervescente ambiente californiano della cultura “alternativa”.
Seguono diversi tentativi di sviluppare il sistema; essi danno ori-
gine a quelle che potrebbero essere chiamate “scuole (0 tradizio-
ni) enneagrammatiche”: nuovamente in forma esoterica (Jaxon-
103Sercio Ferrari & Gianni F. TRAPLETTI
Bear 1989); mediante un approccio pragmatico per renderlo
strumento di auto-aiuto psicologico (Palmer 1988; Hurley-Dob-
son 1992); avvicinandolo alla psicologia di Jung (Keyes omnia);
Yenneagramma cristiano, nelle sue versioni americana (Beesing
et alii 1984) e tedesca (Rohr-Ebert 1989). Ef utile precisare che
non siamo di fronte a spiegazioni diversificate nelle formule ma
coincidenti nel significato. Si tratta di vere e proprie interpreta-
zioni distinte, che se in taluni punti concordano, in altri si trova-
no contrapposte. Significativa la vicenda di don Richard D. Riso,
divulgatore di successo, che sembra abbia lasciato la Compagnia
di Gest: perché in disaccordo con la teorizzazione “religiosa” che
dell’enneagramma si stava compiendo (cf. Riso 1987). Attual-
mente egli opera all’Enneagram Personality Types di New York
ed ha elaborato una propria docimologia diagnostica (cf. Riso
1992).
Sorge un dubbio: l’enneagramma vien presentato come un si-
stema che apre l’accesso alla conoscenza dell’essere umano; di
quale enneagramma si sta parlando? quale la qualita di tale co-
noscenza, presentata contraddittoriamente? non si rischia di
creare confusione invece che fare chiarezza? @ il caso di ricorrere
ad uno strumento, per il momento tanto instabile, come guida
per la vita di fede?
La parola agli specialisti della psiche
La caratterizzazione principale dell’enneagramma é di essere
una descrizione tipologica della mente umana, cioé di essere una
teoria psicologica. Lasciamo a coloro che si occupano a livello
professionale del tema, ossia agli psicologi, il compito di verifica-
re quanto la descrizione dei tipi e delle dinamiche tipologiche
siano pertinenti: realmente l’intera umanita sarebbe suddivisi-
bile in sole nove classi? avviene davvero che all’interno di esse i
104
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
processi si verifichino secondo modalita standard? Alcuni specia-
listi hanno gia iniziato ad occuparsi del problema utilizzando gli
strumenti della disciplina (Becker 1991; Wagner 1993; Naranjo
1995). A nostro parere, perd, gran parte del lavoro resta ancora
da svolgere: @ bene che nuovi studiosi siano coinvolti nella elabo-
razione critica (finché solo coloro che sono pit o meno aperta-
mente sostenitori del metodo si pronunciano sulla sua validita
non si pud parlare di conclusioni accolte dalla comunita scientifi-
ca); le verifiche empiriche devono essere allargate a campioni
maggiormente rappresentativi. Non nascondiamo le nostre per-
plessita di fronte ad un simile sistema, che ci pare teso a risolve-
re - un poco ingenuamente - il dilemma dell’identita personale
fornendo uno schema lineare in cui collocare sé ed incasellare gli
altri. Provi il lettore a svolgere i test finalizzati all’individuazio-
ne del tipo: non sono granché differenti dai giochini psicologici
da rotocalco estivo o femminile, sulla cui fondatezza scientifica
ben poco é conveniente scommettere. Lenneagramma é un pas-
satempo, un innocuo gioco di societa, sul modello dei role-games?
Non abbiamo l’impressione che quanti lo utilizzano lo prendano
cosi alla leggera; anzi, se dobbiamo credere alle loro testimo-
nianze, esso ricopre un ruolo notevole nell’indirizzare la vita dei
singoli nell’ordinarieta quotidiana, nei frangenti di crisi e nei
momenti di scelta. Tanto piti deve essere severa, percid, la verifi-
ca scientifica: nessuno si sposa in base al fest apparso sul setti-
manale («Sei fedele o avventuriero?»), pochi - speriamo - si affi-
dano all’oroscopo quotidiano ascoltato alla radio nell’affronatare
decisioni importanti; viceversa, l’influenza dell’enneagramma
pud essere rimarchevole, e quindi merita d’essere maggiormente
ponderata e verificata la teoria. Un’aggravante, se cosi ci é con-
cesso chiamarla, é costituita dalla presenza di diverse teorie del-
Yenneagramma, di autori non concordi nello stabilire le qualifi-
che dei tipi: chi ha ragione? quale ipotesi gode di maggiore atten-
dibilita?
