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P r ef a z ion e
Indice
1. Introduzione 7
5. Conclusioni 49
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La valorizzazione dell’Area centrale di Civitanova Marche
1. Introduzione
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Degrado della scena urbana ti via via che ci si muove dai margini verso il suo centro, ovvero
Il persister e nel tempo del degrado
verso l’Area C (area definita dalla linea nera nella Carta 1). In ter-
di una par te consistente di Corso mini progettuali, gli interventi discussi nelle pagine che seguono
Dalmaz ia e delle vie limitr of e impo- si concentrano proprio su quest’ultimo ambito (l’Area C), poiché
ne una riflessione sulle cause str ut-
turali. Impon e anche la necessità di è l’area in cui si osservano i massimi indici di concentrazione
ef f ettuar e politiche che conducano al d’uso ma, allo stesso tempo, anche i dis-equilibri più gravi. Que-
r ecuper o funz ionale ed estetico di un
capitale ter ritoriale così impor tante sta area – denominata nel corso dell’analisi “Area focale” o, più
per lo sviluppo economico e sociale semplicemente “Area di intervento” – costituisce una parte del
del sistema urbano di ‘Ci vitanova
Mar che’. “Borgo Marinaro” che, in questo studio, viene delimitato come
indicato nella Carta 1 (area definita dalla linea nera puntiforme).
L’Area centrale del sistema urbano presenta nel suo comples-
so gravi forme di dis-equilibrio, le quali possono essere classifi-
cate nel modo seguente:
Dis-equilibri
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In questo studio l’ar ea denominata “Bor go Marinar o” è stata identificata sullo sfondo
delle r elaz ioni esistenti tra l’Ar ea di inter vento (Ar ea C) e l’ambito urbano a sud di
Piazza XX Settembr e. Relaz ioni che si sono intensificate in seguito all’ampliarsi dei pr o-
cessi di scambio e socializzaz ione lungo alcune delle sue vie (ad esempio, Corso Vittorio
Emanuele, Via della Vela).
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L’Ar ea di inter vento è lo spaz io racchiuso da: Via Laur o Rossi, Corso Umber to I,
Piazzale Don Giovanni Minz oni – lo slar go antistante la staz ione f er r oviaria –,
Piazza XX Settembr e, Corso Matteotti.
Si tratta dell’ar ea focale del centr o del sistema urbano, il luogo in cui i pr ocessi di
socializzaz ione e di scambio rag giungono la mag gior e densità.
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L a p ed ona lizza z ione parz iale (accesso ai so l i r esi den t i ) e l a l i m i t az i o n e del n u m er o dei par c heg g i
– oltr e a lla fr uiz ione in bicicletta – sono la c hi a v e d i v o l t a d i p r o c ess i d i va l o r i zza z i o n e e c o n o m i c a
d i sotto-sistemi insediati vi con le caratterist i c he d el Bo r g o M a r i n a r o. I n q u e st o c a so, p er a l t r o ( v ed i
S ched a 2, p p. 28 -29 ), si è di fr onte a un sist em a i n sedi at i v o m o l t o c o m pat t o e do t at o di am pi par -
c heg g i situa ti a distanz e di 15 0 -40 0 metri. C i ò si g n i f i c a c he ai ben ef i c i degl i i n t er v en t i n on si de vo -
no ne p p ur e sottrar r e i costi per i disagi dei r esi den t i e dei f r u i t or i .
Interventi di
riqualificazione
Recupero edilizio
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Edifici in stato di parz iale dis-uso possono far par te della scena urbana pur ché non siano degradati ad un uso
impr oprio: in questo caso, come suppor to per af fissioni. Peraltr o, il mar ciapiede antistante – car ente in ter mini
di fluidità del camminar e – è uno dei luoghi identitari della città e svolge una funz ione impor tante connettendo
l’Ar ea di inter vento con un sistema ricr eati vo molto fr uito dai giovani, dai r esidenti e dai visitatori domenicali.
