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RAFFAELLO

SPOSALIZIO DELLA VERGINE 1504 MILANO


PARAGONE CON PERUGINO.
spezza rami, unico ramo che era germogliato era di giuseppe.
differenze, rinnova effetto che viene dall sfondo.
figure: rigidità di perugino superata anche attraverso la posa del sacerdote

MADONNA DEL PRATO 1505-1506 VIENNA


si trasferisce a firenze. polo culturale artistico. con Michelangelo e Leonardo. Matura e
rinnova il suo linguaggio. maggiore grazia e naturalezza.
Rimando al destino del redentore, Papavero allude al sangue versato. Veste di Maria
simboleggia il dolore della donna, e la sfera celeste della purezza. La Vergine con Gesù
Bambino e San Giovannino siedono all’aperto su un prato. Maria indossa una veste rossa
che lascia scoperte le spalle per via dell’ampia scollatura. Il mantello blu è invece poggiato
sulle gambe e giunge fino a terra. Dal bordo inferiore sporge il piede nudo. Gesù Bambino è
in piedi di fronte alla Madre che lo sostiene. Con la mano destra si regge impugnando la
croce astile che gli porge San Giovannino inginocchiato sulla sinistra del dipinto.
Il piccolo Santo indossa un mantello grigio con il bordo dorato intorno alla spalla sinistra e
alla vita. In primo piano il bordo inferiore del dipinto è incorniciato da erbe di varie specie. A
sinistra inoltre spunta una piccola margherita gialla. Invece in secondo piano a sinistra si può
vedere una piantina fiorita di papavero. Sullo sfondo dietro le figure è presente un lago sulle
sponde del quale si alzano delle colline. A sinistra sorge un piccolo centro abitato e in alto
compare una fortezza.

DEPOSIZIONE BAGLIONI 1507

voluta da atalanta baglioni. figlio assassinato. celebra ricordo e dolore.


Il corpo esanime di Cristo è sorretto da tre uomini che procedono con fatica verso sinistra
dove si trova il sepolcro. La loro schiena infatti è inarcata nello sforzo di sorreggere la salma
avanzando sul terreno impervio. A destra si trovano invece le pie donne con la Maria e la
Maddalena che accompagnano il trasporto del corpo.Al centro della scena un giovane
trasportatore esprime una grande agitazione. San Giovanni Evangelista invece giunge le
mani e Maria Maddalena dal viso sofferente e i capelli mossi dal vento tiene amorevolmente
la mano di Gesù. Nel gruppo che accompagna Cristo al sepolcro sono presenti anche a
sinistra, Giuseppe d’Arimatea e a destra, Nicodemo che osserva in direzione
dell’osservatore.
Le pie donne confortano Maria che pare priva di sensi. Infatti una donna la regge,
cingendole la vita con le braccia e una seconda sostiene il capo abbandonato sulla spalla.
Una terza, infine, siede in basso di fronte alla Vergine e alza le braccia in suo soccorso.
La scena si svolge in un paesaggio roccioso e a destra si intravede il pendio del monte
Golgota con le tre croci sulla vetta. Al centro invece il paesaggio si apre sulle colline
popolate da figure umane. Si intravede un lago, un castello e la strada lontana è costeggiata
da alberi. L’orizzonte infine è rappresentato da una fila di montagne lontana.
SCUOLA D’ATENE 1509-1510

