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+VTRI P.Pevin Roza, LC. Seritti Ga LOVANNE | Ast0/1 Sg@ Simporisuwo whange La sletin della Sacra Seri tora abbirue unpaseites ie Kpepatese & AHO sie siubolica Gill Kimunagg clk Gpocelesce cost, wong you che einlaud a ile Zest pet eile alle yostia Keallr [et capitol 18 meet: 1, Mjovanti. parla stl Rivelazione de Xtese Cutt. Dice che lei to be. euanifestata per sayy cll angslle {ee wrpuecod a to Aegue, Siguficare Quote sponse in: Apo 12,1, Apo (9,20 E evvie obe eran. utilxg AGE pot spiegane nealte' spiral, Debbrawue Nomeri a 7 perfesiene 4 oniversalif (4 dire viens €,9 6 inperforione 12 pienczea del popeli di Dig (mei. yest!) C sone 3 Liaclli diderprclageons. di Ee segue 1. Riferinente della nmegne pe 2. Aiferineute Stonice - 3 fiferinente Simbolice Rpedicce a vubrlitta tabs con catattieslche sisidasi STeottea 2 E lineare 0 circolare © 4/10/19 86 © STRUTTURA DELL'APOCALISSE Eh . ak E lineare o circolare? i. Due esempi di ripetizione a. Ripetizione della 9:56:21; 365 b. _ Ripetizione della distruzione di Babilonia i, 14:8 -“E caduta, é caduta Babilonia la grande!” (3° ciclo) ii, 16:9, 19 ~ Babilonia distrutta (4° ciclo) ili, 17:16 ~ Babilonia distrutta dalla Bestia (5° ciclo). Celebrata in 18:2; 19:2-3 Contesto del Vecchio Testamento: Visioni parallele in Daniele (#3 Gzeq.ele) a Daniele 2—Storia dei 4 Regn b. Daniele 7 Storia dei 4 Regni ©. Daniele 8 ~ Storia dei Regni dei Medi e dei Per: una capra Daniele 9 - 70 settimane, che coprono probabilmente lo stesso lasso di tempo €. Daniele 10-12 - Dall’eta dei Persiani fino al regno Greco fear Caen 19: ome un montone e i Greci come 5 visioni parallele che raccontano la stessa storia!! Possibile fonte della struttura dell’ Apocalisse Cosa ci insegna? La progressione delle visioni nell’ Apocalisse non indica necessariamente una Progressione del tempo cronologico. "Dopodiché" o "Poi vidi" si riferiscono alla successione delle visioni, non necessariamente del tempo. Sette presentazioni della Fine del Mondo UApocalisse presenta la fine del mondo, la Seconda Venuta, o il Giorno del Signore, per un totale di sette volte. Sette cicli di giudizio conducono alle sette rappresentazioni della fine del mondo. Alla fine, un ottavo ato mostra la Nuova Gerusalemme. 1. Prologo 1:1-8 2. Corpo 1:9-22:20 i. Cristo tra i sette candelal i Lettere alle sette chiese . Sette cicli 1. Ciclo 1:7 sigilli 4:1-8:1 2. Ciclo 2: 7 trombe 8:2-11:19 3. Ciclo 3: figure simboliche e mietitura 12:1-14:20 4. Ciclo 4: 7 coppe 15:1-11 nia 17:1-19:10 6. Ciclo 6: giudizio delle bestie 19:11-21 7. Ciclo 7: giudizio del drago, morte e inferi 20:1-21:8 iv, Vottavo atto culminante: la nuova Gerusalemme 21:9-22:5, 3. Indicazioni ed esortazioni finali 22:6-21 Struttura chiastica composta dalla Donna, dal Drago e dalla Bestia I capitoli 12 e 22 introducono dei personaggi simboll spiegato in ordine inverso! uno alla volta, e il loro destino viene A. Il popolo di Dio raffigurati come una Donna, nell’immagine della luce e della creazione 12:1-2 B. Il drago, Satana 1: 6 C. La Bestia e il Falso Profeta 13:1-18 D. La Sposa: gli pop di Dio personificati dalla donna, nell'immagine dell’amore puro 14:15 E. Babilonia, i seguaci della Bestia personificati da una donna, una prostituta 17:1-6 E. Babilonia distrutta 17:15-18:24 D. La Sposa viene consacrata nel matrimonio 19:1-10 C. La Bestia e il Fé Iso, Profeta vengono distrutti 19:11-21 B. Il drago viene distrutto 0:1-10 A. II popolo di Dio personificati dalla Sposa, nell’immagine della luce e della creazione 21:1-22:5 Per sapere di pill sulla struttura dell’ Apocalisse, cf. Poythress, V., The Returning King (Phillipsburg, NJ 2000), da cui sono stati adattati i precedenti schemi. ‘ig 4 foo, Sa @ Sette presentazioni della fine del mondo nell’Apocalisse (alla fine di ciascuno dei sette cicli di giudizio) 1° ciclo: 7 sigilli (Apocalisse 6,12-17) *E vidi, quando 'Agnello apri il sesto sigillo, e vi fu un violento terremoto. II sole divenne nero come un sacco di crine, la luna diventd tutta simile a sangue, #le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come un albero di fichi, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i frutti non ancora maturi. “II cielo si ritird come un rotolo che si avvolge, e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. **Allora ire della terra e i grandi, i comandanti, i ricchie i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti; *e dicevano ai montie alle rupi: «Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, ” perché & venuto il grande giorno della loro ira, e chi pud resistervi 2° ciclo: 7 trombe (Apocalisse 11,15-18) 511 settimo angelo suond la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: «ll regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: egli regnera nei secoli dei secolin. *Allora i ventiquattro anziani, seduti sui loro seggi al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo: "”«Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, che sei e che eri, “ perché hai preso in mano la tua grande potenza e hai instaurato il tuo regno. Le genti fremettero, ma @ giunta la tua ira, il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, i profeti, e ai santi, e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra». 