You are on page 1of 92
[ETODO 'USSO ER PIANOFORTE Prefazione all’ La presente opera & tratta dalla ptima delle due parti del Metodo reso per pianoforte, realizato da uns cpu i noti insegnanti, pianisti e compositori sovietici e pul dlieato a Mosca nel 1969, Essa til metodo per lo seudio del pianoforte diffuso ufficialmente nelle scuole primarie 4i musica dell"Unione Sovietica. Gli. insegnanti che lo esaminetanno coglieranno facilmen- re le caratteristiche dell’impianto metodologico ¢ atten done che vi & riservata ala gradual: det procest di Gli esercizi e gli studi destinatt alla tecnica manuale si trecciano con le nozioni della teoria musicale, e si realiz- ino nei brani proposti per V’esecuzione degli allievi, da soli o con la partecipazione dell'insegnante Lo scopo dichiarato’dell’opera non’? di fornire una robu- sta tecnica, a scapito della formazione e dello sviluppo delle componenti pitt propriamente musicali; assai presto ‘edizione italiana difatti, fin dai brani che rientrano nell’ambito delle cin- gis dia afirontano i problemi del toeo, del fwecasi, Pespressione, La caratteristica di fondo 0, se si vuole, Ia novith — per noi — di questo Metodo russo per piano- forte consiste nel privilegiare Pacquisizione del gusto mu- sicale, Ia formazione: del senso attistico. I brani « dilet- tevoli » — tratti da motivi popolari o di autori, del pas- sato e di oggi — sono in numero te superio- ze a quello degli esercizi e degli studi, ma non bisogna dimenticare che tali brani soro essi stessi occasione e sti- molo concreti allo sviluppo ci aspetti specifici della tec- nica manuale. L’attenzione che si prestera alle ‘avverten- ze date dagli autori, sia nei Criteri metodologic: ed edito- riali e nei Suggetimenti didattici dell’Introduzione, sia nelle brevi note che precedono 0 seguono singoli brani ddellopera, consentiranno di conseguire, nel tempo dedi- cata allo stadio (che gi autarlrleengono di intividnare nel primo anno, o poco pit, di « corso ») una formazione pianistica e musicale strettamente integrate. RA INDICE Introduzione Criteri metodologici ed editoriali Suggerimenti didattici PARTE PRIMA CANT AD ORECCHIO - LA TASTIERA H Il, NOME DELLE NOTE - SUONARE SUL PIANOFORTE MELODIE CONOSCIUTE - NOTE, LORO DIFFERENTE DURATA E POSIZIONE SUL RIGO I. Esercizi da cantare ad orecchio e suonare sul pianoforte IL. Melodie da suonare con pitt dita IIL. Segni per cambiare Valtezza delle note IV. Esecuzione uniforme della melodia V. Gliottavi VI. La chiave di basso VIT. - Disegni ritmici pit difficli VII. L’anacrusi IX. I sedicesimi PARTE SECONDA CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELLE CONOSCENZE ACQUISITE MEDIANTE L'IMPIESO DI MATE- RIALT PI COMPLESSI APPENDICE CONSIGLI PER LO STUDIO DELLE SCALE, DEGLI ACCORDI E DEGLI ARPEGGI Scale, accordi e arpeggi nelle principali tonalita Indice dei brani 13 16 19 22 25 28 30 31 37 85 86 89 INTRODUZIONE CRITERI METODOLOGICI ED EDITORIALI Nella zedazione di questo metodo gli autori sisono ba- ati sui principi generali che informano Ja sctenza sovieti- a dell’educazione, istruzione e insegnamento dei giovani. 1 maestro deve svluppare neg aliesi Vamore vero la ausica in quanto arte, capace di tradurre in immagini ar- istiche tutti i sentimenti, gli stati d’animo ¢ le emazioni sgati ai fenomeni. della ‘realtt quotidiana. Nello stesso empo gli studi musicali devono uniformarsi ai principi vedagogici generali, sviluppando nell‘allievo il senso della lisciplina, un cosciente e scrupoloso rapporto verso i pro- i dover, in modo da insegnargli a lavorare e a supe- are le difficolta che incontra, Jn posto fondamentale nella formazione del gusto musi- ale degli allievi occupa Viniziazione alla musica popola- 2, la quale rappresenta una fonte copiosa nello sviluppo rofessionale. Per questo nel Metodo russo per pianofor- + un posto significativo @ riservato alla trasctizione di anti popolari. illo scopo di articchire il repertorio pianistico infantile ono state incluse (in ordine progressivo per contenuto € rado di difficolta) composizioni nuove di compositori ovietici accanto ad altre di autori russi e stranieri, Tella scelta ¢ nella disposizione del materiale del primo olume del Metodo russo per pianoforte gli autori si sono reoccupati di assicurare tun legame organico tra Ia for- razione del pensiero musicale dell’llievo, il suo orec- hio musicale, Ia memoria e il senso del ritmo, uniti al- acquisizione della sensibilita interpretativa. Nello stesso mpo allievo scopre gli clementi basilari