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Mattinata
Gli argomenti che voglio approfondire in questo mio primo intervento saranno:
conclusione dell'1 vs 1;
passaggio (il fondamentale di chi ha capito in anticipo il
gioco);
concetti di 1 vs 1;
gioco 5 vs 5 (concetti fondamentali, penetrazione e tagli,
blocchi e giochi con il pivot).
Sgombriamo per prima cosa dal campo una inutile polemica che ci ha
accompagnato in questi ultimi tempi, quella tra i fautori del cosiddetto gioco libero e
quelli del gioco organizzato. Non è questa la dicotomia fondamentale, bensì è
basilare quanto i giocatori sappiano "leggere" (e di conseguenza reagire) la difesa!
Cerchiamo di avere meno filosofia è più comprensione dell'evoluzione del gioco.
In questo momento è evidente che in Italia non manifestiamo una scuola
cestistica.
Ma questo non si risolve con la ricerca di un nuovo conformismo, non esiste un
solo ideale sistema di allenamento/gioco. Ma c'è la ricerca di perfezionare gli aspetti
di base del nostro lavoro. E migliorare l'equilibrio nelle esecuzioni.
Conclusioni dell'1 vs 1
Vediamo come primo movimento/esempio (in special modo per i giocatori alti)
l'arresto a rovescio (gamba esterna-interna) utilissimo nelle fasi conclusive di una
azione di 1 vs 1 ( dove molte volte si insiste troppo sulle esecuzioni in movimento
canoniche) o di un contropiede.
Il giocatore che va a concludere un contropiede con arrivo della difesa può con
un arresto a rovescio (vedi figura n. 1) proteggere la palla e prepararsi
l'1 vs 0;
l'1 vs 1 con difesa in fase di recupero;
l'1 vs 1 dal lato debole con smarcamento.
Chi sfrutta il blocco deve effettuare una costante lettura della propria difesa in
modo tale da reagire nel modo più efficacie:
A tale proposito potrebbe risultare utile fintare il blocco per poi tornare nella
posizione iniziale. Lo sguardo del bloccante non deve essere rivolto sul difensore
del bloccato, bensì su tutta l'azione (visione periferica offensiva), ed in particolar
modo sul proprio difensore, per poter scegliere il momento giusto per agire.
Per esempio su un cambio difensivo, con il bloccato che esce fuori dalla linea di
tre punti, aprendo spazio per il bloccante, questi dovrà andare verso la palla, in
centro area tagliando fuori il difensore del bloccato (vedi figura n. 10).
Azione similare può essere svolta con il difensore del bloccato che insegue da
dietro ed il difensore del bloccante che esegue un movimento di aiuto (figura n. 11).
non vogliamo mai che il nostro avversario metta i suoi piedi tra noi e la palla!
Il contropiede
Il contropiede migliora tra le altre cose la presa della palla da parte dei giocatori.
Tra gli aspetti salienti dello sviluppo del contropiede vanno ricordati:
Oggi vedremo rapidamente gli elementi da sottolineare del programma del corso
per allievi allenatori.
Gli aspetti che ci interessano dell'1 vs 1 sono stati trattati ieri, qui mi preme di
nuovo sottolineare la distinzione tra 1 vs 1 didattico (da fermo) e quello in
movimento (in condizioni reali da gara). L'importanza della pericolosità immediata
per un tiro, la partenza e le situazioni intermedie (finta ed incrocio, finta e partenza
pari).
Sugli aspetti della prima lezione la cosa più importante è ribadire i quattro
momenti salienti dell'insegnamento (spiegare, dimostrare, correggere e ripetere).
Ricordarsi che partendo da postulati teorici si deve saper calare in modo
semplificato la pallacanestro ai giocatori.
Ora al di là delle varie filosofie cestistiche alle quali ognuno di noi può fare
riferimento, quello che è importante è di "tenere" gli allievi in palestra, non
perdiamoli strada facendo, dobbiamo coinvolgerli, semplificare la didattica, dare un
ritmo divertente all'allenamento.
Ricordarsi che il nostro sport è fatto più di angoli che di curve. Sulle varie azioni
di base dare nozioni semplici (corsa cestistica, arresto, cambio di velocità, cambio
di senso, cambio di direzione con giro dorsale o frontale).
Sugli arresti ricordarsi i vari vantaggi/svantaggi legati a quello ad un tempo (minor
protezione, grado di libertà nella scelta del piede perno) e due tempi (maggiore
protezione, scelta obbligata del piede perno). Personalmente considerò più utile
l'arresto ad un tempo.
Sul giro bisogna saper eseguire entrambi gli arresti, ma l'importante rimane la
posizione fondamentale, lo stare bassi e restare bassi.
Sulle azioni di taglio rimane fondamentale la lettura della posizione del proprio
difensore in relazione alla linea me-palla. Se il difensore è alto rispetto a tale linea
mi muoverò per prima cosa verso l'alto per poi tagliare back-door, altrimenti mi
muoverò verso il cesto per poi esplodere verso la palla. Il concetto è quello di
andare ad occupare spazi liberi. Un altro modo di tagliare può essere
rappresentato, con il difensore "distratto", dall'andare verso di lui, ed una volta
L'arresto a rovescio visto ieri può essere tranquillamente trattato nella seconda
fase del corso per allievi allenatori.
Nello smarcamento restano i concetti di prendere contatto con il difensore, per
poi esplodere verso la palla (figura n. 22). Con difesa sulla linea me-canestro,
posso optare per un'azione di autoblocco. Ulteriore possibilità, vista ieri, è quello di
muovermi sulla penetrazione di un mio compagno in modo tale da punire l'aiuto del
mio difensore (figura n. 23).
Per quanto riguarda la posizione difensiva la cosa basilare è farsi "piccoli" davanti
all'attaccante. Un uso efficacie del drop-step e delle braccia, con almeno una mano
sulla palla. La difesa sull'attaccante che recupera il palleggio deve "intimidire",
rendere "cieco" l'attaccante.
Nell'azione di difesa sul dai e vai si deve saper eseguire body-check sul
passatore.
Sul tiro la mano deve essere alta sul pallone, disturbare. I bravi tiratori non
esitano, ma tirano subito, quindi si deve cercare di allungare questo tempo.
Una delle cose più difficili in difesa, è il recupero sul palleggiatore. Non solo
recuperare affiancandosi all'attaccante, in modo così da accompagnarlo al
canestro, ma mettersi davanti interrompedogli la strada al cesto. Al limite
prendendo uno sfondamento. Ma di nuovo emerge l'esigenza di saper lavorare sulla
mentalità.
Per prendere sfondamento si deve restare con i gomiti vicino al corpo, spalle
perpendicolari all'attaccante e stare sul suo percorso un momento prima di lui (con i
piedi in buona posizione, che non vuol dire fissi per terra).
Ricordarsi comunque che è la mentalità alla base di tutto, e questa deve essere
formata presto nel giocatore.