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_-DISPENSA N’. 1. : CORSO DI TECNICA ‘DELLE TELECOMUNICAZIONI JIN. PARTICOLARE DI RADIOBRE NICH : + 7 ts Re : wee eg : se rt, we et ‘ i —ASTITUTO SVIZZERO DI TECNICA INDICE DELLE MATERIE DELLA DISPENSA N. 1 lnibvodisiawe 5 Son ES ag eth Bo) ag Dispositivi di segnalazione © © 2 ‘Che cosa @ un elettromagnete . ih | Ringe coe rate} Tl campanello elettrico : : Ps ie eis Se NS Domande . . . . ELTA tee eS Matematica. Bhs Coe i dB. 1, Addizione 5 Snitréalouy % ers Se Galant on & 5 2. Moltiplicazione er aod ear a 3, Sorgenti di correnti deboli =» © © ©.) 1. sy 8 Pile ¢ battei 5 ja + gam 8 Elettriciti lacohcsrathte: 45 tah aoe on » 8 Elettricita di contatio . . wright Ft pate 8 Ia pil Volta pig Tl «circuito » della corrente . . asia sae ¥ Che cosa ayviene in una pila? . .. Fe as Be 9 Domande » 10 Radiotecnica «5 | ss aoe eee Della trasmissione ¢ edelle ricezione cima. Nias vel 8 SUR Trasmissione . ee 1 iat patna Ricezione . Pere: cl 13 Magnetlang oe Ho he Pe ee eas a I poli. te a Cae Ney tT ana nae Tl campo magnetico . : ae £228 Tiesee 1b La direzione delle linee di sex 45: ape eM ae ie 9 Riunione di pit magneti - en re Sang kid Magnetizzazione di una sbarra di acciaio non magneticea . . 7. Domande f no, Shee Be ne aia gOS a Sh Matematica (Continuazione) © 2 2. 6 fw we ee 18 Le equazioni Ss Sato sole: oo RLY seegeme Sa Elettrotecnica generale. © 2 © 2 6 ss ee > 20 Intensita di corrente - Tensione - Resistenza . . 4 ett > eer Intensita di corrente Foe ee Ae peirroR is ‘Tensione Cfo an ints Bi Yoda 3/03 ohare Vinee age mae cei ‘Meditense 295 | Rs is Was Lok auth Se BBE Matomatien, “3.02 oS. ame cathe Geran” a8 Le equazioni (Contiititsione) ave ie pete eet aS Conclusione ee ARR eC gia he Tae tg pea gis ele ie Dy OO Norme per la soluzione ¢ l'invio dei compiti alla correzione . > 27 Compiti Sed SPR atlas ey eeu CIOeRUSTORT Db |_ Uoemc Ne CuAd ~Dabalrstats TELECOMUNICAZIONI - RADIO A CURA DELL'ISTITUTO SVIZZERO DI TECNICA | Diepensa M4 INTRODUZIONE Voi incominciate oggi lo studio delle Telecomunicazioni, cioe della scienza che insegna « tanza. Questa scienza & molto vecchia, ma fino al secolo scorso si é giovata di mezzi molto semplici. €i si comunicava Te notizie a distanza a mezzo di trombe o di fuochi e in seguito con altri mezzi che sfruttavano le propricti del suono della luce, Solo con la conoscenza dei principi fondamentali dell’Elettriciti ¢ delle sue applicazio- ni, fu possibile sviluppare Ia tecnica delle comunicazioni a distanza in modo molto rapide. Con poche decine di anni di sviluppo si & arrivati al punto attuale: essa @ uno dei pit grandi aiuti dell’umanita. Non sarcbbe pit possibile concepire Ia vita moderna senza di essa. Il campo di attiviti delle Telecomunicazioni estremamente vasto: si estende dal campanello di casa all'SOS li una nave nell’oceano, dal telegrafo Morse alle telescriventi, al telefono, alla radio ¢ alla televisione. I te- lefono ¢ il telegrafo con,e senza fili, ln radio e le cento altre tecniche legate alle comunicazioni vanno sempre pit estendendosi, sfruttando Ie forze di elementi esperti. Migliaia e migliaia di teeniei trovano il loro lavoro in questo campo ¢ c'@ posto per altre migliaia di buoni specialisti. & vero che lo sviluppo delle comunicazioni offre buone possibiliti a chi lavora in questo campo, ma ® anche necessario che chi lavora possegga delle buone cognizioni nel suo ramo. Per quanto labiliti, manuale possa es- sere importante, la sola pratiea non basta: la comprensione dei fenomeni ¢ Ia conoscenza delle loro relazioni sono i fondamenti indispensabili per il miglioramento delle condizioni ¢ del lavoro del tecnico. ea ora tra le vostre mani, ¢ vi studierete tutta la materia con Vaiuto di queste dis come un maestro, Vi formerete in questa materia un‘istruzione che vi permettera di qualunque domanda viverra rivolta in proposito. mparerete questa scienza con il nestro corso di Tecnica delle Telecomunieazioni, la cui prima Dispensa & wccorgerete del piacere che vi dara il sapere. Imparerete a conoscere tutti i segreti, se, che, diventate vostre, saranno da voi consultate rispondere esattamente a La successione degli argomenti @ stata attentamente studiata, in modo che voi possiate comprendere fl corso © seguirlo con attenzione. Vi preghiamo di lavorare con molta cura, di non saltare nulla e di essere fedeli ai nostri consigli e ai nostri sugzerimenti. Cosi avrete il massimo vantaggi dal. vo- stro studio, perlomeno vi parri di Pud darsi che, nella prima Dispensa. vi sembri di conoscere le cose con leggerezza sapere gil molte cose in proposito, Vi preghiamo perd di © di ricordarvi sempre che i fondamenti sono la parte piit importante per la comprensione di quel- lo che verri dopo e per la riuseita nello studio degli argomenti p sequito. B tosto_ che ici molto meglio dediearsi con attenziona allo studio delle cognizioni fond: che verranno in i. P DISPOSITIVI DI SEGNALAZIONE importanza fondamentale. Ci \ciamo con un esperimento, che per Ia scienza delle comunicazioni ha un: veri in aiuto '« elettr forza, il cui segreto non & ancora stato seoperto, Ci costrui- remo un elettromagnete. Comi », questa straordinari Che cosa @ un elettromagnete isolato, del comune Pensate per un momento di aver avvolto, intorno a una sharretta di ferro, del filo di filo da campanelli (fig. 1). Colleghiamo ora i due estremi del filo a una sorgente elettriciti, una pila da lampadina taseabile o un piccolo accumulatore, e interrom- Fig. piamo il collegamento con un pulsante da campanello (fig. 2). (Vi spiegheremo in seguito che cosa sono le pile e gli accu- mulatori). Un elettroteenico vi dirt che voi avete « chiuso il cireuito elettrico ». Con la chiusura del eir- sto easo premendo sul pulsante, voi date al- ita prodotta nella pila la possibilita di percorrere i Premete ora il pulsan to, in a) Telet fili ¢ Vavvolgimento, «Che cosa & sucesso? » vi domanderete voi. A prima vista ella 2, sotto alla sharretta di ferro circondata dall’avvolgi- Fig. 2 non & sucesso nulla. Proprio nulla? Avete notato Sbarro. foro fi ‘Awelgimento mento di filo di rame, e'era un pezzetto di ferro? E allora ae Jorgonte di cltrcit? (Par guardate attentamente e vedr e che nellistante in premete il pulsante ¢ chiudete il cireuito, il pezzetto di ferro salta e si attacca alla sbarretta (fig, 3). IL pezzetto di ferro “ viene attirato, Pulsonte Pozzo di ferro La sbarretta di ferro cireondata dall’avvolgimento di filo di rame @ diventata rovvisamente magnetizzata. Ricaviamo da cid il seguente insegnamento: Fig. 3 Se si circonda ua sharetta di ferro con un avvolgimento di filo di rame isolato e si collegano i due terminalia una pila, il ferro si magnetir: [Near i olelicite: peesi di ferro. Noi abl e l La corrente elettrica rende magnetico il ferro, Chia- In tale stato il ferro pud attirare altri amo fabbricato un elettromagnete. =n UU pesto i ferro meremo questo fenomeno elettromagnetismo. Wiene attratto Conoscerete certamente le ealamite che hanno la forma di un ferro di zante, Negli elettromagneti, per magnetizzare il ferro bisozna og wallo, Esse differiscono dagli elettromagneti, per- ché le ealamite sono sempre may volta tare in aiuto Ia eorrente elettrica, Invece le ealamite sono sempre magnetizaate; si ch qd ano « magnet Noi abbiamo immaginato di costruire un elettromagnete veramente in modo piuttosto sommario, In realti un clettromagnete viene costruito con maggior cura, 11 filo di rame non viene avvolto direttamente sul ferro, ma ail essa & molto simile ai rocchetti di filo da cucire. Sulla Fig. 4 bobina viene avvolto il filo, una spira aecanto all’altra © poi Bobina di uno strato sull'altro, ben