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i \ lle oe CENTRO MUSEALE DELLA CERAMICA Castello di Spezzano Donato Labate La ceramica una storia millenaria Guida alla Sezione Storicu del Museo della Ceramica Presentazione Gianna Dotti Messori Disegni Riccardo Merlo COMUNE DI FIORANO MODENESE Assessorato ai Servizi e Beni Culturali eal lurismo CENTRO MUSEALE DELLA CERAMICA Castello di Spezzano Gianna Dosti Messori Asc Gre Beni Cra Te 44 Comune d irene Modan 1 "La forice di Tere delle Oche, che producers nari « connote ‘empentns beomierrl propo Aitomace viz ens poche vara, Fallen que ro, Si waa di wus fous, «pie quengoln compos cana ane (Seve di cote = in eal immenem i combursile sramie i petieaium eat ioio acco = © 4k una camer di otera con plano Fore ela quae eninge manuf euene con tempecture he ragiangevaro ali 800-90 pad. Te quer ape di Bae ai enema wale ke cme che sero famosa Mens nel anc. Dino Vecchio ca Modena coe une 4 ptionporsat endl produ dieeanic, [Nel modenee sono inf aerate ive produits in pian le ‘rami ine mena 3 vemie nest ince sgl, cot chiamar perl eens dhl pe com em 48 produc, ed hecne oye “peagemeno” ed ipo “fmalenpen, anche guste con matchio di rice limpecso sul fondo" (DLABATE, Prag por if Cee iets dele Ceamicts scion Arcola: Enuprafin al cere di Speers iran, ody press Amminisrcione CComanale di Foran) 2 DIARATE, Arhilagis de seri france al igi el rime Meise, in "Pora modenee. Un pase by sua sds, la sea snag, Mian, 1994, 9.931 3-1 aoddeti docunend, om comerati nd Archivio di Sco di Modin (Archivio note Modens, sui 1279, 5194 © 697), fran0 Tease, ger estate, neleppeio tepire rebar dl rene rote soda “anes” el 12/1 (Ge GIRENTL Larne dale pergemenein"URachivi di Seo ‘EMedenet, Bladen, 1996). Zl i Prarom Presentazione Il Museo permanente della Ceramica, promoso e realizearo nellmbito del Censro di docimentazione teritoriale, ineuito al catelle dé Spossan, si inserive nel programma dell‘amminsinazione comunale, tex a ridare specore culturale (0 si intende “cultura” nella sua piena acceaione di compleso insieme di conoscenza, arte, wanze, tradiaioni) a quella che ¢ ed @ stata Vattvind che ba carateeriszata, in modi e forme diverse, com minore 0 maggioreincsuit secondo i perindtarci, le nose cane: ln prodzione ceramica lire sestemila arnt sono rrascorsi da quel primo vilageo preitorce. caratterizzato soprattutto alle producione e dalliso della ceramica, ¢ sation abiats faranese® coneraddinince da una fire preenna di inducrie ceramic. Dalla fine degl anni Cinguanta del nostro secolo,allorhé prese avvio un mascccio proceso tt indusividicaucione, ud ogy, il werisorio flranese ha viso insediarsi piccole, mediee grand aziende, industrie di seenologie per cenamiche, labonatori del treo ¢ quarto fuoco (decorator sartstici ceramic), dite speciaizzate tute comprece “nell indore della piasrella™. Ogg, con i suet 198 sabilimensi eolie 8230 adden, Fiorano posiede la maggior concentnazione di asiende del setiore: lindsstriacoramica italiana 2 lcalizeate, per quasi 180% nel comprensorio modenese- regan, il quale ha propria in Fivano il centro finansiario e produivo, ‘Nellanspci, quind, che la producione ceramic, la quale trae le propre origint da quest esa terns ogi nor solo wn mero prodatto commerciale, ma anche soprano espresione culsurae, i 2 ansivat il Centro Musa foranee, proponendasi come momenta di ricerca e docummentazione dei cic produatini, del rapporto uomo-indusriaed industria-territorio,individuanda eontrctualoente 4s vocaxione stove el tervituria ven la produczione dei manta ceramic Git presente nella zona oltre settemila anni fa, la producione ceramica fi, nei seal, certamente fevorita dala condisione gelitologca del tervitoro farane, i cui tern cprattutto collar erano € sono cotiaiti quasi escusivamente da argille marnase del Pliocene, materia rina di pit radizionale so cearico: wn tipo d'argilla, na Lloro, fo i pit omogenei e costa er composicione mineralogica e chimica. Infatti, nel villaggio neolitco di Fiorano (uno dei (iit ansichi © imporiantiinsediamensi certaraente dell Talia Serenerionale, databileintorno al 5.500-4.300.4.C) si pratcava un artigianaro dela centmica decisamente evluto