3° ciclo: Figure simboliche e mietitura (Apocalisse 14,14—20) *E vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’‘uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata. Un altro angelo usci dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e miet giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra @ matura». ** Allora colui che era seduto sulla nube lancié la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. *”Allora un altro angelo usci dal tempio che é nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e grid® a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». * L’angelo lancié la sua falce sulla terra, vendemmi vigna della terra e rovescia I'uva nel grande tino dell'ira di Dio. °1I tino fu pigiato fuori della citta e dal tino usci sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi. 4° ciclo: 7 coppe (Apocalisse 16,17-21) 27[I settimo angelo vers® la sua coppa nell‘aria; e dal tempio, dalla parte del trono, usci una voce potente che diceva: «E cosa fatta!», # Ne seguirono folgori, voci e tuoni e un grande terremoto, di cui non vi era mai stato I'uguale da quando gli uomini vivono sulla terra. #9 La grande citta si squarcid in tre parti e crollarono le citta delle nazioni. Dio si ricordé di Babilonia la grande, per darle da bere la coppa di vino della sua ira ardente. ° Ogni isola scomparve ei monti guarono. * Enormi chicchi di grandine, pesanti come talenti, caddero dal cielo sopra gli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a causa del flagello della grandine, poiché dawero era un grande flagello, 5° ciclo: Giudizio di Babilonia (Apocalisse 19,6-8) ®Udii poi come una voce di una folla immensa, simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano: «Alleluia! Ha preso possesso del suo regno il Signore, nostro Dio, !’Onnipotente. ’ Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello; la sua sposa é pronta: *le fu data una veste di lino puro e splendente». La veste di lino sono le opere giuste dei santi. 6° ciclo: Giudizio delle bestie e del loro esercito (Apocalisse 19,20—21) 2° Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta, che alla sua presenza aveva operato i prodigi con i quali aveva sedotto quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo. Gli altri furono uccisi dalla spada che usciva dalla bocca del cavaliere; e tutti gli jaziarono delle loro carni. uccelli 7° ciclo: Giudizio del drago, della morte e degli inferi (Apocalisse 20,11-15) 116 vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. 17 vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. € i libri furono apert vennero giudicati secondo le loro opere, in base a cid che era scritto in quei libri. il mare restitul i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. “Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa é la seconda morte, lo stagno di fuoco. **E chi non risultd scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. | morti 4 fio fis Chi scrisse l’Apocalisse? se @ Chi scrisse |'Apocalisse? | testimoni dei Padri della Chiesa del IV secolo e antecedenti hanno generalmente attribuito la paternita del testo a San Giovanni Apostolo, ma opinione(non unanime) Qui sotto viene presentato un sommario dei testimoni tra i primi cristiani sulla paternita dell’ Apocalisse, seguito da una selezione dei testi originali pid significativi Testi che attribuiscono I’Apocalisse a San Giovanni Apostolo * San Giustino martire (150) UApocrifo di Giovanni (175) Sant'Ireneo di Lione (180) (Incerto) Clemente Alessandrino (200) Tertulliano (220) San Ippolito di Roma (230) Origene (230-240) Sant’ Epifanio (375) * San Girolamo (392-393) Testi che non I'attribuiscono a San * Marcione (150) * Galo (198-217) © San Dionisio di Alessandria (255) + Eusebio di Cesarea (320) Attribuito a San Giovanni Apostolo (testi piu significativi) San Giustino martire (ca. 150 d.C.) Dialogo con Trifone, 81 D’altra parte anche da noi un uomo di nome Giovanni, uno degli apostoli del Cristo, in seguito ad una rivelazione da lui avuta ha profetizzato che coloro che credono nel nostro Cristo avrebbero trascorso mille anni in Gerusalemme, dopo di che ci sara la resurrezione generale e, in una parola, eterna, indistintamente per tutti, e quindi il giudizio. Sant’Ireneo di Lione (ca. 180 d.C.) Contro le eresie 4.20.11 Cosi Giovanni, discepolo del Signore, contemplando l'avvento glorioso e sacerdotale del Suo regno, dice nell’Apocalisse: “Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri doro... NOTA BENE: Ireneo mai chiama I’autore dell’ Apocalisse “apostolo.” Ma sembra probabile che si riferisca all'apostolo. Non attribuito a San Giovanni Apostolo (testi pit significativi) San Dionisi lessandria (ca. 255) Dai due libri sulle Promesse, 4-7; (citato nella Storia Ecclesiastica di Eusebio 7.25.11~14) Dopo aver ultimato (cosi sembrerebbe) la profezia, egli si rivolge