L'episodio è tratto dalla Passio Sancti Clementis: Sisinnio ordina ai suoi servi di
trascinare in prigione san Clemente, ma questi si è in realtà liberato e i due servitori non stanno trascinando il santo, ma una pesante colonna, senza accorgersene. Diverse sono le lezioni sull'attribuzione delle frasi ai personaggi; la seguente è tra le più accreditate:
SISINIUM: "Fili de le pute, traite".
GOSMARIUS: "Albertel, trai". ALBERTELLUS: "Falite dereto co lo palo, Carvoncelle!" SANCTUS CLEMENS: "Duritiam cordis vestris, saxa traere meruistis". Questa è la traduzione nell’italiano moderno:
SISINNIO: "Figli di puttana, tirate!"
GOSMARIO: "Albertello, tira!". ALBERTELLO: "Mettiti dietro a lui col palo, Carboncello!". SAN CLEMENTE: "A causa della durezza del vostro cuore, avete meritato di trascinare sassi".
Sisinnio e i suoi uomini si esprimono in volgare, mentre San Clemente si esprime
in latino. La lingua dell'iscrizione è particolarmente importante in quanto accosta il latino che parla il santo e il volgare romanesco che parlano Sisinnio e i suoi servitori.