per riffinatezza ds tmpast ed forme: dag sea, effettuct interna agli anni Quaranta del Novecento, venne alla luce una grande quansitd di reper ceramick (vas, tazze, ori) spss fnemente ornati com quelle tipiche decoracioni propre della “sleura di Fiorano’, aleggersoleature, line resto eurve, ungoi ecuppelle tondeoelitiche. ‘Se nei secoli seguensi Teconomia basilare del tervitorio floranese rimase quella derivante cesencialmenie dallagricoltura, la presenza di fornac documensasa git dalled erases poi, romana fina al basa medioewe, ridencia wa continuits nella produsione di vatellame e, soprasatt, laser. Divers: furono, sopratutzo in ett romana, gli impiunsi prokusvd esicensi nel terirorio foranese, fit i quali ria fornace (databile lla second meth del If secolo a.C), recentemenie ‘iportata alla luce im localita Torre delle Oche !,quast al confine com i teritria di Fiorano, ed ate due fornac, una a Specaano e Valira a Carmeacz: fornaci che sicuramente producevano commica comune nonché later. Treperti, rinvenuat in diverse lcalita del terrtoro flranese. di paviment fit ad eagonetir, ‘in opus ipicaturn ein pus eile, nonche i mumerosi flaramenti di ceramica vericiata confermano a praenen di questi impiansti produttivi dalletd romana fina al pried tardo-antico (VI see. 4C)2, La ripresa. pot, dell atta produttva dele fornaci per letersi, dapo la forte comtrazione cevveruss nelle Medioevo, srvva teximonianza in quest see zane E' proprio nel corso del scolo wedicesimo che, riconfermande la dismibuaione areale delle fornaci gi esstenti in epoca romana, si ritroua la prima atzeccazione seit della presenca di ‘inpiansi produativi nel reritorio di Spezzano e i Sassuoo, rf, com due ditinssistrument,rogati dal notaio Albertina a Fonano rspetsioamente il 18 ¢ 19 giugno 12799, si procedeva, da parte delle comunitd di Fiorano, Speczano, Cameazzo, Nirano, Sasuolo, Formigine, Maranelo, Fogliano ed alive della zona, a lcare alcune fornaci v» locaverint Crescombene quondam Gandalf. ad faienduan et labore fitiendum quads formacers in term Savoli per cent libras Mutinensium.” il.ginrna successvo “.. locaverunt Tacopo quondam domini Silvestri Fornaxari et Bonacurso de Cabvis fornacem ad laburandiam in terra Spegani vel Formiginis pro pregio quinguaginte ibrarur imperialiua ..” ‘Non essendoci ritrovate, allo stato attuale delle ricerche archeologiche, tracce di manufatti ceramici ivi prodotti, nulla comprova che nella fornace mediewale spezzanese potesero exere realizaare anche formele da pavimensaione smaliise, piastrelle che, tra Cairo, iniziarono ad esere fabricate proprio in questo secolo nellltalia vertentrionale, B' certo, comungue, che la fornace “produceva soprateuto i laterici rqpanddenti alle urgenti neces di procedere alla fortificazione & ricosrucione dei casei della zon, sempre pte soggeti in quel periodo, ra la fine del Duevento «lu prima mets del Trecento, ad offensive nemiche. Nel 1312, infaté, venivano completaie le fartifcioni dl eatelle di Fiorano e ampliata la cinta murara, con una serie di interueti edi ‘erminasi nel 1312: trail 1320 e il 1321 anche i castelé di Sasualo e Montegibbio venivano ddotasi di uleriori oper difesive. E, ancora nel 1325, a reguito della guerra apertas ira Pascrino Bonaccols ei ghibellini modenesi da una parte edallalira i fuoriuscti que madenesicapegaiati tai signori della Rosa, i quattro eastelt di Fiorano, Sassuole, Montegibbio e Montebaranzone ‘vennero nuotamense conslidari Dopo ls devastaaione openata del Bonaccolsi ai comple fortficati di Fiorano ¢ Montegibbio, (questi ultimi:vennero ricostruiti nel 1328: nel perindo, poi. dellspansione viscontea, + castlli della zona, compreso pure quello di Nirano e Speszano, frono soggesi a frequent atauch el cavedi 3. E'quindi iposizusbil, per quanto riguanda Vimpiego della conamica in architeturs, che la formace speczanese produceue matronelle da pavimentaziane cla in senaplice ternactia. anche se 2 documentato che, gia nel XIIT secolo, cominciavano a diffondersi nuove classi i ceramic, come la rato arcu (matica deconaea in verde cbruna) le ceramicainvetriata, prodotte da trtigianaltamentespecaliceai he wtilizzauano fornaci sili a quelle atectate