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Si possono anche realizzare impianti del tipo schematizzato in fig. 29.23: un earico & disposto sopra un canale nel quale si immette aria compressa; uscendo da fori Predisposti sulla parte superiore del canale, Maria solleva leggetmente il carico; se i fori sono opportunamente orientat, il i pas carico pud muoversi senza aleuna RRR R SSSR RESEGE) spinta nella direzione voluta, ‘orate In campo. industrale, il “cu: [ 1c (ECLA AIGA rammcotae scino d'aria” ha trovato’ applica Fig, 29.23 ~ Impianto di trasporte a"euscino dara” zioni nelle linee di montaggio, qua: le supporto di wasportatori na stro (fig. 29.24), per manutenzio. Tutti gi impianti di trasporto pneuma- - tico per prodotti alla rinfusa 0 per carichi wwe WUEratone —_isolati devono soddisfare le regole di sicu- | rezza contenute nella. vigente normativa Citiamo, in particolare, il D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 ele UNI-ISO 1819-89 e 7149-89, 29.5. BIBLIOGRAFIA oa panes V. Zignoli, Trasporti meccanici, Milano, Hoepli Fig. 29.24 ~ Trasportatore anasto mov Fg 20s 5 one A. lar, Termotecni¢a, Milano, Ed. Unione Tipogratica 1, Szilagyi, 1! trasporto pneumatico di materiali polveriformi e granulari, Varsavia. H. Nichols, W, Staniar et alli, Plant Engineering Handbook, New York, McGraw-Hill Book Company, H, Bolz © G. Hagemann, Materials Handling Handbook, New York, The Ronald Press ‘Company. E.E.U.A, Pneumatic handling of powdered materials, Londra, Constable and Company Lt. IM. First et alii, Air cleaning studies, Progress Report - NYO 1586. F. Zen e D. Othmer, fluidization and flufd-particle systems, New York, Reinhold Publishing Corporation. H. Stoess, Pneumatic conveying, New York, Wiley-Interscience. M. Kraus, Pneumatic conveying of bulk materials, New York, The Ronald Press Company. J. Alden, Design of industrial exhaust systems, New York, The Industiial Press. Beth GmbH, Beh Handbuch der Staubtechanik, Lubecea. Compagnia italiana Forme Acciaio, Moltrasio, F.J. Gattys, Cataloghi tecnici. 30. | magazzini industriali 30.1. GENERALITA | magazzini industriali hanno in genere i seguenti scopi = conservare i materiali direttamente o indirettamente impiegati od ottenuti nei processi produttivi del'azienda, siano essi gregai, semilavorati o finiti; = assicurare la dispontbilita dei materiali e dei prodotti finiti necessar alla lavorazio- re ed alla vendita, garantendo una scorta minima che assicuri la continuita della produzione ¢ delle consegne; = consentire una disposizione razionale del materiale, atta a: ridurre al minimo to spazio necessario per 'immagazzinamento, limitare il costo dell'immagazzinamento stesso, consentire facili controlli e maneggi dei materiali immagazzinati Da quanto sopra, si pud facilmente dedurre che i magazzini hanno grande importanza per tre motivi fondamentali: 1) Rappresentano un peso economico non indifferente: & noto che le giacenze di materiali a magazzino significano capitali immobilizzati {molto costosi per interessi passivi), senza che ad essi corrisponda un utile (1); capitali che sovente sono anche sottoposti ad un progressivo deprezzamento (ad esempio, perché la merce immagazzi- rata & deteriorabile). Pertanto, & owio che le scorte di merce e di materiali devono essere limitate al minimo indispensabile. I! che pud ottenersi con i seguenti accorgimen- ti = adottando una intelligente politica degli approwigionamenti e delle scort = limitando al minimo i tipi delle merci tenute in riserva (mediante uniffeazione delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti); = yotando od annullando almeno una volta all'anno tutte le scorte di sicurezza, 2) Richiedono notevole spazio: ogni metro quadrato di superficie occupata ovvero ‘ogni metro cubo di spazio destinato a magazzino incide per una certa aliquota sui costi dell'azienda (per ammortamenti, riscaldamento, illuminazione, ecc.), senza che ne corrisponda alcun vantaggio: si comprende, quindi, come si abbia tutto Mintoresse a ridurre al minimo area ed i! volume dello stabilimento adibiti a magazzino. 3) Devono rispondere ad esigenze aii funzionalita: un magazzino industriale & in (1) Si prescinde qui da oga’ considerazione cies impiego del magazzini per Paccumul dl pro out, afin! speculatii, in particoar situarionscongiuntural del Pace. Wte enere strettamente connesso ai reparti di lavorazione: infatti sia che debba alimentare | materiali ai reparti, sia che i materiali pervengano al magezzino dai reparti, la Posizione, lorganizzazione e la funcionalita del magazzino devono essere tali- da facititare i flussi dei materiali stessi; ossia & necessario che il magazzino, inserito nel Ciclo produttive, abbia caratteristiche tali da non alterare {a linearita i tali fuss, anche se, in pratica, ne interrompe la continuita. Inolir, la sosta deve: richiedere il minor numero possibile di movimentazioni, Comportare operazioni di carico, scarico