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Come si può desumere dal cognome, Michel aveva origini italiane (il nonno

era napoletano).[1] Il padre Antoine, meglio conosciuto come Tony, era un


rinomato chitarrista jazz. Michel imparò n da bambino a suonare la batteria e
il pianoforte, dedicandosi prima allo studio della musica classica e poi al jazz,
nutrendosi della collezione del padre. Si esibì in pubblico per la prima volta
all'età di 13 anni e la sua carriera professionale prese avvio già all'età di 15
anni, quando ebbe l'occasione di suonare col batterista Kenny Clarke (con
cui registrò il suo primo album a Parigi).
Dopo un tour francese col sassofonista Lee Konitz, nel 1981 si trasferì a Big
Sur, in California, dove venne scoperto dal sassofonista Charles Lloyd, che lo
fece membro del suo quartetto per tre anni. Quest'ultima collaborazione gli
fece guadagnare il prestigioso Prix d'Excellence. Le sue straordinarie doti
musicali e umane gli permisero di lavorare anche con Dizzy Gillespie, Jim
Hall, Wayne Shorter, Palle Daniellson, Eliot Zigmund, Eddie Gomez e Steve
Gadd. Tra i numerosi riconoscimenti che Michel ha ricevuto durante la sua
breve carriera, si possono ricordare: l'ambitissimo Django Reinhardt Award e
la nomina di "miglior musicista jazz europeo" (da parte del Ministero della
Cultura Italiano). Nel 1997 a Bologna, si esibì alla presenza di papa Giovanni
Paolo II, in occasione del Congresso Eucaristico.
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