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Seeoenrae BMUNETT] ton @ alto che il tempo raccontaton,? quanto di ‘0 possiamo ancora riconoscere nell altri della sac medievale? PARTAtivg a degli intenti a sortegge la presente ric considerare, attraverso Ia lente fornita dalla momen, ee Kanes meal dette - volta in volta, e non sono uno, m della stessa persona in momenti dives. {ompletémento dal contrasto, sorge una (02 Per lo meno un compito per la volont ab ace ae a cit, p. 591. ia On I Faber: : a sexy oe TWA EUROPA B UTORARILEGGENDO mess Ran inerpreacvn del letore. Siame cosi di nuovo arivti al motepice sifrangersi della coscienca.* Lesplosione del molteplice — sia nel tempo che nello spario, ‘splosione; asi, del tempo e dello spazio, che ne interontee i rowressvit lineare ~ 2 in ragione della erescente velocita dala iamiento,caraterstica del XIX e ancor pi del XX secolose dala dliversta di effet che veniva provocande, ah effet i quent cambiamenti non erano dapperstto gual, ¢ cit le sifferenze di ivello fra divers strat dello uso popole heal dive pe Poli divennero, se non magaios almeno pid seas. La difasione dota Pobbiicts © Vawicinarsi degli uomini aia tera dicaata ie event tese pi consapevoli delle difference delle condizion ¢ concent ce Non solo viene scossa l'autorita delle concezioni che - ‘no dal passato; ma anche «i pensieri rivoluzionari dell lluministno, della democrazia ¢ del liberalism dei secoli XVIII € XIX, ¢ perf no «le nuove forze rivoluzionarie del socialismon"* perdono la eapa- Cita di costruire «comunanza di pensiero e di sentiment ‘comunanza che aveva offerto allo scrittore criteri sicuri per ordina- rela realta, Ecco che si diffonde, allora, «la tentazione di affidarsi a i problemi, che ed vax; «per molta gente» conclude Auerbach «il fascismo non aveva ‘quasi pitt bisogno d’una forza esteriore, quando si diffuse nei paesi civil d'Europa e assorbi le piccole sétten* (Che testa dell’Europa? Che resta della letteratura, quando essa ‘non sa pit «fissare con una certa chiarezza i limit di concezioni o “ Avensscn, Mimesis cit., I, pp, 333-334, » id ** Ibid. Tid, p. 335. * Ibid. ” hid. PAOLO BAGNT . in contrast rt loro»? Ne'& esita ¢ sin ilo scl, Viren ch una teeter 9 eet ty do peril prisma della coscienza si frange "Ia ——, ‘molteplicds;® tecnica in’ cui Auerbach, ae CX ie per mezzo dies amento economico e culturale, a vs ¢ ‘degli uomini sulla terra, ms la mita © concreta essa appar git adewso ls corset Eagan mensional, pecs, intriore ed etrore dt. | facie, desierio «profi, di tle unficusione sem icone s chude Mintesis quaci al Balen Ia promessa di ‘universal Contenuta nel destino dell'Europa, nell’Europa come ~B~ ‘TRA HUNOPA LUTON CGN sms {4 Reha utopica che affiora, come un metallo prezioso, nel fina. le di Mimesis, non i ;non indica certo un tifugio fuori della stories Ave. bach & molto fermo quando negli Eplegomena vende hea ‘esis © coscientemente un libro serito ds om in una determinate situazione, bro scritto sullorlo della cata dell’Europa, a mostrare come «il complicato tento»* della Tetteratura oc appunto, di una vita in comune SeFe3, con disincantata ostinazione, di dare un senso allo stare nella storia, Se il sapersi il volersi nella finitezza siorica permette cosi « Auerbach di leggere in quel tutto che la letteratura occidentale compimento, pet dit cost (mimando i concetti da Auerbach stewo ‘magistralmente usati su Dante), delle molteplici figure che incamme one tanto che le viene assegnata V'utopia di un compito ~a vol, che ‘iegitmo ogg) Auerbach, che cosy, propriamente, esta da lee, shee? Resta, mediante Mimesi, la nostra situazione di letots por ché un lettore non & ‘un’ astratta istanze concettuale né una categoria tecoretica. ma concreta e precatia storcita che si determina in rap- Porto alloggetio del leggere, ¢ in ess si trasforma.” ‘siamo, chi i essere noi-oggi-lettori di Mimesisi senz’altro con la letteratura, vo, con la modemita ne fa ® Auekaacui, Epilegomena cits p. 198, % Aurnascel, Mimesis cit. TI, p. 337. 