La lunetta che raffigura la scuola di Atene rappresenta un grande edificio classico. In primo
piano Raffaello dipinse un pavimento decorato con quadrati regolari. Su di esso si innalza
una gradinata e da questa alcune architetture classiche con archi, soffitti a botte decorati
con lacunari e nicchie contenenti statue. Sotto le nicchie sono dipinti dei bassorilievi classici.
Gli edifici creano una scenografia simmetrica con al centro uno sfondamento verso il cielo
azzurro attraversato da nuvole bianche. Nella scena vi sono scienziati e intellettuali
contemporanei a Raffaello e appartenenti al mondo classico. I protagonisti dipinti al centro
contro il cielo sono i filosofi Platone e Aristotele. Platone ha un braccio alzato e con una
mano indica il cielo. Si tratta di un riferimento al mondo delle idee che furono l’oggetto del
suo studio. Aristotele invece ha il braccio alzato di fronte a sé e il palmo della mano rivolto
verso il basso. Con questo gesto il filosofo indica il suo interesse per l’esperienza e la
natura.Interpretazioni e simbologia —> Il significato del grande affresco di Raffaello è quello
di celebrare la civiltà romana e il papato come erede della cultura della classicità. Alcuni
personaggi hanno un aspetto che ricorda gli artisti contemporanei di Raffaello. Platone
ricorda Leonardo mentre Michelangelo impersona Eraclito. La scuola di Atene secondo il
programma di Papa Giulio II doveva rappresentare la filosofia. L’intera stanza doveva
indicare i valori del bene, del vero e del bello. In particolare l’immagine doveva indicare
l’unica via con la quale l’uomo può arrivare al bene e quindi a Dio. Le statue che si vedono
dipinte all’interno delle nicchie sono a sinistra Apollo e a destra Minerva. I due personaggi
mitologici rappresentano la ragione.

I COMMITTENTI E LA STORIA ESPOSITIVA —>La scuola di Atene fu commissionata a


Raffaello da Papa Giulio II. L’artista fu così incaricato di decorare quattro stanze che
componevano l’appartamento privato al secondo piano del palazzo pontificio.La storia
dell’opera —> La prima stanza degli appartamenti vaticani era chiamata della segnatura. In
questo ambiente infatti si ponevano le firme dei documenti ufficiali. Il termine deriva dal
latino signum cioè firma. La decorazione comprendeva l’intera volta e quattro grandi lunette
con temi cristiani e di carattere mitologico di storia antica.

MADONNA SISTINA 1513 DRESDA

La Vergine è frontale, in piedi tra le nuvole e tiene in braccio Gesù Bambino che è seduto
frontalmente tra le braccia della Madre. La mano sinistra è posata sulla gamba opposta,
flessa sul braccio di Maria. Inoltre anche lui, come la Vergine, guarda verso il devoto con
un’espressione corrucciata. La Madonna ha un’apparenza molto giovane. Il suo sguardo
serio esprime inoltre una leggera malinconia. Indossa poi una lunga veste rossa e una
sciarpa sulla scollatura. Un ampio velo ocra parte avvolge il capo, si inarca verso destra e
avvolge in basso il Bambino. Infine il mantello blu copre la parte inferiore del corpo creando
ampi panneggi.San Sisto è un uomo anziano con radi capelli bianchi e una barba canuta e
ispida. Sopra il camice candido porta poi un manto dorato simile a un piviale ma molto
lungo. A terra è posato il triregno, la tiara con tre anelli dorati. Santa Barbara, invece è
vestita con eleganti abiti del Cinquecento. A sinistra, in basso, San Sisto alza il capo per
guardare verso di loro. Inoltre, la sua mano sinistra è posata contro il petto mentre la destra
è rivolta verso il fronte del dipinto e sembra indicare il fedele. A destra, invece, Santa
Barbara è rappresentata di profilo e inginocchiata sulle nuvole. Il suo braccio sinistro è
ripiegato contro il petto mentre il viso è girato verso il devoto e guarda in basso.

