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Trascrizione dei brani audio

Gianni: Purtroppo non posso, il mio aereo sta per Ivan: Davvero? E cosa ti avevano offerto?
partire. Chiedo scusa e La ringrazio per tutto Gianni: Non ha più importanza, perché hanno sbaglia-
quello che ha fatto per me! Addio. to persona, io voglio vivere una vita tranquilla.
... Perciò ho dovuto lasciare l’Italia.
Gigi: Pronto? Ivan: Ah! E quando torni? Sai che noi ti possiamo
Ivan: Indovina chi mi ha chiamato: Gianni! Questo o proteggere!
è molto furbo o è completamente scemo... Gianni: Grazie, ma non penso di tornare, questo lavo-
... ro non fa per me. Comunque, per sicurezza il
mio avvocato ha una chiavetta con le poche
Carla: Allora?
cose che so: se succede qualcosa a me o ai
Gianni: Non lo so, forse c’ha creduto. Sto arrivando, miei, l’ho autorizzato a mandarla a chi di do-
dove sei? vere.
Carla: Al binario nove. Ivan: Ah, Gianni, sei pieno di sorprese! Però lo sai
CD 2: traccia 48 – Attività 2, 3, 4 (pag. 239) che stai facendo un gioco pericoloso?
Il giorno dopo... Gianni: Direttore, non ha niente da temere da me, non
ho alcuna intenzione di tradirLa. Anzi, le sono
Ivan: Pronto?
grato per il lavoro che mi ha dato. Ma... non ne
Gianni: Buongiorno signor Ivan, sono Gianni Andreoli. sono all’altezza.
Ivan: Gianni! Dove sei, tutto bene? Ivan: Hmm... buona fortuna, allora: ti servirà.
Gianni: Sì, ho saputo che mi sta cercando. ...
Ivan: Infatti, ci eravamo preoccupati... Carla: Allora, che ha detto?
Gianni: Senta, direttore: la Guardia di Finanza mi ha Gianni: Non lo so, questo non è uno che si lascia in-
contattato e mi ha fatto un’offerta. Ma io l’ho timorire, non credo di averlo convinto... via,
rifiutata subito, senza pensarci. dobbiamo sbrigarci!

Trascrizione dei video di Italia&italiani

Unità 1 | Un segreto per due È la prima volta che vengo al Carnevale di Venezia. È una
bellissima esperienza, è una città viva, piena di colori e
Il Carnevale di Venezia (clip culturale) di emozioni. Quando ho l’occasione, partecipo volentie-
Il Carnevale più conosciuto e famoso è certamente quello ri a sagre, feste popolari perché è un’occasione anche
di Venezia: una tradizione antica che risale a centinaia di per scoprire luoghi, tradizioni, folklore di posti che non
anni fa. Ogni anno, per due settimane, questa meraviglio- conosco.
sa città si trasforma in un enorme palcoscenico, dove tutti Il Carnevale di Venezia è un’esperienza assolutamente da
possono diventare quello che desiderano. Arrivano turisti vivere!
da tutto il mondo per ammirare le maschere e vivere la
magica atmosfera che si crea. Sfilate e musica animano
Piazza San Marco, tantissime barche colorate riempiono i Unità 2 | Cambiamenti in vista
canali e migliaia di persone in costume popolano le strade. La pasta alla Norma (clip culturale)
La Festa veneziana sull’acqua apre il Carnevale di Venezia: Oggi prepariamo insieme un piatto tipico siciliano, ori-
un corteo di barche in maschera celebra il Carnevale e per- ginario di Catania: la pasta alla Norma, in omaggio alla
corre il Canal Grande. Per giorni la città è in festa, ma gli celebre opera di Bellini. Mettiamo a bollire l’acqua e
eventi più attesi sono sicuramente il Volo dell’Angelo e la cominciamo a preparare il sugo di pomodoro. Prendia-
Sfilata di maschere veneziane. Durante il Volo dell’Angelo, mo il ketchup... Scherzo! Il ketchup assolutamente no...
un artista o un personaggio famoso, con indosso un ricer- ma i pomodori freschi, sì! In un tegame versiamo l’olio
cato costume di Carnevale, “vola” dal campanile di San e due spicchi d’aglio, aggiungiamo i pomodori freschi,
Marco fino a Palazzo Ducale. Un evento molto emozionan- tagliati in grossi pezzi, e cuciniamo per venti minuti. Poi
te, che attira più di ventimila spettatori! Le maschere, che passiamo i pomodori e li rimettiamo sul fuoco per altri
passeggiano e ballano per la città durante il periodo dei quindici minuti con un po’ di sale. Ora friggiamo le me-
festeggiamenti, partecipano anche al tanto atteso Concor- lanzane, tagliate sottili e aggiungiamo il sale. Quando
so “Maschera più bella”, in Piazza San Marco. l’acqua bolle, aggiungiamo il sale grosso e buttiamo la