della forma e nidia { rodiment della tecnica, Per questo i pea di arattere libero si alternano a brani a quattro mani, a zudi o ad esercizi, con il fine di perfezionare i diversi spetti della tecnica. ili esercizi della prima parte devono essere intesi come rodelli che servono da orientamento all’insegnante in slazione alle difficolta che Valunno incontrera nella par- seconda. Nello studio, Pinsegnante potra suggerire di zrse vatianti nell’esecuzione di uno stesso esercizio, svi tppando in modo sstematico graduale i divers aspen alla tecnica, riferendo questo lavoro ai problemi inter- tetativi e abituando gli allievi a Iavorare coscienziosa- tente allacquisizione dell sbilita pianistica, brani e gli studi sono raggruppati secondo un ordine cadualmente crescente di difficoled musicale della'frase musicale, Nel Metodo russo per pusioforte si-trovano anche pezzi in cui la melodia @ distribuita tra le due mani, Com’é no- to, tali procedimenti vengono latgamente utlizzati nella - moderna pedagogia pianistica allo scopo di sviluppare il coordinamento dei movimenti. Perd l'insegnante-non deve dimenticare che nell'esecuzione di questi brani non si deve contraddire la costruzione logica e la. continuita delle frasi: Tale trascrizione delle melodie non consente sempre di mettere le legature necessarie. In questi casi gli autori si sono limitati ad indicare geneticamente il: tipo di esecurione (Jegato, non legato, ece.). SUGGERIMENTI DIDATTICI La base dellinsegnamento del, pianoforte per 4 princi- pianti @ Peducezione del pensieto. artistico, dellallievo, attraverso la risposta della sua sensibilitd alle impression! musicali. Sin dalle prime lezioni 2 essenziale sviluppare negli allievi la facolta di comprendere 1a forza espressiva della musica-con una percezione gradalmente sviluppata, sempre pitt sottile ¢ differensiata del tessuto musicale: Ja capacita di ascoltare attentamente il suono, di intendere il giusto fraseggio della melodia, di ogni voce singola 0 unita ad altre, di ottenere un corretto equilibrio sonoro nell’esecuzione della melodia e del suo accompagnamento. Ui metodo di iniziazione alla musica pid accessibile e com- prensibile al bambino 2 quello del canto:con parole. Per questo i primi esercizi consistono nel cantare-ad orecchio motivi semplicissimi, che poi vengono ripetuti cercandone le note col dito sui tasti. Tnsieme a questi esercizi occorre spiegare allallievo come deve sedere davanti allo strumento, insegnargli il nome delle note e i principi generali, quali la funzione della scrituara, la durata delle note, la loro.collocazione sul :i- 20, il significato delle pause. ‘Come materiali per questo lavoro servono gli esempi scelti per I'ascolto € poi quelli stodiati con le note, Mentte si sviluppa lotecchio dell’allievo e Jo si familia tizza con i ptincipi general, & necessatio instillargli il mo- do corretto di lavorare alla tastiera:, esecuzione precisa delle note come sono scritte, attenzione a tenere il tem- po ¢ al modo di muovere le dita, abitudine a suonare senza guardare la tastiera, ece. Occorre spiegare allallie- vo le pitt semplici regole della diteggiatura, basate sulla successione naturale delle dita conformemente alla posi- zione della mano. In seguito bisogna indicargli la tee- nica della diteggiatura per passare da ‘una posizione al-”. Valtra. Quando lavora su brani forniti di testo, conviene che Pallievo lo promnci ad alta voce, senza distrarsi né tra- scurare .l controllo della qualita del suono né Pesigenza 4i unesecuzione. musicale espressiva. Lavorando con Pllievo sui brani (si incomincia dalle ‘odie ad una sola voce e si passa gradualmente a pezzi somplessi con una seconda voce e con accompagnamenti), ‘maestro deve abituarlo a coglierne la struttura musicale, xercando di ottenere non soltanto la precisa ‘esecuzione Jel testo e il giusto fraseggio, ma anche una intelligente ‘iproduzione nusicale. I! raggiungimento di questi traguardi dipende nolto dalla capacita dellinsegnante di trasmettere all'al- evo in modo vivo e chiaro il contenito dell’opera, indi- ‘izzando 1a sua attenzione verso i mezzi espressivi attra verso i quali Vimmagine musicale del brano si sivela. 