Due celebri angeli Sul bordo inferiore al centro due piccoli angeli con ali colorate sembrano
presenziare la scena senza partecipare. Infatti quello di sinistra sorregge il mento con la
mano destra e sembra immerso in pensieri lontani. Il suo compagno di destra invece posa il
viso paffuto sulle braccia incrociate e dirige lo sguardo in alto. Infine l’ambiente è
completamente saturo di nuvole. Quelle in basso sono solide e vaporose. Quelle poste di
sfondo sono invece composte da faccine di cherubini bianche e trasparenti. In alto poi corre
uno spesso cordone nel quale scorrono gli anelli che sostengono le due tende verdi spostate
verso i lati.
MADONNA DELLA SEGGIOLA 1513/1514 FIRENZE
Questo dipinto di Raffaello è diventato molto famoso. La composizione circolare e le posture
della Madonna e di Gesù Bambino sono i principali elementi del suo successo. Inoltre
l’interpretazione della maternità risulta più vicina alla dimensione familiare del devoto. Maria
è seduta su di una seggiola in un ambiente domestico e tiene in braccio Gesù che ricorda un
bambino del popolo. Inoltre la Vergine osserva direttamente il fedele con uno sguardo molto
intenso. L’impostazione dell’opera pur molto strutturata è meno classica e misurata di altre
come la Madonna del Belvedere. L’opera di Raffaello si trova a Palazzo Pitti presso la
Galleria Palatina a Firenze. La Madonna della Seggiola era di proprietà della famiglia de’
Medici già dalla prima metà del Cinquecento. Il dipinto fu forse commissionato da papa
Leone X e inviato alla sua famiglia a Firenze. La Madonna della seggiola di Raffaello risale
al 1514 e fu dipinta dall’artista all'età di 31 anni.
Analisi de la Madonna della seggiola di Raffaello
Raffaello fu l’artista più celebrato dall’arte accademica fino alla metà dell’800. Infatti fu
considerato il perfetto cortigiano, elegante, misurato colto e raffinato. La sua arte inoltre
rispecchia la sua personalità. I suoi dipinti sono caratterizzati da un perfetto equilibrio
compositivo e da una grande ricerca formale. Raffaello nacque nel 1483 a Urbino e si formò
in gioventù presso la bottega del padre Giovanni Santi. In seguito collaborò con il Perugino e
fu a Siena accanto al Pinturicchio. Fu aperto a molte esperienze e assimilò le lezioni di
Leonardo, Michelangelo e altri artisti di Firenze dei quali acquista anche gli schemi
compositivi. La Madonna della seggiola è un dipinto tondo realizzato ad olio su tavola dal
diametro di 71 cm. L’opera era destinata probabilmente alla devozione privata del Papa viste
le dimensioni ridotte del dipinto. Inoltre la Vergine è seduta sulla “sedia camerale” ad uso e
privilegio del pontefice. Nel dipinto prevalgono toni caldi tra i quali spiccano alcune parti di
colore freddo. Il colore rosso della manica di Maria e quello arancione dell’indumento di
Gesù si incontrano proprio al centro della composizione. Gli stessi colori poi si ritrovano
nella decorazione delle scialle della Vergine e sul bracciolo della seggiola.
RITRATTO DI LEONE X 1518 FIRENZE
Il pontefice si trova al centro del dipinto, seduto su di sedia decorata in rosso. È rivolto verso
sinistra e osserva all’esterno dell’opera. È vestito con un abito bianco e il mantello rosso
scuro, come anche il suo cappuccio. Ha le braccia appoggiate ad un tavolino coperto da un
telo rosso. Sul piano inoltre è poggiato un messale aperto accanto ad una campanella
finemente decorata. Alle spalle del Pontefice vi sono poi Luigi De Rossi e Giulio dei Medici i
due cardinali. Lo sfondo è uniformemente scuro ma si intravedono nell’ombra alcune
architetture a sinistra. papà che esamina le sacre scritture
TRASFIGURAZIONE 1518 VATICANO
voluto da giulio de medici, che compariva di fianco a leone x. In gara con Sebastiano del
Piombo, che realizza la resurrezione. Che mandò in Francia. Raffaello non fa in tempo a
