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MATRICI POLICENTRICHE E URBANESIMO EUROPEO 5 SCENARI DI GLOBALIZZAZIONE 0 DICIVILIZZAZIONE? —S. ‘Strategie macrourbanistiche sviluppo della cee 6 Lo scenario macrourbanistico 8 LE MACROSTRUTTURE DELLO SPAZIO EUROPEO 3 zonalitie strature B lo spazio delle fosse delle pieghe ei policentrismi meccantili 13, Spezio dei "solchi c delle pieghe", spazio delle cerniere 16 lo spazio dei blocchie degli zoccoli ei policentnsmi dellindustria di base 17 la ntrovata airativti delle coste 19 Europa: nan solo un nome proprio, la scoperta della giusta misura curepee 20 L'Europa eta flosofia della storia 2 ‘ivilizaazione europea e spazio continentale 2 IDEE Di METROPOLI: TRE DIVERSE MATRICI DEL PALINSESTO EUROPEO 28 un evolventest paradigma 25 smetropol e colonia 26 Platone |'entropia della societ cla “necessti” ci fondare colonie 28 polis e civites tuna concezione normativae it sinecismo romanc Ia concezione teritoriale In erstianizzazione estre ed astrae i innovarsidellidea ai mersopolt cry tun cambio di scenario insediativo:I"abbandono delle pisne I rumore i fondo dell" Europa dei villaggi LA MATRICE DEI POLICENTRISMI MERCANTILI 3 lacittaolre 1 entitans8 37 8 partie dal ruolo delle funzioni¢i vita associate 0 rmercaturee funzioni della vita associata 41 fi a universica 46 POLICENTRISMO MANIFATTURIERO E POLEOGRAFIA REGIONALE 49 Politecnico di Mileno costmuire e anicipare o Dipartimento di Progettazione deil’Architertura generiletteraririvelator: dal metabolism alleterogenesi 50 Milano, febbraio 2000 aticolazione dei poli urban e delle imterdipendenze produtive nel formazione delia ita policentricalombarda 31 idea di contestualiti: chiosando i concet di provincia ¢ regione 4 il parastato della "galassia Gutemberg” : a rappresensazione ele armature di uno spazio pieno 38 contesto ed arribre pays: una sinergia tra poli dei terzo edei second’ ordine 37 oii dei secondo ordine 58 il veriagsystem e i policenteismi manifatturieri 9 LA STRATEGIA Di CONCENTRAZIONE METROPOLITANA 63 Ja citta mondial eV extraversione dello sviluppo importanca della massa fisica della cit: non solo una questione demogs solo una immagine letteraria naturlizzazione dei confine reti nazionall: la cittacapitalee lo stato- nazione tecitorisle 6 Ja scrategia metropol neo svluppo éell'urbanesimo europea di epoce moderna e ccontemporanea 66 {due sconari delle ecologie dellindustria di bese ¢ dell'industria meccanica 68 DALLA STRATEGIA METROPOLI ALLA STRATEGIA POLICENTRICA n Dal’ idea Gi area metropolitan. allidea di ambito metropolitano 1 Uno sviluppo (o una crescita ?) besato sutlo squlibrio dunque ? n il ferche dun approceio macrourbanistico B i Smodelti neotecnici” 6 ‘una diverse conoseenza dei fenomeno urbano ¢ la Jetura della inversione di temlenza 8 il passagaio dall'idea di metropoli a quella di “area metropolitans” 0 idea di ambito metropolitano e di cittapolicentrica 80 MATRIC! POLICENTRICHE E URBANESIMO EUROPEO SCENARI DI GLOBALIZZAZIONE 0 DI CIVILIZZAZIONE? Perch mai ostinsrsi a ricercare i caratter!originar dello spazio ct dello spazio della civilizazione europea? E per aro, perché mai nel momento in cul sempre pi rapidi appeiono & processi i ‘obsolescenza e di sostituzione degli oggett, dell eatene teeniche, dei rifeimenti cultureli ¢ simbolici che hanno plasmato i nosti pacsaggi. wrasterire la nostra attcazione dalla scala micro de caraterioriginari det paesaggi agran ( ner riprendere un filone di studio che fu fondamentale per ls mia generazione) alla scala macro dei caratter’originart dei polieatrsmi europel? eich mal, nel momento in cui, a partre dal'inero delle nostre ciscipline nuovs ‘modelli