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Ogni esplorazione dell’ambiente naturale prevede la necessita di nel lo spazio. Vorienteering, anche chiama- to “lo sport dei boschi", é un’attivita che permette di esplorare consapevol mente il territorio. La corsa di orientamento ha dei preceden- ti simili nell’esercizio e nell'addestramento militare, oltre ad essere praticata da tem- po anche dagli scout. Come competizio- ne, lorienteering ha avuto origine all’inizio del Novecento nei paesi nordici, dove nel 1919 si svolse la prima gara ufficiale. Questo sport gode di immensa popolarita specialmente in Scandinavia: qui é prati- cato sia come sport competitive che come sport per tutti. Vi si svolgono infatti gare di massa, in cui insieme agli atleti gareg- Nelle gare di orienteering la corsa fondo rimane comunque un elemento portante e completa I'abilita di lettura terpretazione della cartina. giano appassionati della natura, magari in gruppi familiari, per i quali la gara é l'occa- sione per una passeggiata e la competizio- ne é con se stessi e con gli amici. Nel nostro paese, l'orienteering si é dif- fuso dapprima in Trentino, dagli anni settanta, e quindi in tutta I’Italia, come disciplina associata all’atletica leggera, organizzata dalla Fiso (Federazione ita- liana sport orientamento) La corsa di orientamento é una valida proposta educativa perché promuove la difesa ecologica dell’ambiente (chi si sogna di distruggere o rovinare I’'am- biente nel quale pud praticare un’atti- vita stimolante e divertente?), incorag- gia I’uso ricreativo e sportivo dei boschi, delle “palestre verdi”, aiuta a sviluppa- re la personalita perché richiede indi- pendenza e intraprendenza. Inoltre & uno sport adatto a tutti e molto eco- nomico: sono sufficienti un terreno e una carta topografica molto dettagliata. orienteering stimola in ugual misura fi- sico e intelletto, capacita atletica e abilita intellettuale, perché avanzando sul ter- reno richiede di svolgere vari compi orientare la carta secondo il terreno; stimare le distanze; scegliere il percorso; memorizzare parte del percorso scelto; confrontare la carta e il terreno (e vi- ceversa); avanzare velocemente sul terreno. Vuol dire “volgersi verso oriente”. Pil. genericamente, significa ricercare gli elementi necessari per fissare la propria posizione nello spazio. © De Agostini Scuola SpA - Novara SCUOLA Ww Lagara La gara di orienteering, 0 corsa d’orien- tamento, é una prova a cronometro terreno vario, in cui il concorrente, con I'aiuto di una carta e di una bus- sola, deve raggiungere il traguardo nel minor tempo possibile. Gli atleti partono con un certo intervallo di tempo tra I'uno e V'altro (di solito un paio di minuti) per evitare che si ostacolino durante la prova e che alcuni vengano condizionati nel ve- dere il percorso scelto dagli altri. Durante il percorso bisogna passare at- traverso una serie di punti di controllo (detti lanterne) che devono essere visi- tati nell’ordine e nel numero dato. Alla partenza viene consegnata una car- ta topografica della zona con Vobiet- tivo da raggiungere. Sulla cartina sono segnati il punto della partenza (con un triangolo), i punti di controllo (con un cerchio) e il punto di arrivo (con un doppio cerchio concentrico). Vorientista deve osservare attentamente la carta, orientandola con il terreno, € correre verso il primo punto di control- lo, che pud essere un avvallamento, una piccola cunetta, un albero, una roccia Llorientista esperto riesce con un colpo d’occhio a leggere la cartina e decidere il percorso. © De Agostini Scuola SpA - Novara ec. La gara consiste nel trovare a ogni pun- to di controllo una lanterna, cioé una bandierina a forma di prisma triangola- re di colore bianco e arancione appesa a un paletto conficcato nel terreno, Insie- me alla lanterna c’é sempre