You are on page 1of 3
|ANIMAZIONE Prodotto vettoriale ua area det parallelogramma $1 pub caleoare come it prodotio del modulo di & to base) per la componente ©, (altezza I VeTTOR! ELE FORZE i a eee Hi IL PRODOTTO VETTORIALE \\cw £ Mm) Definiano ora Seco Operazione di molipicanione fa vewor, dtd) i) 8 riale, che da come risultato un vettore. Dati due vettori 4 € 5, il loro prodotto vettoriale & x b (si legge «a vetto Vettore by) ¢ ie, tore che hat ws direzione perpendico- | # vetso.dato.dalla.regola- | ™ modulo ugu, Inveatpianoere contiene | della mano desra (llu- | delp a settorr ae strata nella figura), ito deere ae} an ae ano destra,'se-8i pone il pollice della mano dest: 2 i 6, il vettore @ X b é uscente dal palny ‘della man otteniamo come risultato un vettore ‘che ha la sie to vettoriale vale infatt la proprieta ante Seinvece di ax b calcoliamo b x direzione ma verso opposto. Per il prodot mutativa: bxa=-axb orneul. he. 28 cmoditla.cc i. WOM Il modulo del prodotto vettoriale della base per Vatezza Seg! amma @ data dal prodotto ‘& data da by, la componente di b perpendico# area di un parallelogr: ‘come baseil vettore & (ngueatt 'atezza ad @. In questo caso si ha: \axb|= ab piamo che, se conosciamo Tangolo @ formato Dalla seconda delle formule [8] s4P! \di abbiamo che vettori @ e b, vale b, = bsena quin ab, = a(bsena) = b(asena) = bas possiamo scrivere, in sintesi: to vet Dallespressione precedente si ottiene, come C380 particolare, che il wie 26 tra due vettori paralleli é nullo. In quel caso, infatti, st haa=06quin’ end? 10 fra loro II prodott vettoraleinvece& massimo quando i due vettori £0” lari in questo caso sena = 1 e|ax b|=ab- \VETTORI! E LE FORZE sTATICA i conoscono le componenti cartesiane dei due vettori 4 e b, le componenti del loro SI > er otto vettoriale ¥ = a X b si calcolano come P Vz =ayb,—azby, vy=a,b,—axb3 Vv, = axby— ayb,. bay | i | [0 LE FORZE L itiva di forza é legata allo sforzo muscolare. Infatti quando _spingiamo, tiria- aa a callariama un anaottn acerritiamna una faran Tittaria at nanan ---b~ £---- 1 - vangolo in radianti By Pong, dept: CuO ; Consideriamo una circonferenza di Taggio re u; conal’ampiezza dell’angolo e con Ia lunghez; 'n'Suo angolo al centro AOB: tato dall’angolo (FiGuRA 10), I] valore dia, za dell’arco di circonferenza 4p intercet- spresso in radianti, & dato dal rapporto tra ler: ampiezza dell angolo (rad) aa a lunghezza dett arco (mi eek Y ow a= } nee) Fi 5 indichiamo | | Y Tid. b oa. Langolo giro intercetta P’intera circonferenza, la cuj lunghezza¢1=2 mr, Quindi, l'am- Piezza in radianti dell’angolo giro’ a RG 2 Kt @ (angolo giro in radianti) = 2ur =2 n, Partendo dall’angolo giro si Possono ottenere le ampiezze in radianti degli altri angolidi = ti ‘so comune. I loro valori sono contenuti nella tabella seguente. ° 360° > Gradi 308, ast eos MoO" 5 120. got (270 | Radianti CE 8enerale, se indichiamo con a l’'ampiezza in radianti di un angolo e con g° la sua mi 8" ge mpiezza in rac >. Sura in gradi, vale la relazione g. ones . a, ez visto . aaiies lo € un numero puro, ‘pe Secondo la definizione [10], l'ampiezza in radianti di un angolo ee data itd di misura (il metro). ee data dal iente di due grandezze che hanno la stessa unit di x fal quozie

You might also like