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pasta. Noi prepariamo il piatto con i rigatoni. Control- Carnevale. Le maschere hanno prezzi completamente
liamo il tempo di cottura indicato sulla confezione: do- differenti, la stessa maschera può costare trenta euro
dici minuti, al dente. Attenzione: non cuciniamo la pasta se è semplicemente finita, o ne può costare anche, non
in poca acqua tiepida! Non la lasciamo in frigo per il lo so, duecento, se è piena di strass, Swarovski... E di-
giorno dopo! Non la usiamo come contorno per la car- pende molto dal tempo di lavoro e dalla preziosità dei
ne! Scoliamo la pasta, al dente. La saltiamo in padella, materiali utilizzati. Noi lavoriamo tantissimo con i turi-
senza scuocerla però! Per finire, aggiungiamo le melan- sti che vogliono un qualche souvenir particolare, pos-
zane e grattugiamo sopra il formaggio. Ma attenzione: sono essere italiani o stranieri. Però lavoriamo anche
assolutamente non un falso “parmesan” e neanche il molto con il cinema e con il teatro, e ultimamente c’è
nostro amato Parmigiano Reggiano, ma solo ed esclu- un nuovo campo di espansione dell’azienda, che sono
sivamente la ricotta salata siciliana! Qualche foglia di le feste di matrimonio. È molto di moda organizzare
basilico fresco (non prezzemolo!). Il piatto è pronto! feste di matrimonio a Venezia o in stile veneziano, per
Assaggiamo! Se usate la pasta lunga, attenzione: per cui gli sposi regalano a tutti gli invitati una maschera.
mangiarli, dobbiamo arrotolare gli spaghetti sulla for-
chetta, così. Sarebbe meglio non usare il cucchiaio... e Unità 4 | A lezione d’italiano
soprattutto non li tagliamo con il coltello! E ora provate
voi a preparare un piatto italiano con i miei consigli! I dialetti italiani (quiz)
Di dove sei?
Unità 3 | Un nuovo lavoro Ciao, sono Francesco, vengo da Catania e faccio il me-
dico.
Le maschere veneziane (mini documentario)
Ciao, sono Marco, sono di Roma e studio all’università.
Qui siamo nel laboratorio Ca’ Macana, facciamo ma-
schere tradizionali veneziane, facciamo tutto in carta- Ciao, sono Paola, sono di Catania e faccio l’insegnante:
pesta, fatto a mano, e il laboratorio è stato fondato nel insegno elettronica.
millenovecentottantaquattro. Le maschere a Venezia Ciao, sono Alessio, sono di Treviso e faccio il pizzaiolo.
sono una parte fondamentale della cultura cittadina. Ci Parli in dialetto? Con chi?
sono maschere legate alla tradizione del teatro, quindi Mi capita spesso di parlare in dialetto soprattutto nel
della Commedia dell’Arte, quindi alla tradizione del te- mio lavoro, quando devo parlare con persone anziane.
atro italiano; ci sono maschere legate al Carnevale, che
No, non mi capita spesso di parlare in dialetto. A casa
tutti conoscono nel mondo, e quindi di fantasia: posso-
mia, mia mamma era romana e quindi non si parlava
no essere animali, possono essere dei temi mitologici;
mai il dialetto, né il siciliano né il romano a casa.
e poi ci sono delle maschere che venivano usate spe-
cialmente nel Seicento e nel Settecento, come parte Non spesso, però con gli amici un po’ sì.
del costume tradizionale veneziano. Queste maschere Certo, quando sono al lavoro, mi capita spesso di par-
venivano usate per non essere riconosciuti, per rima- lare in dialetto, poi nel resto della giornata no, però al
nere in incognito e quindi venivano portate da ricchi e lavoro mi capita coi miei colleghi.
poveri per potersi mischiare tra le varie classi sociali, Ora ascolterai una frase in dialetto e dovrai capire,
creando un’atmosfera molto intrigante, di mistero e di dirci di quale ragione è.
avventura. L’abilità artigianale è qualcosa di molto ap-
Ok, proviamo.
prezzato nel resto del mondo e che distingue l’Italia da
tutti gli altri Paesi. Sicuramente, fare le cose a mano ed “Aggiu accattatu nu chilu di pane.”
essere in grado di fare un lavoro totalmente in maniera Beh, dalla Lombardia sicuro no. Sarà della Puglia.
artigianale distingue un oggetto, distingue un prodotto Ora prova a leggerla.
da uno industriale, fatto in serie. Questa maschera vie- “Aggiu accattatu nu chilu di pane.”
ne poi decorata secondo i desideri del cliente, oppure
secondo certe decorazioni che noi portiamo avanti, con Secondo te, cosa significa?
le piume, con la stoffa, con colori, con strass. Davve- Non so, secondo me, può esse’ “Ho comprato un chilo
ro non c’è limite alla fantasia e ai tipi di decorazione di pane”.
che si possono fare su una maschera. Le maschere più “Nun teng’ genj.”
vendute sono sicuramente quelle che si possono usare Secondo me, viene dalla Campania. Dovrebbe significa-
sia come decorazione che come costume, perché allo re “Non mi sento di fare questa cosa”.
stesso tempo una persona acquista un oggetto che an-
“Son drio morir de se.”
drà a decorare la propria casa, però può anche essere
usato durante una festa, durante Halloween, durante il Eh beh, questa sembra proprio settentrionale. Secondo
me, viene dal Veneto.