finirla. episodio in cui cristo sul monte tabor si manifesta agli apostoli, natura divina
trascendente. Apostoli ai piedi di cristo che fluttua in aria avvolto da nube di luce
intensa.Mode ed elia che appaiono in volo di fianco a cristo. sotto rappresenta guarigione di
un giovane malato. era posseduto dal demonio. intorno alla lavorazione dei presenti con la
famiglia del ragazzo. esaltano la fisicità dei corpi che donano dinamicità. Posa serpentinata
di michelangelo ripresa. le reazioni vengono da Leonardo nei moti dell’animo attitudini e
psicologia. sintesi di raffaello. cangiantismi che cambiano da tonalità all’altra.
GIORGIONE
partono da giovanni bellini nel corso della seconda metà del 400
Nei veneziani non emerge linea ma colore, senso atmosferico e paesaggio che è parte
integrante della loro arte. Più naturalistica. TONALISMO —> parte con la luce che elabora
tipo di pittura che si fonda sul colore non solo contorno e linea ma attraverso varie tinte e
velature di colore che danno corpo alla immagini e la linea va perdendosi. Lo stendere strati
sovrapposti per dare forme che si fondono quasi, come sfumato di leonardo. apprezzato da
committenti colti aristocratici mercanti ecc ecc
PALA DI CASTELFRANCO 1504
destinato alla chiesa di castelfranco veneto. unico dipinto d’altare. figura rialzata sul
basamento che richiama la forma del sarcofago rievoca morte del figlio con stemma , sfondo
all’aperto che non è interna ad una architettura. in basso ai lati ci sono san francesco e
santo cavaliere che simboleggia committente. ha era condottiero e allude al ruolo del
committente. Pavimenti a scacchiera tessuto rosso di velluto a sinistra c’è un borgo a destra
un campo con comandanti prospettiva aerea.
LA TEMPESTA
per collezionista privato, molte ipotesi donna seminuda che allatta un bambino un pedaggio
con corso d’acqua che si perde in lontananza con torri ecc, cielo squarciato dal lampo con
bagliore. rilettura in chiave moderna di adamo e eva. mito di fondazione di venezia che è
visto nello stemma di padova antenore che in fuga da troia ha fondato padova. la donna
padova che allatta venezia. senso logico o allegorico. paesaggio campestre. Al suo interno
vi sono dipinte alcune rovine classiche a sinistra. A sinistra un uomo in piedi si appoggia ad
un bastone esile e lungo. A destra invece si trova una donna seminuda seduta su di un prato
che allatta il figlio. Al centro è rappresentato un fiume attraversato da un piccolo ponte.
Sull’orizzonte si trova una città. Il cielo è cupo, denso di nubi e un lampo illumina la zona
sopra le case. La scena è incorniciata da grandi alberi e cespugli che creano delle quinte
naturali a destra e a sinistra.
Interpretazioni e simbologia—> elemento principale dell’opera il paesaggio e l’evento
naturale che sta per accadere, appunto la tempesta.
Lo spazio—>La profondità è suggerita dalla prospettiva di grandezza che riduce la
dimensione degli edifici a sinistra verso il centro del dipinto. Inoltre si coglie una fuga
prospettica che accompagna lo sguardo dello spettatore in profondità. L’orizzonte poi è alto
e la struttura dell’opera vede l’alternarsi di piani che si sovrappongono verso gli edifici
lontani. Il prato in discesa con la donna è in primo piano. Da sinistra convergono verso il
centro le rovine. Quindi il ponte sul fiume e infine la fuga delle abitazioni.
I TRE FILOSOFI 1504 VIENNA
soggetto non chiaro, tre uomini un anziano velato ci. mantello mentre regge pergamena. nel
centro uomo più giovane con turbante poi uno in un compasso che sembri scrutare il cielo.
paesaggio ruolo preponderante. nella pergamena si vede eclissi, con calcoli. astronomi.
sembrano tre magi con interpretazione religiosa che aspettano la stella per arrivare da gesù.
Potrebbero simboleggiare le tre grandi religioni monoteiste. committenti che si basava su
