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IIIAC
13/03/2020
Tra il 1300 e il 1400 si concluse il Medioevo e cominciò quella che gli storici
definiscono età moderna. Dal punto di vista economico il Medioevo si
concluse con la peste nera. Le due superpotenze del Medioevo, che erano
papato e impero, in questo periodo entrarono profondamente in crisi. Per
quanto riguarda l’impero abbiamo visto che, dopo la morte di Federico II di
Svevia, divenne soltanto germanico e via via l’imperatore perse sempre più
potere, fino divenire simbolico. Per quanto riguarda il papato, Bonifacio VIII,
secondo un evento molto importante, fu schiaffeggiato dal re di Francia, Filippo
il Bello, perché quest’ultimo voleva tassare anche i beni della chiesa, ma
ottenne una scomunica dal papa. Gli emissari del re scesero in Italia; si verificò
“lo schiaffo di Anagni” (del quale però non si ha una certezza storica) e il
papa fu arrestato. Nel 1309 il re spostò il papato in Francia, ad Avignone; questo
episodio è noto come Cattività Avignonese, che durò circa 70 anni.
Quindi la perdita d’importanza delle due potenze coincide con l’ascesa delle
monarchie nazionali. L’ascesa delle monarchie nazionali si basa su due cardi:
l’unificazione territoriale
Scelte già proposte da
Federico II di Svevia.
la centralizzazione del potere.
Nel 1328 morì Carlo IV e non lasciò eredi. Così Edoardo III, re di Inghilterra,
che era l’erede più prossimo in quanto nipote di Filippo il Bello, voleva ereditare
il regno, ma un’altra casata, i Valois di Francia, a cui spettava in parte il potere,
non volle dare in mani francesi il potere di Inghilterra e perciò sorsero vari
scontri.
La Francia confiscò le terre agli Inglesi, mentre l’Inghilterra non esportò più la
lana in Francia, così i mercanti francesi erano sull’orlo del tracollo. A causa di
ciò, cominciò una nuova guerra, all’inizio della quale gli Inglesi ebbero la meglio
e addirittura nei primi anni del XV secolo Enrico VI si proclamò re di Francia.
Successivamente, però, Carlo VII di Valois si autoproclamò re e si recò al sud
della Francia. In quel periodo emerse la figura di Giovanna D’Arco, una
contadina appena diciottenne. Quest’ultima parlò con Carlo VII, dicendogli che
in sogno le era comparso Dio, che le aveva detto che proprio il re avrebbe dovuto
cacciare gli Inglesi dal territorio francese. Giovanna si mise addirittura a capo di
un esercito e nel 1429 riuscirono a liberare Orleans. Di lì a poco Carlo VII di
Valois si fece incoronare re di Francia nella cattedrale di Reims,
creando finalmente la nazione francese.
Anche in Inghilterra si creò una nazione, infatti dopo la guerra dei Cent’anni,
questa fu investita da un altro decennio di guerra: la cosiddetta “Guerra delle
due rose”, chiamata così per via dei fiori che comparivano nelle rispettive
insegne delle famiglie a capo delle due fazioni: gli York (rosa bianca) e i
Lancaster (rosa rossa). La guerra decimò in parte la nobiltà inglese. Questa
guerra si concluse con l’intervento di Enrico Tudor, che fu incoronato re con il
nome di Enrico VII e diede vita a un periodo di stabilità dinastica e politica.
Ottenuta l’unificazione, si pensò anche alla centralizzazione del potere, secondo
cui il re era l’unico a cui spettavano le decisioni.
Questo processo che, come abbiamo visto, avvenne prima in Francia e solo dopo
in Inghilterra, avverrà in tempi diversi in tutte le nazioni arrivando alla
formazione dello Stato moderno.