ordinato, finchd si & riempita Ja, motriate olan Ma Per esempio legno I (fig. 4), materiale isolante. per esem shorta difero dolce | Per il nucleo di ferro di un elettromagnete, si prende lito il cosi detto « ferro dolce ». Un po" pi gheremo che cosa @ il « ferro dolee » ¢ perch si s prio questa quali Eletromognete ¢ rimandiamo la spiegazione, je pro- di ferro, Per adesso limitiamoci al fatto E ora vi domanderete: che cosa ce ne facciamo elettro- magnete che abbiamo fabbrieato? come potremo impiegarlo? Un lattromognete st fabbrica con une sbarra di ferro dolee una bobine « del flo metallico Eccovi subito un’applie: Il campanello ‘Tutti sapete, almeno in pratica, che cosa & un campanello elettrieo, Andate per esempio a trovare un vostro amico; troverete la porta della sua casa chiusa. Accanto alla porta trovate un piccolo bottone ¢ bastera che voi premiate il bottone: il campanello nell’interno snoneri ¢ il vostro amico sapri che e° qualcuno davanti alla sua porta e verra ad aprire, Una cosa molto sen @ molto pratica, Per costruire un campanello elettrico abbiamo bisogno di un elettromagnete. E possibile costruire un campanello elettrico solo se si dispone di un elettromagnete. La conoscenza del funzionamento ¢ della costruzione di un elettromagnete & la premessa per la costruzione di un campanello elettrico. Vediamo ora, come si costruisee un campanello elettrico. Sappiamo gia come & fatto un elettromagnete, indi- eato nella fig. 5 con EM. collegato con una sorgente di elettriciti B ¢ il col- ‘elettromagnete EM & M1 pezzo di ferro E viene ottiroto Jegamento @ interrotto dal pulsante K. Davanti al | quando si chude i cheuito H sestegne nucleo dell'elettromagnete, a uma certa distanza, mame as a i trova un pezzo di ferro E fissato a un sostezno Pulzonte K ees. nel punto M a mezzo di una molla Fy. Tl pezzo di P_ ‘inandosi ¢ al- Pezzo di ferro E ndicato dalla dop- ferro E pud dunque Jontanandosi dal nucleo, come & pia freceit in modo da chindere |] Sorgente K, il cirenito elettrico; la corrente circola nei fili e | 4 elt il cireuito elettrico; la corrent y fii Fig. 5 Premiamo sul pulsan nel’avvolgimento dell’elettromagnete ¢ il nucleo di questa diventa magnetico. Questo lo sappiamo gil, Perd avviene qualche cosa d’altro. Sapete pure che wea sharretta di ferro magnetizzato pud attirare a s@ dei piecoli pezzi di ferro, Infatti U'elettromagnete attira il ferro E, il quale resta attaccato al nucleo del- Velettromagnete finché voi premete sul pulsante K. Abban- donato il pulsante si interrompe il cireuito elettrieos di con- seguenza il nucleo dell’elettromagnete perde la proprieta di attirare il ferro e il ferro E viene riportato dalla molla nella posizione di prima, Questo movimento del ferro E av- viene ogni volta che si preme il pulsante ¢ che lo si lascia Hibero, IL dispositive da not ora eostruito non & ancora un | alig zorqenfedicorrenke campanello clettrico: per arrivarei dobbiamo fare ancora un asso avanti, \ af seconda molla Fs, come si vede nella fig, 6, Sulla molla appoggia la punta di una vite S, che 5 chiama vite di contatto. Cambiamo anche il collegamento dei fili alla pila, Tl filo che esee dall’elettromagnete non colleghiamolo pit: con la batteria direttamente, ma con la molla Fy; congi tatto $ con la batteria. L’altro filo che va dalla batteria all'elettromagnete resta collegato come prima. Fissiamo al ferro E amo invece In vite di con- Che cosa avviene ora, quando si preme sul pulsante K? Il cirenito si chiude © Ia corrente percorre Vavvolgimento dell’elettromagnete, magnetizzando ill nucleo di fer- ro, che attira il pezzo di ferro E. Perd nell'istante in cui E si muove per avvicinarsi all’elettromagnete, 1a molla F, si stacea dalla vite di contatto S, interrompendo Ia corrente. La corrente non circola pi, il nucleo dollelettromagnete perde il suo magnetismo e non. attira pitt il ferro E, che torna indietro, Appena Ja molla F, torna a contatto della vite S, il cireuito si chiude di nuovo; la corrente circola nel cireuito, il nucleo di ferro Fig. 7 tate Bact oe a rien ‘llontsuat dating 3x + 37u =? 7) Wa +b + 3b—6a=? 8) Gr + 2m + 4r —m—5r Soluzioni: 5) 37a 6) 75x 7) Sa + 4b 8) Sr + m 2. Moltiplicazione Due numeri che debbono essere moltiplicati tra loro si chiamano fattori, Moltiplicare due numeri si sommuare il primo fattore tante volte quante sono Ie unita del secondo fattore. Si debba moltiplicare 2 4. T numeri 2 e 4 si chiamano fattori. Tl secondo fattore, 4, & formato di quattro unith; per moltiplie 2 per 4 dovremo sommare il numero 2 quattro volte: Qda2s2enee 8 Itato & To stesso. Si pnd anche sommare due volte il fattore 4; il 1 Itato si chiama prodotto. Esempi: 1) 3 mele - 4 — 12 mele (il punto rappresenta il segno della moltiplicazione ¢ si legge « per »). jviamo ancora una volta m al posto di tutta la parola mela: 3m =4= 12m 2) Te+5 = Sox 3) By + 6 = 48 e due lettere tra loro, per esempio a - b, noi seriviamo sen ne. Quando non troviamo tra du significa che le due lettere Se dobbiamo moltiplie tato, lasciando via il segno della molt zione (il segno + 0 il segno — o il segno wri dunque sempre xy Invece dix + y si se 7x + y si seriver’: dunque sempre Txy Sz + b si seriveri dunque sempre 5b Se i fattori contengono lettere ¢ numeri si moltiplicano prima i numeri tra loro e poi le lettere tra loro. Esempi: 1) 3a + 56 = 15ab 2) Gx + ay = Dey 3) da- 3b + 3e = 36abe Si moltiplica prima 4 3 = 12, poi si moltipliea 12 & Babe. 4 = 266 poi si mettono Je lettere di seguito, I prodotto 1) a+ b+ 56 Anche qui st moltiplicano prima i numeri: 1+ 6+ 4 = 3. Poi vengono fe lettere: il prodotto ® Sabe: SORGENTI DI CORRENTI DEBOL® Pile e batterie In elettrotecnica si fa una distinzione fondamentale tra sorgenti di correnti deboli e sorgenti di correnti forti. Le correnti intense sono prodotte dalle grandi macchine chiamate dinamo e generatori, mentre le correnti de- boli sono prodotte da pile e batterie, campanelli elete nostre Iampade elettriche sono alimentate da corre in generale, sono alimentati da correnti deboli. ti forti, mentre i Prima di passare agli apparecchi con correnti deboli, noi vogliamo fermarci un momento sulle sorgenti di cor- renti deboli. Eleuriciti di strofinamento. Se noi strofiniamo con una pezza di lana una bacchetta di ebanite, a corpi leggeri, come pezzetti di carta, cenere eee. Questi corpi legae timo con Vebanite, vengono di nuovo respinti, La stessa proprieta si riseontra nel vetro strofinato con della seta, nella ceralacea strafinata con lana o feltro, nella carta ben secca strofinata con la mano ecc. Si dice che questi corpi per azione dello sfregamento si caricano di elettriciti e si chiama elettricita la causa che produce t effetti. Gia 600 anni prima di mile oservazione, adoperando un pezzo di ambra, In greco ambra si chiama « électron » © da questa parola & derivata « elettricit’ iti di strofinamento », sta aequista la proprieta di attirare dei dopo essere venti a contatto per um at- 10 smo dei sette sapienti della Grecia, Talote di Mileto, aveva fatto una si- », Sapete ora che cosa si intende con Vespressione « elettrici Noi siamo sempre in condizione di produree elettricith con questo mezzo, ma Ia quantita di elettricith che si ricava & talmente piecola, da non far funzionare nemmeno il campanello della fig. 6. Si tratta in generale di Aispositivi capaci di dare una corrente per una durata brevissima, come per esempio una seintilla, Per I'elet- troteenico pratico perd Ii corrente ¢lettriea per un tem- ragione d'essere solo un dispositive che produca w po notevole, Un modo di ottenere tale corrente & quello di sfruttare Ia trasformazione dell'energia chimica in energia elet- trica, come avviene nelle pile, Elettricita