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Trascrizione dei video di Italia&italiani

Ora prova a leggerla. Secondo te, cosa significa?


Ah, ok: “Son drio morir de se”. Potrebbe significare, Beh, “dacce un tajo” secondo me, vuol dire “smettila”.
l’ultima parte “morire di sete”, la prima non saprei. Nel Puoi provare a dire la stessa frase nel tuo dialetto?
mio dialetto potrebbe dirsi: “Staiu morendu di siti”.
“Fa’ il bravo, moeghea!”
“Du mischinu!”
“Scia vidimu ce sta fasci!”
Beh, secondo me, del Sud Sud: Sicilia.
Eh beh, non ho idea da dove venga, però sembra meri-
Secondo te, cosa significa? dionale. Quindi, probabilmente viene dalla Puglia.
Mah, non saprei, ti direi “meschino”. Ora prova a leggerla.
Stessa frase nel tuo dialetto? Uhm... provo: “Scia vidimu ce sta fasci!”.
Nel dialetto mio sarebbe “Sto poraccio!”. Secondo te, cosa significa?
“Maria, stasira spanzai!” Guarda, non ho proprio idea di cosa possa significare!
Questo... questo sempre dal Sud, secondo me, Calabria. Ah, ok! Quindi nel mio dialetto potrebbe essere: “Aò,
Secondo te, cosa significa? virimmu che sta facennu!”.
Secondo me, vuole dire: “Mamma mia, stasera ho man-
giato troppo”. Unità 5 | Vivere a Venezia
Puoi provare a dire la stessa frase nel tuo dialetto? Venezia (clip culturale)
“Mari, mamma mia, stasera go magnà massa!” Nella magica città di Venezia non ci sono auto o moto,
“A ‘ro vaje?” né biciclette. Ci si muove con i motoscafi o i taxi d’ac-
Beh, questo sembra meridionale, può essere campano. qua. Al posto degli autobus, ci sono i vaporetti e al posto
delle fermate, gli imbarcaderi. Per i turisti, ci sono anche
Secondo te, cosa significa?
le gondole. L’unica piazza è Piazza San Marco, tutte le
Beh, non ho idea di cosa significa, potrebbe essere altre si chiamano campi; mentre le vie sono chiamate
“Dove vai?”. Nel mio dialetto potrebbe essere “Uni stai calli. Piazza San Marco è il cuore della città. Su questa
iennu?”. piazza sorge la meravigliosa Basilica di San Marco, in sti-
“U viristi a chiddu chi fici?” le gotico, romanico e bizantino, da mille anni la chiesa
Viene dalla Calabria. Secondo me, significa “Hai visto principale di Venezia. E, accanto, l’omonimo Campanile.
cosa ha fatto quello lì?”. A pochi passi, si trova la Torre dell’Orologio e il Palazzo
Ducale. Quando Venezia era uno stato, una repubblica,
“Hmm, tira na gianna”.
e una grande potenza del Mediterraneo, questo palazzo
Questo… questo potrebbe essere toscano. era la sede del governo e abitazione del doge, il capo
Secondo te, cosa significa? dello stato. Oggi è un museo e ospita le opere di Tiziano,
Secondo me, vuol dire “Ah, ecco Gianna!”. Veronese e Tintoretto. Il Canal Grande è il principale ca-
“Son de pressa.” nale di Venezia e divide la città in due parti. Lungo que-
sto canale si affacciano tutti i palazzi e le chiese più im-
Dall’accento, secondo me, è veneto.
portanti. Questa città ha un grande patrimonio storico e
Secondo te, cosa significa? culturale, come le Gallerie dell’Accademia, che ospitano
Non so, sembra... sembra una che è depressa. Ah, si- la pittura rinascimentale veneziana, e la Collezione Peg-
gnifica “Ho fretta”. Allora, è simile al dialetto siciliano, gy Guggenheim, per gli amanti dell’arte moderna. Merita
perché si dice “Sugnu ri prescia”. una visita il meraviglioso Teatro La Fenice, che prende
“Mamma, conza a nzalata!” il nome dall’uccello mitologico che rinasce sempre dopo
la morte; il teatro infatti è stato ricostruito più volte. A
Mah, penso che pure questa è della Sicilia.
Venezia ci sono più di quattrocento ponti. Tra i più noti:
Secondo te, cosa significa? il Ponte dei Sospiri, oggi tappa degli innamorati, ma un
Mah, non so cosa significa, ma quello che ho capito io è tempo erano i sospiri dei condannati che dal Palazzo Du-
“Mamma” e “insalata”. Nel dialetto mio dovrebbe esse- cale erano portati in prigione. Tra i più belli e particolari:
re “Mamma, accondi st’insalata!”. il Ponte di Rialto, con i suoi numerosi negozi. A pochi pas-
“Essi bbono: dacce un tajo!” si dal ponte, c’è il Mercato di Rialto, uno dei mercati piu
Secondo me, questo è dalla Sicilia. antichi di Venezia. In questa città, l’aperitivo è un vero e
proprio rito: nei tanti bàcari, le tipiche osterie veneziane,
Ora prova a leggerla. potete gustare una vasta scelta di vini e spuntini chiama-
“Essi bbono: dacce un tajo!” ti cicchetti. La laguna veneziana ospita una cinquantina