neoteenicisembrano fare “tabula rasa” di vecchie stutture insediative care alla veechia “geografia dei millewx", preconizzando Tavvento di un univoco processo insediativo operante alla scala dell'ecumene, continusre a ricercare le ‘molteplici,pluralistiche radic: delle suture profonde dell wrbanestmo europea” Ed ancora, perché mai, nel momento in cui 2 livello dei senso comune la slobalizzazione mondiale dell’economia e della somunicszione sembra riportare tuto 2 quella omologsrione del villaggio giotale ( di cui V'immagine delle ‘megalopoli ci conurbazione 2 il prolungamento © l'esplosione spazisle ) indefinitamente iterabile ento una leggera pelicola di biesfera che si fa quasi Indifferenziato spazio ecumenico, villaggio che, per altro, semiologi e studios: ‘comanicazione ci avevan preconizzato, ormai pid’ di un quarto di secolo fe, continuare a ostinarsi a ricereare ancora come espressione di cultura-civilid 1 caratier! originart © le forme ( morfologiche e non ) di un insediamento che & matrice primaria dela idemit culturale europea? ‘La prima risposta a tutte queste domande sta fondamentalmente nel fatto che oe] ‘quatro di siferimento delle scienze umnane fino ad oggt il termine ssrbanesimo, che per altro continua ad essere relativamente desuso a fromte di termini tecnico: operativi molto pid diffasi qualt quello di urbantitica, sppare siferiesi non al un ampio orizzonte insediativo quanto piuwosto artagliars} ad una idea di eitt® poco corsapevole 0 det tutto ignara dei ruol, porator. di valor e di volitive valenze soggettive ancor prima che di pid o meno ineluttabili destini dei vari contest insediativ. Ors interessarsi del urbanesimo come espressione coerente di una pid a fenomenica insedistiva wole dire riconoscere le varie polaritd urbane nel loro strutturarsi, sempre pi chiaramente, entro una articolata armature policentica: fenomeno questo che non si manifesta come semplice prodrto dell'ogg\ ma ce ha ‘sve matrici di civilizzazione operant sul lungo perio storco © di cui card nostro ‘compito ricerca le matric. A fronte di una tal problematica Ia storia degli insediamento dell"Buropa occidental Invoce, & in buona sostanza, sempre epparsa come una semplice sommatoria, un rapeo 0 meglio So rice egsso os store loca ed in particolare le storie delle citta europe sono ‘apparse e conlinuano ad appérire come semplic! store urbanistiche, o come ne separate ta oro. 3:2 wr da ua lato, per ditla con Carlo Cattaneo, vogliamo riporarci alla ‘Reosituzione ct quet “prinepl civil che hanno plasmaio la cit europe, dal'altro 8 quella dimensione non puntuale ma sovralocale che macrourbanisticamente ne configura {'armatura policentrica in un ambito tertitoriale contestuale sempre iwascurata dalle varie storie urbane e urbanistiche © sempre pit) manifestamente plevsnte nel momento in cai un nuovo scenario e una nuova strategie insodiatve © produntiva, quella dele ret, ha preso it sopravvento a pare dagli anni Setanta. Essa 2 quella strategia policentrica che, con 'affermarsi dei fenomeno della inverione di tendenca insediativa a favore Gel polt urbant del secondo ordine, ha ‘mostnto il venir meno di una wnivoca strategia di concentrazione metropolitana trainaa dalla crescita della tessa massa fisica della grande cittd ed ha messo in luce 4 sosrato di una armatura urbana operante sul lungo periodo alla scala regionale & che eppare oggi eapace di dar vita ad un amibito metropolitano sopponato pid dallo svilugpo dei pol de secondo e dei terzo ordine che da quel dei prime. ‘STRATEGIE MACROURBANISTICHE E SVILUPPO DELLA CEE Ma veniamo alla scoonda questione: perché mai interessarsi d'Europa ed pariecolare di quella identi