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P.. SPA-S.A-P. -D.L. 8539/2003 - L27/02/04N. 46" a. 1c. 1 DCBICN-N.2 ‘CAPP. DEL SACRO CUORE (GEORGETOWN UNIVERSITY) ]_ ’Eucaristia @ il cuore del Giovedi Santo: celebrata, adorata, L. vissuta. La Liturgia della Parola schiude le porte del Cena- colo e mostra ‘amore sconfinato di Gesu per i suoi, per noi, per tutti. L'antico rito della cena pasquale (/ Lettura), che annuncia- Va e prefigurava la nuova Pasqua, cede il posto a Gesi nell'at- to del suo estremo donarsi quale Corpo spezzato e Sangue ver- sato,‘per voi" e “ogni volta’, come ricorda san Paolo (i! Lettu- ra). E Cristo il vero Agnello immolato che libera dalla schiaviti: del peccato ¢ salva il mondo, e che il memoriale della Cena del Signore rende realmente presente nella Chiesa mediante il mi- nistero sacerdotale. Nella trepida e raccolta intimita del Cenacolo, Gesi indica ai suoi discepol il senso della sua missione redentrice, lavando e asciugando i piedi a ognuno (Vangelo). Un gesto umile, segno del suo servizio d'amore a Dio e agli uomini, che tocchera il cul- mine nel “fino alla fine” della sua passione e morte. La lezione esemplare del Maestro passa ora ai discepoli di allora e di ogni tempo. L'amore vicendevole, concreto e vissuto, deve essere il segno distintivo delia comunita credente che, “in sua memo- tia", celebra, adora e genera amore. don Giuliano Saredi, ssp i Con la «Cena del Signore» si apre il Triduo pa- squale. Non sono giorni di preparazione alla Pa- ‘squa, ma la Pasqua stessa, perché la Pasqua di Cristo consiste nella sua passione, morte e risurre- Zione. Riunit intorno al suo altare ascoltiamo la Pa- rola e riceviamo il Pane della vita affinché produca- 1no in noi fa carita, Non ci sia per noi altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesil Cristo. Egli é nostra ‘salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. ‘Celebrante - Nel nome del Padre e de! Figlio e dello Spirito Santo. Assemblea - Amen. C-II Signore sia con voi. A-E conil tuo spirito. C - Fratelli sorelle, riconosciamoci peccatori per essere resi degni di celebrare la santissima Eucari- stia in cui & racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioé lo stesso Cristo, nostra Pasqua. = Signore, che nell'Eucaristia sei fonte e culmine di tutta la vita cristiana, Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. = Cristo, che nel Pane spezzato sei nutrimento che i sostiene nell'esodo verso la nuova Gerusalem- me, Christe, eléison. Christe, eléison. — Signore, che nel Vino versato sei bevanda che Tinvigorisce in noi la vita divina, Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. C- Dio onnipotente abbia misericorcia di noi, per- doni i nostri peccati e ci conduea alla vita eterna. A- Amen, Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiama, ti ren- diamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signo- re, Figlio unigenito, Gesu Cristo, Signore Di Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che toali i pec: cati del mondo, abbi pieta di noi; tu che togli i pec- cati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pieta di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo ’Altissimo, Gesis Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen. G - 0 Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena nella quale il tuo unico Figlio, prima di conse- gnarsi alla morte, affidé alla Chiesa il nuovo ed eter- No sacrificio, convito nuziale de! suo amore, fa’ che dalla partecipazione a cosi grande mistero attingia- mo pienezza di carta e di vita. Per il nostro Signore Gesit Cristo, A-Amen. 1 RUS ae ey ti) PRIMA LETTURA Es 12,1-8.11-14 sedutl Prescrizioni per la cena pasquele. Dal libro dell’Esodo In quei giorni, "il Signore disse a Mosé e ad Aronne in terra d'Egitto: *«Questo mese sara per voi linizio dei mesi, sara per voi il primo mese dell'anno. Parlate a tutta la comunita d'lsraele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. ‘Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnelio, si unira al vicino, il pit prossimo alla sua casa, se- condo il numero delle persone; calcolerete co- me dovra essere l'agnello secondo quanto cia- scuno pud mangiarne. ‘Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, na- tonell'anno; potrete sceglierio tra le pecore o tra le capre *e lo conserverete fino al quattordici di que- sto mese: allora tutta 'assemblea della comunita d'israele lo immolera al tramonto. ’Preso un po! del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'ar- chitrave delle case nelle quali lo mangeranno. ‘In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimie con erbe ama- re. "Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo man- gerete in fretta. E la Pasqua del Signore! ‘*In quella notte io passerd per la terra d'Egitto © colpird ogni primogenito nella terra d'Egitto, uomio O animale; cosi faro giustizia di tutti gi dei del Egit- to. lo sono il Signore! "ll sangue sulle case dove