2er Io sviluppo artistico dell’allievo anche molto impor cante che il maestro stesso esegue il beano sottolineando, contenuto del btdno e del suo carattere ~ con parole e con Hesecuzione, il carattere di determinat: passaggi e particolarita. Per sviluppare la pratica di un lavoro serio e intelligente condotta su un brano, 'insegaante deve esigere dall’alie- vo che impari i pezzi e gli studi non soltanto con, en- trambe le mani, ma anche a mani separate. Tale metodo di la possibilita di concentrare V'attenzione sulla melodia ‘6 sull'accompagnamento,, di ottenere una maggiore pre- cisione e una migliore qualita dell'esecuzione. L'esecuzio- ne a-mani separate favorisce anche la memorizzazione del testo musicale. Nelle lezicni & utile che 'llievo.canti ‘© suoni Ja melodia mentre il maestro fa P'accompagnamen- t0, e viceversa che il maestro suoni la melodia e Fallievo Taccompagnamento. Roe Sin dall'inizio dell'insegnamento & molto importante abi: tuare Vallievo al trasporto, Tali esercizi favoriscono 10 sviluppo dellorecchio musicale, la memoria e Vorienta- mento sulla tastiera. E inolt:e necessario sity dall’inizio dello studio sviluppare la memoria ¢ la capaciti di impa- tare a memoria. Occotre abituare Vallievo ad imparare studi e pezzi a memoria nella stessa maniera it cui impa- ta una poesia: studiare frasi brevi, le quartine diversi, cece, Per far cid egli deve osse-vare la costrazione dei mo- tivi, le frasi, il carattere del movimento, il disegno dell’ac- compagnamento, ecc. Se fin dall'inizio dell'insegnamento in classe sotto Pat- tiva azione dell’insegnante T'allievo fa progressi, egli do- vri gradualmente abjtuarsi a levorare in modo indipenden- te, su precisi compiti assegna:i. B perd necessario verifi- care attentamente come Pallievo lavora, informandosi su quali procedimenti ha studiato a casa cid che gli & stato assegnato, ¢ verificando quanto si sia impegnato. Come risultato del primo anno di studio Vallievo deve dimostrare di aver imparato ¢.casa'un gruppo di studi ¢ brani, alcuni dei quali a memoria, ¢ di aver messo a frut- to gli insegnamenti ricevuti durante le lezioni. Egli deve dimostrare di saper suonare in modo espressivo.¢ con suono pieno e cantante, sia con un acompagnamento sem- pplice, sia con una semplice voce interna di andamento polifonico. Deve mostrare di saper riprodurre con sensi- Dilita immagine musicale e il carattere dei pezzi eseguiti, utilizeando i contrasti forte/piano.e varianti nel tipo di suono quali legato/non legato/ staccato. Tra le esperienze teeniche, che sono-il risultato degli stu- di ed esercizi, vi & la padronanza della successione delle cinque dita, con varietA di posizioni e passagei da una ma no all’altra, scale (quattro 0 cnque scale maggiori su due ottave, per inoto diretto e moto contrario; e una o due sca- le minoti, per moto diretto), brevi arpeggi su ire suoni, accordi su tre suoni allo stato fondamentale e nei tivolti, Taso dello staccato in movimenti veloci, salti della mano su ampie distanze. PARTE PRIMA CANTI AD ORECCHIO LA TASTIERA E IL NOME DELLE NOTE SUONARE SUL PIANOFORTE MELODIE CONOSCIUTE NOTE, LORO DIFFERENTE DURATA E POSIZIONE SUL RIGO ~ 1. Esercizi da cantare ad orecchio e suonare sul pianoforte Filastrocche L “par - = ny per - i - O 2. “not Ma per - ché7” “Per ché — so- ngor - mai le tre.” = “No.” 3. “Re - “sta!” “De-voan-dar.”. “Ma per-ché?” “Son le tre” 4 “Din, don, din, don, so.- no pro- prio gid’ ste tre.” “Se tw val sem val, pon mi ve = drat it” I primi esercizi al pianoforte, da cantare e suonare ad orecchio sono stati costruiti sulla ripetizione di singo- le note, dato che Vallievo non sa ancora otientatsi sulla testiera. Pid avanti si impiegano melodie con mag- gior numero di note e intervalli gradualmente pit ampi. 8 Quando lavora con Vallievo @ opportuno che il maestro canti o suoni Peserciziy che successivamente Pal- lievo deve ripetere. E consigliabile insegnare all'allievo anzitutto le parole ¢ poi a cantarle con la melodia Se Vllievo non @ in grado di ricotdare Vintera linea musicale, gliela suddivida in brevi frasi da cantare a sezioni. Cantando 2 es- senziale avere giusta intonazione, espressione e precisione ritmica, 6. “Ma per - ché? Dim ~ mi te: che fa - sen = 2a te “Gran-de co- me sei; po- trai far date.” Un motivo & composto di diversi suoni (note), ognuno dei quali ha un nome. Nella musica ci sono sette note fondamentali ¢ ognuna di esse ha una altezza differente; DO RE MI FA SOL LA SI. La distanza fra due note si chiama INTERVALLO Liintervallo“fra due note dello stesso nome si chiama OTTAVA. La tastiera di un pianoforte comprende set- te ottave e mezza. Quella che si trova al centro della tastiera 2 !OTTAVA CENTRALE. Segonde ottawa Pximaortan Otter Prima gttara Seconda ‘iscendente” —‘ncendente’ centile wweendente ‘wendente Le melodie studiate ad orecchio devono