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Il guerriero, la fede, il cavaliere Proponiamo una pagina di Franco Cardini (1940-viv), uno dei pid noti medievisti,che si & occupato dell’origine & della metamorfosi del’dea di “cavaliere” e delle sue concrete attualizzazioni ‘uesto hungo cammino verso un concetto ed un uso “differenti” della forza, cammino irto di ‘ostatoli e non esente da ricadute nella violenza an- cestrale!, conduce dal guetriero della steppa ¢ della selva al cavaliere medievale: conduce cio da un ti po umano che concepisce la violenza come unica ¢ basilare forma di vita [...] a un altro tipo umano, che professa l'arte marziale assoggettandola a un si stema etico-religioso di valori [...] La poesia meglio dogni altra cosa ci mostra co ime il cristianesimo assunto da Celti e da Germani conservassee anzi esaltasse i contenuti eroici delle ri spettive, antiche adizioni, fornendone peraltro versioni consone alla nuova fede [...]. In questo co: stante ¢ rigoroso presentare Dio, angeli ed eletti co. ‘me una schiera in battagla ela locea fra Bene e Ma- le come un combattimento, [a smbologia psicoma- chiaca d'origine paolina e prudenziana’ [...] finiva, in chi tali versi ascoltava, per cedere il passo a tutto ‘un bagaglio non solo di concetti e d'immagini, ben- si anche di ricordi e di sensazioni ben altrimenti fs. riliari, quello dll epica nazionale anglica’e dei va- quindi radicata nei primordi di una ceulcura, 2. simbologia ... prudenziana: sal: ude a quel complesso di simboli le aati all immagine della “bactagla per anima’ (peychomachia, parola di ori- gine greca), loreainceriore che la vets Ingaggia conte il vizo peril possesso dellanim. Gli servo riferimento sono san Paolo (t secolo 4C) e Prudenzio (iv secolo dC), lori ad essa sottesi[..] Il Cristo attorniato dagli an- geli cra, certo, quello dei Vangeli: ma il Suo volto ri maneva quello del principe guerticro. Poesia religiosa di cono epico, dunque, da un la 0; ¢ pocsia epica che acquista valorie risonanze re- ligiose dall'altro. Il Cristo diviene misura ¢ modello dei guerticri, mencre i migliori tra essi divengono “tipi” del Cristo. Gli somigliano, agiscono nella Sua smisura. Questa reciproca attenzione di due sfee ori ginariamence lontane quali quella dei valori evange- lici e quella dei valori guertieri costituisce forse il momento centrale del passaggio delle elites milicai al cristianesimo e dell elaborazione dell’ideale caval leresco. I shegnar anglosassoni [vassali probabilmen- e appartenenti all entourage del re] hanno in questo passaggio un posto-chiave che forse non si pot mai adeguatamente valutate. Rolando ¢ Lancillotto non sarebbero comprensibili senza questa lunga, talvol- G@ oscura, talaltaa contraddittoria e diflicilmence chiaribile “preistoria’. (F Cardin Alle radi della cavaleia medieval, Firenze, Sansoni, 2004 [1981)) aso gu ne dun poems {oimislae proprio Pehomaches 5. angles deg Ang, popoazone dTeniginegemuanien pol ania in Brann tale Inghiter), vi qui sifa © Loss dora Torino

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