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Toni, semitoni e alterazioni Tono e semitono Sappiamo che i suoni utilizzati nella musica sono molt, ma i nomi sono solo sette e vengono percid ripetuti periodicamente. In una scala di note musicale usiamo una successione di otto suoni (otto e non sette) Si dice che una scala che parte dal Do sia una “Scala di Do": Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, Do. Tra queste note esiste una distanza, che & sempre quella e che i fisici misurano con complessi calcoli legati ai parametii fisici dei suoni, cioé frequenza, lunghezza d’onda eccetera La musica, che usa i suoni per “fare arte” non pud adottare misure complesse, ma deve poter organizzarsi in modo semplice e chiaro. Per cui si é deciso di dire che tra Do e Re c’é la distanza di “un tono" e basta. Cosi anche fra Re e Mic’ la distanza di un tono. Ma tra Mi e Fa le cose si complicano. Anche suonando una scala sulla tastiera del pianoforte ci si rende conto che tra Mi e Fa c’é una distanza pit stretta che fra Re e Mi, manca il tasto nero, una distanza che é esattamente la meta di un tono cio’ “un semitono“ ie TSTTMTS Scala naturale Le alterazioni (0 accidenti): #> 4 ‘Ad eccezione della scala di DO, tutte le altre scale presentano note alterate o accidentate, cio® suonare i tasti neri del pianoforte. Per raffigurare questi suoni si usa ricorrere a particolari segni chiamati alterazioni o accident, derivate dell'evoluzione grafica di antichi segni e sono: © Diesis (#) — aumenta la nota di un ST * Bemolle ( )) ~ abbassa la nota di un ST. © Bequadro ( 5): annulla qualsiasi alterazione precedente relativa alla nota in questione. Abbassando 0 alzando le note di un ST, note come Do# e Reb, Fa#f e Solb, Sol e Lab, sono SUONI OMOFONI, cice: stesso suono, stesso tasto (posizione), ma con nome diverso, infatti nel pianoforte esiste un unico tasto per entrambi. DO# RE# FA# SOL# LA REb Mlb SOLb LAb Sib Ce DO RE MI Le alterazioni momentanee Secondo la pratica del sistema tonale (che é stato il sistema compositivo degli ultimi secoli) una o pili note possono essere costantemente alterate per I'intera durata di un brano 0 solo poste momentaneamente. Le alterazioni momentanee hanno un effetto prowvisorio e limitato entro la battuta in cui vengono collocati: quindi se ad un Do viene anteposto un #, anche tutti i Do successivi ad esso fino alla fine della battuta stessa saranno anch’essi alterati e quindi Do#. alterazione pud anche essere semplicemente precauzionale, cioé venire segnata, anche se non necessario, come pro-memoria per l'esecutore. Le alterazioni Permanenti (0 in chiave) Per alterazione in chiave si intende un’alterazione apposta immediatamente dopo la chiave musicale: in questo caso l'effetto di essa é sempre permanente e non si esaurisce se non fino a che non venga espressamente specificato. Esempio: se un # & apposto in posizione di Fa subito dopo la chiave musicale, allora tutti i Fa di quello spartito (a meno di bequadri interposti o diverse specificazioni successive) andranno eseguiti come Fat. Il Bequadro Leffetto del bequadro & sempre prowvisorio: esso annulla un’alterazione precedentemente imposta fino al termine della battuta in cui é collocato. Quindi, qualora con il bequadro si annul un’alterazione in chiave, la nota tornera ad essere alterata all'inizio della battuta immediatamente successiva. | GRUPPI IRREGOLARI: LA TERZINA 26 TRY

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