essere suonate sul pianoforte. In questo modo Pallievo incomin- sia a prendere familiarita non solo con Ja tastieta, ma anche con il nome delle note ¢ la loro disposizione sul- la tastiera. Bisogna spiegargli la differente durata delle note, come sono scritte e il significato delle stan. ghette. Occorre utilizzare i primi esempi come esercizi per la lettura delle note per fat pratica per i primi movi- menti delle dita. In questi esempi e nei pezzi ed esercizi che seguono 2 importante che Vallievo si preoc- pi di ottenere un suono motbido e profondo. Le condizioni principali per sviluppare una corretta tec. rica pianistica sono costituite dal movimento leggero delle mani quando si sollevano e si abbassano sul- a tastiera; le dita stanno raccolte, non allargate. Non ci deve essere tensione dei muscoli del polso, del pal- no ¢ delle dita. Le dita, quando suonano, devono essere arrotondate e premere i tasti come con un cu: scinetto. “a cura posta nei movimenti compiuti per suonare si verifica anzitutto e soprattutto dal risultato sonoro: ‘allievo deve ascoltare i suoni che produce ¢ suonare in maniera intelligente ed espressiva. Prima di cominciare @ sttimpellare. melodie“ad “otecchio e iniziare gli esereizi al pianoforte, Vallievo deve conoscere la numerazione delle dita. Si consiglia di suonare le melodie non legate, prima con un solo dito, preferibilmente il terzo, e quindi con le altre dita, una per una. E fondamentale wha posiziorie cottetéa al pianoforte. Prima di cominciare a suonare V’allievo deve essete se- duto diritto, il gomito ¢ Pavambraccio non devono essere pit in basso del livello della tastiera. Agli allie~ vi pitt piccoli bisogna porre un panchettino sotto i piedi. L'insegnante: deve anche insistere perché Pallievo impari a star seduto senza curvarsi. La musica si ‘scrive mediante ‘segni che. si°chiamano NOTE. Le note, come i suoni, sono di differente durata. Se, per esempio, contate 1, 2,3, 4 € per ogni battito (pulsione, tempo) immaginate una nota, si ottengono quattro note di eguale durata, Ognuna di queste note & espressa dal segno Una nota che duri due battiti si sctive d Una nota che duri quattro battiti'si scrive @ Queste note hanno un nome ¢ QUARTO (o SEMIMINIMA). @ META (o MINIMA). © INTERO (o SEMIBREVE). Esercizio Contando o battendo le mani insieme indicare quali tipi di note si trovano negli esercizi 1-7 Per indicate Valtezza di una nota si usa il Rigo musicale (Pentagramma), formato da cinque line otizzontali e parallele: Le note si scrivono sulle linee: negli spazi. = La linea inferiore & Ja prima, guella superioré’& Ja qainta linea: Per sctivere note su un’estensione molto ampia si utilizzano due righi musicali collegati da una linea verticale: Sul rigo superiore si colloca il segno é che si chiaina- CHIAVE DI VIOLINO o DI SOL. Indica la posi- ione della nota SOL nell’ottava centrale, sulla seconda linea. d Sol 10 Sul rigo infetiore si colloca il segno 9: che si chiana CHIAVE DI BASSO 0 DIFA. Indica la posizione del- la nota FA, sulla quarta linea. Fa POSIZIONE DELLE NOTE SUI DUE RIGHI = = oe eee = Fa Sol La Si-Do Re Mi Fa Sol La Si: Do Re Mi Fa Sol La Si Do Re Mi Fa Sol o_o. = Esercizio. Pronuncia il nome delle note degli esercizi 8-12 ¢ indicane la durata. Suona Je note di ogni eser- cizio ‘con un solo dito (il 3°, il 2°, il 4°), prima con Ia mano destra ¢ poi con Ja sinistra. La sinistra deve suo nare un’ottava sotto. 8 "Vo glio far con. - te un. bel © gio =. che = rel.” “Ven + tun, tren. = tun, = an + diam, for ~ iam.” “Io su, tw pity io su “To no, io no." “Sem-preja al - to = traci, star, © sem-prein bas-so toc - cag me!” u Ora Pallievo conosce a grandi linee il sistema di scrittura delle note. Nelle settimane che seguono egli la- vorera solo su esercizi in chiave di violino, Contemporaneamente perd dovrd mandare a memoria le note in chiave di basso. Le melodie scritte sui due righi si suonano con Je due mani: con la mano destra le note poste sul rigo supe- tiore, con la sinistra quelle sul rigo inferiore. 