di contatto. La scoperta delW’elettriciti di contatio risale all’anno 1780, quando, il medico italiano Luigi Galvani osservi per caso che i muscoli della coseia di una rana si contraevano se si collegava il muscolo con il mervo @ mezzo dian cireuito formato da due metalli diversi, Galvani a quel tempo studiava il modo di rivelare Messenza della celebre « forza vitale ». A questo scopo egli attaccd una coscia di una rana con un filo di rame a una ringhiera di ferro, Ogni volta che la coscia toceava per caso uno dei ferri della ringhiera, i muscoli si contraevano violentemente. Galvani osservi i] fenomeno & pens) di averne trovato Ia spiegazione in quella forza vitale, in cui allora si credeva; egli rimase poi sempre fedele a questa sua interpretazione che si & dimostrata errata, Un altro fisico del tempo, Alessandro Volta, penetrd pitt profondamente nell’essenza di questo fenomeno, de- termind leo \dizioni in cui esso si produceya e arrivo alla scoperta della corrente clettrica. Bgli dimostrd che la contrazione dei muscoli della coscia della rana avveniva solo quando si adoperavano due smetalli di- versi per fare il collegamento; cio, quando si chindeva il eirenito formato dal muscolo della coscia ¢ da” due me Ni diversi, Ma perch Iavorare proprio con il muscolo della rana? Erano solo le coscie delle rane che possedevano questa proprieth? I successivi esperimenti di Volta dimostrarono che questo non era vero. jua salata: come tun liquide sa- pano nel cirenito gli stessi feno- Tnvece di adoperare il muscolo di una rana, egli ottenne lo stesso risultato impiegando dell’a ne esiste essuti animali. Si tratta in conclusione di immergere due metalli diversi lino ¢ di stabilire un contatto tra i due metalli, Quando cid avviene, si sv meni osservati da Galvani per la prima volta. Si pnd fare un facile esperimento dello stesso genere. Prendiamo un verme, an lombrivo, e mettiemolo su una lastra di rame, Se prendiaino un pezzetto di zineo, lo hagnamo con un po’ dacqua salata ¢ lo mettiamo pure di rame, vediamo che quando il yerme cammina sul rame e viene a toceare lo zinco, si contrae 1e se fo8se sottoposto a una seariea elettrica, sulla last violentemente, Dallo studio di questi fenomeni, Volta arrivé alla costruzione della prima pila, La pila di Volta. La prima pila costruita da Volta era formata da dischi di due metalli diversi, zineo ¢ rame, tra cui era inter- posto un disco di feltro bagnato con acqua acidulata. Questa pila era in condisione di eroxare della corrente Per aumentare Vefficacia di questa pila, Volta riuni insieme parecchi di questi elementi ¢ Ii dispose uno sul- time wo da formare una colonnina, Egli prese un disco di rame, del diametro di una paio dic tri, ci mise sopra un disco delle stesse dimensioni di feltro imbevuto con acqua inacidita eon wn un po’ di acide solforico, al di sopra pose un disco delle stesse dimensioni di zinco, ¢ poi di nuovo rame, feltro bagnato, zin- co ¢ cosi via, fino a formare uns piccola colonia terminante con un disco di zinco, Questa fu la prima batteria icevette it nome di pila di Volta, Paltro in n Anche voi potete costruirvi facilmente una pila di Volta. Invece di prendere dischi di rame, potete impiegar dei dischi di ottone, invece del feltro, basta della carta assorhente, bagnata con dell"ac- ‘qua, in cui siano state versate aleune gocee di acido solforica. Se collegate anche solo pochi ele- meuti com,due sottili fili ¢ poi toccate con la punta della lingua gli estremi dei duo fili, sen gusto caratteristico prodotto sulla vostra lingua dalla corrente elet aceendere una piccola lampadina elettrica, ma con un po’ di cura si pud arrivare anche a questo. Atenzione perd nell'uso dell’acido solforico. Per molto tempo la pila di Volta rimase la migliore sorgente i corrente. Una forma pitt perfezionata, che dava maggiore cor- rente e che era una pila di tipo moderno, era quella formata con un recipiente di vetro riempito con acqua acidulata con alcune Lompadina mmiergeva una lastra di rame € gocce di acido solforico; vi ma lastra di zinco, badando che le due lastre nom si toccassero nell'interno del recipiente, Collegando le due lastre con due fili, all'estremiti di essi si poteva ottenere uma corrente (fig. 11). Lostia di rome Pot postno (poe esate Lose di xinco Nella fig. 11, la pila alimenta una piecola lampadina elettrica. Acqua acidulote chiamano elettro I filo, si chiama polo, Nella pila si ha un polo ica con il segno + © un polo negativo che si Elatrodi positive che si indica con il segno Il « cireuito » della corrente, ‘cola in un filo elettrico, che ap- idea di quello La eorrente elettrica \e a un cirenito chiuso. Per farei m e ayviene in wn eirenito elettrico, pensate a una con- duttura d’acqua, Nella nostra pila della fig. 11 la lastra di rame & il polo positivo, a lastra di zineo il polo nega- 0 attra tivo, La corrente elettrica seorre dal polo pos vorso i fili alla Jampadina elettrica e, ancora attraverso 4 fili, al polo negativo, Allora bisogna pensare che nel- Limterno della pila la corrente cireoli dal polo negativo, zinco, attraverso il liquido al polo positivo, rame, chin- dendo cosi il cireuito. Un cirenito anslogo «i trova in natura, La pioggia cade Galle nuvole sulla terra, dove viene trasformata in va- pore ¢ sale nel cielo a formare le muvole, da cui una volta ritorneri sulla terra sotto forma di pioggia (fig. 12), Che cosa avviene in una pila? ‘La corrente prodotta da una pila noa dura eternamente: Ia corrente elettrien non pud essere formata dal nulla. Che cosa avviene nell’interno di una pila? ferno avvengono delle reazioni chimiche; dops Quando il circuito & chiuso e Ia pila fornisee corrente, nel waido e in seguito viene anche il giorno in cui oc- nto & necessario cambiare tun certo tempo di funziona ubiare gli elettrodi di metall ate in polvere. questi infatti si consumano ¢ dopo un certo tempo si riducono comple- Parleremo in una Dispensa suecessiva delle reazioni chic = ‘interno della pila, Per adesso Fig. 13 vi bastano le nozioni ch vi abbiamo dato. Torneremo anche in seguito sui particolari tecnici della costruzione saad YG) di una pila; per adosso diciamo solo, che Velettrodo. di Reaente © | EAire: Tame viene generalmente sostituite con un cilindeetto di diveiro carbo iam Se voi guardate dall’alto una pila, gli elettrodi di zinco © di carbone si presentano come nella fig, 13-a, Avrete gia capito dove vogliamo arrivare: al segno convenzionale che indica la pila negli schemi, Se ogni volta noi imo la pila come nella fig. 13-a, dopo un po’ diremmo: ma porché debbo sempre fare il cerchio i torno? E lasciandolo, noi arriviamo al simbolo della fix. 13-b. Poi it semplice fare wn trattino che un questo & realmente il simbolo . Lue segni orizzontali a destra ¢ « sinistra della pila cono i due filis i we al simbolo contennto nella fig. grosso punto, si arriva in conclusi ® stato preso per indicare la pil seqno corto rappresenta il polo positive, che si indica con il segno +. E per questo il segno del polo positivo & pitt spesso del segno del polo negativo. Per il polo a) Fig. 14 b) negative il sogne earner = Questa & la conver indie Piccolo botterio Grossa hotter evitare confusioni, noi prenderemo 'abitudine ¢ Seracia: de Sie: pe Garreia' ds val le lare oltre al simbolo sempre anch 0 © oppure — sottile « Iungo, ne dei segni europea; in America 4 dei nostri, Per segna- noid ‘con i segni contrar della polariti. Nella fig. 14-a trovate il simbolo di una piccola batteria formata da due piles nella fig. M-b si tratta di una grossa batteria formata dal collegamento di parecchie pile, Domande. 