a tutti i beati che si conformano e anche a se stesso, poiché afferma: “Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro. Sono io, Giovanni, che ho visto e udito queste cose.” [Ap 22:7-8]. Che egli si chiami Giovanni, quindi, e che quest'opera sia di Giovanni, non lo negherd, e convengo anche che @ di persona santa ed ispirata da Dio; ma non concorderei facilmente sul fatto che egli sia I'apostolo, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo, di cui sono il Vangelo intitolato Secondo Giovanni la lettera detta cattolica. Dal carattere di entrambi gli scritti, dalla forma dei iscorsi, dalla cosiddetta esecuzione del libro, traggo infatti le conclusioni che non sitratti della stessa persona, perché l'evangelista non inserisce il proprio nome né si dichiara in nessun luogo, tanto nel Vangelo quanto nella lettera. Dai concetti, dai termini e dalla loro forma, quest'autore é verosimilmente diverso da quell'altro. 1! Vangelo e la lettera concordano, infatti, I'uno con I'altra, ed iniziano in modo simile. Uno dice: “Nel principio era il Verbo",; laltra: “Cid che era al principio". E coerente e non si allontana dai suoi propositi, ma procede sempre mediante gli stessi temi e gli stessi termini, di cui citeremo brevemente alcuni. Il lettore attento trovera spesso in entrambi la vita, la luce che scaccia le tenebre; continuamente la verita, la grazia, la letizia, la carne e il sangue del Signore, il giudizio, la remissione dei peccati... E in genere, chi ne osservi il carattere vedra che la struttura del Vangelo e della lettera @ unica ed identica. L'Apocalisse, invece, @ totalmente diversa ed estranea a questi testi, poiché non si connette né si awicina ad alcuno di essi, non avendo, per cosi dire, quasi neppure una sillaba in comune.. E si pud ancora riconoscere dallo stile la differenza del Vangelo e della lettera dall'Apocalisse. | primi sono stati infatti scritti non solo in perfetto greco, ma anche nel modo pit colto per le espressioni, i roel gramatia ragionamenti, la struttura dellesposizione, né v si trova alcuna voce barbara, solecismo 0 iditismo: illoro gd autore aveva infatti, a quanto sembra, I'una e I'altra parola, donategli entrambe dal Signore: quella della jis ese conoscenza e quella dello stile. Quanto all'altro, io non nego che abbia avuto delle rivelazioni e che abbia. “#/». ricevuto conoscenza e profezia, perd osservo che il suo modo di precisamente greci, ma che usa particolarita barbare e in alcuni punti commette persino dei solecismi, che non é necessario elencare ora: non ho detto, infatti, queste cose per prenderlo in giro, ma soltanto per stabilire la diversita degli scrtti suddett ssprimersi e la sua lingua non sono Eusebio di Cesarea (ca. 320) Storia Ecclesiastica 3.39.6 ‘ia vi furono due nome di indo se non si In questo modo & dunque confermata la verita della storia di quanti sostennero che in / con lo stesso nome e che ad Efeso vi sono due tombe che portano entrambe ancor oggi Giovanni. E’ necessario fare attenzione a questo particolare, perché fu probabilmente vuole ammettere il primo, ad avere le visioni dell’Apocalisse, attribuita a Giovanni. 8 0 8 SEE Hay muscles palabias suiuilates wilte ol Evangelie de Sau Palabras Conceptos ~ 0a. divividlad de ~ Bh byeole Uferies 7 oe airs imme Citas — dae 12,10 Jr 14,34 2 fpot, 7 EMEYTEO - Me 9: Tusces dos lagases ce Le Septuaginta ex donde tale wile conceple Temas Varios ~ nealologia perils sn aucbes Ci mel Evang. gre axel Apo) “jay conattillad se phéderTar esse corepleles susl MT. fae 12,10 ference bftg Ot wit pafuude” deh gitge wowlé eu et Evargalio Leztias. 1. Guallotow. dos 2; fosan Avia. st esotida 3 fuew cowubia de teTilt yor ta demctiited de ta natataliya del Tole Chhvitn es este fon? F (pists Su. fos z EL fresbitre Juan CF OSD) 3. Oe prow (la mas papolec) 4. [eedenivee Gor nate) oe pee a wobewst eh gue eh escriGs formate potle de ba primeta cosanided cris fiw "GMossies: Alle Morfolegy Genero Literacio aloo fi sé © StL = "Perciocion de fesveriste, qve le-fue-formeda por Dies” a fp vain Lebo gus coultwuple deveties gecster Lelbtokiod 2. Genero Rofecta- Calacteriticas ~ Moana de Dieg (t.mes iportante) - 6. Género Carta - De heohe, 2h Apocalipsis es ch Libie que wes sufotmacidu. neq da dpbieau adlanie 0. Genero Litergico (uctes Lepcles bo masslion, Llrrar. a degporder fpmtir’ teen Lic Lyset." ul fe . ~ daigen Caracteristicas deux Apocalipsis 1 Nu sunde Audible gece se pheserta. 2: dagules 4 Danone wt habla del wade futete i= Pacfasis tu da aobetadiced de'Diios a: line hisigucfe 4 - Cenle dualiswe pier y Mal, corueiualucla ie epor eb ettece del susudls in. dela historia (a tigas) A Gein aol conflcte —* Textos Ts 24-27: &¢ dia deb Yeror - Se destroye oe Moere ae Leviaton (op + Stat) Ts 55-56 fhomese de sobvacion. zs Se tuner para th alle vn Amn : Seana fon a Ez 37-39 --Resutsectién de - Relomue del hey fast Devichics =: de Ged fe M: Ciustales gue lebelan bay dl mal a bes aS re eee Zac 4-14 oles de lahecl eaTheviol Lianll que porifisa x Bist Tan fatale. Vinak Libro de feed: - LODE Ah Meior ~ Dek yoticie - fatale Tiel Armagedon tutteak yiioits dal Sat Pam 1-2. + Este ES on Apocalipsis 4 ne éle “fucne catactetidlioa fa pastel tptlos. 