ed immagazz imiche, eseguite con impianti ed attrezzature razionali. amento semplici ed econo- Dal punto di vista degli impianti industriali interessano soprattutto i seguenti magazzini (2) ‘materie prime (o matoriali greggi) semilavorati od interoperazionali = prodotti finit 4 primo tipo di magazzino assicura una riserva di materiali greggi nelleventualita di Imprevisti che interrompano i rifornimenti esterni H secondo tipo di magazzino costituisce un polmone fra successive lavoraziont aventi cadenze di produziono diverse: esso accumula cio’ i semilavorati, i sottomontag ai ed i particolari occorremti ai reparti di montaggio finale, nelle quantita e con la regolarita richieste in relazione alle esigenze di economia delle lavorazioni La presenza del magazzino contenente i prodotti finiti & necessaria perché: Wa produzione e spedizione intercorre quasi sempre un periado di tempo pid 0 ‘meno lungo; a produzione segue certi programmi (lotti economici) che quasi mai corrispondono esattamente alle quantita spedite. In patticolare, i magazzini dei materiali greggi © dei prodotti finiti coincidono rispettivamente con Tinizio e con la fine dei cicli produttivi. Inoltre, essendo gli stest serviti dai trasporti esterni allo stabilimento, questi ultimi devono poter accedere facilmente, per tutte le operazioni di carico e scarico, tanto al magazzino delle materie prime quanto 2 quello dei prodotti finiti. Ne derivano alcune condizioni ubicazionali cui i magazzini materie prime © prodotti finiti devono soddisfare. La fig. 3.4 del capitolo 3 illustra aleune ubicazioni tipo dei magazzini industrial Alcuni Autori hanno proposto la seguente terminologia: Geposito: con ‘iferimento a material, sovente alla rinfusa, raccolti in genere all'aperto ¢ di poche qualita (o voci o larticoli o codici, come si usa dire corrente ‘mente per distinguere un materiale da un altro); — magazzino: con tiferimento a material raccolti in luoghi generalmente chiusi € caratterizzati da molte voc, La Scelta del fabbricato per un magazzino va fatta non solo tenendo conto delle esigenze di carico sul pavimento, numero di accessi, maglia ¢ cosi via, ma anche calcolando il costo del metro cubo di magazzino. {In proposito, vale la pena di rilevare che aumentando l'altezza utile del fabbricato, | costo di costruzione riferito al metro cubo cresce, ma contemporaneamente iminuiscono | costi di esercizio, sempre riferiti al metro cubo: ne deriva che il costo (2) Sovente, per esigenze di produsione, sono peratro presenti anche ateimagazzini, destinatia ‘ontenere,2d esempio,imbali, material di consumo, utensil stampt, maschere ed wewecch pac ai nec unitario globale per metro cubo di fab: xo bricato diminuisee allaumentare del'al- yap terza: la fig. 30.1 fornisce Vandamento. ep BR dei cost total ier al metro quarto ed al metro cubo di magazin simi, al" variare delaltezza dei sts z Nelle pagine seguenti distingueremo E10 anzitutto i magazzini a seconda dei ma: 8 terial immagazzinati, Da questo punto Eygp di vista le modalta di immagazzinamen. 3" to sono diverse a seconda che si tratti —& di: = = 2) unit di carleo (palette, conteitori, 7 see.) © <1 'b) colli € materiali vari (scatole, pezzi e ‘* particolari diversi, minuteria, ecc,); ¢) prodotti specali (corpilunghi, in imicre, bobine, rool, ec; x» io 1. ALTEZZA DEL FABBMICATO Fig, 30.1 ~ Varlazioni percentuali dei cost an- ni nani dovutt alammortamento, rise mento, illuminazione e manutenzione di agar nl in Wunvione deatterea dd) materiali scilti o alla rinfusa (polve rulenti, granulari, ece.); liquide gas. In tutti i casi, si devono precisare eventuali particolari condizioni cui un magazzino deve soddisfare, quali — esigenze di rotazione dei materiali; . — difficotta di conservazione delle merci, pericoli di incendi 0 di scoppi e cosi via; = temperatura, umidita, ventilazione, ecc, richieste dai materiali immagazzinati Infine, si pud ancora fare una distinzione fra magazzini = non meccanizzatis smeccanizzati = automatizzati II secondo tipo di immagazzinamento differisce dal primo per il fatto che appositi ‘macchinari ~ guidati dall'womo ~ eseguono le movimentazioni dei material In un magazzino automatizzato, invece, i materali in arrivo sono avwiati automati- camente al luogo di deposito, mentre la centrale di controllo e di comando (elabora- tore elettronico) li prende in consegna ¢ ne fa continuamente Vinventario; inoltre, Velaboratore comanda i preliev, in qualita © quantita, relativi ad ogni spedizione. Sono ovviamente possibil, in ciascun magazzino, gradi diversi di meccanizzazione e automazione. 