Questo tracciato pedonale per mette di acceder e al sistema ricr eati vo del litorale nord, molto appr ezzato per le
passeg giate, nel quale vi sono stabilimenti balneari atti vi oltr e il periodo esti vo. In attesa che questi edifici ri-
tr ovino un uso, è necessario ripristinar e un adeguato grado di decor o all’intera scena urbana.
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Valorizzar e la scena urbana significa anche curar e l’or ganizzaz ione e le nor me d’uso dello spaz io pubblico in
rappor to a deter minati punti pr ospettici. Ad esempio, in alcuni casi, come nell’immagine a sinistra, le auto in
sosta non cr eano soltanto una interf er enza fisica agli spostamenti a piedi. Impedendo di scor ger e una deter minata
pr ospetti va sono anche un ostacolo visi vo, con l’esito di ridur r e l’attratti vità della scena urbana e, quindi, gli
stimoli of f er ti. In altri casi, come nell’immagine a destra, fanno perder e la visione d’insieme di un luogo r endendo
persino più banale l’immagine della scena urbana.
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Gli assi commer ciali fondamentali sono: Corso Umber to I, Via Duca de -
gli Abr uzz i, Corso Dalmaz ia, il vialetto nord di Piazza XX Settembr e,
Corso Vittorio Emanuele.
Pur intersecandosi, i primi quattr o assi non for mano un “sistema com-
mer ciale” per ché l’or ganizzaz ione dei lor o spaz i pubblici non risponde ai
criteri della mobilità pedonale fluida e sicura.
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segnaletica, cassonetti, ecc.) alla mancanza di ambiti di sicurez- Fluidità della deambulaz ione
za negli attraversamenti stradali, dalla invasione dei marciapiedi
Uno degli elementi fondamentali del-
da parte dei veicoli alle variazioni di livello nelle intersezioni fra la mobilità pedonale, oltr e alla qua-
marciapiedi e strade, dal rumore del traffico delle auto in transito lità del suolo e il grado di sicur ezza
alla pavimentazione sconnessa e discontinua dei tracciati pedo- dei per corsi pedonali, è la fluidità
della deambulaz ione.
nali. Sono tutti fattori che, da una parte, determinano situazioni L’immagine in basso mostra una
di forte conflitto fra pedoni e auto e, dall’altra, impediscono che situaz ione ricor r ente nell’ar ea in
il camminare sia anche una modalità di ricreazione e socializza- esame: la fluidità del camminar e
è spezzata da una “bar riera” che
zione e non solo un’attività necessaria – per recarsi al lavoro, per inter r ompe la visuale e costringe il
fare la spesa, ecc. pedone a variar e il ritmo e le moda-
L’ipotesi progettuale delineata nelle pagine che seguono si lità del camminar e. In par ticolar e,
se si spinge una car r ozz ina, se si
fonda sulla constatazione che lo spazio pubblico associato agli sta camminando insieme ad altri.
assi commerciali sopra indicati dà luogo ad una bassa qualità della In questo caso, la qualità fisica del
fruizione – una fruizione che, come emergerà nel corso dell’ana- mar ciapiede è annullata dall’assenza
di funz ionalità – peraltr o facilmente
lisi, è ben lontana dal livello qualitativo raggiungibile, date le po- r ecuperabile con una di versa disloca-
tenzialità del luogo. Ciò perché le attività di acquisto avvengono z ione delle attr ezzatur e funz ionali
in un contesto ambientale che, sia dal punto di vista fisico che (pensilina, segnaletica, bidone per la
raccolta dei rifiuti).
psicologico, non favorisce la mobilità a piedi per la presenza di
un insieme di fattori di disturbo che possono essere indicati in:
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Verso il Por to
L’incr ocio tra Via Tr ento e Corso Matteotti si pr esenta come una cesura tra il Bor go Marinar o e l’ar ea por-
tuale, mentr e dovr ebbe esser e un punto di inter connessione. La pedonalizzaz ione di Via Tr ento – con l’elimi-
naz ione delle inutili transenne visibili nella foto (che isolano lo slar go antistante la Vecchia Pescheria) – , la
ricomposiz ione del lo spaz io di attra versamento e la definiz ione di un per corso pedonale linear e fino al por to
miglior er ebber o pr ofondamente la fr uibilità di questo sistema. Inoltr e, faciliter ebber o e incenti ver ebber o l’acces -
so al Bor go Marinar o dai par cheg gi che si tr ovano tra il Bor go Marinar o stesso e l’ar ea por tuale.