2 Su! tspporto fail libro cil letore, vel sleune pagine paicolatmente inc {Ente di. Anceschi, «propos di Montaigne, in Gli speech dele poenaTorng, Einaudi, 1989, pp. 125-126. PAOLO RAG mnamente pensabile a decorrere dall'evidenze della catastrof, ile fesse por Laser, al ei dena elvte offesa.” Allora ci chiecliamo se si dia una relazione fra utopia e catastro- fre PEucopa come utopia ¢ PEusopa come catastrofe. Nel libro 1945, Vagonia dell'Europa,” Maria Zambrano scrive: L’Buropa non & morta, 'Europa non pud morice del tutto; essa ago: i Perché T'Europa @ forse l'unica cosa — nella Storia — che non pud re del euto, Vunica cosa che pud resusctare. Questo principio dl re ‘Surtezione sari anche quello della sua vita ¢ della sua transitoria morte.'* Zambrano ha constatato il disastco dell’Europa, ha sperimenta- to che solo nella nostalgia incontriamo lunita dell Europa — unita fatta adi tutte le diversita della sua ricea vita» — , tanto da cedere al sospetto ache essa sia davvero morta»: * ma ostinazione utopica pid forte, non pud eredere a una morte definitiva dell’Europa, Per- che il profilo dell utopia ¢ racchiuso nella reali stessa dell Europe, Posato sulla fisionomia dell'uomo nuovo che prende forma nel. la Gonfessione agostiniana, Zambrano traccia il paradigma dell'uo mo curopeo, del suo modo di vivere nella storia: Dalla sua speranza di resurrezione qui sulla terra, & germogliata lst engi rivoluzionaria di un mondo, di una cid ideale sempre li all oricaon te: E la sua ansia storica, il volere sostantivare i suoi ‘sogni, il credere in esi i qualche modo, = questa ragione la storia & pit storia in Europa che altrove, per que- Si mportanza defnitva dellonzeonte, per la credenza nei propri sogni che corsisponde sll'spirazione di uscire da sé [.). Lo sloreo cel uone Europeo é stato Tinstancabile tensione di protendersi verso tin mondo, ong sith sempre lorizonte, irraggiungbile. I! paesaegio’ europes 2 pure ‘rizzonte.” Un donpio profilo costitusce I Europa: orizzonte irtaggiumgil ke, un progettare che erede nella realth del progetto pit che galls sua realizzazione, l'topia di una speranza impossibile dai eu ne ” [Minima Moralia, che recano il sottotitolo Meditazioni ‘vita offesa, sono redatti tra il 1944 c il 1947, eu Coit ek Manto, Lagonte del Baropa, Venetia, Marlin, 1999 (Buen Aire, 1945; raccoglle¢ ielaboraarticoli sexi ra d 1940‘ fonh © Thad. p. 8, ° Tord, p. 40. * [bid pp. 89.99, ID me Vagestiniana Citta di Dio vale ‘arta lt culeutn europea, anche nei sie nets pi allora.come paradigma ukimo di = nel fondo inca dell ineubo ¢ 8 trova ancora vivo Ime dl te ‘ola immagine "Europa si @incen sence i a enn ver Quando Auerbach evoca la crisi del Novecemto indicando come remessa del fascismo ela temtazione di affidarsi a una setts che con un’unica ricetta risolvesse tutti i problemi», suggerisce ima dia ‘ghosi che sembra del tutto integrabile con la barbaric monista, I {alsificata mistica, denunciate dalla Zambrano: sottcare da cid che & Europa la tensione utopica, ecco la malata, la batbarie, credere che VEuropa sia gia, dimenticando che casa ® orizzonte, progetto, che per essere ~ essere nell'effetualta storica ~ cid che & Europa appartiene al tempo di cid che non & E nellospazio ei questo para. ddosso al sentimento del utopia si annoda