30.2. INDICI CARATTERISTICI DEI MAGAZZINI La sistemarione dei materiali nei magazzini deve essere studiata tenendo presente i seguenti indict caratteristci a) LYindice af wtlizzazione superficial \, = Ay|A,, dofinito dal rapporto fra la superfi- cic effettivamente utilizata e la superficie totale del magazzino (fornisce una indicazione del grado di sfruttamento del piano pavimento; in pratica, com'é ovvio, & sempre minore di uno}. dts ath ') Wiindice di utiezarione volumetrica \y =Vy!V;, definito come il rapporto fra jl volume oceupato dai_materiali_ immagazzinati ed il volume totale. del. locale ‘Magazzino considerato fino sotto il filo catena del fabbricato.. due indici 1, © Iv consentono di stabilire utili confronti fra diverse soluzioni di uno tesso magazzino in quanto di ogni soluzione forniscono non solo il grado. di fruttamento dell'area e del volume, ma anche l'ampiezza del locale magazzino: € wiché ogni metro quadrato di superticie © ogni metro cubo di spazio di un edificio estana (Ber ammortamenti, riscaldamento, manutenzione, ecc.), si comprende come ia importante ridurre al _minimo ta superficie ed il volume dei’ magazzini. Di qui to ludio e la scelta di mezzi di trasporto e di sistemi di immagazzinamento che Dpnseniano o faclitino il massimo sfruttamento superticiale e volumettico, | Liindice di selettvité, detinito dal rapporto fra il numero di voe' che si possono Prelevare o depositare a magazzino senza spostare altre voci ed il numero totale delle voci immagazzinate. L'indice di selettivita & uguale a uno, se tutte le vol a magazzino sono direitamente movimentabili senza dover spostare le altee. E ovvio cche quanto piit tale indice si avvicina a uno, maggiori sono le difficolta che si incontrano nello studiare la disposizione dei materiali nel magazzino ¢ risulta ‘Guindi pil: difficile ottenere buoni rendimenti superficiali ¢ volumetric. ) Lindice di manedopera: indica il rapporto fra le spedite dallo stesso in un certo di ore lavorative degli operat tempo. } Lindice a: potenza: rapporto fra le tonnellate arrivate al magazzino o spedite dallo stesso in un certo periodo di tempo (anno, mese, ece.) la potensa clettrca installata nel magazzino oppure i kWh consumati nello stesso periodo di tempo. ili Ultimi due indici consentono di valutare il grado di meceanizzazione di un nagazzino, tonnellate arrivate al magazzino 0 periodo di tempo (anno, mese, eec.) ed il numero addetti al magazzino, nello stesso periodo di 30.3. MEZZI DI TRASPORTO E DI CONTENIMENTO Pa un punto di vista generale, all'atto della progettazione di un magazzino, si recisaanzitutto indice di seleitivitz; quindi, si prendono in. considerazione’ le aratteristiche dei materiali da _movimentare (peso, forma, ecc.), le quantita, da mmagazzinare e le frequenze delle operazioni di immagazzinamento e ‘di prelievo; nfine, si ticercano le soluzioni di disposizione ¢ di movimentazione dei matetiali che ealizzano gli indici di uttizzazione superficiale e volumetrica pil elevati, Quest ultima ricerca presuppone la scelta preventiva 1) dei mezei di comtenimento ¢ dei sistemi di trasporto pi) adatti per il magzzzino allo studio; dei pli: convenienti sistem aii immagaezinamento dei material | mezzi di contentmento possono essere scelti fra quelli considerati nel eapitolo 15, jon senza aver prima esaminata ta possibilita di farne a meno: tale evenienza si verifica Mlorquando i materiali da movimentare costituiscono essi stessi delle uniti di carico rppure possono diventare tali con I'adozione di semplic! accorgimenti (ad esempio, icorrendo a reggettatura) © ancora adottando un opportuno sistema di trasporto mmagazzinamento (convogliatori aerei). In tutti questi casi, i vantagg) che si possono ealizzare non sono trascurabili: fra V'altro, viene meno il problema del ritorno del sontenitori vuoti Girea | mezz! dt waspoto nei magazin, son da tenere partclarmente presents segue ~ ‘carel cloator a forche motores del var i descr el ape 20; = sacipore a plas — carriponte dotati di opportuni implement (ben- ne, patti magnetic, pines, forche bianca, ece.); ~ plant a rul© convogator’ acre: gh unt e gl Att postono essere considera ste di fort a inmaguezinamento ello sto tr po. Infat, non solo. aslevano Il movimento dei materia, ma possono anche, conuve me gazzini 6 “polmoni” (3); adoclentori'o wanssevatori © pi splice mente traaton (fig 30.2): ata di apace ehiatire. dotate un movimento orazentle Glungo ass longiudinale del cordate agi scafal) ed uno vetal. Tall apparcchin. Te sono sotpese ad un biaro ere, Tato ap smear Stes scatfaly © guldate da profs seman eee ame bas, oppure scrrono su un binaio posto a Fi 302 Traotator opera tera thane, inate uno due gid ier ‘Seconda dele prestsion richest, | trasfocievatri hanno il manovratore a bordo ‘oppure Mt comando.automaiico, Le veloc? massive dl ll wreechenes razlungono 160 mfmin per la tastarione {nal cau i eabina seman paso, quando H manovetore 6a bordo la velocid mastina dl telacone Bal cree wok In/min; 30 mfmin por solleamento, mente a vets ah conagio del vere delo sata, o deni acai, saviina 23 m/min, Cacnersineolacecce razione si aggirano intorno a 0, 1,5 m/s. Quando la movimentazione dei rasloclevator & affidata ad un computer, rst poste a Talve TP mmarizare econoscere prontamente Vubeatione