Cap. 7 Le esplorazioni geografiche e la conquista dell’America
1. Oltre le Colonne d'Ercole
Gli europei ed il mare
Fino al XV secolo la maggior parte della popolazione europea nutriva una profonda diffidenza
on ara ota dmestichera Molte leggende e superstizioni presentavano il
mare come un luogo pieno di insidie e pericoli ed abitato da creature
mostruose e ingannevoli.Mentre I‘Oriente presentava un accesso via terra, il confine
si chiudeva presso le Colonne Ercole, che venivano oltrepassate solo da chi,
navigando lungo la costa, raggiungeva I'Inghilterra e le Fiandre.Mezzi di navigazione e
conoscenze geografiche, tra I'altro, presentavano molti limiti.
Solo spinti prevalentemente da motivi di carattere economico,
, per raggiungere i paesi asiatici ed
africani, produttori di spezie e di materie preziose le cui vie d'accesso erano sotto la
dominazione ottomana o mongola.Gli arabi, soprattutto, avevano aumentato i costi per la loro
mediazione commerciale e gli europei avevano bisogno di una buona quantita di oro. Questo
sembrava esserci in abbondanza in Africa ma anche le porte di accesso a questo continente
erano in mano araba.Ad agevolare le imprese marittime ebbero anche una certa influenza
delle sia tecnico che cartografico): nasce in questo periodo un
veliero di media stazza (la e strumenti importanti come la
nautica, e la bussola, strumenti fondamentali per orientarsi in alto mare.Allo sviluppo degli
studi cartografici diede un forte impulso la Feconerta di alcune opere importanti del geografo
e astronomo greco Tolomeo, vissuto nel II secolo d. C. Migliord di molto la conoscenza
geografica dei litorali, delle rote percorribili.1 costi della navigazione erano tuttavia molto
elevati e solo le grandi monarchie europee avrebbero potuto far fronte ad essi. In particolare
mostrarono interesse la Spagna ed il Portogllo che intravidero nella ricerca di nuove rotte
per le Indie attraverso I'Atlantico la possibilita di affermarsi come potenze commerciali ed
acquisire l'egemonia sui mari,
Le esplorazioni europe lungo le coste atlanticheLe che si hanno su
quando i fratelli
genovesi organizzarono una spedizione con tale intento dalla quale
peré non torné nessuno. I! nel medioevo, non era riuscito ad imporsi come
potenza commerciale: i porti lusitani erano utilizzati da mercanti veneziani e genovesi ela
vicina Spagna soffocava ogni possibilita di espansione verso l'interno.Unica alternativa
~ossibile rimaneva espandersi verso le coste africane. Cosi cominciarono le
: il Portogallo si impadroni di un importante
e nei primi trent’anni del XV secolo raggiunsero, spingendosi verso
Atlantic, le Canaria, 'arcpelago di Madera e quello delle Azzorre, Non trovarono oro ma
impiantarono viti e piantagioni di canna da zucchero. Poi utilizzarono queste basi per
spingersi alla ricerca di merci preziose sulle coste dell'Africa Occidentale Un'importante
svolta fu la scoperta portoghese del modo in cui avrebbero potuto saggirare Vostacolo degl!
alisei, venti che soffiando sulla costa occidentale dell'Africa rendevano estremamente
pericolosa la navigazione sotto costa ed impossibile il ritorno in Portogallo: la scoperta fu
chiamata Ta svolta do mare consiste nel dirigersi in pieno oceano (navigando verso nord-
ovest) fino ad incontrare venti favorevoli che provenendo da ovest spingano le navi verso
Gibiterra Molto interessato alle imprese navalifuil prinipe Enrico il Navigatore, che fece
costruire nuovi ed attrezzati cantieri navali e centri di cartografia, investendo ingentisomme.Le imprese portoghesi cominciarono ad essere subito redditizie: il re Alfonso V affidd
il compito di portare avanti le esplorazioni al mercante Fernao Gomes che in breve tempo
arrivd in Liberia, e Costa d’Avorio (dove c’era un'ottima qualita di pepe). Poi fu la volta
dell‘attuale Ghana (terra ricchissima d'oro). | portoghesi furono i primi a dare vita al turpe
mercato degli schiavi Ancora due imprese importanti sono datate 1480 (i portoghesi
raggiungono l'equatore) e 1487, anno in cui l'ammiraglio Bartolomeo Diaz superd il Capo di
Buona Speranza aprendo le vie d'accesso all’ Oceano Indiano,
2. Gli spagnoli sulle rotte occidentali: 'impresa di Colombo
Nel 1485 a Lisbona un navigatore genovese, Cristoforo Colombo, aveva presentato al re
