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MONDO DELLO SPETTACOLO…INIZIATIVE PER SALVARE QUALCOSA IN ZONA CESARINI

Diamo contezza di seguito di alcune iniziative in campo promosse dall’Agis per cercare di
intervenire su alcune questioni che renderebbero sicuramente difficile il 2011 per tutti gli operatori
dello spettacolo, per la drastica limitazione delle risorse statali e per le difficoltà che le regioni e gli
enti locali incontreranno nel ritagliare uno spazio dedicato alla cultura tra i fondi da loro
direttamente gestiti. Qualcuno commenterà che per il teatro amatoriale (quasi sempre lasciato ai
margini dall’inesistente attenzione delle Istituzioni) la questione potrebbe interessare poco, ma non
è così. Al di là dei numeri e della destinazione che hanno avuto ed avranno le risorse finanziarie
destinate alla cultura e allo spettacolo in particolare, sono due gli aspetti che cominciano a
preoccupare la nostra realtà. In un periodo di grave crisi con risorse pubbliche insufficienti è
evidente come il settore dello spettacolo ponga maggiore attenzione sulla conseguenza che si
avrà sull’occupazione. Pur condividendo la preoccupazione, siamo consapevoli che questo non è
un argomento che il teatro amatoriale può far pesare perché (se volete in un’ottica parziale) da noi
non vi sono “occupati” nello spettacolo. Non è totalmente vero perché la nostra “passione” crea
comunque occupazione e ricchezza indiretta. Ma vallo a spiegare a chi non conosce (o fa finta di
non conoscere) la nostra realtà.
Il secondo aspetto riguarda la restrizione delle risorse economiche. Qualcuno riesce a pensare che
un ente pubblico non darà priorità nell’assegnazione di fondi ai grandi teatri (spesso finanziati dal
pubblico), alle grandi produzioni con grossi nomi, cioè a coloro che “devono assicurare la loro
attività altrimenti la cultura scompare” (ovviamente non condividiamo tale affermazione!!!).? Sarà
certamente un momento difficile anche per noi. Mi sento di dire però ancora una volta che la nostra
capillare presenza sul territorio, il rapporto che molte associazioni e comitati Fita hanno da tempo
costruito con gli enti locali più sensibili continua ad essere la nostra migliore risorsa. Allora, ben
vengano le iniziative di cui diamo contezza più avanti, in ogni caso servono a riaffermare il valore
culturale dello spettacolo per una Nazione che intende competere con le altre anche su questo
campo. Ma ci rendiamo conto che i nostri percorsi sono anche altri.
Il Presidente Nazionale
Avv. Carmelo Pace

Assemblea Generale Agis: dare risposte adeguate e unitarie a taglio Fus e incentivi
fiscali
ROMA – 19 GENNAIO 2011 - “Tutte le attività dello spettacolo si trovano oggi di fronte ad uno
scenario estremamente pericoloso”. Così, sinteticamente e senza mezzi termini, il presidente
dell’Agis, Paolo Protti, ha illustrato la situazione attuale, che vede il Fondo unico dello Spettacolo
2011 fermo a 258 milioni di euro, il livello storico minimo, e una “inutile” proroga di sei mesi degli
incentivi fiscali per il cinema.
Protti, che ha parlato oggi di fronte ad una assemblea generale dell’Agis particolarmente affollata,
ha ricordato che lo spettacolo si trova in questa difficilissima condizione, dopo avere aperto un
credito al governo a seguito delle rassicurazioni fornite dal ministro Bondi e dai sottosegretari Letta
e Giro che hanno più volte promesso un adeguamento del Fus 2011 e una proroga delle
incentivazioni fiscali per il cinema, sia pure nell’ambito delle compatibilità di bilancio. Bondi
ha anche minacciato le proprie dimissioni in assenza di risultati.
Niente, o quasi niente, di quanto promesso si è realizzato, ha dichiarato Protti ed oggi la
grande maggioranza delle imprese si trova a vivere un momento estremamente delicato.