del mate a magazzino; detinie i programma ottimale dea seavco del sefaty asicurare fa oazione dl prodou!Immagarit Im ogni eas, la sclta del mezzi di conenimonto © di tasporto deve essere fata contemporaneamente a quela dl sstomi di immagarrinaments 30:1 30.4. MODALITA’ DI IMMAGAZZINAMENTO. Come gia si é detto, le modalita di immagazzinamento dipendono anzitutto dalle cearatteristiche dei materiali (3) tn prtica, Mmmagazzinamento di material realizzato mediante convosliatori asl sovente ight dall'ato costo di tall mezzi Pertanto, il convogliatore aereo& generalmente implegato pet ‘ealizzare del “polmont” di materiale tra post ai lavoro oppute per consentve operazion’ produtte (cottura, verniciawra, affeedéamento, ecc.) in concomitanza con’ trasporto dl. material, Ut seguito, illustriamo alcune madalita di immagazzinamento tipiche dei material ce pil frequentemente devono essere sistemati nei magazzini industrial In generale, si pud dire che la scelta del sistema di immagazzinamento pits conveniente deve essere fatta alla luce dei due seguenti fattori: tecmico ed economico. II fattore tecnico tiene conto delle caratteristiche del materiale da immagazzinare (granulomettia, peso specifica, igroscopicita, ecc.]; del peso e del volume del materiale stesso 0 delle relative unita di carico; della frequenza e dell'entita dei prelievi e dei depositi; delle esigenze di sicurezza e di igiene. HI fattore economic esige il minimo costo di: ammortamento del capitale da investire; manodopera; esercizio e manutenzione, Inoltre, il fattore economico tiene conto dell'immobilizzo di capitale (sotto forma div materiale giacente a magazzino) ¢ dell'eventuale perdita di valore della merce immagazzinata; donde Mopportuniti di ricereare la quantita ottima da immagazzinare per ogni voce, Aggiungiamo ancora che, ogni qualvolia & possibile, conviene ricorrere allo stoccaggio allaperto: infatti, questa solucione richiede investimenti minori ed & la pil conveniente quando & difficile — per qualsiasi motive — realizzare elevati indici di utilizzazione. A} Unita di carico. ime: zzinamento delle unita di carica pud avvenire: mediante sovrapposizione diretta delle unita stesse; mediante scaffali, di vari tipi e caratteristiche. os _ Fig, 30.3 ~ trmagarzinamento di units di cariea in pile, aeastat fa di loro. I primo caso (fig 30.3) & tipico di materaliraccolti in contenitorisovrapponibiti H#F si uni sugl alti e movimentabilicon le forche. Se il contenitore & gia impiegato per le ‘perazion! a monte 0 a valle del magazzino (e quindi non viene utilizzato solo per Vimmagazzinamento del materiale), tale sistema e certamente ‘il pit conveniente, a parita di frequenza delle movimentazioni, di indici di seletivita © di indici oi Utilizazione. Sovente, perd, non ® possibile adottare tale soluzione per uno dei seguenti motivi: 1. il numero di uniti di carico (ovviamente sovrapponibili) per ogni voce & molto piccolo, per eui le pile rsultano basse e quindi I'indi¢e di utlizazione volumetrico insoddisfacente (a meno di sovrapporre unita di carico contenenti voci diverse, il che comport, per®, un maggior numero di movimentazioni; 2 le dimension’ 0 la forma delle unita di carico (sempre supposte sovrapponibil) sono tall da non consentire 1a formazione di pile aventi una sufficiente stablita ed altezea; 3. Ia capaci portante del pavimento consente di sovrapporre un numero limitat di unith di earico (dato Melevato peso unitario di queste ultime). UW secondo caso prevede Vimpiego di scaffalature di vari tipi; di seguito, ne eéonchiamo alcuni fra i pit adottati in pratica. Tn linea generale, si hanno: scaffali fissi o smontabili; a struttura tubolare, profilati di acciaio, in angolari forati 0, ancora in cemento armato, In ogni caso, gl seaffali devono: essere incombustibili,sopportare i carichi senza deformars,resstere ad eventuali urti da parte dei mezzi di trasporto (v. $ 30.9) Lialtezza di uno scaffale dipende dal_sstema. di movimentazione dei material. Cosi, se immagazzinamen to ed il prelievo dei material vengono ceffettuati da operatori che si muovo- no a piano pavimento (cas0 peraltro molto rato nei magazzini per unita di carico), Valteza da terra degli scaffali non dovrebbe superare 2+ 2,25m (fig, 30.4). Impiegando mezzi di tra sporto meccanizzati 'altezza utile de ali seaffali aumenta sensibilmente: la Hi citata fig. 30-4 fornisce aleune indicazioni di’ massima in_proposito AA servizio di scaffaliaventialtezze di circa 10m si possono utiizzate carr ponte di impilaggio oppure carrelli a forche a preselezione automatica del Valtezza a cui si deve effettuare la rmovimentazione delfunita di carico (fig. 20.29). Per altezze maggjori si Fieoere ai traslaor La fig. 30.5 illustra uno seaffale di tipo tradizionale, caraterizzato da pit) spiani (accessbil da parte dell'vomo e/0 di un adatto mezzo di trasporto) e soprattutto dal fatto che ogni fronte si affaccia'su-un coridoio di servizio, la