105Sercio Ferrari & G1annt F. TRAPLETTI
Ancor pit cautela sara poi da usare nel giudicare l’ennea-
gramma come strumento terapeutico, come mappa da seguire
per vivere meglio. Liincidenza della teoria sulla vita delle perso-
ne pud essere notevole e determinare l’aumento del benessere, se
corretta; ma pud essere causa di grandi mali, qualora incespi-
chi in errori nel delineare le strutture psichiche e nell’indicare
gli interventi atti a ristabilire lequilibrio e a riconquistare l’inte-
grita personale. Gli psicoterapeuti che seguono l’enneagramma
(non abbiamo notizia di alcuno attivo in Italia) affermano che es-
so si dimostra strumento di guarigione efficace: speriamo sia ve-
ro, ed attendiamo le controprove.
Un settore particolare ci pare quello dell’applicazione dell’en-
neagramma alla psichiatria, cioé al trattamento di casi di pato-
logia mentale grave. Di nuovo, spetta a coloro che si applicano a
livello professionale del trattamento degli stati psicopatologici
giudicare se ’enneagramma @ in grado di fornire un apporto
qualificante ai fini della guarigione: fino a questo momento, l’ef-
ficacia del metodo in questo ambito é proclamata a priori ma non
comprovata.
«Esaminate ogni cosa, tenete cid che @ buono» (1Ts 5,21)
Un dibattito pit ampio, non ristretto alla cerchia degli spe-
cialisti (ma aperto ai suoi contributi), ci pare vada incoraggiato
sull’enneagramma che si potrebbe chiamare “cristiano”. Alcuni
religiosi nordamericani sembrano fare molto affidamento sull’e-
laborazione compiuta dalla scuola gesuita e salutano senza ten-
tennamenti l’enneagramma come il nuovissimo strumento per
Yevangelizzazione, un vero e proprio dono dal cielo per rivitaliz-
zare lesperienza di fede. Libri, conferenze, esercizi spirituali en-
neagrammatici, persino qualche famiglia religiosa che inserisce
il simbolo nell’insegna del proprio istituto, laddove si trovava il
106
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
monogramma di Cristo 0 la corona di stelle sul capo della Vergi-
ne. La Loyola University, prestigioso centro cattolico di cultura
oltreoceano, lo usa per Vorientamento dei giovani studenti (Cal-
lahan 1992). In Germania dal 1989 @ sorto ’Okumenischer Ar-
beitskreis Enneagramm (Gruppo di lavoro Ecumenico sull’En-
neagramma), che ha tra i suoi pid attivi animatori il francescano
(di origini statunitensi) p. Richard Rohr e il luterano Andreas
Ebert. Articoli scritti da cristiani appaiono con una certa costan-
za sull’Enneagram Educator Newsletter, il periodico di collega-
mento pubblicato a Chicago da Ruth Creighton a partire dal
1988. Ma non mancano le voci dissenzienti: Pevangelico tedesco
Ulrich Skambracks non perde occasione nei suoi interventi a
conferenze, alla radio e sui giornali per accusare Tenneagramma
di essere nientemeno che opera del demonio, strumento dell’An-
ticristo per demolire la fede della Chiesa. Sulle sue labbra le pa-
role di Paolo: «Verra giorno in cui non si sopportera pitt la sana
dottrina, ma, per prurito di udire qualcosa, gli uomini si circon-
deranno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare
ascolto alla verita per volgersi alle favole» (2 Tm 4,3-4), La favo-
la che fa tacere la verita cristiana sarebbe, secondo Skambracks,
Yenneagramma. Con pit pacatezza, ma non minore vigore, il ge-
suita americano p. Mitchell Paewa denuncia Tenneagramma co-
me infiltrazione gnostico-esoterica tra i fedeli della Chiesa (cf.