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di isole minori, ma le più grandi e famose sono: Burano, a. Raffaello
l’isola dalle case colorate e dei merletti, e Murano, l’isola b. Antonio Canova
del vetro soffiato. I suoi bellissimi oggetti e gioielli in ve- c. Umberto Boccioni o
tro vengono esportati in tutto il mondo. d. Roberto Bolle?
Allora, io non mi ricordo se è Canova o Boccioni, perché
Unità 6 | È un capolavoro! è una cosa del Futurismo...
L’arte italiana (quiz) Secondo me, è Boccioni.
E adesso faremo qualche domanda riguardante la Boccioni? Proviamo!
storia dell’arte... Boccioni, esatto! La risposta esatta è c, Boccioni.
Il Giudizio universale è un capolavoro di Michelangelo Questa scultura della fine del millesettecento è
Buonarroti. Dove si trova? conservata al Louvre, Parigi. Di quale opera si tratta?
a. A Firenze, negli Uffizi a. La Pietà di Michelangelo
b. A Roma, nella Cappella Sistina b. Amore e psiche di Canova
c. A Parigi, al Louvre oppure c. La Nascita di Venere di Botticelli
d. A New York, al Museo di Arte Moderna? d. La Gioconda di Leonardo
B, a Roma, nella Cappella Sistina Amore e psiche di Canova.
Ok, ah, io pensavo a Firenze, ma... Amore e psiche di Canova.
Esatto, è Roma Cappella Sistina! Vi confermo che è Amore e psiche di Canova.
Donna con cappello, Millenovecentodiciotto: il secolo Il bacio, Milleottocentocinquantanove. Dove potete
scorso, un famoso artista italiano ha dipinto molti ammirare questo famoso dipinto di Francesco Hayez,
ritratti della sua donna, Jeanne Hébuterne. Come si simbolo del Romanticismo italiano?
chiama questo pittore espressionista? a. A Torino, al Museo Egizio
a. Modigliani b. Al Galata Museo del Mare di Genova
b. Giotto c. A Milano, Pinacoteca di Brera oppure
c. Botticelli o d. Alla Biennale di Venezia?
d. Bernini? Già dove è più difficile. Boh, forse... c, a Milano?
Modigliani. Esatto! La risposta è c, a Milano, Pinacoteca di Brera.
Modigliani, esatto. Primavera di Botticelli. Si trova a Firenze, nella
Come si chiama questa bella statua, realizzata nel Galleria degli Uffizi. Ed è una delle opere più famose...
Millequattrocentoquaranta, che oggi dà il nome ad a. dell’arte romana
un noto premio cinematografico? b. dell’arte moderna
a. il David di Michelangelo c. del Rinascimento oppure
b. il David di Donatello d. dell’Impressionismo?
c. Oscar di Donatello o Questa è facile, dai! Rinascimento!
d. David Bowie? Rinascimento.
Il David di Michelangelo? Esatto! C, del Rinascimento.
D, David... Bo... Ba...
Questo famoso dipinto del Millenovecentouno, di
Ragazzi, la risposta è David di Donatello! La b. Giuseppe Pellizza da Volpedo, conservato al Museo
Ora, invece, parliamo di pittura metafisica. Le muse del Novecento di Milano, qual è il suo titolo?
inquietanti del Millenovecentodiciassette, è un’opera a. Il quarto continente
di: b. Il quarto stato
a. Giorgio De Chirico c. Il primo mondo o
b. Leonardo Da Vinci d. Il primo selfie?
c. Caravaggio o Mi sembra b, Il quarto stato.
d. Giorgio Armani?
Esatto! È corretto: b, Il quarto stato.
Eh, Giorgio De Chirico.
Il Cenacolo è un’opera di Leonardo Da Vinci. Questo
Esatto, Giorgio De Chirico! capolavoro del Rinascimento italiano è meglio
Forme uniche della continuità nello spazio è una conosciuto come:
celebre scultura futurista di: a. Ultima Colazione