cui larghezza dipende — com's ovvio — dal mezzo di trasporto che lo deve percortere; scaffali di questo tipo sono in genere a doppia facciata coruolmeuasco Fig, 30.4 — Lattezza degli scaffll ipende dal sistoma di eatco ¢ seat del material datg Fig, 30.5 ~ Seaffaia plu rpianie a due Fronti prospicienti i corrdol di sevitio, Fig, 30.6 — Seatfate a gavin Lo scaffale di fiz. 30.6 (noto come scaffale a gravitd) consente il carico dei ‘materiali da immagazzinare da una parte ed il successivo prelieyo dall'atra (4). Via via the si libera un posto, un'alira unita di carieo (contenitore, paletta, ecc.) avanza sopra {a} Le operazioni di cario « di pretievo delle unit di caica sonaeffettuae da care carriponte di impilaggio, traslaelevatori, ecc. Base Wty Fig, 30.7 ~ Scaffale con avancamento motorizato © per corsie delle unit di carico. dei rulli disposti in pendenza (sovente frenati) oppure motorizzati, fino a fermarsi contro Vapposito arresto terminale, In tal modo, la rotazione della merce & assicurata (la prima unit di carico immessa nello scaffale & anche la prima ad essere prelevata) © le operazioni da efferware sono solo quelle di carico e scarico dei materali (5). E' owio che ogni corsia di uno scaffale a gravita deve contenere una sola voce © quindi il numero minimo di uniti di carico per ogni voce da immagazzinare in unc scaffale del genere determina la profondita dello stesso. In pratica, & pero preferibile avere due corsie per ogni voce. Una variante dello scaffale a gravita @ quella schematizzata in fig. 30.7: anche qui, ‘ogni voce eccupa almeno una corsia ¢ il prelieyo avviene secondo ta stessa successione di arrivo a magazzino, Pero, anziché un avanzamento a gravita delle unita di carico (i ripiani delle varie corsie sono orizzontali e non inclinati) vi & un carrello motorizzato che preleva clascuna unita caricata ad una estremita dello scaffale e la porta — con avanzamenti successivi — fino al'estremit® opposta della stessa corsia, dove la depone nello spazio libero pit vicino al fronte di prelievo. Ovviamente, appena il vano di ‘estremita si rende libero, il carrello interno alla corsia provvede a far avanzare di un paso tutte le unit’ di carico seguenti, L'avanzamento del carico avviene grazie al sollevamento di una piattaforma mobile i cui & dotato il carrello; quando la piattaforma é abbassata, il carrello — che si {5} Nella terminologia anglosasione tale rotazione sequenzlale dei material immagazzinati si Aefiisce snteticamente con Vespressione FIFO. (irs in «first out), Fig, 30.4 — Scaffale passante appogsia sulle ali inferiori di due profilati a U costituenti | corteati di sostegno delle Unita di earico — pud spostarsi passando sotto le unita di carico stesse. A sseconda del'intensita della movimentazione, si prevede un cartello per ogni Corsia oppure un solo carrello per pit. corsie: in quest'ultimo caso, il trasferimento del carrello da una corsia all'altra avviene in corrispondenza delle testate di carico e scarico ‘mediante le stesse macchine sate per le operazioni di immissione e di prelievo delle ut dicatico, Lo scaffale di fig. 30.8 & noto come scoffale pussante (“drive in) ed & particolar mente adatto per unita di carico molto numerose (per ogni voce) e non sovrapponibili o limitatamente sovrapponibili: in tal caso, infatti, esso consented realizzare elevati indici i utilizzazione del magazzino, Ovviamente, una stessa voce dovrebbe riempire un numero di unita di earico tale da occupare almeno un intero cotridoto dello seaffale, in modo che Te unita di carico in esso immagazzinate risultino accessibili da due front e si possa quindi attuare una rotazione del materiale. {I Himite alla profondita degli scafTali passanti & determinato 0 dal numero di ut di carico contenent la stessa voce o — se queste sono molto numerose — dai vinci cche derivano alla movimentazione det carrelli dentro i corridoi degli scaffai (corridoi ‘molto lunghi provocano un allungamento eccessivo dei tempi di manovea, dal momento che nei corridoi la velacith det carrello é piu lena), La luce libera di ciascun corridoio interno agli scaffali dipende dalla larghezza delle Lunith di carico e vincola la scelta dl carrello che deve movimentare ‘queste ultime: infatti, V"ingombro in larghezza del mezzo deve essere tale da consentite il transito dello stesso nei corridoi. Sovente, al fine di eyitare urti contro i correnti laterali dello scaffale, si instalano {guide a pavimento per le uote del carrelo. Lo scaffale di fig. 30.9, noto anche come scaffalo compactus, & costituito da elementi mobili tra sversalmente e consente di realizza re indici di utilizzazione assai ele- vati, Tali elementi sono dotati di ‘uote scorrevoll su apposite rotaie, © possono essere trainati singolarmente da un gruppo motore oppure da una o pil) catene inserite nel pavimento, Agendo su un comando posto in corrispondenza della testata di ciascun elemento di scaffale, si possono spostare