Pacwa 1992 pp. 95-148). Egli ebbe modo di apprendere l’ennea-
gramma da p. Ochs nel 1972, quando ancora Yinsegnamento av-
veniva solo oralmente e nel contesto di un rapporto da maestro a
discepolo. Si applicd secondo le direttive ricevute, esercitandosi
pure nello yoga e facendo “meditazione orientale” secondo le in-
dicazioni di Ochs. Successivamente ebbe modo di ricredersi sul-
Venneagramma, a seguito di una profonda esperienza di fede vis-
suta in un gruppo di preghiera (nel quale, ironia della sorte, era
stato introdotto da p. Rohr: ora i due si trovano su fronti oppo-
sti). A parere di p. Pacwa, ’enneagramma allontana anziché av-
107Sprcio Ferrari & Grant F. TRAPLETTI
vicinare a Dio, perché le sue radici occulte e la sua stessa natura
perseguono il raggiungimento di quella che si potrebbe definire
Villuminazione, e non, come nel cristianesimo, la comunione con
il Trascendente che si fa incontrare in Gesu Cristo. Il gesuita
muove una serie di appunti sull’ortodossia dei libri cristiani sul-
Yenneagramma e conclude affermando che esso é incompatibile
con la fede cristiana, perché viziato dalla sua matrice New Age.
Non é questione da poco conto: l’enneagramma é un’occasione
per icristiani della nostra epoca o un pericolo? Dovrebbero susci-
tare una certa apprensione le parole di Ichazo, al cui pensiero
tutti si rifanno, il quale ha affermato: «Nella mia teoria non c’é
posto per Gesu. Lo dissi ai gesuiti che avrebbero dovuto stare at-
tenti, perché non c’é nessun Gest da trovare qui» (cit. in Dean-
gelis 1995). Precisiamo la questione proponendo una serie di do-
mande, che riteniamo esigano risposta.
La questione genetica
Lenneagramma cristiano é un derivato concettuale da mate-
riale precedente di tipo esoterico-iniziatico localizzabile nell’am-
pio bacino del New Age. I religiosi nordamericani lo hanno sotto-
posto ad un’opera di ricomprensione e riformulazione: ma é suf-
ficiente? Ci sembra eccessivamente disinvolto l’atteggiamento di
alcuni autori, che ritengono ininfluente la qualita originaria,
parlando genericamente di “battesimo” per indicare la trasmuta-
zione in realta compatibile col cristianesimo: «(...) molte cono-
scenze scientifiche o esperienze religiose non sono “in sé” cristia-
ne o meno, ma lo diventano grazie al modo in cui le trattiamo»
(Rohr-Ebert 1989 p. 15). Alla radice di tale atteggiamento rite-
niamo di poter individuare uno scorretto modo di porsi di fronte
al New Age proponendone una lettura deviata, quasi fosse un
“assalto pacifico” che dall’Oriente (ecco le insistenze sui sufi) ar-
108
L’enneagramma: alcune domande per un dibattito
riva all’Occidente, secolarizzato e religiosamente decadente. E
vero che diverse sono le valutazioni in proposito (c’é chi giunge
all’incondizionato abbraccio del New Age affermando che é il
nuovo volto del cristianesimo: cf. Schiwy 1987), ma non si do-
vrebbe abbandonare troppo avventatamente la cautela critica
nell’accostarsi alla religiosita acquariana (Introvigne 1993 e
1994; Maccari 1994). Il New Age é un paradigma occidentale, an-
che se alla ricerca delle vie orientali; in esso rientrano esperien-
ze che sono religiose solo in senso ampio e non secondo il model-
lo cristiano della relazione uomo-Dio, che pone come fine la co-
munione, ma muove dalla consapevolezza della separazione e di-
stanza tra i due; l'ideologia del New Age propone il superamento
positivo del cristianesimo: su queste basi non é indice almeno di
presunzione pericolosa pensare di poter usare indiscriminata-
mente apporti alieni e includerli nel cristianesimo?