2 Fipes de Hpocalspsis ae Historica J prseilan. spocas de La hl G Dn 7-12 22 Viaje: Ex lle mundo Gs tea 1-36 = je de Hove ah cite Boltman Dangue se Teohia ba. caidle cuoude se descucbicler. Les Lodles de. Bomran ba estece Aibibuente, Crsfieaizado” Ll Cristianisue deh pec poieel ueitoice Cg bee jester sl on osett que oh Cris 44 slo T et ay dhiebte ef fedaisme + Fae ferdt Respvesta Mejor Ua. pocalypacs cor yates euey daddeds, potgue LAs phineras ateBtaudd 48 than, Fe ser aifetoncie a fre noes poecdonina — Mable teabountee fel Uk presnile, pooo debpadade. Jy decir 0s etdade- te pfs sol snl pile det ialaboa (Argue carhcenfmiet Consecvenciag para puestra. lecture = dupoPlancia deh covileale judibitien, come ome ares come spocaliptice . ~ bilarun0 dltitpielacien, donasiaobs poe he egucaje A winholico wereigutidnae Hos Cineo modes de interpretar ch Apocalipsis. (Sebre tecle los caps 4-22) Historicista: Ye el Apo come ble de historia, deake ba nucrte de Crista hava ta 0° veaida 2 Ng « foagein de Fone ~ Ua eb nsinsie 1260 (on hp 3-4 12) = Martin Luter ~ Uiligsilebe oto prosti toa de frabi lonia conse Le. Uglacia Ctdllica prrscqiin ales phiructes phates, Cai se ute por bse tia haste. ch s XTX, eg asia banderas 2 Fretecista. “Dice que eb Apocalips/s A tefieke, sobretede a eucailas de siglo T. (practer) + _ bo a Papel shin de Det 2ar. 6p (etme verpsestoa te Tntep —_ Aistoreish) 3-26 TR! 11/10/18 S* Foturista: Dice gua sa ! SH Kyptewitintr: —- Crawcinco Riveha Sf Bice yur hApocalipeis scribe ios 3. = Bclanausos gusen ate Fiotin hablarde de Fates Cp llones de expres, 4 ham s3c1le sve panel (0 an ta que Tooles (4 466) dog Attar Moraales oh cielo en ewtpe y ala y dividlen fog 7 anes on 2 : a F g ? frompelies 67 copaa g Ls wna inlorpetacion labial, por ve Loreto cucili nucle dk AT R: Sam Joan dice que cali Litho sila’ clerigicle a hes phates chisTiaues f ana vision at haflaria silo a eee ane y pot 4e Tdealista: Dice gue 21 an mussaje de cypetanga Weill, pete neaobse hes 19 oll | E: JA pusle peso ne se pusde teductt sible a eae 5 [Tigolegica! 24 swe combinacitr cle oa ales A Lepas Go goattah fables I bn wade sivubileea, dict que, "Nabe a ocdas lag edades de ba sion wis comin pbctodia,” Con situbeles pata cada Goce, contemperanes a (a histor eS ee fre Joule, Na chowe para, ieiliypreller- ol Specalipsis goed wosiones 43 Lay id Suite Heclawis quilores pose cada nesién (excepto la Wistoricis ta)’ (ete per el Espirito 8 21,10 EL angel Pece teftencia a. 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Ma non hanno letto il passo alla luce del suo sfondo dell'Antico Testamento. Alla luce di Daniele e dell’apertura dei sigilli del libro di Gest in Ap. 5:9, la “fine dei tempi” & iniziata con la morte e la resurrezione di Cristo. Viviamo gid nel tempo della fine e ora attendiamo il compimento finale. Il tempo della fine di Daniele é arrivato... Quello che per Daniele era alla fine dei giorni, per Giovanni é gia tra breve: Dan 2:28 (Teod.) Apocolisse 1:1 Rivelazione (AnoKéAuiptc) ai Gest Cristo, al quale Dio la consegnd per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve (& 6ei yevéoOat év raxet); Ma c’é un Dio nel cielo, rivelatore (coxaAdmtwv) dei misteri ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodénosor le cose che dovranno accadere alla fine dei giorni (& Sel yevéoOai én’ éoxdrrww vésv juepiiv) —_| Ed eglila ha simboleggiato (Eovjpavev), Po — inviandola per mezzo del suc angelo al suo Daniele 2:45 (LXX) ...il Dio grande ha servo Giovanni. simboleggiato (éorave) al re quello che awerra alla fine dei giorni (ta Eodpieva én” Eoxdtw tv huepav). E mentre la profezia di Daniele doveva essere sigillato perché riguarda cose del “tempo della fine”, la profezia di Giovanni non viene sigillato, perché “il tempo & vicino”: (kdAuipov) queste parole e sigilla questo i . | libro (céhpaywoat 78 BuBNOV), fino al tempo Apocalisse 22:10 € aggiunse: “Non mettere della fine (Ewe xaupo ouvtedetac). sotto sigillo le parole (uf opayiang tog | Aéyous) della profezia di questo libro | (BiBAiou), perché il tempo é vicino (6 Kalpoc yap eyyis Eoww). Daniele 12:9 (Teod.) * Egli mi rispose: «Va', Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate (Eopayiopévor oi Adyou) fino al | Apocalisse 22:20 Colui che attesta queste tempo della fine (Eu KaipoU népac). cose dice: «Si, vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gest. Catechismo della Chiesa Cattolica riguardo al significato di “Vengo presto” nell’Apocalisse 22:20. Per il Catechismo della Chiesa Cattolica, le parole di Cristo, “Vengo presto”, significano che dopo ’Ascensione, la venuta di Cristo nella gloria é imminente: 673 Dopo I'Ascensione, la venuta di Cristo nella gloria & imminente (Cf. Ap 22:20), anche se non spetta a noi "conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta" (Atti 1:7; cf. Mc 13:32.) Questa venuta escatologica pud compiersi in qualsiasi momento, anche se essa e la prova finale che