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Il verbo
Il verbo ha la funzione di dare informazioni sul Carlo mangia gli spaghetti. (cosa fa Carlo).
soggetto: spiega cosa fa o com’è.
Francesca è alta e magra. (com’è Francesca).
I verbi italiani si dividono in tre gruppi, chiamati
CONIUGAZIONI:
Fanno parte della PRIMA CONIUGAZIONE tutti i verbi mangiare, cantare, giocare …
che hanno l’infinito che termina in –ARE.
Fanno parte della SECONDA CONIUGAZIONE tutti i leggere, prendere, correre…
verbi che hanno l’infinito che termina in ‐ERE.
Fanno parte della TERZA CONIUGAZIONE tutti i verbi aprire, preferire, partire…
che hanno l’infinito che termina in –IRE.
Ci sono anche dei verbi che hanno l’infinito che termina estrarre, proporre, tradurre…
in –RRE. Sono considerati come verbi della seconda
coniugazione.
Il verbo cambia a seconda di: forma, modo, tempo, persona.
La forma
La forma può essere attiva, passiva o riflessiva.
FORMA ATTIVA: quando il soggetto compie l’azione. Marco ha pagato il conto.
FORMA PASSIVA: quando il soggetto subisce l’azione.
Il conto è stato pagato da Marco.
FORMA RIFLESSIVA: quando soggetto e oggetto
coincidono.
Luisa si veste.
Il modo
Il modo può essere finito o indefinito.
Modi FINITI:
Si riferiscono a un soggetto definito. Marco paga il conto. (indicativo)
I modi finiti sono: indicativo, congiuntivo,
condizionale, imperativo. Penso che il bambino abbia fame. (congiuntivo).
Vorrei un bicchiere d’acqua. (condizionale).
Ugo, ascolta bene e prendi nota! (Imperativo).
Modi INDEFINITI:
Non definiscono il soggetto a cui si riferiscono. Viaggiare è interessante e divertente. (infinito).
I modi indefiniti sono: infinito, gerundio,
participio. Studiando s’impara. (gerundio).
Visto il brutto tempo, abbiamo preferito stare a
casa. (participio).
Il tempo
Il tempo indica il momento in cui si realizza l’azione. I tempi si dividono in semplici e composti.
Tempi SEMPLICI:
Sono formati da un solo verbo coniugato al
modo e tempo richiesti.
Sono: indicativo presente, imperfetto, futuro Marta lava l’insalata. (indicativo presente).
semplice, passato remoto; congiuntivo
presente e imperfetto;condizionale semplice, Pietro studiava il francese. (Indicativo imperfetto).
forme semplici di infinito, gerundio e
participio.
Tempi COMPOSTI:
Sono formati dal verbo ausiliare (essere o
avere) e dal participio passato del verbo.
Sono: indicativo passato prossimo, trapasssato Ieri ho comprato la macchina. (indicativo passato
prossimo, futuro anteriore, trapassato remoto, prossimo).
condizionale composto; congiuntivo passato e
trapassato, le forme composte di infinito, Luisa è andata al mare. (indicativo passato
gerundio, participio. prossimo).
Avrei preferito un gelato. (condizionale composto).
Ogni modo ha diversi tempi:
INDICATIVO: presente, passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, futuro semplice,
futuro anteriore, passato remoto, trapassato remoto.
CONGIUNTIVO: presente, passato, imperfetto, trapassato.
CONDIZIONALE: semplice, composto.
IMPERATIVO: presente.
INFINITO: semplice, composto.
GERUNDIO: semplice, composto.
PARTICIPIO: presente, passato.
La persona.
Le persone sono sei:
tre singolari (io, tu, lui/lei) e tre plurali (noi, voi,
loro).
Ivo parla con Giorgio. (3º persona singolare = lui)
Noi andiamo al mare. (1º persona plurale = voi)
Nei modi finiti ogni persona ha una desinenza Io parto, tu parti, lui/lei parte, noi partiamo...
differente, che serve per indicare il soggetto.
In italiano non sempre è necessario specificare il Domani parto. (1º persona singolare = il soggetto è
pronome personale soggetto. “io”).
Prendi il treno? (1º persona singolare = il soggetto è
“tu”).
Quando si parla in modo formale si usa la 3º Prendi la pasta? (tu – informale).
persona singolare femminile “Lei”. Prende la pasta? (Lei – formale).
Il presente.
Forme regolari.
Il presente indicativo dei verbi regolari si forma 1. Verbo abitare: abito, abiti, abita, abitiamo,
togliendo ‐ARE, ‐ERE, ‐IRE dall’infinito e abitate, abitano.
aggiungendo le terminazioni del presente.