Giovanni II un progetto ambizioso: raggiungere le Indie attraversando I'Atlantico. II progetto
fu respinto perché, nel frattempo, Bartolomeo Diaz aveva superato il Capo di Buona Speranza
e reso raggiungibile I'India via mare.Colombo era convinto che il viaggio sarebbe durato poche
settimane, basandosi anche sulle teorie non perfette del cosmografo fiorentino Paolo
Toscanelli.tl navigatore era tra I'altro spinto da profonde ragioni religiose: avrebbe volto
procurare ai sovrani europei maggiori risorse per organizzare una crociata ¢ liberare
definitivamente |'Europa dai turchi,Decise cosi di rivolgere la sua richiesta di patrocinio alla
corona spagnola e solo nel 1492 riusci a convincere i re cattolici a finanziare l'impresa. II
ruolo determinante fu svolto proprio dalla regina Isabella Colombo fu nominato Ammiraglio e
viceré di tutte le terre che avrebbe scoperto e salpd il 3 agosto 1492 con due caravelle (la Nina
ela Pinta) e una nave di grossa stazza (Ia Santa Maria). Si recd alle Canarie (dove aveva intuito
di poter trovare i venti pid favorevoli) e da qui il 6 settembre fece il suo balzo nell'atlantico,
Poco pid di un mese ed il 12 ottobre 1492 Colombo ed i suoi uomini giunsero in una isoletta
che chiamarono San Salvador, Approdarono poi a Cuba e nell'isola di Haiti che fu chiamata
Hispaniola,Colombo non si rese conto di essere arrivato in una nuova terra, rimase convinto
di aver toccato un arcipelago vicino all'India Fu successivamente autorizzato ad organizzare
una spedizione pi massiccia e nel 1493, a sud dell’isola di Cuba gli spagnoli trovarono una
grande quantita d'oro che fu inviata in patria insieme ad alcuni indigeni.Intanto Ferdinando
d'Aragona aveva chiesto a Papa Alessandro VI che venissero riconosciute alla corona spagnola
le terre conquistate da Colombo. II Papa decretd quanto richiesto dal sovrano con una bolla
(inter Caetera). Nel 1494 spagnoli e portoghesi si accordarono per la divisione delle rote
atlantiche attraverso il trattato di Tordesillas che creava una linea immaginaria (vedi pagina
327) determinando nei territori ad ovest della linea il dominio spagnolo mentre ad est le terre
sarebbero state sotto 'influenza portoghese. Cosi i portoghesi si assicurarono i traffici con
Africa e la navigazione verso l'0ceano Indiano. Gli spagnoli ottennero l’esclusiva sulle rotte
occidentali.Colombo organizzé altre spedizioni che ebbero un tono minore ma non si rese mai
conto, fino alla morte, che le coste da lui toccate non appartenevano all’ India,
3. [ portoghesi sulle rotte orientali (dalla sintesi del libro)
Dopo Tordesillas i portoghesi ripresero la via per le Indie attraverso '0ceano Indiano. Le rotte
che stavano battendo erano tuttavia gid molto trafficate dai mercanti arabi.Decisi a scalzare la
loro concorrenza, ricorsero percié ad un "commercio guerreggiato", avvalendosi di una flotta
militare armata di cannoni e con complessi giochi diplomatici.Conquistarono dunque punti
strategici come Goa Malacca, Hormuz; avviarono inoltre dei contatti commerciali con la Cina e
con il Giappone.
4, Le altre scoperte e la prima cirumnavigazione del globo (dalla sintesi del libro)
Tra Ia fine del XV ¢ 'iizio del XVI secolo, le esplorazioni lungo la rotta di Colombo siintensificarono ¢ videro la partecipazione degli inglesi e dei francesi, che si diressero a nord,
mentre spagnoli e portoghesi proseguirono verso sud.Le coste settentrionali dell’America furono
esplorate da Giovanni Caboto (1497) al servizio del re inglese Enrico VII e, nel 1524, da Giovanni
da Verrazzano, finanziato dalla Francia.Nel 1500 il portoghese Pedro Alvares Cabral scopri il
Brasile, Fu Amerigo Vespucci (mercante fiorentino), tra il 1501 ed il 1502 a rendersi conto che le
nuove terre facevano parte di un unico continente prima sconosciuto, che da lui prese il nome di
America. Fu la spedizione di Ferdinando Magellano che tra il 1519 ed il 1522 comp! la prima
circumnavigazione del mondo. Nel viaggio furono distrutte 4 navi su cinque, Magellano fu ucciso
dagli indigeni delle isole che aveva lui stesso battezzate Filippine in onore di Filippo Il e solo 18
sui 234 marinai soprawvissero e fecero ritorno in Spagna. Tra essi il vicentino Antonio Pigafetta
che lascio un diario di questa memorabile impresa che fu pubblicato con il titolo di Relazione del
primo viaggio intorno al mondo.