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Recupero
edilizio Aumento del
benessere
Aumeto delle
attività economiche
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S C H E DA 2 – L ’ A C C E S S I B I L I T À I N A U T O A L L ’ A R E A C E N T R A L E
Gli inter venti sug geriti nel capitolo succ essi v o si f o n d a n o su u n a p ed o n a l i zza z i o n e p a r z i a l e ( a c c esso
in a uto soltanto ai r esidenti) della par te n o r d del Bo r g o M ar i n ar o ( a par t i r e da Pi azza X X S et t em -
br e compr esa) e, successi vamente, anche d el l a p a r t e su d . L a p ed o n a l i zza z i o n e d i l u og hi i n t en sa m en t e
fr uiti solle va sempr e la questione della l o r o a c c essi b i l i t à . N el c a so i n e sa m e, l a p ed o n a l i zza z i o n e
p a rz ia le, c osì come pr e vista nel pr ogetto, n o n pon e al c u n pr obl em a di r az i on am en t o del l ’ ac c esso i n
a uto p er il fatto che esiste già la possibi l i t à di par c heg g i ar e a di st an z e di 1 5 0 -3 0 0 m et r i . Pon e,
invec e, un p r oblema di cambiamento di a bi t u di n i . M a è or am ai am pi am en t e di m o st r at o dal l ’ esp er i en -
za d i innumer e voli casi che gli indi v idui c am bi an o i l o r o c o m por t am en t i r el at i v i al l a m o bi l i t à p i ù
facilmente di quanto spesso si pensi. In p a r t i c o l a r e, se gl i sp a z i so n o c o r r et t a m en t e p i a n i f i c a t i , gl i
sp osta menti a piedi e in bicicletta sono l ar gam en t e pr ef er i t i dagl i i n di v i du i c om e m odal i t à di “c hi u -
d er e” i c ic li di spostamento o come moda l i t à di ef f et t u ar e l ’ i n t er o c i c l o di spost am en t o.
L’ip otesi pr oge ttuale di limitar e ai so l i r esi den t i l ’ ac c esso i n au t o al Bo r g o M ar i n ar o è r eali zza -
b ile g ià og g i con i par cheg gi localizzati al su o est er n o m a n el l e su e pr o ssi m i t à. M a c i son o l e co n d i -
z ioni p er un pr ogetto di pedonalizzaz io n e, di u so del l a bi c i c l et t a per l a m obi l i t à u r ban a e di r i q u a -
lific a z ione u rbana ancora più ambiz ioso i n t er m i n i di sost en i bi l i t à am bi en t al e e q u al i t à u r ban a .
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Cor rid oio ec ologico nel Bor go Marinar o: l a r i n at u r al i zzaz i o n e del Fosso C ast el l ar o
Rela ti va men te alla riqualificaz ione ambi en t al e del Fosso C ast el l ar o si a van za, i n n an z i t u t t o, l a p r o -
p osta d i una rinaturalizzaz ione del suo al v eo. V i son o m ol t i ssi m i esem pi n el l e c i t t à eu r o pee di i n t er -
venti d i rinaturalizzaz ione di cors i d’ac q u a ec ol og i c am en t e o r i en t at i per si t u az i on i di q u est o t i p o. I n
secondo luogo, all’inter no dell’alveo si p o t r ebb e r ea l i zza r e u n a c o r s i a c i c l a b i l e p e r c o n n et t er e i l Bo r g o
M a rina r o e i l sistema ricr eati vo del lito r al e c on l a pi st a c i c l abi l e a f i n i r i c r eat i v i c he r ag g i u n ge C i v i -
ta nova Alta per cor r endo la valle del Fosso C ast el l ar o. C o n l ’ esi t o di c r ear e u n a su g g est i va c o n n essi o n e
litora le-c ollina a par tir e dal centr o stor i c o ( i m m ag i n e a dest r a) . I l n o t e v ol e su c c esso c he ha r i sc o sso
questa infra str uttura ricr eati va merita am pi am en t e l o sf o r z o di i n di v i du ar e u n pr og et t o di r i q u a l i f i c a -
z ione a mb ien tale dell’alv eo che sia anche f u n z i o n al e ai f i n i del l a f r u i z i o n e c i c l abi l e.