la nostalgia, Nulla di vivo giunge all'unita se non nella morte (ascoltiamo di nuovo Maria Zambrano): questa unith in cui lEuropa si fe presente alla nostra Aostalgia, ci immerge nel sospeto che essa sia dawvero morta, tema profondo, ¢ la condizione piuttosto, condizione di pos sibilia, del nostro rileggere Mines, ag, & forse questa nostalgia di un’ Europa perduta, un' Europa che abbiamo appreso a percepire Proprio nel sospetto della sua mocte: ma Vala facia de sospexio sappiamo essere la speranza, la speranza di resttuirla al? utopia, * Ibid, 9. © Ibid © Ibid, p98. ~B~ PAOLO BAG {@ che solo attraverso il disastro dell'Europa ne abbiama spe- izio ¢ pietas di memoria unita; e non tanto come esercizio pictas SE ee oon la fond interpelie, propria et Mimesis Vorizzome fet : 1, forse lememtare: in Mimesis Vorizzonte Lette a ice compen wv iAE Het baslons (ein Letteratura europea ¢ Medioevo latino di Curtius accade di analogo). Ma non si trata solo di aprirsi a una prosper ja pid ampia ¢ ricca dei singoli ambiti nazionali, pit equilibrata ¢ ita. C® altro in gioco. r ee ee, sil acbosae del disastro dell’Europa,* s'interroga sulle vicende occidental dei rapporti tra filologia e nazionalismo, tracciando un profilo della filologia in diversi paesi (Austria, Fran’ cia, Spagna, Italia, Stati Unit, Germania), Filologia é «la scienza che si prefigae di comprendere I'uomo in quanto si esprime in pa- role (linguaggio) ¢ in opere di linguaggio», scrive Spitzer, scienza che, sin dalle sue origini, «studia F'uomo nelle sue particolarita na- ionali e temporali».* Se Vorigine della filologia, poi, va ricondotta a Herder e al Romanticismo tedesco, ne deriva una duplice vocazio- ne per la filologia stessa: Non dubbio che il Romanticisme tedesco, al quale siamo debitori della filolopia, nella sua asprazione a comprenderé le creazioni dell'umani. 8 come uniti organicamente articolate, ha messo in risalto il carattere del proprio popalo come di quelli stranieri, ha rafforzato il proprio (tedesco) ‘sentimento nazionale altrettanto che i] sentimento di ‘cosmopolitismo.” Ecco, percid, che alla filologia si richiede di saper oscillare tra due poli, «saper dimenticare se stessi ¢ saper comprendere se stes- siv:® saper appropriatsi di cio che & altro, sapersi estraniare da se stess, da id che pid ci proprio — una vita spiriutalmente pericolo. 8) commenta Spitzer. Ma che ¢ richiesta dall’etica stessa della filo- logia: quando saper intendere lestraneo © estraniarsi dal familiare on @ facil estczio di relativzeaione ~ che evt il ischio, grave © accecante, di titentere tutto facilmente disp nibile e in modo omo- genco tanto che inmedito sn Vacceso ala verte allunts at va Ioltplice previamentedomestiato — quando il sapere del proprio © Che, Das Bigene cit, * Ibid, p. 516, ~ 24 ~ TRA PUROPA EUTOHY MCHLESCENDO unas os (le determinazioni, le particolarita aPPunto, di cid che ano...) Conosce e trattiene la Hite cee nel waverate le dere ele vce 04 coin tale etica del sapere Mis resi 1 mest appartiene: ¢ \'Euy ord Mi tinasce come telos di re? Sar i rable ena Lie de aii tbe? Satebbe Vinstancble sete E ricordando che all’etica della filolo, Serlto Spitzer, sun’esateaze piena di fantasy lanes ett "i contnoane a fame espana | nt!" eon di Mine expression dans le lien entre littérature - occident ~ réalité ésentée. Et aifacte de lectus et ojo hea tempat eps den ge signifie, aujourd'hui, relire Mimésis? Nous allons proposer de suivre guel- ques lignes paralléles dans des auteurs contémporains (Spitzer, Curtius, Maria Zambrano) et de sintertoger surtout sur des quate de Tost » ie, ~B~

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