1, Come & formato un elemento della pila di Volta tende per pila di Volta? Qual’® il polo posi e il polo negative di una pila? Risposta alle domande di pag. 5. are una sharra di ferro 1. Si pnd magne reondandola con un avvolsimento «i filo di rame isolato, i cul estremi sono collegati a una sorgente di corrente elettrica, Un ea ipanello elettrico & formato da un elettromagneto, che alla ¢ di ferro posta davanti al suo nucleo. Quando la pias si apre, perché si tozlie il contatto tra una molletta fissata alls piastrina di ferro e una v tromaz iastrina di ferro ¢ questa ritorna nella sua posizione originaria, per azione di una molla, chiudendo nuovamente il circuito, L’elettromay continua, Alla piastrina di ferro & collegata una sferetta che nel suo movimento oscillatorio batte contro una te attira di nuove la piastrina di ferro e il gioco 3. Uni fili di collegamento, vo e dai janto di suoneria olettrico & formato da una sorgente di corrente, da un campanello elet 0 RADIOTECNICA Della trasmissione @ della ricezione tecnica & senza dubbio Ia parte pit importante, Non do- Dall’immenso campo delle telecomunie: i dalla prima dispensa noi incominciamo a intrattenervi vete temere di non essere in di quest ¢ della ricezione; i fenomeni che interessano nei particolari verranno affrontati in seguito. Facciamo insieme una visita a uno studio. Un silenzio assoluto regna nel fabbricato, Delle lampade ros: se avvertono dappertutto: Silen- aio! Si trasmette! La persona che ¢i accompagna apre con cautela una porta © noi entriamo, senza far rumore, in punta di piedi, nel- a sala di trasmissione: Maudito- rio (fig. 15). La trasmissione & incominciata; noi ci sediamo tran quillamente, ei guardiamo in giro © ascoltiamo. In realt quello che vediamo non ha nulla di evcezionale: Vorche- stra suona, il direttore dirize i stonatori come qualunque altro direttore; sonano bene © noi ci lasciamo trascinare dalla musica ¢ dimentichiamo il nostro scopo: vedere da vieino, renderei conto di quello che avviene durante una trasmissione, di quella cosa meravigliosa che si chia- ma radio. Franz Lehar dirige la radio orchestra svizzera(Soista Riccardo Tauber, in piel in prime plano). Con un accordo squillante si chiude la prima parte della trasmissione. Adesso, con un po" di calma, possiamo vedere da vicino come @ organizzata la cosa. Ci colpisce subito che non vi & un solo microfono, ma ce ne sono jiamo noi, «Si» ci risponde la parecehi, uno qui, uno li, un terzo in fondo, « Ma servono tutti? » doman nostra guida, « Perch2? ». « Un momento di pasienza e ve lo spiegheremo ». Cerchiamo per un momento di renderei conto come funziona un microfono; stiamo attenti a quello che ci dice Ja persona che ci accompagna: « Eeco un microfono (fig. 16). Quando si parla in questa sala, o si Fig. 16 Questo stru- mento trasforma le onde sonore in correnti elettriche, correnti foni- suona della musica, le onde sonore arrivane si microfoni. ‘cho 0 correnti musicali, ¢ queste correnti vengono inviate dentro un filo. Ecco Io seopo dei microfoni.) Attraverso i fili le correnti prodotte {dai suoni vengono trasmesse a distanze maggiori di quelli a cui po- trebbero arrivare i suomi direttamente ». wvitore del comune io del In 6 la cosa vi é nota; basta che pensiate a un telefono. Anche nel telefono c’é un mierofono, che & un prin utto simile a quello impiegato nella radio, solo che & alquanto pitt semplice. Per farvi capire il modo di funzionare del microfono, vogliamo fare ‘questo paragone: Pensiamo di essere sulla riva di un fume, le eui aeque seorrano tran- quille, ¢ vi gettiamo dentro delle pietre, grosse € piccole, Vediamo che cosa avviene alla superficie dell’acqua, che prima scorreva liseia uu € calma. Il fiume scorrendo porta con sé le onde, che i sassi formano cadendo nell’acqua. Pensate adesso di aver mandato un vostro amie a guardare quello che suecede un centinaio di metri pit a valle, Bgli guarda Ia su- perficie © esrea di capire quello che fate voi, Le onde che arriyano sono a volte molto grosse, @ volte molto picole. Il vostro amico penser’; « Eeco, adesso ha gettato nel finme una pictra grossa; invece adesso si tratta «li ima piccola ». Come vevlete si tratia di una interpretazione straordinariamente semplice dei fatti. Noi troviamo, sotto altra forma, gli stessi fenomeni nel caso del microfono. Al posto dell’acqua del fiume che seorre indisturbata, ab- biamo qui Vinvisibile corrente elettriea; il suono, ossia le onde sonore, sostituisce le pietre, srandi e piccole. Dovete cereare di comprendere bene che le onde sonore producono una perturbazione nella corrente elettriea che percorre il microfono ¢ che in assenza di suoni scorre via liseia. Diciamo che Ia corrente elettrica assume una forma a onde, diventando una corrente ondulatoria, Nel caso dell’acqua la perturbazione era visibile al- Vocehio, nel caso della corrente elettrica, non lo &, La perturbazione resta invisibile ¢ si propaga lunge il eir- ceuito elettrico. Dai microfoni esce un filo, che va all’emittente, la quale pud trovarsi anche in un‘altra localiti, Natwralmente non ha importanza che il microfono si trovi nello studio o in qualunque altro luego: occorre solo che esso sia collegato da un filo alla stazione trasmittente. (Ea stazione trasmittente ha altri compiti da adempiere ¢ su questi torneremo tra un momento, I microfoni possouo essere collegati per esempio su en campo di corse & Fannunciatore trasmette da li le notizie ai suoi ascoltatori. Trasmi: ne. Abbiamo visto, nella nostra visita all’auditorio, che parecchi nella sala, L’accompa- gnatore ci fornisce un'altra spiegazione. « Per avere una buona fusione dei suoni prodotti dai diversi strumenti che costituiscono Vorchestra, i microfoni vengono distribuiti in diversi Ivoghi della sala, In un'altra stanza, separata dall’anditorio © protetta da tutti i rumori, 1a cost detta sa- Ia di regia, sta il supervisore, che ascolta in un altoparlante quanto i suona nell’auditorio. Egli & se- to davanti_a un tayolo di ¢o- mando (fig. 17), dove sono colloca- ti numerosi disposi dei quali esti pnd controllare Pin tensiti dei soni che vengono rac- colti ¢ inviati dai singoli microfo- ni, Questo controllo @ importante, perch non succeda per exempio che i contrabbassi prendano il so- pravvento sui primi violini. Re- golat Je correnti dei singoli microfoni, i snoni ven- gono inviati alla stazione trasmit- tente. ivi, per mezzo Qui dobbiamo rifarci ancora ale Vesempio dei suono. Tutti suppiamo che le onde sonore vanno @iminuendo di intensiti a mano a mano che si al- Tontanano dalla sorgente, finch? diventano talmente deboli che non si sentono pitt, Allo stesso modo le correnti cscillanti nel filo si indeboliscono con il erescere della distanza, Nel loro cammino verso la stazione trasmittente bisogna rinforzarle. A questo scopo sono stati costruiti dei dispositivi che si chiamano amplificatori, mei quali le oscillazioni elettriche, ch sono costruiti gli amplificatori. : vi arrivano deboli, vengono trasformate in oscillazioni forti. Vi diremo in seguito come Quando arrivano alla stazione trasmittente, i suoni, trasfor- mati in oseillazioni elettriche e amplificati negli amplifiea- tori, sono di nuovo diventati delle deboli oscillazioni elettri- che. Queste vengono amplificate un‘altra volta e alluscita del'amplificatore alimentano un altoparlante di controllo che riproduce tutto quello che viene trasmesso dall’anditorio. Una visita alla stazione trasmittonte, cio’ al complesso di apparecehiature che permette di irradiare i suoni a tutto il mondo, introduce noi profani (perché per adesso siamo an- cora profani) in un mondo di meravislie teeniche fatte di ve~ tro ¢ di metallo (fig. 18). Vedete che abbiamo da imparare tuna grande quantita di cose; per adesso vogliamo