13, Odo un-tun tun « Odo un « Ma chi &? » sento un « Sono il re, tun tun» tun tun» veered ceo, Conte poke 14, Dalle tre alle sei Dalle tre alle sei, guardo gli scimpanze, dalle tre alle sei, steso sul canape. Anche gli esercizi 12, 13 e 14 si suonano con un solo dito di ogni mano (2°, 3°0 4°), I brani di musica sono divisi in parti uguali che si chiamano BATTUTE, Le battute sono separate tra loro da STANGHETTE. : Ogni battuta contiene un numero uguale di battiti (tempi, pulsioni), indicato da frazioni poste all’inizio del brano, dopo la chiave, La cifra superiore della frazione indica il numero di battiti di ogni battuta, quella inferiore il valore di ogni battito. Queste frazioni prescrivono il tempo delle battute. DUE quarti in una battuta si indica % ‘TRE quarti in una battuta si indica 3 QUATTRO quarti in una battuta si indica 4 Quest’ultimo ) si chiama anche TEMPO ORDINARIO e si pud anche esprimere con il segno@ Il primo battito (tempo) di ogni battuta si chiama TEMPO FORTE. Al termine di un brano si pone una doppia stanghetta: Due punti posti prima della doppia stanghetta stabiliscono che tutto il brano o parte di esso deve essere ese- guito due volte: La PAUSA @ imn’interruzione del suono, il segno del silenzio. Le pause, come le note, hanno differenti durate. pausa di quarto (semiminima) pausa di meta (minima) pausa di intero (semibreve) Il segno ————~ si chiama LEGATURA. Se una legatura unisce due note della stessa altezza, la seconda non si ripete ma deve essere considerata la continuazione della prima nota. In tal caso si chiama LEGATURA DI VALORE. 4 II. Melodie da suonare con pit dita (non legato - staccato) 15. Non lo faccio mai pid «Non lo faccio mai pit» Non disobbidir pit, « Non lo devi far. non lo devi far. » 2 ‘ 16. Chi mi viene a disturbar? «Chi mi viene adisturbar? » Chi vuole giocare? » « Di denari sono il re. « Iornon so giocare. » 17, Studio E. GNRSINA 2 3 18, Pianse Crosué- « Pianse, pianse Crosué. - « Chi? » « Venerd) ». anon titrovar pit Ii...» « Chi? » « Venerdi », M. Kraszy Presto ? : 2 19, Esercizi Iin, 17 il primo dei pezzi che intitoliamo Studi. Studio 2 un brano di contenuto tecnico o un semplice eserciziopreparatorio a ufia composizione musicale completa. E utile che Vallievo segni il ritmo del bra- no contando ad alta voce. Il segno . <== significa che l’esecutore deve a poco a poco suonare pitt forte. Ti segno. ===. significa che l’esecutore deve # poco a poco suonare pitt piano. Lségn > “@. —. stsbiliscono che la nota sopra Ia quale sono posti deve essere suonata pit forte (>) 0 leg- germente prolungata, evidenziandola (—) “‘Alvinizio di una melodia, di un brano o di uno studio & prescritto il movimento (la velocita) con cui essi de- vono essere suonati: moderato, lento, calmo, non presto, presto, ecc. “4 mic. 20. Il soldatino di stagno It soldatino di stagno cascd nella fogna ‘ma non perse il suo cotaggio. 21, Due bambini ¢ un can Due bambinie uncan _ma il cane si stancd, stavano giocando, diede un balzo e vial Non presto M. Iorpansexy 2 3 3 rie * 2 + + ‘arallelamente allo studio dei. pezzi e degli studi, Valunno deve affiontare diversi esercizi che aiutano a npadronirsi dei diversi aspetti della tecnica pianistica, Suoriandoli egli potra concentrate Pattenzione sul- 1 cotretta realizzazione tecnica del problema posto; in tal modo acquisterd la necessatia abilitt per af- contare l’ésecuzione dei brani e degli studi, 1 questo volume ci sono esercizi che V'insegnante pud utilizzare come modelli fondamentali ai quali applica- ¢ varianti in relazione ai problemi particolari. che ’alunno incontra nel corso dello studio. no pud uonare Pesercizio in diversi toni, in modo da abituarsi a suonare sui tasti nex come sui tasti bianchi. i suggerisce poi di eseguire gli esercizi anche con diteggiature diverse da quelle indicate. Gli esercizi so- © sctitti solo per la mano destra; pet la mano sinistra si consiglia di suonarli allottava inferiore. 22. Esercizi Iseguire questi esercizi iniziando anche con le note re, mi, fa, sol. 5 23. S'alza un dolce vento Stalza un dolce vento, _Arriviamo all’isola, torneremo indietro noi partiamo, ciao. jo credo, per le quattro; non so quando ma pian piano. Vivace III. Segni per cambiare Valtezza delle note (Accidenti) La distanza fra due note — escludendo due semitoni — si chiama TONO, Per esempio, do-re, re-mt. UI DIESIS (#) innalza una nota di un semitono: Il BEMOLLE (b) abbassa una nota di un ‘semitono, Ul BEQUADRO (}) elimina un precedente diesis 0 bemolle, a T desis (#) e 1 bemolli (b) si pongono davanti alle note che si devono alterare. Diesis ¢ bemolli collocati vicino alla chiave prescrivono che per tuto il brano le note che ne sono contrasse: gnate devono sempre essere suonate con diesis 0 con bemolle S invece un diesis, un bemolle o un bequadro sono posti immediatamente prima di une nota, esi valgono solo pet la battuta in cui si trova la nota, 24, Due barche vanno ‘Due barche vanno Barche, barche mie, molto lentamente. ‘vengo anch’io con voi. A. ALEKSANDROV Moderato 25. Studio E. Gnesina Moderato 26. Mille anni passeranno «Mille anni passeranno, _« Otto giorni son passati ‘ma io non ti scorderd! » —é lei non ricorda pid. » Non molto presto 27. Racconto Moderato . Ju Apetev : 2 4 4, = E, Gnesina Da eséguire con la mano destra, La mano ’sinistia dovra suonare questo esercizio’un’ottava pit bassa ¢ in direzione opposta (moto contrario). Procedere senza ansia e spostate il brascio con calma. 