testi e fonti che lavoravano una cultura ermetica ecc
VENERE DORMIENTE 1508 DRESDA
commissionata da Girolamo Marcello. che ordino per il suo matrimonio per soggetto che ha
chiara connotazione amorosa. venere -> cercavano spesso di spiegare la loro discendenza
antica marcello da uno dei generi di augusto -> per questo a sua volta dimostra la
discendenza da venere gens julia. rappresentata nuda addormentata sul lenzuolo
appoggiata al bracciolo rosso in mezzo alla natura
si copre con una mano venere pudica che ha pudore. modelli antichi ma anche
un’interpretazione verosimile all’insegna della naturalezza. dorme inconsapevole della sua
nudità anche innocente. lenzuola dipinte da tiziano.
panneggio anche paesaggio in alto a destro uguale a uno di tiziano, dopo la morte di
giorgione il committente lo ha fatto ridipingere.
TIZIANO VECELLIO
più grande della pittura veneta.
ALESSANDRO VI PRESENTA JACOPO PESARO A SAN PIETRO ANVERSA 1503
rappresentato dal papà san pietro
il papà seduto sul trono impostato sul podio che presenta rilievo classico all’antica
le chiavi di san pietro sul podio. vessillo con lo stemma dei borgia. ai piedi un elmo. jacopo
pesaro come comandante.
parapetto verde che separa il primo piano. troviamo il mare disteso che vede galere una
flotta di navi da guerra. influenze di bellini. influenza giorgione. Tiziano giovane che è bravo
nel ritratto di jacopo pesaro non convenzionale. carattere e definizione del soggetto.
LE TRE ETÀ DELL’UOMO
3 gruppi di figure paesaggio campestre a destra rappresenta 2 bambini addormentati è un
piccolo cupido che testa tenendo un tronco di ramo secco che rischia di caderci addosso.
anche visto come un‘allusione alla crescita —> INFANZIA
coppia di sinistra, stessi soggetti che hanno appena interrotto un concerto, che si lasceranno
andare all’amore profano. Inn no faranno l’erotismo. figura di un vecchio che tiene in mano
due teschi —> vecchia ricorrono riflessioni sulla morte
transitorietà delle passioni , amore che provano in realtà è effimera l’unica cosa che dura e
allude all’eternità è l’amore spirituale, non terreno di dio
AMOR SACRO AMOR PROFANO 1515 ROMA
carattere profano non sacro
allusioni religione ma non è soggetto religioso. probabilmente sono due allegorie dell’amore
due veneri
una è quella terrena e l’altra è celeste. Il paesaggio contribuisce alla spiegazione. Due
giovani donne sono sedute sul bordo di un antico sarcofago trasformato in una vasca.
L’acqua chiara e limpida riempie infatti interamente il monumento funerario. La giovane di
sinistra indossa un ampio abito bianco stretto in vita da una cintura dorata. Le maniche
molto ampie avvolgono le sue braccia creando elaborati panneggi. Le maniche, all’altezza
degli avambracci sono più strette. Quella destra è rossa mentre quella sinistra è bianca. La
giovane indossa dei guanti. La scollatura dell’abito è molto ampia e lascia intravedere le
spalle nude sulle quali ricadono i capelli dorati.
Accanto alla sposa il piccolo cupido gioca con l’acqua della fonte.La figura femminile dipinta
a destra è nuda e solo parzialmente coperta da un panno stretto intorno ai fianchi. Un
mantello rosso ricade fino a terra dalla spalla sinistra. La giovane è seduta sul sarcofago sul
lato opposto alla sposa. Le sue gambe sono incrociate e tra i piedi è posto un lembo del
mantello. Il corpo è posizionato frontalmente mentre il volto è di profilo. Lo sguardo pare
rivolto verso la giovane di sinistra. La sua espressione è amorevole e partecipe. I tratti del
suo volto sono somiglianti a quelli della giovane. La mano destra si appoggia con il palmo
sul bordo del sarcofago mentre la sinistra è in alto e sorregge una lampada accesa. Il
sarcofago trasformato in vasca di raccolta per l’acqua è decorato sul fronte con un