fi elementi necessari per ricavare un corridoio di accesso nella posizione voluta: V'opera- Tore 0, pid spesso, il mezzo di trasporto penetra in tale corridoio per effettuare i depositi ‘od i prelievi dei materia che interessano. . ‘Questo sistema di immagazzinamento richiede tempi di accostamento ai vani della scaffalatura pitt lunghi di altri sistemi ed il suo impiego & quindi vincolato dalla frequenza di movimentazione delle varie voi Ricordiamo ancora quelli che nella terminologla corrente sono denominati alt scaffall (Fig. 30.10): si tratta dl scaffalature che superano le altezze raggiungibili con gli Fig. 30.9 Seatfale ad i CconStA TASLATORE Fig, 30.10 — Ali seaffal servi da tasoetevatore con manoveatore a bordo, SEA wen bad” XI” x iy hd bib Non ht Fig, 30.11 — Magazzino con alti scafali sopportanti it fabbricato, altri tipi di scaffali: esse, infatti, possono anche superare i 20+30m. A volte, gli stessi saffali sopportano le strutture di copertura del fabbricato (Fig, 30.11). Owiamente, i mezzi di trasporto da impiegare per la movimentazione dei materiali negli alti scaffali sono i traslatori (Figg. 30.2 © 30.10), Gli alti scaffali hanno sovente ripiani di profondita tale da contenere due unit di carico (prospicienti corsie vicine); ma si realizzano pure alti scaffali con ripiani a gravita (il caricamento delle unita di carico awiene da una corsia ed vicina) oppure si attrezzano i transelevatori con implement atti nity unita di carico alla volta (nel senso della profondita) il prelievo dalla corsia a movimentare due © 3) Colt € material vari Comprendono quei prodotti che non possono essere considerati come materiali alla infusa e che, d’altra parte, non consentono ai essere raggruppati in units di carico. IM problema del foro immagazzinamento razionale & piuttosto complesso, a causa fei vari fattori che, in tutto o in parte, entrano in gioco e ciot: varieta e natura dei prodotti forma, dimensione ¢ pesi degli stess quantita di materiali da immagazzinare (per ogni voce); modalita e frequenza delle movimentazioni. Premesso che anche in questo caso si deve anzitutto ti ‘care la quantita ottimale a immagazzinare per ogni voce, il problema consiste net trovare il sistema pit ‘onveniente di immagazzinamento delle varie voci. In genete, tale imm: ‘alizzato disponendo i collin scaffali ser ‘da mezzi di trasporto meccanizzati Peraltro, in certi casi, si ricorre anche agazzinament i dall'uomo © ~ appena cid risulti p qui alla sovrapposizione diretta di contenitori netallici o in materiali’plastici) aventi caratteristiche tali da poter essere disposti in We senza necessita di strutture portanti (Fig. 30.12): ovviamente, i contenitori restano ‘norma fermi al loro posto e si effettua il travaso dei soli material Per quanto riguarda gli scaffali, i tipi pit noti sono i seguenti scaffali di tipo tradizionale {fig, 30.13}: come gia sappiamo, essi vengono sistemati in modo che un corridoio serva il frante di due seaffali (Fig, 30.14); anche qui, la gig lg i, igh cy Ye) Fig, 30.13 — Scaffalt di tipo tradivionale Fig, 30.12 ~ tmmagazzinamento di materia le'vario dentro contenitori in materia te rmoplastichsovrappost in pte larghezza dei corridoi dipende dal mezzo di trasporto che i deve percorrere oppure dalle peratore (se i prelievi e i depo- Siti dei materiali a magazzino. awengono senza limpiego di mezzi motorizzati); in que st'ultimo caso, Ialtezza_mas sima degli scaffali non dovreb- be superare i m2#2,25 ¢ la profondita dei ripiani i 50 cm; scaffali sovcapposti (fig. 30.15), sono in genere a doppia facciata, come i recedenti; la sovrapposizione ha lo scopo di aumentare la quantita di rmaterialiimmagazzinatiper_metro quadrato di magazzino; Ia. sistema ione di questi scaffali 8 analoga a quella indicata per gli scaffali di tipo tradizionale; — scaffali ad clementi mobili longitudi- nnalmente (fig. 30.16): grazie ad ap ppositi comand, gli scaffali possono scorrere singolarmente — in direzio- ne longitudinale — su rotaie installa- te a pavimento € presentarsi di volta in volta di fronte alleperatore; in tal modo, tun solo corridoio serve pill scaffali (accostati fra di loro); per contro, questo Fig, 30.18 — Scaffai dt tipo tadizionale di: post su due pian Ws Wh sistema richiede maggiori tem pi di movimentazione ed & quindi poco adatto per mate fiali_aventi elevate frequenze di prelievo; scaffall ad clementi mobili tra sersalmente (fig. 30.17): ab biamo gid visio che in questo €aso_ gli scaffali scorrono — in direzione trasversale — su rota le a pavimento; per questo si- Fig. 30.16 ~ Scaffall ad elementi mobi iongtudinat stema di immagazzinamento mente valgono considerazionianaloghe al sistema precedente; scatfali_rotanti_ (tig, 30.18): sono costituiti da pit ripiani girevoli at torno ad un asse verticale; ogni ri: piano & suddiviso in una serie di caselle disposte a cerchio attorno all'asse; si tratta_ di scaffali wtlizza bili_ per materiali poco. ingombranti (ad esempio, minuteria) © suddivisi in molte voci Infine, anche per immagazzinamen: to di colli © materiali vari, si possono Fi. so.t7 impiegare alti scaffali (fig. 30.2), allo Sersaeme, Scallall ad element mobil tra scopo precipuo di aumentare gli indici di Utilizzazione del magazzino, La profondita, Je altezze utili ¢ Je suddivisioni verti cali dei vari ripiani degli scaffali si determinano consid rando lingombro dei singoli colli (Fig, 30.19}. In certi casi, gli scaffali destinati ai materiali di cui ei stiamo occupando devono consentire modifiche nelle ri partizioni interme, in relazione a variazioni delle caratteri stiche 0 delle quantita dei prodotti immagazzinati: a tale fine, si ricorre a scaffali scomponibili, del tipo raffigueato in fig. 30.20. Per certi prodotti di ingombro medio (caso tipico le seatole di cartone o simi), caratterizzati da un numero di vod limitato, ma di intensa movimentazione, pud risultare Fit. 30.18 ~ Seaffai ro conveniente ricorrere a sistemi di immagazzinamento autor ** ‘matizzati. In genere, si utilizzano trasportatori a rule convoy ori del tipo a nastro 0 a tapparelle, i quali presentano la caratteristica di assicurare I'avanzamento automatico dei materiali e ta rotazione degli stessi (Fig. 30.21). Limpiego di trasportatori a rulli esige che i materiali abbiano una superficie di appoxgio piana: in tal caso, la pendenza dei piani a rulli assicura il movimento dei Prodotti per gravita: alimentati da una parte, i material fluiscono da soli all'estremita opposta, Si realizza cosi, nello stesso tempo, un deposito ed un trasporto (che non Fichiede alcuna forza motrice). In altri casi, perb, & necessario ricorrere a trasportatori a Fig, 30.19 — tngombro di un pezr0, dal quale si riale alle: dimension! (rofondita ed altzza) del pian degli scat. rulli motorizzati, Se i materiali non presentano tuna superficie piana, si dovono adottare sup. porti atti a distribuire il carico su pit rulli del ttasportatore. | trasportatori a rulli sono disposti su un solo piano 0, pit spesso, su piani sovrapposti (fig. 30.21): ogni Tinea’a rulli @ comunque destinata ad un solo tipo di materiale | tulli_possono essere sostituiti — anche solo per alcuni tratti — da rote, sfere, scivoli, eee. Fig, 30.20 ~ Seaffale seomponiite Fig. 30.21 ~ Magaczino automatl/ato per prodotti inti conferionatl in seatote di carte, rywro 01 convoatiarone o1 MOBILE age ioe Soren A Bs PEP srsire HE BREE EH een eer a ee < # » se sonegaees ig. 30.22 — Scher’ al lus in due magarzintawtomatirvatis 4) per scale di cartone conteaent {UDI eongslatib) per sestule dl cartune contenenttaticoll da toeletta La fig. 30.22 fornisce gli schemi funzionali di due magazzini per prodotti finiti cconfezionati in scatole di cartone: essi sono organizzati con seaffalature dotate di 4 rulli, al termine dei quali le scatole di cartone sono prelevate automaticamente ne ‘quantitativi voluti, Si riducono cosi le ore-tomo necessarie e si accelerano i tempi di proparazione delle spedizioni. Si wvatta perd di realizzazioni molto costose, la cui convenienza deve essere di volta in volta attentamente esaminata, ©) Prodotti speciali Con tale denominazione indichiamo i materiali che per la loro forma, le loro dimensioni od il loro peso determinano particolari problemi di immagazzinamento, Gi fiferiamo in modo particolare a materiali quali Profilati, tubi e barre; Fig, 30.23 — Deposito di tubie proflati mov Fig. 30.24 ~ Deposito di tube profitat! mov ‘mentati da un carrelio a portale. mmentati da un eatelo a forche lateral lamiere; — rotoli di filo, vergella o lamiera; — bobine. Tutte le volte che & possibile, si ricore, per le ragioni_ gid esposte, a deposit all'aperto, nel quali si impiegano mezzi di trasporto ada. Cosi, nel caso i erichi lunghi ricordiamo i carrelli a portale (fig. 30.23) ¢ quelli a forche laterali (fig. 30.24). | profit, le borre edi tubi (dei vari tpi e dimension vincolano in genere i merZi i trasporto e Vorganizzazione stessa del magizzino: basti pensae alle diverse eslgenze che i presentano a seconda che si debb2 movimentae, ad esempio, un proflate, un tubo od una barra alla volta oppure un intero fascio di tali prodotti (costituente Sovente una vera e propria unita gi carco, sia pure di tipo particolare). Quando si prelevano pezzi singoli, se i prodotti sono corti (fino a cia 3m di lunghezza), conviene Vimmagazzinamento vertcale; in tal modo, Puomo pub afferrare i tubi, le bare od i profit allincirca in mezteria, cos!