18 ed Le note Ja ¢ s1 della seconda ottava ascendente e tutte le note della terza e quarta ottava ascendente si scrivono su tagli aggiuntivi (line supplementari ) posti sopra il rigo. a ————— Si TV. Esecuzione uniforme della melodia (legato) i Ip Ib tile P Re Fa. La Do 30. Esercizi il MAGS se SS ey SS Se ~t 3 Le note collegate fra loro da una legatura devono essere suonate in maniera uniforme. Questo modo di suonate uniforme si chiama LEGATO. Quando suona legato Palunno deve ascoltare’ attentamente preoccupandosi che una nota segua Valtra senza interruzione, ~ _.31. Canzone popolare lettone ‘Tranquillo 234 43 > = i Nell’esecuzione del legato’? molto importante sviluppare l'ascolto critico dell’allievo, in modo che egli pon- ga attenzione al passaggio da una nota all’altra, > Analogamente, deve essere richiamata la sua attenzione sulla importanza di suonare in modo unito ¢ legato, senza movimenti superflui, scatti delle mani e dita troppo sollevate, Quando ci sono due note legate (p. es. siell’esercizio 30) la prima si suona con un Jeggero abbassamento della mano ¢ un « affondamento » del dito sul tasto, e-la seconda con il sollevamento della mano. Nel passaggio tra le due note, & come se Ia mano « camminasse » da un dito alPaltro. Bisogna ottenere un leggero movimento di questo tipo anche nell’esecuzione di analoghi passi legati e in intere frasi. 2 33, Coccodé « Coccode, coccodé, « Fagli fare, fai sentire vo? saper cos’é. » coccod? cos’é. » 3 I segno f significa che bisogna suonare forte Il segno p significa che bisogna suonare piano. Il segno mp significa che bisogna suonare mezzo piano. Il segno mf significa che bisogna suonare mezzo forte 34, Pe, pe, perepé Pe, pe, perepe, « Che motivo ci sara? » suonano le trombe. ~ « Non c’ alcun motivo. » Moderato M, Raucuverczr 3 8 1 2 =— |v 3 ? ¢ II segno sf indica che un dato suono individuale va eseguito pid forte. sf © i segni gia ricordati f, p, mp, mf, sono SEGNI._ DINAMICI. 35. Canzone popolare lettone Moderato Un punto collocato a destra di una nota ne sumenta la durata di meta. “ Le note che non sono collegate da una legatura devono essere suonate non legate. 20 Senza fretta 3 wf Senza fretta = nf Senza fretta mf 37. Canzone popolare georgiana 38. Studio 39. Studio nN 4 E. Gnesina E, Guesina 2 V. Gli ottavi Uns quarto (eemiminima) ® ugusle-# die onavi a dg) “Pin tigvt post conbecutivimenté sono'col- Tegal den esti geben rey e -La pausa di ottavo si indica con il segno === = wns Prima di studiare l’esercizio 40 I’allievo deve battere ¢ contare il tempo: 40. Esercizi 41, Cera un bel re « Cera un bel re... « Ma che regno 8? « Viva, viva questo re! Ma d?’ dove era il re? » Su, raccontaci del re!» ~ « Perep® era-il re « Si chiamava Perepé. » del Non-si-sa-mai-dov’é. » V. Katavtkov Non molto presto aes 22 42. Karaéok Vivace M1 suono che incomincia su un tempo debole ¢ prosegue su un tempo forte si chiama SINCOPE. Dal tempo ‘orte Paccento si sposta su questa nota: wi 43, Canzone popolare. ungherese 44, Andava la bambina per il boschetto Non presto I nf 45, Linverno se n’é andato N. Mertov 46. Su, Pietro ‘D. KaBALEVSKI Presto,allegro ‘ I mfnon legato Presto,allegro nig nf romlegeto 24 Ui segno § posto accanto alla chiave indica la misuta tre ottavi. xf | (47. 47. Canzone — ucraina neo SP TEN A Cantabile___ me able VI. La chiave di basso Sd Si Re Fh La Le Do Mi Sol fe 2 48, Esercizi 49, Un passo dopo I'altro Tranquillo Esercizio L'allievo scriva in chiave di basso un motivo che conosce. 50. Melodia 26 51. Melodia popolare ucraina Scherzoso ‘ lr 52. Canzone. Moderato 27 VIL. Disegni ritmici pit difficili 54, Coccodé « Devi dire: coccodé! » « Mio pulcin, mio pulcin, « Mamma, senti coccadé! » _stai attento: coccodé! » Allegro 4 t f Un punto collocato a destra di una nota di un quarto ne aumenta la durata di meth: da ¢_¢) I valore complessivo & di tre ottavi. 