5. L'America: dalla scoperta alla conquista
Le civilta precolombianeQuando Colombo con i suoi uomini toccé le coste del nuovo
continente trovarono delle popolazioni che non avevano avuto mai contatti con gli europei
(tranne, forse con qualche lontano esploratore vichingo intorno al mille). Sulle origini di tali
popoli si fanno molte ipotesi e congetture pid o meno accreditate. Si trattava di circa 80
milioni di abitanti concentrati per lo piti negli altipiani dell'America centrale e lungo la catena
delle Ande, dal Messico al Peri. Gli europei li chiamarono, per ovvie ragioni, indios.Le diverse
civilta presenti avevano tratti comuni
scarsamente evolute a livello tecnico
agricoltura basata sul mais, tuberi (come la patata e la manioca) e prodotti sconosciuti in
Europa (pomodoro, fagioli, avocado, ananas, cacao)
scarso l'allevamento (solo quello del lama in Per’); non erano presenti equini o bovini e
Tunica carne consumata era quella del tacchino
civilta particolarmente evolute per altri aspetti: fitta rete stradale e numerose citta con la
presenza di imponenti edifici di culto
Ja presenza di ricchissimi giacimenti di oro ed argento li rendeva abilissimi nella lavorazione
dei metalli preziosi (non usavano comunque la moneta)
TmayaQuella dei maya é la pitt antica civilta precolombiana. I primi insediamenti risalgono al
I millennio prima di Cristo, ma I'apice del loro sviluppo si avra tra il II ed il IX secolo dopo
Cristo.Citta stato, (0 citta-santuario) avevano il loro centro propulsore in un imponente
edificio di culto: il sommo sacerdote aveva sia il potere politico che quello giudiziario; un ceto
nobiliare, basato sul possesso della terra, era molto influente, Ma sorprendente come i maya
abbiano realizzato una scrittura geroglifica molto complessa, una scienza astronomica
estremamente esatta ed una aritmetica assai evoluta. Sono ignote le cause che intorno al XII
secolo determinarono la decadenza di tale civilt’.
Gli aztechiGii aztechi avevano dato vita ad un impero stabilendosi nell‘altopiano del Messico a
seguito di una serie di ondate migratorie. Vicino I'attuale Citta del Messico avevano fondato la
loro capitale Tenochtlan, L'impero era giunto all'apice della sua potenza sotto il regno di
Montezuma II (seconda meta del '400) ma proprio i conflitti interni che si svilupparono
durante il suo regno determinarono quella debolezza strutturale che finira per favorire i
conquistadores spagnoli. Anche gli aztechi erano dominati da una classe sacerdotale e da un
ceto di nobili legati alla terra, La loro religione prevedeva sacrifici umani necessari a placare
Vira di divinita ostili, La necesita di procurarsi vittime per i sacrifici rendeva il popolo azteco
particolarmente bellicoso.
Gli incasSi erano stabiliti in un vasto territorio che andava dagli altipiani delle Ande fino alPerit. Qui avevano costituito un potente impero vivendo di razzie nei confront di altre
popolazioni e avevano fondato la loro capitale a Cuzco (a 3500 metri di altezza!), Un sistema
fortemente gerarchico vedeva al vertice il sovrano (ritenuto di origine divina e quindi con
potere in ambito politico religioso e militare), un'aristocrazia militare, ed infine la massa di
contadini e di artigiani
Larrivo dei conquistadoresLincontro delle civilta precolombiane con gli europe si riveld una
catastrofe.Gli spagnoli erano spinti dalla ricerca di spezie e pietre preziose; era inevitabile che
si creassero tensioni con gli indigeni. Non trovando cié che cercavano sulle isole, i navigatori
decisero di spingersi allora nell'entroterra dando inizio ad una conquista del continente e alla
progressiva distruzione delle civilta precolombiane.Protagonisti di queste imprese furono i
conquistadores spregiudicati condottieri, reduci dalle guerre in Italia o da quelle contro i mori,
assetati di potere e di ricchezze.