bassorilievo di stile classico. In basso, in prossimità di un giovane alberello da uno scarico
fuoriesce l’acqua che si versa sul prato antistante. Gli alberi dipinti dietro alle due giovani
sono in controluce e le loro sagome paiono grandi macchie scure. Infatti il cielo che sovrasta
il paesaggio riordina l’alba a sinistra e il tramonto a destra. A sinistra, in alto, è rappresentato
un castello con un grande torrione cilindrico. Sulla strada che porta all’ingresso cavalca un
cavaliere mentre alcune persone sono ferme di fronte alla porta. In basso, all’interno della
collina in ombra in secondo piano, sono raffigurati due conigli bianchi. A destra si trova un
centro abitato immerso in un paesaggio fluviale. Due cavalieri sono impegnati nella caccia
alla lepre mentre un pastore sorveglia il suo gregge. A sinistra è rappresentata la sposa in
procinto di diventare moglie. I due conigli bianchi rappresentati dietro la donna indicano
appunto la promessa di una numerosa discendenza. Il significato del dipinto fa quindi
riferimento all’amore privato e sensuale e all’apparenza pudica e casta della sposa in
società. Le due figure sono unite dall’acqua della vasca, elemento simbolico mescolato
d'amore.
Commissionata da quadro di matrimonio stemma niccolò aurelio—> cancelliere patrizio
Laura Bagarotto
papà condannato a morte ma anche la riconciliazione delle famiglie e lo ha condannato a
morte essendo cancelliere.
L’ASSUNTA. VENEZIA 1516
Gli apostoli con Giuseppe di Arimatea alzano gli sguardi e le braccia verso l’alto. Infatti sopra
di loro gli angeli portano Maria in cielo. La Vergine è in piedi su un arco di nubi e apre le
braccia. In alto, nel Paradiso dorato, tra schiere di angeli la accoglie Dio Padre.Nel dipinto
Tiziano rappresenta un importante episodio legato ai vangeli e alla cultura cristiana
popolare. Maria viene trasferita in cielo con il corpo e non solo con lo spirito. Questa verità
della fede si trasformò in dogma nel 1950 con Papa Pio XII. Questo trasferimento corporale
in Paradiso rende Maria diversa dai Santi che risiedono in cielo con la sola anima.
L’assunzione in cielo del corpo di Maria avvenne in presenza di Giuseppe di Arimatea e
degli apostoli. La Madonna fu avvisata tre giorni prima della sua morte dall’Arcangelo
Gabriele. Maria convocò quindi presso di sé gli apostoli e Giuseppe di Arimatea. Alla sua
morte avvenne l’Assunzione dell’anima. Nel momento in cui invece il cadavere di Maria fu
deposto nel sepolcro si attuò il transito anche del corpo assunto in cielo dagli angeli. Da
Giorgione di Castelfranco, Tiziano apprese l’utilizzo del tonalismo. Questa tecnica prevede di
utilizzare le variazioni di tono di un colore per creare le forme e dare l’impressione della
profondità. In Assunta, realizzato dall’artista intorno ai trent’anni, il tonalismo permette di
creare il volume delle vesti. Infatti il rosso utilizzato per dipingere gran parte degli abiti è
declinato con toni chiari e scuri per rappresentare luci e ombre. Nei panneggi le pieghe
profonde sono rappresentate da campiture di colore più scuro. Il contrasto che si viene a
creare con le zone chiare sostituisce il disegno utilizzato invece dagli artisti di Firenze.
Nel dipinto il colore ambientale del terreno è più freddo, grigio e azzurro nel cielo. In alto
invece nella zona circolare del Paradiso è caldo e dorato. Infatti dalla figura di Dio si diffonde
una luce intensa che illumina la Vergine e gli angeli. forte impatto emotivo coinvolgente
PALA PESARO
sacra conversazione, come la interpreta —> sembra nascosta con gente davanti, posizione
rialzata sul podio ma diversa perché non al centro del dipinto ma in posizione laterale. come
osservatore da una finestra . alcuni santi a destra antonio d a padova e francesco che si
rivolge a gesù bambino e al centro grossomodo san pietro anziano e dalla presenta delle