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Nell’ar ea in esame vi sono soltanto due ambiti che pr esentano le condiz io-
ni minime essenz iali alla mobilità pedonale: Corso Umber to I – dotato
di ampi mar ciapiedi – e la porz ione pedonalizzata di Piazza XX Set-
tembr e. Si tratta, comunque, di spaz i del tutto insuf ficienti, sia rispetto
alla intensità e alle dir etti ve dei flussi pedonali, sia rispetto alla qualità
dell’ambiente urbano – congestione del traf fico veicolar e, inquinamento
acustico e atmosf erico – in cui sono inseriti.
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Obietti vo: cr eaz ione di un’ar ea integrata per gli spostamenti a piedi – un
“sistema pedonale” –, for mata da strade pedonali, strade a traf fico veico-
lar e dotate di ampi mar ciapiedi, strade a traf fic o limitato, tracciati pri vi
di interf er enz e, nella quale la cir colaz ione pedonale sia sicura e age vole.
Str umenti: intr oduz ione di nuove r egole d’uso degli spaz i colletti vi; r ea-
lizzaz ione di micr o-inter venti infrastr utturali.
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da contenere il traffico pedonale attuale e da rendere il flusso Connessioni pedonali nel Bor go
Marinar o: Via Tr ento
pedonale abbastanza fluido e, inoltre, sullo sfondo del fatto che
la disponibilità di nuovi parcheggi in aree facilmente accessibili al Via Tr ento costituisce uno degli
centro storico farà presumibilmente diminuire il traffico veicolare assi più inter essanti nell’ambito del
pr ogetto. La sua pedonalizzaz ione
lungo il Corso (vedi Scheda 2, pp. 28-29). Gli unici interventi
– e riqualificaz ione for male – to-
micro-infrastrutturali riguarderanno la realizzazione di “fasce di glier ebbe ben poco (vista l’ampiezza
osmosi” in corrispondenza degli incroci stradali – ad esempio, con della car r eg giata) ai flussi di auto
ma, allo stesso tempo, costituir eb-
Via Zara, Via Duca degli Abruzzi, Via Trento, Via Bruno Buozzi
be un cambiamento pr ofondo nella
– e degli attraversamenti tra una sezione e l’altra dei marciapiedi, qualità della fr uiz ione del sistema.
allo scopo di rendere sicura la circolazione pedonale. Infatti, collega in ter mini pr ospet-
tici, simbolici e funz ionali Corso
Umber to I al molo Sud e al por to,
Via Duca degli Abruzzi mettendo inoltr e in r elaz ione a que -
Questo asse viario svolge un ruolo centrale sia perché è la sti sistemi due degli spaz i pubblici
fondamentali per una riqualificaz io-
prosecuzione di Piazzale Don Giovanni Minzoni – il piazzale
ne, rispetto alla socializzaz ione, del
antistante la stazione ferroviaria – sia perché è una via di colle- Bor go Marinar o: Piazza Abba e lo
gamento tra Corso Umberto I, Corso Dalmazia e Viale Giacomo slar go dietr o alla vecchia Pescheria.
Note voli vantag gi dalla sua pedo-
Matteotti. Inoltre, è uno degli assi commerciali più importanti
nalizzaz ione trar r ebber o anche le
del centro storico. atti vità commer ciali e la r esidenza.
In quanto via di penetrazione nell’Area di intervento a partire
da Corso Umberto, è un asse centrale della mobilità pedonale.