exropeo-occidentale che in qualche misura & stata ‘sformulaia dalla naseita di una comunita ezonomica europea ? Diciamo subito che Je motivazioni ci vengono non certo da semplict occasioni conglsnturali e isttuzionali, semumai proprio dalla necessit& di superare quella logica ‘meccanicstica per cu 'integrazione europea ci @ data quasi come una ineludibile ed Imelutabile comunita di destino, tutta glocata entro 1 termini di onzzonti temporelt contabili, appiattimento pericoloso ed univoco punto di convergenza della storia recente dei singoli stati nazione, ‘Riassumiamo brevemente le storia di questa istituzione. ‘Venn¢ la contrapposizione tra due blocchi e si rinforab la storica contrapposizione tra Onente € Occidente Scatm2oli a buon mercato di filosofia della storia tomarono allera a presentarct HOscdene, via libero mezeato, come il ogo della razionatitd¢ della innovazione lurbana contrapposti a un Oriente visto come patria dellimazionalismo. et espatsmo © dell'oscurantismo rurale. Ecco allora che nella ricostruzione di una cimersione del mercato si viene nuovamente a configurare lelemenio costituive cella cemocrazia occidentale canirapposto al desporisme orientale tipico dei modo dt produrione asiatico e delle economie di piano. Semmplice propagands o ritomo di una questione di fondo che gid contrapponeva it ‘mondo preco a que persiano ? Ritorso di una questione culturale 0 ritomo distort e in modo astratto di una {questone che aveva avuto ben altra concretezza di civilisation, laddove la presenza ai un piazza, di un agora eat un mercato conteapponeva tra loco i due mond. Ricordo Meco di un tale iat )-ma menire la leteratura in argomento si peeve in le2ioni ideologiche ricordo anche come, da alira parte si cercasse di procedere alla costruzione concrets in senso mercantiisico, della Comunita europea, Prima ancora essa fu una “comunita dei carbone e dell'aciaio”, ossa la ricerca oi ‘una comune messa @ regime in un quadro ci coetenza sovranazionale della producione dei primi impuis necessari alle tasframaziont manifaturiere e cos essa fu rapida ed ineigente ricostruzione delle “disiesa memba” della industria di base di quelle che erano state potenti nazioni che fino allo avevano pensato ad operare in Iogica “alla Thiérs” ossia secondo il princpio fondamentale del!autarchi, raggiungibile o per vis interna o per via colonial, Una prima fase, bambino me ne giungevano gi echi, & stata quella delie ficostruzione postbellica, che naturalmente ncn poteva essere una semplice Ficostruzione, e388 prima di tutto metieva in gioco la necessith di superare la cconcezione degli stau-nazione come spazi della aviesuficienza possibile = dell'autarchia, visti entro un quadro di complementarieta goopolitche definite dst propel imperi-colonic. La siwazione postbellice aveva mostrsto la ineversibilitd della crisi di un tale scenario, in tale condizione in paricolare la ricosruzione di una tnduetria di base Hichiedeva il perseguimento di nuovi model e a castruzione ei nuovi scenart Ma & proprio in condizion’ di crist che una societa sanamente vitale ( @ quella ‘europea si era profondamente ringiovanitae stava profondamente mutande le propre classi dirigenti¢ le proprie organizzazioni di massa ) sviluppa, in quel period 3 proprianticorp, cos! i prineipi dellallargamento di una area di mercato quale era quella dei carbone e dell‘accisio configuravano ben pil generali potenzialis cb sviluppo macroeconomico. Consent alora di riportare alla vosra aitenzione una visione soggestiva e quast privata. Fino ad oggt il ermine Europa per un abitante dela mia generazione, nato all'inizio dela ricostruzione postbelica,cttadino di una nazione che