raccon- tarvi solo le pitt importanti Nelle pagine precedenti avete imparato che le onde sonore, trasformate in oscillazioni elettriche, vengono inviate alla sta- zione trasmittente attraverso dei fili. Le oscillazioni elettriche yengono amplifieate ¢ con V'ainto di un altoparlante vengono di nuovo trasformate in suoni, che si possono udire, Ricor- datevi bene queste case. Fig. 18 Lvemittente ha il compito di produrre delle onde che possano abbandonare i conduttori e irradiarsi nell spazio. II tecnico dice che Ja stazione trasmittente produce oscillazioni elettriche dalta frequenza, Le oscilla- zioni elettriche, prodotte dal suono, si chiamano oscillazioni di basa frequenza, ¢ non possono venire irra- diate nello spazio, Anche di questi termini vi daremo al mo- mento opportuno uma spiegazione pit precisa. La stazione trasmittente, a meaz di valvole termoioniche grandi © piecole, produce Ie oscillazioni ad alta frequenza ¢ Je invia all’antenna, sostenuta da un altissimo pilone. Di qui le onde vengono irradiate nello spazio (fiz. 19). che eurano la trasmissione & quello di sovrapporre alle oscillazioni ad alta frequenza le oscillazioni 4 bass froquenza prodotte dai suoni ¢ inviato allemittente dallo studio, attraverso i fili. Le onde irradiate dalla stazione portano le oscillazioni a bassa frequenza; queste onde non si yedono ¢ non si sentono. Il compito dei teen Anche sulla tecnica dell’alia frequenza imparerete molte cose nel corso di queste dispense; per adesso ricordate che le onde ‘vengono irradiate dall’antenna in un modo che corrisponde a quello delle onde che si producono su uno specchio di acqua quando voi vi gettate dentro un sasso: si formano tanti cerchi che si vanno allargando. Le onde elettriche si propagano con Ia velociti di 300.000 km. al secondo, hace Ricezione. I toeniei delle. trasmissioni possono produrre onde di diversa Tunghezza: corte, medie ¢ Iunghe: ogni stazione trasmette con wna propria Iunghezza d’onda. Con Fapparee« chio ricevente si pud scegliere la Iunghezza d’onda che si vuole, tra tutte quelle che sono irradiate nello spa- zie. Questo & uno dei compiti dell’apparecehio ricevente, al quale arrivano le onde raccolte dallantenna, Fig. 19 Un secondo compito del rieevitore @ quello di anuptificare le onde ricevute, poiché este si sono molto indebo- lite nel loro viaggio fino all'apparecehio ricevente, E la stessa cosa che avete gid visto nella trasmissione, Come terz0 compito, Vapparecehio deve ricavare le osillazioni a bassa frequenza che sono sovrapposte a quel- le ad alta feequenza, deve cio’ separare le due apecie di oscillazioni. 6 Le oscillazioni a bassa frequenza, cosi isolate, sono troppo deboli per azionare un altopay ora amplificate. Questo @ Iu grande quanto si vuol te ¢ debbono es © delapparecehio ricevente; Vain tore pul All'useita dell'ampli crofono. di nuovo delle onde sonore, come quelle che erano state raceolte dal m Mentre nella trasmissione il compito del microfono & quello di trasformare te onde sonore in oscillazioni elettriche a bassa frequenza, il compito dell'altoparlante @ quello di tra bassa frequenza in onde s mare le oscillazioni elettriche a Kecovi, proprio nelle grandi li «di questi: fenome wee, quello che avvienc nella trasmissione e nella ricegione, Ciaseuno ciascuno degli apparecchi che occorrono per la trasmissione ¢ Ia ricezione, verranno spiegati anche nei pitt pi da voi stessi un apparecehio trasm Risposta alle domande di pag. 10. J. Un elemento di Volta consiste in due diseh hevuto di acqua acidulata con acido solforico. di metalli diversi, tra eui viene messo amo strato di feltra, in- La pila di Volta & formata dalla sovrappo di tanti clementi riuniti a contatto. jone di tanti elementi; si pnd dire che Ja pila ¢ una batteria formata da una lastra di rame¢ una Jastra di zinco in acqua € lo zinco il polo negativo. julata, il rame @ il polo po- MAGNETISMO | pol ‘Voi sapete intende con la parola elettromagnetismo, anche se non sapete nulla di che cosa sia reclmente il magnetismo. Vogliamo vedere ora qualche maggior particolare di questa forza della natura, Olire alle calamite a ferro di cavallo, che voi conoseete, esi- stono anche delle calamite diritte (fig. 20); queste si pos- sono ponsare formate raddrizaando una ealamita a ferro di Palo. Nord ___S) Polo sud cavallo (fig. 21). La forza di attrazione delle due estremith di un magnete diritto & Ia stessa, Le due estr iagnete. Uno dei poli si « © Valtro polo sud. si chia- Magneto dirtto mano poli del jama polo nord Se noi sospen jamo una ealamita di ta con un filo, i spone in una direzione hen definita (fig. 22). Nella po: modo che sia libera di givare come vuole, essa si dix one di riposo, un’estremita del magnete & rivolta ver Mognete dirito Magnete o ferro » ¢ ‘i covell 2) yrd della terra, Valtra verso il polo sud, Sen s0 il polo. prondiamo Mestremiti diretia verso il nord e la portiamo a guardare verso il polo sud, finché noi la teniamo con la mano, ci sta Kbera, ritorn ma appena la jento noi abbiamo visto che le 10 proprieta diverse e precisamente: una estremti rersi verso il polo nord, Con questo esperi mits del maynete ha dirige sempre verso il u tra estremita si di di muoversi liberamente, L’estremiti che si orienta vers che si rivolge verso il sud, la indichi sempre verso il sud, jaturalmente, quando si da al magnete la possibili nord, la 10 con chiama polo nord, Vestremiti esso o sottile, hun Ogni magnete ha un solo polo nord € un sole polo sud, sia esso grande 0 piccolo, g0 0 corto. UWago della bussola non @ altro che note, sostenuto nel suo ersi muovere liberamente (fig- 23). exo stu ima punta, in modo da po- Se prendiamo due magneti diritti e avviciniamo i due poli sud, vediamo che essi si respingono; lo stesso avviene, se ii avvieinare i due poli nord, Invece il polo nord id si attirano (fig. 24). tentiamo ¢ # il polo Possiamo fare lo stesso esperimento con un magnete diritto © Vago di una bussola, Ricaviamo da questi esper guente conehusio Repulsione — = a ‘Atraxtone Il campo magnetico Pus darsi che voi sti anche darsi dino, ma Quanto piit lontano voi siete wete dalla st lalla stu- fa ® grande vieino sapete tutti. fa, ¢ tanto minore & il calore che voi rieevete da essa. II calore che voi alla stufae diminuisee, a mano a mano che voi vi allontanate da essa, Questa @ uma cosa che © Che cosa e'enica tutte questo con i magneti? » vi do- manderete voi ed eecovi la risposta, I fisict hanno di: wio intorno a un ma; to campo magnetico. Quando mpo magnetico, pensate alla stufa ete esiste mostrate che nello 5 Limotur ai ferro tun invisibile campo, eh sentirete parlare del accesa ¢ al calore della stufa, Tl campo magnetic pud essere messo in evidenza suoi effetti, Uno dei tanti suai effetti @ Vattrazione ferro. Noi possiamo mettere in evidenza il ¢ gnetien in q (fiz, 25} © mettiamoei sopra un foglio di carta rigidas p tile © spargiamola sopra il foglio. I granelli sto modo, Prendiamo un magnete diritto Mognote ndiamo poi un eartoceio di limatura di ferro sot- tura di ferro si disporranno secondo delle I chiamano linee di forza (fis. Se muoveto il foglio di carta, le lines di forza stano sul foglio, Cosi avete ottenuto una fotografia delle ritto (fig. 28). linee di forza, prodotte da un magn La fig. gnete a vi rappresenta le linee di forza di un ma- erro di cavalo, jenza le lines di forza in un altro modo, se avete a disposizione tanti piccoli agh ete ed 30). Voi potete mettere in evi eli intorno al m ce di forza (1 da bussola. Dispo orientano secondo le Fig. 27 Le conta & appogsiota ol rmogn ee di forza son0 visbil Lo ws Compressione Aspirazione delle linee di forza del stesso n mpo di un magn Avete dunque ben compreso che le Tinee di forza di un magnete escono dal polo nor! ¢ rientrano nel magnete dal polo sud. Riunione di pitt magneti Met e dis guito a un polo nord venga un polo sud, come & i fig. 32. Otteniamo allora un 1 mpo ¢ delle dello stesso tipo di quelli di un unic jamo in fila pareechi magneti, in modo ch cato nell: grande che possiede un anche mettere insieme un magnete molto grosso, dispo- 33, pareechi piceoli magneti uno aecanto all'altro ¢ pits strati uno sopra altro, Questo nendo, come nella fi magnete cost combinato avr Ia stessa azione di un uni co magnete delle stesse dimensioni. 