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Trascrizione dei video di Italia&italiani

b. Prima Colazione Ceramica di Davide Frazzetta. Ci troviamo a Caltagiro-


c. Ultimo Pasto o ne, nel nostro negozio. Il Made in Italy non è solo alta
d. Ultima Cena? moda, case automobilistiche, cibo, cioè pizza, spaghet-
D, Ultima Cena. ti, ma anche artigianato. In particolare, la nostra azien-
da si occupa di ceramiche di Caltagirone. L’azienda è
Esatto! D, Ultima Cena.
nata circa dieci anni fa dalla passione del suo fonda-
tore, ovvero mio fratello, Davide, che fin da piccolo ha
Unità 7 | L’ultimo esame avuto la passione per la modellazione, l’argilla, l’arti-
L’università in Italia (mini documentario) gianato. Per diversi anni ha lavorato presso una bot-
tega artigianale calatina e successivamente ha deciso
Buongiorno, sono Maria Rita Liuni e insegno all’Univer-
di aprire una, diciamo, bottega in proprio e abbiamo
sità per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.
fondato appunto Arte e Ceramica di Davide Frazzetta.
Insegno Lingua e letteratura italiana contemporanea
Noi ci occupiamo di ceramica di Caltagirone. In parti-
agli studenti stranieri. All’università ci si iscrive dopo
colare, diciamo, affrontiamo tutte le fasi di produzione:
il diploma di scuola superiore, quindi dopo aver fre-
dall’argilla alla terracotta, sino ad arrivare alla maioli-
quentato cinque anni di scuola superiore oppure con
ca, cioè la ceramica proprio di Caltagirone. La nostra
un documento, con un diploma, anche rilasciato all’e-
azienda produce vasi, teste di moro, candelieri, pigne, i
stero, ma che sia appunto, in Italia, idoneo. Per iscri-
centro tavola e anche gioielli. In particolare tra gli ele-
versi all’università bisogna immatricolarsi ma questo
menti caratteristici ci sono appunto le teste di moro, la
non basta perché le università italiane, sia le università
pigna. E la pigna è uno tra gli elementi più caratteristici
pubbliche che le università private, oggi preferiscono
della ceramica di Caltagirone, per ciò che rappresen-
far accedere gli studenti attraverso un test di ingresso,
ta, ovvero il suo significato di prosperità, buona sorte,
che può essere un test selettivo o solo di orientamento
famiglia, perché non esiste in natura, appunto, una pi-
per capire un po’ la preparazione dello studente. Nelle
gna che all’interno non contiene i pinoli. Ecco perché
università italiane possiamo distinguere diversi corsi:
molto spesso la pigna viene esposta nelle balconate,
la laurea triennale, con la quale finendo si acquisiscono
nei cancelli, proprio per questo simbolo di prosperità,
centottanta crediti, poi c’è la laurea magistrale, per al-
di buona sorte. E viene anche scelta dagli sposi o da
tri due anni, e dopo la laurea magistrale si può accede-
chi vuole celebrare un evento, diciamo, come oggetto
re anche al master di secondo livello. Alla fine, l’ultimo,
augurale, da regalare a chi partecipa a questo evento.
diciamo, “step” è il dottorato di ricerca. Dipende dalle
La nostra azienda esporta anche all’estero e vendia-
università, però ecco, quasi tutte le università offrono
mo principalmente in Olanda, in Russia, in Giappone,
vari servizi: dalla mensa alla biblioteca, alle sale studio,
in Cina ed anche in America. I nostri prodotti vengo-
alle aule internet. Le università italiane sicuramente
no acquistati da una clientela vasta, soprattutto da chi
sono delle ottime università, i nostri studenti riescono a
ama proprio l’arte siciliana, la ceramica di Caltagirone.
laurearsi ed a essere preparatissimi, ma per lo più teo-
In particolare, diciamo, i nostri clienti apprezzano della
ricamente perché manca la pratica, quello che bisogne-
nostra azienda l’artigianalità, la decorazione a rilievo,
rebbe, ecco, creare sono i rapporti anche con il mondo
che è proprio una particolarità del nostro laborato-
del lavoro e anche delle attività pratiche, in modo da
rio. La caratteristica principale della nostra azienda è
dare agli studenti la possibilità di finire il loro percorso
combinare tradizione e innovazione, ecco perché non ci
universitario e riuscire a inserirsi facilmente nel mondo
stanchiamo mai di innovarci e creare e dare un tocco di
del lavoro. In Italia ci sono molti studenti Erasmus che
originalità a quelle che sono le ceramiche siciliane. Vi
provengono da diversi Paesi, soprattutto dalla Spagna,
aspettiamo! Grazie e a presto!
ma anche dalla Polonia, dal Portogallo, dalla Francia,
dalla Germania. Gli studenti stranieri in generale han-
no anche dei percorsi privilegiati. Per esempio, nel-
Unità 9 | Un incontro
la nostra università, l’Università per Stranieri “Dante Libri e letteratura (mini documentario)
Alighieri” di Reggio Calabria, gli studenti accedono ai Borri Books nasce da un’idea di mio padre, Paolo Bor-
corsi universitari e sono esonerati dal pagamento delle ri, nel Millenovecentonovanta. Lui, grande amante dei
tasse. Inoltre, sono previste delle borse di studio che libri, in un momento in cui l’editoria iniziava già a vi-
facilitano sicuramente il loro percorso. vere un primo momento di difficoltà, ha deciso di ab-
bandonare tutte le altre attività che aveva e aprire le
Unità 8 | Italia da esportare librerie nelle stazioni. E questa idea fu rivoluzionaria,
Le ceramiche di Caltagirone (mini documentario) però portò ottimi risultati perché dall’idea di mio pa-
dre e dalla costruzione di tutte le librerie che aveva
Sono Morena Frazzetta, faccio parte della ditta Arte e
fatto nelle stazioni, oggi in Italia, tutte le principali sta-