la precedera sono "impedite" (Cf. Mt 24:44; 1 Ts 5:2; 2 Ts 2:3-12.) (1040, 1048) Unes dots que silo sbsioule wyphesa le atthuctsto Wi 1 fe tite ak coplila tL , Japan ton 2g 2 ( teak a Gid ma non ancora 3 Las coses gee den econ’ J fetes ah oy Hen adele B hes seyonclon gut stle fioe SO Libre sellade se Daniele 8:26 La visione di sere e mattine, Apocalisse 5:9 Tu sei degno di prendere il Jenteege ok che é stata spiegata, é vera. Ora tu tieni libro (v6 BiBAiov) e di aprirne i sigilli er po “low segreta la visione, perché riguarda cose | (opayiBac), perché sei stato immolato e [fe y a tern che awerranno fra molti giorni.” hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, Pile Cel pote - uomini di ogni tribi, lingua, popolo e (ee feta Daniele 12:4 Ora tu, Daniele, chiudi nazione... GAS, 22 u fio fe S4C Quando fu scritta ’Apocalisse? Acumento abierte) Quando fu scritta Apocalisse? | testimoni tra i Padri della Chiesa del IV secolo 0 antecedenti hanno generalmente attribuito il libro al regno dell’Imperatore Domiziano (81-96); tuttavia, questo pensiero non @ unanime. Qui sotto @ presentato un sommario delle prime testimonianze cristiane sulla data dell’ Apocalisse, seguite dai testi originali Durante il regno di Domiziano (81-96) ——> % zurzin a segeucla (bnb porel P Bevin) fp vas © San Ireneo di Lione (180) Acgomentos oes San Clemente Alessandrino (200) 4. Calle ah soapepoctot (bn Asie: Hen SA fina det 5 bab * San Vittorino di Petovio (304) elle ah enpetodlet 4 me ftp, te pectic porte goite * Eusebio di Cesarea (320) * San Girolamo (392-393) Durante il regno di Claudio (41-54) © Sant’Epifanio (375) Durante il regno di Nerone (54-68) ——> © Peshitta (IV secolo) 4 “Vengo preste) oe nef al Gid waa non ance: Robie Maeiane cs eek Mess on 2. APIS: Bb h de la besa 4 BEE 4 potuce fie tefotewcies a Nexis 0 Featucntada as nombee ut Yes thee toot CCC fn atin 61 DURANTE IL REGNO DELL’IMPERATORE DOMIZIANO (81-96) |3 San Ireneo di Lione (ca. 180 d.C.) Contro le eresie V.30.3 . 7 i i . thos. fare ct Non corriamo alcun rischio né affermiamo con sicurezza il nome dell’ Anticristo; se il suo nbihie Suess dovuto essere proclamato apertamente nel tempo presente, ci sarebbe stato detto da colui che ha visto ray €ssa, infatti, non @ stata vista molto tempo fa, ma quasi al tempo della nostra generazione, alla fine del regno di Domiziano. San Clemente Alessandrino (ca. 200) Quale ricco si salvera? 42 Affinché tu, una volta che ti sia in questo modo veramente convertito, abbia fiducia che ti resta una speranza sufficiente di salvezza, ascolta una storia che non é storia, ma che & un evento, tramandato e custodito nel ricordo, circa ’'apostolo Giovanni. Dopo che, morto il tiranno, dall’isola di Patmos si trasferi ad Efeso se ne andava per infondere conforto anche nelle regioni vicine dei pagani, dove per istituire vescovi, dove per mettere in armonia intere chiese, dove per ricevere come dono uno solo tra quelli indicati dallo Spirito. NOTA BENE: In questo testo, San Clemente definisce Giovanni per tre volte “vecchio”. Cid fa pensare che collocare Apocalisse sotto il regno di Domiziano sia lipotesi pit valida. Confronta con il testo di San Vittorino e San Girolamo su “morto il tiranno”. San Vittorino di Petovio (ca. 304 d.C.) Commentario all’Apocalisse, 10:11 Quando Giovanni vide questa rivelazione, si trovava sullisola di Patmos, essendo stato costretto a lavorare nelle miniere da Domiziano. La pare che Giovanni scrisse I’Apocalisse, e, una volta invecchiato, pensava di poter godere della felicita dopo la sua sofferenza. Quando Domiziano fu ucciso, tutti i suoi decreti furono annullati e dichiarati invalidi. Giovanni fu messo in liberta e in seguito diffuse la rivelazione ricevuta dal Signore. Ecco cid che intende quando afferma “Devi profetizzare ancora” (10:11). Eusebio di Cesarea (ca. 320 d.C.) Storia Ecclesiastica 3.17-18 17. Poiché Domiziano diede prova di grande crudelta verso molti e fece uccidere senza regolare processo parecchi dei pattizi e degli uomini insigni di Roma, mentre numerosissimi altri cittadini illustri li pun senza alcun motivo con I'esilio oltre i confini dell'impero e con la confisca det beni, fini col mostrarsi erede dell'odio di Nerone e della sua lotta contro Dio. Fu cosi il secondo a scatenare contro di noi la persecuzione, sebbene suo padre Vespasiano non avesse mai nutrito propositi malvagi contro di noi 18. Narra la tradizione che in quel tempo I'apostolo ed evangelista Giovanni era ancora in vita, e venne condannato al confino nell'isola di Patmos a causa della testimonianza resa al Verbo divino. Ireneo, nel quinto libro dell'opera Contro le Eresie, scrivendo a proposito del numero risultante dal nome dell'Anticristo che & indicato nell’Apocalisse detta di Giovanni, afferma testualmente di quest'ultimo: “Se si Pf: fosse dovuto proclamare apertamente oggi il nome dell'Anticristo, a dirlo sarebbe stato lui, che ebbe le Visioni dell'Apocalisse, e neppure molto tempo fa, ma quasi alla nostra epoca, verso la fine del regno di San Girolamo (ca. 392-393) De virisillustribus, 9 