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Esoterismo e Alchimia - Edizioni Mediterranee
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parabola dei_talenti_- L’errore_delloccultismo ‘Spi
i tei_Filosofi_Ermetici_- Ortadossia_dell
ricerca - Il simbolismo ¢ le sue prosnettive - Un_sim-
bolo spaziotemporale: Ta spirale - Dalla spirale al labi-
Tinto - La progressione umana - Per _domani.
Appendice
‘Nota ai Seek siacaunt:
Bibliografia
Materiale
Pag.
97
135
169
185
187
190
opyrightPremessa
Nel mezzo del cammin di nostra vita,
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritia via cra smarrita.
Dante ALIGHTERT
Quest’opera @ il frutto di un insieme di incontri: ne é,
in un qualche modo, il punto d’incrocio. Questi riguardano
delle personalita che avranno avuto, ad intervalli alquanto
ravvicinati, dei ruoli complementari nella nostra vita, agendo
con quella discreta perfezione che la Provvidenza sola sa
mettere in opera e che si manifesta ai margini delle vie or-
dinatie dell’umana_premeditazione
Incontri egualmente di correnti di pensiero originali, ger-
mi di frutti il cui sviluppo non dipende che dall’attenzione
degli uomini per i quali furono preservati e sepolti nel suolo
della loro intelligenza. Conviene certo, a questo abbondante
cespuglio di conoscenze, procedere ad una salutare potatura.
Parallelamente a questi rami, anarchici ma vigorosi, della
saggezza umana, sono spuntate pure delle erbe selvatiche, spe-
cie di edera parassita, che si avvolgono attorno all’albero pri-
mitivo, lo soffocano insidiosamente e, allorché se ne divel-
gono le radici al fine di strapparle, lasciano il tronco comple-
tamente spoglio e debilitato.10 / Dal Caos alla Luce
Quanti studi appaiono ai giorni nostri, pronti a scegliere
Yesoterismo tradizionale come tutore, quand’anche non sia la
Rivelazione Cristiana, quando la loro sostanza @ tutt’altra co-
sa! Le foglie lussureggianti della seduzione nascondono a poco
a poco la verita soggiacente, di modo che é difficile, passato
un certo periodo, giungere a riconoscerla.
Incontri infine, nell’intimita del mistero, con un altro « noi
stessi», al di 1a dello specchio delle apparenze, in un primo
aspetto dell’Unita alfine ritrovata, da cui sorge, al riparo del
tumulto temporale, una benefica sorgente. Noi non siamo, in
verita, che delle rocce viventi: che la Verga soprannaturale
venga a colpirle e se ne spanderanno le acque piti pure.
Del resto, la presente opera pud forse essere considerata
come un insieme di sinossi il cui ulteriore sviluppo dipende
da parecchi elementi e, in primo luogo, dalla opportunita del-
Je nostre future pubblicazioni. Ciascun capitolo potrebbe dare
origine ad un libro, se si avverasse che le nostre personali
tiflessioni vedessero la luce in un tempo che fosse loro pro-
pizio. A questo punto, sari Pavvenire che ci insegner’, a se-
guito dell’accoglienza che ricevera la presente opera. Ma al
biamo Ia ferma convinzione che il nostro lavoro giunga a pro-
Posito, e questa non & una qualche vaga impressione soggettiva.
Del resto possiamo assicurare il lettore che abbiamo vo-
luto sfuggire Ia specializzazione, affinché ciascuno potesse se-
guirci nella nostra esposizione e che I’Unita servisse da guida
all’inquisitore. Vasto @, infatti, l’affresco, e pit vasto anco-
ra il regno che discopre...
SEVERIN BATFROLIntroduzione
Non siamo molto lontani dal poter tendere la mano,
al di 1a dei secoli, a Pitagora ed alla sua Scuola che
avevano cercato di costruire una grande sintesi dell’Uni-
vede di questa Armonia della Natura, delle sue leggi,
delle sue iniziative microscopiche? Colui che si affigge
attcntamente allo specchio della realti esterna distingue
con stupore, al di la di alcune impurita da cui sono
macchiate le contingenze dell’attivita puramente umana,
la grande, l'immensa, la serena Bellezza delle cose della
‘Natura.