chiavi. con anche i committenti in basso jacopo pesaro. dietro un soldato con bandiera con
prigioniero turco con turbante per rievocare le glorie di jacopo. stemma di papà borgia nella
bandiera.
modo innovativo per l’andamento che crea diagonale che va dalla vergine per san pietro e
jacopo.
BACCO E ARIANNA 1520
Arianna osserva la nave di Teseo che si allontana sul mare. Intanto da destra giunge Bacco
in testa al corteo. Il dio si lancia verso di lei dal carro guidato da due ghepardi. La giovane
nel vedere il dio slanciarsi nudo verso di lei ha un moto di paura e alza una mano come a
proteggersi.
Interpretazioni e simbologia di Bacco e Arianna di Tiziano Vecellio
L’episodio classico fu probabilmente ispirato dai testi di Ovidio e Catullo e Filostrato il
Vecchio. Arianna era una principessa di Creta. La giovane sull’isola di Naxos, soffre per la
partenza di Teseo mentre Bacco giunge a capo di un corteo trionfale. Il dio è seguito da
baccanti, satiri e due ghepardi trainano il suo carro. Bacco si innamora di Arianna e in
seguito la abbandona per recarsi in India. La giovane si trova così delusa e abbandonata dai
due amanti. Al suo ritorno però il dio la consola e la porta con sé in cielo trasformando la sua
corona con nove gemme nella costellazione omonima.Il dipinto Bacco e Arianna è
strutturato diagonalmente. Infatti il cielo con la costellazione che porta il nome della
protagonista si trova nella metà diagonale di sinistra. La parte terrena invece, con i
protagonisti e il corteo è nella metà di destra. Sulla diagonale che segna il confine tra i due
regni avviene l’incontro tra Arianna e Bacco.
I colori del dipinto sono molti e preziosi. Spiccano i blu, gli arancioni, i bruni e i verdi. I pittori
veneziani erano infatti favoriti dai commerci e potevano ottenere con maggiore facilità
pigmenti preziosi e di difficile commercio.
in lontananza SILENO vecchio saggio che era mentore di bacco rappresentato ubriacò su
asino
VENERE DI URBINO
in occasione del matrimonio giovane sposa
allegoria amorosa. la dimensione erotica è molto più accentuata nella mano destra ha rise
che lascia cadere raffigura metà in camera da letto
2 serve sul fondo nei cassoni . cane che simboleggia matrimonio fedeltà coniugale
PIETÀ 1570
figure che vanno dissolvendosi sempre più immateriali
si sfaldino nel colore non più attento alla forma
opera che voleva sulla sua tomba
maddalena figura tragica a sinistra a destra inginocchiato personaggio anziano che è san
girolamo non chiara figura ma c’è anche tiziano raffigurato
mosè e sibilla ai lati
SUPPLIZIO DI MARSIA
marsia satiro appeso a testa in giù
scorticando vivo perché aveva osato sfidare Apollo ad una gara musicale. peccato di
superbia
re mida con orecchie da asino aveva fatto da giudice e aveva assegnato la vittoria a marsia
ma apollo lo ha punito .
CORREGGIO PARMA
CAMERA DELLA BADESSA
ex convento. giovanna piacenza badessa
stanze degli appartamenti della badessa di origini nobili e molto colta che aveva dato vita a
cenacolo con colti
sala udienze o studiolo
affreschi nella volta gotica divisa in spicchi da una serie di costoloni. voleva ricreare un finto
pergolato ornato di fiori
costoloni come assi di legno
personaggi incentrati su un tema pagano mitologico a parte da Diana nella cappa del
camino. era della caccia lunare carro trainato da cervi. giovanna piacenza di rivedeva in virtù
di castità. 3 lune crescenti come stemma di giovanna. rimando e riferimenti che legano tra
giovanna e la figura di diana che era una dea lunare. alla base della volta in ciascun
spicchio è presente lunetta che realizzate come se fossero nicchie e sono rappresentate
delle finte statue. Effetto illusionistico e studia l’illuminazione della sala. le finte statue
proiettano le ombre in relazione alla luce reale e appaiono come statue vere.