fin dalla data ‘celia sua tondazione he appartenuto al Mercato Comune Europeo. ha significeto un ‘qualeosa di diverso e di pid di una quasi ineluuabile schiksaalgemeinscaaft,ossia 'un meceanico configuratsi di una sempre pit estesa comunita di destino, cosl come ‘essa appare nell'oggi. Erano gli anni della _programmazione economica, anni in cui I'Occidente ‘contrapponeva ai modelli dei socialismo ossia dell economie di piano. In.un primo periodo, in une prospettive keynesiana, essa appativa portasice di un Potete di espansione economico comelabile alla crescita delle grandezze macroeconomiche, cid che avrebbe dato vita a un benessere capace di dare solide prospettive di sviluppo di medio periedo proprio a partire dal superamento delle swrozzature che si davano al elfare-stare come si vari settori di produzione industrial Ed allora lesciate che 1a mia soggettiva esperienza riporti alla vostra attenzione ‘quella triplice fase temporale che ha dato vita a questa ancore indefinite realte politico economica che ci stad fron. Da quesio punto di vista proprio I'industria di base risulteva stratogca, infati essa. "spetto al ciclo di produzione: - appari il soggeto privilegiato del conseguimento elle canto preziose economie di seala che la sua produaione di masse poteve cottenere,- era inolee il soggeto da cui potevan derivare a cascatae in paralelo tutte le suzessive laverazioni di semilavorati ¢ prodoti fini (si pens al'enfasi con cut la petolchimica,ossi la chimiea organica di base fosse interessaa a tal propasito da vericlizzazioni o orizzontalizzazioni della divesifiazione produzione a partite dai processi di eraking ) Altres rispesto ai mutamenti dei comportamenti sociali era i soggetto promotore allo sviluppo di una nuove economia sostantiva capace di coinvolgere imprese e Famigie grazie ad un duplice effeto legato a uno sviluppo polare, squilibrante ma promotore di un decallo spazialmente concentrato in una prima fase. con il corollario che ci comportava anche ca un punto di vista finanziano, ma successivamente in grado di produrte un effeto di tracimazione legato 2 una crescita di tipo duaistica, Tegata al. moderismo e all'innovazione dei comportamenti indoti dall'ambito urban. Da ulimo, rispetto al quadro delle interdipendenze di produzione, industria di base ra i ganglio capace di promuovere, atraverso lo sviluppo i indusirie indusivalizzanl, il superamento delle strozzature setoriali ¢ quind di configurare tuna condizione di erescita del mereato interno secondo i principi teorici dello svilugpo autocentrat. Lo SCENARIO NACROURBANISTICO ‘Ma se questo quadro macrocconomico in misura sostanciale si ataglia alla rnoostuzione dei mercati nazionali, sui piano macrourbanistico questo mercato sovranazionale si costrvisce entra’ uno spazio particolarmente importante per pecularita. La CBE a Sei } in buona sostanza, sia pure con qualche aggiunta, il ‘vecohio spazio lotarignico, € questo fato andra tensto ben presente E alr uova seal nasce © si consolida intomo a quella ritomantc chimera eopcltica che fu lo spazio lotaringico, asse non solo fluvisle, ma limes profewdamente dotato di una armatura e di una gerarchia insediativa c, soprattutto via ismics e diretrce stories estera alla visione e alle logiche degli sat nazional- ternitril Ecco allora che altri storici si accoszono ¢ riscoprono questo orizzonte continental della direrice ai Locario intomo a luoghi cemiera come le fiere 0 i port inter e fluvial, ci si accorge di uno spazio definito dalla ler mercatorum, 0 delle ‘gemmazioni delle unith delle waiverstas studiorum ma gid prima ci si accorge della esistenza di uno spazio. quello della edilith delle catedrali