16 La direzione Tutte le linge di forza nel eampo di un magnete vanno naginate di dal polo nord al polo sud del maz mettere, nell’interno di un tubo da stufa, un piccolo e dall’alt ne soffata fuori. Chia aspira Varia ed estremita N la seconda, q Varia viene soffiata fuori inovimente nell’a- Questa aspirazione produce ria al di fuori del tubo. Cid si parte dell'aspirazione si stabilisce in un primo mo- mento una 704 dalla parte zona di compressione. L’aria intorno ea che dalla di bassa one € ‘opposta jortare Ie cose allo stato normale. Le della zona di pressione non re- stano pitt Ii, ma per Ia via pit: breve tendono ad andare nella zona di bassa pre: posto, Noi vediamo dunque che le masse daria is tin \ento fuori del tubo si comportano nello ete, F Si pud magnetizzare qualunque sharra di acciaio. Basta strofinare la sharra con un magnete ordinario, pureh abbastanza forte, Basta anche lasciare la sbarra da magnetizzare sotto T'azione di un campo magnetico per un netizza, da sola. certo tempo e allora la sbarra si Ora voi sapete che anche la nostra terra 4 un grande magnete con il suo polo nord e il suo polo sud. \icatore della direrione del nord. Potrebbe v sto fatto si basa Vimpiega dell’ago magnetizzato, come m ‘molto furbo. di magnetizzare una sharra di acciaio non magnetico, disponen- dola nella dir non? poi tanto stramba, e infatti si trova che dopo aleune settimane la barra di acciaio, che pri- 2, & diventata magnetica. Come si spiega questo fatto? Eecone Ia spiegarione: te a qualcuno, che si. ere ‘one nord-sud ¢ sottoponendola cost all'azione del campo magnetico della terra. Questa idea ma non cra magnet io non magnetica @ formata in realli da mero grandissimo di patti Ogni sbarra dit ace tiche, disposte in modo disordinato ¢ a caso, una viel Valtra e una sopra Valtea (fig. 34), Se una tale sharretta vi nel nostro ultimo esem- ud e sottoposta cosi al igneti si girano e men- Non magnetizzato he strofinata con un magnete 0, com ella direzione nord pio, disposta ‘campo magnetico terrestre, srano disposti disordinatamente © a caso, poi si 10 con tutti i loro poli nord da una stessa parte © poli sud dalla parte opposta (fig. 35). E con questo a sbarra, che prima non era magnetica, diventa poi mai piccolt tizzata. Ba jagneti che si orientano, the possibile sentire i piccoli Questo & possibile naturalmente con mezai complicati, Per rendere pereettibile il suono prodotto dai piccoli magneti che si muovono, si adoperano dei dispositivi di_amplifiea- ispense voi imparerete . Con questi appar si sente fo sericchiolia prodotto durante la. magnetizza- - Questo movi- mento, astacolato dell’attrito interno siell’a deve pro- tho del ealore durante la magnetizeazione ¢ anche questo & accertato. durre a Ponticelle mognetiche ordinate Lo diverse qualiti di ferro si comportano diversamente, se si chiama «ferro dolee » sottoposte alla operazione di magnetizzazione. La qualita di ferro cl iventa mae gmetica solo temporaneamente; perde il magnetismo molto rapida Inveco Vacciaio conserva permanen- io, Lo stato disordinato dei piccoli magneti & Io stato normale del « ferro dol- aio restano allineati e conservano il proprio allineamento; V'acciaio . 3 di questa Dispensa: ia la corrente elettrica. ferro dolee non conser- Il mode pid semplice di magnetizzare un pezzo di ferro & di seguire la tecnica della si circonda la sharra di ferro con parecehie spire di filo isolato, attraverso eui si So la sbarretia & di acciaio, conserveri il magnetismo ricevuto, mentre una sbarretta d .etismo, appena tolta la corrente dal filo. veri praticamente pil il m Questo & il motivo per cui si impiega solo ferro dolce per fabbricare il magnete di un campanello ¢ deseritty nel primo capitolo di questa Dispensa. 11 nucleo dell'elettromagnete deve essere magnetico, cio? at- tirare un altro pezzo di ferro, solo durante il tempo in cui la corrente circola nella bobina, Quando la eor- rente viene interrotta, i] nucelo dell’elettromagnete deve perdere il suo magnet Domande. 1. Che cosa avviene quando si sospende con un filo un magnete a sbarra in modo che sia libero di girare in un piano orizzontale? 2. Quali sono i poli di un maguete a sbarra? Quale & Ia leage che regola Vattrazione ¢ la repulsione di due magneti? Come si comportano le diverse qualiti di ferro, se sottoposte all'azione di un campo magnetico? Ww MATEMATICA (Continuazione da pag. 8). Lali tea 10 paragrafo che trattava della matematica vi ha fatto studiare dapprima laddizione e la sot- ben sapendo liamo la divisione alla Dispensa successiva ¢ trattiamo adesso delle equa- one ¢ poi la moltiplicazione, II paso successive sarebbe quello della divisione, m: quello che fa mo, rimar mi. per questo vi raccomandiame Ja massima attenzione! State hen attenti ¢ legget i questa riga per Ja massima cura Le equazioni Come avete visto dal titolo, passiamo a studiare le equazioni, Cominciamo col domandarei eguaglianza, Ma molto semplice: una egnagtianza ei dice che due cose sono uguali, come per esempi 2—=2 C=3,4-d Nelle due prime uguaglianze non e'® che Valfermazione che due cose sono uguali ¢ non si fa nessuna domanda, Nella terza uguaglianza e'é una domanda: quando 2, che 3 moltiplicato 1 @ uguale a 12? Evidentemente, quando x é uguale a 4, Solo nel caso che si verifichi quest’ultima condizione, che cio# x = 4, la terza & uguaglianza e noi lo abbiamo gia notato. La quinta uguaglianza @ una nostra yeechia conoscenza: & la for mula (1) della pag. 7 ¢ ci permette di caleolare la lunghezza della circonferenza: essa ¢ uguale a 3,14 molti> plieato per il diametro del cerchio, Ogni uguaglianza ha un primo e un secondo membro; il primo membro & quello che sta alla sinistra del s gno = ¢ il secondo membro & quello che sta alla destra, Nella seconda uguaglianza 2 + 4 2 il primo membro, i numero 8 il secondo membro, Tra i due membri dell’uguaglianza si interpone sempre il segno = (aguale). Consideriamo ancora la seconda uguagli i membri dell’uguaglianza. Abbiamo: 4:°3=8-3 ed eseguendo le operazioni =o T due membri dell’ugna; ava 2+ 4 = 8: moltiplichiamo per il numero 3 tutti ¢ due janza sono ancora nguali tra loro. Invece di moltiplicare per 3 tutti e due i membri delluguaglianza, noi possiamo moltiplicarli per qualunque altro numero, purché sia lo stesso numero per i due membri, e ottes hi, mo sempre che i due membri sono ugu: invece noi dividiamo per 2 i due membri della nostra uguaglianza, i due membri restano pure uguali: 8 8 2 4 jee | aig Pag due membri di una uguaglianza per lo stesso numero, i due membri Regola 14 I Se si dividono i due membri di una uguaglianza per lo stesso numero, i due membri sono ancora uguali, Voi non avrete mai imparato abbastanza queste due regole; nei ealeoli teenici troverete a ogni passo applica: zioni di queste regole, perch® sono il noceiolo di tutto il ealeolo delle equazioni, Se im una ngnaglianza 6'® una sola quantita che non conosciamo, noi la possiamo ealeolare. Con- sideriamo ancora una volta Vuguaglianza C = 3,14 > de Se noi sappiamo Ia lunghezga-del diametro d,\possiamo valeolare 1a lunghezza della circonferenza. Se per