Ciò rende necessaria la sua pedonalizzazione e trasformazione
in una via a traffico limitato (solo residenti) e l’ampliamento dei
marciapiedi in entrambi i lati, il cui sottodimensionamento ri-
spetto ai flussi di traffico pedonale crea fenomeni di congestione
e rende difficoltosa la fruizione pedonale.
Da considerare anche che, insieme a Via Trento, è una via di
collegamento diretto con l’area portuale (parcheggi, passeggiate).
Via Trento
Benché sia una via di piccole dimensioni, il fatto di intersecare
l’area centrale nella sua metà (in direzione est-ovest), collegando
Corso Umberto I a Corso Dalmazia, prima, e a Corso Matteotti,
poi, la rende un percorso di attraversamento estremamente utile
e, quindi, molto fruito. Inoltre, essendo una via commerciale,
è di per sé meta degli spostamenti. Poiché si ritiene che le sue
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Corso Dalmazia
Negli ultimi due decenni Corso Dalmazia è diventato un asse
fondamentale in termini commerciali. Lo è anche rispetto alla
fruizione dell’intera area poiché ne costituisce l’arteria centrale,
Attra versamenti insicuri intersecandola nella sua metà in direzione nord-sud e collegando
Via Duca degli Abruzzi a Piazza XX Settembre. Lo si può defi-
La pedonalizzaz ione parz iale di nire come il “cuore” del luogo centrale e per questo deve offrire
Via Vela (transito delle auto ai
soli r esidenti) e l’inversione del- condizioni di assoluta qualità ambientale alla fruizione. Allo stato
la dir ez ione di mar cia delle auto attuale, ciò che è immediatamente realizzabile per migliorare la
dovr ebber o accompagnarsi a una qualità degli spostamenti pedonali è limitare il traffico e la sosta
sistemaz ione degli spaz i di attra ver-
samento pedonale secondo i criteri delle auto ai soli residenti e pedonalizzare la via nei fine setti-
di sicur ezza, qualità e pr ecedenza mana e/o in determinate occasioni, ampliare i marciapiedi che
del pedone. Come già richiamato, il risultano sottodimensionati rispetto ai flussi di traffico pedonale,
punto indicato nella foto svolge un
r uolo cr uciale nel pr ogetto di connes - riqualificare lo slargo in prossimità dell’incrocio fra Via Trento e
sione di Corso Vittorio Emanuele Corso Dalmazia (Piazza Abba) – realizzando un piccolo giardi-
con gli altri assi commer ciali e di no, uno spazio di sosta per la socializzazione.
miglioramento della fr uiz ione di uno
spaz io urbano che la pr esenza della Nella nuova organizzazione della mobilità Corso Dalmazia
Chiesa di San Pietr o e Paolo r ende entrerebbe a far parte del percorso ciclabile progettato per gli
un impor tante luogo di socializza- spostamenti urbani – ospitando lungo tutto il suo tratto una pista
z ione.
ciclabile –, connettendosi a nord con Via Regina Margherita e a
sud con Piazza XX Settembre e Corso Garibaldi.
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Piazza XX Settembre
L’ipotesi proposta in questo studio prevede di lasciare invaria-
te le attuali modalità d’uso di Piazza XX Settembre – parcheggio
e area pedonale – introducendo, tuttavia, una sostanziale modifi-
ca in termini di fruitori del parcheggio a favore dei soli residenti.
Ciò permetterebbe di liberare alcune vie e/o alcuni tratti di vie
dell’area in esame dalla sosta delle auto.