2. Verbo prendere: prendo, prendi, prende,
prendiamo, prendete, prendono.
3. Verbo aprire: apro, apri, apre, apriamo,
aprite, aprono.
Molti verbi che finiscono in –IRE prendono la
forma –ISC in alcune persone.
Verbo preferire: preferisco, preferisci, preferisce,
preferiamo, preferite, preferiscono.
I verbi che finiscono in –CARE e –GARE prendono Verbo cercare: cerco, cerchi, cerca, cerchiamo,
una H nella 2° persona singolare (tu) e nella 1° cercate, cercano.
persona plurale (noi). Verbo pagare: pago, paghi, paga, paghiamo,
pagate, pagano.
I verbi riflessivi si coniugano con i pronomi Io mi alzo alle 7.00.
riflessivi mi, ti, si, ci, vi, si. A che ora ti svegli?
Mio padre non si sente bene.
I verbi in –ARE, ‐ERE e ‐IRE
ABITARE PRENDERE APRIRE PREFERIRE
io Abit‐ o Prend‐o Apr‐o Prefer‐isc‐o
tu Abit‐i Prend‐i Apr‐i Prefer‐isc‐i
lui/lei/ LEI Abit‐a Prend‐e Apr‐e Prefer‐isc‐e
noi Abit‐iamo Prend‐iamo Apr‐iamo Prefer‐iamo
voi Abit‐ate Prend‐ete Apr‐ite Prefer‐ite
loro Abit‐ano Prend‐ono Apr‐ono Prefer‐isc‐ono
Come preferire si
coniugano anche: capire,
finire, pulire, spedire,
costruire. Capisci?
I verbi riflessivi.
ALZARSI
io mi alz‐o
tu ti alz‐i
lui/lei/LEI si alz‐a
noi ci alz‐iamo
voi vi alz‐ate
loro si alz‐ano
Forme irregolari.
ESSERE AVERE SAPERE STARE DARE FARE ANDARE
SPEGNERE SALIRE TRARRE PROPORRE TRADURRE
spengo salgo traggo propongo traduco
spegni sali trai proponi traduci
spegne sale trae propone traduce
spegniamo saliamo traiamo proponiamo traduciamo
spegnete salite traete proponete traducete
spengono salgono traggono propongono traducono
Come venire: convenire, prevenire, provenire, divenire.
Come tenere: appartenere, trattenere, contenere, ottenere.
Come rimanere: valere.
Come dire: benedire, contraddire, disdire, maledire, predire.
Come scegliere: togliere, raccogliere, sciogliere, accogliere.
Come trarre: attrarre, sottrarre, detrarre, protrarre, contrarre.
Come proporre: porre, comporre, disporre, deporre, anteporre, opporre, supporre.
Come tradurre: condurre, produrre, dedurre, introdurre, ridurre, sedurre.
Dovere, potere e volere sono verbi servili: si chiamano così perché sono al servizio del verbo
all’infinito che li segue. Si usano per esprimere obbligo, possibilità e volontà.
Esempio:
‐ Vuoi venire al cinema?
‐ Mi dispiace, stasera non posso uscire perché devo finire questo lavoro.
DOVERE POTERE VOLERE
devo posso voglio
devi poi vuoi
deve può vuole
dobbiamo possiamo vogliamo + VERBO INFINITO
dovete potete volete
devono possono vogliono
Uso del presente.
Il presente si usa per:
parlare di azioni al presente o al futuro inmediato; Oggi lavoro fino alle 17.00 e poi parto per Siena.
descrivere persone, animali, oggetti e luoghi; Paola è magra e porta gli occhiali.
I miei pantaloni arancioni hanno molte tasche.
La mia casa è piccola ma ha un giardino grande.
parlare di abitudini e attività quotidiane; Di solito per andare all’università non prendo
l’autobus, preferisco andare a piedi.
fare inviti e proposte, accettarli o rifiutarli; ‐ Vieni a cena da me stasera?
‐ Sí, vengo volentieri, arrivo verso le otto.
dare istruzioni; Per venire a casa mia devi prendere l’autobus fino
a Piazza della Repubblica. Quando scendi, giri a
sinistra in Via Garibaldi e continui fino al semaforo:
la mia casa è proprio lì.
presentare una biografia o un fatto storico. Giuseppe Verdi nasce a Busseto nel 1813 e muore a
Milano nel 1901.
Nel 1861 l’Italia diventa un Paese unito.