Psicologia o spiritualita?
Lenneagramma soffre di uno statuto epistemologico debole,
non sufficientemente chiaro su cio che esso vuol essere: metodo
psicoterapeutico o strumento di perfezionamento religioso? E la
descrizione nel linguaggio della psicologia delle dinamiche della
fede o una teoria psicologica tanto ampia da inglobare in sé l’e-
sperienza religiosa? L’aspirazione - per quanto apprezzabile - ad
un sapere “integrato”, in cui collimino scienze umane e scienze
teologiche, @ e resta un desiderio: discernere i due aspetti @ ne-
cessario per comprendere rettamente il metodo e quindi appli-
carlo convenientemente. Se é lecito che la teologia ricorra al lin-
guaggio della psicologia per dire il proprio messaggio in forma
comprensibile agli uomini del nostro tempo, non é invece corret-
to che l’esperienza religiosa sia ridotta a sola esperienza psichi-
ca: «La teologia rischia di perdere la propria liberta solo nel mo-
109Sercio FERRARI E GIANNI F. TRAPLETTI
mento in cui si fa dettare da un’altra disciplina scientifica le leg-
gi del proprio pensare e parlare. Pud allora succedere che i con-
cetti e le categorie presi in prestito si trasformino da servitori in
padroni, che schiaccino la fede cristiana privandola della sua so-
stanza — un linguaggio, dunque, non piu disponibile, ma dispoti-
co» (Zahrnt 1989 p. 117). Un certo riduzionismo psicologico - il
voler spiegare l’intera religione come fenomeno mentale - @ se-
gno distintivo delle forme tipiche del New Age; ma se ne pud tro-
vare traccia anche in alcuni testi sull’enneagramma. I] rapporto
tra benessere mentale della persona e salvezza religiosa ricevu-
ta non é facilmente definibile (cf. Aletti 1994; Fizzotti 1994; Pa-
vesi 1994), tuttavia il piano umano (vissuto mentale) e quello so-
vrumano (relazione salvifica per Grazia) non sono semplicemen-
te sovrapponibili, tantomeno interscambiabili. I] rischio, ricono-
sciuto anche da coloro che praticano o hanno praticato l’ennea-
gramma (Meine 1991, Pacwa 1992), @ quello che si perda la spe-
cificita relazionale del cristianesimo a favore di un generico
“viaggio verso il Sé” o di una ancor pit vaga “vita nell’Essenza”.
Lenneagramma é l’apripista verso un concetto gnostico di reli-
gione, verso un culto del Sé (cf. Vitz 1977), verso la dissoluzione
della Trascendenza a favore dell’immanenza panteista new age?
Il cuore del cristianesmo é il Dio rivelatosi in Gest Cristo: @ que-
stione di sostanza, non di forma; la mistica é accogliere la rela-
zione con questo Dio che si dona, non altro (Goffi 1994).
Parole, parole... n’est pas?
La natura ibrida dell’enneagramma, in bilico tra psicologia e
teologia, si mostra compiutamente nell’uso della terminologia da
parte degli autori: leggendo i loro testi sembra quasi che alcuni
di essi considerino sinonimi guarigione e salvezza, integrazione
(psichica) e redenzione, dinamiche terapeutiche ed esperienza
110
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
religiosa, meccanismi di difesa inconsci e colpa morale, conpul-
sione e peccato. Parte della responsabilita di questa approssima-
zione lessicale pud essere attribuita a Ichazo, che inizid a defini-
re i nove tipi dell’enneagramma usando l’elenco tradizionale dei
sette vizi capitali con l’aggiunta della paura e dell’insincerita. I
religiosi statunitensi ritennero fosse il caso di proseguire su que-
sta strada che frammischia parole della psicologia e parole della
teologia, ma il risultato - prevedibile, del resto - sono formulazio-
ni ambigue e imprecise, teologicamente incongrue e psicologica-
mente insignificanti. Non é il caso di fissare un vocabolario con-
diviso dai cultori dell’enneagramma, con una definita valenza
tecnica?
Una teologia dell’enneagramma?