Accessibilità ciclabile nel Bor go
Marinar o
Via Bruno Buozzi
Acceder e al Bor go Marinar o in Pur essendo una via esterna all’Area di intervento, Via Buoz-
bicicletta – e la mobilità ciclabile
all’inter no dell’Ar ea centrale – è
zi è parte integrante del progetto di riqualificazione della mo-
un tema di straordinaria rile vanza bilità pedonale del centro storico. Con Via Cecchettti, di cui è
sul quale si d ovr ebbe tor nar e con la prosecuzione all’interno del centro storico, forma l’asse via-
uno studio specifico. Si de ve notar e,
comunque, che gli inter venti pr e visti
rio fondamentale di ingresso al centro storico dal parcheggio
per il Bor go Marinar o – un ambito dell’Area Ceccotti (attraverso Via della Vetreria) – che è uno dei
urbano abbastanza ampio – per- punti cardini del progetto di una mobilità sostenibile nell’Area
metter ebber o un uso più intenso e
sicur o della bicicletta al suo inter no
centrale – dagli insediamenti urbani dell’Area Cecchetti e di San
e incenti ver ebber o tale for ma di Marone, nonché dai quartieri più periferici del sistema urbano
mobilità per rag giungerlo. (Santa Maria Apparente, Civitanova Alta). È, quindi, una via di
Da questo punto di vista, si de ve
subito pr ovveder e a intr odur r e in
grande traffico, sia veicolare che pedonale. A differenza di Cor-
questa ar ea le infrastr uttur e per so Umberto I, la grande arteria di traffico che interseca, non ha
il posteg gio delle biciclette: alme - marciapiedi adeguati ai flussi pedonali e, pertanto, necessita di
no duecento posti. Attualmente il
numer o di posti è praticamente pari
interventi di ampliamento delle loro dimensioni. Da sottolineare
a z er o (e si utilizzano soluz ioni di che su un lato di Via Buozzi si affaccia Palazzo Sforza, per cui
for tuna). la definizione del marciapiede è parte del più ampio progetto di
riqualificazione dell’area antistante il palazzo comunale.
Rimane cruciale lungo questa via la riqualificazione sia in ter-
mini funzionali che estetici del sottopasso ferroviario pedonale
che, allo stato attuale, costituisce una barriera architettonica alla
quale la presenza dell’ascensore non è comunque in grado di for-
nire una adeguata soluzione.
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della Vela; b) l’eliminazione della sosta delle auto sul lato est. Il per corso che da Piazza XX
Settembr e conduce a Corso Vitto-
I tracciati viari minori rio Emanuele transitando lungo la
Chiesa di San Pietr o e Paolo neces -
Un punto fondamentale da sottolineare è che l’attrattività sita di inter venti di riqualificaz ione
dell’area in esame dipende anche dalla possibilità di accogliere sia per il suo valor e identitario che
in modo gradevole i flussi delle persone non solo nelle sue vie per la sua funz ione. La continuità
del per corso pedonale de ve esser e
principali – in termini dimensionali e commerciali – ma anche completamente ripristinata con il ri-
nei suoi tratti viari minori. Si tratta di vie brevi o strette e/o di vie facimento del mar ciapiede e intr odu-
ancora prevalentemente residenziali che svolgono la fondamen- cendo cambiamenti nelle r egole d’uso
dello spaz io pubblico che rispettino
tale funzione di connessioni interne all’area. Quanto più questi l’intenso uso pubblico di questa
tratti viari offrono condizioni favorevoli alla mobilità pedonale, par te di città – e, allo stesso tempo,
tanto più l’intera area acquista in attrattività. r enda piace vole e sicura la connessio-
ne pedonale tra Piazza XX Settem-
Vicolo Venere, Vicolo Marte e Vicolo Nettuno – brevi e stret- br e e Corso Vittorio Emanuele.
ti tracciati viari che collegano Corso Umberto I a Corso Matteot-
ti – sono vie pedonali che i recenti interventi di ripavimentazione
hanno “visivamente” integrato al Corso Umberto I. Questo tipo
di intervento dovrebbe essere esteso anche ad altre vie interne
all’area in esame, a partire da quelle che potrebbero essere pe-
donalizzate o trasformate in vie a traffico limitato (solo residen-
ti) date le loro limitate dimensioni (ad esempio, Via Conchiglia,
Piazza Capitano Sant’Abba, Via della Carena, Via Lido).
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Una “por ta di accesso” pedonale al be sufficiente abbattere un manufatto incongruo per disporre di
Bor go Marinar o
un piccolo spazio da riqualificare in area per la ricreazione.