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zioni hanno all’interno una libreria. Noi abbiamo tanti e prestigiose d’Europa, è una città d’arte, ma anche di pel-
tipi di clienti, perché abbiamo dei clienti affezionati, poi legrinaggio, per la prestigiosa Basilica di Sant’Antonio, gli
abbiamo un cliente di passaggio, che è il cliente che affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, il mae-
magari è di passaggio a Roma Termini, non ci conosce. stoso Prato della Valle, storica piazza che ospita mercati,
Un altro tipo di cliente è il cliente straniero, che viene concerti e... molti sportivi. Non dimenticate di provare il
nella nostra libreria proprio perché noi abbiamo una famoso caffè Pedrocchi, nell’omonimo bar storico. Vicenza
libreria internazionale fornita come una libreria italia- è conosciuta come la città del Palladio. Il famoso archi-
na. Ci sono tre tipi di, diciamo, lettori che noi dividia- tetto, infatti, ha modellato profondamente l’aspetto della
mo: i bambini piccoli, per cui abbiamo tutta una scelta città, regalandole posti come la Basilica Palladiana, il Te-
di libri diciamo di favole, musicali, approccio didattico atro Olimpico, Villa La Rotonda, la Loggia del Capitanio
eccetera; poi abbiamo una fascia di lettori teenager e Palazzo Valmarana, solo per citarne alcuni. Vicenza è
che invece, diciamo, è più attratta dai blogger, è più ricca di opere d’arte e ville bellissime. Treviso è un antico
attratta dai personaggi del momento, è più attratta da, comune medievale. Il centro storico, che si sviluppa intor-
diciamo, fumetti, fenomeni di televisione. Poi invece, no a Piazza dei Signori, è caratterizzato da canali, portici e
per quanto riguarda il lettore adulto, c’è il forte lettore antiche mura. La sua cucina è famosa per i contorni al ra-
che è quello diciamo sempre attento anche alla quali- dicchio rosso e il famoso prosecco di Valdobbiadene. Vero-
tà del libro, alla qualità dello scrittore eccetera; e poi na, la spledida città degli innamorati, seconda per bellezza
abbiamo il lettore di impulso, che è quello che prende solo a Venezia, vi accoglierà con la sua maestosa Arena
il libro più pubblicizzato, il libro del momento, del per- e i luoghi legati alla storia d’amore di Giulietta e Romeo,
sonaggio della televisione magari. Un calo di vendite Castelvecchio, il più importante monumento militare della
sicuramente c’è, probabilmente non dato solo dai libri Signoria Scaligera, e il Ponte di Castelvecchio, che collega
digitali ma dato dalla situazione economica che l’Italia la fortezza alla città. Verona è piena di attrazioni e ospita
si trascina da tanti anni. È certo che il lettore che non tanti eventi, soprattutto nell’elegante Piazza delle Erbe.
legge, non legge né il cartaceo né il libro, diciamo, on- Per i più piccoli c’è il parco dei divertimenti Gardaland, a
line. Purtroppo non c’è l’educazione alla lettura. Dando pochi passi dal bellissimo Lago di Garda. Questo lago è il
un libro a un bambino piccolo si creerà un lettore da più grande d’Italia ed è il punto d’incontro tra Lombardia,