Si possono contare alcuni tentativi di riformulare sulla base
dell’enneagramma le verita del cristianesimo. I risultati, perd,
per il momento ci paiono assai modesti. Il gesuita Hannan (1992)
propone la contemplazione delle forme dell’amore di Dio attra-
verso ’enneagramma, ma ben poco innovativo risulta il suo te-
sto, che si limita a riorganizzare sullo schema del simbolo rifles-
sioni che il sacerdote, probabilmente, anche in precedenza offri-
va durante le predicazioni.
Pit interessanti gli esercizi di esegesi biblica attraverso Pen-
neagramma, che muovono perd da un fraintendimento di base:
interpretano i personaggi della Bibbia - Gest. compreso - attra-
verso un realismo psicologico che ignora completamente il carat-
tere proprio dei testi biblici, cio8 di essere innanzi tutto testimo-
nianze di fede e non racconti biografici attenti alla dimensione
psicologica dei protagonisti. Pud darsi che la tendenza a “psicolo-
gizzare” in eccesso il libro sacro sia una reazione al metodo er-
meneutico storico-critico, il quale @ stato talvolta applicato con
111Sercio Ferrari £ GIANNI F, TRAPLETTI
modalita rigidissime, tanto da trasformare la lettura della Paro-
la di Dio in una specie di archeologia religiosa del Vicino Orien-
te. Un eccesso, perd, non giustifica il proprio contrario.
A nostro parere, infine, in alcuni casi le riflessioni teologiche
alla luce dell’enneagramma suonano come applicazioni meccani-
cistiche, come il frutto della volonta di far concordare con il mo-
dello enneagrammatico cid che, di per sé, non vi avrebbe asso-
nanza alcuna (cf. Zuercher 1992).
Verso la Babele degli enneagrammi?
Non ci é dato prevedere con certezza quale sara il futuro del-
Yenneagramma. II carattere dinamico del metodo, il quale ha
mostrato di essere intellettualmente rimanipolabile senza ecces-
siva difficolta, suggerisce che la mutabilita possa essere una del-
le sue caratteristiche. Di fatto, cid provoca una ridda di voci sul-
Yenneagramma, ognuna delle quali dice qualcosa di diverso dal-
le altre. Avremo un accordarsi dei pareri su una linea sostanzial-
mente unitaria o il sorgere di una Babele degli enneagrammi,
ove ogni comunicazione sara impossibile? Vedremo.
Indichiamo come indizio, ben poco promettente, che il livello
di talune opere recentissime sull’enneagramma sembra scadere.
Il filone della psicologia popolare presenta l’enneagramma come
nient’altro che un modo per trovare l’amore e fare soldi (Palmer
1995). Liesoterismo divulgativo - quello i cui testi si trovano an-
che sugli scaffali dell’ipermercato - lo pone nell’allegra compagnia
dei cristalli magici e degli ufo, del pendolino e dei tarocchi, tra la
cabala e i viaggi fuori dal corpo (Omaggio 1995 p. 196). Sembra
che il processo di trasformazione, invece che muoversi verso ’au-
spicata autenticazione dell’enneagramma , attraverso la prolifi-
cazione delle interpretazioni finisca col diluire cid che di significa-
tivo potrebbe sopravvivere all’interno del metodo simbolico.
112
Lenneagramma: alcune domande per un dibattito
Referenze bibliografiche
Arr Mario (a cura di), Religione o psicoterapia? Nuovi fe-
nomeni e movimenti religiosi alla luce della psicologia, Roma:
LAS, 1994.
Becker Markus, “Empirische Untersuchungen zum Ennea-
gramm - Grundlagen und Verleiche”, in Ebert-Kiistenmacher
1991, pp. 50-98.
Brrsinc Maria (O.P.) - Nocosex Rosert J. (C.S.C.) - O’Leary
Parricx (8.J.), The Enneagram: A Journey of Self-Discovery,
Denville (New Jersey): Dimension Books, 1984. Trad. it., Lien-
neagramma. Un itinerario alla scoperta di sé, Cinisello Balsamo
(MD: San Paolo, 1993.