esempio il diametro é di 10 mm, la lnghezza della circonferenza 2 G = 3,14 * 10 = 314 mm, 18 Noi chia noi possiamo calcolare Ia quantita seonosciuta, chiamata incognita, iamo equazioni le uguaglianze che contengono una quantita scono imta; con Vaiuto dell’equazione Una equazione molto semplice ® questa: 10+ % = 20 T numeri 10 € 20 sono qquazione uantita note, conosciute, mentre «x» & Vincognita che noi non conosciamo, Questa e- pud tradurre in parole cosi: umero, che chiamiamo x, in modo che il risul- tato sia 20. Quale 2 il numero x? In questo caso la risposta @ facile: il numero 10 des Il numero 10 deve essere moltiplicato per un altzo c essore mol tiplicato per 2, per fare 20, La incognita da determinare, x, @ dunque uguale a 2 oss x = 2, B cost abbiamo risolto equazior ottenere il risultato, 10 + x = 20 abbiamo ottennto x = 2. Ripetiamo come abbiamo If primo membro dell’equazione era 10 + x ¢ in seguito @ diventato solo x. Ma la x la decima parte di 10, © come una mela é la decima parte di 10 mele, Il secondo membro era py ventato 2. Anche il 2% la decima parte di 20, 20 e poi Per ottenere x = 2 noi abbiamo diviso i due mombri dell’equazione per I) ¢ per la regola Ib questo & per= Supponiamo che Vequazione fosse stata 5 + x =10; allora avremmo dovuto dividere i due membri per 5, per caleolare x. Noi possiamo concludere che lere i due membri dell’equazione J numero che sta a moltiplicare incognita x, Questo procedimento si chi Paci ma soluzione di una equazione © serve per calcolare il valore dell"incognita no un altro esempio di soluzione di una equazione. Si ox data da risolvere la seguente equazione: 185 la domanda é: « qual’é x? » € si serive: x Poiché nel primo membro il numero che moltiplica v8 6, noi dividiamo i due membri dell’equa- zione per 6: 6+x=18 6ox 18 6-6 bro abbiamo 6 diviso 6, che fa 1 ¢ Vequazione diventa 18 ¢ come vi abbiamo git bro si tro Ripetiamo ancora una volta: per sisolvere un"equazione, lai nel vostro quaderno degli esercizi tante volte, finchd avrete capito chiaramente il m delle equazioni. sogna fare in modo che al primo m ‘ognita x da sola e nel secondo membro tutte le quantita note. Vi preghiamo di risolvere i sezuen mnismo della soluzione Esempi. Voi gig sapete che si pud tralasciare tra un numero ¢ una lettera il segno di moltiplicazione, costituito da un punto, Noi seriveremo in seguito 6x invece di 6+ x. 1) Bx 2) 6x=6 3) de =2 ax. 6x 6 4x 2 a 6~6 a74 I x z=1 x=5 idere i due membri ¢ Se guardate un po’ attentamente a questi esempi, vedrete che bisogna dl per il numero che sta moltiplicare incognita. Wequazione Por sapere se voi avete risalto giustamente un’equazione, basta introdurre il valore trovato per Vineognita nel- 19 Vequazione originaria ed eseguire i calcoli; i risultati det due membri devouo essere uguali, Facciamo questa pio 1: prova nellese aciamo il valore dell'incognita x = 3 nell’eq Bx = 24 8-3 = 24 w= 24 I due membri sono uguali ¢ il risultato & giusto. ELETTROTECNICA GENERALE Avete sen ate di corrente elettrica, Prima di procedere con le spi © delie prop 10 parlare frequentem radioteeniea, dovete diventare ben padroni dei concetti fondementa jet della corrente elettrica, Inter di corrente — Tensione — Resi Possiamo paragonare la corrente elettr le seguenti proprieti: con una corrente d’acqua. Pensate per un momento @ un fiume, La corrente di un fiume Ti fiume pud essere largo ¢ la corrente d’acqua molto grande oppure il fume pud essere piccolo e Ia corzente ere piceola. L’acqua del fiume pud scorrere lentamente i per il fianco div ira, oppure precipitare serosriando dacqua e: La corrente dacqua pué scorrere fino al mare, superando ostacoli come rupi, scogli ece., oppure pud ineontrare sulla sua strada resistenze che ne rendono difficile ii deflusso. attraverso tanto pi cola & la sezione del tubo, tanto maggiore Ia resistenza (Fi gure 36, 37, 38), Avrete sicuramente gia eapito pete meglio di noi che la corrente vlettriea seorre attraverse Ie condutture e viene condotta Iontano. Pud anche avvenire che Macqua sia avvi dutture ¢ le tubazioni offrono una resistenz: Per 10 utenti ee Pensate per un momento alle ruote mosse dall’acqua, come forse ne avrete costruite anche voi da ragazzi. Esse vengono messe sotto un rubinetto d'acqua, La minuseola turbina gira velocemente © con essa si pud far muoyere un . Noi diciamo che sotto il getto d’acqua, che giocattolo, anche tutta una s gioeattoli, una piccola of scende dal rubinetto sulle palette della ruota, c°e una pressione, Se la pressione dell’acqua che caile foe m nore, la piecola turbina non girerebbe cost. in fretta © non potrebbe maovere la no stra pi trebbe muovere tutti i nostri giveattoli, Ed Ia officina, o per lo meno non po- & una vera fortuna che neila nostr duttura dae grande. pressione 605) Perd la nostra conduttura @aequa non sa- rebbe capace di mettere in moto Is grand ruota del mull una_pressione Fecieh pia gremii paneer a ae macina, per mulino che trascina con sé Il ruscello che mette in moto Is ruota del mulino pnd avere una pendenza o una ¢ duta forte oppure piccola. Con una pen- Per 1000 utenti denza piecola si ha una piceola pressione @ecqua sulla rvota del mulino; per un cuscello che seende impetuosamente, la pressione dell’acqua é grande e cosi pure la potenza, “ ua si deve tenere conto di due grandeza (diferenza di livello). 10 ancora una volta alla nostra piecola turbina: Ja quantita d’acqua (portata) e la caduta I seende dal rubi- ina grande pressione sotto il getto d'acqua a, Altrimenti la piccola turbina non potrebbe avere una po- i nostro rubinetto, camminare tutti i & ormai chiaro che occorre avere netto © hatte sulle palette della ri tenza sufficente per muovere tutti i giocattoli. Se noi chiudiamo un po’ di el getto di acqua e la turbina non pud pit noi diminuiamo Ia pressione nostri giocattoli- Che cosa facciamo noi quando chiudiamo un po’ di pit il rubinetto? Introduciamo una resistenza nella con- duttura, @ la pressione dell’acqua riesee solo in parte @ superare Ia resistenza introdott I Koco una terza grandezza che deve essere presa in considerazione per comprendere quello che av- viene in una conduttura di acqua: la resistenza della tubatura stessa, maggior resistenza al passaggio dell’acqua che non quelli larghi. Se e conducono Vaequa nella nostra casa, molto Targhe © cost ralmente are le tubazioni I tubi stretti presentano na noi fossimo ricchi, potremmo o attendere _non dovrei quarto d’ora perch® si riempia la vasea da bagno. Perch? allora Pacqua won dovrebbe superare le grandi resistenze bi. stretti che impediseano la sua cor- Nelle condutture Wacqua, le stazioni di pompa o di elevazione fanno si che laequa el caso seorra nelle condutture (fig. 36, far seortere la corrente nei fili (Hg. 38). Nel primo caso la distribuzione avvie i condutture e thazioni, nel secondo caso a mezzo di cavi e di fili, Nelle condutture di grande diametro, con poca resistenaa, pud seorrere pit acqua € tubi sottili che conducono acqua nelle nostre ease © offro 1a di ama realmente seorre pitt aequa ch rente d’acqua una resistenza maggiore. La qu acqua che scorre nella conduttura grossa (che portata) pud (attengione: « pud ») essere pit grande che non nei tubi stretti Sono sufficient dal fil sot Heelies baie yeh nckag ee W pad poe one le he canducono La intensiti della corrente elettrica nei grossi cavi (fi- to pitr grande che nox nei fili pit: sott Ja corrente elettzien nelle nostre case 0 quelli impiegati Fig. 39 nei campanelli elettrici (fig. 39). Come acqua viene yompata dalla stazione di pompe nelle condutture con una grande pressione, cosi la centrale clettrica spinge, preme la corrente elettrica nei fill Perd gli