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| siconsolatorio, nei suoi gesti impreziositi da una bel- lezzaraffinata (la carezza al bambino, la preghiera nel- Je chiese, Tattenzione partecipe ai vecchi,l0 stesso av- | venturars in “landau in luoghi disagevoli lontani, | ‘rascurati dal potere),in ci il popolo vede, dicevo, a | fabilit, pur nella consapevolezza del ruolo regale, al | contempo maternae solidale, com'era nelle attese e nei | desideri delle persone (oserei dire nei sogni, nellim- | maginario coletivo) E percd che il suo modo di par- tecipare all'incontro induce un moto di simpatia nei suoi riguardi. Non si contano i mazzolin di fori, ican- tile poesiole di circostanza, i battimani: tuto un mon- dlo di gest edi sorssia cu lei risponde con una spon- taneita attenta e appagante Lanticolista enonimo doveva essere presente al fat- {o,¢ col dovuto tono enfatico-laudativo dei tempi rife- risce di particolar, sempre in armonia con I'attesa e constatata umanit® regale,altrimentiirriferibile. Non si direbbero attivat sistemi di protezione per incolumita del personaggio, il che consente un contat- to fsico spontaneo e ricereato in cu lei e gli abitani vi- vyono lincontro eon piena soddisfazione reciproca e a volte con lacrime di commozione. Lei vuole parlare direttamente agli anziani reduc, ascolta suppliche, distribuisceaiutiin moneta (secondo ‘una tradizione orale anche per doti matrimonial, rin- grazia, interroga, si commuove, prega in chicsa in gi- nocchio? affinché la favola della Regina bellissima fi- no alla senilitcaritatevole, clargitrice di geste di sor- ris diventi per un giomo vita concreta e confortante, per la gente che la far& poi protagonista di una narra zione agiogratica. (Quella sua immagine percui la natura era stata pro- diga,lontana sui giomali in abiti regalie ingioiellata delle famose perle che prediligeva,accettando di scen- dere fra la gent, si era fatta per un momento concre- ta, palpabile e gratificante. Ecco lartcolo della “Gazzetta Piemontese". LA REGINA IN VALSESIA Torino Varalto 13 luglio E verso le 4siincamminé per Rimella. = Un bell'arco con iscrizioni a caratter di margheri- te era stato eretto presso Vorrido della Madonna del Ru- ‘more, ove il giovane sindaco avv. Feco ricevette SM. Un gruppo di ragazze, il for fiore del paese, le offerse un mazzo, Pitt in fa, allaprirsi della vale la Regina sce- se dal landau ed a braccio del senatore Perazzi inco- ‘mincid la faticosa salita,seguita dal lungo corteo giova- nile, dimostrandosi allegra e soddisfata ed affatto incu- rante della pioggia che cadeva. Fu acclamata alla Villa Inferiore, ove le bambine, da let accarezzate con affabi- | ltd materna, le baciavano la mano, e sentito che ivi di- | morava un povero veechio, gia soldato ai tempi di Re | Carlo Felice, desiderd parlargli ed ordind gli sidesse un | sussidio, Nella frazione centrale, tutta imbandierata fino all alto campanile, SM. eniré nella chiesa, ammirandione a maestosa conformazione, iricchi altar di marmo ed i quadtri ed ascolio pregando il canto del Te Deum, ing | nocchiata sui cuscini all'uopo preparat. ‘Nellantistante piazzale si mostré entusiasta dello stu- pendo panorama tutto allingiro: quindi passando sotto arco a lato della chiesa,rivestto di verde con iserizio- nie dediche, fu accoltanelia sala del Museo, ove fermo a sua aitenzione sugli oggett rari che vi sono conserva 4, especialmente sulle belle collezioni di numismatica e ‘mineralogia, che lo rendono un pregio del paese. Gradi dei rinfreschi servit dalle ragazze di cui non si stancé di contemplare la pittoresca foggia di vestire di Bellissimo effet, accarezzando ¢ baciando una bella bambina e sorridendo colla maggior affabiita a tut. Come ricordo della Valsesia, i! sindaco avy. Peco le of- {fiiilbel volume del rimellese pittore Cusa, un’opera pre- ‘gevole e rara che tratta del Sacro Monte di Varallo e ne riproduce con fini incisioni le artstcke cappelle. La Re- ‘gina accettd il dono con molto gradimento, esprimenclo la sua soddisfazione pel gentile pensiero, di cui promise di servare memoria. Da tutte le disperse ¢ loniane fra- ziont del comune erasi riversata nel centro la numerosa ‘popolazione, esul piazzale una buona vecchierella,col- te lacrime agli occhi, ingenuamente esclamd: “Dacché Rimella ¢ Rimella, non si ebbe mai quassti consolazio- ne simile a quella d'oggi!” Nella ripida discesa al Grondo, sempre seguita dal a, fu acc li voc ar ine di fanciulle, che si ripercosse nelle vicine montagne. I congedo poi fu cordialissimo: SM. acceito un bel ‘mazzo di edelweis colti nelle pit alte cime, ed allaugurio di buon viaggio rispondeva bonariamente ringraziando. Della gita a Rimelta, del cuore, della scioltezza e sempli- citi di quegli abitanti, la Regina parlava tuttora siamane Note "In realta non mancava una conferma documentale, in {quanto almeno tre giomali local del”'epoca avevano attesta 10 con articoli simi la visita ai Walser rimellesi:la “Gazzetta della Valsesia” N° 29 del 13-07-1892.a p.6:"La Ribeba” anno 2° N° 20 del 20-07-1892; La “Gazzetta Piemontese” N° 193 de] 13/14-07-1892, 2A Rimella la Regina fu accolta in chiesa da Don Stefano ‘Aimo che per una sua vicenda personale & stato oggetto di tuna ricerca pubblicata da Luigi Peco nel 2008:*II Parroco ri fiutato”. 5 Questa fu Ia sola sua venuta ulficale in valle. Se ne con: ‘ano un‘altra privata conil fratello e numerosi soggiorniinal- {a Val Vogna provenendo da Gressoney, che per molti anni lei trasform® in sua residenzaestiva, nella celebre e lussuosa villa, confortata nella sua sofferta solitudine coniugale e poi vedovile dal afettuosa frequentazione del barone gressona- +0 Luigi Beck Peccoz, che purtroppo le premorie che parte- cipd in parte anche alla gita in Valsesa Bibliografia E. BARBANO, Storia della Valsesia, et@ contemporanea, 1861-1943, Soc. Valsesiana di Cultura, Borgosesia 1967. ‘A. GHILARDI, da“ Varallino”,giornale periodivo. Varallo. Ringraziamenti ai sig. Andrea Ghilardi, Piera Mazzone, Mariangela e Stefano Rigamonti, Marco Zacquini,

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