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n’altra stella di prima grandezza


va ad aggiungersi al firmamento
dei grandi italiani che ci lasciano
la loro bellezza in eredità per intrapren-
dere l’imperscrutabile viaggio verso
l’eternità. Claudio Abbado, in effetti, un
briciolo di eternità in terra lo aveva colti-
vato fin da bambino avvicinandosi a quel
misterioso ed ineffabile mondo della mu-
sica che si rinnova ad ogni ascolto e che
come affermavano i grandi romantici ci
permette di percepire l’infinito sentimento
Claudio Abbado
che permea l’universo. Era figlio d’arte, La Forza della Cultura
di Michelangelo Abbado, docente del pre-
stigioso Conservatorio “Giuseppe Verdi”
di Milano e di Maria Carmela Savagnone
pianista, didatta e scrittrice; suo fratello
maggiore, Marcello Abbado, pianista, borando con grandi interpreti come i pia- spirito rinnovato in più direzioni; sotto la
compositore e poi direttore dello stesso nisti Alexis Weissemberg e Tito Aprea. guida di Claudio Abbado la Scala amplia
conservatorio milanese; la sorella Luciana Nel 1963 conquista il prestigioso Premio il suo repertorio introducendo autori
Abbado Pestalozza fondatrice del grande Mitropoulos della New York Philharmo- meno consueti per l’epoca come Schoen-
Festival di MilanoMusica. Una passione nic e la sua fama cresce rapidamente tanto berg, Berg o Stravinsky ed addirittura
sbocciata dunque tra le mura domestiche da essere invitato da Herbert von Karajan commissionando nuove importanti pro-
e fiorita al Conservatorio di Milano. Dopo a dirigere Mahler con i Wiener Philharmo- duzioni contemporanee come la Samstag
il diploma in pianoforte, si perfeziona niker al Festival di Salisburgo replicando aus Licht di Karlheinz Stockhausen. Del
con il grande ed eccentrico Friedrich immediatamente alla guida della London resto la modernità e l’avvenire sono sem-
Gulda mentre continua gli studi anche in Symphony Orchestra. Al 1966-67 risale il pre state dimensioni alleate del Maestro,
direzione d’orchestra con Antonino Votto. sodalizio con grandi intepreti della lirica, che nella Vienna, considerata luogo di
Inizia la sua carriera come brillante piani- come Luciano Pavarotti, Renata Scotto e tradizione, creò, negli anni ’80, il festival
sta prima di dedicarsi con maggiore im- Anna Moffo, in tournée all’Expo ‘67 di Wien Modern, per la musica contempo-
pegno alla direzione d’orchestra che Montreal quale rappresentate dell’Italia ed ranea. Parallelamente al rinnovamento
rappresenterà presto la sua scelta di vita. all’ Edinburgh International Festival del del repertorio Abbado inizia una rilettura
A Vienna segue, con una borsa di studio i 1967 con i Capuleti e Montecchi di Vin- in chiave filologica ma non dogmatica
corsi di perfezionamento del celebre Hans cenzo Bellini e la collaborazione con dei grandi autori classici proponendo un
Swarowsky mentre frequenta il coro Ge- Franco Zeffirelli per Aida di Giuseppe suono orchestrale riformato e la risco-
sellschaft der Musikfreunde, dove assiste Verdi. Nello stesso tempo giunge anche il perta anche di capolavori caduti nel-
alle prove dei maggiori direttori d’orche- debutto al Royal Opera House di Londra l’oblio. Elegantissimo il suo Mozart,
stra del tempo come Bruno Walter, Ge- con Don Carlos di Giuseppe Verdi che di- esemplare il suo Beethoven elastico, slan-
orge Szell e Herbert von Karajan. Nel rige anche al Metropolitan di New York e ciato, non wagneriano così come il suo
contempo partecipa ai corsi di perfeziona- il primo importante contratto discografico meditatissimo Schubert, letto fuori dal
mento dell’Accademia Chigiana di Siena, con il Gruppo Universal, al quale appar- velo tardoromantico, ripristinato sugli
tenuti da Alceo Galliera e Carlo Zecchi. tengono le celebri etichette Philips Clas- autografi, distillato alla luce di una orche-
Dopo una formazione tanto completa e sical, Decca e Deutsche Grammophon che stra trasparente.