Bennett Joun G., The Enneagram, Gloucestershire (GB):
Coombe Springs Press, 1974 (edizione rifusa e accresciuta: Ib.,
Enneagram Studies, York Beach (Maine): Samuel Weiser, 1983).
CALLAHAN WituiaM J., The Enneagram for Youth - Student
Edition, Chicago (Illinois): Loyola Univeristy Press, 1992.
Couuin-Smirn Ropney, Christian Mystery, Mexico: Edicione
Sol, 1954 (riapparso come: CoLLIN, Rodney, Christian Mystery,
Edmond (WA): Sure Fire Press, 1984).
DEANGELIS TorI, “Jesus Was a 2”, in Common Boundary, vol.
13, n° 5, settembre-ottobre 1995, pp. 55-59,
Epert ANDREAS - KUsTENMACHER Manion (a cura di), Erfahrun-
gen mit dem Enneagramm. Sich selbst und Gott begegnen, Miin-
chen: Claudius, 1991.
Epwarps ANtHony C., “Competitiveness and Apartheid in the
New Age: The Enneagram Schools”, in Religion Today: A Jour-
nal of Contemporary Religions, vol. 7, n° 2, primavera 1992, pp.
11-15.
FERRARI SERGIO - TRAPLETTI GIANNI F., “T cattolici e ’ennea-
gramma”, in Presenza cristiana, vol. 31, n° 3, marzo 1995, pp.
26-28.
113Sercio Ferrari & Gianni F. TRapLerti
Ib., “Llenneagramma: insegnamento esoterico 0 nuovo stru-
mento di spiritualita cattolica?”, relazione al Convegno Interna-
zionale organizzato dall’Universitéa di Roma “La Sapienza” (Di-
partimento di Sociologia) e dal Centro Studi sulle Nuove Religio-
ni (Cesnur): Varieties of Prayer. Alla ricerca del divino, preghie-
ra, meditazione, stati alterati di coscienza e nuovi movimenti re-
ligiosi, Roma 10-12 maggio 1995.
Fizzorti Eucenio, Religione o terapia? Un eterno problema
emergente..., in Ip. (a cura di), Religione o terapia? Il potenziale
terapeutico dei Nuovi Movimenti Religiosi, Roma: LAS, 1994, pp.
15-35.
Gentit1 Antonio, “Conoscersi meglio per essere se stessi”, in
Jesus, vol. XVII, n° 9, settembre 1995, pp. 118-121.
Gorrt TuLLo, “Esiste esperienza mistica prescindendo da
Dio?”, in Quaderni teologici del Seminario di Brescia, n° 4, 1994,
pp. 251-258.
Gurpsierr Grorce Ivanovitcu, Beelzebub’s Tales to His Grand-
son, 8 voll., London: Routhledge & Kegan Paul, 1973 (l’opera @ in
corso di pubblicazione in italiano per i tipi della casa editrice mi-
lanese L’Ottava).
Hannan Peter (8.J.), Nine Faces of God. A Journey of Faith,
s.il. 1992. Trad. it., I nove volti di Dio. Un viaggio di fede attra-
verso l’enneagramma, Cinisello Balsamo (MI): San Paolo, 1994.
Hurtey Katuienn V. - Dosson THEopoRE E., What’s My Type?
Use the Enneagram System of Nine Personality Types to Discover
Your Best Self, New York: HarperCollins, 1992.
Icazo Oscar, The Human Process for Enlightment and Free-
dom. A Series of Five Lectures, New York: Arica Istitute, 1972.
Ip., “I Am the Root of a New Tradition”, intervista a cura di
Dorothy De Christopher, in AA.VV., Interviews with Oscar Icha-
zo, New York: Arica Istitute Press, 1982, pp. 127-150.
Ib., “Letter to the Transpersonal Community”, in The Arican.
International Journal of Arica Istitute, n° 5, autunno 1991, pp.
114
L’enneagramma: alcune domande per un dibattito
87-117.
IntrovicNE Massimo, Il ritorno dello gnosticismo, Carnago
(VA): Sugarco, 1993.
Ip., Storia del New Age 1962-1992, Piacenza: Cristianita,
1994.