e delle abbazie, dei romatico ¢ di goto, Ci siaccorge ¢i una Europa profondamente strutturs ancor prima che dalla unita di ccutuia materiale che pure il eristianesimo ha contribuito a diffondere, da una unit di furzioni della vita associat Una tale Europa & quella che sa andare oltre la ricostruzione posbellica, una Europe profondamente plasmata da process autocentrati manifaturieri e da ancor pid antict process estraversi mercentlstiei, ancor prima che di sviluppo industrale. ‘Una Europa fotaringica, peninsularee fuviale, una Buropa che non sa pid cosa sia le ‘cerca degli spazi dell autarchia, una Europa che ron sara solo comunité economic ei carbone ¢ dell'aciaio ma diverrd mercato, rinascente osmosi e profonda ialectica tra spazio latino e germanico a delnears,&I'esmost ta una Europa pris «fi tumto dei vino © poi della bira, del'olio © dei burro dei grano e dei lac. una Europa che intomo a questi beni unifica una cultura materiale e simbolica 10 Reno, quet fiume germanico-mediterraneo che come frante dei cristianesimo e ‘come asse di una civilta materiale come quello della messa e dei secrifcio litursico ei sangue sublimato nel vino e neltoio he visto eorzere da sud a nord e da nord sud moti processi di acclimatazione, di domesticaz one e daeculturazione. tomnera & Dartre dalla meta degti anni Cinquanta ad essere formiabi veicolo. E qui veniamo at secondo tempo in cui I’ allaagamento geografico della base roduttiva e dell’ “welfare state” di uno stato nazicne sembra potercollimare con le ‘rescita di mercato di una Comunita economico-eurspea In al senso frontiera principale di tale processo di sviluppo sari quella dei stequilibe) regionali 2 partie da forme di sviluppo autocentato,ossia forme di sviluppo legate al superamento delle strozzature dei mercato inter per via prioitario det singali Rispetto alla dialetica che 2 propria dei quadra di un isle primo tempo sta un secondo tempo in cui il conseguimento di uno scenario praduttivo a sviluppo Industrile maturo spostava T'atenzione su nuovi scenari maerourbamistici in eut obbiettivo priontario diveniva quello dei supersmento degli squilibri regionali, obbittivo della perequazione infra e imer-egionale. 1 superamento di tal squilibei appariva ci per sé scenario sufficiemte per consolidere ‘quacri di sviluppo incentratisull'ayvento di iadusmie metric! (ossia di nzovi seteon Produttivi aventi un tasso di crescita di medio periodo normalmente prossimo al ‘doppio di quello dct PIL ) a partice dal recupero delle armature urbane di tal reat & non da un semplice decentramento di attvith dal centro alla perifeia BE ventamo costal rerzo tempo. Con ta seconda meta degli anni Settata la ersti del modello fordistico delta standardizzazione celle produzioni ci massa con lt igidit& propria della organizzazione ells grande impresa ponendo in tuta evidenza il valore della flessibilita, meteva in primo piano realth a minor condiziont di congesto insediativa fondate su armature urbane di eittd mete e piccole, ed anche su contest insediativi a medio alte densta configurati da ret di imprese picoole aventi una srmatura insediativa quella delle “avee sistema” )estranea alle dinamniche delle to metropolitan. Esse apparivano, in questi anni, come “optima” localigzativi ( si veda a tale proposito il rodello Nec) In quanto capaci di mobiltare le visors ¢i lungo period provenienti de un quadro insedistivo ad alta tradizione rurale, Bra questa realta a mettere in luce T'importanza dell’Europa delle region), una Europa che operava al di fuori dei resicolo delle cit capitali e degli stati nazione, © che sapeva siportare I'atenzione. in un certo senso, s1 quell’ Europa det villagat. 