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ESERCIZIO 1

Un collettivo di 29 PMI (piccole e medie imprese) è classificato in base al fatturato (milioni di


euro):

Fatturato (X) Imprese (ni)


0–3 12
4–8 10
9 – 12 5
13 – 15 2

1) Confrontare la percentuale di PMI con un fatturato fino a 3 milioni con la percentuale di


PMI con fatturato superiore a 9 milioni. Quali PMI hanno un’incidenza maggiore?
2) Calcolare il fatturato medio e mediano
3) Calcolare un indice di variabilità della distribuzione delle PMI in base al fatturato
4) Calcolare il livello di concentrazione del fatturato ed interpretare il risultato
5) Quale caratteristica deve avere un carattere statistico affinché abbia senso misurarne il
livello di concentrazione?

Indicare se le seguenti affermazioni sono VERE o FALSE, motivando la risposta:


a) Una distribuzione leptocurtica (ipernormale) presenta una maggiore frequenza dei valori
nelle code della distribuzione rispetto alla distribuzione normale
b) In un istogramma, l’altezza dei rettangoli coincide con la densità di frequenza della classe
corrispondente se le classi hanno ampiezza differente
c) La media geometrica è sempre maggiore o uguale alla media aritmetica
d) La somma degli scarti dalla media aritmetica è sempre un minimo
e) In una distribuzione asimmetrica a sinistra vale la relazione: media aritm<mediana<moda

ESERCIZIO 2
Nella seguente tabella sono riportati i voti riportati da 5 studenti ad un esame (Y) ed il
corrispondente numero di ore trascorse a studiare (X).

VOTO (Y) 19 21 24 26 30
N. ore (X) 150 140 140 180 200

1) Stimare il modello di regressione lineare del voto (Y) rispetto al numero di ore di studio (X)
2) Interpretare il coefficiente di regressione
3) Fornire una misura di bontà di adattamento del modello stimato
4) Calcolare il coefficiente di correlazione lineare tra il voto (Y) e il numero di ore di studio (X)
5) Secondo il modello stimato, che votazione prenderebbe uno studente che ha studiato 158 ore?

Indicare se le seguenti affermazioni sono VERE o FALSE, motivando la risposta:


a) In una distribuzione doppia con almeno una variabile quantitativa, se le medie condizionate sono
uguali tra loro, allora vi è indipendenza in media
b) Per il calcolo del coefficiente di correlazione lineare di Bravais-Pearson occorre che entrambe le
variabili siano qualitative
c) In una tabella a doppia entrata, affinché vi sia indipendenza in media, occorre che le frequenze
teoriche siano tutte uguali alle corrispondenti frequenze empiriche (osservate)
d) L’indice di determinazione lineare R 2 è compreso nell’intervallo [-1,1]
e) L’indice chi quadrato non è influenzato dalla numerosità della distribuzione su cui è calcolato

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