adulto. Gli autori contemporanei che possiamo defini- Trentino e Veneto. Offre panorami magnifici e tante atti-
re sicuri, certi nella loro vendita: parliamo di Camilleri, vità all’aria aperta, dall’escursionismo agli sport acquatici
che ha un suo pubblico assolutamente affezionato, che e relax nelle numerose spiaggette. E poi ancora Cittadella,
lo segue sia televisivamente e sia con i libri cartacei. affascinante cittadina circondata da mura medioevali...
Di autori italiani contemporanei, per esempio, Valerio Bassano del Grappa, con il Ponte Vecchio, monumento
Massimo Manfredi ha un’ottima vendibilità e ha, dicia- simbolo della città... Asolo, suggestivo borgo medievale
mo, dei libri che sono sempre dei libri interessanti per situato al di sopra di una collina... Il Veneto è pieno di pic-
il nostro pubblico che ci richiede sempre con attenzio- cole meravigliose città, tutte da scoprire!
ne. Gli autori classici che vendono sempre: ovviamente,
Manzoni in tutto il periodo scolastico è quello che va Unità 11 | Il dilemma
per la maggiore, Italo Svevo, Calvino, Sciascia. Ecco i
nostri classici di sempre. Giornali, notizie e bufale (mini documentario)
Salve, sono Gaetano Pedullà, il direttore de La Notizia,
Unità 10 | Città o campagna? il primo giornale in Italia nato prima su internet e poi in
formato cartaceo. Questo perché io penso che il futuro
Le meraviglie del Veneto (clip culturale) è sempre più il digitale e soprattutto i social; il passato è
Il Veneto ha un territorio molto vario, fatto di pianure, la carta stampata ma noi viviamo nel presente, nell’oggi,
montagne e colline. Ma l’acqua è sempre un elemento co- e quindi avere un mix, un po’ e un po’, ci ha permesso di
stante: si incontrano ovunque canali, fiumi, laghi, persino essere molto forti e presenti sui canali digitali ma an-
la laguna e il mare. Il Veneto è pieno di luoghi e paesaggi che attivi e quindi interessanti per il mercato della rac-
meravigliosi. A nord dominano le Dolomiti. L’elegante Cor- colta pubblicitaria e per i lettori tradizionali che ancora
tina, chiamata la Perla delle Dolomiti per le sue bellissime amano acquistare la loro copia in edicola. Il giornalismo
montagne, è meta turistica sia d’estate che d’inverno. Più tradizionale, classico, quello che poi nel tempo si è mol-
a sud, si incontrano i Colli Euganei, incantevoli angoli di to omologato nel modo di fare informazione, è sempre
natura incontaminata e pittoreschi borghi storici. Gli agri- meno attraente per i giovani che hanno difficoltà oggi e
turismi sono tra i migliori d’Italia, per non parlare delle ac- anche scarsa abitudine a comprare i giornali in edicola.
que termali di Abano Terme, piccolo comune della provin- I giornalisti, come in tutte le redazioni, fanno uno sforzo,
cia di Padova, che attrae turisti da tutta Europa. Padova, intanto di ricerca di notizie che altri non pubblicano. La
raffinata e vivace, sede di una delle università più antiche Notizia è un quotidiano giovane e quindi ha una assoluta