L’apostolo Giovanni che Gest amd moltissimo, figlio di Zebedeo e fratello dell’apostolo Giacomo... scrisse un Vangelo... Ora durante la persecuzione che Domiziano scatend, la seconda dopo Nerone, nel suo quattordicesimo anno [95 d.C.], Giovanni, relegato nellisola di Patmos, scrisse 'Apocalisse, di cui trattano il martire Giustino ed Ireneo. In seguito, essendo stato ucciso Domiziano ed abrogati i suoi decreti a causa dell'eccessiva crudelta, sotto I'imperatore Nerva ritornd ad Efeso e, rimanendo la sino al principato di Traiano, fonda e resse tutte le chiese dell’Asia, e morto sessantotto anni dopo [101 d.C.] la passione del Signore, fu sepolto nella stessa citta. DURANTE IL REGNO DELL’IMPERATORE CLAUDIO (41-54) Sant’Epifanio (Vescovo di Salamina, Cipro; ca. 375) In seguito, nonostante avesse rifiutato di diventare evangelista con prudenza e umilta, lo Spirito Santo costrinse Giovanni a pubblicare il Vangelo nella sua epoca quando ormai aveva gia superato i novant’anni, dopo il suo ritorno da Patmos sotto Claudio (41-54) e svariati anni della sua residenza in Asia. (Panarion 51.12.2) DURANTE IL REGNO DELL’IMPERATORE NERONE (54-68) Peshitta (IV secolo) —> Zaducoior del Muevo Testamento al siriaco La Rivelazione, impressa da Dio in Giovanni I’Evangelista, sull’isola di Patmos, da cui fu bandito I imperatore Nero w/ofe Sé@ La contesa per il Tempio dell’imperatore (Neokoros) nel 23 d.c. i secondo documento é una descrizione della sfida tra le citté dell’Apocalisse per Vedificazione del Tempio dell’imperatore, simile a quello di un dio. La contesa tra citta ricorda a quella che si crea, oggi, tra le citta che desiderano ospitare le Olimpiadi oi Mondial. Dall'antico storico romano Tacito, nel suo libro “Annales”. Fonte: Loeb Classical Library edition of Tacitus, 1937 Libro quarto 66 Costoro intanto perd passavano gradatamente dalla bassezza all'aggressivita. II Proconsole d'Asia Gaio Silano, gia messo sotto accusa dai provinciali [di Asia] per concussione, subisce le violente accuse, combinate, del consolare Mamerco Scauro, del pretore Giunio Otone e dell'edile Bruttedio Nigro, che gli contestavano d'aver violato la divinita d’Augusto e disprezzato la maesta di Tiberio... Libro quinto 15 ...Per questo ato di giustizia e per la punizione inflitta 'anno prima a Gaio Silano, le citta d'Asia decretarono un tempio a Tiberio, a sua madre e al senato. Ne fu consentita la costruzione [dall’Imperatore Tiberio (Imperatore dal 14 al 37 d.C.)]. 55 Ma Cesare [Tiberio], per dirottare tali dicerie, frequentd con assiduita le sedute del senato e ascoltd, per parecchi giorni, le delegazioni d'Asia, in contesa fra loro per stabilire dove edificare il tempio alla sua persona. Gareggiavano undici citta, con pari ambizione ma possibilita diverse. Ricordavano, con argomenti abbastanza simili, 'antichita della stirpe e la devozione verso il popolo romano nelle guerre di Perseo, di Aristonico e di altri re, Ma le comunita di Ipepa, di Tralles, di Laodicea e di Magnesia furono tutte accantonate come troppo modeste; e anche i cittadini di iio, benché vantassero Troia come madre di Roma, potevano contare solo sul prestigio della loro antichit’. Qualche perplessita suscitd la delegazione di Alicarnasso, quando dissero che per milleduecento anni nessun terremoto aveva fatto vacillare i loro edifici e garantirono di scavare le fondamenta del tempio nella abitanti di Pergamo si ritenne che loro bastasse (perché proprio di questo si facevano forti) il tempio di Augusto, ld appunto eretto. Efeso e Mileto parvero gid sufficientemente impegnate, la prima nel culto di Artemide e la seconda in quello di Apollo. la scelta si restringeva a Sardi e Smirne. | primi lessero un decreto etrusco, come attestato di consanguineita [...]. E rammentavano ancora dichiarazioni scritte di comandanti romani e Patti stipulati con noi nel corso della guerra macedonica, nonché la ricchezza dei loro fiumi, la mitezza del clima e le fertili terre circostanti 56 Da parte loro gli abitanti di Smirne, rievocata l'antica origine - sia che a fondarla fosse stato Tantalo, figlio di Giove, sia Teseo, di stirpe anch’egli divina, sia una delle Amazzoni - passarono al tema su cui in particolare puntavano, cioé ai servizi resi al popolo romano: avevano inviato forze navali non solo per le guerre esterne, ma per quelle sofferte sul suolo d'italia; per primi, avevano eretto un tempio alla citté di Roma, all'epoca del consolato di Marco Porcio, quando la potenza del popolo romano era grande, senz'avere perd toccato il vertice, e quando era ancora in piedi Cartagine e possenti i re d'Asia. Portavano, a convalida, la testimonianza di Lucio Silla: “Durante una difficile emergenza del suo esercito, per la rigidezza dell'inverno e la mancanza di indumenti, alla notizia recata a Smirne nel corso di un'assemblea, tutti i presenti si tolsero le vesti, per inviarle alle nostre legioni”. Fu cosi che i senatori, interpellati, si espressero in favore +VTR! fs 15 fre Carituro 2 Sa@ 4 Salode Teds isles Ae defitien a ta dicttuctole a fsa guse watibe oer cor Me ania pros Al