elettrotecnici non impiegano il termine « pressione » ma invece dicono « tensione », So la pressione dell’acqua in una conduttura & troppo piecola, avvierie che nei punti pitt lontani della rete we delle Vacqua arriva solo goceia a gocein; perch nel Inngo eammino che Macqua deve percorrere, le resi ta fine la scarsa pressione che spinge V'aequa non & pit: sufficiente per lunghe tubazioni sono tanto Forti che superarle, Le pompe servono per dare all’acqua la pressione sufficiente, Anche qui ili, Pereid la centrale elettriea deve Qualche cosa di simile avviene nelle reti per la distribuzione dell’elettricit rente deve percorrere lunghi cammini ¢ superare le resistenze offerte ¢ produrre la corr 1e sufficiente, perché essa possa superare le resistenze, La corrente elettrica deve essere inviata nei. fil elettriea, ado- perare la parola tensione invece di pressione; perché quello che nel caso dell’acqua viene indicato con il a, alla « tensione ». te elettrica con la pressi con una grande « pressione », E meglio, parlando di eorren nome di « pressione », corrisponde, nel caso della corrente elet Per la corrente elettrica si hanno le tre sé Intensita di corrente — tensione — resistenza. Vi consigliamo di ricordare sempre una cosa che vi sari utile in moltissime eircostanze: Quando avrete qualche diffcolta a comprendere un qualsiasi fatto che si riferisea al comportamento della corrente elettrica, ¢ particolarmente alla sua intensita, alia tensione o alla resistenza, pensate alle grandezze corrispondenti nel caso della corrente d’acqua, Vedrete che allora vi saci facile eo prendere. i e neswuno trover’ dar . TI concotto di misura é una ¢osa spontanea nell"uomo. Oceorre ‘ora che Velettrotecnico abbia a disposizione tre altre unita di misura: Campere, il volt e Vohm. Lo hinghezre wrano in metri o in chilon © qualehe cosa se voi dite: « lun- Ampire & Vuniti di misura per Vintensita di corrente Volt & Vuniti di misura per la rensione Ohm & Vunita di misura per la resistenza Intensita di corrente ‘it di corrente mi Gi jore di 1 ampére. E chiaro? André Marie Ampere (1775-1836) er ella allora giovane seienza del chiamata « ampére ». > a parlare della corrente elettrica, 10 ampére & una inter ‘elettricita. In suo onore Supponiamo di voler misurare la portata di un corso d’acqua in ampére: un fiume verri valutato pére, un ruscello a 100 ampére ¢ una piccola conduttura di acqua a 1) 0 anche 5 ampére, Inoltre tuna officina ad acqua abbisognera di 1 000 ampere, per nare, una ruota da niulino 10 ampére ¢ Ia tur- bina ad acqua di quando eravate raazzi di forse mezzo ampere the razza di discorso mi fate? » penserete voi; « Macqua ura in ampére », Lo sappiamo anche noi che I'ae- qua non si misura in ampére, ma vi abbiamo fatto questo di- 30 per farvi un paragone. 10 di attaceare alla rete di corrente elettriea diversi La tensione della rete & la stessa per tutti i motori. amo che cosa succede per la intensiti di corrente, Per sempio, un motore ichieder’i I) ampére e bisogna dargli 10 ampére, altrimenti non lavora bene. Un piccolo motore, come quelli di un trapano di officina, richiede solo ipere © con tale corrente fa il suo lavoro a meray Grosso protetore D’altra parte siccome quest’ultimo consuma men meno ampére, svilupperi anche una potenza iminore di un motore a 10 ampere. Un motore da giocattoli richiede solo 1/10 aia ‘0 come consumo, ma Per le lampade elettriche possiamo stabilire de Ingrosso proiettore (fig. 40) consuma 100 ampere ¢ illu 9 il cielo notturno, Una lampada a incandescenza (fig. 41)’ consuma 5 ampére: essa & pitt economica come consumo, perd produce tun risultato molto pit modesto di quello di un proiettore. Anche qui abbiamo supposto che tanto il proiettore, quanto la Jampadina attaceati alla stessa rete di energia elettrica, cioé lavorino con Ia stessa tensio1 A casa vostra avete La luce elettriea © sulla ¢ una valvola. Vi sarete accorti che ogni tanto suceede si brucia © si deve sostituires voi la dovete comprare ¢ ev tuna valvola da 10 ampére 0 da 6 ampére secondo la nieces appareeehi elettrici collegati con la rete. Vedete che in pratiea vol adoperate git 1a n Lvintensita di corrente & Ja quantita di elettr ciamo il sol che passa in un filo nell’unita o confronto con Vaequa, all’intensiti di corr di tempo, il secondo. Se fae- te corrisponde la portata, ¢ioe Ia qua che passa attraverso una sezione del tubo nell"unith di tempo. Ric Intensita di corrente @ la quantita di elettricita che passa attraverso una sezione del filo nell’ unité di tempo, Tensione La pressione volt. Non & una caldaia a yapore si misura in atmosfere; la tensione della corrente elettrica si misura in necessario ormai, fare mpre il paragone con 'acqua e perckd parleremo seuz’altro di « » e di qvolt », « Vorrei una pila per 4,5 volt » dice la gente (fig. 42). « Daten 2 na lampadina tascabi da triea da una lampadina el volt» dice un tale (fig, 43), mentre un altro va a com ferro da stiro per la tensione di 220 volt. La lempadina sioccendecon | Per di 435 volt solo di morte! Alta tens ture elettriche, e noi sappiamo che ne » trovate se ito su certi pali delle ei fili sostenati da quet pali passa la corrente olettrica con una tensione elevata «i 10.€00 volt © anche 100.000 volt: alta tensione (fig. 44). Queste sono cose di tutti i giorni, Nello studio delle Dispense, voi Le pile fornice una ten- | imparerete che vi sono delle regole precise per la tensione, Voi s- stone di 45 volt pete gia che nella rete domestica per la luce la corrente elettrica scor- re con una « pressione » di 125 volt oppure 160 volt o anche 220 volt. = regione grandivtima i Tensione PS Hf) 21% Fenzione. ROP 188So8 voir Tenslone 220 volt Anche senza voler tornare continuamente al paragone dell’acqua dobbii nei tubi con una determinata pressione, che pud variare di maginare. Torniamo no osservare che questa viene spinta volta in volta, per motivi che potete voi stessi im- jamo bene Midea che ci si que alla nostra tensione, Fis mo fatti della tensione: Per tensione in una conduttura di corrente elettriea si intende la pressione, con cui la corrente elet- trica viene spinta nel circuito. Avete fatto conoscenza con due dei tre concetti for damentali: intensita corrente, tensione; vi man- Fig. 45 ca di conoscere 1a resistenza elettrica, Ma prima Lar A hwotn di parlare della resistenza, e il concetto di cireuito elettrico. yogliamo chiari ere Una pompa aspira Pacqua da un bacino e ta im mette sotto pressione nella tubazione (fig. 45), Alla fine della tubazione acqua viene fuori ¢ cade su la ruota dit un m Asplrasione ino, Ia muove e cade di nuovo nel bacino, Noi possiamo parlare di una circola- 23 sione di aequa o di un ci corso dell’acqua, cio’ il circuito. Nel cirenito elettrico le condixis certa tensione, porta, sul sto ca ha una circolazione, un circuito. Resistenza ‘Trattiamo adesso del terzo concetto fondas mentale: resistenza, La resistenza si mi ra in ohm, Questo nome proviene dal no- me del fisico tedesco Giorgio Simone Ohm, come avviene per il volt, chiamato cost dal fisico italiano Alessandro Volta. vn cirevitor 1 eleltrico t 1 Se voi pompate Pacqua con certa pres i que- a pres: ¢ in una conduttara, al sta, che supponiamo molto iunga, quella che c’era alla par- Ia pressione & diminuita, Perche? ~ jolie, che formano gli strat SEA cues bono un cite delfaequa pompata sotto pre sletico anche se | fil) non tubo, strofinano contro le pareti sone in forma di creole esse_vengono trattenute da piccole irregolarita delle pareti, poi sfug- 19 ad arrestarsi un po? piit © cosi via. Le altre goecioline d'ac- qua che si muovono verso il mezzo del a Intenvita di

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