inetd roman ‘td @ proprio alla storia delle teniche produitive della ceramica e dei laterai che ® dedicaro i Museo della Ceramics, il quale, uperto nel luglio 1998 con Ua prima sesione dal Neoitco allect romana, stato nel maggio 1999, al termine dei lavori di ristrutturazione del Castella i Speczano, completato can la seconda secione, volta ad illstrare il periodo dat Mediocvo alld consemporanen, fina a comprenderilfenomena dellinduserializaazione Inet, attreverso le storia delle indusrie pits significative del teritorio, & pasibile ripercorrere anche la taria deg tii quarantanni di questa zona che. gracie proprio allinnovazione wecnologica ¢ allimprenditoralte i questo serore, ba posuy auguisire fara a livello mondiale. Questusima sezione, oltre ad eserecostituita anche dalle divere opere ‘arte, di ewi il nostro Centro Museale 2 andato arricchendei negli ultimi anni grazie alle mostre-concoro e alle Biennali d‘Arce Ceramica, sari inseriza prosimamente in un pits ampio percvne ruseale carattericzato anche da uniesposizione di archeologia industrial, costtuita da antiche macchine ed attrezeature per la ceramica: collesione, di proprient dellasuciazione ACIMAC, conservata ora, in deposit, a cura dellAmminisirazione Comunale di Fiorane. (Questa istcwcioneculeurale, quindi, creat per deren tenso profende stovicizzato all attvitt (prevalense del eritorie, nom & nara dal nulla, ma da un lungo lavoro de wna ricerca continua che in fine &divenuta Museo. Il Museo della Ceramica di Fiorano, che gode del ricomascimente contributy della Regione Emilia Romagna ed 2 inserito nel Sistema Museale della Provincia & Modena, si avvale del presioso contributo di rilesanti studio, che ne formano il comitato scienisfico e che cole, in questa sede, loccasione per ringraciare: doressa Nicoesta Giordani della Soprintendenca Archeologice del!Emilia Romagna, prof Seuro Gelichi del Dipartimento i Scienze dell Antihits dell Universite di Venecia, dott. Anda Cardareli del Museo Canco- ‘Archeologico Emoleico ds Modena, dott. Talli Sorrentino storico del economia e dort. Donato Labate archeolog, curator del presi d eulizzazione del museo. Un ringraciamento partcolare rivolgo al Connizato doncre e alle aziende ceramiche del tervtori, ai mses eai privat, che hanno cantribuitoofrendo progri peess ceramic Si ringrazia infine Fausto Ferri, ideusore del progetto epositivo, nonché il pervonale dell Ufisio Gulbana del Comune di Fiorano Modenese, che grazie allimpegno e alla fattva collaborazione, ha reso posibile la realizzarione di questa importante isvtucione cultural, ‘4Perlevicrnde sovichedi oan in que soci cl ved C.BUCCIARDI, ‘Foran nelle nde crch al Cals dl Senmario dale ors al 1859, Modena, 1934 (iunmps, Foeine, 1984 « 1980), yo369. 5 . Sulla fronte della camera di coteura veniva lascata un'apertura, che, dopo Pimpilamento dei manufarti da cuocere, veniva rmurata per consentire una miglioze cenuta del calore (4). Tn queste fornaci, aleune delle quali can camere di enw: ‘ura che occupavano una superficie di circa 20-30 m2, si cuocevano grandi quantith di vas, anforeclatrii. Le foenaci a struttuea vertiale di eri Remana si pos- sono considerate il prototipo di fomace utilizzato, con poche variant, no alle soglie di questo seco. A se- Tole, regolie namgi wilicets per la realizzazione di coppie ‘egole Al centro Fornace di Est Romana a srumara wwertcale con camera di combuatione separate dalle ‘amera ds coteura tan earico danfar in fase Beottura Eth Romana Eta Romana Ceramica non vascolare: laterizi (II sec. a.C. - VI sec. dC.) TE FORME Tegola com bolle del produmcore, coppo, matone da poszo con bollo del produttore ed antefisa in terracota prodotti con Faso di tla stamp (ala 116) 48 Eta Romana Ceramica non vascolare: laterizi (II sec. a.C. - Vi sec. dC.) «a rilevo (ala 12). M ATD | LAMIL | | FORTIS | (PPEDVER Era Romana Ceramica non vascolare: lucerne (II sec. a.C. - VI sec. d.C.) ) © Q @ @ LE FORME (in guerea pagina) acer i ceramics dpa relate tori acon iad decorate con motivigeometrisie furati (ala 16). E> 6A © LEDECORAZION (ele pagina fare pans elected ae Slams i produror di lucerne (ala 12).

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