dngel ae la Iglesia. de Gfese’ lle singel s0 ve coe uM det abedle Arjomentos recee - Ye Lene mache seuiide wsctibrte a sute gel AS: resere— 001 2 Autoprecentecion de Cris to contavael torte: Feseatacien de Sasi - "fille dice hyue." (Ap 2,1) fie te ape ofa (ont ttt) anda wun aysecia dak capitis f- 3. Coliciones ubacious) ‘rst Hay deg clidedes Swirne Gly Filedetfia (F) aotas hcceres tlie vitdacta Efese Uy. Fegame Gy), ribiralthg Sardis @). Minh .. ara, lacdicea (6) cates malas 4. Exhartacioén a vivic mejer ta fe e quelle que clan baciends bien 5. /avitecion_a escuchar al Espirito 6. fromesa al vincedet Ae Hine uma vision yuuicliee nnd eputlibted ae Yomiziano fete Tambien ba aegplidl g hate oomeutedle fa cdletaciei allaappesactot Au. petdera. for bo dave we heel gue ubiczha. Problemas qe encent tamed an las ertes @ cada cirdad 1 6 was) fae am 2hewes gigas eelitnes™ Jodios, proma teres de la acbracién of emperader 4 2° - Gmpteniae, attlacetin te bat plicical ghbee fEWiatend, i de fea vebmas morale. ce Olle de wht, subse wh at wa cattle cisewles Ok iene, orden de lad cates coincide ven ch pegpafice, este a ceste 4. Efese, 2.Smima, 3 Lergawo, 4.Thatia, 5 Sardis, ¢ Filedelfes, 7 lacdicen is (rehiece Tonia a fous cone ann cite ‘os. mediong lox 7 candelabres (Biesse) r Lettera sui Cristiani del Governatore Plinio all’Imperatore Traiano (112 d.C.) Una lettera di Plinio, governatore di Ponto e Bitinia, solo pochi chilometri a nord delle sette chiese dell’Apocalisse, Fu scritta tra il 111 e il 113 d.C. In questa lettera, egli chiede al‘imperatore Traiano come occuparsi dei Cristiani. Segue la risposta dell'imperatore, il quale conferma che essi devono essere uccisi nel caso in cui non adorino Iimperatore e le divinita pagane. Plinio, Lettere 10,96-97 || Governatore Plinio all’imperatore Traiano E perme un dovere, o signore, deferire a te tutte le questioni in merito alle quali sono incerto. Chi infatti pud meglio dirigere la mia titubanza o istruire la mia incompetenza? Non ho mai preso parte ad istruttorie a carico dei Cristiani; pertanto, non so che cosa e fino a qual punto si sia soliti punire o inquisire. Ho anche assai dubitato se si debba tener conto di qualche differenza di anni; se anche i fanciulli della pit! tenera eta vadano trattati diversamente dagli uomini nel pieno del vigore; se si conceda grazia in seguito al pentimento, o se a colui che sia stato comunque cristiano non giovi affatto l'aver cessato di esserlo; se vada punito il nome di Per se stesso, pur se esente da colpe, oppure le colpe connesse al nome. Nel frattempo, con coloro che mi venivano deferiti quali Cristiani, ho seguito questa procedura: chiedevo loro se fossero Cristiani. Se confessavano, li interrogavo una seconda e una terza volta, minacciandoli di pena capitale; quelli che perseveravano, li ho mandati a morte. Infatti non dubitavo che, qualunque cosa confessassero, dovesse essere punita la loro Pertinacia e la loro cocciuta ostinazione. Ve ne furono altri affetti dalla medesima follia, i quali, poiché erano cittadini romani, ordinai che fossero rimandati a Roma. Ben presto, poiché si accrebbero le imputazioni, come awiene di solito per il trattare tali questioni, mi capitarono innanzi diversi casi. Venne messo in circolazione un libello anonimo che conteneva molti nomi. Coloro che negavano di essere cristiani, 0 di esserlo stati, ritenni di doverli rimettere in liberta, quando, dopo aver ripetuto quanto io formulavo, invocavano gli dei e veneravano la tua immagine, che a questo scopo avevo fatto portare assieme ai simulacri dei numi, e quando imprecavano contro Cristo, cosa che si dice sia impossibile ad ottenersi da coloro che siano veramente Cristiani. Altri, denunciati da un delatore, dissero di essere cristiani, ma subito dopo lo negarono; lo erano stati, ma avevano cessato di esserlo, chi da tre anni, chi da molti anni prima, alcuni Persino da vent’anni. Anche tutti costoro venerarono la tua immagine e i simulacri degli dei, e imprecarono contro Cristo. Affermavano inoltre che tutta la loro colpa o errore consisteva nell’esser soliti riunirsi prima dell’alba e intonare a cori alterni un inno a Cristo come se fosse un dio, e obbligarsi con giuramento non a perpetrare qualche delitto, ma a non commettere né furti, né frodi, né adulteri, a non mancare alla parola data e a non rifiutare la restituzione di un deposito, W/o /18 Sse @ qualora ne fossero richiesti. Fatto cid, avevano la consuetudine di ritirarsi e riunirsi poi nuovamente per prendere un cibo, ad ogni modo comune e innocente, cosa che cessarono di fare dopo il mio editto nel quale, secondo le tue disposizioni, avevo proibito l'esistenza di sodalizi. Per questo, ancor pit ritenni necessario linterrogare due ancelle, che erano dette ministre, per sapere quale sfondo di verita ci fosse, ricorrendo pure alla tortura. Non ho trovato null’altro al di fuori di una superstizione balorda e smodata. Perci, differita V’istruttoria, mi sono affrettato a richiedere il tuo parere. Mi parve infatti cosa degna di consultazione, soprattutto per il numero di coloro