Jaxon-Bear Eui, Die neun Zahlen des Lebens. Das Ennea-
gramm. Charakterfixierung und spirituelles Wachstum, Min-
chen: Droemer Knaur, 1989.
Keren Sam, “A conversation about ego destruction with Oscar
Ichazo”, in Psychology Today, vol. 7, n° 2, luglio 1973, pp. 64-72.
Keyes Marcareta Frincs, Emotions and the Enneagram.
Working Through Your Shadow Life Script, Muir Beach (Califor-
nia): Molysdatur Publications, 1990.
Eap., The Enneagram Cats of Muir Beach, Muir Beach (Ca-
lifornia): Molysdatur Publications, 1990.
Eap., The Ennegram Relationship Workbook. A Self Partner-
ship Assessment Guide, Muir Beach (California): Molysdatur Pu-
plications, 1992.
Kouter Drerricu, “Die neun Gesichter der Seele Christi. Ein
Beitrag zum Enneagramm der Kirche”, in Ebert-Kiistenmacher
1991, pp. 159-168.
Litty Joun C. - Harr Joseru E., “The Arica Training”, in Tarr,
Charles T. (a cura di), Transpersonal Psychologies, New York:
Harper & Row, 1975, pp. 329-351.
Maccari Caro, La New Age di fronte alla fede cristiana, Leu-
mann (TO): Elle Di Ci, 1994.
Meine Dirk, “Das Enneagram. Méglichkeiten und Gefahren
fiir die kirchliche Seelsorge”, in Ebert-Kiistenmacher 1991, pp.
169-192.
Metz Barpara (S.N.D. de N.) - BurcHILL Joun (O.P.), The En-
neagram and Prayer. Discovering Our True Selves Before God,
Denville (New Jersey): Dimension Books, 1987.
Moors James, “The Enneagram: A Developmentel Study”, in
115Serio Ferrari & GIANNI F. TRAPLETTI
Religion Today: A Journal of Contemporary Religions, vol. 5, n°
3, estate 1990, pp. 1-6.
Ib., Gurdjieff: The Anatomy of a Myth. Shaftesbury (GB): Ele-
ment Books, 1991. Trad. it., George Ivanovitch Gurdjieff. Anato-
mia di un mito, Vicenza: il Punto d’Incontro, 1993.
Ip., “New Lamps for Old: The Enneagram Débacle”, in Reli-
gion Today: A Journal of Contemporary Religions, vol. 8, n° 1, in-
verno 1992-1993, pp. 8-12.
MULLER Wotreanc (S.J.), “Enneagramm und Bibel”, in Ebert-
Kiistenmacher 1991, pp. 262-285.
Naranjo Ciaupio, Ennea-Type Structures. Self-Analysis for
Seeker, Nevada City (California): Gateways/IDHHB, 1990.
Ib. (a cura di), Enneatypes in Psycotherapy, Prescott (Arizo-
na): Hohm Press, 1995 (trascrizione di alcuni interventi al primo
Simposio Internazionale sugli enneagrammi della personalita,
Pueblo Acantilado - Spagna - dicembre 1993).
Nocosexk Rozert J. (C.S.C.), Nine Portraits of Jesus. Discove-
ring Jesus Through the Enneagram, Denville (New Jersey): Di-
mension Books, 1987.
Omacaio Maria Rosaria, Viaggio nell’incredibile. Una ricerca
«oltre frontiera», Roma: Mediterranee, 1995.
Ouspensky Ptor D., In Search of the Miraculous: Fragments of
an Unknown Teaching, New York: Hartcourt, Brace and World,
1949. Trad. it., Frammenti di un insegnamento sconosciuto. La
testimonianza di otto anni di lavoro come discepolo di G. I.
Gurdjieff, Roma: Astrolabio, 1978.
Pacuwa Mircuett (S.J.), “Tell Me Who I Am, O Enneagram”,
in Christian Research Journal, vol. 14, n° 2, autunno 1991, pp.
14-19.
Ib., Catholics and the New Age. How Good People are being
drawn into Jungian Psichology, the Enneagram and the Age of
Aquarius, Ann Arbor (Michigan): Servant Publications, 1992.