0 el sistema insediativo rurale che fino allora (si veda a tal proposito la stesse politica agricola comunitarie ) era stato lascito alla alist di una pura“ Era questa una Europa che sembrava rovare nella nuova funzionalita macrocconomica e macrourbanistica della unitd regional il suo assetto sable, una Europa sempre pid spesso estranea ed estema alla real degli stati wriorili sazional [Era la fine degli anni Ottanta, anni in csi, s fronte dell'awicinarsi delle scadenze ccomenitarie, 1a pubblicisticarlanciava Fidea di una rtrovata centralit lotaringica, Ed seco che un troppo facile ottimismo sia pur legato a profonde radicistoriche semra rilanciare quella chimera geapolitiea “Otiblies Rome, Madrid, Patis, Born et ler auires ers officielle capitales politiques. Place awe nouvelles prinelpautes de a CEE, ces méirapotes de province qui font J'Europet pas des nations: les ‘eurosités, De Rotterdam & Milan et Bércelone. en passant par Hambowg, Frarcfart, Lyon ou Munich: la Renaissance. Sane espoir de minisiéres ou de doraions, les eurocités gouement des plais pays de 2 a 8 millions dhabitants, recoavrent leurs foires, leurs franchises, leur superbe. aussi. Plus elles sont prockes ies fontiéves du >(X sigcle, ces lignes Maginot en sursisjusgu em 1992, mieux elles {fori claguer leur pavilion Dans leurs enceintes se joue le defi des activites tertisires, soit 70% de Uemplol & l'aube du io millénaire. Ces exroctés ujourdii, elles révent. L ‘Express est allé les Scoutorrefaire le Views Continent. It iat une fois le Mayen Age des cites libres. Le revolé.” Nel fratempo la dimensione territoriaie della CEE mutava profondameate e la sua cestensione coinvolgeva i paesi dell’Europa cristana di ovcidente, con la notevole ‘eecevione della Grecia Ma ecco compare segni profondi di crisi ento il nuovo Scenario dei ter2o tempo in ul smo Oggi stesso calati: questi quadri dei primo e dei secondo tempo, fondati su una epistemologia ottimistica venivan messi in crsi nel ‘moment in cui eravamo chiamati ad accorgerci della existonza di nuove realta mondial, nei primi anni Ottanta i baricentro degli scambi intemazionali si spostava dda una collocazione stlantica ad una pacifica. La geopolitica al di 18 di una globalizazione tomava ad appatire anche oltre immagine dei mercato e dei puro scamibio di merci e coinvolgeva nuove sfere di indagine:- gli invsibies epparivano sempre pit! dominanti nei processi produttivi & ti reiazione trai mercati, © non pid stati ma intere aree-regione continental segnate {a loro proforde propensioni al produrre sorette, al di 1A et lore riferiment poitct {da comuni radi di civilisation, che avevano per Iappunta in sé i germi di quella progensione allo sviluppo, apparivano sulla scena dei mondo con la lore realta sraturale, ‘Cos! & che la grande zolla eurasiatica toma a veder configurararsi il sopravvento rispato al polo di occidente di altre aree-regione, Serepbero pid tardi venuti nuovi soenari, quella comunit si sarebbe estesa verso una ‘nuova eepansione continentale soto la pressione di sue component, pid tardi ossia nelloggi, essa avrebbe significato qualche cosa che si configura come una inelutebile “comunitd di destino" che abbandonando le speranze di una crescita macroeconomica coinvolgente in una dimensione sovranazionale le diverse enti regional si sarebbe vie via endata configurando come una piatta omologazione cconibile © monetaria, ineapece di dar vita ad una rsoluzione della crsi degli stati rozione territorial La Cee, ormai 2 dodici, questa crescente ¢. per lungo tratto, epparentemente. appunto, nostra ineluttabile “comunita di destino”. sembrave configurare un onzzonte di mercato sempre pit solido