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Quegli sporchi maledetti Watts


Quanto potente deve essere un amplificatore per un diffusore professionale?
Pubblicato il 04/02/2001

Questa nuova rivista online, che fa riferimento essenzialmente al mondo dell’audio professionale, si
propone di diffondere “Cultura Audio” con l’onestà che dovrebbe contraddistinguere ogni iniziativa di
questo genere.
Per quanto mi riguarda, faccio mio questo proponimento che rispetterò ogni volta, compatibilmente
con gli impegni di lavoro, in ogni argomento trattato.
Guido Noselli.

Quanto potente deve essere un amplificatore per un diffusore professionale?

Premetto che le note qui sotto si riferiscono ad un diffusore ipotetico, quello del titolo, costruito da un
serio fabbricante di diffusori professionali, che impieghi quindi altoparlanti di un altrettanto serio
Flash news
fabbricante e inoltre che le stesse si applicano sia all’uno sia agli altri.
EV-Innovation for Hachinohe Public
Hall, Uchimaru, Japan
QUANTI WATTS PER UN DIFFUSORE O UN ALTOPARLANTE?
Visual Productions launches two
Dunque quanti watts sono necessari o meglio quanti il nostro diffusore ne può “maneggiare”? new products at PL+S

La risposta tecnica deriva semplicemente dai limiti termici e meccanici dei componenti e del crossover Murdock Event & Media covers the
Hahnenkamm with Electro-Voice
passivo se esiste. PR lights up GET Show 2013
La risposta pratica è invece dipendente dal tipo di programma (musicale o altro) che il diffusore deve Martin VC-Strip – LED video strip
riprodurre; dal rapporto tra il valor medio e di picco del programma, cioè dal contenuto di transitori e lighting made easy

dal contenuto spettrale o di frequenze. dbx Introduces PS6 Power Supply


for PMC16
Ma la VERA domanda non è quale potenza il diffusore può maneggiare, ma qual è la taglia OTTIMALE Hamburg’s Deutsches
di amplificatore da utilizzare con un certo diffusore o altoparlante? Schauspielhaus with RTS
CAST BlackTrax Solution Adds
ESISTE UNA REGOLA D’ORO? Robotic Camera Tracking

Sennheiser in Siberia
Secondo una buona prassi la migliore risposta prevede per il diffusore o l’altoparlante l’utilizzo della
L-Acoustics for Hills SVL Group
cosiddetta potenza RMS ( Root Mean Square ).
Prestigious Chinese Clubs Reach
The Apex Of Audio Quality
Usa un amplificatore che è due volte la potenza RMS dichiarata.
Turbosound Flashline Delivers
Se proprio non trovi un amplificatore come quello che richiederebbe questa seconda stima, moltiplicala Seamless Lateral Coverage for
Young Voices Tour
da 0,8 a 1,2 per trovare un range di potenze adatte.
Tekamaki Sign Up to Become the
First d3 Studio in California
Esempio: un altoparlante o un diffusore tiene una potenza di 300W RMS dichiarati (cioè a lungo
Dennis Van Der Haagen Reinforces
termine “long term” secondo uno degli standard in uso). Ampco Flashlight Rental
Management Division
Due volte questo valore è 600W. Perciò il range adatto ed accettabile di potenza dell’amplificatore da Robe DLX Spots and LEDBeam 100s
are Top in Ljubljana
usare va da 480W (0,8 x 600) a 720W (1,2 x 600).
Leggi tutto
Una potenza ancora più grande è potenzialmente e molto probabilmente eccessiva (soprattutto in mani
inesperte). Altre notizie
Una potenza più piccola può causare danno al diffusore o all’altoparlante per eccessivo “clipping” B&C Speakers presenta nuovi
dell’amplificatore. prodotti al PL+S 2013
B&C Speakers sarà presenta al
ProLight+Sound 2013 di Francoforte
Ricordati che la potenza dell’amplificatore scelto con questo criterio deve essere espressa all’impedenza
con tre nuovi prodotti: DE980TN,
nominale dell’altoparlante o del diffusore, 16, 8, 4 o 2 Ohms, sempre che il diffusore abbia uno scarto 12FHX76 e

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più grande del 20% tra l’impedenza nominale e l’impedenza minima, quando questa è dichiarata ad La flessibilità delle soluzioni di rete
Yamaha al ProLight+Sound 2013
una frequenza compresa nella banda che il diffusore o l’altoparlante deve riprodurre. Yamaha offre una serie di soluzioni
digitali basate su protocollo Dante per
In questo caso per ricavare l’impedenza che determini quanta potenza deve avere l’amplificatore le proprie console di
suggerisco il metodo che personalmente adotto: fare una media aritmetica tra quella nominale e quella
Top quality recording grazie a
minima ed in base al risultato verificare che la potenza dell’amplificatore su tale valore sia nel range Tascam
Tascam presenta una serie di
ricordato qui sopra, da 0,8 ad 1,20. soluzioni per la registrazione digitale
portatile di alta qualità.
Esempio dato un diffusore con impedenza nominale di 8 Ohms ed una minima di 5 Ohms (anziché Leggi tutto
8-20%= 6,4 Ohms), si avrà 5+8/2= 6,5 Ohms.
Poiché 6,5 Ohms rispetto ad 8 Ohms nominali sono circa il 20% in meno, l’amplificatore del nostro
esempio dovrà poter erogare 480W su 8 Ohms e cioè il 20% in meno e quindi rientrerà nel range
previsto.