Piazzale Don Minz oni, antistante
alla staz ione f er r oviaria, ha un’im- Piazzale Don Giovanni Minzoni
por tanza strategica per la riqua-
lificaz ione del Bor go Marinario e Nel contesto del nuovo assetto della mobilità pedonale Piaz-
dell’intera Ar ea centrale del sistema zale Don Minzoni assumerà un ruolo del tutto nuovo in quanto
urbano di ‘Ci vitanova Mar che’. “porta di ingresso” al centro storico dalla stazione ferroviaria e,
Immettendosi in Corso Umber to
I, attualmente l’asse pedonale di soprattutto, dal parcheggio dell’Area Ceccotti. Attraverso que-
mag gior e qualità, questa piazza sto spazio si accede al centro storico in uno dei suoi principali
assume una fondamentale funz ione
nella scena urbana del centr o. Non
punti focali, l’intersezione di Corso Umberto I con Via Duca de-
ultimo il fatto di costituir e con Duca gli Abruzzi. La pedonalizzazione dell’area antistante la stazione
degli Abr uzz i un asse dir etto fino al ferroviaria e del percorso fino all’incrocio con Corso Umberto e
mar e.
La sua funz ione di “por ta di ac- Via Duca degli Abruzzi e la limitazione del traffico veicolare ai
cesso” pedonale al Bor go Marinar o residenti e ai taxi – oltre alla riqualificazione estetica della sce-
implica una sua completa pedona-
lizzaz ione. Inoltr e, come è e vidente
na urbana – sono interventi indispensabili per questa interfaccia
dall’immagine a sinistra, lo spaz io spaziale cruciale fra “esterno” e “interno” della città.
pubblico dell’incr ocio dovrà esser e La pedonalizzazione è semplice da attuare per il fatto che gli
riqualificato per cr ear e una fascia di
osmosi fra i due ambiti che conten- spazi disponibili nell’Area Ceccotti risolvono ogni problema di
gono, tra l’altr o, i per corsi pedonali accesso in auto alla stazione ferroviaria. (L’attuale parcheggio
di Corso Umber to I (immagine a
dovrebbe essere organizzato in modo tale che sin d’ora vi sia uno
destra).
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La valorizzazione dell’Area centrale di Civitanova Marche
spazio – uno slargo – che svolga le stesse funzioni di “carico” e Integraz ione di spaz i e persone
“scarico” che attualmente avvengono in Piazzale Don Minzoni). I tracciati viari minori situati
all’inter no di Bor go Marinar o sono
Piazza Abba infrastr uttur e pr ez iose per integra-
r e spaz i e atti vità. Per mettono di
Piazza Abba, oggi adibita a parcheggio, è in condizioni di de- spostarsi più rapidamente da una
grado estremo. Questo spazio pubblico dovrebbe essere utiliz- meta all’altra, of fr ono alter nati ve ai
zato per attività di incontro e di ristorazione (caffè all’aperto), per corsi principali, aumentano l’at-
tratti vità della scena urbana. Sono,
dopo essere stato riqualificato nella prospettiva di una rinatura- quindi, infrastr uttur e da valorizza-
lizzazione dei micro-spazi. Un uso di questo spazio funzionale r e, innanz itutto, in funz ione della
alla socializzazione “trasformerebbe” Corso Dalmazia, attivando mobilità pedonale – come nell’imma-
gine pr oposta.
un processo di valorizzazione economica e di recupero edilizio Ma questi tracciati possono svolge -
di uno degli ambiti più degradati – benché centrali – del Borgo r e un altr o impor tantissimo r uo-
Marinaro. lo, quello di of frir e le condiz ioni
ambientali per la “vita fra le case”.