e capsce di essere guica spontanea al succedersi delle integrazioni finanziarie © poiitche, Ma ecco che il successivo scovoigimento dello spazio geopolitico europea, I'unificazione tedesca, il erollo dello spazio delle economie di piano, spostavano rapidamente altrove I'interesse di questa stessa pubblicistica ed ecco che, dopo il fiorire di una breve stagione da historia iiunphans, si mostrano i segni sempre gid peeoccupanti di cs! interne ed esteme al mondo occidentale, [Bd ecco emergere entro quella globalizzazione dell'economia che sempre meno sembra esier guidata da operatori europe, fttiche ci rimandano alle lunge durata elle struture esonomiche, 2 realta che travalicano i limit) degl stati nazionat!, ecco cemergete muovamente una Tealta che superando + confini di tali fronticre © mension’ teritorial, ne delinea alee rest, testrda, Suocede cosl, che, pid recentemente, un gruppo di studiosi facenti_ capo al’ Universita i Pavia, neil'snalizzare Ia dissociarione in ato tra i movimenti delle ricehezze e Torganizzazione centralizzsta degli stati temitorili su base nazionale, riseopra 'orizzonte della antica lex mercatorum che vniva in una dimensione. non tanto sovranazionale quanto, piultosto, extranazionale, le elazioni tra luni gangt sempre pid univocamente finanziaridell'economia mondiale Ed allora ci si deve pore la questione se questi movimesti finanziai che sono in arado di spostare in un giorno fussi monetar equivalent: al Pi dt uno de! paesi pits industralizzati, quale @ ad esempio appunto Faia, sino altro da un puro interesse specalativo, sian portati da un processo di civilizzazione quale era quello. per intenderei, conosciuto e praticato dalle ettdstaro medioevali 0 da un serticament istrutivo processo di “gloalizzaziane” E” innegabie, lo scenario mondiale che si muove a livello istituzionale, come & livello dei governo dei flussifinanziar, non he certo orizzont dun tale expo, Gid non toglic che questi cpocali cambiament! di strumura slang iw ao © wo eid richiede un ripensamento det nioli, ivi inclusi quelli delle encita regionali © cei Policentrismi, come delle cstd madial! di cui &ricea MEuropa e il nostro spazio padano. [Bd allora | tem delle “Ewroviles”, dello “spar'o loiaringico". della “economia mondo" © dei nuovo orizzonte della “lek mereitorum, non passono essere un bait solo teenocratico, essi sono elementi fonéamentali di una discussione che st deve innescare per consspevolmente affrontare i! ma dei progeti di atvia cupact Gi collocare ruoie destni delle nosirecittde regioai europe: ‘Tre matic poranti mactourbanistche di civilisation. Ma ecco che if successive scovelgimenta dello spazio geopolitico europes, uniticazione tedesca, il erollo dello spezio éelle economie di piano. spostavano rapidamente altrove V'interesse di questa stessa pubblicstica ed ecco che, dopo i florite di una breve stagione da historia triumphars, si mostrano j seg sempre pit preoecupanti di crisi interne ed estere al mondo oecidentale, LE MACROSTRUTTURE DELLO SPAZIO EUROPEO LZONALITAE STRUTTURE Se ore noi per un attimo ei liberiamo dalla inviluppante dimensione della nostra quotidianita e ricerehiamo quel resstente caratere di lungo periodo proprio delle struture policentriche, quella loro capacitd ci “passare attraverso", malgrado tt i ccambiamenti oll oggi © osserviamo da Jontano il continente europeo, esse ci appariranno nella loro impronta di carattere fondente un processo di identi © dt sviluppo, in ultima analisi, di un processo di civilisation . In tal senso possiamo parlare ch un caratere che ne plasma i paesagei, un carattere che va oltre la semplice

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