Il colosso motoristico Rolls-Royce risponde alla crisi COVID19 con
una nuova sfida: la certificazione commerciale di diverse architetture di sistema, a partire dal sistema propulsivo RRP70D da 70 kW, che dovrebbe ottenere la certificazione nel 2021, fino al programma ACCEL, velivolo con sistema di propulsione totalmente elettrico che punta a battere il record di velocità per i velivoli elettrici.
Il motore RRP70D vede la sua prima applicazione con il velivolo bi-
posto Bye Aerospace’s eFlyer 2: i voli del dimostratore sono ripresi dopo l’interruzione causata dall’emergenza sanitaria e sono attualmente mirati alla selezione dell’elica.
Continua inoltre la collaborazione con Airbus per i test sul velivolo
elettrico CityAirbus a decollo e atterraggio verticale, in cui 4 rotori coassiali sono azionati da 8 motori RRP200D da 200kW. L’obiettivo è di trasporre la tecnologia in una soluzione commerciale.
Nell'ambito del programma ACCEL supportato dal governo del
Regno Unito, l’azienda inglese sta lavorando per incrementare l'energia e la densità di potenza in un sistema di batterie agli ioni di litio che soddisfi gli standard di sicurezza DO-311. Il gli aerei dovrebbero volare entro la fine dell'anno.
Separatamente, Rolls sta sviluppando un sistema di propulsione
ibrido-elettrico per il dimostratore di volo APUS i-5 finanziato dal governo regionale di Berlino/Brandeburgo in Germania. Il sistema ibrido da 700 kW, basato sul motore turboalbero M250, è progettato per funzionare con batterie o celle a combustibile a idrogeno. Mike Mekhiche, vicedirettore di Rolls-Royce Electrical, ha affermato che il progetto verrà completato entro il 2022 e l’aeromobile volerà nel 2023. Si procederà poi alla definizione del design e alla certificazione.
Sempre con Airbus Rolls lavora sul dimostratore ibrido-elettrico E-
Fan X da 2MW, per cui non è previsto il volo ma su cui si continua a migliorare la tecnologia in vista di una prova a terra. Questo per arrivare a un rapido sviluppo di propulsori elettrici con potenza dell’ordine dei megawatt, affrontando sfide legate al controllo termico e all’effetto corona in quota.
Nell’ambito di un programma di ricerca finanziato dal Regno Unito, è
stato infine presentato un dispositivo di avviamento elettrico integrato in un turbofan militare che, grazie all’elettrificazione, permetterebbe di eliminare l’idraulica e la meccanica e di governare il ciclo motore agendo sull’erogazione di potenza, incrementando l’efficienza.