Incontro dell’Agis in commissione Cultura della Camera


Incontro tra la commissione Cultura della Camera e l’Agis il 18 gennaio sulla proposta di
legge Aprea n.3428, relatore on. De Biasi, che riguarda parchi permanenti di divertimento,
spettacoli viaggianti, artisti dello spettacolo di strada e locazioni di sale teatrali e
cinematografiche e che si articola nei seguenti contenuti:
Art.1 modifica la legge n.337/1968 prevedendo in modo più articolato i parchi permanenti
di divertimento insieme agli spettacoli viaggianti, riconoscimento che nei fatti è in atto da tempo;
Art.2 modernizza la definizione di “spettacolo viaggiante” e di “parco permanente di
divertimento”;
Art.3 istituisce presso il MiBAC il registro nazionale delle imprese che gestiscono spettacoli
viaggianti e parchi permanenti di divertimento;
Art.4 riconosce i parchi permanenti anche come “imprese turistiche” perché recano importanti
benefici al settore turistico recettivo come numero di presenze e volume di affari per il territorio;
Art.5 esenta gli artisti dello spettacolo di strada dal presentare la documentazione tecnica prevista
invece per le attrezzature ed i macchinari dello spettacolo viaggiante e dei parchi di divertimento;
Art.6 per le sale teatrali equipara l’affitto di azienda alla locazione di immobile in merito alla
durata
minima del contratto ed al suo rinnovo tacito, altresì equiparando sulla materia la disciplina delle
sale cinematografiche a quella delle sale teatrali.

Le Regioni chiedono a Tremonti il reintegro del Fus e agevolazioni fiscali ROMA - 18


GENNAIO 2011
Reintegro del Fus alla quota del 2008 (471 milioni di euro), tax credit e tax shelter per il
cinema prorogati per un triennio, deducibilità fiscale per chi investe in cultura. Sono le richieste
al governo approvate all'unanimità dalla commissione Cultura della Conferenza delle Regioni
riunitasi oggi a Roma per dare un giudizio sul decreto Milleproroghe.
"E' un passo importante quello che è stato compiuto dalla commissione: ora al più presto un
incontro con il ministro Tremonti, per cercare di rimediare agli squilibri della Finanziaria mai
corretti dal decreto Milleproroghe". Così commenta la decisione l'assessore regionale
dell'Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti (foto), che ha partecipato in videoconferenza alla
riunione odierna tra gli assessori alla Cultura delle Regioni.

Terzo Polo: 5 richieste a Bondi per evitare la sfiducia


ROMA - 20 GENNAIO 2011 - Il Terzo Polo presenta la propria mozione di sfiducia al
ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi (foto). Un documento articolato nel quale si elencano
i tagli e i ridimensionamenti subiti in questi anni dal settore della cultura e del patrimonio. Di
qui la richiesta di dimissioni che lascia però aperto a Bondi uno spiraglio, una prova
d'appello su cinque richieste specifiche.
Il Terzo Polo, infatti, è pronto a rivedere il proprio atteggiamento al momento del voto sulla
sfiducia se il ministro riuscirà a rimediare, convincendo il governo a cambiare linea su
almeno cinque punti (un pacchetto tradotto dai terzopolisti in emendamenti al
milleproroghe): 1) una deroga al blocco delle assunzioni dei candidati che hanno vinto concorsi
del ministero; 2) la proroga di tax credit e tax shelter (al momento rifinanziati per 6 mesi); 3) il
reintegro per 200 milioni del Fus (per il 2011 sono attualmente previsti 258 milioni); 4) la
cancellazione del divieto degli investimenti in cultura dei Comuni; 5) uno stanziamento di 300
milioni per la tutela del patrimonio.
"La nostra - sottolinea il capogruppo di Fli in commissione Cultura alla Camera Fabio
Granata - é una operazione di patriottismo costituzionale perché l'articolo 9 della
Costituzione impone la cura del patrimonio culturale".

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