complessa il debutto che lo consacra di- di recente, per gli 80 anni del maestro, ha C’era il suo Brahms tragico, anticipa-
rettore avviene in seguito alla vittoria del pubblicato un cofanetto celebrativo con- zione ineluttabile della Finis Austriae.
concorso Koussevitzky della Boston tenente svariati cicli sinfonici da lui di- Alla fine degli anni Sessanta risale anche
Symphony Orchestra nel 1958, che gli retti. Nel 1969, a soli 35 anni, è nominato la progressiva riscoperta della produzione
permette di porsi alla guida anche direttore musicale del Teatro alla Scala di di Gustav Mahler, poco noto alle sale da
della New York Philharmonic Orchestra. Milano rappresentando, dopo un iniziale concerto italiane, con l’integrale sinfo-
Nel 1959 debutta a Trieste come direttore scetticismo degli addetti ai lavori, una nica che rappresenta anche in disco una
sinfonico e nel 1960 fa il suo esordio alla vera rivoluzione nella storia dell’istitu- pietra miliare dell’interpretazione. Ab-
Scala e poi alla Fenice di Venezia colla- zione profondamente attraversata da uno bado persegue anche negli anni ’70, con

46 25 anni d’informazione
Cultura musicale
a cura di Cesare Marinacci

le celebrazioni beethoveniane e rossi- vanile Europea porta la firma del grande medesimo creata. Un’altra idea che gli è
niane, la felice idea di accoppiare alla direttore in un progetto di respiro interna- sempre stata particolarmente cara era la
grande produzione classica opere meno zionale per sostenere i giovani musicisti. creazione di spazi per la musica: fu
esplorate o addirittura inedite. Ed infatti Dopo aver lasciato nel 1986 la direzione l’anima della costruzione del nuovo Au-
dal punto di vista sinfonico, ad esempio i della Scala in favore di Riccardo Muti, ditorium del Lingotto, a Torino, proget-
cicli completi delle opere di Beethoven e Abbado assume quella del prestigioso tato da quello stesso Renzo Piano con cui
Brahms, sono abbinati all’esecuzione di Staatsoper di Vienna ed infine nel 1989 la ha sognato e progettato l’Auditorium per
autori più lontani, come Mahler, Bruckner guida dei Berliner Philarmoniker chia- Bologna. Appartato, poco mondano, privo
o Strauss e le grandi perle del melo- mato a sostituire il grandissimo Herbert di affettazioni e di alterigia, animato da
dramma inserite nello stesso cartellone Von Karajan, incarico che ricoprirà fino valori d’eguaglianza e di responsabilità
con il Wozzeck di Alban Berg. Per questa al 2002. Dopo l’impegno con i Berliner si politica, Abbado era l’antidivo per eccel-
operazione totalizzante del cartellone, dedica in particolare al sostegno di nuove lenza. Un uomo semplice, dall’altissima
sono di frequente invitati i più grandi di- inedite compagini come le orchestre di sensibilità artistica ed umana, dall’intelli-
rettori del panorama mondiale, come Karl Cuba e del Venezuela, progetti nei quali genza rigorosa. Riservato, silenzioso, ac-
Böhm, Herbert von Karajan, Carlos Klei- riconosce anche il valore salvifico della corto, credeva nell’ influenza della
ber, Leonard Bernstein, Riccardo Muti, musica come via di fuga dalla povertà, cultura e nella sua potenza di essere arma
Georg Solti; talvolta alla guida delle ri- personale e collettiva, strumento di co-
spettive orchestre, altre volte guidando scienza e di riscatto: qualcosa in nome di
l’Orchestra del Teatro alla Scala, destinata cui lottare.