una punzo- natrice, cioé una pinzetta ad aghi che serve per perforare il cartellino di gara, © la cartina stessa, come prova di pas- saggio per quel punto di controllo. Ogni lanterna ha sia un proprio codice che un particolare simbolo della punzonatrice di riconoscimento. Da alcuni anni si é diffuso I’uso di micro- chip elettronici come strumento di verifi- ca dell’effettivo passaggio degli atleti dai punti di controllo. Lacarta La carta topografica @ una rappre- sentazione ridotta del territorio. Quella usata per l'orienteering & estremamente precisa: contiene simboli e dettagli, utili all’orientista, che su altre carte non sono considerati. Le sue caratteristiche speci- fiche sono: la scala, la colorazione e la simbologia. Di solito le lanterne sono collocate in luoghi non immediatamente visibi da lontano. Il nome deriva dalla forma, che é simile a quella di una “lanterna”. SCUOLA ‘stuanue op aseundiosiovau opps 0} 9 juewe2v0 Ip esi09 e| sad royesBoro ED | | sists worvoraa & VNINOTUBLNI YoULTUY ‘ouueg - ezueBog eos, eBhaues ip iyasog 3/7 topografica adottata per una Riproduzione di una carta gara di orienteering. © De Agostini Scuola SpA - Novara La scat. La scala utilizzata per le carte da orienteering é di solito compresa tra 1:15000 e 1:10000 (ogni cm sulla car- ta corrisponde rispettivamente a 150 m e 100 m nella realta), ma per esigenze particolari vengono usate persino carte piu dettagliate, anche 1:2000. Pid gran- de @ il secondo numero (divisore) e meno particolari avremo sulla carta; viceversa, pil il valore @ piccolo, maggiori saranno i dettagli. La cotorazione. La simbologia internazio- nale prevede I'uso di sei colori « il bianco, che rappresenta il bosco; il verde, con diverse gradazioni, da quello scuro, che indica corsa im- possibile (per esempio rovi o bosco impraticabile), a quello tenue, che indica una corsa semplicemente ral- lentata; il giallo, che indica prato e terreno aperto; il marrone, che indica le forme del terreno, cioé le curve di livello; il nero, che indica costruzioni, vie di comunicazione, abitati, ruderi, rocce e grandi sassi; il blu, che indica tutto cid che ha a che fare con Iacqua: fiumi, ruscelli, laghetti. 135, 100 © De Agostini Scuola SpA - Novara (7 La simsotosia. Non tutti gli oggetti pos- sono essere rappresentati sulla carta ri- spettando la loro effettiva dimensione, pertanto si ricorre a simboli spes elencati al bordo della carta con i ri- spettivi significati. E necessario prendere confidenza con questa simbologia: per esempio un albe- ro isolato é rappresentato da un cerchio verde, un masso da un punto nero, una buca con acqua da una V blu. Anche i rilievi del terreno devono essere resi sul- la carta simbolicamente; il sistema uti- lizzato & quello delle curve di livello o isoipse, linee che sulla cartina collega- no tutti i punti che si trovano alla stessa altitudine. Sono disegnate normalmente con un’equidistanza di cinque metri: pit sono vicine tra loro e pill il pendio é ripido. Equidistanza Distanza in metri che separa una curva di livello dalla successiva Rappresentazione di un rilievo mediante curve di livello con equidistanza di5m. Labussola E uno strumento che consente di orien- tare la carta in modo da poter correre nella direzione corretta. Tutte le mappe presentano un simbolo (una N oppure una freccia) per indicare il nord della carta. Per orientare la carta con la busso- la si fa coincidere il nord della carta con il nord indicato dall’ago magnetico della bussola. In questo modo sara possibile operare il confronto carta-terreno verifi- cando la coincidenza tra gli elementi in- dicati dalla carta e la realta. La bussola é uno strumento indispensa- bile quando ci si trova in un bosco dove & difficile individuare dei punti di riferimen- to. Una tecnica di corsa prevede di spo- costante I’angolo formato