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Trascrizione dei video di Italia&italiani

necessità di differenziarsi dal flusso che passa attraver- chiede: “Vieni a cena? Vieni a mangiare?”.
so le grandi agenzie di informazione, i grandi quotidia- Prima di venire (andare) in Italia pensavo che gli italiani
ni. La nostra specialità è quella di pubblicare cose che erano tutti alla moda, con quei capelli, con quei vestiti,
gli altri non pubblicano: da una parte perché abbiamo, con il trucco... Quando sono arrivata qui, ho pensato che
come dire, anche una freschezza mentale e una liber- questo era davvero vero, perché, soprattutto le donne,
tà di scrivere cose che da altre parti sono scomode. Un si truccano (fanno il trucco) per fare tutto quello che
giornale come La Notizia che, come dicevo, è molto forte fanno. Per andare in spiaggia si truccano, per andare al
sui canali social, si scontra, naturalmente, con le “bufa- supermercato si truccano... Nel mio Paese lo facciamo,
le”, cioè le informazioni che vengono montate ad arte ma non tutto il tempo... lo facciamo un po’.
per depistare l’attenzione del grande pubblico. È un ele-
Quando vivevo nel mio Paese, pensavo che gli italiani
mento molto importante per questo giornale rendere
fossero incapaci di guidare, facessero sempre un caos
pubblico che si tratta di un quotidiano che fa un lavoro
nelle strade e guidassero come se fosse una Formula
sano di informazione verificata, attendibile e credibile.
Uno. La penso ugualmente... perché ogni secondo ri-
Questo è molto importante perché si toccano argomenti
schio la vita. Per esempio, quando voglio attraversare
di poco valore: penso a notizie che oggi possono esse-
sulle strisce, non si fermano e continuano a suonare il
re date sul mondo dello spettacolo, ad esempio, o sulla
clacson. Non si fermano mai e mi gridano: “Vai, vai!”...
cronaca. Mentre ci sono argomenti dove le informazioni
ma dove vado? In cielo?!
sbagliate fanno molto male: penso ad esempio alla sa-
lute, penso ad esempio a quei temi che fanno scattare Prima di arrivare in Italia, mi sembrava che gli italia-
anche dei movimenti di odio. Ecco, su questi canali oggi ni fossero rumorosi, mangiassero troppo e parlassero
l’informazione ha una grande responsabilità da parte di sempre con le mani. Adesso, da quando sono in Italia,
quei mezzi di informazione, come La Notizia, che hanno, mi sono innamorata di questo Paese e ho capito che sì,
come dire, un’attenzione alle informazioni che raccolgo- gli italiani sono così, ma mi piace questo molto. Sì, man-
no e che poi danno ai lettori. giano troppo, ma ho mangiato troppo anche io e dopo
l’Italia devo fare la dieta veramente. Parlano sempre
con le mani ma... per esempio, ho imparato: “Che dici?”,
Unità 12 | In pericolo “Gustoso!”, “Basta!” e mi piace questo perché io penso
Stereotipi sugli italiani (Interviste autentiche) che sono un po’ italiana nel mio cuore. E adesso voglio
Ciao, mi chiamo Daniele. Sono australiano, di una città dire che gli italiani sono un popolo (nazionalità) meravi-
che si chiama Perth... secondo me, la migliore dell’Au- glioso, con bellissime tradizioni.
stralia. Prima di arrivare, pensavo che tutti gli italiani sono trop-
Ciao, mi chiamo Emilia e sono argentina. po affascinanti, molto aperti, si baciano sempre, si ab-
bracciano e parlano velocemente e a voce alta e usano
Ciao, sono Cecilia e sono argentina, di Buenos Aires.
tanto i gesti. Sono innamorata di un italiano che è dav-
Ciao a tutti, mi chiamo Salome, sono georgiana, vengo vero affascinante che parla con me sempre così...
dalla Georgia.
Prima di imparare l’italiano io pensavo che gli italiani
Ciao, mi chiamo Valeria, vengo dal Kazakistan, da parlassero sempre ad alta voce, sempre forte, e sempre
Almaty. molto velocemente, ma dopo che ho imparato la lingua,
Ciao, mi chiamo Elena, sono russa. ho capito e ho scoperto che non è così. In realtà parlano
Ciao, sono David, vengo dall’Ungheria, sono di una pic- forte ma non parlano così velocemente... si può capi-
cola città che si chiama Karcag, nella parte orientale del re. Sì, il fatto che non riescono per niente ad imparare
mio Paese. l’inglese o altre lingue, ma diciamo che ci provano... ci
provano, ma la strada è ancora lunghissima.
Ho una nonna italiana, della Calabria, che vive in Au-
stralia, ma nella sua macchina ha questo corno, cioè un È un po’ strano che si bevano tanti caffè, durante tutto il
peperoncino rosso, qualcosa di superstizioso. Quindi mi giorno, anche alle otto o alle nove di sera che, in quan-
chiedevo se tutti gli italiani fossero così, così superstizio- to (come) australiano, anche questo mi sembra un po’
si. Alla fine ho scoperto che è davvero vero. Per esem- strano. Quindi... quando dormono ‘sti italiani dopo tutto
pio, quando sono andato a Napoli, ho visto che c’erano ‘sto caffè?!?
questi corni, questi peperoncini, dappertutto! Molto strano per me è che mangiano una pizza gran-
Pensavo che gli italiani erano antipatici, poco gentili... de ogni persona... Nel mio Paese mangiamo poco, per
adesso penso di no, che mi sono sbagliata perché sono esempio con una pizza intera mangiano tre persone. Qui
gentili, sono simpatici... anche se sono un po’ mam- in Italia no! È una pizza per ognuno!
moni... Perché loro sempre parlano per telefono con la Sì, per me è molto strano che tutti gli italiani si baciano
mamma. La mamma gli domanda: “Dove sei?”. Sempre sempre, è troppo per una donna russa!

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