Jean CHaron
Qual & dunque quella strana volont& che ci spinge a
volere entrare nel pit grande dei segreti naturali, quello del-
Ia Creazione? Si potrebbe certamente credere, non senza per-
tinenza, che le tenebre della morte, che ci avvolgono ciascun
giorno maggiormente, facciano sf che noi si volga risolutamen-
te e con nuovo vigore la nostra faccia al Sole. Fatto @ che
ogni giorno & una rinascita ma anche una scadenza supple-
mentare che ci fa pid prossimi alla Scadenza ultima, Su_que-
sta terra, l’uomo nasce per assistere alle continue peripezie
della natura, agli impossibili sponsali degli astri che si in-
seguono, ai cicli indefiniti del mondo vivente che, di nascita
in rinascita, tracciano nello spazio la linea continua dell’Evo-
luzione Vitale.
Ciascun mattino @ un miracolo, a tal punto importante e
complesso, nelle sue architetture nascoste, che |’apprenderlo
rimarra per sempre impossibile a colui che non sia stato, pre-
cedentemente, « illuminato », Da quel momento, l'uomo si con-
suma affinché tutto cid che @ divino in lui ritorni alla sua12 / Dal Caos alla Luce
sorgente, poiché vi fu una sorgente, ed essa divenne fiume,
ed essa divenne mare, talmente immensa che la terra stessa
fara fatica a contenerla nei prossimi decenni. Terrificante flus-
so e riflusso, quello della marea umana!
Non si pud affrontare cosi, a pie’ sospinto, un campo che
le Sacre Scritture stesse delimitano alquanto male, e che &
quello tracciato dal Raggio Primordiale uscito dalla scintilla
del « Fiat» unico, E come si potrebbe abbordare 1’inabbor-
dabile, dato che nulla, nell’incrollabile corso del tempo, ci
fornisce, in qualsiasi momento, il salutare arresto, gencratore
di Eterniti? Allora soltanto si manifestera I’Assoluto, che @
quell’altra faccia della Realt vitale. Ben poco numerosi sono
i simboli di questo punto fisso, asse privilegiato della con-
templazione dell’infinito del Mondo.
Comprendiamoci bene. Non si tratta affatto di un « axis
mundi», di un asse attorno al quale gira la ruota «oriz-
zontale » dello zodiaco, e dunque, in modo generale, di un
luogo elevato nel senso geogtafico del termine.
Il Cristianesimo rivela all'uomo un luogo privilegiato uni-
versale, un tabernacole indistruttibile, quello del suo corpo.
L’Alchimia, dal canto suo, propone allo studente di verificare
le modalitt di manifestazione di ogni forma di vita, attraverso
Vinterpretazione di un insieme di operazioni che permettono
all’artista di comunicare con luniversale. In queste due « pra-
tiche », il cardine della rivelazione & I’essere umano, quale lo
volle il Creatore da sempre. Non vi 2 che da seguire, per
ciascuna di loro, Vopera occulta dello Spirito; e che cos’® que-
st’ultimo, se non Luce?
L'Universo, nel quale stiamo penetrando assieme al Lettore
lungo queste pagine, @ insieme il pit segreto ed il pit straor-
dinario che si possa presentare all’uomo. Sono paradossi in
cui si intralciano, ad una prima analisi, difficolta e facilita, oscu-
rita ed evidenza; mondo complesso della rivelazione ultima che
segna confini ultimi delle facolta umane. Al di 1a, il regno di-
vino, il piano dell’eterno presente, dell’Universale Chiarezza
dello Spirito, dove le realta si fondono nell’unitd della Luce,
promessa agli uomini sin dalla creazione del mondo.
Una simile ricerca, nel nostro secolo ventesimo, si mostra
particolarmente interessante, quantunque immenso ne sia il com-
pito, e che occorre affrontare umilmente, senza presunzione
alcuna. I] fatto & che siamo, innegabilmente, ad una fine di