a trasformarsi da orchestra prevalente- Il 30 agosto del 2013 viene nominato Se-
mente operistica in orchestra sinfonica di natore a vita dal Presidente Napolitano ed
caratura internazionale, come effettiva- anche in quel caso il suo primo gesto, in
mente accadde nel 1982 con l’istituzione linea con lo stile di una carriera intera, è
ufficiale della Filarmonica della Scala. In stato quello di devolvere l’intero com-
tutto questo, Abbado è nominato direttore penso previsto dalla carica per creare
principale dei Winer Philarmoniker, borse di studio alla Scuola di musica di
primo direttore ospite della London Sym- Fiesole.
phony Orchestra intraprendendo una fe- Grande amore per l’idea di comunità,
conda collaborazione con la Chicago grande spirito di giustizia sociale, Ab-
Symphony orchestra così come con bado non esitava però a ribadire la pro-
l’Opèra di Parigi. Parallelamente al- pria indipendenza politica: “Per comodità
l’estensione del repertorio e alla sua rein- alcuni mi avevano bollato come “comu-
terpretazione, è molto importante l’opera nista”, ma io non sono mai stato in nes-
di divulgazione musicale che giunge, a sun partito. Naturalmente ho le mie
partire dal 1972, alla creazione dei Con- opinioni, sostengo le cause che mi sem-
certi per studenti e lavoratori. Lo scopo brano giuste”. Idealista, con ardore e con
dell’iniziativa è quello di avvicinare alla dalla criminalità e dall’oppressione; inol- lungimiranza. Sapendo che l’ideale è
musica e alla vita del Teatro anche le tre si dedica alla cura delle sue creature sempre base di ogni battaglia, e che non
classi sociali meno abbienti :“Nel ’68, a orchestrali, nate dalle costole delle grandi c’è sfida nobile che non possa essere in-
Milano”, ricordava in un vecchio filmato, compagini, in particolare quelle giovanili trapresa. Schivo, attento al valore e al
“era logico che si cercasse di aprire il di- come la European Union Youth Orchestra, suono di ogni parola, più volentieri ascol-
scorso culturale a tutti, agli studenti, agli la Chamber Orchestra of Europe, la Ma- tava, di rado accettava un’intervista, e
operai, insomma a tutti coloro che sono hler Chamber Orchestra, l’Orchestra Mo- anche in quel caso erano lunghi silenzi.
poi venuti ai concerti, o magari siamo an- zart o la nuova Orchestra del Festival di Claudio Abbado tendeva più che al-
dati noi stessi nelle fabbriche… perché Lucerna la cui formazione è composta l’esposizione, alla meditazione solitaria
era assurdo che il pubblico fosse soltanto anche da alcune prime parti dei Berliner e ed assorta, all’ascolto più che al pro-
un’elite e basta”. E ancora: “L’esperienza Wiener Philharmoniker nonchè da solisti clama perché, come affermava: “ascol-
di portare la musica nelle fabbriche, al- di fama internazionale. Col passare degli tando s’impara, e così dovrebbe essere
l’Ansaldo, alla Breda, alla Necchi, ha anni, Abbado aveva scelto di lavorare uni- anche nella vita: se tutti gli uomini cono-
aperto a nuovi ascolti, ha smosso desideri camente con orchestre inedite o formate scessero meglio la musica, le cose fun-
di conoscere”. Il progetto, sviluppato sul prevalentemente da amici o da illustri in- zionerebbero assai meglio”.
modello di iniziative simili, comuni nel terpreti. L’unico complesso di tradizione Ed allora Maestro siamo certi che ritro-
nordeuropa, dura diversi anni e ha un suc- cui era rimasto sempre fedele erano i suoi verai tutti i numi della musica ad acco-
cesso notevole, godendo, fra l’altro, del Berliner Philharmoniker, dai quali tornava glierti come un vecchio amico: Bach,
contributo incondizionato di grandi musi- ogni anno in maggio. Con la Scala, dopo Mozart, Beethoven, Brahms, Mahler,
cisti, come il pianista Maurizio Pollini. più di vent’anni di assenza, era rientrato Bartok…tutti lì ad attenderti, per regalarti
Anche la creazione della Orchestra Gio- nel 2012 dirigendo la Filarmonica da lui il loro infinito applauso.

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