55, Esercizi 56. Andai sul monticello Moderato SS a a oO 57. Il tagliaboschi 54 a 1 28 vallentando T segni f° | significano che le battute comprese fra essi devono essere ripetute. Il segno [7- significa che la battuta o Je battute circoscritte devono essere suonate Ja prima volta, ma saltate nella ripetizione; nella ripetizione V'esecutore passer subito alle battute segaate [7 _Questi se- gni in vari casi sono completati dalle indicazioni 1* volta e 2* volta. 58. Mia capra, capretta Molto moderato as. P Molto moderato VIE. L’anacrasi ANACRUSI ® il noine dato alla nota o alle note di una battuta incompleta che a volte iniziano un brano. Que- sta battuta incompleta insieme con Pultima (essa pure incompleta) formano una battuta completa. 59, Faremo i dolei « Poi faremo i dolci, anche dei bigné, _Wtiempiam di crema e anche di.catf®: » « Metti pure il caffé, ma purché i rimangono.per te i bigné!-» Moderato B 60. Pezzo Vivace 61. Prendiam su le biciclette Prendiam su le biciclette, artiviamo a Viggiti. Canteremo canzonette, rorneremo per le tre. Mangeremo..cotolette, finiremo col caffe. D. KaBALEVsKt Cantabile, vivace 3 wit IX. I'sedicesimi Un ottavo (ctoma) & uguale a due sedicesimi (semicrome) Da DD, covero 59 : La pausa di sedicesimo s1 indica con il segno ¥ 62. Esercizi (Per consentire di acquisire la padronanza dei sedicesims, i brani che seguono non presentano nessuna diffi- colta tecnica per gli alunni.) 63. Canzone popolare jugoslava 64. Danza infantile 66. Canzone popolare . Molto vivace ‘P leggero 7 Molto vivace K, SoroKin 3 67. Nel mio giardino Allegro 2 vrallentando 8 $ 68. Girotondo Senza fretta fer Yallentando : % 69. Studio NN, Lyusansray Vivace 1 punto posto-a destra di un ottavo ne accresce la durata di met: dts j il valore complessivo ari a tre sedicesimi. 70, Il pescatore M, SraRoKaDOMsKiy 35 36 PARTE SECONDA CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELLE CONOSCENZE ACQUISITE MEDIANTE L’IMPIEGO DI MATERIALI PIU COMPLESSI Studiando questo pezzo bisogna preoccuparsi di ottenere una cantabilith espressive (mano destra) e di osser- vare le varianti dinamiche. 71, I pastore suona T SazyurRinskaja Calmo,cantabile - oo . 17a }vallentando pep a CRESCENDO é un aumento graduale della sonorita. DIMINUENDO 2 un indebolimento gtaduale della sonorita, segno’ si chiama CORONA. Esto stabilisce che Ja nota o la pausa sulla quale collocato deve esse- tenuta un po’ pitt a lungo di quanto sia scritto. pezzo che segue & basato su un’unica melodia, le cui note sono eseguite alternativamente dalle due mani. ” consigliabile immaginare il disegno melodico come se fosse costituito da ottavi separati da Pause ottavis Ny Ny Jy dhy io confetisce al brano il suo carattere rapptesentativo. Tl ‘carson a7 nom legato che ne detiva non deve togliere all’esecuzione né espressivita né senso logico. Pud essere util: suggetire allallievo di comporre frasi titmicamente ricalcate sulla melodia (per esempio, « Che peccato ; vien la pioggia / non possiamo / passeggiar » / ecc.). Questo pud aiutarlo a creare periodi di quattro bat tute come frasi composte di note molto separate. 72, Cade la pioggerella A. ALEKsANDROY N. 73 Studio. In questo studio Vallievo viene a contatto per la prime volta con Partificio dellimitazione Nellesercitarsi‘si consiglia di lavorare a mani separate, osservando attentamente tutte le indicazioni quali Ic staccato, il legato, gli accenti. - 73. Studio E. Gnesi I tre brant che seguono — Studio, Eserctzi, Studio. — sono i primi brani su note doppre (terve, quarte, quinte). Suonandole bisogna far st che la nota pitt alta di ogni bicordo abbia maggior rilievo, 74. Studio E. Guesina Questo esercizio si esegue anche con la mano sinistra, una ottava pit in basso. Svolgere lesetcizio anche con le dita } 0 § (mano desta), } 0 3 (mano sinistra). 76. Studio Moderato 5 La divisione della melodia in motivi ¢ frasi @ indicata dalle Jegature. Alla fine di una legatura bisogna solle- vare dolcemente la mano, ¢ incominciare la frase successiva con un nuovo movimento della mano. Le frasi relativamente lunghe (batt. 9-12, 13-16, 21-24) vanno realizzate come d’un sol fiato. Lo studente deve ascoltare attentamente la melodia per ottenere il fraseggio giusto. 77. Ninna nanna I. Fripp Cantabile 5 78. Canto su un pavone Allegro ma senza fretta 7 Allegro ma senza fretta & ‘La melodia piena di sentimento di questo caitto richiede un suono profondo ¢ cantante (spingere il tasto fi- no in fondo). Questa. composizione fara intuire allallievo i diversi timbri dei vari registri del pianoforte («da violoncello » e « da flauto ») 79. Canto popolare cosacco Lento Il'segno 8 ~“-"* posto sopra il rigo indica che le note inchuse si devono eseguire un'ottava pitt in alto di come sono scritte. IL-segno 8.