vi troverete servira da segno in vostro favore: io ve- dro il sangue e passerd oltre; non vi sara tra voi fla- gello di sterminio quando io colpird la terra o’Egit- to. “Questo giorno sara per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazio- ne in generazione lo celebrerete come un rito pe- renne”». Parola di Dio. A- Rendiamo grazie a Dio. ‘SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 115/116 R. IItuo calice, Signore, @ dono di salvezza. Real W tye ca alls 00, B+ gno+ re, 8 Re tol Che cosa renderd al Signore, / per tutti i benefici che mi ha fatto? / Alzerd il calice della salvezza /e invocherd il nome del Signore. R Agli occhi del Signore é preziosa / la morte dei suoi fedeli./ lo sono tuo servo, figlio della tua schiava: 4 2 tuhai spezzato le mie catene. Ate offrird un saorifcio di ringraziamento / ¢ invo- cherd il nome del Signore. / Adempird i miei voti al Signore / davanti a tutto il suo popolo. RB SECONDA LETTURA (Gor 11,23-26 ni volte juesto pane e i calice, Yolanmuncate a more aol Signore, vee 18 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Co- finzi Fratelli, *io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesu, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane *e, dopo aver reso grazie, lo spezzd e disse: «Questo é il mio corpo, che @ per voi; fate questo in memoria di me». #Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice é la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me» Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signo- re, finché egli venga. Parola di Dio. A- Rendiamo grazie a Dio. CANTO AL VANGELO (Ct. Gv 13,34) in pled Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore! Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, cosi amatevi anche vol gli uni gli altri. Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore! VANGELO Gv 13,1-15 Liamé sino alla fine, Dal Vangelo secondo Giovanni A- Gloria a te, 0 Signore. ‘Prima della festa di Pasqua, Ges, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amo fino alla fine. *Durante la cena, quando il diavolo aveva gia messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscario- ta, di tradirlo, “Gesu, sapendo che il Padre gli ave- va dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e Dio ritorava, ‘si alz0 da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attomno alla vita. *Poi vers6 dell'acqua nel catino e comincid a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con Vasciugamano di cui si era cinto. *Venne dunque da Simon Pietro e questi gli dis- se: «Signore, tu lavi i piedi a me?». "Rispose Ge- SU: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». “Gli disse Pietro: «Tu non mi lave- rai piedi in etemo!». Gli rispose Gesu: «Se non ti laverd, non avrai parte con me». °Giiidisse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le manie il capol». "Soggiunse Gesu: «Chi ha fat- toil bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i pie- Gi.ed é tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». *Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo so- no. "Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho la- vato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agii altri. "Vi ho dato un esempio, infatti, Berché anche voi facciate come io ho fatto a Voi». Parola del Signore. A-Lodeate, o Cristo. Non si dice if Credo. Una volta terminata lomelia, dove fe consgiane mot pastoral s/procece ala lavanca dei pied. PREGHIERA DEI FEDEL! ‘si pud adattare C - Fratelli e sorelle, in questa sera di raccolta intimita, nella quale’ Cristo ha istituito 'Eucari- stia e ha dato ai suoi discepoii il comandamen- to nuovo dell'amore, preghiamo per la salvezza nostra e del mondo intero Lettore - Diciamo insieme: R Gesu, Maestro e Signore, ascoltaci. 1, Per il Papa, i vescovi, i presbiteri e i diaconi: perché il loro ministero sia un instancabile dono d'amore alla Chiesa, sull'esempio di Cristo ser- vo obbediente fino alla morte. Preghiamo: 2. Perla pace nel mondo: perché Cristo Eucari- stia ispiri ai responsabili delle nazioni pensieri di verita e di giustizia, vie di dialogo e di liberta, gesti di fratemita e di solidarieta. Preghiamo: 3, Per le persone ignorate dalla societa dei pro- fitti e dei consumi, per le persone sole e abban- donate, per i poveri: perché Cristo Eucaristia desti nelle coscienze assopite la salutare in- quietudine che fluisce in azioni concrete. Pre- ghiamo: 4, Per noi qui raccolti per la Gena del Signore: per- cché la partecipazione al suo Corpo e al suo Sangue . ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE in piedi C- Padre onnipotente, che nella vita terrena ci nu- {rialla Cena del tuo Figlio, accoglici come tuoi com- mensali al banchetto glorioso del cielo. Per Cristo nostro Signore. A- Amen. PROPOSTE PER | CANTI: da Nella casa del Padre, ElleDiCi, 5a ed. - Inizio: Il tuo popolo in cammino (663); Vieni, fratello (760). Saimo responsoriale: M® G. Liberto; oppure: Venite, esultiamo al Signo- re (117-118). Lavandaa dei piedi: Quando venne la sua ora (704). Processione offertoriale: Dov'é cari- ta e amore (639). Comunione: Mistero della cena (678); Venuta Vora (757). Reposizione: Pange, lin- gua (609). PER ME VIVERE E CRISTO Lo dice il Signore stesso: «Chi mangia la mia car- ne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui». In- fatti, il gesto di Gesu che diede ai discepoli il suo Corpo é Sangue nell'ultima Cena, continua ancora 09g) attraverso il ministero del sacerdote e del dia- ono, ministri ordinari della distribuzione ai fratelli del Pane della vita e del Calice delia salvezza. — Papa Francesco 63 Allaltare della Reposizione Il Signore si é fatto preghiera e offerta per noi (ees serainizia i Tiduo pasquale in cui iv ‘viamo la passione del Signore, la sepoltura, la risurrezione. Terminata la celebrazione della Cena del Signore con la lavanda dei piedi, le co- munita cristiane si ritrovano dinanzi agli altari dove & riposta la santissima Eucaristia per la co- munione di domani. Sino alla mezzanotte, tutti siamo chiamati a sostare dinanzi al segno dell’Amore pil grande. Dopo il canto che ac ‘compagna la processione, inizia un tempo ado- rante che pud essere una mistagogia, cioé un ri- pensare il Mistero che accade ai nostri occhi di fede. Rileggiamo brani dei discorsi di Gesu in Gv 13-16, osserviamo i suoi gesti, stiamo con lui nella sala alta dove egii paria a lungo ai suoi. Crerano i Dodici, alcuni altri e le donne. Nel se- gno del lavare i piedi, Gesu manifesta la gloria di Dio! Un Dio che ama dando sé stesso é det- tando la misura dell'amore. Gesi vive e antici- pala sua Passione, poi dona il comandamento nuovo: amatevi come io viho amato. La Passio- ne e la Croce daranno consistenza storica a cid che egli aveva gia fatto nella sua liberta. Un’altra attenzione adorante @ per noi la Pre- ghiera di Gesi in Gv 17,1-26: Gest prega per é; per i suoi perché siano custoditi nella verita e nellunita; prega per tutti quanti crederanno e saranno suoi discepoli, ogi e domani. II Miste- ro di Gest nell'Eucaristia svela a noi una verita che a volte ci sfugge: quello che egli fece di sé quella sera della Cena e nella sua passione, morte, sepoltura e risurrezione, lo fece per noi econ noi, Verita che sono divenute nostre nel santo Battesimo (cf. Rm 6,4-6): ecco, quando ci prostriamo dinanzi all'Eucaristia, questa se- rae sempre, siamo davanti al mistero del Cor- pototale del Signore Gesu; troviamo con lui tut- ta 'umanita che si dona, tutti quelli che hanno amato come lui: i martirie i santi, e quanti sono divenuti tutta carita. sr. Cristina Cruciani, pdém PREGHIERE 1. Signore Gesu, siamo qui raccolti davanti a te. Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo, da noi croci- fisso e dal Padre risuscitato. Tu, il vivente, real- mente presente in mezzo a noi. Tu, la via, la verit& € la vita: tu, che solo hai parole di vita etema. Tu, unico fondamento della nostra salvezza, e unico nome da invocare per avere speranza. Tu limma- gine del Padre e il donatore dello Spirto; tu, Amo- te: Amore non amato. Signore Gesil, noi crédia- mo in te, ti adoriamo, ti amiamo con tutto il nostro cuore, € proclamiamo il tuo nome al di sopra di ogni altro nome. Signore Gesu, rendici vigilanti 64 nellattesa della tua venuta. San Giovanni Paolo I “Cristo nel Getsemani” (part), Carl H. Bloch (1834-1890). 2. Questo pane che tu mi doni, Signore Gesi, sei tu stesso, 0 Cristo, Figlio diletto del Padre. Sei tu stesso, che ti sei incamato e immolato per noi; tu che sei nato a Betlemme, sei vissuto a Naza: ret, hai guarito i malati. Tu che sei la via, la verita e la vita; tu che sei morto perché mi amavi; tu che sei asceso al cielo e ora, alla destra del Padre, re~ gnie intercedi continuamente per noi. O Gesu, ve- rita etema, tu dici che sei presente li sull'altare, realmente e sostanzialmente, con la tua umanita € tutti tesori della tua divinitd. lo lo credo e per- Cché lo credo mi prostro davanti a te per adorarti Accogii, mio Dio e mio tutto, 'omaggio della mia adorazione. Beato Columba Marmion saga seintillex Al'ultima Cena gli apostoli nel pane e nel vino consacrato che il Salvatore dava loro dicendo: «Questo @ il mio corpo; questo & il mio sangue», adorarono Cristo, il Mae- stro divino con quella pura e alta fede che crede ai portenti della sua Parola, di cui si sostanzia interna adorazione, fede sen- zalla quale @ vano segno il piegare di un nocchio. Da quell’ora del Cenacolo comin- ciarono i secoli del Dio dell’Eucaristia ~Papa Pio Xil LADOMENICA.Peroticoreliaioso n 2/2022 - Anno 100 - Di. es tro Robe Mina «Reg. Trbunale i Alban. 412 oe 2/127 Paolo 14 12051 Aba CN. Te 0173-296 329- Ema: sable Paza S abboramenb@stnaus. t= ‘OOP 107,201.26 - Editor Periodic San Paolo Sr. - Ox, eto Gruppo San Paolo: Cal Cibin -© Parodi San Pano Sr. - Abbonamerto annuo € 14 slug seni timate | foes vate cat ee Ct aiermaeree 3 | 27 SSSaRW ce

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