PALMER HELEN, The Enneagram. Understanding Yourself and
116
L’enneagramma: alcune domande per un dibattito
the Others in Your Life, New York: Harper & Row, 1988.
Eap., The Enneagram in Love and Work. Understanding Your
Intimate and Business Relationship, New York: HarperCollins,
1995.
Pavest Ermanno (a cura di), Salute e salvezza. Prospettive in-
terdisciplinari, San Giuliano Milanese (MD: Di Giovanni, 1994.
Pororr Irmis B., The Enneagram of the Man of Unity, New
York: Samuel Weiser, 1978.
Riso Ricuarp D., Personality Types. Using the Enneagram for
Self-Discovery, Boston: Houghton Mifflin, 1987. Trad. it., Le nove
personalita, Milano: Armenia, 1989. .
Ip., Understanding the Enneagram, Boston: Houghton Mif-
flin, 1990. Trad. it., Conoscersi con lenneagramma. Un antico
metodo per scoprire i segreti della personalita e vivere in armonia
con gli altri, Casale Monferrato (AL): Piemme, 1994.
Ib., Discovering Your Personality Tipe. The Enneagram Que-
stionaire, Boston: Houghton Mifflin, 1992.
Rour Ricuarp (O.F.M.) - Esert, Andreas, Das Enneagramm.
Die 9 Gesichter der Seele, Miinchen: Claudius, 1989. Trad. it.,
Scoprire Venneagramma. Alla ricerca dei nove volti dell’'anima,
Cinisello Balsamo (MI): San Paolo, 1993.
Rour Ricwarp (O.F.M.), “Das Enneagramm - Gemeinschaft
der Verwundbarkeit”, relazione ad un workshop sull’enneagram-
ma tenutosi a Wiirzburg il 23 marzo 1990; testo riprodotto in
Ebert-Kiistenmacher 1991 pp. 15-29.
Scuiwy Gontuer, Der Geist des Neuen Zeitolters. New-Age-
Spiritualitét und Christentum, Miinchen: Késel, 1987. Trad. it.
Lo spirito dell’Eta Nuova. New Age e cristianesimo, Brescia:
Queriniana, 1991. .
‘Vatente G. - INTROVIGNE Massimo, “Enneagrammma. U.S.A.:i
Cattolici danno i numeri”, in 30 Giorni, vol. X, n° 5, maggio 1992,
pp. 62-65. |
Vitz Paut, Psychology as Religion, Grans Rapids (Michigan):
117Serio Ferrari £ GIANnt F, TRAPLETTI
Wiua B. Eerpmans, 1977. Trad. it., Psicologia e culto di sé. Stu-
dio critico, Bologna: EDB, 1987.
Wacner JEROME, “Reliability and Validity Study of a Sufi Per-
sonality Typology: The Enneagram”, in Journal of Clinical Psy-
chology, 39 (1993), pp. 712-717.
Wess James,The Harmonious Circle: The Lives and Work of
G.I. Gurdjeff, PD. Ouspensky, and Their Followers, New York
G.P. Putnam’s Sons, 1980.
Wutr Curistian, “Das Enneagramm. Zur Arbeit mit einer spi-
rituellen Persénlichkeitstypologie”, in Ebert-Kiistenmacher
1991, pp. 149-158.
ZauRNnt Hutz, Gotteswende - Christsein zwischen Atheismus
und neuer Religiositét, Miinchen: R. Piper GmbH & Co., 1989.
Trad. it., La ricerca di Dio. Dialogo teologico tra fede e indifferen-
za, Milano: Rizzoli, 1992.
ZUERCHER SUZANNE (O.S.B.), Enneagram Spirituality. From
Compulsion to Contemplation, Notre Dame (Indiana): Ave Maria
Press, 1992.
Eap., Enneagram Companions. Growing in Relationships
and Spiritual Direction, Notre Dame (Indiana): Ave Maria Press,
1993.
Gli autori desiderano ringraziare il dott. Massimo Introvigne, direttore del
Cesnur, per aver concesso la consultazione della biblioteca del Centro.
118