-.:=.4 posto sotto il rigo indica che lé note incluse si devono eseguire un’ottaya pit in basso di ‘come sono scritte, Una nota scritta in carattere pitt piccolo si chiama ACCIACCATURA. Le’ acciaccature sono’ aggiunte ai suoni reali per abbellirli. Nel-brano che segue 'ecciaccatura deve precedete il battere; 1a sua dutata dev’es- sere detratta da quella del precedente quarto, 80. Il passero Allegro A. Ruspac 2 gory . a4 a Gi ottavi vanno suonati staccato. Bisogna cercare soprattutto di ottenere un disegno melodico unitario. 42 ey 81. Esercizio Tl carattere espressivo della melodia del pezzo seguente richiede un suono cantabile, B utile che prima Val- lievo canti separatamente le due parti. 82, Canzone russa BE, Actinrsova Nelle prescrizioni dell’autore per i due Studi che seguono, « scorrevole » vuol suggerire una esecuzione delle terze ottenuta spostando tranquillamente la mano con movimento « ad arco ». 83. Studio Lento e scorrevole E. GNBSINA 7 Ly P WEI iF 3 iT ip 8 5 5 3 Questo studio si pud eseguire anche smpiegando nella mano destra le dita $e }. 84, Studio E. GNEsina Lento e scorrevole 5 5 i 3 pg te tt 3 i Questo studio si pud eseguire anche impiegando nella mano sinistra le dita } ¢ 3 85. Esercizi Questo studio deve essere suonato con vigore ed energia, senza esagerare i contrasti dinamici. 86. Studio E. Gnesna Vivace s N. 87: Je quinte della mano sinistra devono.avere un suono soffice e tenuto. La melodia va eseguita con uno staccato breve e squillante come campanellini. ~ 87. Canzoncina cinese M. RaucHvercen Quasipresto ga Questo pezzo & formato da due voti, indipendenti fra’ loro. Vanno studiate separatamente ¢ solo-in seguito messe insieme. a 2 88, Tenero salce 46 89: I lucherini N. -SrRELNrKov » Vivace 90. Studio E. Gnesina 91, Esercizio Questo esercizio si deve fare anche impiegando le dita 2-3-4 e 3-45. 48 92. Il vento soffia alla porta M. Guinka Quasi presto” T 7 Quasi presto cc) Questa antica danza francese &~di .caratvere wivace, E necessario che Jo stacco ritmico sia eseguito con molta precisione: oe fa. me Alle battute 12, 13, 14 bisogna osservare il. yalore prescritto delle note, A. Geprxy Moderatamente presto rig a ee cae ene Se 3 f 50 N. 94:'la funzione tecnica é di sviluppate il movimento: indipendente delle due mani. 94, Ninna nanna Z. AxMan Ce ee La Gavotta ha carattere ballabile. Le note in levare’vanno. eseguite con leggetezza, accentando invece il primo tempo delle battute 1-5. 4 95. Gavotta GF Teumeanw Allegretto a ‘A. Rupsace Fluido a 97. Aria di Papageno dall’opera « Il flauto magico » W.A. Mozarr es 52 Il motivo affidato alla mano sinistra (batt. 3-4, 7-8, 11-12, 17-18) va messo leggermente in tilievo 98. Per disgrazia Quasi presto Le succession: di ottav: fra Je due mani formano un’unica linea melodica. II passaggio da una mano all’altra va effettuato in modo piano e inavvertibile. 99. Studio Quasi presto 100. Davanti a un praticello 3 Liimitazione affidata alla mano sinistra 2 il proseguimento del motivo fondamentale eseguito dalla mano destra (batt. 1-2, 3-4). A battuta 1 non bisogna esagerare la sfumature dinamiche, ¢ tutta la frase va ese- guita con suono dolce profondo 101. Dolce risveglio V_ Kuroéxin Senza fretta. Espressivo 5 La difficolta di questo studio & nellesatta esecuzione ritmica degli incisi. [ passaggi da un motivo all’altro non devono essere bruschi, ma accurati ed epuali 102. Studio I. Burxovié 56 Puesto Studio vuole abituare a passare “dolcemente il pollice sotto il palmo nei pass: di scale. Gli Eserceer che seguono (N. 104) mirano allo stesso scopo. 103. Studio Quasi presto 1 _”. Tegato 5 manosinistra 3. S———— a SE manodestra —— 4. TP saaat ‘mano sinistra 28 tea 3 La TERZINA ddd. @ un gruppo di tre note che corrispondono al valore di due. In questo esempio le ter- zine sono di tre ottavi, che occupano la stessa durata di due ottavi (un quarto). N. 105: Vesecuzione delle terzine nella melodia pud presentate qualche difficclta per gli allievi. Si possono su- perare solo studiando con molto impegno la parte della mano destra 105. Canzone E. Metartin Juesta canzone, popolare nel repertorio infantile russo, 2 molto utile per Jo studio dello staccato, Mentre nadia Pallievo si sforzera di appoggiare maggiormente Je note supetioti della mano destra, Gli ottavi stac- iti -vanno eseguiti con movimenti leggeti, ¢ le note tenute richiedono pit: peso’ della mano. 106. Nel giardino S. MatKipar

You might also like