La prima terra di conquista fu lo Yucatan dove erano situati i maya e dai quali gli spagnoli
venero a conoscenza dell'esistenza dell'impero azteco. | governatore incaricé delle spedizioni
verso l'interno un giovane avventuriero, Hernan Cortez, he ebbe facile vittoria sugli indigeni,
catturd Montezuma e lo costrinse a sottomettersi alla Spagna, Gli aztechi siribellarono
coraggiosamente ma la vittoria spagnola fu schiacciante e Montezuma venne ucciso. I territori
conquistati furono ribattezzati Nuova Spagna. Poco dopo Cortez fu esautorato dalla corona
spagnola preoccupata della potenza acquisita dal conquistador.Nel frattempo un giovane
ufficiale spagnolo, Francisco Pizzarro aveva avuto notizie dell'esistenza di un altro importante
impero in Peri, quello degli incas, Ottenuta l'autorizzazione del sovrano (Carlo I), Pizarro
organizz6 una spedizione partendo da Panama verso il sud America alla guida di 183 uomini e
37 cavalli e con queste poche forze riusci a impadronirsi dell'impero inca, Le lotte dinastiche
all'interno dell'impero diedero una mano al conquistador ad avere la meglio sull'esercito inca.
Pizzarro fece razzia delle immense ricchezze degli incas.
Anche i conquistadores a volte entrarono in guerra tra di loro, Fu il caso di Francisco Pizzaro e
Diego de Almagro che nel frattempo aveva conquistato i territori dell'attuale Cile, Pizzarro
mori proprio per mano del figlio di Almagro.
Le istituzioni spagnole in AmericaPer amministrare i territori conquistati, la Spagna comincid
ad organizzarsi fin dai primi tempi: nel 1503 nasce infatti a Siviglia la Casa de Contratation
per regolare i rapporti commerciali con il nuovo continente; poi furono inviati dei viceré ed
infine, nel 1524, nasce il Consiglio delle Indie Molti spagnoli, attratti da sogni di ricchezza, si
trasferirono nelle nuove terre (non fu consentito a quelli di origine ebrea o musulmana).
Icoloni ricevevano in affidamento un appezzamento di terreno (non trasmissibile) che veniva
chiamato encomienda, con l'obbligo di versare una percentuale della rendita alla Corona
spagnola e gestire la popolazione del territorio di cui erano assegnatari colonizzandola e
convertendola al cristianesimo Ma in realta i primi coloni erano conquistatori senza scrupoli e
si preoccuparono d'arricchirsi sottoponendo gli indigeni a fatiche estenuanti riducendoli a un
vero regime di schiaviti. Alla base c'era un senso di superiorit& degli europei che li spingeva a
trattare gli autoctoni come bestie da poter sfruttare a proprio piacimento. Dalla conquista
territoriale si passé dunque alla conquista spirituale imponendo a tutti il battesimo
forzatamente e costruendo chiese cancellando culti e culture locali
Contro la presunta inferiorita degli indios si schierarono alcuni, tra cui il domenicano Antonio
de Montesinos che aveva condannato aspramente la crudelta dei coloni contro gli indigeni di
Hispaniola Accolta tale denuncia, il re Ferdinando il cattolico emand le leggi di Burgos (1512)
che regolavano non solo i rapporti tra corona e coloni ma anche quelli tra la corona e gliindigeni. Pid che per motivi umanitari il re aveva emanato tali leggi per mettere un freno al
rischioso eccesso di potere dei coloni.Ma dopo trent’anni gli eccidi erano ancora atroci. Nuova
voce di denuncia fu quella del domenicano Bartolomeo de Las Casas. In seguito, Carlo V re di
Spagna e imperatore si occupa di persona della questione emanando nel 1542 le Nuove Leggi,
contro lo sfruttamento degli indigeni che ora venivano considerati liberi vassalli della Corona.
Speciali tribunali (le audiencias) vennero istituiti e presieduti dai viceré.Tuttavia anche queste
leggi non sortirono I'effetto previsto e le inumane condizioni cui gli indigeni continuarono ad
essere sottoposti causarono un immane crollo demografico (anche perché molti si trovarono
indifesi dalle malattie portate dagli europei, per le quali non avevano sviluppato sufficienti
anticorpi).
6. L'Occidente e il Nuovo Mondo (dalla sintesi del libro)
La scoperta del Nuovo Mondo suscitd negli europei sentimenti contrastanti, la gioia di un
Paradiso terrestre ritrovato e i profondi dilemmi sulla natura di questi nuovi popoli. Una
parte dell'opinione publica, ritenendoli simili a bestie, apprové l'indiscriminato genocidio
attuato dai conquistadores; di contro, molte voci si levarono invece per denunciare tale
situazione.