Nel pergolato vi sono degli ovali dove appaiono dei putti che si affacciano aperti nella
vegetazione. richiamando la figura di diana. idea della camera degli sposa di mantenga dalla
sua esperienza a mantova
sala delle assi a milano di leonardo c’è. proponeva civiltà che era coperta in maniera
illusionistica da ghirlande

LA VISIONE DI SAN GIOVANNI IN PATMOS 1520


incaricati dai monaci benedettini di affrescare la cupola. tutti gli apostoli appoggiati su
colonna di nubi al centro le nubi scompaiono e lampeggia la figura di cristo immersa nella
luce dorata e sembra che scenda in scorcio in modo da dare una figura in proporzione dal
basso.
cristo che appare a san giovanni evangelista. effetti di illusionismo e prospettici che
provengono da mantenga ma anche nelle figure degli apostoli appare il classicismo romano.

ASSUNZIONE DI MARIA 1526


L'imposta sta su ottagonale struttura gotica in spicchi e decide di stuccare gli spicchi e
riempirli in modo tale da avere superficie liscia e continua.
L'assunzione della vergine e gli effetti potenti della cupola aperta nel duomo di perde il
senso del tema ma raffigura un vortice di nubi che sembra salire verso l’alto.
senso di illusionismo spazio non misurabile e non ci sono architetture che danno senso di
spazio misurato
tipo di rappresentazione che non è più verosimile ma è qualcosa di immaginazione. la
prospettiva senza più punti di riferimento e risulta come spazio infinito e ricerca di
illusionismo e inganno ottico e supera la cultura rinascimentale. non c’è chiarezza. balaustra
alla base si sporgono gli apostoli come se fossero verso il basso e coincide con lo spazio
ideale della chiesa. pernacchi e nicchie con santi protettori patroni di Parma. Supera la
sensibilità è concezione tipica del rinascimento e anticipa il barocco. punti di partenza per la
grande decorazione barocca del seicento Per stupore e meraviglia.

L’ADORAZIONE DEI PASTORI 1529


Pale d’altare più importante originariamente a san prospero a reggio emilia. poi finita a
Dresda.
suggestivo per una bella interpretazione di un notturno è ambientata in atmosfera notturna
rischiarata dalla luce intensa sul bambino nella mangiatoia
la ma che lo tiene tra le braccia sorridente
pastori a. sinistra e serva che porta mano alla vista per coprirsi dalla luce. in scorcio gli
angeli
uve che accentua il clima di profonda intimità famigliare attraverso espressioni.

RATTO DI GANIMEDE 1531


richiesta da Federico II di mantova. non chiaro il motivo della commissione e magari lui li
voleva domande a carlo V per confermare la loro alleanza. ma anche potevano decorare
stanze di palazzo te.
cane che riprende la figura del pastore ganimede. giove aquila come emblema imperiale

GIOVE E IO 1531 VIENNA


sacerdotessa della consorte. Giove che si trasforma in nebbia. passione con la nebbia che
la raccoglie
leggerezza delle
figure dei capelli e della nebbia. profonda grazia che riprende da raffaello che fa un modo
realistico.

DANAE 1530 ROMA


mito della pioggia dorata, nuvola posta sul ventre della donna che in realtà è Giove.
L’artista pone al centro della scena il letto su cui è languidamente adagiata Danae, dalle
forme burrose e dalla pelle candida. Un giovane cupido scosta delicatamente il lenzuolo per
permettere alla pioggia dorata, proveniente dalla nuvola nel centro della stanza, di fecondare
Danae. Ai piedi del letto due amorini, uno con le ali e l’altro senza, testano la resistenza di
due frecce, che rappresentano l’amore, su una pietra. I due amori che simbolicamente
mettono alla prova sono quello fisico e quello spirituale.Tutto è ambientato in una stanza che
potrebbe tranquillamente essere una camera da letto di un palazzo rinascimentale italiano.
L’ambiente si apre a sinistra con un’ampia finestra dalla quale scorgiamo un paesaggio nel
quale spunta un edificio non finito. L’atmosfera della scena è intima e serena, i colori sono
caldi e vibranti, le ombre leggere e sfumate.

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