dalla direzione di marcia e il nord indicato dalla bussola: é la cosiddetta corsa all‘azimut. Come s’impara Per imparare a orientarsi occorre affron- tare prima spazi ridotti, per poi passa- re gradualmente ad ambienti pid ampi e complessi: dalla classe alla palestra, al cortile, al parco, fino al bosco. La progressione d’apprendimento della tecnica orientistica richiede di: * saper leggere la carta e di saperla orientare; * sapersi orientare lungo chiare linee conduttrici (un riferimento facile da seguire sul terreno come strade, sen- tieri, margini di bosco) con una sola possibilita di scelta (da A a B seguen- do un sentiero oppure attraversando un prato); © sapersi orientare lungo chiare linee conduttrici con diverse possibilita di scelta (per esempio scegliere se avanzare seguendo un sentiero op- pure “tagliando” attraverso il bosco, percorso pil breve ma disagevole); Mae © De Agostini Scuola SpA - Novara SCUOLA Per poter leggere la carta anche durante .. Vorientamento, la bussola é di materiale starsi da un punto all’altro mantenendo — trasparente. SCALAMILLIMETRICA FRECCIA DIREZIONALE [SCALA DILUNGHEZZA, LeNTE DL INGRANDIMENTO CONTAPASS! LQUADRANTE ISSO FORCHETTANORD MERIDIAN! Dell'asTUccio 1 AGOMAGNETICO ASTUCCIO ROTANTE Base ‘coRoINO | 7 gare di orientamento La gara pud avere una durata variabile che denomina la prova: fino a due ore “fong”, intorno ai trenta minuti “middle”, meno di 15 minuti “sprint”. Nella forma classica, in cui la succes- sione dei punti di controllo @ obbligata, il percorso pil! conveniente normalmente non é quello pil breve. Vi sono gare a punti (Score-O), in cui in un tempo limite occorre raggiungere il maggior numero di posti di controllo, valutati ciascuno con un punteggio dif- ferente a seconda della loro difficolta. * saper riconoscere sul terreno i par- ticolari segnati sulla carta (un fosso, un awvallamento, un masso ecc.); + saper utilizzare la bussola, per avan- zare senza necessita di consultare la carta. Nella carta sono visibili le tappe (cerchiate in rosso) da percorrere secondo un ordine prestabilito. In questo tipo di competizioni lo studio iniziale della cartina deve essere molto attento per scegliere la successione pil conveniente, oltre che il tragitto pid: op- portuno tra i punti. La maggior parte delle corse si svolge nei boschi, ma si praticano anche gare nei parchi cittadini (Park-O) ¢ nei cen- tri storici (Street-O) delle citta (per esempio a Venezia e a Firenze), nelle quali si usano ovviamente cartine mute, cio senza i nomi delle strade. Uorienteering prevede anche gare in bi- cicletta (MTB-O), dove si pedala con- SCUOLA sultando una carta semplificata, con I'in- dicazione dei principali sentieri, fissata al manubrio, e gare con gli sci da fon- do (Ski-O), nelle quali gli atleti devono orientarsi su piste battute su cui vengo- no segnati numerosi tracciati che si in- crociano tra loro. Ulteriore variante é il Trail-O, cioé I’o- rientamento di precisione. E parti- colarmente adatto alle persone disabili, che hanno limiti nella mobilita; infatti il Trail-O consiste nell'individuare, anche da lontano, la posizione delle lanterne e segnalarle con precisione sulla propria carta di controllo. Le strade e i sentieri che si devono affrontare sono percorribili anche da persone disabili in carrozzina. Particolari formule di gara prevedono la partecipazione a coppie, a squadre ca staffetta e, benché rare, ci sono gare di orientamento notturne, in cui gli atleti dispongono solo di una lampada frontale per illuminare il percorso Vi sono poi gare di orientamento che si svolgono in canoa, a cavallo e persino con il parapendio, in cui si sorvolano i punti nell’ordine previsto, e in immer= sione, con lanterne poste sott’acqua. SCUOLA © De Agostini Scuola SpA - Novara 77

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