MEGLIO PRECISARE PER EVITARE INCOMPRENSIONI.


Il valore RMS rappresenta il limite di tenuta in potenza termica per il diffusore o l’altoparlante. Quindi
è un valore oggettivo valido anche per comparare modelli diversi da questo punto di vista.
Due volte il valore RMS rappresenta un valore stimato realisticamente per amplificare la maggior parte
dei “segnali” audio attuali.

Questo valore corrisponde a solo 3 dB in più rispetto al valore RMS dichiarato.


Il valore RMS di un amplificatore è basato sulla misura di un’onda sinusoidale.
Il valore di picco in un’onda sinusoidale è 3 dB più che alto del valore RMS (“long term”). Perciò
usando due volte il valore RMS per l’altoparlante si hanno a disposizione 6 dB di potenza in più per i
picchi transitori di potenza “brevi” cosiddetti “short term”.

Un buon altoparlante può maneggiare facilmente quest’eccedenza di potenza. Perché? Il valore RMS
per altoparlanti professionali è misurato quasi sempre usando come segnale il “rumore rosa” (pink
noise).
Il contenuto di questo segnale prova è un valore RMS (media) con picchi che superano di 6 dB tale
valore medio. Così per collaudare un altoparlante con il rumore rosa è necessario un amplificatore che
possa produrre picchi di potenza di 6 dB al di sopra del valore RMS da fornire ai morsetti d’ingresso
del diffusore o dell’altoparlante senza distorsione da “clipping”.
La Regola Classica o la prassi, quindi, suggerisce l’impiego di un amplificatore che possa erogare questa
potenza.

QUALI SONO I REALI SEGNALI DEL MONDO AUDIO?


Un segnale audio musicale di solito ha picchi che superano almeno di 10 dB il loro valore medio RMS.
Perciò, con un amplificatore correttamente dimensionato per amplificare appena al di sotto del
clipping che tali picchi provocano, il valore medio RMS del segnali audio sarà di 3 dB al di sotto e
quindi metà della potenza RMS che il diffusore o l’altoparlante possono maneggiare.
Questo significa avere un margine di sicurezza.

DETTO QUESTO: E’ ANCORA POSSIBILE DANNEGGIARE UN DIFFUSORE O UN


ALTOPARLANTE?
Nonostante il margine di sicurezza è ancora possibile danneggiare un altoparlante nonostante si sia
scelto un amplificatore di potenza corretto e secondo la miglior prassi o le classiche regole d’oro.
Perchè?

Perché la tenuta in potenza del diffusore o dell’altoparlante dipende dal tipo di segnale applicato al suo
ingresso e l’utilizzatore, non il fabbricante, controlla in tempo reale il segnale d’ingresso.
Per esempio il valore RMS può essere pressoché identico in un segnale audio compresso al valore di
picco dello stesso segnale e questo avviene anche per alcuni tipi di segnali provenienti da strumenti
come sintetizzatori o chitarre elettriche molto distorte.

Questo significa che qualsiasi amplificatore con capacità di potenza più alta del valore RMS stimato per
dell’altoparlante può danneggiarlo perchè fornisce un alto valore RMS di potenza (praticamente lo
stesso valore di picco)!

Inoltre, indipendentemente dalla dimensione e potenza dell’amplificatore, segnali clippati sono la


distruzione del diffusore o dell’altoparlante, anche se il clipping avviene a monte dell’amplificatore

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stesso nell’equalizzatore, nel mixer o in qualunque altro processore di segnale.

Non esiste una risposta assolutamente rigorosa che chiarisce il problema della tenuta in potenza.
La regola d’oro o la miglior prassi è quindi quella sin qui esposta, che tiene conto realisticamente della
gran maggioranza dei segnali audio “live” nella scelta della potenza ottimale che l’amplificatore deve
erogare.
Essa consente l’utilizzo del diffusore o dell’altoparlante alla sua massima potenza dichiarata ma è
necessario ancora:

DIFFIDARE E GUARDARSI DALLA DISTORSIONE.


Per quasi nessuno dei diffusori o altoparlanti è dichiarata la distorsione alla massima potenza di
pilotaggio.
Per questa ragione nessun fabbricante fornendo il dato di massima tenuta in potenza ci dice
implicitamente che alla stessa un diffusore o un altoparlante suonerà ancora bene.
Se senti un diffusore o un altoparlante suonare male quando è pilotato vicino alla massima potenza
dichiarata allora la massima distorsione che tu riesci a sopportare senza fatica o ritieni accettabile
diventa essa stessa il fattore che limita la potenza somministrabile al diffusore o all’altoparlante
piuttosto che la massima potenza di cui viene dal fabbricante accreditato.

Guido Noselli

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