-da esercitae il minimo sforzo, eventualmente sospendendoli ad implement adatt (fig. 19.11) installati su gru, paranchi, ecc.: si realizzano Bertanto apposite stutture metalliche destinate soppor tare bate, profilat o ti, a volte ubicae fa i plas de fabbricato, in modo da sfruttare gli spari sovente intliz- zati fa gli stessi (Nig. 30.25). Per profilat, barre c tuSi pity lunghi di 3m € poco movimentati, si pub ancora adotiare tale sistemazione, reavando una fossa in corr spondenza del punto di appoggio dei profit (fig. 30-26). Se perd la frequenza delle movimentazioni ® media od alta oppure se si devono movimentare carchi notevoli (fasci interi 0 parte di ess), si ricorre ad alte soluzioni, dele quai citiamo le pit interessant Una prima soluzione & quella illustrata dalla fig 30.27; mediante profilati metallici si costruiscono dei box nei qual | corp tung da immagazzinare vengono disposti_ [2025 Inmgautnamen tizzontalmente, La movimentazione i questi ultimi & fOytl But a ungheza ine affidata in genere a carriponte od a gru vont ih!) Hy i yi NY Si WU Fi, 3025 —Immagactnamen 30126 — Immagarrinamento di barre, | © pil di 3 m, disposte dentro fose ed spe ead una struttura metals, Un'altra possibile sistemazione tvede limpiego di rastrelliere di va forme ¢ dimensioni. tn taliscaffa lure, ta distanza(verticale) fra Ini di appoggio & determinata in Se al'ingombro dei fasci da imma. winare (6). La movimentazione & solito affidata a speciali carriponte impilaggio, che consentono di rea are soddisfacenti indiei di utilizza vne (fig. 30.28), Anziché scaffall a rastreliere, si sono utilizzare scaffali a caselle 8, 30.29, 30.30 e 30.31), nei quali >rofilati, le barre od i tubi sono essibili da una 0 da entrambe le remita e sono introdotti od estratti diante carreli, gru e cartiponte di >ilaggio opportunamente attrezzat tali-scaffali, 6 quasi sempre indi Ansabile prevedere il piano di ap io continuo per i profilati, i tubi © barre. Inoltre, davanti allo scaf- ‘occorre uno spazio libero alquan- superiore alla lunghezza dei mate immagazzinati Quando i profilati, le barre od i (61 La solurine a rasreiere si pu ado Piccoli pesi da pelevare: In tale caso, ‘tliere non supera 122.5 m. of Fig 30.27 — mmagazzinamento di barre in box servi da earoponte Fig, 30.28 — Immagazzinamento éi barre su ra strellere servite da gud impanghon Fi, 30.29 ~ lonmagazzinamento di bree in scattali a easeleservit da carrllo special, Hare anche per basse movimentazioni dei corpilumghi € movimentarione & afidata a uomo e Falteans Yelle Fig. 30.30 — Immagarzinamento di barre in seaffall a caselle servih da gru a caalletto. oppo. Fig, 30.31 — Immagazzinamento ai barte in sat fal a caselle serviti da gra di implaggio adeguctar tubi sono movimentati in quantitativi rilevanti per ogni voce, e'8 convenien 2a a costituire unita di carico, gene ralmente mediante culle 0 raccoglitori di forme opportune (Fig. 30.32). La ‘movimentazione & in genere affidata a carriponte o gru, Le lamiere (solitamente di accia jo) sono sovente immagazzinate in Pacchi reggettati, 1 quali vengono so- vrapposti intercalando fra pacco ¢ ke a \ Pacco opportuni dlistanciali (fig, PMN 30.33). Ualtezza delle pile dipende fies a dal earico che viene a gravare sul 4 piano di posa; carico che a Pavimenti industrali non sopportano, La movimentazione dei pacchi é affi data a carrelli_o meglio a carriponte dotati di appositi implement (fig 19.10), Per certe lavorazioni, perb, si ren de necessario. movimentare fogli di lamiera singoli: si ricorre allora ad attrezzi speciali come quelli riportati nelle figg. 19.9, 19.18 ¢ 19.19. Sem pre nel caso che la movimentazione interossi singole lamiere, conviene adottare un immagazzinamento che ne facili il prelievo: rispondono a tale esigenza le rastrelliere, di cui ta fig. 30.34 fornisce un esempio! Le bobine (in gencre di carta) Possono essere immagazzinate con l'asse disposto orizzontalmente (fig. 30.35) oppure verticalmente (fig. 30.36). Nel primo caso, la movimentazione viene affidata a ‘arriponte attrezzati con implement adatti (fig. 30.35), a carreli elevatori dotati di 1 Fig, 30.32 ~ Irmmagazzinamento di bare raccote in special cull sovrapponbil. Fis, 30.33 ~ Pacchi dl lamiere sovrappost, con Interposizione di distanzial, Fig, 30.34 ~ Rasraltiers per immagazzina mento di amiere sngole apposite dspost Trasportatore a eatena scorrevole iano pavimento con sele di sppontio pet la movimentacione di bobine ganasce girevoli (fig, 20.35) 0 ancora a trasportatori a catena sotto il piano pavi- mento (del tipo truk-veyor), dotati di selle di appoggio opportunamente distan- Ziate © sagomate in modo da assicurare la stabilita delle bobine (fig, 30.37). Se rece Te bobine sono disposte su palette, si possono impiegare i normali carrelli levatori a forche. E’ anche adottato il’ sistema di immagazzinamento. mediante rastrelliere: in tale caso, la movimentazione delle bobine si effettua con carrellt slevatori 0 carriponte di impilaggio dotati di apposito implement (Figg. 30.38, 30.39 e 30.40} Vimmagaztinamento verticale delle bobine consente un buon sfruttamento dello spazio in altezza; richiede pero che ogni voce comprenda un numero sufficiente dt Fig, 30.36 ~ Bobine (a carta) aisposte vertical mente € movimentate da tn cartelo sevatore dotato di gamasce girevol Fig. 30:38 ~ immagazzinamento

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