che sono coinvolti in questo pericolo; motte persone di ogni eta, ceto sociale e di entrambi i sessi, vengono trascinati, e ancora lo saranno, in questo pericolo. Né soltanto la citta, ma anche i borghi e le campagne sono pervase dal contagio di questa superstizione; credo perd che possa esser ancora fermata e riportata nella norma. Risposta dell’Imperatore Traiano a Plinio Mio caro Plinio, nel'istruttoria dei processi di coloro che ti sono stati denunciati come Cristiani, hai seguito la procedura alla quale dovevi attenerti. Non pud essere stabilita infatti una regola generale che abbia, per cosi dire, un carattere rigido. Non li si deve ricercare; qualora vengano denunciati e riconosciuti colpevoli, li si deve punire, ma in modo tale che colui che avra negato di essere cristiano e lo avra dimostrato con i fatti, cioé rivolgendo suppliche ai nostri dei, quantunque abbia suscitato sospetti in passato, ottenga il perdono per il suo ravvedimento. Quanto ai libelli anonimi messi in circolazione, non devono godere di considerazione in alcun processo; infatti & prassi di pessimo esempio, indegna dei nostri tempi. IS Jef 08 SZ Carrs ve Wan SE@® Grtamnvg sencilla, le wei cert deb WT (2 palebyas) L* facte_( ) 7 abl, of Lider de sina Yplesia que dellawna Gayo; fun aptadlice ul foes eae ee ve feat hacituclel Zhacke ( re ) j oe a A mcnicgites Dieta, fan ab precbere, yf Helena 8. Gaye ss sett de Taden Las promises a lod % Sylsing wionen cunpslides ih ffnah deh libre Lewd Lh saiwese 7 patece. der dienthiteas, ye.quce aabenss gue bebe ue 7 saclea ls totalrdad a perf rccien. fot he dint eset casts y Premed. EFESO BA" cielo mai dh nunde, Z5Q00 habitants lego de foma My Pabraguia Guia eX (re be bos 7 Llunde od) Ggerteson 150. x TG x 25 Gon comes) pes ta olan devactin. per Prpeurisa a Hoch 14, 23-41 ~ Tulle cased mpcifetcies de 24, AD ‘da (eesti) peters, Se pasteton a grils por 2 heres Cigale es (a diosa de las-efestas > tonite led eeetliawes y Rawite tonracttioviae oh pon wtes Yeowofes — eostedia del Tiupls de Pbienise. Candle wn dh ate 84 pectbicton cl. Aa tattle’ so dhrgples pete ah angpe eclep Dem ‘algo 4 ae Aefeedioaten. el Dine Aitware Jambtipar ella Guise wa colle. edhe Plinio y Trayano en ha ply ptohate ly isTticone deca sre ib pipet dando y eg chiinned felis coda ve, a ae eee danancadan 4. tj inctes de a0 wheter ob inganecn, D Fey 2th 1/5 Da gee espe afenwprcet ft @ comer cols 2A) en Wed pose Lea demdi gy amauta” par PERE AMO Epes sited gparde 180 000, capitis de enol copise dimete ceded de ser ge tage ppt henet dace pos Pima, Halle oe 13 000, Ainge Lu tile callie ptt egrns Zoi Sefer agecsa fan ufio/is Se @® MONETA ROMANA DAL 71 d.C. una donna seduta sopra una bestia scarlatta, che era coperta di nomi blasfemi, aveva sette teste... Qui @ necessaria una mente saggia. Le sette teste sono i sette monti sui quali @ seduta la donna.” (Apoc. 17:3, 9) Busto dell'imperatore Vespasiano (69-79) s/o/s SaA€ Able de bes nicolartes Ce) a Litoes 00 [ble wssil w bomen Le, cos cette pagetoie soon faite, sgogpe TIATIRA Luided, pepe, PCO peteonas ARDS bea wn Helle pata 20000, wu Temple peta Pr tewisa FILADELFIA Zi we ciao [bbe svle sucawada LAODICEA 22/0/18 Weraggio per Aull te Chrinsa, de eqn cit 2 di Lull 4 Tupi Dn? Diglio di wore E21: Cele wince — Uowe, Meio , Lions TiG: Uessone del Liese de Die con setefpea ~ Saute, sauce, saute” 2s 14. dbtacl con. bougides fucco buchen soue elle yisiors che ai idl Ueaioné Menora: 7 gpudelagr. 24 posh peri leit (Vas ee Mare eon 114,000 bite, tare i bporge 2 abtie di cope dove, ms towent musical, instamente Ar sacrifrer oe roles 12 pork 0 Gervsaleme e 12 post? > Ab proba bile Disewssione: 7 spit di Die * a, Paprewnila Le Spivite Sante: Uareuni couencia le ktieha couun &. babel: Lue, me fat peli file eA Fgle 5 che a6 dbce (Zac 7) oe 4, tAR TI 22/00/18 SEO Xhevranui come ux Miele da t_ Ez pach lopli tigre Mbe con dap f fmt desalocyg dé Die, is nd 7 2 ana d pug facia ex”) 4 Morte fassione e 4p & Libco ofgilate con 7F Sfgy/li la Risucrezione di Adis he gpsitle, heros Gest, cewtro della Tessie gre grille, pia. Stora deila Salvezea v5. _ Degen Aa pease, wr fons fo api » VG a af apne imatiiny nigga a Va vice." 0% prorucsa al pepled Vakacle wows couple nia diane mide del tells iuayselale. VB." honest libtool (4 0, 24 sims) spas Thawte davtantea Lev” V9: “Conthice : «6 Se) tagne d& neevere illibre: Eypporte tro le bitergia e Lp 5 - (bi mitapraue pte gute, Militgia baste: vB: Sith. speitiane devel att Uppal Coapetirs) frerta abierta Em pice Acted sullen. a he fact sua 320.41, aoe se prescita «Dhar y fas fessor [ebliviper, Gvleiap ver QOL Ponce et Gp osteo. “ Hresentacion dela Divinidad de_fesus vB! fiee Vv. 5.12 Page di rpeevere te fl A Aypelo peter, richesen, spiens4, Hore, enere, glortae fede" Ai: "To set dagno de ricevere nse L a « Kluk con ta stewac divntia che Die fadee Ao G Chy sone LA caval) 7 Asgementi w contin Ses) ~Pare me patie Sanger v2. Covallo "Biauco- 4 J basses Xl che cougecistas ~ 5, ola congecile elle nayioni. 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