Sof f er marsi all’aper to per conver sa-
Slargo retrostante la vecchia Pescheria r e, esser e seduti accanto al por tone
Si tratta di un altro spazio pubblico di notevole interesse. La di casa per riposar e o per osser var e i
passanti, giocar e in pr ossimità della
ristrutturazione dell’edificio della vecchia Pescheria – un simbolo pr opria abitaz ione: sono tutte atti vi-
identitario evidente per la città –, la ristrutturazione conservativa tà che si sviluppano spontaneamente
di alcuni edifici antistanti, l’avvio di attività di ristorazione con- quando lo spaz io pubblico possiede
i necessari r equisiti di qualità am-
trastano con lo stato di degrado del luogo. bientale.
Da notare, inoltre, che questo sistema insediativo è contiguo
al sistema ricreativo dell’area portuale e dei tratti di spiaggia a
Nord e a Sud del porto. Spazi facilmente integrabili, e in parte
già integrati, con il Borgo Marinaro. Da questo punto di vista, le
potenzialità dell’Area centrale di Civitanova Marche sono stra-
ordinarie sia in termini di qualità della fruizione sia in termini
di quantità di fruitori. Qualità e quantità della fruizione sono,
allo stato attuale, significativamente ridotte dall’organizzazione
errata delle attività che vi si svolgono e dall’uso incongruo degli
spazi pubblici.
Vicolo Sforza
Vicolo Sforza è un altro esempio di spazio pubblico attual-
mente privo dei requisiti qualitativi per essere un luogo idoneo
all’incontro e alla sosta. Possiede, tuttavia, le potenzialità per di-
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La valorizzazione dell’Area centrale di Civitanova Marche
Piazza Abba (immagine sotto), og gi uno degli ambiti mag gior mente degradati del Bor go Marinar o, è forse il
luogo “più inter essante” dell’intera ar ea di inter vento. Situata a pochi passi da Corso Umber to I, a metà di
Corso Dalmaz ia e a pochi passi dallo slar go della vecchia Pescheria, costituisce un naturale punto di incontr o e
di socializzaz ione, in grado di ri-animar e l’inter o quar tier e. La sua riqualificaz ione può anche incenti var e la
riqualificaz ione delle vie limitr of e (Piazza Capitano Sant’Abba, Via Conchiglia, Via della Car ena, Via Lido)
oltr e che raf forzar e il pr ocesso di riqualificaz ione di Corso Dalmaz ia stesso.
Da notar e, infine, che la funz ione di par cheg gio che questa piazza of fr e, oltr e a non esser e significati va (cir ca
18-20 posti auto) può esser e sostituita dai par cheg gi
A e D – vedi Car ta 6 – che distano a meno di 100-
150 metri.
La completa pedonalizzaz ione di Via Tr ento è un
elemento decisi vo della strategia di riqualificaz ione
di Piazza Abba, per mettendo di inglobar e nel siste -
ma pedonale lo slar go dal lato ovest della vecchia
Pescheria (immagine a destra) – un luogo da pedo-
nalizzar e integralmente, di note vole valor e, nel quale
sono stati ef f ettuati inter venti di r ecuper o edi liz io
e si sono insediate atti vità commer ciali di qualità.
Questo sistema pedonale condur r ebbe agli spaz i ri-
cr eati vi del molo sud.
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S C H E DA 3 – Q U A D R O S I N O T T I C O D E G L I I N T E RV E N T I
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La valorizzazione dell’Area centrale di Civitanova Marche
5. Conclusioni
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Orientamenti per una strategia di sviluppo economico della Provincia di Macerata
L’itinerario di riflessione sul tema “Orientamenti per una strategia di sviluppo economico della Provincia di Mace-
rata” promosso dalla Camera di Commercio di Macerata – e sostenuto dalla Fondazione CARIMA – è iniziato
con la 5ª Conferenza Programmatica (Fiastra, novembre 2005). L’obiettivo di questa iniziativa è contribuire alla
costruzione di una strategia di sviluppo economico partecipata ed efficace producendo e condividendo analisi, metodi
di lavoro, riflessioni e idee progettuali.
I materiali prodotti dal Gruppo di lavoro negli ultimi due anni, presentati e discussi in diverse iniziative pubbli-
che, sono diffusi – anche in versione preliminare – attraverso il sito web del Progetto, attivo dal maggio del 2006:
http://www.ppw.it/stmc.
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